Si tratta di zone del corpo in cui c’e’ una maggior concentrazione di ghiandole sebacee e di melanociti, le ghiandole che producono la melanina. – vedi: Pene + Vagina + Punto G
La vera zona esogena e’, in effetti, il sistema limbico, cioe’ l’area cerebrale in cui nascono le passioni, le emozioni, in particolar modo quelle legate al sesso. Quando in questa zona arriva un messaggio piacevole (bacio, carezza ecc..) il cervello inizia a produrre dopamina, una sostanza che ha il compito di allertare l’organismo, ossia di eccitarlo.
Nelle culture primitive sono considerate zone erogene solo le parti del corpo che rappresentano una via di comunicazione con l’esterno: la vagina, l’ano e la bocca.
La funzione delle zone erogene e’, quindi, quella di condurre gli stimoli, dalla periferia agli organi genitali.
Gli esperti sono soliti suddividere tali zone in tre gruppi principali:
Arcaiche, secondarie e primarie.
Tra le arcaiche e’ possibile annoverare:
– il collo : la donna e’ attratta dalla parte frontale del proprio collo ed e’ li’ che preferisce ricevere le attenzioni del partner che, al contrario, ricerca il piacere nella zona posteriore del collo.
Il valore erogeno del collo e’ particolarmente noto nei Paesi asiatici dove le cortigiane lo truccano con molta cura.
– Le braccia ed in particolare l’ascella sono zone molto sensibili. All’interno del gomito la pelle e’ molto sottile per cui carezzare e baciare questa zona e’ un gesto intimo, molto eccitante.
– Il torace e l’addome sono molto sensibili visto la vicinanza con la regione genitale; l’ombelico e’ una delle zone piu’ misteriose, richiama la vita prenatale, tanto che i sessuologi lo definiscono un punto eco-genitale.
– Il ventre, allo stesso modo, identifica presso alcune culture l’idea stessa del sesso.
– La nuca ha una spiccata sensibilita’ visto che e’ particolarmente ricca di terminazioni nervose. Permettere al partner di mordere questa zona significa fidarsi ciecamente di lui.
– Le orecchie rappresentano per molti sessuologi un invito alla penetrazione; presso alcune culture primitive la mutilazione di queste zone e’ una sorta di versione femminile della circoncisione.
– La bocca: tutta la mucosa orale e la lingua sono zone capaci di dare e ricevere piacere, l’area del cervello che riceve i messaggi dalla zona genitale e’ vicina a quella che riceve le sensazioni provenienti dalla bocca.
– I glutei sono importanti zone erogene. La preferenza e’ per le natiche muscolose e piccole che esprimono potenza sessuale e virilita’.
– Il dorso: secondo alcuni ricercatori il piacere della stimolazione sul dorso deriva da una memoria arcaica che risale ai tempi in cui gli ominidi si accoppiavano in posizione dorso-ventrale.
– Le gambe sono molto sensibili al tatto, la sollecitazione della parte posteriore della coscia, fino all’incavo del ginocchio, produce nella donna reazioni sessuali piu’ intense.
– I piedi: la zona piu’ sensibile e’ la pianta che rappresenta una sorta di mappa di tutti gli organi ed apparati: massaggiare il tallone con forza equivale a stimolare gli organi genitali.
Per quel che riguarda le zone erogene secondarie ricordiamo:
– il seno: nell’uomo sono erogeni i capezzoli e le areole, nella donna tutta la mammella grazie alla fitta rete di vasi sanguigni.
– La zona pubica: nell’uomo e’ una delle zone piu’ ricettive, insieme con l’inguine, nella donna, invece, meno rispetto ad altre.
– L’ano: e’ una zona erogena particolarmente reattiva ma, non essendo strettamente legata alla riproduzione, e’ considerata una zona per desideri perversi.
– Il perineo: rappresenta una sorta di ponte tra l’erotismo genitale e anale, per la medicina cinese e’ il centro dell’energia erotica femminile, ed e’ qui che viene praticata l’agopuntura se si soffre di frigidita’.
Le zone erogene primarie sono, invece, il glande, la vagina e il clitoride (anatomicamente paragonato ad un pene primitivo).
Comunque le reazioni alla stimolazione delle zone erogene sono diverse da individuo a individuo, la differenza dipende, spesso, dal modo in cui il nostro corpo e’ stato trattato durante l’infanzia.
Nel rapporto sessuale, infatti, c’e’ sempre la rievocazione di una memoria infantile, legata alle “coccole della mamma” o a sensazioni spiacevoli che si ripercuotono sull’assetto ormonale dell’adulto.
Tratto da: piazzasalute.it – vedi: Circoncisione
Alla scoperta del corpo femminile e maschile
Suggerire al proprio partner gesti, sfioramenti e situazioni eccitanti è fondamentale conoscere il proprio corpo. Praticare del sano autoerotismo, piacersi, guardarsi allo specchio, accarezzarsi, sono tutte condizioni normali e importanti per aumentare le sensazioni erotiche.
Ogni donna e/o ogni maschio sa – o può scoprire – quali sono le zone più sensibili per tracciare una mappa del proprio eros.
Pensate piuttosto al vostro corpo come a uno strumento musicale, e alle corde giuste da toccare per produrre le note migliori. E lasciatevi andare prima di tutto verso voi stessi, anche con il vostro partner.
– Organo sessuale femminile
– Clitoride
– Frenulo (del pene)
– Pene
– Punto G
– Punto L maschile
– Sperma o liquido seminale maschile