Tecniche di BioRisonanza: Fiori di Bach e Rachide – 1
Bioresonance techniques: Bach Flowers and rachis
(By P. M. Ricciardi)
RIASSUNTO:
Il lavoro affronta il problema dell’informazione elettromagnetica come segnale biologico in grado di modificare la postura. Sono stati testati colori, suoni e le corrispondenti frequenze dei fiori di Bach per l’applicazione su determinate zone del rachide e delle articolazioni.
PAROLE CHIAVE: FIORI Dl BACH, COLORI, NOTE MUSICALI, POSTURA, SCHEMA CORPOREO, CONTROLLO A FEEDBACK, FEEDPOWER FIORI Dl BACH, COLORI, NOTE MUSICALI, POSTURA, SCHEMA CORPOREO, CONTROLLO A FEEDBACK, FEEDPOWER
SUMMARY: The Author investigates electromagnetic information as a biologic signal, able to affect posture.
Colours, sounds and the correspondent Bach FLowers’frequencies were testedfor application on particular zones of the rachis and of the joints.KEY WORDS: BACH FLOWERS, COLOURS, MUSICAL NOTES, POSTURE, BODY SCHEMES, FEEDBACK CONTROL, FEEDPOWER
Si definisce organismo vivente un sistema in grado di mantenere stabile la propria morfologia e costanti le proprietà generali, grazie ad un continuo flusso di materiali, di energia ed informazioni.
Le informazioni genetiche consentono la sintesi delle proteine e sono legate alla trasmissione, da una generazione all’altra, degli acidi nucleici; le informazioni endogene e quelle ambientali servono al mantenimento della omeostasi dinamica (l’Uomo è un sistema aperto).
La prima cellula era già un sistema autoregolantesi, con la membrana polarizzata, con un metabolismo proprio, con la capacità di crescere e riprodursi e di comunicare attraverso le onde elettromagnetiche con le altre cellule.
La nascita della cibernetica, nel 1948, intesa come scienza dei metodi di comunicazione e di controllo, comuni a macchine e ad esseri viventi, è riuscita a cambiare il modo statico di intendere la biologia. Nel feedback (retroazione) negativo il sistema diventa stabile perchè un singolo elemento della catena esercita un controllo sul successivo attraverso una azione inversamente proporzionale a quella che su di esso esercita l’elemento precedente.
L’Uomo è sottoposto a molteplici oscillazioni elettromagnetiche provenienti dal Cosmo, dalla Terra e da quelle provocate dal progresso tecnologico come i telefoni cellulari, le onde radio televisive, i satelliti, ecc.
• Ogni essere vivente emette oscillazioni EM di diversa intensità frequenza e durata che si propagano con la velocità della luce e che informano costantemente il cervello sulla situazione periferica, contribuendo al mantenimento della omeostasi dinamica dell’organismo stesso.
L’Uomo è un sistema aperto che subisce l’influenza dell’alimentazione, delle radiazioni, del buco dell’ozono, dell’acqua e dello smog. Gli altri mezzi di informazione (vie nervose, neurotrasmettitori, sinapsi, ecc.) sono più lenti delle onde EM.
Quando le frequenze EM diventano incoerenti e disarmoniche si producono le malattie. Studi di Fisici come Popp, Ageno, Del Giudice hanno dimostrato come nei sistemi coerenti si ha lo stato di salute, che i cinesi, migliaia di anni or sono, hanno chiamato armonia del Qi.
La Terra compie un giro al giorno su se stessa ed un giro all’anno intorno al Sole: è circondata da uno strato di gas di 1000 km; nello strato inferiore della troposfera è possibile la vita per la presenza di ossigeno ed altri elementi.
Il pianeta Terra è un enorme condensatore: il polo positivo è rappresentato dal Cosmo stesso.
Goethe affermava che il colore è figlio di due forze cosmiche (LUCE – BUIO).
• Rosso + Giallo = Arancione Lunghezza d’onda (lambda): |
• Secondo la Biofisica i colori primari sono il verde, il rosso ed il blu (perché se li sovrapponiamo otteniamo il bianco).
• Nell’Arte Figurativa i colori primari sono il rosso, il giallo ed il blu poiché mescolandoli tra di loro si ottengono tutti i colori. |
Questo condensatore si scarica continuamente è viene ricarìcato dai temporali che sono circa 2000 al secondo.
Dopo l’inquinamento dei cibi, dell’aria, dell’acqua stiamo vivendo, oggi, l’inquinamento elettromagnetico legato ai cavi elettrici, ai ponti radio, alle antenne emittenti, ai radar, ecc. che vanno a disturbare le onde armoniche necessarie alla salute.
Le costruzioni in cemento armato (gabbie Faraday) hanno aggravato il fenomeno formando una barriera contro le onde armoniche positive naturali. Dopo gli ormai accertati danni legati alla radioattività, sono oggi in espansione i danni legati alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti.
Nel 1935 Haveline annotava i disturbi più frequenti legati allo smog elettromagnetico come astenia, ipotonia muscolare, cefalee, alcalosi ematica, difetto di concentrazione e disturbi della memoria, irritabilità, ecc.: gli organi più colpiti sembrano essere l’intestino, la pelle, i polmoni, il pancreas ed i reni.
EEPA (agenzia ufficiale USA per la protezione ambientale), nel giugno del 1990, ha pubblicato il catalogo dei campi magnetici disturbanti come le linee ad alta tensione, gli impianti domestici, le onde radiotelevisive, ecc.
Depris ha elencato gli effetti biologici a seconda della lunghezza d’onda:
• a 25-30 Mhz (usate dai radioamatori, CB) penetrano nell’osso, nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino
• a 88-108 Mhz (radio FM) penetrano fino a 4 cm nel cervello e cristallino
• a 175-216 Mhz (banda UHF televisiva) interessano l’età evolutiva
• a 61 4-854 Mhz (banda V televisiva) penetrano nel cervello
• a 2450 Mhz-2,5 Ghz (radar, satelliti TV, forni a microonde) danneggiano le cellule del sangue e gli occhi
• a 10-100 Ghz (forni industriali, satelliti) danneggiano il sangue e il tessuto adiposo.
Nel 1985 Mikolajczyck (Polonia) ha verificato che su 100 donne in gravidanza lavoratrici sui terminali sono avvenuti 36 aborti.
L’OMS nel 1985 fa riferimento alle protezioni dalle radiazioni non ionizzanti per i lavoratori ai terminali video.
Nel 1988 Goldhaber ha riscontrato anomalie genetiche negli operatori ai terminali per più di 5 ore settimanali.
Nel 1988 Modan fa riferimento ai tumori cerebrali in soggetti esposti ai campi magnetici.
Milham ha evidenziato recentemente un incremento delle leucemie in radioamatori.
Sono state consigliate distanze di 2-3 metri dai cavi elettrici, lampade al neon, radio, televisioni, radiosveglie; si dovrebbe stare a debita distanza dagli orologi al quarzo e dai forni a microonde.
Wolkrot, esperto della Siemens, ha affermato che ci sarebbero almeno 6.000.000 di ricoveri in più nel 1990 in Germania (10% della popolazione) per danni da radiazioni elettromagnetiche.
Dal 1975 al 1990 l’emissione di radioonde è aumentata del 300%. Sono aumentati i seguenti sintomi:
• dolori articolari
• tumori
• turbe psichiche
• problemi cariocircolatori
• malattie autoimmuni
• malattie allergiche
• intolleranze alimentari
• turbe del sonno
• cefalee
• astenia e malessere generale
• anomalie posturali.
Studiosi dei campi elettromagnetici come Ludwig, Morell, Scott, Morley, Voli, Schmidt, Pflaum, Schimmel, Popp, Prigogine ed altri hanno evidenziato l’importanza in biologia dei campi elettromagnetici ed hanno, negli ultimi anni, creato apparecchiature in grado di testate ed agire terapeuticamente con le frequenze elettromagnetiche deboli.
La validità della concezione empirica cinese (di oltre 3000 anni) è stata verificata dagli studi di Pischinger, Reckeweg, Kelner, Bossy e presso l’istituto Boltzmann (Vienna).
Nasce così negli anni ‘50 l’organometria funzionale di Voli con scopi diagnostici e terapeutici.
A questa, negli anni 60 -‘70 fa seguito la BFD di Schmidt e Pflaumm, oggi molto diffusa in Australia, e alla fine degli anni ‘70 il Vegatest di Schimmel ed il MORA (terapia di Morell e Rasche).
Mentre la Medicina Allopatica pone in risalto i danni morfofunzionali dei vari organi con le relative alterazioni cellulari, queste tecniche pongono al centro del proprio studio le modificazioni elettromagnetiche ovvero la diagnostica funzionale, considerando che i danni funzionali precedono, se non trattati, i danni organici.
Il ponte che unisce questi due concetti è l’Omotossicologia di Reckeweg. L’energia che si produce in ogni processo chimico può essere testata con la misurazione, attraverso dei microamperometri, del potenziale elettromagnetico, essendo l’elettricità una manifestazione energetica (Kofler).
Tra i buoni conduttori bisogna ricordare la linfa, I cinesi identificarono nei Meridiani le vie linfatiche dove circolava, alla velocità della luce, l’energia elettromagnetica (comunicazione senza fili).
Attraverso un ohmometro è possibile, letteralmente, misurare tale energia.
Recenti ricerche dell’istituto Boltzmann di Vienna hanno dimostrato come il potenziale elettrico dei punti agopunturistici sia diverso dagli altri punti dell’epidermide.
L’EAV di Voli ci consente, attraverso le misurazioni dei punti, di valutare se una malattia si trovi nella fase umorale o cellulare secondo Reckeweg.
Ogni essere vivente riceve ed emette delle oscillazioni EM di diversa intensità, frequenza e durata oltre che di forma d’onda, propagandosi alla velocità della luce, informando l’intero organismo del proprio stato fisico attuale, in maniera che il cervello, attraverso le onde EM, possa intervenire con delle risposte appropriate per il mantenimento della omeostasi dinamica.
Quando il punto di agopuntura è in condizioni di equilibrio ha una forza elettromotrice di 0,87 Volt, una resistività di 95 K Ohm ed una intensità di 10 microA, che si deve opporre a quella erogata dal puntale di misurazione: produrrà un valore stazionario riportato nelle unità di misura in 50 US.
Poiché la corrente di misura è positiva e viene applicata ad un punto di agopuntura elettricamente negativo, dato che cariche di segno opposto si annullano, per avere un valore stabile, la forza elettromotrice del punto deve essere alimentata continuamente dall’organo che vi corrisponde da un punto di vista elettromagnetico. Quando ciò non accade si produce la caduta dell’indice, ovvero una diminuzione, talvolta notevole, del valore sulla scala del punto misurato.
Grazie a queste osservazioni Morell ipotizzò che i farmaci emettessero delle radiazioni elettromagnetiche, comportandosi come onde radio; pensò quindi alla possibilità di captarle, modularle, trasmetterle ed immetterle nel circuito di misurazione del paziente. Nel 1974 l’ing. Rasche costruì il primo ricetrasmettitore delle frequenze dei farmaci (TSE = Test Sender Empfànger).
Ciò servi a spiegare scientificamente quello che Voli aveva intuito molti anni prima, ossia il test dei farmaci.
La differenza tra farmaci omeopatici ed allopatici, alla luce di questi fatti, sta principalmente nel fatto che i prodotti omeopatici al di sopra del numero di Avogadro (D23) agirebbero solo attraverso le frequenze elettromagnetiche mentre gli allopatici, costituiti da molecole agirebbero, oltre che per via EM, anche per via biochimica.
Non potendo testare con un oscilloscopio tali frequenze, a causa dei rumori di fondo, Brugemann coniò il termine di energie ultrafini ovvero biologicamente efficaci e documentabili (attualmente non ancora misurabili). Vennero usati filtri elettronici che consentivano il passaggio solo di determinate frequenze. D’altra parte se un pianoforte ed una tromba suonano la stessa nota musicale (ad es. un LA che ha una frequenza di 440 Hz) si riesce facilmente a riconoscere lo strumento da cui la nota è stata prodotta. Ciò vale anche per i diversi farmaci che hanno la stessa frequenza ma sono diversi negli effetti.
Morell ideò così il MORA, strumento in grado di ricevere i segnali EM del corpo attraverso degli elettrodi di superficie, modificandoli e restituendoli modificati al corpo stesso con altri elettrodi.
Le frequenze armoniche vengono fatte passare direttamente, mentre quelle disarmoniche, patologiche, vengono invertite.
Le frequenze armoniche sono quelle le cui semifasi sono uguali per forma e ampiezza, sinusoidali al di sopra e al di sotto della linea di base.
Il MORA serve a cancellare le frequenze patologiche EM del paziente ostacolando più o meno gravemente i meccanismi di autoregolazione.
Con queste tecniche è possibile testate, oltre agli organi stressati, anche le intolleranze alimentari, lo stress geopatico ed i campi di disturbo focali, spesso responsabili dei blocchi energetici registrabili con le tecniche di biorisonanza.
vedi: INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA – Campi MORFOGENETICI
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vedi anche: Medicina Quantistica
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