BASE Fisiologica dei Tumori e del CANCRO
E’ INDISPENSABILE per stare sempre BENE e’ l’assunzione quotidiana, per certi periodi,
di acqua Basica a pH min. di 7,35 > 11 (almeno 1,5 lt)
Le bevande troppo saline e/o le bevande industriali, non vanno bevute giornalmente e/o spesso,
anche e per le loro forti acidita’, in quanto influiscono sull’alterazione dei giusti valori di pH dell’acqua del corpo.
MAI bere dopo un pasto acqua basica, in quanto essa disturbera’ le digestioni, ma berla dopo 3 ore.
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
vedi: Terapia G. Puccio, dimostrazioni effetti del Bicarbonato di Sodio
L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro sulla quale scende lo stress del Conflitto Spirituale Irrisolto,
che ne e’ la Causa primaria attivando il Tumore nell’organo bersaglio dell’archetipo conflittuale.
Nutriterapia Biologica Metabolica x Cancro
vedi anche: il PDF del dott. Stefano Fais (ISS)
Acidosi base del cancro
Visionate il libro di Giorgio Bogoni: “La verita’ che il tuo oncologo non puo’ dirti”
Circolazione sanguigna: prevenzione degli infarti e del cancro. I citrati eliminano calcificazioni arteriose. Gli ascorbati fanno il resto !
Gia’ nel 1931, un grande ricercatore tedesco Otto Heinrich Warburg, pubblicava i risultati di una sua ricerca sul cancro per la sua tesi “La causa principale e la prevenzione del cancro” – “Combattere l’acidita’ per prevenire patologie tumorali”.
La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nobel per la medicina nel 1931. Ma se la causa è stata scoperta, perché non hanno fino ad ora trovato una cura ?
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo fondi per la ricerca, attraverso associazioni mangiasoldi come ad esempio l’italiana AIRC (Associazione creata da medici indottrinati dalle Universita‘ al servizio di Big Pharma..).Quando la causa fisiologica primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto a TUTTI dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg (1883-1970) ha ricercato sul cancro e scoperto molte cose ad esempio sulla causa fisiologica primaria del cancro = l’acidosi). Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro.
Studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare.
Per le sue scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddetto enzima giallo (di Warburg), vinse nel 1931 il Premio Nobel per la medicina. Pubblicò gran parte dei risultati dei suoi lavori nei testi “Il metabolismo dei tumori” e “Nuovi metodi di fisiologia cellulare”. ma i suoi studi sull’acidosi come base del cancro furono IGNORATI…fino a qualche anno fa’ in quanto come qui sotto indicato l’ISS nella persona del dott. Stefano Fais, riprendendo quegli studi assieme ad altri (mednat.org compresi) si e’ finalmente incamminato su questa vera strada: l’acidosi cellulare e tissutale (frutto dell’alterato metabolismo cellulare), base del cancro.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché ? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente ACIDO.
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.
Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
L’ACIDITA’ caccia l’OSSIGENO dalla cellula !
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono le due facce della stessa medaglia: quando ne hai uno, avete l’altro.”
Cioè, se si dispone di eccesso di acidità, quindi automaticamente avete mancanza di ossigeno nel vostro corpo !
Un altra interessante affermazione:
“Le sostanze acide respingono l’ossigeno, d’altra parte, le sostanze alcaline attirano l’ossigeno”. Cioè, un ambiente acido, e’ un ambiente privo di ossigeno. Ed ha affermato che: “Privare una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore, è possibile convertirla in un cancro.”
Sempre secondo Warburg: “Tutte le cellule normali hanno requisito assoluto, come l’ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno – una regola senza eccezioni.” E ancora: “I tessuti sono acidi nei tessuti cancerosi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori,” Warburg ha dimostrato che tutte le forme di cancro si caratterizzano da due condizionifondamentali: acidosi (acidità dei liquidi, il terreno, la matrice e quella del sangue) e ipossia (carenza di ossigeno).
Abbiamo anche trovato che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) ed il tumore non può sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno, in cambio, grazie alla presenza del GLUCOSIO, dove quell’ambiente è privo di ossigeno …
Pertanto, il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per rimanere in vita in un ambiente acido e privo di ossigeno.
In sintesi:
Le cellule sane possono vivere solo in un ambiente ossigenato e alcaline, che consente il normale funzionamento:
Le cellule tumorali vivono in uno ambiente, terreno povero o privo di ossigeno ed estremamente acido:
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.
Se il pH del sangue di una persona inferiore 7, va in coma, vicino alla morte.
IMPORTANTE:
Una volta completato il processo di digestione alimentare, secondo la qualità ed il tipo di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali che forniscono, si puo’ generare una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. Cioè, tutto cio’ dipende unicamente da ciò che si mangia !
E’ quindi importante sapere come il cibo che porta acidita’ od alcalinita’ possa influire sulla salute, dal momento che le cellule per funzionare correttamente, il vostro pH dovrebbe essere leggermente alcalino.
Il risultato acidificanti o alcalinizzanti vengono misurati in una scala chiamata pH, questi valori sono su di una scala da livello 0 a livello 14 – ad un pH 7 corrisponde un pH neutro.
Gli alimenti che acidificano il corpo:
– Zucchero raffinato e tutti i suoi prodotti – il peggiore di tutti, non ha proteine o grassi, o sali minerali o vitamine, carboidrati in modo raffinato, che preme il pancreas. Il suo pH è 2.1 o è altamente acidificanti
– Carne – tutte
– Il latte di mucca e tutti i prodotti derivati – formaggio, crema di formaggio, yogurt (un poco meno se fatto in casa), ecc.
– Il sale raffinato
– Farina raffinata e tutti i suoi derivati
– pasta, dolci, biscotti, ecc – Pane – la maggior parte contiene grassi, margarina, sale, zucchero e conservanti
– Margarina
– Soft
– Caffeina – caffè, tè nero, cioccolato (meno quello amaro)
– Alcol
– Tabacco
– Vaccini, Farmaci ed antibiotici
– Qualsiasi cibo cotto – la cottura elimina l’ossigeno e in acido Trasforma anche verdure cotte.
– Tutti i cibi che contengono conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc. In ogni caso, tutti gli alimenti in scatola e trasformati.
– Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.
Dobbiamo tener conto che CON il “moderno” stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno”, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici. Il nostro corpo non è stato progettato per digerire tutto questo schifo !
Il sangue si autoregola costantemente per non cadere in acidità metabolica, garantendo così il buon funzionamento delle cellule, ottimizzando il metabolismo.
Il corpo dovrebbe ottenere basi alimentari (minerali) per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati, contribuiscono molto poco, tuttavia, ammorbidire il corpo (particolarmente raffinato).
Ricordate che il nostro fabbisogno alimentare di una percentuale ideale di acidità (sana) va comunque consumato.
Come accennato in precedenza, e del tutto impossibile per un tumore proliferano in una persona che rilascia la sua acidità del corpo, nutrendo te stesso con i cibi che producono reazioni metaboliche alcalini e aumentando il consumo di acqua pura, e che a sua volta impedisce al cibo che producono acidità, e si astiene da elementi tossici.
Sono le abitudini alimentari, ambientali e stile di vita. Questo fa e produce il cancro.
Gli alimenti alcalinizzanti:
– Tutte le verdure crude. (alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio) e producono ossigeno, questo il cibo crudo, non cotto.
– Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
– I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino.
(Probabilmente il più potente di tutti – non fatevi ingannare dal sapore acidulo)
– I frutti producono abbastanza ossigeno.
– Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
– I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio.
Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti oppure germogliati.
Il miele è altamente alcalinizzante.
– La clorofilla la pianta è fortemente alcalina.
(Da qualsiasi pianta)
– Aloe vera in particolare. Un succo a base di aloe, un cactus chiamato Nopal, che in Brasile e noto per la “palma”, una barella, una limone intero e non pelato, una fetta di ananas e acqua rende anche un grande vantaggio nel controllo diverse malattie: diabete, pressione alta, colesterolo alto e trigliceridi.
– L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” ma deve essere assunta quella a pH 7,5.
Lo afferma anche il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
– L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60-70% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Inutile dire altro, non è vero ?
Dott. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”
Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro di comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita.
Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”.”Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
Dott. Theodore A. Baroody ha detto nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die): ” In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: Molte scorie acide nel corpo”
Dott. Robert O. Young ha detto:
“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano.”
E la chemioterapia ?
La Chemioterapia acidifica il corpo in modo estremo, il quale utilizza le riserve alcaline del corpo per tentare di neutralizzare immediatamente l’acidosi, sacrificando così le basi minerali (calcio, magnesio, potassio) depositato nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli. E per questo motivo che la degradazione simile è stato osservata nelle persone che ricevono questo trattamento, e tra le altre cose, cadono i capelli di alta velocità.
Per il corpo non vuol dire nulla stare senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.
L’ignoranza giustifica, ma sapendo condanna.
“Che il tuo cibo sia la tua medicina, e la tua medicina sia il tuo cibo”. Ippocrate
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ACIDOSI ed ammalamento
Quando il corpo cerca di disfarsi degli acidi attraverso la pelle si verificano eczemi, acne, foruncoli, oppure nel tessuto connettivo si verificano cefalee, crampi muscolari, dolori, edemi, infiammazioni. Tutti i sintomi cronici sono collegati all’impossibilità di eliminare gli acidi.
Quando i residui acidi si accumulano nel corpo ed entrano nel flusso sanguigno, il sistema circolatorio cercherà di liberarsene sotto forma gassosa (attraverso i polmoni) o liquida (attraverso i reni).
Se ci sono troppi rifiuti acidi da gestire, essi si depositano negli organi (cuore, pancreas, fegato, intestino) o nei tessuti grassi, formando polipi, cisti, calcoli acidi, verruche, noduli, fibromi, ritenzione idrica, tumori.
Questo processo di demolizione dei residui acidi è l’invecchiamento, che conduce alla fine alle malattie degenerative ed ai tumori.
Tutto ciò è provocato dagli acidi alimentari, che derivano da ciò che mangiamo e da ciò che beviamo, dagli acidi metabolici, creati dal nostro organismo in seguito alla trasformazione in energia di quanto introduciamo con gli alimenti e con l’acqua, e da quelli ambientali che provengono da ciò che ci circonda (gas di scarico, sostanze chimiche, coloranti, conservanti e pesticidi).
Nel nostro organismo esistono miliardi e miliardi di batteri e di funghi che svolgono funzioni fondamentali per la nostra vita; essi, se messi in condizioni di replicarsi grazie al terreno acido del nostro corpo, proliferano fino a creare situazioni patologiche gravi, anche in seguito alle scorie metaboliche che da essi stessi sono prodotte e che sono residui acidi scaricati nella circolazione sanguigna o all’interno delle cellule.
I batteri e i funghi in replicazione sono proprio la manifestazione di un ambiente interno compromesso, causato da un’acidità cronica. Per invertire la situazione occorre creare un ambiente interno alcalino, che non sostenga lo sviluppo dei microrganismi.
Quando il corpo, infatti, passa dall’acidità all’alcalinità, batteri e funghi bloccano la loro crescita e ritornano a svolgere la loro funzione fisiologica.
Per comprendere l’importanza di mantenere alcalino l’ambiente del nostro corpo basta ricordare che sono alcalini sia il mare, dal quale si è sviluppata la vita sulla Terra, che il liquido amniotico nel quale eravamo immersi durante la gestazione.
Se paragonassimo il nostro corpo ad un acquario, e le nostre cellule a pesci immersi in un fluido che trasporta il cibo e rimuove le scorie, non penseremo mai di sporcare l’acqua del nostro acquario con sostanze tossiche di ogni genere, come sostanze tossiche o cibi acidi!
Avendolo fatto da anni, è arrivato il momento di risolvere definitivamente il problema. Cambiare l’acqua!
Dobbiamo ripulire il nostro ambiente interno. I cibi di origine animale, quali carne, pesce, uova, latticini, i cibi raffinati, i prodotti lievitati, i cereali, i dolcificanti artificiali, lo zucchero, l’alcool, il caffè, il tè nero, le bibite gassate sono tutti acidificanti.
Invece i vegetali crudi sono alcalinizzanti, specie quelli verdi, che sono i cibi con minore contenuto calorico e zuccherino e con maggiore potere nutritivo. Lo sono anche la frutta non dolce, il limone, il pompelmo, le noci e i cereali germogliati. Alcuni cereali come il farro, il grano saraceno e il miglio sono poco acidificanti.
Tutti gli ortaggi sono incredibilmente ricchi di sostanze nutritive e di antiossidanti, forniscono tutte le vitamine, i minerali micronutrienti che ci occorrono.
Anche gli acidi polinsaturi contenuti in pesce, frutta e ortaggi sono importanti per il nostro corpo e la loro assenza nell’alimentazione arreca carenza nutrizionali e conseguente degenerazione.
Essi vengono anche definiti AGE (Acidi Grassi Essenziali), rafforzano le membrane cellulari e la parete dei vasi sanguigni, sono alcalini e neutralizzano gli acidi introdotti nella dieta e in seguito all’attività metabolica. Anche l’olio di oliva contiene AGE, usati per l’energia cellulare.
Gli AGE rafforzano le difese immunitarie, lubrificano le articolazioni, isolano il corpo contro le perdite di calore, forniscono energia, entrano nella produzione delle prostaglandine (che proteggono contro le malattie cardiache, l’ictus, l’ipertensione, l’arteriosclerosi, le trombosi). Inoltre aiutano a migliorare l’artrite, l’asma, la sindrome premestruale e le allergie.
Sappiamo che l’effetto finale più grave dell’acidosi è proprio il tumore. Ci sono due fattori sempre presenti quando c’è un tumore, indipendentemente dal tipo: un pH acido e la mancanza di ossigeno, definita “ipossia”.
Questa è stata la grande scoperta di Otto Warburg, premio Nobel per la Medicina nel 1931.
I malati terminali di tumore sono in genere 1000 volte più “acidi” delle persone sane, hanno un valore di pH del sangue molto basso perché in carenza di ossigeno il glucosio si trasforma in acido lattico, e questo abbassa il pH cellulare da 7,3 fino a 6 o meno.
I tumori non riescono a mantenersi in un ambiente ricco di ossigeno e con un pH superiore a 7,4; infatti ad un pH di 8,5 nei tessuti connettivali le cellule tumorali muoiono mentre le cellule sane sopravvivono.
Il livello del pH dei nostri fluidi interni incide su ogni cellula del corpo e l’intero processo metabolico dipende da un ambiente alcalino. L’iperacidità cronica corrode i tessuti ed arriva ad interrompere tutte le funzioni cellulari perché interferisce con la vita stessa.
Fra tutti gli equilibri che il corpo umano si sforza di ottenere il più importante è proprio quello acido-alcalino. Il corpo umano è stato concepito per essere alcalino e farà di tutto per conservarsi lievemente alcalino, ma tutte le funzioni corporee producono effetti acidi perché il corpo è alcalino nella struttura e acido nella funzione.
Questo significa che il corpo ha bisogno di carburante alcalino (frutta e verdura), mentre gli acidi sono il sottoprodotto di tutta l’attività metabolica; se a tale attività si aggiunge un enorme disordine alimentare, si verifica la massiva iperacidificazione di cellule, tessuti, organi e infine del sangue, aprendo le porte alle patologie croniche.
Quando il sangue si trova di fronte ad un eccesso di acido comincia ad estrarre i minerali alcalini dai nostri tessuti per controbilanciarlo; se ce ne sono quantità insufficienti nella dieta o nelle riserve corporee potrebbero essere sottratti al sangue (in questo caso si parla di ioni sodio e potassio), alle ossa e alle cartilagini (ione calcio), o ai muscoli (ione magnesio), dove appunto questi elementi sono necessari.
Se il sovraccarico di acido oltrepassa l’acidità sanguigna, l’acido in eccesso viene scaricato nei tessuti come deposito. Successivamente il sistema linfatico deve neutralizzare ciò che può, ma se esso è sovraccarico e i suoi vasi non drenano correttamente, l’acido si accumula nel tessuto connettivo.
Inoltre nella linfa liberare i tessuti dall’acido significa riscaricarlo nel sangue. In tal modo si innesca un circolo vizioso di prelevamento di minerali ancora alcalini con un ulteriore sovraccarico degli organi filtro, che sono il fegato e i reni.
I più frequenti malesseri acuti o ricorrenti derivano dalla mobilizzazione di minerali alcalini nel tentativo di evitare la distruzione delle cellule, oppure di permettere la disintossicazione del corpo.
Tratto da: francescooliviero.it
Commento NdR: tutto cio’ va bene salvo che ognuno deve alimentarsi tenendo conto anche del proprio gruppo sanguigno e delCrudismo
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Il Cancro nasce in sintesi e secondo la Medicina naturale (che non e’ non legata alle multinazionali dei farmaci e Vaccini), perche’ l’organismo del canceroso e’ intossicato, e la microcircolazione, nei tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di essa, nelle cellule dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione cellulare, (nutrimento ed eliminazione = respirazione cellularealterata = metabolismo alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata), producendo successivamente infiammazione nei tessuti e stress ossidativo cellulare e per caduta immunodepressione, e parallelamente alterazione anche del sistema enzimatico per la precedente alterazione della flora batterica, pH digestivo non regolare (e quindi l’organismo e’ mancante di minerali e vitamine ed in stato di acidosi), in quelle condizioni esso e’ molto facilmente parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni: Ma tutto cio’ e’ “gestito” come Causa primordiale dai Conflitti Spirituali (consci ed inconsci) e dall’intenso stress del vissuto.
Il Cancro quindi e’ una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVONO operare seguendo la stessa strada percorsa per l’ammalamento.
Cioe’ devono lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l’organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, enormalizzare le digestioni + il malassorbimento sempre presente nel malato ed eliminare quei parassiti, batteri e funghi, che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti + rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare i Conflitti Spirituali (quali Vere Cause) e lo stress esistenti, oltre a lavorare sul metabolismo alterato per ridurre ed eliminare lo stress ossidativo cellulare e quindi quello tissutale, sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i danni alla microcircolazione indotti dalle intossicazioni piu’ o meno intense.
pH Acidosi nei TUMORI (Bibliografia), presupposto per nuove Linee Terapeutiche –
vedi anche: Acidosi metabolica + Acidosi + Acidosi e vecchiaia + Iperacidosi + Acidosi organiche
La misurazione del pH nei tessuti ha evidenziato che il micro-ambiente è più acido nei tumori che nei tessuti normali; la produzione di acido lattico e l’idrolisi di ATP nelle regioni ipossiche, rientrano probabilmente in questo meccanismo di iperacidità, insieme ad altri pattern metabolici. Il pH acido allora, può influenzare la ricerca nello sviluppo di nuove e relativamente specifiche terapie anche e non solo anticancro, mirate a regolare il pH intracellulare dall’acidosi ai giusti rapporti acido-base, per ripristinare il sistema enzimatico corrotto dall’acidosi instauratasi nell’organismo.
vedi: Enzimi – Sistemi di trasporto a elettrone – By Giusy Arcidiacono (CT) – arcidiaconogiusy@hotmail.com – Perito Commerciale – chimico + Metalli tossici dei vaccini = Autismo vedi: PDF )
L’acido lattico è un’importante fonte di energia per i tumori: è quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori del Duke University Medical Center e della Université catholique de Louvain (UCL).
FINALMENTE qualcuno si sveglia dal torpore della Disinformazione dell’Oncologia MONDIALE
Il dott. Fais e’ un valente medico ricercatore dell’Istituto Sup. di Sanita’ Italiano, che ha iniziato il percorso di revisione di cio’ che ha insegnato fino ad ora l’oncologia a livello mondiale, arrivando vicinissimo alle nostre tesi, che propagandiamo da anni (38 per il sottoscritto) le quali indicano nella acidosi del Terreno fisiologico (i liquidi del corpo + la matrice tissutale e cellulare cogenerata dall’alterazione metabolica cellulare) nei componenti base, assieme alla vera Causa del Tumore=Cancro, che e’ il Conflitto Spirituale IRRISOLTO, che quando “cade” su un Terreno Oncologico in acidosi (vedi questo articolo), genera la base fisiologica e quindi la base ideale allo scatenamento del tumore (massa o buco) nell’organo bersaglio controllato dalla parte del cervello ove risiede l’archetipoConflittuale IRRISOLTO.
vedi anche:
PDF del dott. Stefano Fais (ISS) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (english-2014) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (Italiano-2014)
Quegli studi porteranno alla certezza che l’UNICA CURA per il Cancro (il corpo di dolore) e’ il riordino dei valori di pH a 7,35 dei liquidi, dei tessuti e delle cellule, in modo che il tumore regredisca e/o scompaia, una volta risolto o digerito il Conflitto Spirituale che ne e’ all’origine PRIMARIA ed eliminata l’acidosi quale componente secondaria.
Questa cura NATURALE consiste nell’alimentarsi di Crudita’ (Crudismo: frutta e verdure crude) secondo le modalita’ ben indicate nel ns portale www.mednat.org (tutto e’ indicato nella sezione Cancro + l’assunzione acqua basica a pH 9-10 con l’apporto anche di sali basici, in modo da obbligare l’organismo ad espellere l’acidosi instauratasi nell’organismo e che e’ precedente alla manifestazione della massa del tumore.
Ovviamente questa terapia e’ a BASSO COSTO e si puo’ fare in casa propria, per cui tutti gli Oncologi a livello mondiale, con i loro “centri” oncologici, dovranno cambiare mestiere, oppure specializzarsi in Medicina Olistica (naturale), quindi questa terapia verra’ osteggiata fino alla morte di una delle due teorie, quella classica a base di chemio e radio, e l’altra Naturale NON invasiva, la quale sola permette la guarigione, se il paziente non e’ stato rovinato dalla chemio o dalla radio terapia.
Terapie Biologiche
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche + PDF IMPORTANTE anche per i medici, su Acidosi e malattia
L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e’ la Causa primaria.
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo + Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo + PREVENZIONE, TERAPIA per il Cancro, perche’ NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico + Bioelettronica + Semeiotica e Biofisica
Origine del cancro e delle malattie cardiovascolari
Abbiamo intervistato il dottor Walter Last chiedendo qual è secondo lui l’origine del cancro e delle malattie cardiovascolari.
Da biochimico di lunghissima esperienza è autore di numerosi articoli e libri.
La sua intepretazione è estremamente interessante.
1) Gentile dottor Walter Last, grazie per gli interessanti libri e articoli che scrive: molto utili.
Veniamo ad un argomento molto delicato quale il cancro. Si tratta indubbiamente di una delle patologie più diffuse al mondo e in costante aumento tra la popolazione. Dalla sua esperienza qual è la causa del cancro ?
La causa principale che conduce al cancro è la produzione di acetaldeide provocata da una sovracrescita di candida albicans in ogni parte del corpo, ma più comunemente parte dall’intestino come risultato di un utilizzo di antibiotici senza una parallela e adeguata protezione anti-fungina.
L’acetaldeide che può anche essere formata da alcol ingerito, blocca il metabolismo dell’energia ossidante all’interno delle cellule colpite. In queste condizioni le cellule sono impossibilitate a metabolizzare gli acidi grassi dovendo contare sulle loro energie e sui carboidrati. Lo stesso metodo viene utilizzato dal cancro. Il cancro produce molto acido lattico portando l’organismo ad uno stato di iperacidità, indebolendo il sistema immunitario e permettendo ai microbi di proliferare nel sangue. La combinazione del blocco del metabolismo dell’energia ossidante e l’invasione dei microbi dall’altra porta le cellule a degenerare divenendo cellule fungine. Un gruppo di queste cellule degenerate provoca il tumore. Per maggiori dettagli potete leggere l’articolo “Is Invasive Cancer a Hyphal Fungus ?”
2) Quale la cura migliore per trattare una persona con il cancro ?
Il trattamento principale deve essere indirizzato a ristabilire il metabolismo dell’energia ossidante in tutte le parti dell’organismo tenendo sotto controllo candida e altri funghi.
Ciò dovrebbe includere un assorbimento considerevole di bicarbonato di sodio a stomaco vuoto perché quando il tumore è circondato da un Ph di 7,3 o maggiore, esso inizia a ritirarsi.
Un’altra terapia importante è incanalare ossigeno reattivo dentro il tumore, in quanto esso uccide i microbi e riattiva il metabolismo degli ossidi. Utile allo scopo è l’assunzione di 10 grammi circa di ascorbato di sodio e MSM (Metilsulfonilmetano) distribuiti nell’arco della giornata, possibilmente anche assorbimento localizzato di MMS e perossido di idrogeno per tumori più facilmente raggiungibili.
Ad ogni modo i tumori maligni devono venir ridotti molto lentamente, in quanto la riduzione massiva può causare pesanti stati infiammatori.
Maggiori dettagli li potrete trovare nell’articolo ”Cancer Therapy – A New Direction“
3) Le patologie cardiovascolari sono un’altra causa importante di morte. Le origini sono le medesime del cancro o c’è qualcos’altro da sapere in questo caso?
Le patologie cardiovascolari hanno la medesima causa di fondo – la disbiosi intestinale e la sindrome della permeabilità intestinale provocata da antibiotici e da altri farmaci. Questa situazione causa una sovrappopolazione di microbi nel sangue che proliferano anche nelle pareti dei vasi sanguigni provocando infiammazioni croniche. Il colesterolo è quindi utilizzato per riparare i vasi sanguigni ma può condurre ad una loro occlusione e restrizione del flusso sanguigno. E’ stato dimostrato di recente che la candida e altri funghi non solo si accumulano nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer ma anche nei loro vasi sanguigni. Un fattore che frequentemente gioca un ruolo fondamentale è la pyroluria (conosciuta anche come Malvaria), una malattia del fegato proveniente o causata dalla candida che conduce ad una deficienza di vitamina B6 e zinco. Ciò causa problemi al metabolismo dei grassi e all’utilizzo corretto del colesterolo da parte dell’organismo.
Per dettagli vedere “Pyroluria”.
4) Per sangue denso, ipertensione, colesterolemia, ecc. cosa si può fare ?
Le cause maggiori sono le stesse che per il punto 3) specialmente la pyroluria che interferisce con gli enzimi coagulanti del sangue presenti nel fegato.
Ciò causa una ipercoagulazione o una crescente tendenza del sangue a formare fibre di fibrina ostruttive e coaguli nei vasi sanguigni, specialmente nei capillari. La terapia fondamentale è quella che agisce sulle cause dell’invasione della candida e della pyroluria. Sangue denso e appiccicoso sembra essere un allarme che sta a indicare che il colesterolo ha iniziato ad ostruire le arterie ed è anche un fatture comune che conduce ad alta pressione arteriosa. I grumi possono essere visibili con analisi del sangue e quando i globuli rossi (eritrociti) si aggregano a volte assomigliando a delle monetine incollate l’una all’altra a forma di colonna (formazioni “rouleaux”).
I grumi di sangue impediscono al sangue di scorrere normalmente e non potendo muoversi attraverso i capillari molti organi rimangono privi di nutrienti. Ci sono diversi rimedi utili per ripulire i vasi sanguigni congestionati e migliorare considerevolmente la circolazione del sangue: il Dimetilsolfossido, l’estratto di foglia d’Ulivo, gli enzimi fibrinolitici (nattokinase, serrapeptase e bromelain) e i chelanti per metalli pesanti.
Per approfondimenti potete vedere “Hypercoagulation”.
5) La candida è veramente così problematica ?
Cosa fare in presenza del fungo ?
La candida è naturalmente presente nell’intestino e non è un problema se esiste una sana flora batterica intestinale a tenere il fungo sotto controllo.
Una infezione fungina da candida occasionale può essere fastidiosa ma non è un problema se anti-fungini vengono utilizzati immediatamente e se la flora batterica interna viene ristabilizzata. Il vero pericolo deriva dall’utilizzo ripetuto di antibiotici ad ampio raggio e di farmaci similari senza protezioni anti-fungine tanto che una candida apparentemente innocua è in grado di trasformarsi in una forma invasiva ifalica (di ife) che inizia a crescere e a contaminare il sangue con microbi e tossine. A questo stadio è molto difficile eliminare la candida ed essa diviene causa di numerose patologie serie. In quel momento è necessario seguire una terapia intensiva anti-fungo come spiegato nell’articolo “The Ultimate Cleanse”, per purificare l’organismo dai batteri dannosi. Ciò può condurre ad una forte e fastidiosa reazione infiammatoria causata dal sistema immunitario.
Nota: di frequente la candida viene trasferita da madre a figlio.
6) La salute dell’intestino quanto è importante per l’uomo ?
La salute del tratto intestinale è di enorme importanza perché è da lì che inizia lo stato di deterioramento della salute dell’organismo che poi porta a sviluppare una o l’altra delle malattie moderne più comuni. Per mantenere o per portare l’intestino ad un stato di salute buono è importante utilizzare rimedi anti-fungini o cibo fermentato con batteri da acido lattico ma è altrettanto importante utilizzare cibo prebiotico che offre i nutrienti per lo sviluppo della flora batteria intestinale buona, togliendo i nutrienti ai funghi. Il cibo migliore sono verdure grezze come insalata o miscele di vegetali crudi preparate genuinamente senza trattamenti, in modo da assimilare una grande abbondanza di fibre vegetali. Sono inoltre importanti i semi germogliati come i legumi e le noci che possono sia essere cotti che ingeriti crudi dopo essere stati messi in ammollo per rimuovere la maggior parte degli enzimi inibitori. Da ridurre sono i derivati del grano, gli zuccheri e i vegetali cotti ricchi di amidi perché sono elementi in cui prospera la candida.
Non dobbiamo eliminare tutti i funghi intestinali o i batteri dannosi: diversamente il nostro scopo deve essere dare supporto ai batteri buoni affinché tengano sotto controllo ogni microbo dannoso.
Per maggiori informazioni vedere “Intestinal Sanitation”. Ad ogni modo, se la Candida ifale ha già invaso le membrane mucose e i vasi sanguigni, allora sono necessari forti rimedi anti-fungo da utilizzare in aggiunta all’alimentazione sopra descritta.
7) La scienza ufficiale non prende in considerazione i microbi pleomorfi. Può spiegare cosa sono e che ruolo hanno nelle malattie ?
I microbi pleoformi, che significa microbi che “cambiano forma”, sono molto comuni. Normalmente possono trasformarsi da spore a micoplasma, virus, batteri e forme fungine a seconda dell’ambiente in cui crescono. Questa è la ragione per la quale molte infezioni sono difficili da trattare con i rimedi specifici forniti dalla medicina convenzionale: un esempio sono i batteri della tubercolosi o quelli della malattia di Lyme (Borelliosi). Comunemente una forma batterica viene curata con antibiotici e in tal modo viene fatta sparire temporaneamentemente ma i suoi micoplasmi o le sue forme fungine continuano a prosperare e, dopo la cura, si convertono in forme batteriche.
Per maggiori informazioni vedere “Pleomorphic Microbes”.
8) Quali sono secondo la sua enorme esperienza i prodotti naturali più importanti per guarire da patologie croniche, autoimmuni e degenerative?
In cima alla lista ci sono tutti i tipi di rimedi anti-fungo, tutti quelli menzionati nell’articolo “Ultimate Cleanse”. Molto utile è la crema di curcuma con olio di cocco e pepe nero appena macinato, buoni sono anche l’aglio, lo zenzero, il pepe di cayenna o il peperoncino (tutti al grezzo, senza trattamenti o cottura). Il rimedio più efficace è l’olio vergine di cocco per i suoi trigliceridi a media-catena che una volta assorbiti, possono restaurare il metabolismo dei grassi e le funzioni del fegato, specialmente se utilizzato in concomitanza con P5P (piridossale-5-fosfato che è la forma biologicamente attiva della vitamina B6), zinco, taurina (un amminoacido) e la N-acetil-carnitina. L’olio vergine di oliva è anche un buon integratore. Con malattie croniche raccomanderei anche il B-complex, l’ascorbato di sodio, l’MSM e i più importanti minerali come: boro, cromo, iodio (non solo ioduro), magnesio, selenio e zinco. Sono anche utili i succhi di color porpora come le bacche (mirtilli ecc..) e la rapa in aggiunta ai cibi menzionati al punto 6).
Bicarbonato di sodio è buono se ingerito a stomaco vuoto e l’aceto o il succo di limone con i pasti.
Per informazioni aggiuntive vedere “Managing the Immune System”.
9) Come può un paziente che segue le terapie che lei suggerisce, essere certo di aver superato la patologia ?
Ci sono segni visibili e comprensibili di guarigione che possa essere notati ? In molti casi i miglioramenti a livello di salute si sviluppano a stadi. Dopo un primo miglioramento iniziale si sviluppa, normalmente, una reazione associata ovvero una condizione infiammatoria che può durare da alcuni giorni ad alcuni mesi. Ciò è dovuto al sistema immunitario che attacca i microbi in diverse parti dell’organismo e opera una rimozione di scorie e tossine dallo stesso.
Tale processo di guarigione può ripetersi per mesi o anni, ogni qualvolta il corpo si sente sufficientemente forte per migliorare la propria salute. Nel periodo intramezzo le varie reazioni l’organismo è generalmente più forte e più sano di quanto lo fosse prima dell’ultima reazione. Una patologia specifica può essere identificata come un fungo che può solo crescere fino a che alla radice ha un micelio che lo sostiene.
Per far sì che l’organismo sia libero da malattie è necessario che questo micelio, ovvero i microbi invasori e i residui di scarti cellulari, vengano rimossi.
Per approfondimenti vedere “Healing Crisis”.
10) In caso di completa guarigione è necessario ripetere la terapia periodicamente o solo nuovamente in presenza della patologia ?
Le spore della candida e gli altri microbi possono rimanere dormienti nei tessuti infetti per anni o decenni.
Quando il sistema immunitario è indebolito da deficienze o da un raffreddore o da febbre esse possono risvegliarsi e potrebbe essere difficile tenerle sotto controllo.
Anche quando il sistema immunitario non è al massimo delle sue energie possiamo assimilare dei microbi patogeni dall’ambiente. E’ sempre meglio mantenere una protezione anti-microbica con le sostanze naturali che ho menzionato in precedenza e, in presenza di segni di infezione o deterioramento della salute è suggeribile riprendere la terapia intensiva anti-microbica fino a ché il problema non torni ad essere sotto controllo.
Tratto da: disinformazione.it – Traduzione a cura di Lorenza Veronese
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IMPORTANTE SCOPERTA su Latte materno e Cancro
Ricercatori svedesi dell’Università di Lund hanno trovato risultati promettenti dalla ricerca gli effetti della sostanza sui pazienti. concancro alla vescica – Maggio 2017
Nei primi studi clinici con pazienti affetti da cancro della vescica, quelli iniettati con il composto ha cominciato a gettare le cellule tumorali morte attraverso la loro urina in pochi giorni.
Il composto derivante dal latte materno mira le cellule tumorali da solo, offrendo un’alternativa ai trattamenti chemio e radioterapia che danneggiano le cellule, sia sane e cancerose nel corpo.
http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/breast-milk-cancer-sweden-university-of-lund-a7735351.html
La terapia (CRAP) e’ sicuramente sostitutiva alla Chemio e Radioterapia, ma puo’ essere anche di supporto ad esse, sia contemporaneamente, sia successivamente, ovviamente con risultati variano da soggetto a soggetto e da quando rispetto alla scoperta del cancro nel malato, viene applicata e da quanta invasivita’ la Chemio e la Radio terapia hanno prodotto o meno..
vedi: Documentazione + Protocollo G. Puccio + Diritti negati + Ricercatore ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia
Documenti provanti l’indispensabilita’ delle Vitamine della Frutta e verdura, oltre ai sali minerali:
Doc.1 + Doc.2 + Doc.3 + Doc.4 + Doc.5 + Doc.6 + Doc.7 + Doc.8 + Doc.9 + Doc.10 + Doc.11 + Doc.12 + Doc.13 + Doc.14 + Doc.15 + Doc.16 + Doc.17 + Doc.18 + Doc.19 + Doc.20 + Doc.21 + Doc.22 + Doc.23 + Doc.24 + Doc.61
vedi anche:
CURE Naturali del Cancro + Come fare i clisteri di acqua basica + Cancro e Medicina Naturale + 1.000 Piante per il Cancro + Libro del dott. Nacci (Italiano) + Libro del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua basica al Bicarbonato di Sodio + Protocollo della Salute + Cancro + Diagnosi precoce
vedi: Tesi sul Cancro e Medicina Naturale + Terreno Oncologico + Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo
vedi anche: PDF del dott. Stefano Fais (ISS) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (english-2014) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (Italiano-2014) + Calcio: Pochi sanno che il cavolo crudo contiene il doppio di calcio del latte intero. Il Calcio è un antiacido per eccellenza.
vedi anche: BICARBONATI ed Acqua BASICA + Acidosi -1 + Ascorbato di potassio + Ascorbato di potassio; NO chemio +Bicarbonato di sodio + Come fare i clisteri di acqua basica + Terapia G. Puccio, dimostrazioni effetti del Bicarbonato di Sodio +Proprieta’ dell’acqua + Melanoma eliminato con Tintura di Iodio + INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA – Campi MORFOGENETICI
ACIDI
E’ poco noto che in test su ratti la sostituzione dell’acqua con Coca Cola ebbe il risultato di aumentare in maniera statisticamente significativa l’incidenza di carcinomi mammari e di adenomi pancreatici, vedi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17119251 (2006)
Results of long-term carcinogenicity bioassays on Coca-Cola administered to Sprague-Dawley rats.
The results indicate: (a) an increase in body weight in all treate animals;
(b) a statistically significant increase of the incidence i females, both breeders and offspring, bearing malignant mammary tumors
(c) a statistically significant increase in the incidence of exocrin ademonas of the pancreas in both male and female breeders and offspring
(d) an increased incidence, albeit not statistically significant, of pancreatic islet cell carcinomas in females, a malignant tumor whic occurs very rarely in our historical controls. On the basis of theresults of this study, excessive consumption of regular soft-drinks should be generally discouraged, in particular for children and adolescents.
“Do fungi play a role in the aetiology of cancer ? “, Reviews in Medical Microbiology
13(1):37-42, January 2002, Wainwright, Milton
Abstract:
The recent recognition that the bacterium Helicobacter pylori potentially plays a role in the aetiology of gastric cancer has highlighted the possibility that other non-virus microorganisms, including yeasts and filamentous fungi, may also cause cancer in humans. For more than a century fungi have been implicated in the aetiology of cancer. Initially, attention was directed to yeasts in the so-called blastomycete-theory of cancer; more recently filamentous fungi have also been implicated in carcinogenesis, based largely on their ability to produce potentially carcinogenic mycotoxins. Here, the widely spread literature on the role of fungi in carcinogenesis is reviewed in the hope that it will stimulate a re-evaluation of the potential carcinogenic role of fungi.
(C) 2002 Lippincott Williams & Wilkins, Inc.
Le sperimentazioni dell’ISS (Istituto Sup. di Sanita’ – Italy) partono dall’evidenza che l’ambiente (Terreno) in cui si sviluppa un tumore maligno è anch’esso acido ! vedi: PDF del dott. Stefano Fais (ISS) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (english-2014) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (Italiano-2014)
…e le vaccinazioni e certi farmaci, producono facilmente l’alterazione del Terreno verso l’acidosi….
http://www.nexusmagazine.com/articles/CancerIsAFungus.html
Altre fonti bibliografiche:
– Rofstad EK, Mathiesen B, Kindem K, Galappathi K. Acidic extracellular pH promotes experimental metastasis of human melanoma cells in athymic nude mice. Cancer Res. 2006 Jul 1; 66(13):6699-707.
– Ian F. Robey,Brenda K. Baggett, Nathaniel D. Kirkpatrick, Denise J. Roe, Julie Dosescu, Bonnie F. Sloane, Arig Ibrahim Hashim, David L. Morse, Natarajan Raghunand, Robert A. Gatenby, Robert J. Gillies. Bicarbonate Increases Tumor pH and Inhibits Spontaneous Metastases. Cancer Res. 2009 Mar 15; 69(6): 2260–2268.
– St-Onge MP, Roberts A, Shechter A, Choudhury AR. Fiber and saturated fat are associated with sleep arousals and slow wave sleep. J Clin Sleep Med, 2016
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Diagnosi precoce di tutte le malattie importanti, specie quelle degenerative, tipo il Cancro
Per difendere la tua vita e quella dei tuoi cari, basta poco.
E ‘ confermato che il test dell’acido tiodiglicolico nelle urine si può eseguire dal giorno 15 settembre a Palermo presso il Policlinico di Palermo dell’Università degli Studi: 091.6553167 al costo di € 40
Bergamo: Radical Service – Tel.: 035.4821033 – Fax: 035.4821033
(L’acido tiodiglicolico è un prodotto fisiologico del metabolismo umano. Un innalzamento dei livelli urinari di tale metabolita sono un indice dello squilibrio dell’attività ossido-riduduttiva della cellula (stress ossidativo).
L’acido tiodiglicolico si forma da diversi pathway metabolici: ad esempio è coinvolto nel pathway ossidativo della creatina che coinvolge le vitamine B2, B6, il tetraidrofolato, il glutatione e l’urea).
Non è un test di condanna a morte, ma un test preventivo, una prevenzione per monitorare tutto il sistema antiossidante.
Questo permetterà di evitare che l’organismo possa andare in stress ossidativo e quindi in patologia degenerativa.
E’ consigliato principalmente a tutte le persone anziane, e prima di fare qualsiasi vaccino;
A tutte le persone che hanno problemi cardiaci e problemi all’apparato digerente. Tutte le persone che hanno vissuto e vivono in ambienti inquinati.
Se l’esame risulta positivo (presenza della molecola) il dato va trasmesso per ora alla Associazione per la ricerca scientifica “emmanuele”: e- mail emmanuele.ars@hotmail.it che gratuitamente ti indicherà una terapia integrante per eliminare la causa.
In tutti i casi riusciamo sempre a tirare fuori la gente da questa situazione.
Perchè Palermo e Bergamo soltanto ? perche’ vi sono resistenze da parte degli enti ufficiali, affinche’ non si cambino gli attuali protocolli del Ministero della “sanita’ “, che e’ legato a filo doppio con Big Pharma…
Questa mia scoperta e del 1998 (relazione scientifica firmata da tanti scienziati e da direttori di compartimento dell’Università di Palermo) osteggiata da tutti per i motivi che potete immaginare. Ci vorrà molto tempo per divulgarla e farla applicare ovunque.
La Seria RICERCA sul CANCRO (ostacolata dall’Oncologia ufficiale) – vedi anche: Ascorbato di Potassio
Commento NdR: anche se rispettiamo ed indichiamo in questo portale, tutte le possibili terapie naturali per ogni malattia, anche perche’ le reazioni ad ogni tipo di terapia sono diverse da soggetto a soggetto, vogliamo ricordare che anche il cancro come qualsiasi altra malattia nasce in “luoghi” ben precisi e quindi ogni malattia ha le sue Cause, con Cause secondarie e terziarie.
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Una molecola disorienta il cancro – E sulle nuove terapie per il cancro, si punta sugli antiacidi – Roma Maggio 2013
È in grado – sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature – di far ignorare ai geni del tumore il loro “manuale di istruzioni interne”. Arginando così la diffusione della malattia. Ma sul fronte della ricerca non è tutto. In Italia sono partiti i primi due trial clinici per sostituire i chemioterapici con i farmaci per l’acidità di stomaco.
La ricerca di avanguardia, guarda al tumore e continua a cercare possibili alterazioni genetiche in grado di originare il cancro.
E a pensare a farmaci che, individuando queste modificazioni, interrompano la malattia.
L’ultima novità in questo campo arriva da Nature: un gruppo di studiosi americani ha creato in laboratorio una molecola che, riuscendo a far ignorare ai geni del cancro il loro ‘manuale di istruzioni interne’, blocca la proliferazione delle cellule cancerose. Ma non è tutto, sul fronte della ricerca farmacologica dall’Istituto superiore di sanità arriva una notizia: i farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia.
La molecola “americana”. E’ la prima molecola che riesce a far ignorare ai geni del cancro il loro “manuale di istruzioni interne”.
Così sopprime il processo del tumore alle sue radici. Per adesso è stata creata in laboratorio ma, dai primi esperimenti, sembra funzionare. Il risultato pubblicato su Nature si deve a un gruppo di ricercatori americani del Dana-Farber Cancer Institute.
“Essere abili a controllare l’attività dei geni del cancro – dice James Bradner, del Dana-Farber Cancer Institute – può avere un impatto elevatissimo per la lotta contro questa malattia. Se si riesce a spegnere i geni responsabili della crescita delle cellule cancerose queste cellule muoiono”.
La ricerca è stata condotta su un tumore raro ma molto devastante che colpisce giovani e bambini chiamato carcinoma della linea mediana che può svilupparsi nel torace, collo, testa o lungo la colonna vertebrale.
Grazie a test eseguiti su topi è stato dimostrato che la molecola sintetizzata in laboratorio può controllare l’attività dei geni del cancro lavorando sull’apparato multistrato delle cellule, dove vi sono proteine che, leggendo il manuale di istruzioni dei geni, li attivano o li spengono. In altre parole, la molecola creata in laboratorio si è rivelata capace di bloccare l’attività dei geni “cattivi” agendo sull’apparato multistrato delle cellule. Qui, infatti, “abitano” delle proteine che, leggendo il manuale di istruzioni interne dei geni, possono attivare o spegnere i tumori.
Gli antiacidi al posto dei chemioterapici ?
L’altra ricerca riguarda i farmaci antiacidità. Gli inibitori della pompa protonica generalmente adoperati per le ulcere gastriche potrebbero sostituire la chemioterapia. E’ un nuovo filone a cui si stanno dedicando diversi scienziati, perché questi prodotti potrebbero essere efficaci, senza effetti collaterali e con costi molti più bassi. A fare il punto della situazione sono stati gli scienziati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione del primo simposio dell’International society for proton dynamics in cancer (Ispdc).
Questa nuova terapia si basa su un approccio diverso da quello adoperato finora, perché parte dall’assunto che i tumori sono acidi. “L’acidità è un meccanismo che il cancro usa per isolarsi da tutto il resto, farmaci compresi – spiega Stefano Fais, presidente Ispdc e membro del dipartimento del farmaco dell’ISS -. Ma le cellule tumorali, per difendersi a loro volta da questo ambiente acido, fanno iperfunzionare le pompe protoniche che pompano protoni H+. Se si bloccano queste pompe, la cellula tumorale rimane disarmata di fronte all’acidità, e finisce per morire autodigerendosi”.
Usando quindi degli antiacidi, anche generici, come gli inibitori della pompa protonica, generalmente adoperati per le ulcere gastriche si potrebbe curare il cancro. “A differenza dei chemioterapici – continua Fais – questi farmaci non hanno effetti collaterali e hanno dei costi molto più bassi.
Basti pensare che quelli usati con la target therapy, che provocano tossicità e resistenza nel paziente, costano 50-60mila euro l’anno a malato. Con questa terapia invece il costo annuale sarebbe di circa 600 euro con il generico, e di 1200 con quelli di marca. Ma le industrie farmaceutiche al momento non sono molto interessate a questo tipo di approccio”.
Nonostante ciò, l’Iss è riuscito a far partire i primi due trial clinici del genere in Italia: uno a metà tra l’Istituto dei tumori di Milano e l’università di Siena per il melanoma su circa 30 pazienti, e l’altro all’università di Bologna per l’osteosarcoma su 80 pazienti.
“I risultati sono molto incoraggianti – prosegue Fais – perché questi farmaci, associati ai chemioterapici, hanno migliorato la risposta del paziente alla terapia, anche nei casi in cui non funzionava più, o di metastasi o recidive. M
a i dati devono essere confermati su un numero più ampio di pazienti e serve il supporto delle case farmaceutiche”.
Lo stesso di approccio è stato utilizzato anche presso la Fudan University di Shangai per il cancro al seno, mentre al Cancer Center di Tampa in Florida si sta sperimentando l’impiego del bicarbonato assunto per bocca.
A Tokyo invece l’università di Edobashi sta studiando sui sarcomi una vecchia molecola, l’arancio di acridina, che si concentra negli organuli acidi della cellula e dopo uno stimolo luminoso ai raggi X si trasforma in un composto altamente tossico per le cellule tumorali. “Ma la vera svolta – conclude Fais – sarà se avremo l’approvazione per uno studio clinico in cui useremo solo con gli inibitori della pompa protonica, senza chemioterapici. Così dimostreremo la loro efficacia e la possibilità di usarli come alternativa alla chemioterapia”.
vedi:
PDF del dott. Stefano Fais (ISS) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (english-2014) + Acidosi-Alkalosi nel cancro (Italiano-2014)Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo
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Acidity Generated by the Tumor Microenvironment Drives Local Invasion
Veronica Estrella 1, Tingan Chen 3, Mark Lloyd 3, Jonathan Wojtkowiak 1, Heather H. Cornnell 1, Arig Ibrahim-Hashim 1, Kate Bailey 1,Yoganand Balagurunathan 1, Jennifer M. Rothberg 4, Bonnie F. Sloane 5, Joseph Johnson 3, Robert A. Gatenby 1,2, and Robert J. Gillies 1,2
Authors’ Affiliations: Departments of 1Cancer Imaging and Metabolism, 2Radiology, and 3Analytic Microscopy Laboratory, H. Lee Moffitt Cancer Center and Research Institute, Tampa, Florida; 4Cancer Biology Program; and 5Department of Pharmacology, Wayne State University School of Medicine, Detroit, Michigan
Corresponding Author:
Robert J. Gillies, H. Lee Moffitt Cancer Center and Research Institute, 12902 Magnolia Avenue, Tampa, FL 33612. Phone: 813-745 8355 begin_of_the_skype_highlighting 813-745-8355 GRATIS end_of_the_skype_highlighting;
Fax: 813-979-7265; E-mail: robert.gilllies@moffitt.org
- Estrella and T. Chen contributed equally to this work.
Abstract
The pH of solid tumors is acidic due to increased fermentative metabolism and poor perfusion. It has been hypothesized that acid pH promotes local invasive growth and metastasis. The hypothesis that acid mediates invasion proposes that H+ diffuses from the proximal tumor microenvironment into adjacent normal tissues where it causes tissue remodeling that permits local invasion. In the current work, tumor invasion and peritumoral pH were monitored over time using intravital microscopy. In every case, the peritumoral pH was acidic and heterogeneous and the regions of highest tumor invasion corresponded to areas of lowest pH. Tumor invasion did not occur into regions with normal or near-normal extracellular pH. Immunohistochemical analyses revealed that cells in the invasive edges expressed the glucose transporter-1 and the sodium–hydrogen exchanger-1, both of which were associated with peritumoral acidosis. In support of the functional importance of our findings, oral administration of sodium bicarbonate was sufficient to increase peritumoral pH and inhibit tumor growth and local invasion in a preclinical model, supporting the acid-mediated invasion hypothesis. Cancer Res; 73(5); 1524–35. ©2012 AACR.
Note: Supplementary data for this article are available at Cancer Research Online: http://cancerres.aacrjournals.org/
Received July 16, 2012. – Revision received November 16, 2012. – Accepted November 29, 2012.
©2012 American Association for Cancer Research.
Traduzione:
Il pH dei tumori solidi è acido a causa di un aumento del metabolismo fermentativo e di scarsa perfusione. E’ stato ipotizzato che il pH acido favorisce la crescita invasiva locale e le metastasi.
L’ipotesi che l’acido invasione media propone di H+ si diffonde dal microambiente tumorale prossimale nei tessuti normali adiacenti dove causa il rimodellamento del tessuto che permette l’invasione locale.
Nel presente lavoro, l’invasione tumorale e peritumorale pH sono stati monitorati nel corso del tempo usando la microscopia intravitale. In ogni caso, il pH acido e peritumorale era eterogeneo e le regioni di massima invasione tumorale corrispondevano ad aree di pH più basso. L’invasione del tumore non si è verificata in regioni con normale o quasi normale pH extracellulare. Analisi immunoistochimiche hanno rivelato che le cellule nei bordi invasivi espresso il trasportatore di glucosio-1 e il sodio-idrogeno scambiatore-1, entrambi i quali sono stati associati con acidosi peritumorale.
A sostegno dell’ importanza funzionale dei nostri risultati, la somministrazione orale di bicarbonato di sodio era sufficiente ad aumentare il pH peritumorale e inibire la crescita tumorale e invasione locale in un modello preclinico, sostenendo l’ipotesi acido-mediata dell’invasione.
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Acidosis blocks CCAAT/enhancer-binding protein homologous protein (CHOP)- and c-Jun-mediated induction of p53-upregulated mediator of apoptosis (PUMA) during amino acid starvation.
By Ryder CB, McColl K, Distelhorst CW. – http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23261451 (2013)
Cancer cells must avoid succumbing to a variety of noxious conditions within their surroundings. Acidosis is one such prominent feature of the tumor microenvironment that surprisingly promotes tumor survival and progression. We recently reported that acidosis prevents apoptosis of starved or stressed lymphoma cells through regulation of several Bcl-2 family members (Ryder et al., JBC, 2012). Mechanistic studies in that work focused on the acid-mediated upregulation of anti-apoptotic Bcl-2 and Bcl-xL, while additionally showing inhibition of glutamine starvation-induced expression of pro-apoptotic PUMA by acidosis.
Herein we report that amino acid (AA) starvation elevates PUMA, an effect that is blocked by extracellular acidity. Knockdown studies confirm that PUMA induction during AA starvation requires expression of both CHOP and c-Jun. Interestingly, acidosis strongly attenuates AA starvation-mediated c-Jun expression, which correlates with PUMA repression. As c-Jun exerts a tumor suppressive function in this and other contexts, its inhibition by acidosis has broader implications for survival of cancer cells in the acidic tumor milieu.
Acidity generated by the tumor microenvironment drives local Invasion;
By Veronica Estrella, Tingan Chen, Mark Lloyd, et al; Cancer Res Published OnlineFirst January 3, 2013; doi:10.1158/0008-5472.CAN-12-2796 – http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23288510 (2013)
The pH of solid tumors is acidic due to increased fermentative metabolism and poor perfusion. It has been hypothesized that acid pH promotes local invasive growth and metastasis. The hypothesis that acid mediates invasion proposes that H+ diffuses from the proximal tumor microenvironment into adjacent normal tissues where it causes tissue remodeling that permits local invasion.
In the current work, tumor invasion and peritumoral pH were monitored over time using intravital microscopy. In every case, the peritumoral pH was acidic and heterogeneous and the regions of highest tumor invasion corresponded to areas of lowest pH.
Tumor invasion did not occur into regions with normal or near-normal pHe. Immunohistochemical analyses revealed that cells in the invasive edges expressed the glucose transporter GLUT-1 and the sodium-hydrogen exchanger NHE-1, both of which were associated with peritumoral acidosis. In support of the functional importance of our findings, oral administration of sodium bicarbonate was sufficient to increase peritumoral pH and inhibit tumor growth and local invasion in a preclinical model, supporting the acid-mediated invasion hypothesis.
Non capita tutti i giorni che il lavoro medico di una persona è confermato così totalmente.
Il 3 gennaio del 2013 scienziati medici pubblicano la rivincita per il dottor Tullio Simonini e ancor di più per il mio lavoro, che favorisce l’uso orale e transdermica di bicarbonato invece di usarlo per via endovenosa.
Non solo è notevolmente meno costoso utilizzare bicarbonato (bicarbonato di sodio) per via orale e transdermica in bagni, ma è più sicuro e ora dimostrato di essere efficace.
Trovo molto gratificante di aver scritto e pubblicato l’articolo con Bicarbonato di Sodio per il trattamento del cancro nell’uomo.
E’ l’unico completo sull’argomento. Spero che sia chiaro a tutti, dopo aver letto la ricerca di sotto dalla corrente principale della scienza medica, l’importanza di acquisire familiarità con il bicarbonato e che cosa si può fare per i malati di cancro, renali e diabete, nonché per coloro che cercano sollievo dai peggiori sintomi dell’influenza.
Il grande vantaggio di utilizzare il bicarbonato per via orale (magnesio rinforzato da una forte dose e bagni di bicarbonato), è che si può dosare durante tutte le ore di veglia e di ricevere un ciclo completo di trattamento in una decina di giorni. Chiunque può guidare il loro pH e saturare tutte le cellule in misura molto maggiore attraverso questi metodi.
Esattamente come l’elevato pH è azionato usando bicarbonato per via orale può essere controllato semplicemente utilizzando strisce reattive pH. Si può fare questo continuamente per fino a dieci giorni mantenendo l’ottimale anti-cancro livello di pH costante.
Utilizzo di sodio e bicarbonato di potassio (acqua di mare offre un trattamento parallelo di rinforzo) comporta un aumento dei livelli di biossido di carbonio, che aumenta i livelli di ossigeno e cellulare non di tensione, qualcosa generalmente conosciuto o capito.
Questo è l’abstract di Dr. Robert J. Gillies e team della Wayne State University School of Medicine di carta, “Acidità generato dal microambiente tumorale spinge invasione locale”.
Il pH dei tumori solidi è acida a causa di un aumento del metabolismo fermentativo e scarsa perfusione. E’ stato ipotizzato che il pH acido favorisce la crescita invasiva locale e le metastasi. L’ipotesi che l’acido invasione media propone di H + diffonde dal microambiente tumorale prossimale nei tessuti normali adiacenti dove causa rimodellamento del tessuto che permette l’invasione locale.
Nel presente lavoro, l’invasione tumorale e peritumorale pH sono stati monitorati nel corso del tempo usando la microscopia intravitale. In ogni caso, il pH acido e peritumorale era eterogenea e le regioni di massima invasione tumorale corrispondeva ad aree di pH più basso.
Invasione del tumore non si è verificata in regioni con pH normale o quasi normale. Analisi immunoistochimiche rivelato che le cellule nei bordi invasive espresso il trasportatore di glucosio GLUT-1 e il sodio-idrogeno scambiatore NHE-1, entrambi i quali sono stati associati con acidosi peritumorale.
A sostegno di importanza funzionale dei nostri risultati, la somministrazione orale di bicarbonato di sodio era sufficiente ad aumentare il pH peritumorale e inibire la crescita tumorale e invasione locale in un modello preclinico, sostenendo l’acido-mediata ipotesi invasione. Nelle loro discussioni questi ricercatori riassumono i meccanismi di base del pH e la virilità del cancro:
La propensione dei tumori di invadere tessuti normali adiacenti contribuisce significativamente alla crescita locale del tumore e la formazione di metastasi, che sono in gran parte responsabile tumore-associato morbilità e mortalità. I meccanismi con cui le cellule tumorali invadono sono complessi e possono essere modificati in risposta a condizioni ambientali. A causa di metabolismo del glucosio è aumentato, H + produzione e l’escrezione sono generalmente aumentata nei tumori.
Questo, combinato con scarsa perfusione, provoca un pH acido extracellulare in tumori maligni (pH = 6,5-6,9) rispetto al tessuto normale, in condizioni fisiologiche (pH = 7,2-7,4).
Le cellule tumorali, a causa della loro maggiore capacità evolutiva, sviluppare meccanismi di adattamento che permettono loro di sopravvivere e proliferare anche in ambienti acidi. pH extracellulare dei tumori è tipicamente molto acido, e questo inevitabilmente diffusione acido nel stroma circostante.
Proponiamo che il pH acido del microambiente tumorale rappresenta una “ingegneria di nicchia”, strategia che promuove l’invasione locale e la successiva crescita in vivo di tumori maligni. Il supporto per questo modello è venuto da recenti osservazioni che la neutralizzazione dell’acido tumore derivato di respingenti sistemici (bicarbonato ad esempio, imidazolo, lisina), in grado di inibire le metastasi spontanee e sperimentali.
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ACIDOSI e CANCRO: ISS – 27/09/2010
Sono cinque oggi i trial clinici basati su un’alternativa alla chemioterapia. Saranno presentati oggi, infatti, all’Istituto Superiore di Sanitàdurante il Primo Simposio Internazionale tutti gli studi su cui sta puntando l’ “International Society for Proton Dynamics in Cancer” (ISPDC) che utilizzano queste nuove strategie antitumorali. “L’obiettivo – spiega Stefano Fais, del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità – è quello di colpire soltanto il target molecolare che causa il tumore, per evitare gli effetti collaterali frequenti nelle terapie tradizionali utilizzando inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale “.
Questi studi sono partiti dalla considerazione che l’acidità è una caratteristica del microambiente tumorale tanto che le cellule normali ai livelli di acidità nei quali normalmente cresce il tumore muoiono. Queste condizioni si creano progressivamente durante la crescita del tumore, con un iniziale accumulo di acido lattico, dovuto al metabolismo tumorale, e la successiva selezione di cellule che per sopportare l’incremento dell’acidità fanno iperfunzionare delle pompe cellulari che eliminano protoni all’esterno della cellula.
“I risultati sono estremamente incoraggianti – conclude Fais – ma devono essere confermati su un numero più ampio di pazienti”.
I cinque trial
Nel mirino di queste terapie melanoma e osteosarcoma. Sono i primi due studi clinici eseguiti in Italia all’Istituto dei Tumori di Milano ed all’Università di Siena per i melanomi e presso il Gruppo Italiano dei sarcomi, con sede a Bologna per gli osteosarcomi.
Lo stesso approccio è utilizzato per combattere il carcinoma alla mammella presso la Fudan University di Shangai.
Anche il bicarbonato assunto per bocca potrà rientrare fra le nuove terapie anti-tumorali, utilizzato in Florida dal professor Robert Gatenby del Dipartimento di oncologia integrata al Cancer Center di Tampa.
A Tokio, invece, il prof. Kusuzaki del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Edobashi usa una vecchia molecola, l’arancio di acridina per combattere i sarcomi. L’arancio di acridina si concentra negli organuli acidi della cellula e susseguentemente ad uno stimolo luminoso (raggi x) si trasforma in un composto altamente tossiche per le cellule tumorali, senza segni di tossicità per i tessuti normali circostanti.
Tutte queste terapie sono basate sull’utilizzo di farmaci che usano l’acidità tumorale come target o inibendo i meccanismi che la causano (inibitori di pompa protonica) o semplicemente tamponando (bicarbonato) o cambiando il loro stato una volta concentrati all’interno dei tumori (arancio di acridina).
Tratto da: http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=1093&tipo=6&lang=1&mid=5124
http://www.iss.it/pres/comu/cont.php?id=1094&lang=1&tipo=1
vedi il PDF della Relazione del dott. Stefano Fais (ISS)
vedi anche: http://www.ecplanet.com/node/3619
Questo e’ cio’ che consiglia anche il dott. Simoncini con la sua terapia a base di acqua basica al 5% di Bicarbonato di Sodio:
A TUTTI gli studiosi sul problema cancro, che desiderano comprendere meglio certi meccanismi, consiglio di effettuare delle sperimentazioni sui cancerosi, iniettando attorno e dentro il tessuto tumorale (fuori e dentro la massa del tumore), dell’acqua basica al 5% di Bicarbonato di sodio…e nel giro di qualche 10-20 giorni, vedranno delle cose stupefacenti….il tumore in genere regredisce, rimpicciolisce e molte volte scompare.
Anche l’Istituto dei Tumori di Milano ha iniziato a studiare il problema dell’acidosi: ecco un recente articolo (2013) comparso sui giornali:
Questa la mia e.mail inviata a codesto Istituto, all’attenzione del settore Oncologia:
—– Original Message —–
From: info@mednat.org
To: mariagrazia.daidone@istitutotumori.mi.it
Sent: Sunday, February 17, 2013 2:46 PM
Subject: anche x Licia Rivoltini
Egr. signori:
Visto che sono stato il primo italiano a ricercare, studiare il tema Cancro (fuori dagli schemi oncologici ufficiali) ed a pubblicare articoli sulle VERE cause e concause del Cancro gia’ 38 anni fa….e fra le concause fisiologiche principali avevo ben spiegato essere l’acidosi del terreno http://www.mednat.org/cancro/acidosi_cancro.htm ,
dei liquidi del corpo http://www.mednat.org/alimentazione/acqua_corpo.htm
e le successive alterazioni cellulari (stress ossidativo
http://www.mednat.org/cure_natur/stress_ossidativo.htm
+ malfunzione cellulare
http://www.mednat.org/cure_natur/cellule.htm
+ quelle tissutali
http://www.mednat.org/cure_natur/nozione_terreno.htm
il tutto pubblicato anche sul web nel 1996-97
vedi la mia tesina Cancro e Medicina naturale:
http://www.mednat.org/cancro/tesina1net.htm
http://www.mednat.org/cancro/tesina2net.htm
http://www.mednat.org/cancro/cancro_base.htm
http://www.mednat.org/cancro/cancro_base2.htm
Infatti mi sono a suo tempo congratulato personalmente, con il dott. Fais (ISS), che ben mi conosce, perche’ finalmente qualcuno stava iniziando a comprendere le VERE con cause fisiologiche del cancro, da me ben descritte gia’ nella mia tesina del 1985, al di fuori del coro di stupidaggini sbandierate per verita’ nel mondo intero dall’oncologia ufficiale…
Ora mi congratulo anche con Voi perche’ siete FINALMENTE giunti nella retta via da me indicata decenni or sono.
Ma seguendo la linea da me tracciata molti anni fa, arriverete anche alle mie stesse conclusioni per la Cura che e’ semplicemente l’inversione del processo di ammalamento che hanno portato all’acidosi cellulare e tissutale, mediante varie tecniche…da me descritte gia’ nella mia tesina.
Sarebbe opportuno che per onor di Verita’ citaste chi ha iniziato a fare ricerche in tal senso:
Il sottoscritto ed il ricercatore Palermitano: Giovanni Puccio
http://www.mednat.org/cancro/puccio.htm
Commento NdR: questo, quando avviene, e’ senza aver eliminato le cause che sono ben definite dalla Medicina Naturale e che sono qui descritte: Cancro e Medicina Naturale + Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo
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FINALMENTE qualcuno si sveglia dal torpore della Disinformazione dell’Oncologia MONDIALE.
Il dott. Fais (sopra citato) e’ un valente medico che ha iniziato il percorso di revisione di cio’ che ha insegnato fino ad ora l’oncologia a livello mondiale, arrivando vicinissimo alle nostre tesi, che propagandiamo da anni (38 per il sottoscritto) le quali indicano nella acidosi delTerreno fisiologico (i liquidi del corpo + la matrice tissutale) nei componenti base, assieme alla vera Causa del Tumore=Cancro che e’ il Conflitto Spirituale IRRISOLTO, che quando “cade” su un Terreno in acidosi.
vedi: ../cancro/acidosi_cancro.htm, genera il Terreno_oncologico e quindi la base ideale allo scatenamento del tumore nell’organo bersaglio controllato dalla parte del cervello ove risiede l’archetipo Conflittuale IRRISOLTO.
Quegli studi porteranno alla certezza che l’UNICA CURA per il Cancro e’ il riordino dei valori di pH a 7,35 dei liquidi, dei tessuti e delle cellule, in modo che il tumore regredisca e/o scompaia una volta risolto o digerito il Conflitto Spirituale che ne e’ all’origine PRIMARIA.
vedi: ../cancro/tesina1net.htm
../cancro/tesina2net.htm
Questa cura naturale non invasiva, consiste nell’alimentarsi di Crudita’ ../alimentazione/crudismo.htm (frutta e verdure crude) secondo le modalita’ ben indicate nel ns portale, (tutto e’ indicato nella sezione Cancro) + l’assunzione acqua basica a pH 8-10 con l’apporto di sali basici, in modo da obbligare l’organismo ad espellere l’acidosi instauratasi precedentemente al tumore.
Oppure con l’infiltrazione con vari metodi, attorno ai tessuti in acidosi (zona del tumore) di sali basici.
Ovviamente questa terapia e’ a BASSO COSTO e si puo’ fare anche in casa propria, per cui tutti gli Oncologi a livello mondiale con i loro “centri” oncologici, dovranno forse cambiare specializzazione (integrandole con altre, magari divenire medici Olistici….), quindi questa terapia verra’ facilmente osteggiata fino alla “morte” di una delle due teorie, quella classica a base di chemio e radio, e l’altra Naturale NON invasiva, la quale sola permette la guarigione, se il paziente non e’ stato rovinato dalla chemio o dalla radio terapia..
Voi cari medici Oncologi, da che parte state, siete per il chimico o per il Naturale ?
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Gli inibitori dell’acidosi
Questa nuova terapia si basa su un approccio diverso da quello adoperato finora, perché parte dall’assunto che i tumori, sono acidi. “L’acidità è un meccanismo che il cancro usa per isolarsi (A) da tutto il resto, farmaci compresi – spiega recentemente anche Stefano Fais, presidente Ispdc e membro del dipartimento del farmaco dell’ISS -. Ma le cellule tumorali, per difendersi a loro volta da questo ambiente acido, fanno iperfunzionare le pompe protoniche che pompano protoni H+, tentando di eliminare l’acidosi cellulare. Se si bloccano queste pompe, la cellula tumorale rimane disarmata di fronte all’acidità, e finisce per morire autodigerendosi”.
Usando quindi degli antiacidi, anche generici (e/o ad esempio: bicarbonato di sodio al 5% iniettato in loco e/o l’assunzione di 3 lt. al di’ di acqua basica a pH +di 8 > 11, per almeno 45 giorni), come gli inibitori della pompe protoniche, generalmente adoperati per le ulcere gastriche si potrebbe curare il cancro.
“A differenza dei chemioterapici – continua S. Fais – questi farmaci, non hanno effetti collaterali e hanno dei costi molto più bassi. Basti pensare che quelli usati con la target therapy, che provocano tossicità e resistenza nel paziente, costano 50-60mila euro l’anno a malato.
Con questa terapia invece il costo annuale sarebbe di circa 600 euro con i generici, e di 1200 con quelli di marca.
(A) NdR: l’acidosi non e’ il meccanismo dell’autoisolamento del tumore, ma la conseguenza dell’isolamento effettuato da sostanze acideattorno al tumore, da parte della matrice extracellulare e quindi dei tessuti investiti dal tumore.
L’acidosi della matrice extracellulare produce inevitabilmente nella cellula in acidosi, l’alterazione del citoplasma e quindi malfunzionecellulare; i processi di acidosi vengono a far parte della cellula stessa e quindi del tessuto nel quale la cellula e’ aggregata ed appartiene.
Per poter riordinare tessuto e funzioni cellulari, debbono essere impiegati tutti i metodi che invertono questa strada, riattivando la pompa protonica cellulare ed aiutando contemporaneamente la matrice extra cellulare ad eliminare l’acidosi, anche e soprattutto con l’adattaalimentazione quella Crudista e l’assunzione di acqua basica come sopra indicato + minerali basicizzanti) e gli altri supporti indicati dal ns Protocollo della Salute, (es. acqua basica, ascorbato di potassio, magnesio, ecc.), in modo NON tossico-invasivo, cioe’ non con farmaci di sintesi (es. chemioterapia) che possono produrre ulteriori intossicazioni ed infiammazioni, oltre a quelle gia’ sicuramente presenti nel canceroso; solo in questo modo e’ possibile uscire dal cancro.
“Sappiamo da circa 50 anni che in condizioni di ipossia, ovvero di mancanza di ossigeno, le cellule tumorali mostrano una notevole resistenza alla radioterapia; negli ultimi 10 anni, inoltre, si è scoperto come esse siano anche più difficili da trattare anche con la chemioterapia”, ha spiegato Mark Dewhirst, docente di radio-oncologia della Duke.
Molti tumori hanno cellule che, per le loro attività, si alimentano in diversi modi: le cellule tumorali vicine ai vasi sanguigni hanno un adeguato apporto di ossigeno, e pertanto possono consumare sia glucosio, come le cellule normali, sia lattato, o acido lattico.
Le cellule tumorali lontane dai vasi, invece, sono ipossiche e consumano in modo inefficiente un’enorme quantità di glucosio per sopravvivere. In questo modo producono lattato come prodotto di scarto.
Le cellule tumorali con un buon apporto di ossigeno in realtà preferiscono consumare lattato, lasciando una maggiore quantità di glucosio a disposizione delle cellule meno ossigenate. I ricercatori hanno così provato a impedire alle cellule l’uso del lattato, riscontrando come in tal modo le cellule ipossiche vadano incontro a un deficit di disponibilità di glucosio.
In sostanza, per le pericolose cellule ipossiche si tratta quasi di un aut-aut “o glucosio o morte”, come ha chiarito Pierre Sonveaux, docente di farmacologia dell’UCL è coautore dello studio pubblicato sulla versione online della rivista “Journal of Clinical Investigation”.
vedi: Stress ossidativo
Il passo successivo è consistito nell’indagare in che modo il lattato si muova all’interno delle cellule tumorali. Poiché nell’organismo umano, e precisamente nei muscoli, esiste già un meccanismo di riciclo di tale sostanza, i ricercatori hanno ipotizzato che lo stesso macchinario molecolare potesse essere utilizzato dalle cellule tumorali.
“Abbiamo così scoperto che la proteina di trasporto di origine muscolare, nota come MCT1, è presente anche nelle cellule tumorali ‘che respirano’; così abbiamo provato a utilizzare inibitori chimici dell’MCT1 e modelli cellulari in cui tale proteina è assente per comprendere il ruolo nei meccanismi che rendono disponibile il lattato”, ha commentato Olivier Feron, anch’egli coautore del lavoro. “La conclusione è che la MCT1 non solo è importante ma riveste un ruolo unico nel mediare l’assorbimento della sostanza”.
Bloccando l’MCT1 non si uccidono le cellule ossigenate, ma si disturba il loro metabolismo al punto da indurle a consumare in modo inefficiente il glucosio, “affamando” le cellule ipossiche. “Il risultato è veramente eccitante” ha concluso Dewhirst. “L’idea di affamare le cellule ipossiche fino alla morte è completamente nuovo.” (fc)
Tratto in parte da: lescienze.espresso.repubblica.it
Combattere l’acidità per sconfiggere il tumore
Trial internazionali utilizzano un nuovo approccio anticancro
Sono cinque oggi i trial clinici basati su un’alternativa alla chemioterapia. Saranno presentati oggi, infatti, all’Istituto Superiore di Sanitàdurante il Primo Simposio Internazionale tutti gli studi su cui sta puntando l’International Society for Proton Dynamics in Cancer (ISPDC), che utilizzano queste nuove strategie antitumorali.
“L’obiettivo – spiega Stefano Fais, del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità – è quello di colpire soltanto il target molecolare che causa il tumore, per evitare gli effetti collaterali frequenti nelle terapie tradizionali utilizzando inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale”.
Questi studi sono partiti dalla considerazione che l’acidità è una caratteristica del microambiente tumorale tanto che le cellule normali ai livelli di acidità nei quali normalmente cresce il tumore, muoiono.
Queste condizioni si creano progressivamente durante la crescita del tumore, con un iniziale accumulo di acido lattico, dovuto al metabolismo tumorale, e la successiva selezione di cellule che per sopportare l’incremento dell’acidità fanno iperfunzionare delle pompe cellulari che eliminano protoni all’esterno della cellula.
“I risultati sono estremamente incoraggianti – conclude Fais – ma devono essere confermati su un numero più ampio di pazienti”.
I cinque trial
Nel mirino di queste terapie melanoma e osteosarcoma “Sono i primi due studi clinici eseguiti in Italia all’Istituto dei Tumori di Milano ed all’Università di Siena per i melanomi e presso il Gruppo Italiano dei sarcomi, con sede a Bologna per gli osteosarcomi. Lo stesso approccio è utilizzato per combattere il carcinoma alla mammella presso la Fudan University di Shangai.
Anche il bicarbonato assunto per bocca potrà rientrare fra le nuove terapie anti-tumorali, utilizzato in Florida dal professor Robert Gatenby del Dipartimento di oncologia integrata al Cancer Center di Tampa.
A Tokio, invece, il prof. Kusuzaki del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Edobashi, usa una vecchia molecola, l’arancio di acridina per combattere i sarcomi. L’arancio di acridina si concentra negli organuli acidi della cellula e susseguentemente ad uno stimolo luminoso (raggi x) si trasforma in un composto altamente tossiche per le cellule tumorali, senza segni di tossicità per i tessuti normali circostanti.
Tutte queste terapie sono basate sull’utilizzo di farmaci che usano l’acidità tumorale come target o inibendo i meccanismi che la causano (inibitori di pompa protonica) o semplicemente tamponando (bicarbonato) o cambiando il loro stato una volta concentrati all’interno dei tumori (arancio di acridina).
Tratto da: italiasalute.leonardo.it
Commento NdR: Che l’acidità caratterizzi i tumori maligni lo diceva già nel 1924 Otto Warburg, premio Nobel per la medicina nel 1931 per le sue ricerche sugli enzimi respiratori mitocondriali (citocromo c).
E’ un peccato che in seguito per oltre mezzo secolo i ricercatori oncologi si siano focalizzati solamente sulle ancora ipotetiche “mutazioni nel DNA” (problemi genetici) e/o di origine virale o batteriologica, od impazzimento della cellula (follia pura), ed intanto sono stati uccisi centinaia di milioni di malati di cancro con farmaci altamente TOSSICI….ma hanno fatto arricchire i produttori di farmaci = Big Pharma & C…
Altra considerazione, il Tumore nasce, come Causa primaria per i Conflitti Spirituali IRRISOLTI e fisicamente in ambiente, Terrenointossicato, molto infiammato, in mancanza di ossigeno, ed in acidosi (extra ed intra cellulare) e produce esso stesso acido lattico, per processi di malnutrizione ed attraverso le malfunzioni delle cellule sotto stress ossidativo, che vengono poi chiamate cancerogene, ed ecco che il giro vizioso si chiude su se stesso, come ben evidenziato dagli studi citati qui sopra.
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Informazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità
36. In data 24 febbraio 2011, l’ISS, nel fornire le informazioni richieste, ha illustrato il processo, noto già da tempo, attraverso cui la maggior parte dei tumori presenta un pH acido chiarendo che “L’acidità del tumore tende a correlare con la sua malignità e aggressività e contribuisce anche a promuovere la neoangiogenesi tumorale. Studi recenti indicano anche che l’acidità del microambiente tumorale tende di per sé a stimolare l’invasività locale e a distanza (metastasi) del tumore; infine, l’acidità del tumore contribuisce anche a rendere le cellule tumorali chemio resistenti ed esplica un’azione inibitoria sulla risposta immune anti-tumorale”.
Secondo l’ISS, pertanto, “strategie rivolte ad innalzare il pH del microambiente tumorale potrebbero essere di una qual certa utilità nella terapia dei tumori. Studi di oncologia sperimentale effettuati nei roditori supportano un effetto di agenti in grado di innalzare il pH del tumore, quali il sodio bicarbonato: in particolare, in questi studi si è potuto dimostrare che la somministrazione di sodio bicarbonato era in grado d’innalzare il pH del tumore, di ridurne il potenziale metastatico e di facilitare gli effetti citotossici di alcuni agenti anti-tumorali”.
37. In risposta agli specifici quesiti contenuti nella richiesta di informazioni, l’ISS ha affermato che:
– la terapia proposta nella sezione del sito internet www.curenaturalicancro.org denominata “Terapia fai da te” non è oggetto di protocolli sperimentali approvati ai sensi della legge 8 Aprile 1988, n. 94.
– Una terapia simile risulta, invece, essere in corso di studio presso il Whitaker Wellness Institute for Alternative Medicine (Newport Beach, CA, USA) e prevede la somministrazione di sodio bicarbonato per via orale a pazienti affetti da neoplasie maligne.
In particolare, il sodio bicarbonato viene somministrato da 1 a 3 volte al giorno, sciogliendo due cucchiai di sodio bicarbonato (circa 12g) in 500m1 di acqua, con aggiunta di una bustina di qualsiasi dolcificante.
L’ISS ha precisato che “Questa modalità di somministrazione viene preferita ad altre vie e modalità di somministrazione in quanto la somministrazione acuta di elevate dosi di sodio bicarbonato induce nausea e diarrea (…). Si tratta pertanto di una sperimentazione effettuata nel contesto di una pratica di medicina alternativa, che non sembra essere stata autorizzata dal National Cancer Institute o dalla Food and Drug Administration” (sottolineatura aggiunta)
33 Cfr. quanto presente all’indirizzo www.medicitalia.it/consulti/Medicine-nonconvenzionali, doc. 2, all. a) e negli altri forum riportati nel medesimo documento, all. b) e c). Il doc. 34, all. c), riporta anche la risposta del Sig. Simoncini che, all’utente che chiedeva se l’assunzione di 500 cc di bicarbonato di sodio potesse determinare scompensi polmonari, blocchi renali, ecc., risponde, nel dicembre 2008: “Spesso i medici non conoscono il livello di sovradosaggio del bicarbonato di sodio e diffondono dati e concezioni sbagliate. Normalmente 500 cc al 5% sono tollerati senza nessun problema, potendo tutt’al più causare un po’ di sete e uno stato di stanchezza passeggera, a meno che non si sia in presenza di malati terminali o con preesistente malfunzionamento degli emuntori. Tanti anni fa un anestesista di un ospedale di Palermo mi disse di fare molta attenzione a iniettare bicarbonato di sodio nel circolo cerebrale e men che mai ad iniettarlo direttamente nel tessuto cerebrale perché avrebbe causato una necrosi irreversibile. Orbene in Serbia un neurochirurgo su mia indicazione ha iniettato direttamente nella sostanza cerebrale 400 ml di sodio bicarbonato senza nessun problema. Cosa dire ?”.
86 BOLLETTINO N. 15 DEL 2 MAGGIO 2011
– esiste bibliografia a supporto della fondatezza potenziale della tesi proposta dal professionista, “tuttavia, (…) la letteratura scientifica sull’argomento fornisce un supporto sperimentale a verificare la potenziale efficacia di terapie mirate a modificare l’acidificazione delle cellule tumorali, ma non fornisce ancora alcuna indicazione relativa alla tossicità ed alla possibile efficacia di questo tipo di approccio terapeutico. Pertanto, tutte le terapie basate su questo principio devono essere considerate come terapie sperimentali che devono essere praticate solo previa autorizzazione delle autorità competenti e solo nel contesto di studi clinici autorizzati”
Commento NdR: come ben evidenziato, la sperimentazione da parte del Whitaker Wellness Institute for Alternative Medicine e’ stata fatta per via orale, cosa assai diversa dalla terapia utilizzata dal dott. T. Simoncini.
Perche’ gli enti ed istituti ufficiali non vogliono effettuare appositi studi, sull’acqua e bicarbonato secondo il metodo del Simoncini ?
E’ somunque molto strano…forse e ‘ per non doversi rimangiare tutti i commenti denigratori fatti fino ad ora su tale tecnica ? e’ molto probabile…
Inoltre qui si e’ evidenziato che sarebbero solo le cellule tumorali ad essere in acidosi, ma non si ‘e tenuto conto che e’ l’acidosi metabolica la BASE del cancro….e genera di conseguenza, l’acidosi cellulare presente in qualsiasi tipo di tumore !
IMPORTANTE:
Come Portale segnaliamo vari personaggi che hanno avuto contrasti con le autorita’ mediche, e per essere precisi, affermiamo che NON condividiamo in toto le loro terapie (quelle monoterapeutiche), in quanto per noi, seguaci della Medicina Naturale la malattia(cancro compreso) e’ MULTIFATTORIALE, quindi NESSUN prodotto puo’, da solo, guarire dalla malattia della quale si e’ malati !
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CORRELAZIONE fra Acidosi e forme di Tumore
Va notato che la glicolisi anaerobica mediante lo zolfo, crea dell’acido lattico. E più sono le molecole di glucosio utilizzate, e più acido lattico viene generato ed immesso nel tessuto connettivo (matrice).
Questo spiega perché i tessuti di un portatore di tumore sono più acidi del normale. A ciò si deve aggiungere che i farmaci usati nella chemioterapia lasciano dei residui acidi, ne risulta che questi pazienti saranno soggetti ad una notevole acidosi metabolica di tipo iatrogeno.
Quando, per mancanza di informazioni adeguate o per golosità, tale paziente dovesse cibarsi di alimenti che lasciano ceneri acide, per es. pasta e pane fatti con farina bianca, dolciumi industriali, latte vaccino e derivati, carne rossa, acqua acida, ecc., il suo livello di acidosiaumenterà ulteriormente.
Perché bisogna lottare contro l’acidosi ? Perché l’eccessiva presenza di acidi nel tessuto connettivale lo modifica da sol in gel. Questo rende difficile i vari scambi fra le cellule e l’ambiente circostante, creando i presupposto per numerose disfunzioni e malattia. Va notato che l’acidosi non deriva solo dai residui acidi lasciati da alcuni alimenti, riguarda anche direttamente i farmaci chemioterapici che, in un ambiente gel, non solo fanno fatica a raggiungere le cellule, ma aumentano la tossicità ambientale creando i presupposti per un intasamento delle vie linfatiche.
Quando si riporta il pH al suo giusto livello (basico) le funzioni del tessuto connettivo ritornano normali, Le cellule, allora, possono ricevere e smaltire sia i nutrimenti derivati dagli alimenti, e/o dalle sostanze nocive contenute nei farmaci anche chemioterapici.
Il livello di intossicazione del paziente si riduce notevolmente ed egli può risponde meglio alla terapia.
Un’esperienza personale con un tumore della pelle – By dr. Mario Rizzi
Qualche mese fa ho deciso di eliminare un piccolo, ma brutto tumore della pelle, di circa 8 mm di diametro, situato a circa 4 cm destra del mio ombelico (vedi figura 1).
In base agli studi fatti, con speciale riguardo a quanto espresso dai dottori Simoncini e Kremer, ho fatto una verifica radiestesica sul piccolo tumore della pelle, scoprendo in tal modo che il pH del citoplasma delle cellule era OK, mentre quello del nucleo notevolmente più acido del normale. Ho seguito la procedura che segue, ottenendo, nel giro di tre settimane, l’eliminazione completa del tumore.
Procedura diagnostico/terapeutica
1. Ho caricato il pendolo radiestesico con le radiazioni emesse dal tumore che, in questo caso, fungeva da testimone.
2. Ho verificato il pH cellulare del tumore: citoplasma normale, nucleo molto acido.
3. Ho cercato, mediante la Radiestesia Medica, qualcosa che rimettesse a posta il pH del nucleo, ho trovato lo zenzero.
4. Ho fatto una pomata in parti uguali di crema Nivea e zenzero.
5. Con detta pomata ho iniziato a trattare la superficie del tumore più volte al giorno. Un controllo fatto dopo 3 giorni mi ha confermato che la pomata aveva ripristinato il pH del nucleo delle cellule per uno strato di circa 1 mm partendo dalla superficie.
6. Dopo circa 20 giorni il pH del nucleo di tutte le cellule del tumore era Ok, il tumore si era staccato tutto intorno, era gonfio e cominciava ad emettere una minima quantità di siero e sangue.
7. Ho smesso di applicare la pomata e sotto consiglio di mia moglie (di cui ho verificata la validità radiestesicamente) ho iniziato a ungerlo con olio di ricino.
8. Nei giorni seguenti il peduncolo centrale, con cui il tumore era attaccato al corpo, si è fatto sempre più piccolo fintanto che, dopo alcuni giorni, si è staccato.
9. Dopo tre settimane del tumore non era rimasta traccia alcuna.
Commento NdR: Ognuno e’ libero di interpretare, cio’ che vuole sull’argomento, appositamente qui sopra illustrato per far comprendere ai lettori che il processo di eliminazione del tumore, e’ sempre lo stesso, riportare l’organismo e/o la zona del tumore verso il pH basico.
I fatti sono che, il dr. Rizzi, ha eseguito delle procedure per riportare il pH dell’organismo e/o in zona tumore verso l’alcalino, e vi e’ riuscito con dei prodotti fitoterapici, quindi poche chiacchiere, ha risolto il SUO problema seguendo le indicazioni:
– eliminazione dell’acidosi in zona tumore ed il risultato e’ stato che il tumore si e’ staccato dalla pelle da solo;
Il riordino di pH a valore alcalino nell’organismo e/o nella zona del tumore, si puo’ ottenere anche con altri metodi, quindi ognuno faccia cio’ che pensa debba fare, l’importante e’ eliminazione del pH acido nella zona tumorale, che poi si attui con l’alimentazione basica, l’acqua basica, l’urina basica, oppure con dei minerali basici o con dei farmaci che riattivano la pompa protonica (futuri farmaci), ecc. ecc. NON importa,. basta che il tumore se ne vada. Non vi pare ? Questo e’ cio’ che insegna la Medicina Naturale.
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Marty Pagel, professore di Ingegneria Biomedica, Chimica e Biochimica all’Università dell’Arizona e direttore del gruppo di ricerca che ha ottenuto il finanziamento dall’NIH per fare una particolare ricerca sui tessuti cancerosi. Maggio 2012
Pagel ha messo a punto con i suoi colleghi un metodo diagnostico che consenta di misurare il livello dell’acido nei tessuti.
Pagel ci spiega che il suo gruppo si occupa principalmente di diagnostica e che l’idea di fondo per la ricerca che sta conducendo parte dall’assunto che “alcuni tumori possono produrre acidi attraverso un processo conosciuto come Effetto Warburg, che incentiva la degradazione dei tessuti intorno alla massa cancerosa, favorendo così la crescita tumorale e la metastasi. In pratica il tumore cresce erodendo i tessuti sani”.
“Il nostro metodo usa la risonanza magnetica (MRI) e un agente chimico originariamente sviluppato per la radiografia clinica.
In pratica, l’interazione fra l’agente chimico, l’acqua e gli atomi di idrogeno produce un segnale luminoso che è tanto più intenso quanto più il tessuto è acido”.
Il gruppo di ricerca di Pagel pensa di utilizzare questa metodica per misurare il livello di acido in pazienti con cancro al seno, ai polmoni o alle ovaie.
Commento NdR: quello che questo “ricercatore” non sa o non vuole dire, e’ che e’ l’acidosi che genera il tumore e non il tumore che genera l’acidosi…, (vedi gli studi gia’ pubblicati sull’argomento + quelli dell’ISS dott. S. Fais citati in questa pagina), per cui tutta la terapia deve essere incentrata sulla riduzione e/o eliminazione dell’acidosi nell’organismo malato !
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TERRENO Acido nei Tumori-Cancri – English, Wednesday, March 25, 2009
According Dr. Young, “hyper-alkalization of the body tissues with sodium bicarbonate is the safest and most effective and natural way of reversing ANY cancerous condition.”
The next step is testing the technique in humans in early stage clinical trials expected to start in 2009
Dr Young’s work validated in Cancer Research
A new MRI technique using sodium bicarbonate could detect a cancerous condition before tumor formation or tissue degeneration. This experimental alkalizing test measures tissue acidity and could gauge if medical or natural treatments are actually working,” according to Dr. Robert O. Young, a research scientist at the pH Miracle Living Center, and Jupiter water alkalizer user.
A new imaging technique that relies on naturally occurring baking soda or sodium bicarbonatein the body could help pinpoint a cancerous condition earlier and quickly gauge if treatments are working, British researchers said.
The non-invasive method uses magnetic resonance imaging to measure changes in alkaline pH — or acidity — in tissue that is often the hallmark of a cancerous condition and other conditions such as heart dis-ease and strokes, said Kevin Brindle of the University of Cambridge, who led the study.
Currently there are no safe ways to measure tissue pH levels in humans but doing so is important because tumors, for example, are far more acidic than surroundingtissue.
According to Dr. Young, “the urine pH is a simple and an inexpensive way to determine the acid/alkaline pH of the body tissues. When the morning urine pH is below 7.2 this indicates tissue acidosis and a potential for a cancerous condition in the body tissues.”
“You are imaging not just tissue structure but tissue function,” said Brindle, whose study is published in the journal Nature. “We wanted to measure tissue pH, which is a surrogate for dis-ease.”
“Disease is the expression of an over-acidic body.”states Dr. Young.
The researchers injected mice with a tagged form of sodium bicarbonate — an alkali more commonly seen in baking soda — that occurs naturally in the body and balances acidity of the body, Brindle said.
They used MRI to see how much of the tagged sodium bicarbonate was converted into carbon dioxide within the tumor. In more acidic tumors, more bicarbonate is converted into carbon dioxide.
“The body tissues use sodium bicarbonate as a primary buffer to maintain the natural alkaline design of the tissues and to prevent degeneration of that specific tissue,” states Dr. Young.
The researchers measured pH levels using an emerging technique called dynamic nuclear polarization that boosts MRI sensitivity more than 10,000 times.
The method developed by GE’s GE Healthcare unit involves cooling down molecules to near absolute zero and then warming them up quickly — a process that keeps them polarized and easier to detect as an image.
“MRI can pick up on the abnormal acidic pH levels found in cancerous tissues and it is possible that this could be used to pinpoint where the disease is present and when it is responding to treatment,” Brindle said.
The next step is testing the technique in humans in early stage clinical trials expected to start in 2009, he added in a telephone interview.
According Dr. Young, “hyper-alkalization of the body tissues with sodium bicarbonate is the safest and most effective and natural way of reversing ANY cancerous condition.”
ALCANIZZARE i TESSUTI in ACIDOSI (Terreno oncologico dei CANCEROSI), PERMETTE di INVERTIRE OGNI PROCESSO del CANCRO
According Dr. Young, “hyper-alkalization of the body tissues with sodium bicarbonate is the safest and most effective and natural way of reversing ANY cancerous condition.” – Wednesday, March 25, 2009
The next step is testing the technique in humans in early stage clinical trials expected to start in 2009, he added in a telephone interview :
“MRI can pick up on the abnormal acidic pH levels found in cancerous tissues and it is possible that this could be used to pinpoint where the disease is present and when it is responding to treatment,” Brindle said.
Dr Young’s work validated in Cancer Research
A new MRI technique using sodium bicarbonate could detect a cancerous condition before tumor formation or tissue degeneration. This experimental alkalizing test measures tissue acidity and could gauge if medical or natural treatments are actually working,” according to Dr. Robert O. Young, a research scientist at the pH Miracle Living Center, and Jupiter water alkalizer user.
A new imaging technique that relies on naturally occurring baking soda or sodium bicarbonate in the body could help pinpoint a cancerous condition earlier and quickly gauge if treatments are working, British researchers said.
The non-invasive method uses magnetic resonance imaging to measure changes in alkaline pH — or acidity — in tissue that is often the hallmark of a cancerous condition and other conditions such as heart dis-ease and strokes, said Kevin Brindle of the University of Cambridge, who led the study.
Currently there are no safe ways to measure tissue pH levels in humans but doing so is important because tumors, for example, are far more acidic than surrounding tissue.
According to Dr. Young, “the urine pH is a simple and an inexpensive way to determine the acid/alkaline pH of the body tissues. When the morning urine pH is below 7.2 this indicates tissue acidosis and a potential for a cancerous condition in the body tissues.”
“You are imaging not just tissue structure but tissue function,” said Brindle, whose study is published in the journal Nature. “We wanted to measure tissue pH, which is a surrogate for dis-ease.”
“Disease is the expression of an over-acidic body.”states Dr. Young.
The researchers injected mice with a tagged form of sodium bicarbonate – an alkali more commonly seen in baking soda – that occurs naturally in the body and balances acidity of the body, Brindle said.
They used MRI to see how much of the tagged sodium bicarbonate was converted into carbon dioxide within the tumor. In more acidic tumors, more bicarbonate is converted into carbon dioxide.
“The body tissues use sodium bicarbonate as a primary buffer to maintain the natural alkaline design of the tissues and to prevent degeneration of that specific tissue,” states Dr. Young.
The researchers measured pH levels using an emerging technique called dynamic nuclear polarization that boosts MRI sensitivity more than 10,000 times.
The method developed by GE’s GE Healthcare unit involves cooling down molecules to near absolute zero and then warming them up quickly — a process that keeps them polarized and easier to detect as an image.
TRADUZIONE:
Secondo Young, “iper-alcalinizzazione dei tessuti del corpo con bicarbonato di sodio è il modo più sicuro ed efficace e naturale di invertire qualsiasi condizione cancerosa.” – Mercoledì 25 Marzo 2009
Il prossimo passo è testare la tecnica sugli esseri umani in studi clinici iniziali dovrebbero iniziare nel 2009, ha aggiunto in un’intervista telefonica:
“MRI possono raccogliere sui livelli anormali di pH acido presente nei tessuti tumorali ed è possibile che questo potrebbe essere usata per individuare dove la malattia è presente e quando si risponde al trattamento”, ha detto Brindle.
Il lavoro del dottor Young e’ convalidato dal Cancer Research
Una nuova tecnica di risonanza magnetica con bicarbonato di sodio e’ grado di rilevare una condizione cancerosa prima della formazione del tumore o la degenerazione dei tessuti.
Questa prova sperimentale dell’alcalinizzazione del tessuto in acidità, si potrebbe valutare se i trattamenti medici o naturali sono in realtà di lavoro “, secondo il dottor Robert O. Young, un ricercatore presso il Centro Living pH Miracle, e usare acqua alcalinizzata.
Una nuova tecnica di immagini che si basa sul naturale bicarbonato di sodio nel corpo potrebbe contribuire a individuare una condizione cancerosa prima e rapidamente valutare se i trattamenti sono di lavoro, hanno detto i ricercatori britannici.
Il metodo non invasivo utilizza la risonanza magnetica per misurare le variazioni di pH alcalino – o acidità – nel tessuto che spesso è il segno distintivo di una condizione cancerosa e le altre condizioni come le malattia di cuore e ictus, ha detto Kevin Brindle dell’Università di Cambridge, che ha condotto lo studio.
Attualmente non ci sono modi sicuri per misurare i livelli di pH tissutale negli esseri umani, ma così facendo è importante perché i tumori, per esempio, sono molto più acidi del tessuto circostante.
Secondo il dottor Young, “il pH delle urine è un semplice e un modo economico per determinare l’acido / pH alcalino dei tessuti del corpo. Quando il pH urina del mattino è inferiore a 7,2 indica acidosi tissutale e un potenziale per una condizione cancerosa nel tessuti del corpo. “
“Immaginate non solo la struttura del tessuto, ma la funzione del tessuto”, ha detto Brindle, il cui studio è pubblicato sulla rivista Nature. “Abbiamo voluto misurare il pH dei tessuti, che è un indicatore per la malattia.”
“La malattia è l’espressione di un eccesso di acido corpo.” Afferma il Dr. Young. – vedi: Terreno oncologico + Acqua Basica
I ricercatori hanno iniettato nei topi con una forma tag di bicarbonato di sodio – un alcale più comunemente osservato, il bicarbonato di sodio – che si verifica naturalmente nel corpo e bilancia l’acidità del corpo, Brindle ha detto.
Hanno usato la risonanza magnetica per vedere la quantità di bicarbonato di sodio che è stato convertito in biossido di carbonio all’interno del tumore. Più i tumori sono acidi, più bicarbonato viene convertito in anidride carbonica.
“I tessuti del corpo usano il bicarbonato di sodio come un buffer primario per mantenere lo schema naturale alcalino dei tessuti e per evitare la degenerazione di quel tessuto specifico”, afferma il dottor Young.
I ricercatori hanno misurato i livelli di pH utilizzando una tecnica emergente denominata polarizzazione dinamica nucleare che aumenta la sensibilità risonanza magnetica più di 10.000 volte.
Il metodo sviluppato per unità di GE’s GE Healthcare, prevede il raffreddamento di molecole vicine allo zero assoluto e poi riscaldandole rapidamente – un processo che li tiene polarizzate e più facili da rilevare come immagine.
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Un biochimico tedesco, il Dott. Otto Warburg, scoprì la “causa” del cancro e nel 1931 ricevette il premio nobel per questo. Egli dimostrò che la causa primaria del cancro era la sostituzione dell’ossigeno, nella chimica respiratoria delle cellule normali, con la fermentazione dello zucchero. La crescita delle cellule cancerose è dunque un processo di fermentazione, che può svilupparsi solo in condizioni di carenza d’ossigeno.
Da tale scoperta, i ricercatori hanno tentato di arrestare il processo di fermentazione attraverso i farmaci, le radiazioni e la chirurgia.
Nel suo libro “Acid & Alcaline”, Herman Aihara afferma che: Se la condizione dei fluidi extracellulari, specialmente nel sangue, diventa acida, la nostra condizione fisica sperimenterà in primo luogo spossatezza, predisposizione a prendere raffreddori, ecc.
Quando questi fluidi si fanno più acidi, si avvertiranno dolori e malesseri come emicrania, dolori al torace, allo stomaco, ecc.
Secondo Keiichi Morishita, nel suo “Hidden truth of Cancer” (“La verità nascosta sul cancro”), se il sangue sviluppa una condizione di maggiore acidità, allora il nostro corpo depositerà queste sostanze acide in eccesso in una qualsiasi area del corpo al fine di mantenereil sangue in una condizione alcalina.
Vedi anche canceractive.com (in inglese)
Se persiste questa tendenza, in quelle aree aumenta l’acidità e alcune cellule muoiono; in seguito, queste cellule morte si convertono, a loro volta, in rifiuti acidi. Altre cellule, tuttavia, non muoiono e sono in grado di adattarsi a questo tipo di ambiente.
In altre parole, invece di morire, come succede normalmente in un ambiente acido, queste cellule sopravvivono, convertendosi in cellule anormali, conosciute come cellule maligne.
Esse non sono connesse con il cervello, né con la memoria del codice genetico del nostro DNA. Pertanto le cellule maligne crescono in maniera indefinita e senza ordine. Questo è il cancro.
La causa di qualsiasi cancro è una mancanza di ossigeno provocata dall’acidificazione.
Fonte: meglioinsalute.com
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IMPORTANTE: vedi: Acidosi-2 + ACIDOSI + Altra Bibliografia
Articoli che documentano l’acidosi che caratterizza i tessuti tumorali
Visionare questo documento in PDF, del medico dott. Eugenio Sclauzero:
http://www.iatmo.org/presentazioni/pdf/Sclauzero.pdf
vedi anche: http://www.youtube.com/watch?v=z8WeyNfnxas
Le sperimentazioni dell’ISS (Istituto Sup. di Sanita’ – Italy) partono dall’evidenza che l’ambiente (Terreno) in cui si sviluppa un tumore maligno è anch’esso acido ! e le vaccinazioni e certi farmaci, producono facilmente l’alterazione del terreno verso l’acidosi….
L’Acqua BASICA quindi svolge una DUPLICE funzione:
1- Quella di riordinare il pH di cellule, tessuti, organi, corpo.
2- Quella di ridurre od eliminare i funghi (Candida e sue varianti) ed eventuali batteri (es.: Sarcina ventriculis) sempre presenti in un canceroso, nella zona del tumore.
Quello che non capiscono certi “medici” (sono in malafede o solo degli incompetenti), e’ che il la teoria che noi cultori della Medicina Naturale propagandiamo, e che e’ simile in parte a quella del dott. T. Simoncini (Oncologo), NON abbiamo mai affermato che la cellula “cancerosa” e’ un fungo, ma che il fungo e’ il micro organismo che sta alla base della creazione delle MASSE tumorali ! Quindi agendo sui tessuti interessati (massa tumorale) con acqua basica (iniettata in loco in vari modo a seconda dei casi) la massa tumorale regredisce o scompare !
La cellula NON e’ mai “cancerosa” e’ solo isolata dal suo contesto per le mutate condizioni del Terreno extracellulare ed intra cellulare per le acidosi metaboliche e tissutale esistenti, infatti quando si basicizza il tessuto tumorale, e la massa regredisce, la cellula riprende la sua regolare funzione immediatamente, come se non fosse malata ! Questo insegna la Medicina Naturale.
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ACQUA IONIZZATA
La cura dell’acqua ionizzata (basica od acida) ormai e’ utilizzata anche in certi ospedali nel mondo con risultati eclatanti, sconosciuti aimedici allopati che non conoscono la Medicina Naturale.
Essa puo’ essere utilizzata a seconda dei casi, sia per via orale, da bere, sia per l’esterno del corpo per le malattie della pelle(anche per ferite da trauma o da operazioni chirurgiche).
Nel sito qui riportato si possono vedere dei video che illustrano le varie applicazioni dell’acqua ionizzata.
vedi: http://glowing-health.com/alkaline-water/videos-aw.html
Vedere qualche applicazione di quest’acqua: ACIDA e/o BASICA + CISTE (eliminata con l’acqua basica)
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Acidity generated by the tumor microenvironment drives local Invasion;
Veronica Estrella, Tingan Chen, Mark Lloyd, et al; Cancer Res Published OnlineFirst January 3, 2013; doi:10.1158/0008-5472.CAN-12-2796
I Gliomi maligni esibiscono un’alterata regolazione dei pH, in confronto agli astrociti non trasformati
Malignant Gliomas display altered pH regulation by NHE1 compared with non transformed astrocytes
Lee Anne McLean, Jane Roscoe, Nanna K. Jorgensen, Frederic A. Gorin, and Peter M. Cala – Departments of Human pHysiology and Neurology, School of Medicine, University of California, Davis, California 95616, Am J pHysiol Cell pHysiol 278: C676-C688, 2000.
I gliomi maligni esibiscono un’alterata regolazione del pH, in confronto agli astrociti non trasformati.
I gliomi maligni esibiscono pH intracellulare (pHi) alcalino e il pH extracellulare (pHe) acido in confronto ad astrocití normali, malgrado l’aumento di produzione di H+.
Il pHe riduce la disponibilità dello ione bicarbonato HC03-, perciò riducendo la concentrazione dipendente, sia passiva che dinamica.
Questo implica che i gliomi sono dipendenti dalla concentrazione dinamica dello ione HC03- di bicarbonato, e indipendente dallo H+, come il tipo HC034H+ exchanger (NHE1).
In questo studio 4 gliomi a rapida proliferazione hanno esibito stabile e significativa alcalinità intracelluiare, superiore rispetto agli astrociti normali e un maggior riequilibrio dell’acidosi, dopo somministrazione di C021-1-1C03.
L’inibizione di NHE1 in assenza di C021HCO3 fu il risultato di un’alta acidificazione dei gliomi, laddove i normali astrociti non ne risentirono..
Quando veniva sospeso il C021-HCO3, il pHi degli astrociti aumentava, e ancora il pHi dei gliomi inaspettatamente diveniva acido; questo suggeriva un meccanismo di acidificazione dipendente dallo ione bicarbonato -HC03.
Le sequenze nucleotidiche dei DNA dei gliomi, dimostrarono che alterazioni genetiche non erano responsabili della funzione dell’NHE1.
Questi dati suggeriscono che l’attività dell’NHE1 è significativamente alterata nei gliomi e può essere utilizzata come bersaglio per lo sviluppo di terapie specifiche tumorali.
ATTENZIONE:
Nel 1931 furono assegnati al medico Otto Warburg due premi Nobel per le sue teorie che indicavano che il cancro fosse causato da un indebolimento del “respiro” delle cellule (il flusso del fluido intercellulare menzionato sopra), che procurava una mancanza di ossigeno nella cellula.
Il medico aveva dimostrato come il cancro prospera in condizioni anaerobiche – in mancanza d’ossigeno – cioè acidiche, per cui le cellule si intossicano e quindi si infiammano anche i tessuti-organi che contengono quelle cellule intossicate.
Ricerche successive, fatte dai medici Keith Brewer e H. Satori hanno mostrato che, aumentando il pH – il contenuto dell’ossigeno – nella cellula a 8.0, si crea un ambiente ostile al cancro.
Ma da allora le ricerche non hanno piu’ proseguito in quella direzione altrimenti avremmo vinto il cancro…! le lobbies farmaceutiche hanno vinto ancora…per mezzo degli oncologi a loro legati….
http://www.communicationagents.com/r…del_cancro.htm
The Genomic Analysis of Lactic Acidosis and Acidosis Response in Human Cancers
By: Julia L Chen, Joseph E Lucas, Thies Schroeder, Seiichi Mori, Jianli Wu, Joseph Nevins, Mark Dewhirst, Mike West, Jen-Tsan Chi – PLoS Genet, Vol. 4, No. 12. (5 December 2008), e1000293.
Abstract
The tumor microenvironment has a significant impact on tumor development. Two important determinants in this environment are hypoxia and lactic acidosis. Although lactic acidosis has long been recognized as an important factor in cancer, relatively little is known about how cells respond to lactic acidosis and how that response relates to cancer phenotypes. We develop genome-scale gene expression studies to dissect transcriptional responses of primary human mammary epithelial cells to lactic acidosis and hypoxia in vitro and to explore how they are linked to clinical tumor phenotypes in vivo. The resulting experimental signatures of responses to lactic acidosis and hypoxia are evaluated in a heterogeneous set of breast cancer datasets.
A strong lactic acidosis response signature identifies a subgroup of low-risk breast cancer patients having distinct metabolic profiles suggestive of a preference for aerobic respiration.
The association of lactic acidosis response with good survival outcomes may relate to the role of lactic acidosis in directing energy generation toward aerobic respiration and utilization of other energy sources via inhibition of glycolysis. This “inhibition of glycolysis” phenotype in tumors is likely caused by the repression of glycolysis gene expression and Akt inhibition.
Our study presents a genomic evaluation of the prognostic information of a lactic acidosis response independent of the hypoxic response. Our results identify causal roles of lactic acidosis in metabolic reprogramming, and the direct functional consequence of lactic acidosis pathway activity on cellular responses and tumor development.
The study also demonstrates the utility of genomic analysis that maps expression-based findings from in vitro experiments to human samples to assess links to in vivo clinical phenotypes.
Cause e conseguenze dell’acidità nei tumori e implicazioni terapeutiche – Causes and consequences of tumour acidity and implications for treatment
Marion Stubbs, Paul M.I. McSheehy,Jhon R. Griffiths and C. Lindsay Bashford – Molecular Medicine: Today, January 2000 (vol.6)
Le cellule tumorali hanno un pH extracellulare (pHe) più basso delle cellule normali; questa è una caratteristica intrinseca dei genotipo tumorale, causata da alterazioni dovute sia al rilascio di acidi dalle cellule tumorali. sia all’assorbimento dell’acidosi extracellulare.
Un basso pH favorisce le cellule tumorali perché promuove l’invasività, laddove un alto pH extracellulare conferisce loro un vantaggio sulle cellule normali, riguardo alla crescita.
Gli approcci genetico molecolari hanno rivelato che l’ipossia indotta influenza la regolazione della glicolisi, un meccanismo potenziale importante per stabilire il fenotipo metabolico tumorale.
La comprensione dell’acidità del tumore apre nuove opportunità terapeutiche.
Cause e conseguenze dell’ipossia e dell’acidità nei tumori
Causes and consequences of hypoxia and acidity in turnors – Novartis Foundatíon symposium – Robert J. Gillies – Arizone Cancer Center, University of Arizona, Tucson, Arizona, Usa – Molecular Medicine Vol.7 N° 2 February 2001
Sia l’ipossia, che l’acidità perpetuano un fenotipo tumorale più aggressivo.
Ipossia e acidosi inducono instabilità genetica. Ipossia e acidità inducono un fenotipo più metastatico e questo verosimilmente implica l’alterazione di una proteasi (catepsina) e una selezione metabolica, anche evidente tale che le cellule metastatiche producono tumori che sono più ipossici e con iperacidosi extracellulare.
L’ipossia conferisce radio resistenza; il gradiente acido extracellulare può conferire chemio resistenza.
La dinamica delle vescicole acide intracellulari è implicata sia nella chemio resistenza fisiologica che biochimica.
Cause e conseguenze dell’ipossia e dell’acidosi nel microambiente dei tumori
Causes and consequences of hypoxia and acidity in tumour rnicroenvironments
J.R. Griffiths – Glia 1994 Nov:12(3):196-210
1a riga: La prima e più importante scoperta nella fisiologia e biochimica del tumore, fu l’anormale quantità di acido prodotta. Anche in presenza di ossigeno, l cancri solidi ottengono energia preferibilmente convertendo glucosio in acido lattico.
Pagina 296, 17a riga: Il trattamento dei tumori con bicarbonato di sodio, può eliminare il gradiente di pH intra ed extracellulare e amplificare la risposta ai chemioterapici debolmente basici tipo mitoxantrone. L’acidità tumorale è anche implicata nella chemio resistenza.
Ultimo capoverso: Le origini dell’acidosi tumorale si stanno chiarificando negli ultimi anni, e questo in una prospettiva terapeutica anticancro.
pH acido nei tumori, presupposto per nuove linee terapeutiche
Acid pH in tumors and its potential for therapeutic exploitation. Tannock IF, Rotin D. – Department of Medicine, Ontario Cancer Institute, Toronto, Canada. – Cancer Res 1989 Aug 15;49(16):4373-84 Related Articles, Books, LinkOut
La misurazione del pH nei tessuti ha evidenziato che il micro-ambiente è più acido nei tumori che nei tessuti normali; la produzione di acido lattico e l’idrolisi di ATIP nelle regioni ipossiche, rientrano probabilmente in questo meccanismo di iperacidità, insieme ad altri pattern metabolici.
Il pH acido allora, può influenzare lo sviluppo di nuove e relativamente specifiche terapie anticancro, mirate a regolare il pH intracellulare.
Potenziamento della terapia agendo sul pH del tumore
Enhancement of chemotherapy by manipulation of tumour pH.
Raghunand N, He X, van Sluis R, Mahoney B, Baggett B, Taylor CW, Paine-Murrieta G, Roe D, Bhujwalla ZM, Gillies RJ. – Arizona Cancer Center, Tucson 85724-5024, USA. – Br J Cancer 1999 Jun;80(7):1005-11 Related Articles, Books, Link Out
Il pH dei tumori solidi è significativamente più acido dei tessuti normali.
Un basso pH in vitro riduce la citotossicità dei chemioterapici debolmente basici., contribuendo ad una resistenza.
Il bicarbonato di sodio, si riporta nel lavoro, amplifica significativamente l’effetto della doxorubicina.
Questo lavoro rappresenta la dimostrazione in vivo (in pazienti neoplastici), della resistenza, già ben documentata in vitro e in via teorica, verso i chemioterapici debolmente basici.
L’acidificazione intracellulare è associata ad un aumento di trasformazioni morfologiche nelle cellule embrionali di criceto siriano
Dynamics of bioelectric activity of the brain and erythrocyte ultrastructure after intravenous infusion of sodium bicarbonate to oncologic patients. – Davydova IG, Kassil’ VL, Raikhlin NT, Filippova NA. – Biull Eksp Biol Med 1992 Apr;113(4):352-5 Related Articles, Books, Link Out
Lo studio indica che le cellule di criceto possiedono attività regolatorie intracellulari, e che l’acidificazione cellulare gioca un ruolonell’aumento di frequenza delle trasformazioni osservate nelle cellule coltivate in condizioni di acidità.
L’acidosi può essere evitata o ridotta artificialmente attraverso l’alcalinizzazione del sangue e dei tessuti investiti.
Effetto dell’alcalosi artificiale nell’attività dei cervello e nelle cellule dei sangue in pazienti oncologici
Characteristics of the effects of artificial alkalosis on electrical activity of the brain and ultrastructure of blood cells in oncologic patients. – Davydova IG, Kassil’ VL, Filippova NA, Barinov MV. – Vestn Ross Akad Med Nauk 1995;(4):24-5 Related Articles, Books, Link Out
Vengono studiati 40 pazienti oncologici, di differenti istotipi, sedi e dimensioni.
Il lavoro evidenzia che i pazienti hanno un’acidosi intracellulare generalizzata, che può essere diminuita con l’alcalinizzazione del plasma, con il risultato di ridurre le degenerazioni cellulari.
Diminuzione dei volume in presenza dello ione -HC03 in cellule di osteosarcoma
Regulatory volume decrease in the presence of HCO3- by single osteosarcoma cells UMR-106-01.
Star RA, Zhang BX, Loessberg PA, Muallem S. – Department of Medicine, University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas 75235-9040. – J Biol Chem 1992 Sep 5;267(25):17665-9 Related Articles, Books, Link Out
Si registra simultaneamente la variazione di volume e di pH intracellulare, per studiare il ruolo di HC03- nella diminuzione dei volume cellulare.
L’aumento di pH intracellulare – risulta – coincide con una diminuzione del volume cellulare (NdR: e quindi anche tissutale).
Appare evidente, in questo modo, il coinvolgimento dei Na+(HC03-) nella regolazione del volume cellulare.
L’acídificazione intracellulare è associata ad un aumento di trasformazioni morfologiche nelle cellule embrionali di criceto siriano
Intracellular acidification is associated with enhanced morpHological transformation in Syrian hamster embryo cells.
LeBoeuf RA, Lin PY, Kerckaert G, Gruenstein E. – Procter and Gamble Co., Miami Valley Laboratories, Cincinnati, Ohio 45239-8707. – Cancer Res 1992 Jan 1;52(1):144-8 Related Articles, Books
Lo studio indica che le cellule di criceto possiedono attività regolatorie intracellulari, e che l’acidificazione cellulare gioca un ruolo nell’aumento di frequenza delle trasformazioni osservate nelle cellule coltivate in condizioni di acidità.
Lactic acidosis is a rare and potentially fatal metabolic complication of cancer.
Lactic acidosis associated with sepsis, and circulatory failure is a common preterminal event in many malignancies. Lactic acidosis in the absence of hypoxemia may occur in patients with leukemia, lymphoma, or solid tumors. Extensive involvement of the liver by tumor is present in most cases. Alteration of liver function may be responsible for the lactate accumulation.
HIV-infected patients have an increased risk of aggressive lymphoma; lactic acidosis that occurs in such patients may be related either to the rapid growth of the tumor or from toxicity of nucleoside reverse transcriptase inhibitors. Symptoms of lactic acidosis include tachypnea, tachycardia, change of mental status, and hepatomegaly. The serum level of lactic acid may reach 10–20 meq/L (90–180 mg/dL). Treatment is aimed at the underlying disease. The danger from lactic acidosis is from the acidosis, not the lactate. Sodium bicarbonate should be added if acidosis is very severe or if hydrogen ion production is very rapid and uncontrolled.
Harrison’s Principles of Internal Medicine, 17e – Part Eleven: Critical Care Medicine Section 4: Oncologic Emergencies.
Bibliografia su acidosi e/o alcalosi artificiale nel cancro
[1] Vestn Ross Akad Med Nauk 1995;(4):24-5
[Characteristics of the effects of artificial alkalosis on electrical activity of the brain and ultrastructure of blood cells in oncologic patients]. [Article in Russian] Davydova IG, Kassil’ VL, Filippova NA, Barinov MV.
The authors examined 40 patients with malignant tumors of various histogenesis, sites and extent, as well as 5 patients with benign tumors and other non-tumorous diseases. They also studied their electroencephalography and peripheral blood lymphocytic and erythrocytic ultrastructure in metabolic alkalosis temporarily induced by intravenous sodium hydrogen carbonate. In cancer patients without late metastases, alkalosis caused a transient normalization of previously altered electroencephalography, erythrocyte disaggregation and substantially reduced the count of killer cells in small and middle lymphocytes.
These findings suggest that patients with malignant neoplasms have a generalized intracellular acidosis which can be temporarily abolished by plasma alkalinization.
PMID: 7780336
[2] Br J Cancer 1999 Jun;80(7):1005-11
Enhancement of chemotherapy by manipulation of tumour pH.
Raghunand N, He X, van Sluis R, Mahoney B, Baggett B, Taylor CW, Paine-Murrieta G, Roe D, Bhujwalla ZM, Gillies RJ. Arizona Cancer Center, Tucson 85724-5024, USA.
The extracellular (interstitial) pH (pHe) of solid tumours is significantly more acidic compared to normal tissues. In-vitro, low pH reduces the uptake of weakly basic chemotherapeutic drugs and, hence, reduces their cytotoxicity. This phenomenon has been postulated to contribute to a ‘physiological’ resistance to weakly basic drugs in vivo. Doxorubicin is a weak base chemotherapeutic agent that is commonly used in combination chemotherapy to clinically treat breast cancers. This report demonstrates that MCF-7 human breast cancer cells in vitro are more susceptible to doxorubicin toxicity at pH 7.4, compared to pH 6.8. Furthermore 31P-magnetic resonance spectroscopy (MRS) has shown that the pHe of MCF-7 human breast cancer xenografts can be effectively and significantly raised with sodium bicarbonate in drinking water.
The bicarbonate-induced extracellular alkalinization leads to significant improvements in the therapeutic effectiveness of doxorubicin against MCF-7 xenografts in vivo.
Although physiological resistance to weakly basic chemotherapeutics is well-documented in vitro and in theory, these data represent the first in vivo demonstration of this important phenomenon.
PMID: 10362108
[3] Med Hypotheses 1999 May;52(5):367-72
Carcinogenesis and the plasma membrane. Stern RG, Milestone BN, Gatenby RA.
Department of Veterans Affairs Medical Center, and University of Arizona College of Medicine, Tucson, 85723, USA.sternr@u.arizona.edu
Presented is a two-stage hypothesis of carcinogenesis based on: (1) plasma membrane defects that produce abnormal electron and proton efflux; and (2) electrical uncoupling of cells through loss of intercellular communication. These changes can be induced by a wide variety of stimuli including chemical carcinogens, oncoviruses, inherited and/or acquired genetic defects, and epigenetic abnormalities. The resulting loss of electron/proton homeostasis leads to decreased transmembrane potential, electrical microenvironment alterations, decreased extracellular pH, and increased intracellular pH. This produces a positive feedback loop to enhance and sustain the proton/electron efflux and loss of intercellular communication.
Low transmembrane potential is functionally related to rapid cell cycling, changes in membrane structure, and malignancy.
Intracellular alkalinization affects a variety of pH-sensitive systems including glycolysis, DNA synthesis, DNA transcription and DNA repair, and promotes genetic instability, accounting for the accumulation of genetic defects seen in malignancy. The abnormal microenvironment results in the selective survival and proliferation of malignant cells at the expense of contiguous normal cell populations.
PMID: 10416941
[4] FASEB J 2000 Nov;14(14):2185-97
Na+/H+ exchanger-dependent intracellular alkalinization is an early event in malignant transformation and plays an essential role in the development of subsequent transformation-associated phenotypes.
Reshkin SJ, Bellizzi A, Caldeira S, Albarani V, Malanchi I, Poignee M, Alunni-Fabbroni M, Casavola V, Tommasino M. Department of General and Environmental Physiology, University of Bari, Bari, Italy.
In this study we investigate the mechanism of intracellular pH change and its role in malignant transformation using the E7 oncogene of human papillomavirus type 16 (HPV16). Infecting NIH3T3 cells with recombinant retroviruses expressing the HPV16 E7 or a transformation deficient mutant we show that alkalinization is transformation specific. In NIH3T3 cells in which transformation can be turned on and followed by induction of the HPV16 E7 oncogene expression, we demonstrate that cytoplasmic alkalinization is an early event and was driven by stimulation of Na+/H+ exchanger activity via an increase in the affinity of the intracellular NHE-1 proton regulatory site. Annulment of the E7-induced cytoplasmic alkalinization by specific inhibition of the NHE-1, acidification of culture medium, or clamping the pHi to nontransformed levels prevented the development of later transformed phenotypes such as increased growth rate, serum-independent growth, anchorage-independent growth, and glycolytic metabolism. These findings were verified in human keratinocytes (HPKIA), the natural host of HPV.
Results from both NIH3T3 and HPKIA cells show that alkalinization acts on pathways that are independent of the E2F-mediated transcriptional activation of cell cycle regulator genes. Moreover, we show that the transformation-dependent increase in proliferation is independent of the concomitant stimulation of glycolysis. Finally, treatment of nude mice with the specific inhibitor of NHE-1, DMA, delayed the development of HPV16-keratinocyte tumors. Our data confirm that activation of the NHE-1 and resulting cellular alkalinization is a key mechanism in oncogenic transformation and is necessary for the development and maintenance of the transformed phenotype.
PMID: 11053239
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Acid pH in TUMORS – pH and Chemotherapy – A., Raghunand N. B., Gillies RJ.
University of Arizona Health Sciences Center, Cancer Center Division, Tucson 85724-5024, USA.
In vivo pH measurements by magnetic resonance spectroscopy reveal the presence of large regions of acidic extracellular pH in tumours, with the intracellular pH being maintained in the neutral-to-alkaline range.
This acid-outside plasmalemmal pH gradient acts to exclude weak base drugs such as the anthracyclines and vinca alkaloids, a behaviour that is predicted by the decrease in octanol-water partition coefficients of mitoxantrone and doxorubicin with decreasing solution pH.
This pH gradient can be reduced or eliminated in mouse models of breast cancer by systemic treatment with sodium bicarbonate….. PMID: 11727930
Cancer Res 1989 Aug 15;49(16):4373-84 Related Articles, Books, LinkOut
Acid pH in tumors and its potential for therapeutic exploitation.
Tannock IF, Rotin D. – Department of Medicine, Ontario Cancer Institute, Toronto, Canada.
Measurement of pH in tissue has shown that the microenvironment in tumors is generally more acidic than in normal tissues.
Major mechanisms which lead to tumor acidity probably include the production of lactic acid and hydrolysis of ATP in hypoxic regions of tumors. Further reduction in pH may be achieved in some tumors by administration of glucose (+/- insulin) and by drugs such as hydralazine which modify the relative blood flow to tumors and normal tissues. Cells have evolved mechanisms for regulating their intracellular pH. The amiloride-sensitive Na+/H+ antiport and the DIDS-sensitive Na+-dependent HCO3-/Cl- exchanger appear to be the major mechanisms for regulating pHi under conditions of acid loading, although additional mechanisms may contribute to acid extrusion.
Mitogen-induced initiation of proliferation in some cells is preceded by cytoplasmic alkalinization, usually triggered by stimulation of Na+/H+ exchange; proliferation of other cells can be induced without prior alkalinization.
Mutant cells which lack Na+/H+ exchange activity have reduced or absent ability to generate solid tumors; a plausible explanation is the failure of such mutant cells to withstand acidic conditions that are generated during tumor growth.
Studies in tissue culture have demonstrated that the combination of hypoxia and acid pHe is toxic to mammalian cells, whereas short exposures to either factor alone are not very toxic. This interaction may contribute to cell death and necrosis in solid tumors. Acidic pH may influence the outcome of tumor therapy.
There are rather small effects of pHe on the response of cells to ionizing radiation but acute exposure to acid pHe causes a marked increase in response to hyperthermia; this effect is decreased in cells that are adapted to low pHe. Acidity may have varying effects on the response of cells to conventional anticancer drugs. Ionophores such as nigericin or CCCP cause acid loading of cells in culture and are toxic only at low pHc; this toxicity is enhanced by agents such as amiloride or DIDS which impair mechanisms involved in regulation of pHi. It is suggested that acid conditions in tumors might allow the development of new and relatively specific types of therapy which are directed against mechanisms which regulate pHi under acid conditions.
Potenziamento della terapia agendo sul pH del tumore
Il pH dei tumori solidi è significativamente più acido dei tessuti normali.
Un basso pH in vitro riduce la citotossicità dei chemioterapici debolmente basici, contribuendo ad una resistenza.
Il Bicarbonato di Sodio, si riporta nel lavoro, amplifica significativamente l’effetto della doxorubicina.
Questo lavoro rappresenta la dimostrazione in vivo (in pazienti neoplastici), della resistenza, già ben documentata in vitro e in via teorica, verso i chemioterapici debolmente basici.
Br J Cancer 1999 Jun;80(7):1005-11 Related Articles, Books, LinkOut
Enhancement of chemotherapy by manipulation of tumour pH.
Raghunand N, He X, van Sluis R, Mahoney B, Baggett B, Taylor CW, Paine-Murrieta G, Roe D, Bhujwalla ZM, Gillies RJ. – Arizona Cancer Center, Tucson 85724-5024, USA.
The extracellular (interstitial) pH (pHe) of solid tumours is significantly more acidic compared to normal tissues. In-vitro, low pH reduces the uptake of weakly basic chemotherapeutic drugs and, hence, reduces their cytotoxicity. This phenomenon has been postulated to contribute to a ‘physiological’ resistance to weakly basic drugs in vivo. Doxorubicin is a weak base chemotherapeutic agent that is commonly used in combination chemotherapy to clinically treat breast cancers.
This report demonstrates that MCF-7 human breast cancer cells in vitro are more susceptible to doxorubicin toxicity at pH 7.4, compared to pH 6.8. Furthermore 31P-magnetic resonance spectroscopy (MRS) has shown that the pHe of MCF-7 human breast cancer xenografts can be effectively and significantly raised with sodium bicarbonate in drinking water. The bicarbonate-induced extracellular alkalinization leads to significant improvements in the therapeutic effectiveness of doxorubicin against MCF-7 xenografts in vivo. Although physiological resistance to weakly basic chemotherapeutics is well-documented in vitro and in theory, these data represent the first in vivo demonstration of this important phenomenon.
Fluorescence ratio imaging of interstitial pH in solid tumours: effect of glucose on spatial and temporal gradients.
Dellian M, Helmlinger G, Yuan F, Jain RK. – Edwin L Steele Laboratory, Department of Radiation Oncology, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, Boston 02114, USA.
Tumour pH plays a significant role in cancer treatment. However, because of the limitations of the current measurement techniques, spatially and temporally resolved pH data, obtained non-invasively in solid tumours, are not available. Fluorescence ratio imaging microscopy (FRIM) has been used previously for noninvasive, dynamic evaluation of pH in neoplastic tissue in vivo (Martin GR, Jain RK 1994, Cancer Res., 54, 5670-5674). However, owing to problems associated with quantitative fluorescence in thick biological tissues, these studies were limited to thin (50 microns) tumours.
We, therefore, adapted the FRIM technique for pH determination in thick (approximately 2 mm) solid tumours in vivo using a pinhole illumination-optical sectioning (PIOS) method. Results show that (1) steep interstitial pH gradients (5 microns resolution), with different spatial patterns, exist between tumour blood vessels; (2) pH decreased by an average of 0.10 pH units over a distance of 40 microns away from the blood vessel wall, and by 0.33 pH units over a 70 microns distance; (3) the maximum pH drop, defined as the pH difference between the intervessel midpoint and the vessel wall, was positively correlated with the intervessel distance; (4) 45 min following a systemic glucose injection (6 g kg-1 i.v), interstitial pH gradients were shifted to lower pH values by an average of 0.15 pH units, while the spatial gradient (slope) was maintained, when compared with preglucose values. This pH decrease was not accompanied by significant changes in local blood flow.
pH gradients returned to near-baseline values 90 min after glucose injection; (5) interstitial tumour pH before hyperglycaemia and the glucose-induced pH drop strongly depended on the local vessel density; and (6) sodium bicarbonate treatment, either acute (1 M, 0.119 ml h-1 for 3 h i.v.) or chronic (1% in drinking water for 8 days), did not significantly change interstitial tumour pH. Modified FRIM may be combined with other optical methods (e.g. phosphorescence quenching) to evaluate non-invasively the spatial and temporal characteristics of extracellular pH, intracellular pH and pO2 in solid tumours.
This will offer unique information about tumour metabolism and its modification by treatment modalities used in different cancer therapies.
J Pain Symptom Manage 1996 Jul;12(1):11-7 Related Articles, Books, LinkOut
Comment in: J Pain Symptom Manage. 1997 Jun;13(6):316-8
Effects of induced metabolic alkalosis on perception of dyspnea during flow-resistive loading. Taguchi N, Ishikawa T, Sato J, Nishino T. – Department of Anesthesiology, School of Medicine, Chiba University, Japan.
Treatment of dyspnea in patients with advanced cancer is an important issue. The purpose of the present study was to assess the effect of induced-metabolic alkalosis produced by administration of sodium bicarbonate on dyspneic sensation. In seven healthy subjects, dyspnea was induced by having them breathe with a flow-resistive load (24 cm H2O/L/sec) for 6 min before and after administration of sodium bicarbonate (0.5 mmol/kg, per os+2 mmol/kg, IV). The intensity of dyspnea was rated using a visual analogue scale (VAS). The VAS scores and minute ventilation during loaded breathing after administration of sodium bicarbonate were significantly lower than those before administration of sodium bicarbonate.
These results indicate that induced metabolic alkalosis may alleviate the intensity of dyspneic sensation by a reduction in ventilatory drive.
Diminuzione del volume in presenza di -HCO3 in cellule di osteosarcoma
Si registra simultaneamente la variazione di voume e di Ph intracellulare, per studiare il ruolo di HCO3- nella diminuzione del volume cellulare.
L’aumento di pH intracellulare – risulta – coincide con una diminuzione del volume cellulare.
Appare evidente, in questo modo, il coinvolgimeno del Na+(HCO3-) nella regolazione del volume cellulare.
J Biol Chem 1992 Sep 5;267(25):17665-9 Related Articles, Books, LinkOut
Regulatory volume decrease in the presence of HCO3- by single osteosarcoma cells UMR-106-01.
Star RA, Zhang BX, Loessberg PA, Muallem S. – Department of Medicine, University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas 75235-9040.
The technique for the simultaneous recording of cell volume changes and pHi in single cells was used to study the role of HCO3- in regulatory volume decrease (RVD) by the osteosarcoma cells UMR-106-01. In the presence of HCO3-, steady state pHi is regulated by Na+/H+ exchange, Na+ (HCO3-)3 cotransport and Na(+)-independent Cl-/HCO3- exchange.
Following swelling in hypotonic medium, pHi was reduced from 7.16 +/- 0.02 to 6.48 +/- 0.02 within 3.4 +/- 0.28 min. During this period of time, the cells performed RVD until cell volume was decreased by 31 +/- 5% beyond that of control cells (RVD overshoot). Subsequently, while the cells were still in hypotonic medium, pHi slowly increased from 6.48 +/- 0.02 to 6.75 +/- 0.02.
This increase in pHi coincided with an increase in cell volume back to normal (recovery from RVD overshoot or hypotonic regulatory volume increase (RVI)). The same profound changes in cell volume and pHi after cell swelling were observed in the complete absence of Cl- or Na+, providing HCO3- was present. On the other hand, depolarizing the cells by increasing external K+ or by inhibition of K+ channels with quinidine, Ba2+ or tetraethylammonium prevented the changes in pHi and RVD.
These findings suggest that in the presence of HCO3-, RVD in UMR-106-01 cells is largely mediated by the conductive efflux of K+ and HCO3-. Removal of external Na+ but not Cl- prevented the hypotonic RVI that occurred after the overshoot in RVD. Amiloride had no effect, whereas pretreatment with 4,4′-diisothiocyanostilbene-2,2′-disulfonic acid (DIDS) strongly inhibited hypotonic RVI.
Thus, hypotonic RVI is mediated by a Na+(out)-dependent, Cl(-)-independent and DIDS-inhibitable mechanism, which is indicative of a Na+(HCO3-)3 cotransporter. This is the first evidence for the involvement of this transporter in cell volume regulation. The present results also stress the power of the new technique used in delineating complicated cell volume regulatory mechanisms in attached single cells.
Effetto dell’alcalosi artificiale nell’attività del cervello e nelle cellule del sangue in pazienti oncologici
Vengono studiati 40 pazienti oncologici, di differenti istotipi, sedi e dimensioni.
Il lavoro evidenzia che i pazienti hanno un’acidosi intracellulare generalizzata, che può essere diminuita con l’alcalinizzazione del plasma.
Vestn Ross Akad Med Nauk 1995;(4):24-5 Related Articles, Books, LinkOut
Characteristics of the effects of artificial alkalosis on electrical activity of the brain and ultrastructure of blood cells in oncologic patients. [Article in Russian]
Davydova IG, Kassil’ VL, Filippova NA, Barinov MV.
The authors examined 40 patients with malignant tumors of various histogenesis, sites and extent, as well as 5 patients with benign tumors and other non-tumorous diseases. They also studied their electroencephalography and peripheral blood lymphocytic and erythrocytic ultrastructure in metabolic alkalosis temporarily induced by intravenous sodium hydrogen carbonate. In cancer patients without late metastases, alkalosis caused a transient normalization of previously altered electroencephalography, erythrocyte disaggregation and substantially reduced the count of killer cells in small and middle lymphocytes. These findings suggest that patients with malignant neoplasms have a generalized intracellular acidosis which can be temporarily abolished by plasma alkalinization.
Cancer Res 1989 Jan 1;49(1):205-11 Related Articles, Books, LinkOut
Requirement of the Na+/H+ exchanger for tumor growth.
Rotin D, Steele-Norwood D, Grinstein S, Tannock I. – Department of Medicine and Medical Biophysics, Ontario Cancer Institute, Toronto, Canada.
The Na+/H+ exchanger is involved in a variety of cellular processes, including regulation of intracellular pH and possibly the control of cell growth and proliferation. To study the role of the Na+/H+ exchanger in tumor growth, human sodium proton exchanger-deficient (HSPD) mutants were derived from the human bladder carcinoma cell line MGH-U1 (EJ) by the proton suicide selection technique (J. Pouyssegur et al., Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 81: 4833-4837, 1984).
The HSPD cells were approximately 40% larger and contained approximately 70% more DNA than the parental cells. They were unable to grow in vitro in the absence of bicarbonate at pH less than 7.0, whereas the parental cells grew well at pH greater than or equal to 6.6.
This difference in acid sensitivity was abolished in the presence of bicarbonate. In contrast to the parental MGH-U1 cells, the Na+/H+-deficient HSPD cells either failed to grow tumors, or showed severely retarded tumor growth when implanted into immune-deprived mice. This difference in tumor growth was not attributed to differences in cell size and DNA content, because Na+/H+ exchange-competent large cells (HLC), derived during the same proton suicide selection process as the HSPD cells, grew tumors at a rate close to that of the parental cells. Cells derived from the few tumors which grew after implantation of HSPD mutant cells were revertants which had regained Na+/H+ activity.
HSPD cells also failed to form spheroids in culture, and the only spheroid formed consisted of revertant cells which had regained both Na+/H+ exchange activity and tumorigenic capacity. These results suggest that the Na+/H+ exchanger is important for tumor growth.
Eur J Biochem 1987 Dec 30;170(1-2):43-9 Related Articles, Books
Properties of the Na+-dependent Cl-/HCO3- exchange system in U937 human leukemic cells.
Ladoux A, Krawice I, Cragoe EJ Jr, Abita JP, Frelin C. – Institut National de la Sante et de la Recherche Medicale Unite 204, Hopital Saint-Louis, Paris, France.
U937 cell possess two mechanisms that allow them to recover from an intracellular acidification. The first mechanism is the amiloride-sensitive Na+/H+ exchange system. The second system involves bicarbonate ions. Its properties have been defined from intracellular pH (pHi) recovery experiments, 22Na+ uptake experiments, 36Cl- influx and efflux experiments.
Bicarbonate induced pHi recovery of the cells after a cellular acidification to pHi = 6.3 provided that Na+ ions were present in the assay medium. Li+ or K+ could not substitute for Na+. The system seemed to be electroneutral. 22Na+ uptake experiments showed the presence of a bicarbonate-stimulated uptake pathway for Na+ which was inhibited by 4,4′-diisothiocyanostilbene-2,2′-disulfonate. The bicarbonate-dependent 22Na+ uptake component was reduced by depleting cells of their internal Cl- and increased by removal of external Cl-. 36Cl- efflux experiments showed that the presence of both external Na+ and bicarbonate stimulated the efflux of 36Cl- at a cell pHi of 6.3. Finally a 36Cl- uptake pathway was documented.
It was inhibited by 4,4′-diisothiocyanostilbene-2,2′-disulfonate (K0.5 = 10 microM) and bicarbonate (K0.5 = 2 mM).
These results are consistent with the presence in U937 cells of a coupled exchange of Na+ and bicarbonate against chloride. It operates to raise the intracellular pH. Its pHi and external Na+ dependences were defined. No evidence for a Na+-independent Cl-/HCO3- exchange system could be found. The Na+-dependent Cl-/HCO3- exchange system was relatively insensitive to (aryloxy)alkanoic acids which are potent inhibitors of bicarbonate-induced swelling of astroglia and of the Li(Na)CO3-/Cl- exchange system of human erythrocytes. It is concluded that different anionic exchangers exist in different cell types that can be distinguished both by their biochemical properties and by their pharmacological properties.
L’acidificazione intracellulare è associata ad un aumento di trasformazioni morfologiche nelle cellule embrionali di criceto siriano
Lo studio indica che le cellule di criceto possiedono attività regolatorie intracellulari, e che l’acidificazione cellulare gioca un ruolo nell’aumento di frequenza delle trasformazioni osservate nelle cellule coltivate in condizioni di acidità.
Cancer Res 1992 Jan 1;52(1):144-8 Related Articles, Books
Intracellular acidification is associated with enhanced morphological transformation in Syrian hamster embryo cells.
LeBoeuf RA, Lin PY, Kerckaert G, Gruenstein E. – Procter and Gamble Co., Miami Valley Laboratories, Cincinnati, Ohio 45239-8707.
A series of studies has indicated that the frequency of morphological transformation induced by chemical carcinogens in early passage Syrian hamster embryo (SHE) cells is significantly higher when these cells are cultured in medium of reduced bicarbonate concentration and pH (6.70) compared with cells cultured in medium of higher pH. It has also been shown that intercellular gap junctional communication is decreased in these cells when they are cultured at pH 6.70 compared with medium of higher pH.
The purpose of the studies reported here was to characterize the effect of changing extracellular pH on intracellular pH in SHE cells. The frequency of morphological transformation induced by benzo(a)pyrene was established at various extracellular pHs and compared with intracellular pH values. Cells cultured in medium of pH ranging from 6.70 to 7.35 were loaded with the pH-sensitive fluorescent dye 2′,7′-bis(carboxyethyl)-5,6-carboxyfluorescein, and either the steady-state intracellular pH values or the kinetics of change in intracellular pH following refeeding of the cultures with medium of pH ranging from pH 6.70 to pH 7.35 was monitored via image analysis techniques. Results from these studies indicate that, at culture medium pH above 6.95, SHE cells were relatively insensitive to changes in extracellular pH, maintaining an intracellular pH of 7.30 to 7.35 in medium containing 0% serum or pH 7.05 to 7.10 in medium containing 20% fetal bovine serum.
At extracellular pHs below 6.95, intracellular pH decreased and, in the presence of serum, equilibrated with extracellular pH.
The decrease in intracellular pH was closely associated with an increase in benzo(a)pyrene-induced morphological transformation frequency observed in parallel studies. These results indicate that SHE cells have active intracellular pH regulatory activities and suggest that intracellular acidification plays a role in the increased frequency of transformation observed in SHE cells cultured under acidic conditions.
Dinamiche dell’attività bioelettrica del cervello e dell’ultrastruttura eritrocitaria, dopo infusione di bicarbonato di sodio in pazienti oncologici
Partendo dall’ipotesi di un’acidosi intracellulare generalizzata, 23 paziente affetti da neoplasia in diverse sedi anatomiche e di differenti tipi istologici, sono stati trattati con NaHCO3.
L’alcalosi metabolica ha indotto miglioramento nellEEG e nelle alterazioni di aggregazione eritrocitaria.
Il risultato conferma l’ipotesi di partenza.
Biull Eksp Biol Med 1992 Apr;113(4):352-5
Dynamics of bioelectric activity of the brain and erythrocyte ultrastructure after intravenous infusion of sodium bicarbonate to oncologic patients. – [Article in Russian]
Davydova IG, Kassil’ VL, Raikhlin NT, Filippova NA.
23 patients with malignant tumors of different location and histogenesis were investigated. There were no metastases in 9 cases. 10 patients had metastases in regional areas and 4–distant. The results were compared with those obtained in 4 patients with nonmalignant diseases. EEG, blood gases, plasma acid–base balance and ultrastructure of erythrocytes were explored before and after intravenous infusion of 4.2% sodium bicarbonate solution. The metabolic alkalosis induced amelioration of EEG, which was changed basically, the condense of pre-membrane layer disappeared or decreased in erythrocytes, and disaggregation of erythrocytes took place in cancer patients vs those with nonmalignant tumors. The results confirm the suggestion of generalized intracellular acidosis in malignant tumor patients. This acidosis can be temporarily avoided or diminished artificially by blood alkalosis.
Liver Transpl Surg 1999 Mar;5(2):151-2 Related Articles, Books
Prolonged lactic acidosis after extended hepatectomy under in situ hypothermic perfusion.
Davidson BR, Rai R. – Department of Surgery, The Royal Free Hospital, London, England.
A 46-year-old woman underwent right extended hepatectomy under total vascular occlusion with in situ hypothermic perfusion for colorectal metastasis. Immediately after surgery, she developed severe lactic acidosis, which required correction with sodium bicarbonate solution and ventilatory support for 36 hours. After 2 days, her lactate normalized, and the acidosis was corrected. She made an uneventful recovery. Persistent lactic acidosis after major hepatic resection under in situ hypothermic perfusion is a rare but reversible problem.
Cancer Res 1998 May 1;58(9):1901-8 Related Articles, Books, LinkOut
Heterogeneity of intracellular pH and of mechanisms that regulate intracellular pH in populations of cultured cells.
Lee AH, Tannock IF. – Department of Medical Biophysics, Ontario Cancer Institute, Toronto, Canada.
Cells within solid tumors are known to exist in a microenvironment that may be acidic and depend on membrane-based mechanisms (Na+/H+ antiport and Na+-dependent Cl-/HCO3- exchanger) that regulate intracellular pH (pHi). We have used the fluorescent pH indicator 2′,7′-bis-(2-carboxyethyl) 5 (and 6)-carboxyfluorescein and flow cytometry to study the distribution of pHi and the activity of these pHi-regulating mechanisms among populations of murine mammary sarcoma (EMT6), human breast cancer (MCF-7), and Chinese hamster ovary cells exposed to different levels of extracellular pH (pHe).
Cells were exposed to Na+ buffer in the presence or absence of HCO3- and of 5-(N-ethyl-N-isopropyl)-amiloride (a potent inhibitor of the Na+/H+ antiport) to determine the relative importance of each exchanger in the regulation of pHi.
Our results indicate that: (a) the distribution of pHi at any value of pHe is broader than can be accounted for by machine noise; (b) cells maintain levels of pHi that are higher than pHe under acidic conditions; (c) the distribution of pHi is narrower when the Na+-dependent Cl-/HCO3- exchanger is active; and (d) populations that are derived from selected cells with values of pHi at lower and higher ends of the pHi distribution generate pHi distributions that are similar to those of controls, suggesting a stochastic variation in the activity of membrane-based mechanisms that regulate pHi.
Our data suggest that the Na+-dependent Cl-/HCO3- exchanger is the dominant mechanism for regulation of pHi under moderately acidic conditions such as may occur in the microenvironment of solid tumors.
Commento NdR – Jean Paul Vanoli: In uno dei vari scambi di opinione che ho avuto con il dott. Tullio Simoncini ho fatto presente che:
La Candida Albicans e’ un fungo saprofita, cioe’ essa produce sostanze utili e si nutre di parti morti od ammalate dei tessuti, di fatto essa e’ uno degli spazzini dell’organismo; essa fino a quando, per la presenza di microbi antagonisti che la controllano, rimane nei valori quantitativi necessari vitali, essa e’ utile all’organismo, ma quando per la mancanza di antagonisti per l’alterazione della flora autoctona residente, prolifera a dismisura, essa diviene patogena, cioe’ produce anche sostanze tossiche ed inizia a veicolarsi in certe parti del corpo ove essa si puo’ recare attirata dal terreno – tessuto – cellule intossicati ed in acidosi, in loco, tende quindi a proliferare a dismisura (sempre la mancanza degli antagosnisti) accorpando i tessuti e quindi formando la massa tumorale che tenta alle volte anche di fagocitare.
Il bicarbonato agisce si sulla proliferazione della candida, basicizzando la zona ove essa prolifera.
Il rendere basici i tessuti od i liquidi serve a normalizzare il pH in loco ed a far rientrare l’abnorme proliferazione della candida in modo che essa riprenda le sue normali funzioni di aiuto all’organismo.
In questo modo anche le cellule si rimettono a funzionare bene immediatamente ove la normalizzazione del pH e’ avvenuta.
vedi: Come fare i clisteri di acqua basica
Per cui in certe ricerche effettuate e’ possibile, come in questo nel modello animale indicato qui, che la parte studiata-analizzata ove e’ presente la Candida, non abbia tutte le condizioni reali che si presentano nei vari tipi di tessuto UMANO canceroso (intossicazione +acidosi + infiammazione + alterazione di flora autoctona + Conflitto spirituale irrisolto) ed ecco che essa svolge il suo normale lavoro di aiuto e non quello contro la vita dell’ospitante.
Ecco perche’ NON condivido tutto cio’ che afferma il dott. Tullio Simoncini sulla Candida, essa NON e’ l’unica Causa fisiologica, ma una con-causa efficace della formazione del tumore (freddo o caldo), cosi come descritto nella mia tesina: CANCRO e MEDICINA NATURALE (Principi, Cause, con-Cause, Diagnosi, Terapia); il cancro quindi, come tutte altre malattie, e’ una malattia MULTIFATTORILE. vedi: Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo
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pH acido, come Terreno del Tumore (English)
The first major discovery about the biochemistry of tumours by Otto Warburg in the 1920s-was the unusual amount of acid they produced. Even in the presence of oxygen, solid cancers preferentially obtain their energy by converting glucose to lactic acid, by glycolysis. Warburg uncorrectly believed he had found the cause of the malignant transformation at the root of cancer.
Although metabolic work on cancer has become rather unfashionable, the last decade has seen renewed interest in tumour vascularity, hypoxia and acidity. This symposium was the first chance to pull together recent discoveries about the origins and therapeutic significance of these phenomena.
The discovery of a hypoxia-inducible transcription factor (Hi F-1 alpha), activated at low p02, was discussed by Peter Ratcliffe (Oxford, UK) and Gregg Semenza (Baltimore, USA). HIF-l alpha induces the expression of possibly hundreds of genes that enable the cell to survive in a hostile environment, many of which code for glucose transporters or glycolytic enzymes.
Semenza showed that the metabolic characteristics of tumours have a common relationship with oncogene activation or tumour suppressor gene inactivation constitutively through HIFA Tumour acidity is therefore both a constitutive feature of the cancer phenotype and also a reactive response to the hypoxia caused by the mismatch between the tumour’s relentless growth and its chaotic and ineffective blood supply.
The control of pH homeostasis was described by Norman Curthoys (Fort Collins, USA) in the context of the changes triggered by acidic extra cellular pH in the normal kidney. Proteins homologous to z-crystalline stabilise the mRNAs coding for two important enzymes in pH homeostasis: mitochondrial glutaminase and glutamate dehydrogenase.
John Griffiths (London, UK) reviewed metabolic balance studies on tumours in vivo and demonstrated that they do indeed make more lactic acid than normal tissues, although less than is commonly supposed.
Using a mathematical model taking buffer-mediated proton transport into account he was able to explain the pH gradient around tumour capillaries. Bob Gillies (Tucson, Arizona) confirmed experimentally that the high concentrations of conjugate acids of buffers increase the H+ flux rate by orders of magnitude.
Bob Gatenby (Philadelphia, USA) showed another modelling study demonstrating that the acidic extra cellular environment that tumours induce gives them a competitive advantage over the surrounding normal cells.
The inclusion of the Na+/H+ exchanger (NHE1) in these models is of great importance. This was reaffirmed by Jacques Pousségur (Nice) who showed that NHE1 activity was necessary for tumour growth and this requirement could be abrogated by inhibition of glycolysis.
Addressing the interaction between pH and hypoxia in tumours, Amato Giaccia (Stanford, USA) pointed out that hypoxic cells do not proliferate and are therefore resistant to most treatments. Regulation of the p53 tumour suppressor gene leads to apoptosis by tumour hypoxia. Another consequence of hypoxia, addressed by Sara Rockwell (Yale, USA), is genetic instability, which leads to selection of cells with genetic defects in proliferation pathways.
Microelectrode studies in patients, reviewed by Richard Hill (Toronto, Canada), show that tumour hypoxia tends to be associated with poor prognosis and metastatic spread. Hypoxia and acidosis promote activity of enzymes such as cathepsins and gelatinases, exposure to repeated cycles therefore promotes metastasis and the expression of metastasis-associated genes. Steve Webb’s (Edinburgh, UK) mathematical modelling studies on intracellular tumour H+, predicted that the acidic extra cellular environment would induce redistribution of cathepsin B, enhancing invasion of host tissues and metastasis. Zaver Bhujwalla (Baltimore, USA) showed an IVIRI method for monitoring tumour cell invasiveness. Tumour cells that over express a non-metastasis gene (nm23) show abnormalities in 31 P IVIRS spectra peaks derived mainly from precursors and breakdown products of phospholipids, suggesting that metastasis involves changes in phospholipid metabolism.
Jeff Evelhoch (Detroit, USA) discussed the phenomena that the normal pH gradient across the cell membrane (more alkaline outside) is often reversed in cancer. He also discussed the significance of acidic extra cellular pH in potentiating two treatments: radiotherapy and hyperthermia. Bob Gillies (Arizona, USA) discussed the role of tumour acidification in chemotherapy and the iontrapping mechanism, which modulates the cellular uptake of the many anticancer drugs. Sodium bicarbonate treatment in animals can eliminate the gradient between pHe and pHi and enhance the response to drugs such as mitoxantrone.
Tumour acidity is also involved in multi-drug resistance (IVIDR). The important role of cellular ion transport in IVIDR, was demonstrated by Paul Roepe (Washington, USA) using a single cell photometry apparatus, which directly monitors the effects of anion loading. Sanford Simon (Rockefeller, USA) described studies on a hypothesis that attributes drug resistance to protonation, sequestration and secretion (PSS) of chemotherapeutic drugs.
The origins of tumour acidity have become much clearer in the last few years, and we are beginning to understand how these discoveries can work for us in anticancer therapy.
The tumour microenvironment. causes and consequences of hypoxia and acidity was to be published by Wiley in June 2001
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Una terapia con bicarbonato di sodio peraltro, è stata sempre oggetto d’interesse e di studio in molti lavori, che partono dal fatto che il microambiente tumorale è sempre iperacido.
Otto Warburg nel 1920 segnalò, nella sua prima grande scoperta sulla biochimica del cancro, l’anomala produzione di acido, pensando che questa fosse la causa della trasformazione maligna delle cellule cancerose.
Negli ultimi dieci anni, in cui si è assistito ad un rinnovato interesse sul problema dell’acidità tumorale, ritenuta sia come un carattere distintivo del suo fenotipo che come risposta all’inadeguatezza del flusso sanguigno rispetto alla sua crescita.
Gli studiosi hanno incominciato a capire meglio la sua genesi e la sua azione sul metabolismo cellulare, individuando e suggerendo precisi target di terapia.
Raghunand N, Tannock IF, Leboeuf Ra, Star RA, Anne McLean, Marion Stubbs, J.R. Griffiths, Robert J. Gillies, Webb SD, sono gli autori che più di tutti hanno indagato questo problema.
The origins of tumour acidity have become much clearer in the last few years, and we are beginning to understand how these discoveries can work for us in anticancer therapy.
The tumour microenvironment. Causes and consequences of hypoxia and acidity was to be published by Wiley in June 2001.
vedi: Stress Ossidativo – 1 + STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO + Stress Ossidativo – 2
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ALCANIZZARE i TESSUTI in ACIDOSI (anche quelli dei CANCEROSI), PERMETTE di INVERTIRE OGNI PROCESSO del CANCRO
According Dr. Young, “hyper-alkalization of the body tissues with sodium bicarbonate is the safest and most effective and natural way of reversing ANY cancerous condition.” – Wednesday, March 25, 2009
The next step is testing the technique in humans in early stage clinical trials expected to start in 2009, he added in a telephone interview :
“MRI can pick up on the abnormal acidic pH levels found in cancerous tissues and it is possible that this could be used to pinpoint where the disease is present and when it is responding to treatment,” Brindle said.
Dr Young’s work validated in Cancer Research
A new MRI technique using sodium bicarbonate could detect a cancerous condition before tumor formation or tissue degeneration. This experimental alkalizing test measures tissue acidity and could gauge if medical or natural treatments are actually working,” according to Dr. Robert O. Young, a research scientist at the pH Miracle Living Center, and Jupiter water alkalizer user.
A new imaging technique that relies on naturally occurring baking soda or sodium bicarbonate in the body could help pinpoint a cancerous condition earlier and quickly gauge if treatments are working, British researchers said.
The non-invasive method uses magnetic resonance imaging to measure changes in alkaline pH — or acidity — in tissue that is often the hallmark of a cancerous condition and other conditions such as heart dis-ease and strokes, said Kevin Brindle of the University of Cambridge, who led the study.
Currently there are no safe ways to measure tissue pH levels in humans but doing so is important because tumors, for example, are far more acidic than surrounding tissue.
According to Dr. Young, “the urine pH is a simple and an inexpensive way to determine the acid/alkaline pH of the body tissues. When the morning urine pH is below 7.2 this indicates tissue acidosis and a potential for a cancerous condition in the body tissues.”
“You are imaging not just tissue structure but tissue function,” said Brindle, whose study is published in the journal Nature. “We wanted to measure tissue pH, which is a surrogate for dis-ease.”
“Disease is the expression of an over-acidic body.”states Dr. Young.
The researchers injected mice with a tagged form of sodium bicarbonate – an alkali more commonly seen in baking soda – that occurs naturally in the body and balances acidity of the body, Brindle said.
They used MRI to see how much of the tagged sodium bicarbonate was converted into carbon dioxide within the tumor. In more acidic tumors, more bicarbonate is converted into carbon dioxide.
“The body tissues use sodium bicarbonate as a primary buffer to maintain the natural alkaline design of the tissues and to prevent degeneration of that specific tissue,” states Dr. Young.
The researchers measured pH levels using an emerging technique called dynamic nuclear polarization that boosts MRI sensitivity more than 10,000 times.
The method developed by GE’s GE Healthcare unit involves cooling down molecules to near absolute zero and then warming them up quickly — a process that keeps them polarized and easier to detect as an image.
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vedi altra: Bibliografia