DIETA e Cancro alla PROSTATA
vedi: Terapia G. Puccio, dimostrazioni effetti del Bicarbonato di Sodio
E’ INDISPENSABILE per stare sempre BENE e’ l’assunzione quotidiana, per certi periodi,
di acqua Basica a pH min. di 7,35 > 11 (almeno 1,5 lt)
Le bevande troppo saline e/o le bevande industriali, non vanno bevute giornalmente e/o spesso,
anche e per le loro forti acidita’, in quanto influiscono sull’alterazione dei giusti valori di pH dell’acqua del corpo.
L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e’ la Causa primaria
Nutriterapia Biologica Metabolica x Cancro
Circolazione sanguigna: prevenzione degli infarti e del cancro. I citrati eliminano calcificazioni arteriose. Gli ascorbati fanno il resto !
Paolo-Lissoni: i-segreti-della-pineale-anticancro-io-oncologo-vi-spiego-perche-la-medicina-esclude-di-bella/
Il Cancro della prostata è uno dei tumori maligni più comuni nei Paesi ricchi, dove costituisce la seconda causa di morte (per neoplasia) nel maschio adulto.
Nell’eziopatogenesi di questo tumore si riconoscono, oltre a cause genetiche, anche cause ambientali, dal momento che l’incidenza di cancro prostatico differisce nelle varie parti del mondo.
Uno dei fattori ambientali più importanti che influenzano la comparsa di questa patologia è la dieta, che puo’ agire attraverso vari meccanismi, sia favorenti che protettivi.
Essendo questo un tumore ormono-dipendente, alcuni fattori potrebbe agire modificando i livelli degli ormoni sessuali (p.e. il testosterone), che hanno attività carcinogenetica come dimostrano alcuni esperimenti su colture di cellule tumorali umane.
Gli ormoni potrebbero agire aumentando lo stress ossidativo, che rende ragione dell’effetto protettivo di sostanze antiossidanti (essenzialmente selenio, vitamina C, vitamina E, vitamina D, retinolo e carotenoidi, proteine della soia).
I fattori di rischio alimentari per quanto concerne il cancro prostatico sono primariamente l’elevato consumo di grassi e di latte, sebbene non tutti gli Studi epidemiologici confermino questi dati.
Comunque (NdR): A chi soffre di tumore della prostata o di altre patologie legate a quest’area del corpo umano maschile gli esperti urologi, oltre alle specifiche terapie di cura, consigliano di adottare un corretto e opportuno stile di vita.
L’alimentazione prima di tutto gioca un ruolo fondamentale: vanno evitati cibi che possono irritare le vie urinarie come gli insaccati, i fritti e cibi troppo piccanti o speziati.
Non sono ben tollerate bevande alcoliche e gassate. Anche in questo caso la dieta mediterranea, con le sue pietanze leggere e ricche di fibre, vitamine e minerali è suggerita come un ottimo modo di alimentarsi.
Per quanto riguarda le attività sportive e la ginnastica infine è bene evitare tutte quelle discipline che possono esercitare attrito o pressioni alla zona dei genitali come l’equitazione, il ciclismo e il canottaggio. Una moderata e regolare attività fisica è invece consigliata per una buona ripresa e un pronto recupero dell’organismo.
Esistono comunque numerosi Studi in base ai quali si può sostenere che i grassi saturi (essenzialmente di origine animale) aumentino il rischio di questa patologia e diminuiscano le probabilità di sopravvivenza del paziente già colpito da tumore. Anche una dieta ipercalorica e la secondaria obesità sono stati associati ad un aumento dell’incidenza di cancro prostatico.
La correlazione tra consumo di latte e cancro prostatico è stata descritta da oltre 10 anni.
Di recente è stato riportato un aumento di rischio del 50% nei forti consumatori di latticini e, secondo alcuni Studi, sarebbe la frazione non-grassa del latte, a causa del contenuto di Calcio, più che i grassi saturi del latte ad essere il fattore responsabile di questo aumento di rischio.
Per quanto riguarda invece i fattori protettivi va detto che la riduzione dell’assunzione di alimenti “a rischio” nella dieta vegetariana non è sufficiente da sola a spiegare l’effetto protettivo di questo tipo di alimentazione. Proprio nei vegetali sono infatti contenute delle sostanze dotate di azione preventiva nei confronti di questo tumore.
L’effetto preventivo della vitamina D e del lycopene è al momento attuale una delle ipotesi più accreditate.
Sebbene alcuni cibi animali quali i latticini contengano vitamina D, la loro assunzione non risulta protettiva perché a causa della contemporanea introduzione di Calcio nell’organismo provocano una riduzione “per consumo” dei livelli di questa vitamina. Il consumo di frutta e l’esposizione al sole sono invece fattori protettivi.
Anche alcuni carotenoidi, in particolare il lycopene, contenuto soprattutto nei pomodori (specie se consumati cotti), sono in grado di ridurre l’ incidenza di cancro prostatico. Il consumo di cereali, noci e soia sono altri fattori dietetici con proprietà preventive nei confronti del cancro prostatico probabilmente per via del loro alto contenuto di fitoestrogeni, sostanze che hanno un effetto sull’equilibrio ormonale dell’organismo umano oltre che un notevole effetto antiossidante.
Le proteine vegetali infine risultano avere un effetto protettivo modulando la produzione dell’insulina e di IGF-I (Insulin-licancroe Growth Factor) caratterizzato da una potente attività carcinogena. Non per nulla questo fattore risulta essere presente in livelli significativamente più bassi nei vegani, rispetto ai consumatori di prodotti animali (vegetariani inclusi).
Si può quindi concludere che le diete vegetariane, grazie al ridotto contenuto in grassi saturi, di Calcio e Fosforo, e all’apporto di sostanze quali antiossidanti, lycopene, fitoestrogeni e proteine vegetali ha tutti i requisiti per la prevenzione (NdR: e la cura) del tumore alla prostata.
By Marco Lorenzi e Luciana Baroni
Al congresso degli urologi di Parigi di Febbraio, riporta l’Independent, il silenzio alla lettura dei risultati di questo studio è stato tombale. Mettere in discussione, dopo tantissimi anni, l’efficacia e il valore dell’intervento chirurgico alla prostata in caso di cancro, ovvero la prostatectomia, ha lasciato tutti di stucco.
Il risultato emerge da uno studio (Prostate Intervention Versus Observation Trial) iniziato nel 1994 su 731 uomini con tumore alla prostata ed ha dimostrato che coloro che si erano sottoposti all’intervento di rimozione della prostata hanno avuto meno del 3% di benefici in termini di tempo di sopravvivenza rispetto a quanti non avevano subito l’operazione.
PSA & PROSTATA: IL GRANDE INGANNO !
https://youtu.be/yoW9-vHCMWE
vedi: PSA e Prostatite + Prostatite + Ascorbato di Potassio + Cura dell’Aglio + quella dello Zenzero qui sotto riportata (veramente importante)
Al congresso degli urologi di Parigi di Febbraio, riporta l’Independent, il silenzio alla lettura dei risultati di questo studio è stato tombale. Mettere in discussione, dopo tantissimi anni, l’efficacia e il valore dell’intervento chirurgico alla prostata in caso di cancro, ovvero la prostatectomia, ha lasciato tutti di stucco.
Il risultato emerge da uno studio (Prostate Intervention Versus Observation Trial) iniziato nel 1994 su 731 uomini con tumore alla prostata ed ha dimostrato che coloro che si erano sottoposti all’intervento di rimozione della prostata hanno avuto meno del 3% di benefici in termini di tempo di sopravvivenza rispetto a quanti non avevano subito l’operazione.
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“Spiacenti … abbiamo sbagliato, NON era cancro dopo tutto”, questo e’ cio’ che ammette il National Cancer Institute
– vedi JAMA – 18 aprile 2016
Dopo decenni di diagnosi di cancro illeciti e trattamenti con milioni di danneggiati, il National Cancer Institute ha cosi’ affermato, cio’ e’ di alta gravita’, ….riviste come JAMA finalmente ammettono che si sbagliavano tutti insieme.
Già nel 2012, il National Cancer Institute (NSC) aveva convocato un gruppo di esperti per valutare il problema degli di errori di classificazione e la successiva sovradiagnosi e trattamento come cancro, determinando che, milioni potrebbero essere stati erroneamente diagnosticati, ad esempio, con “cancro” della mammella, della prostata, della tiroide e del polmone, quando in realtà, nelle loro condizioni erano probabilmente innocui, e avrebbero dovuto essere definiti c ome “escrescenze benigne indolenti o di origine epiteliale”.
Non ci sono scuse, è stato ammesso ufficialmente. Nessuna informazione da parte dei principali media si è verificato su questo fatto.
E ancora più importante, nessun cambiamento radicale avvenuto nella pratica convenzionale di diagnosi di cancro nella prevenzione od il trattamento, che e’ rimasto tale e quale.
In sostanza, in un gioco di prestigio semantico, intere aree del Stati Uniti e la popolazione globale, che pensavano di avere “il cancro letale”, e sono stati successivamente trattati per esso, spesso con procedure violente e trattamenti invasivi, e’ stato detto loro che “oops … .noi abbiamo sbagliato. Non hai mai avuto il cancro, dopo tutto”.
Se si guarda al problema attraverso la sovradiagnosi di cancro al seno e ipertrattamento “sanitario”, negli Stati Uniti nel corso degli ultimi 30 anni, è stato stimato che circa 1,3 milioni di donne sono state trattate in modo sbagliato.
La maggior parte di queste donne hanno ancora idea che essi sono state vittime, e molti hanno identificato i loro “aggressori” nella sindrome Stolkholm come una moda, perché pensano che le loro “vite sono state salvate” dagli inutili trattamenti anche invasivi, quando in realtà gli effetti collaterali, sia psicologici e fisici, hanno quasi certamente ridotto sia la qualità che la durata della loro vita dai trattamenti farmacologici e radiologici, che hanno ricevuto.
Quando il rapporto del NSC è stato rilasciato, vi è stata una sorta di rivincita per coloro che erano stati sostenitori della posizione che una forma, comunemente diagnosticata del cosiddetto “cancro al seno in fase iniziale”, noto come il “carcinoma duttale in situ” (tumore non invasivo), è stato infatti, non intrinsecamente maligno e non deve essere trattato con i trattamenti convenzionali di mastectomia parziale, mastectomia, radioterapia e chemioterapia.
A quel tempo ho basato tutto questo, sulla ricerca disponibile nella storia naturale del “carcinoma duttale in situ”, ed il tasso di sopravvivenza e’ estremamente elevato con il carcinoma duttale in situ, così come il fatto che la mortalità correlata cancro al seno, non era sceso al passo con l’espansione della cosiddetta “zero “o” “tumori fase iniziale rilevati attraverso proiezioni mammografia”, come ci si dovuto aspettare se queste diagnosi in realtà rappresentavano entità cliniche nocive.
Da allora, ho visto da vicino il problema della sovradiagnosi e trattamento eccessivo ed invasivo.
Ottengo aggiornamenti quotidiani dal pubmed.gov sul tema, e sempre più ad alto impatto, e Gravitas, con riviste che stanno segnalando questo fenomeno altamente preoccupante.
Particolarmente rilevante è una recensione pubblicata alla fine dello scorso anno 2015, che ho riportato nel mio articolo intitolato:
“Un gran numero di procedure mediche non hanno alcun beneficio, e possono anche danneggiare” – By JAMA studio.
Lo studio ha trovato che JAMA illustra una vasta gamma di procedure mediche standard, e gli interventi che milioni di soggetti sono sottoposti ogni anno, non sono basate sull’evidenza, come comunemente assunto e dichiarato, ed hanno poco o nessun beneficio, e possono anche causare danni significativi.
Di conseguenza, ora credo che la medicina spesso comporta il: non fare, il più nulla sia possibile.
Penso anche che le persone devono essere consapevoli che qualsiasi diagnosi di cancro convenzionale ha la capacità di esercitare un danno letale tramite l’effetto nocebo, a prescindere dalla sua accuratezza (vale a dire, anche una diagnosi errata può avere conseguenze letali, perché il potere della mente sul corpo e’ molto forte, (NdR: e la diagnosi di cancro influisce sullo stato della malattia aggravandola).
Il cancro della tiroide un’epidemia causata dalla disinformazione, non dal cancro in se’.
Un altro argomento che ho cercato di diffondere, è la consapevolezza circa la sovradiagnosi di cancro alla tiroide e trattamento eccessivo e successivo. Quando ho riferito su questo due anni fa, nel mio articolo, “Cancro alla tiroide un’epidemia causata dalla disinformazione, non il cancro”, una serie di studi interessanti da tutto il mondo hanno rivelato che il rapido aumento delle diagnosi di cancro alla tiroide rifletteva i loro errori di classificazione e diagnosi errata.
Come è avvenuto con lo screening rilevato per la mammella e quello della prostata come “tumori”, e anche molti “tumori” ovarici, lo standard di cura spesso richiesto, la rimozione dell’organo, così come irradiazione e chemioterapia – due noti cancri, per promuovere interventi.
Come è tipico, di una ricerca che mina lo standard convenzionale di cura, c’è stato poco segnalazione sul tema, sia alla stampa che ai medici. Cio’, fino ad ora.
Il 14 aprile 2016, in un articolo intitolato “Il suo NON e’ un Cancro: i Medici riclassificano un tumore della tiroide”, (Its Not Cancer: Doctors Reclassify a Thyroid Tumor), il New York Times ha riportato un nuovo studio pubblicato su JAMA oncologia, (a new study published in JAMA Oncology), dovrebbe cambiare per sempre il nostro modo di classificare, la diagnosi e il trattamento di una forma comune di “cancro della tiroide “.
Un gruppo internazionale di medici ha deciso che un tipo di tumore che è stato classificato come un cancro, non è affatto un cancro .
Come risultato, hanno ufficialmente declassato la condizione ed a migliaia di pazienti sarà risparmiato la rimozione della loro tiroide, il trattamento con iodio radioattivo e controlli regolari per il resto della loro vita, tutto per proteggere contro un tumore, che non è mai stato una minaccia.
La loro conclusione, e il dato che ha portato ad esso, è stato segnalato Giovedi sulla rivista JAMA Oncology.
La modifica dovrebbe influenzare circa 10.000 dei circa 65.000 pazienti affetti da cancro alla tiroide di un anno, negli Stati Uniti. Si può anche offrire tale ricerca anche a coloro che hanno sostenuto per la riclassificazione di alcune altre forme di cancro, tra cui alcune lesioni della mammella e della prostata.
Il tumore riclassificato, è un piccolo nodulo nella tiroide che è completamente circondata da una capsula di tessuto fibroso. Il suo nucleo appare come un cancro, ma le cellule non hanno rotto dal loro capsule, e la chirurgia per rimuovere tutta la tiroide seguita da trattamento con iodio radioattivo è inutile e dannoso, il e’ stato detto nella ricerca.
Ora hanno ribattezzato il tumore. Invece di chiamarlo ” carcinoma incapsulato, variante follicolare del papillare della tiroide”, ora lo chiamano ” neoplasia non invasiva follicolare della tiroide con le caratteristiche nucleari papillari-like”, o NIFTP. La parola “carcinoma” è stata tolta. (been calls to downgrade)
Molti esperti di cancro hanno detto che la riclassificazione era attesa da tempo.
Per anni ci sono state richieste di declassare le piccole lesioni della mammella, del polmone e della prostata, tra gli altri e per eliminare il termine “cancro” dal loro nome.
Ma a parte la ridenominazione di un tumore delle vie urinarie nella fase iniziale, nel 1998, ed alle ovaie nella fase iniziale e le lesioni cervicali più di due decenni fa, nessun gruppo diverso da quelli degli specialisti della tiroide ha ancora avuto il grande passo di ridefinire la dizione-diagnosi.
In realtà, ha detto il dottor Otis Brawley, direttore medico presso l’American Cancer Society, il nome cambia perche’ si sono verificati le prove scientifiche contrarie ed è quindi andato nella direzione opposta.
Piccoli noduli precancerosi al seno, divenuti noti come “cancro”, pur essendo in fase zero.
Lesioni piccole e in fase iniziale della prostata, sono stati chiamati tumori cancerosi.
Nel frattempo, l’imaging con ultrasuoni, M.R.I. di e C.T. scansioni, trovano sempre più di questi piccoli “tumori”, noduli tiroidei in particolare.
“Se non è un cancro, cerchiamo di non chiamarlo un cancro”, ha detto il Dr. John C. Morris, presidente eletto della American Thyroid Association e professore di medicina presso la Mayo Clinic. Dr. Morris non era un membro del gruppo di ridenominazione delle diagnosi.
Il dr. Barnett S. Kramer, direttore della divisione di prevenzione del cancro, presso il National Cancer Institute, ha detto, “C’è una crescente preoccupazione che molti dei termini che usiamo non corrispondono alla nostra comprensione della biologia del cancro. Chiamarle “lesioni di cancro” quando non lo sono, porta ad un trattamento inutile e dannoso”, ha detto.
L’articolo continua a discutere del fatto che, mentre alcuni dei principali centri medici stanno iniziando a trattare i tumori della tiroide incapsulati in modo meno aggressivo, questa non è ancora la norma nel resto del paese. Si tratta di un modello coerente che dimostra che c’è un lungo ritardo oltre un decennio, tra le variazioni con le prove di pratica clinica della medicina, che è quindi molto meno “evidence-based” (basato sulla evidenza) come comunemente richiesto e/o presunto.
Chiaramente, la verità sulla vera natura del cancro, e travisamenti del settore cancro, sta cominciando a venire alla luce, attraverso le stesse istituzioni come JAMA e sui principali media che sono stati responsabili storicamente, della e per la divulgazione di tante idee sbagliate comunemente tenuti sul tema.
Tratto dall’articolo originale:
http://www.greenmedinfo.com/blog/oops-it-wasnt-cancer-after-all-admits-national-cancer-insitutejama
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La radice di zenzero è una cura miracolosa per il cancro alla prostata.
Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Journal del National Cancer a Gennaio 2008, 68 (1) :11-9 da Craig Stellpflug, ricercatore che si occupa del cancro ed e’ specialista di nutrizione, la radice di zenzero è una cura miracolosa per il cancro alla prostata che rappresenta uno dei tumori più diffusi e trattati.
Si stima che circa il 40 % di tutti gli uomini di età di 50 anni può sviluppare il cancro alla prostata, spesso senza nemmeno sapere di essere affetto dalla malattia. Sempre secondo lo scienziato il cancro alla prostata non uccide fino a quando non si è sottoposti a screening per poi essere trattati con i protocolli di Big Pharma.
Lo scienziato sostiene che poi le cose prendono una brutta piega ed il tumore benigno a crescita lenta, si trasforma in genere in assassino.
I numeri per il cancro alla prostata raddoppiano dell’ 80 % negli uomini di età di 80 anni. Secondo Craig Stellpflug il business della vendita di trattamenti contro il cancro rappresenta soprattutto un vantaggio finanziario ed un cash di cassa.
La prostata dell’uomo si allarga naturalmente con l’età. Più grande diventa, maggiore è la possibilità che alcune delle cellule della prostata diventano cancerose. Ciò è dovuto, secondo lo scienziato, principalmente dovuto a diete altamente infiammatorie ricche diglutine e proteine animali che causano il cancro, ad OGM, zuccheri e additivi chimici in combinazione con i nostri stili di vita sedentari.
La US Preventive Services Task Force di quest’anno ha scoperto che gli esami del sangue (PSA) sono troppo inaffidabili e danno risultati positivi falsi nell’ 80 % dei casi e che su 1.000 uomini sottoposti a screening, solo uno (1) rischia la morte per cancro alla prostata – ma questo non è il peggio.
Molti uomini rischiano l’ impotenza, incontinenza, attacchi di cuore e anche la morte a causa di un trattamento di tumori molto piccoli che non li avrebbe in primo luogo uccisi.
vedi: altre Cure per il cancro
Lo Zenzero cura miracolosa
Il British Journal of Nutrition ha pubblicato i risultati di uno studio americano di recente in un estratto sullo zenzero (Zingiber officinale). La sostanza ha in realtà mandato in apoptosi cellule umane di cancro alla prostata, mentre le cellule sane della prostata non sono state toccate.
I risultati sono stati verificati con una dose giornaliera di 100 mg di estratto di zenzero per kg di peso corporeo. In otto settimane, l’estratto di zenzero ha ridotto la crescita del tumore della prostata della metà. I ricercatori hanno stimato che 100 grammi di zenzero fresco, mangiato tutti i giorni può offrire gli stessi risultati.
Lo zenzero ha proprietà anti-infiammatorie, antiossidanti ed effetti antiproliferativi sul tumore. Tutto questo rende lo zenzero un promettente agente chemio preventivo. Estratto di zenzero intero induce la morte ed effetti di inibizione in un ampio spettro di cellule ammalate interrompendo la progressione del ciclo di riproduzione cellulare nel cancro, modulando l’apoptosi. Ma la cosa più importante è che lo zenzero non ha alcuna tossicità in condizioni normali. Assunto per via orale può anche prevenire o alleviare la nausea derivante da chemioterapia o cinetosi.
Non solo la radice di zenzero può curare il cancro, ma è un rimedio naturale per mal d’auto, nausea, indigestione, flatulenza, coliche, sindrome del colon irritabile, perdita di appetito, brividi, cattiva circolazione, crampi mestruali, dispepsia, bruciore di stomaco, indigestione e molti altri problemi gastrointestinali.
Lo zenzero è anche un potente antinfiammatorio per problemi alle articolazioni ed è indicato per l’artrite, febbre, mal di testa, mal di denti, tosse, bronchite, artrosi, artrite reumatoide, tendiniti, colesterolo alto e la pressione sanguigna e può anche prevenire la formazione di coaguli di sangue interni. Lo zenzero è anche un ottimo rimedio contro l’influenza.
Prostata cosa fare e cosa non fare
Ci sono studi che dimostrano che gli uomini che consumano grandi quantità di acido folico sintetico e ossido di zinco, hanno più probabilità di sviluppare il cancro alla prostata.
Anche gli uomini che assumono grandi quantità di multi-vitamine possono sviluppare il cancro alla prostata con maggiore frequenza. Altri studi suggeriscono che l’olio di pesce, magnesio, curcumina, broccoli e licopene (trovato in prodotti di pomodoro) proteggono gli uomini contro il cancro.
Evitare tutti i cibi OGM e cibi elaborati con la loro presenza di additivi chimici è molto importante per la salute della prostata e non solo di essa. Il mantenimento di una dieta a basso contenuto di carboidrati e proteine animali, è noto può ridurre il rischio di sviluppare il cancro alla prostata. Infine non dimenticare di assumere radice di zenzero.
Sorgenti di questo articolo la Ricerca sul Cancro 1999 15 marzo, 59 (6) :1225-30. Journal del National Cancer Institute 2008 Gen 1, 68 (1) :11-9.
L’autore: Craig Stellpflug è una specialista del cancro e si occupa di nutrizione, stile di vita e lo sviluppo di percorsi per combattere e prevenire la malattia.- vedi: http://www.healingpathwayscancerclinic.com /
Ha 17 anni di esperienza clinica per la ricerca sul cancro al cervello. Craig ha sperimentato in prima persona gli effetti devastanti di vaccini e prodotti farmaceutici sul corpo umano ed è giunto alla conclusione che uno stile di vita naturale e rimedi naturali sono le risposte vere ai problemi della salute .
Potete trovare il suo blog sulla salute, tutti i giorni sul sito www.blog.realhealthtalk.com
Fonte: http://www.naturalnews.com/038215_ginger_root_miracle_cure_prostate_cancer.html#ixzz2EFfOLGzg
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Ormoni maschili associati ai tumori alla prostata – Nov. 2010
Gli ormoni sessuali maschili, chiamati ‘androgeni’, influenzano la fusione di alcuni geni responsabili dello sviluppo del tumore alla prostata.
E’ quanto emerso da uno studio dell’Institute of Cancer della Queen Mary University di Londra pubblicato sulla rivista Cancer Research. L’esposizione agli androgeni può provocare la fusione di geni che normalmente sono distanti tra loro.
Gli scienziati britannici hanno individuato due geni specifici che si fondono alimentando la crescita del cancro. Si tratta dei geni ‘TMPRSS2’ ed ‘ERG’.
“Questa è una scoperta significativa e un importante passo avanti nella prevenzione futura della malattia”, ha detto Yong-Jie Lu, che ha coordinato lo studio.
“Potrebbe anche portare – ha continuato – a nuovi trattamenti. Se impareremo a controllare e a gestire i livelli di androgeni, c’è un’importante possibilità di essere in grado di aiutare migliaia di uomini, specialmente quelli noti per avere un alto rischio per via di una storia familiare di tumore della prostata, a impedire lo sviluppo del cancro”.
Tratto da: AGI salute
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Ca prostata: terapia fa più danni di quanto si pensasse
Un numero non trascurabile di maschi sottoposti a prostatectomia radicale (si intende l’intervento chirurgico che prevede l’asportazione in blocco della prostata) od a radioterapia accompagnata da terapia ormonale di deprivazione androgenica lamenta dopo l’intervento una riduzione delle dimensioni del pene, con ripercussioni significative sul piano emotivo e delle relazioni.
È un’eventualità rara, ma poiché i medici tendono a non prospettarla in anticipo, molti pazienti non la affrontano poi nel migliore dei modi. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori diretti dall’oncologo Paul Nguyen, del Farber Dana-Farber/Brigham and Women’s Cancer center di Boston, appena pubblicato sul numero di gennaio della rivista Urology.
I ricercatori hanno preso in esame 948 uomini censiti nel registro Compare (Comprehensive, observational, multicenter, prostate adenocarcinoma) in cui la malattia si era ripresentata dopo il primo trattamento. Tra di essi 25 (pari al 2,63%) lamentavano, a distanza di 5,5 anni in media dall’intervento, una riduzione delle dimensioni del pene.
L’incidenza stratificata per tipo di trattamento è risultata del 3,73% per la chirurgia (19 su 510), del 2,67% per radioterapia con deprivazione androgenica e nulla per la radioterapia non accompagnata da deprivazione androgenica. Secondo gli autori si tratta del primo studio che associa questo effetto collaterale con la riduzione della soddisfazione e con problemi nelle relazioni affettive, accompagnati dal rimpianto per l’opzione terapeutica scelta.
Medici e chirurghi sanno che questa eventualità non si può escludere, ma raramente ne parlano con i loro pazienti: «Per questo quando si verifica può essere molto difficile da accettare» spiega Nguyen. «I pazienti possono affrontare pressoché qualunque effetto collaterale se vengono preparati in anticipo all’eventualità. Inoltre, il cancro della prostata è uno dei pochi tumori in cui i pazienti hanno varie opzioni terapeutiche, per cui alla luce dei possibili effetti collaterali si tratta di una scelta non facile».
Poiché lo studio non ha previsto alcuna misurazione diretta delle dimensioni del pene né ha posto lo specifico quesito ai pazienti ma ha censito le occasioni in cui il paziente ne ha parlato spontaneamente con il proprio medico, i ricercatori ipotizzano che l’incidenza di questo effetto collaterale, che ha più conseguenze negative di quanto si credeva finora, possa essere anche più elevata.
Tratto da. Urology. 2013 Jan;81(1):130-5
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Il Cancro nasce in sintesi e secondo la Medicina naturale, perche’ l’organismo del canceroso e’ intossicato, e la microcircolazione, nei tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di essa, nelle cellule dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione cellulare, (nutrimento ed eliminazione = respirazione cellulare alterata = metabolismo alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata), producendo successivamente infiammazione nei tessuti e stress ossidativo cellulare e per cadutaimmunodepressione, e parallelamente alterazione anche del sistema enzimatico per la precedente alterazione della flora batterica, pH digestivo non regolare (e quindi l’organismo e’ mancante di minerali e vitamine ed in stato di acidosi), in quelle condizioni esso e’ molto facilmente parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni: Ma tutto cio’ e’ “gestito” come Causa primordiale dai Conflitti Spirituali (consci ed inconsci) e dall’intenso stress del vissuto – Il Cancro quindi e’ una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVONO operare seguendo la stessa strada percorsa per l’ammalamento.
Cioe’ devono lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l’organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, enormalizzare le digestioni + il malassorbimento sempre presente nel malato ed eliminare quei parassiti, batteri e funghi, che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti + rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare i Conflitti Spirituali (quali Vere Cause) e lo stress esistenti, oltre a lavorare sul metabolismo alterato per ridurre ed eliminare lo stress ossidativo cellulare e quindi quello tissutale, sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i danni alla microcircolazione indotti dalle intossicazioni piu’ o meno intense.
L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e’ la Causa primaria
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo + Terapia Biologica Metabolica CRAP + Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo + PREVENZIONE, TERAPIA per il Cancro, perche’ NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico+ Bioelettronica + Semeiotica e Biofisica
vedi: Cura dell’Aglio (veramente importante) + Prostata e PSA + Sessualita’ + Studi “scientifici” Falsificati sulla Vitamina D +Acidosi alla base del Cancro + Vitamina D + Come fare i clisteri di acqua basica
Tumore prostata, lo scopritore del test PSA nega la sua utilità -Washington (USA) Mar. 2010
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Semi di lino: bloccano la crescita del tumore alla prostata
I semi di lino possono contribuire a bloccare la crescita del tumore della prostata. Questi semi sono infatti ricchi di acidi Omega 3, che hanno un ruolo nel ridurre la proliferazione cellulare tumorale. I semi di lino hanno già dimostrato di ridurre il tumore alla prostate nei topi. Ora, questo studio Usa dimostra, ha affermato la chirurga Wendy Demarcancro della Ducancroe University Medical Center e autrice del lavoro, che «i semi di lino possono ridurre la proliferazione di questa forma tumorale nell’uomo».
Lo studio ha utilizzato un campione di 161 pazienti.
I semi di lino sono stati mischiati al cibo e alle bevande. Dopo trenta giorni di trattamenti i pazienti sono stati operati e la prostata sottoposta ad esami. Nel gruppo trattato con i semi di lino, gli esami clinici hanno evidenziato una crescita inferiore di circa il 40% delle cellule tumorali rispetto ai pazienti trattati con placebo.
vedi Rimedi Naturali per Prostatite + Prostata: cercare in Prodotti + Peperoncino fa male alla prostata + Rosmarino + Semi di Pompelmo + Semi di Zucca + radice di zenzero
Leggere anche
Idro colon terapia + Disintossicazione + Acidosi alla base del Cancro + Vitamina D + Protocollo della Salute + Cancro + Cancro e Medicina Naturale + Diagnosi precoce + Rischio Congenito Oncologico
vedi: Pene + Prostata e Cancro + Sesso, Candidosi anale e prostata + Dottrina termica, Terapia del Freddo + Mangiare crudo=Crudismo + Idrocolon Terapia + Stitichezza + Malassorbimento + Parassitosi + Stress Ossidativo – 1 + STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO
vedi anche : CURE Naturali del Cancro + Documentazione + Protocollo G. Puccio + Diritti negati + Ricercatore ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia + Come fare i clisteri di acqua basica + Cancro e Medicina Naturale + 1.000 Piante per il Cancro + Libro del dott. Nacci (Italiano) + Libro del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua basica al Bicarbonato di Sodio
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PROTOCOLLO PER CANCRO PROSTATICO
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
Terapia Biologica Metabolica + Cura metabolica per il Cancro
Questa terapia (CRAP) e’ sicuramente sostitutiva alla Chemio e Radio, ma puo’ essere di supporto ad esse sia contemporaneamente, sia successivamente, ovviamente con risultati che variano da soggetto a soggetto e da quando rispetto al cancro del malato, viene applicata.
Documenti provanti l’indispensabilita’ delle Vitamine, della Frutta e verdura, oltre ai sali minerali, anche e non solo per i cancerosi:
Doc.1 + Doc.2 + Doc.3 + Doc.4 + Doc.5 + Doc.6 + Doc.7 + Doc.8 + Doc.9 + Doc.10 + Doc.11 + Doc.12 + Doc.13 + Doc.14 + Doc.15 + Doc.16 + Doc.17 + Doc.18 + Doc.19 + Doc.20 + Doc.21 + Doc.22 + Doc.23 + Doc.24 + Doc.61
Guarisce dal Cancro con la dieta Vegana utilizzata per 1 anno
http://informatitalia.blogspot.it/2014/12/guarisce-da-tumore-esteso-e-metastasi.html
La Seria RICERCA sul CANCRO (ostacolata dall’Oncologia ufficiale) – vedi anche: Ascorbato di Potassio
Commento NdR: anche se rispettiamo ed indichiamo in questo portale, tutte le possibili terapie naturali per ogni malattia, anche perche’ le reazioni ad ogni tipo di terapia sono diverse da soggetto a soggetto, vogliamo ricordare che anche il cancro come qualsiasi altra malattia nasce in “luoghi” ben precisi e quindi ogni malattia ha le sue Cause, con Cause secondarie e terziarie.
vedi: Cancro e Medicina Naturale + Lo PSICHIATRA, la PSICOLOGA, il MEDICO ed il CANCRO + SISTEMA ONTOGENETICO dei MICROBI + Vari terreni + Nozione di Terreno + Terreno Oncologico + Semeiotica Biofisica + BioFISICA MEDICA + BioINFORMATICA
PROTOCOLLO del dott. Larry Clap
Il Dottor Larry Clap per guarire dal suo cancro prostatico comparso per ben due volte e in entrambi i casi GUARITO con metodi ESCLUSIVAMENTE NATURALI-NUTRIZIONALI ha seguito questi passi di una prima fase di disintossicazione, disinfiammazione e riequilibrio del pH cellulare:
FASE UNO
1 – Depurazione completa
2 – Drenaggio Linfatico
3 – Rimedi Omeopatici
4 – Purificazione dentale
5 – Massaggio della prostata
6 – Chelazione
7 – Acqua pura
1 Depurazione completa: DIGIUNO di 8 GIORNI
Si tratta di digiunare per 8 giorni per eliminare parassiti accumulati adulti e sottoforma di larve e tossine varie, si possono consumare solo limonate così preparate:
– 2 cucchiai da tavola di succo di limone fresco
– 2 di sciroppo d’acero di grado B o C
– 1/10 di cucchiaino di pepe di cayenna
Riempire un contenitore da 2,5 lt di acqua pura e/o depurata e bere ogni giorno, durante tutto il periodo del digiuno.
I parassiti spesso non danno sintomi evidenti, ma risucchiano molte delle nostre energie e così alle nostre difese immunitarie indebolite che debbono combattere anche qualsiasi altra forma di nemico.
Dopo gli otto giorni reintrodurre lentamente verdure crude e cotte con pesce o pollo, poi riso integrale e via via.
ALIMENTAZIONE GENERICA CONSIGLIATA PER PROBLEMI PROSTATICI: Comunque la migliore dieta e’ quella Crudista
AVENA SATIVA:
serve a riequilibrare gli ormoni maschili e femminili aumentando desiderio e capacità sessuale
TE’ VERDE
la catechina contenuta previene e combatte i tumori alla prostata
FUCO
questa alga contenente iodio e Sali minerali riesce a rivitalizzare l’organismo demineralizzato e previene e cura il tumore prostatico, in effetti i semi radioattivi impiantati nella ghiandola prostatica mediante la tecnica della BRACHITERAPIA hanno un’alta concentrazione di iodio.
ORTICA
l’alto contenuto di Vitamina C e ferro rafforza la prostata, inoltre aiuta problemi come gotta, artrite, glicemia alta, e mestruazioniabbondanti, per chi vive in campagna ed ha delle mucche è dimostrato che dare da mangiare dell’ortica alle mucche aumenta la quantità di latte prodotto e ne diminuisce la dose per produrre la stessa quantità di burro, come riportato sul libro di Jean Valnet.
PYGEUM AFRICANUM
questo sempreverde chiamato anche pruno africano permette migliorare problemi del tratto urinario, grazie alla stimolazione di produzione dei liquidi lubrificanti generati dalla prostata stessa, soprattutto
SERENOA REPENS
Conosciuta anche come SABAL SERRULATA, l’estratto del frutto di questa pianta risveglia l’attività sessuale, probabilmente grazie alla capacità di inibizione della conversione del testosterone in DHT (diidrotestosterone), ormone nocivo che può dar luogo a problemi sessuali e gonfiori, in quanto stimola la moltiplicazione cellulare prostatica causandone l’ingrossamento, dopo il trattamento con tale estratto migliorano i sintomi dei pazienti osservati, specialmente la nicturia, ovvero l’urgenza di minzione notturna, agendo come inibitore dei recettori estrogeneci prostatici del DHT.
2 Drenaggio Linfatico
Questo serve a liberare le stazioni linfonodari dei residui accumulati in essi, questi ristagni possono essere agevolati da rigidità muscolari nella zona inguinale per inattività fisica o abbigliamento troppo attillato, gli scarti in questo modo dalle cellule non arrivano al fegato e ai reni dove vengono eliminati tramite le urine.
3 Rimedi Omeopatici
L’omeopatia è stata sviluppata dal Dottor Samuel Hahnemann nel XVIII secolo ed è uno dei buoni metodi di detossificazionedell’organismo. Per valutarne l’efficacia, così come per tutti i rimedi relativi alla cura della prostata, basta osservare i risultati del Test BTA e del livello ematico del PSA prima e dopo la cura. Sostanzialmente hanno l’obiettivo di rafforzare reni, pancreas e fegato
4 Purificazione dentale
Il problema di un’infezione nascosta sotto una otturazione fatta male e quello delle amalgami dentali contenenti alte percentuali di mercurio, possono portare a gravi malattie e anche nel caso di problemi prostatici gli amalgami dovrebbero essere tolte con procedure sicure.
5 Massaggio della prostata
Questo può esser effettuato esternamente esercitando una giusta pressione sulla zona perianale che interno meglio se chiedendo l’aiuto del proprio partner, questo anche se non vicino alla nostra concezione di medicina libera le energie accumulate in questo organo, anche un’attività sessuale regolare e amorevole aiuta alla guarigione sembra grazie alla produzione di ormoni prodotto in tali circostanze, che aiuterebbero a rimanere sani e belli.
6 Chelazione
Larry Clap consiglierebbe il farmaco EDTA (acido etilendiaminotetracetico) per via endovenosa per purificare il sangue ed i tessuti da metalli pesanti residui come il mercurio migliorando contemporaneamente la circolazione sanguigna ma si rimanda alla chelazione con Vitamina C e altre sostanze naturali già citate relativamente al problema della SCLEROSI MULTIPLA in quanto L’EDTA può mobilitare il calcio e provocare nei pazienti la LIPOTIMIA, un malessere passeggero accompagnato da un sensazione di svenimento imminente con pallore, ronzii auricolari e vista anebbiata.
In Germania è molto utilizzato sempre come chelante DMPS (sodio 2-3, dimercapto-rpopansulfonato) ma rimuove oltre al mercurio altri metalli rari preziosi per gli enzimi che sono i veri fulcri della vita, infine in Cina è molto usato il DMSA (acido dimercaptosuccinico)
7 Acqua pura
Per questo scopo ottimale sarebbe installare nella propria abitazione un filtro ad osmosi inversa Come si può leggere nel libro “Attenti all’acqua – Edizioni M.I.R. del professionista Luigi Rho, progettista e realizzatore di impianti di trattamento e purificazione delle acque nonché della loro certificazione, questo tipo di filtri riescono a trattenere il 96% di Arsenio, 97% di Mercurio, 90 % di Ammoniaca, 99% di batteri, virus, pesticidi, cloro, rame, cloroderivati, fosfati, 97% di Cromo, Ferro, 93% di Cianuro, 98% di Piombo, Sodio e particelle radioattive….avete mai letto su un’etichetta di un’acqua minerale tutte queste caratteristiche?
FASE DUE
Dopo la prima fase ne occorre una seconda di rafforzamento delle difese immunitarie (della durata da 3 a 12 mesi):
1 Alimentazione
Ingerire dal 50 all’80% di frutta e verdura fresca, limitare al minimo i latticini, consumare massimo 60 grammi al giorno di proteine, ridurre i grassi animali, utilizzare i consigli dietetici precedenti inoltre consumare:
• Legumi (fagioli, piselli, lenticchie) che contengono molte vitamine, proteine, Sali minerali con percentuali molto basse di zuccheri, sodio, grassi e sono privi di colesterolo.
• Cereali integrali con moderazione (pane, pasta, craccancroers, riso, avena, segale, orzo, grano saraceno)
• Olio i semi di lino, semi di zucca non salati
• Non usare oli/ grassi vegetali idrogenati (margarina, prodotti da pasticceria)
• Non mangiare carni grasse né zuccheri raffinati né dolcificanti come saccarina (o aspartame)
• Non aggiungere sale agli alimenti
• Non usare bibite gasate, té nero, alcool ricchi di CO2 in quanto affaticano fegato e reni per depurarle dall’organismo
• Non consumare latticini soprattutto se pastorizzati
• Non bere molto vicino ai pasti perché affatica la digestione diluendo gli enzimi digestivi e così vengono assimilate meno sostanze nutritive
• Non aggiungere ghiaccio alle bevande perché l’organismo consuma energia destinabile altrove per mantenere costante la sua temperatura
• Meglio mangiare in compagnia masticando lentamente e bene per agevolare la digestione
2 Omeopatia
Ha l’obiettivo di irrobustire l’organismo, ormai è abbastanza diffusa e si può parlare con un omeopata spiegandogli obiettivi e malattia riscontrata.
3 Esercizio Fisico
Mantenere muscoli forti e circolazione fluida sono obiettivi raggiungibili con attività fisica regolare,
così anche la zona inguinale sarà elastica e la prostata sarà più sana, in questo modo le cellule stesse hanno un minor invecchiamento e si combattono meglio i radicali liberi e i prodotti endogeni dello stress come l’adrenalina trasformata in adrenocromo, meglio smaltibile dall’organismo. Ottimale è il nuoto e il training di potenza cioè un sollevamento pesi adeguato accompagnato da streching per allungare i muscoli ed allentare le tensioni articolari.
4 Abbandono emotivo
Lo scopo è liberare le emozioni negative e anche emozioni più radicate nel nostro passato
Magari dimenticate e rimaste così irrisolte. Ottimale anche liberare lo stress cantando a squarciagola e improvvisare sprint a corsa o in bici pensando a qualcosa che ci fa arrabbiare.
5 Ricostituzione del colon
A questo scopo utilizzare probiotici con Lactobacillus Acidophilus e Bififum Battericum è l’ideale anche per contrastare la riformazione di batteri nocivi. Al termine di tale fase l’organismo dovrebbe essere purificato e le tossine emotive e chimiche eliminate, il cancro dovrebbe essere guarito, adesso manca solo la FASE TRE di mantenimento.
FASE TRE
E’ sufficiente mantenere le buone abitudini alimentari imparate nelle prime due fasi, così come quelle dell’abbandono emotivo, del massaggio alla prostata e ai linfonodi, una regolare attività sessuale amorevole, esercizio fisico regolare e una disintossicazione semestrale Come feedback cancro di un buon stile di vita intrapreso può essere usato sempre il BTA test.
Inoltre esistono vari gruppi di alimenti, ma non tutti siamo in grado di digerirli insieme
Possiamo combinare a piacimento elementi dello stesso gruppo:
frutta dolce con frutta dolce come mele, banane, noce di cocco, frutta secca, fichi, cachi, mele dolci, uva dolce, frutta acida con frutta acida come ananas, arance e agrumi in genere, melograni, mirtilli, ribes, more, fragole., proteine con proteine; volendo essere pignoli dovremmo combinare tra loro insieme solo frutti semiacidi come albicocche, ciliegie, mele, pere, pesche, prugne.
Consumare verdura ad ogni pasto
Sono facili da digerire e i carboidrati complessi contenuti nelle loro fibre vengono fermentati dai batteri anaerobi della flora intestinale generando dei Sali dell’acido acetico, propionico (per la frutta) e butirrico (per la crusca) che svolgono un’azione anticrescita e quindi anticancro.
Separare frutta acida da quella dolce
Infatti lo stomaco può regolare il pH dei suoi succhi digestivi in un solo modo accordandosi
Solo un determinato valore, quindi mescolando la tipologia di acidità di alimenti
Il valore di ph imposto non permetterà una buona digestione di alcuno degli alimenti
Ingeriti.
Consumare la frutta da sola
Perché è facile da digerire ma se accompagnata a cibi più complessi dopo l’elaborazione immediata da parte gli enzimi attende che vengano elaborati anche gli altri cibi rimanendo ferma ed emanando gas, inoltre contenendo molta acqua diluisce i succhi gastrici sfavorendo la digestione.
Separare gli amidi dalle proteine
Così vengono digeriti meglio, il classico piatto carne e patate non è molto salutare
Separare gli amidi dai grassi e dagli olii
Gli amidi come riso, pane e pasta non devono essere mischiati con alimenti grassi e oleosi
GERME di GRANO
E’ la fonte naturale più ricca di Vitamina E vitamina utile, molto importante durante il processo di disintossicazione da tossine poiché previene l’ossidazione delle acidi grassi insaturi delle membrane plasmatiche ad opera dei radicali liberi generati durante la disintossicazione. Dosaggio consigliato di Vitamina E 1200 UI /die (Unità Internazionali al giorno)
ALGA SPIRULINA
Ha un altissimo contenuto di Vitamina C, E, del gruppo B, di carotene e carotenoidi, selenio, metionina, manganese, rame, zinco, e superossidodismutasi, enzima antiossidante molto utile a combattere i radicali liberi.
Tratto da Forumsalute.it
vedi Rimedi Naturali per Prostatiti: cercare in Prodotti: Semi di Pompelmo + Semi di Zucca
Attenzione il Peperoncino fa male alla prostata
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Il mio cancro alla prostata curato in due giorni
Il racconto di Adriano B.: «Le cure tradizionali per il tumore? Troppi effetti negativi. Ho fatto da apripista a una tecnica innovativa»
Adriano B. ha 65 anni e vive in provincia di Como. Ora è in pensione, ma per anni si è occupato di programmazione informatica e software. Si è sottoposto alla tecnica Hifu per un tumore alla prostata. Appena due giorni dopo poteva portare a passeggio il suo cane.
Ecco la sua testimonianza: La salute prima di tutto.
“Voglio raccontarvi come ho curato un carcinoma maligno alla prostata in due giorni. Nel 2008, alla fine dell’estate faccio l’esame delPsa. Il valore riscontrato supera il massimo accettabile. Così il medico mi consiglia una biopsia prostatica, dalla quale si evince che ho un carcinoma maligno sul 50% dei campioni prelevati.
La notizia arriva come un pugno nello stomaco. “Dottore, che faccio?”. E lui: “Per debellare il suo cancro può scegliere tra due tipi di intervento: radioterapia e prostatectomia radicale”. Via la prostata? Tutta la prostata? No, no. Fra i due mali scelgo quello che mi sembra il minore, la radioterapia.
Prendo appuntamento in ospedale per programmare il ciclo di 35 sedute in day hospital. Lì trovo delle dottoresse e mi informano di una cosa che il medico non mi aveva detto: “Signor Bellintani, se fa la radioterapia, in caso di recidiva del carcinoma, non potrà poi eseguire la prostatectomia”. “Ma quali sono gli effetti collaterali della prostatectomia radicale?”. Non sono in grado di garantirmi che non siano escluse l’incontinenza urinaria e l’impotenza sessuale.
Ho scelto la terapia che dava buone chance di mantenere la potenza sessuale
Me ne torno a casa e inizio una ricerca su internet. Mi basta navigare un po’ in rete per scoprire che esistono altri due metodi oltre a quelli che mi hanno proposto. Metodi meno invasivi e che allo stadio in cui mi trovo possono andare bene per me.
Uno è la brachiterapia, una forma di radioterapia localizzata. L’altro, ancora a livello sperimentale, è l’Hifu, una tecnica che sfrutta gliultrasuoni ad alta intensità: producendo calore, determinano una distruzione mirata del tessuto tumorale.
Propendo per il trattamento Hifu e cerco, ancora su internet, un ospedale in cui questa tecnica viene studiata e utilizzata.
Prendo contatto con gli specialisti, che mi confermano: posso sottopormi a questa terapia, per quanto ancora “nuova”, con buone chance di guarigione e un’ottima possibilità di mantenere continenza urinaria e potenza sessuale. Non ho avuto dubbi.
Il 23 marzo del 2009 ero in sala operatoria. Tre ore e mezzo in anestesia generale. Non è stata una passeggiata, ma la cosa importante è che due giorni dopo ero a casa mia. Da quel momento ho svolto le normali attività giornaliere, senza quegli effetti collaterali che spesso terrorizzano i malati di tumore alla prostata.
Da un esame del Psa a distanza di nove mesi, risulta che il valore è vicinissimo allo zero. Be’, un’influenza di stagione è più lunga da curare del mio carcinoma maligno.
Tratto da: salute.leiweb.it
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Tumore prostata: scoperta nuova tecnica di trattamento con ultrasuoni – 14/04/2012
Una nuova tecnica per trattare il tumore alla prostata allo stadio iniziale.
La scoperta, molto promettente, prevede l’impiego di fasci diretti di ultrasuoni e ha minori effetti collaterali rispetto alle attuali terapie (chirurgiche e/o chemio + radio) , riducendo il rischio di impotenza e incontinenza.
Lo studio, pubblicato in forma integrale su Lancet Oncology, è frutto del lavoro dei medici di University College Hospital di Londra che hanno condotto una prima sperimentazione pilota su 41 pazienti, con risultati incoraggianti.
Tumore alla prostata sparito con bicarbonato di sodio.
Ecco l’intervista: http://www.youtube.com/watch?v=ybNkYI7IwII
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UNA BUONA NOTIZIA, ma falsata….per come e’ stata reclamizzata:
Usa, cancro prostata sconfitto da farmaco sperimentale – 20 GIU 2009
Un’unica dose ha fatto guarire due pazienti inoperabili…pero’ dopo una operazione chirurgica di asportazione della prostata…
Una guarigione completa che ha suscitato grande euforia fra gli specialisti: due pazienti con un cancro inoperabile alla prostata sono guariti dopo aver assunto un’unica dose di un farmaco sperimentale. Il risultato della cura è stato talmente stupefacente che i ricercatori hanno deciso di rendere noti i dettagli dei due casi, prima ancora che si concludesse il ciclo terapeutico e sperimentale. Si tratta di un farmaco biologico, un anticorpo che stimola il sistema immunitario.
Secondo i medici, infatti, la risposta dei due pazienti alla terapia ha superato qualsiasi aspettativa. Il dottor Eugene Kwon – urologo della Mayo Clinic del Minnesota (Usa), uno dei centri specialistici più quotati al mondo – ha paragonato i risultati dell’esperimento allo sfondamento della barriera del suono: “Rappresenta il Santo Graal della ricerca sul cancro alla prostata; eravamo sulle sue tracce da anni” ha detto Kwon all’Independent.
Il cancro alla prostata è la forma di tumore più diffusa fra gli uomini (in Gran Bretagna circa 34mila nuovi casi l’anno e oltre 10mila morti l’anno, precisa il quotidiano britannico), e il tasso è triplicato nel corso degli ultimi 30 anni, grazie anche ai maggiori controlli che permettono di diagnosticare un numero superiore di casi.
Gli Stati Uniti registrano il più alto tasso percentuale della malattia.
Il tumore di Fructuoso Solano Revuelta, uno dei due pazienti ricoverati alla Mayo Clinic, era più grande di una palla da golf e si era ormai diffuso oltre la prostata, raggiungendo l’addome. A pazienti in queste condizioni viene comunicato che l’aspettativa di vita si limita a qualche mese e ad essi vengono di solito prescritte solo cure palliative.
Invece, dopo la somministrazione di questo farmaco biologico, l’ipilimumab, un anticorpo monoclonale sviluppato in laboratorio che stimola il sistema immunitario e non ha effetti collaterali importanti, il tumore del paziente si è ridotto in modo talmente consistente da poter essere operato. Tutti e due i pazienti sono guariti completamente e sono tornati al lavoro.
Tratto da: apcom.net – http://www.mayoclinic.org – cercare il comunicato della Mayo Clinic.
Pero’ in particolare, dal summary dell’ articolo: “Mayo investigators studying immunotherapy for aggressive prostate cancer have found a combination therapy that has dramatically reduced tumor size to make surgery possible”, si evince quindi dalla lettura, che il percorso completo comprende sia l’assunzione del farmaco, sia l’asportazione chirurgica.
Commento NdR: Questa e’ una notizia data in modo sibillino per illudere i malati, ma occorre ricordare che siccome anche in questo caso le CAUSE e le conCause NON sono state rimosse, quindi prima i poi il tumore si ripresentera’ inevitabilmente.
Comunque la medicina ufficiale e’ finalmente sulla buona strada, perche’ una delle importanti concause nei malati di cancro e’ anche l’immunodepressione – vedi: Terreno Oncologico
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Carcinoma prostatico: la terapia ormonale può aumentare l’incidenza di diabete e malattia coronarica – anno: 2006
Uno studio di Ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston ha trovato che il trattamento ormonale aumenta il rischio di diabetee di malattia cardiaca senza migliorare la sopravvivenza negli uomini a cui è stato diagnosticato carcinoma prostatico. Rischio di diabete e di malattia cardiovascolare durante la terapia di deprivazione androgenica per tumore della prostata.
La terapia di deprivazione androgenica con un agonista dell’ormone rilasciante la gonadotropina (GnRH) è associata ad un aumento della massa grassa e alla resistenza all’insulina negli uomini con tumore della prostata.
Tratto da: xapedia.it