MEMORIA dell’ACQUA e BIOLOGIA DIGITALE – 2
I LIQUIDI (anche quelli del corpo) interferiscono/interagiscono con le perturbazioni Iono Atmosferiche ed ElettroMagnetiche
L’acqua che è il miglior solvente universale; essa memorizza le informazioni (ricevute da soluti con i quali viene in contatto) aggregando in forme particolari gruppi di molecole chiamate “cluster” (che hanno un proprio CEM -Campo ElettroMagnetico) e le rilascia (scambia) SOLO quando i liquidi con i quali viene in contatto fisico, ne hanno bisogno – si chiama compensazione per “differenza di potenziale informatico”, ed il mezzo, ovvero l’interfaccia per ottenere questo scambio è il CEM dei due liquidi (acqua e cluster informati) – che vengono ad “incontrarsi” per contatto.
Anche ogni scambio di informazioni fra vali livelli spirituali di persone o fra varie culture, popoli ecc., avviene in quel modo. Questo “scambio” e’ dovuto alla differenza di potenziale informazionale fra le parti, perché non dovrebbe avvenire (ma avviene) anche fra dei liquidi con CEM diverso e non solo fra di essi….? la Vita stessa è uno scambio informazionale continuo….
Quindi all’acqua (solvente universale in natura) è possibile fare assimilare, codici, strutture ed informazioni attraverso la “somministrazione” di uno o più campi elettromagnetici contenuti per esempio in soluti, come avviene per una compact cassette dove il supporto molecolare rimane lo stesso (CRO2, Fe o FeCr), ma ne cambia il contenuto fisico-elettromagnetico informativo polarizzandone ed aggregando cluster (grappoli) di molecole (questo avviene normalmente per tutti i materiali in genere, anche se per alcuni in modo molto esiguo). Si rammenta anche che il primo registratore (inventato) aveva come supporto di registrazione un filo metallico, non un nastro magnetico.
Lo stesso fenomeno nell’acqua avviene anche attraverso la pressione sonora, quindi con i suoni e le parole, ma anche il pensiero essendo campo elettromagnetico emesso dal corpo umano (cervello) cambia i risultati della cristallizzazione.
Interessantissimi sono gli studi di Masaru Emoto nei quali, attraverso molti esperimenti effettuati su campioni di acqua distillata raffreddata e resa cristallo di ghiaccio, ha scoperto come questa cambia in modo radicale la sua cristallizzazione in funzione delle parole pronunciate davanti ad essa. Il campo elettromagnetico trasportato dalla pressione sonora e/o irradiato dal cervello, e’ in funzione anche della QUALITA’ delle PAROLE.
Altre prove delle proprietà fantastiche dell’acqua
Addirittura si può creare del DNA partendo dall’acqua, se la si sottopone a frequenze rilevate da un DNA e poi si può anche spedire l’informazione a distanza via web in un altro laboratorio e ricreare il DNA irrorando l’acqua con le frequenze ricevute.
https://vm.tiktok.com/ZGeAaHQnf/
vedi le conferme anche dagli ultimi esperimenti del chimico svizzero Louis Rey
vedi anche: Proprieta’ dell’acqua + Memoria dell’acqua + Risonanza dell’acqua + COMPUTER ad ACQUA
Continua QUI: Biofotoni + Bioelettronica + Cellule

Nuove prove sulla Memoria dell’acqua
Claims do not come much more controversial than the idea that water might retain a memory of substances once dissolved in it. The notion is central to homeopathy, which treats patients with samples so dilute they are unlikely to contain a single molecule of the active compound, but it is generally ridiculed by scientists.
Holding such a heretical view famously cost one of France’s top allergy researchers, Jacques Benveniste, his funding, labs and reputation after his findings were discredited in 1988.
Yet a paper is about to be published in the reputable journal Physica A claiming to show that even though they should be identical, the structure of hydrogen bonds in pure water is very different from that in homeopathic dilutions of salt solutions. Could it be time to take the “memory” of water seriously ?
The paper’s author, Swiss chemist Louis Rey, is using thermoluminescence to study the structure of solids. The technique involves bathing a chilled sample with radiation. When the sample is warmed up, the stored energy is released as light in a pattern that reflects the atomic structure of the sample.
Tratto da http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99993817
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
CLUSTER dell’ACQUA
Il biochimico nutrizionalista Lee H Lorenzen, jr., ha sviluppato il concetto di Clustered Water più di 14 anni fa per aiutare sua moglie Penny che soffriva di “stanchezza cronica” (in inglese Chronic Fatigue).
Lee iniziò una ricerca per la cura di questa malattia. Lavorando con scienziati giapponesi, realizzò che molte sorgenti di acqua in varie parti del mondo sono riconosciute come curative .
Fino a questo momento si credeva che queste proprietà fossero dovute ad un effetto placebo.
La società Cellcore iniziò le ricerche per trovare le ragioni di questi fenomeni inspiegabili. I ricercatori scoprirono che le sorgenti curative come quelle di Lourdes in Francia e di Kiromisu in Giappone sono tali perché contengono dei “Clusters” naturali nella loro acqua.
Purtroppo per avere l’effetto da queste acque bisognava bere dalla direttamente sorgente. L’acqua non è stabile e deve essere consumata pochi minuti dopo che sgorghi in superficie. Non è mai stato possibile portare via l’acqua e mantenerne la stabilità.
La Cellcore ha brevettato un processo che crea Clusters stabili che durano molto a lungo.
Dopo anni di lavoro il Dott. Lorenzen è stato premiato con un riconoscimento negli Stati Uniti nel gennaio del 1998 e nel marzo del 2000 testimoniando l’efficacia della tecnologia dei Clusters.
Per anni la gente in tutto il mondo ha beneficiato delle sorgenti curative e adesso c’è la possibilità di ottenere gli stessi effetti senza recarsi in loco.
http://www.earthtransitions.com/lw_cl_origins.htm
In ottobre del 1994 Alfred G. Gilmann dell’università del Texas Southwestern Medical Center e Martin Rodbell del National Institute of Environmental Health Sciences, hanno ricevuto il premio Nobel per aver determinato come le cellule del corpo umano comunicano tra loro attraverso segnali radio/chimici che emettono e ricevono decodificandoli. www.toneup.net
Altri scienziati come il Dott. Lee Lorenzen hanno dimostrato che questo passaggio di segnali era facilitato dall’acqua “Cluster” o “anellata” che è presente nelle cellule di tutti gli esseri viventi (DNA).
David Baltimore (altro premio Nobel) un biologo molecolare dell’Università Rockfeller di New York ha detto che “questo apre un nuovo mondo nell’interazioni biochimiche le quali controllano il comportamento delle cellule”
http://www.coscienza.org/MessageFromWater1.htm – http://www.toneup.net/manufacture.htm
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La “memoria dell’acqua, è ancora misteriosa, ci disse il dr. Benveniste, ma non più del fatto che un composto formato da due gas, possa essere liquido a temperatura e pressioni normali, ma mostri dilatazione quando si raffredda”.
Domini coerenti con proprietà simili al laser, sono stati descritti nell’acqua (E. del Giudice, G. Preparata, G. Vitiello, 1988) Water as a free electric dipole laser, Phys. Rev. Lett. 61:1085-1088).
Più recentemente, nell’acqua è stato identificato e definito un particolare tipo di cristallo di ghiaccio stabile (non fondente) che mantiene un campo elettrico (Shui-Yin Lo, Angela Lo, Li Wen Chong et al., 1996 – Physical properties of water with IE structures, Modern Physic Letters B, 10(19)-:921:930).
L’acqua è il veicolo per l’informatizzazione dei sistemi biologico viventi: per ogni molecola di proteine vi sono 10.000 molecole di acqua. L’acqua può e deve essere “informata” perché essa divenga il mediatore informatico; quando le molecole attivano un effetto biologico, non stanno trasmettendo direttamente il segnale, il lavoro avviene nell’acqua e dall’acqua che svolge anche un lavoro di amplificazione del segnale.
Nostro compito principale è di di fornire una chiara ed inequivocabile risposta alla controversia, alle nostre dichiarazioni sulla “memoria dell’acqua”, questa è stata scatenata da alcuni anni a questa parte, senza comunque mai portare, da parte degli oppositori, serie argomentazioni e prove di laboratorio, condotte secondo i canoni della vera scienza, che dimostrino che quest’affermazione non ha senso!”.
Noi affermiamo che l’acqua è in grado di veicolare informazioni molecolari (messaggi biologici) e che è possibile trasmettere ed amplificare questa informazione, così come si può fare per il suono e per la musica.
Il fenomeno in oggetto (memoria dell’acqua) fu scoperto per caso nel 1984, mentre il dr. Benveniste lavorava sul sistema ipersensibile (allergico) portando alla luce, nell’alta diluizione dell’acqua nella quale era stata all’inizio diluita una determinata sostanza, che quest’acqua altamente diluita, dava luogo ad una reazione come se fossero ancora presenti le molecole della sostanza originale; quindi l’acqua manteneva una traccia delle molecole presenti all’inizio delle diluizioni.
La reazione della comunità scientifica di allora, fu immediata ed incredula, corsero subito voci di imbroglio ed una commissione di “esperti” fini per affermare che si trattava di un’artefatto non fraudolento !
Spiegare la biologia digitale senza fornirne i principi non è possibile; quindi in termini semplici e comprensibili anche alla persona comune, ne descriviamo i principi fondamentali, per aiutare scienziati e non, a fare il salto intellettivo di qualità, su queste importanti scoperte della nuova scienza biologica:
La vita dipende da “segnali” scambiati fra le molecole, es. quando ci si arrabbia, l’adrenalina “dice” al suo “recettore” ed a lui soltanto, non comunicando l’informazione a nessun altro, di far battere più velocemente il cuore, di contrarre i vasi sanguigni superficiali, ecc.
In biologia, le parole: “segnale molecolare” sono comunemente e spesso utilizzate; eppure chiedendo ai biologi anche più noti ed accreditati, quale sia la natura “fisica” del segnale, non sanno rispondere, ed alle volte non comprendono neppure la domanda ! Essi si sono inventati una loro fisica cartesiana (molto lontana dalla fisica moderna) secondo la quale il semplice contatto (le leggi dell’impatto di Cartesio, presto confutate egregiamente da Huygens) fra due strutture che si uniscono, crea energia, stabilendo in tal modo uno scambio di informazione. Fino ad oggi tutti i biologi seguono questa teoria e recitano pedestremente quest’ideologia senza comprenderne l’assurdità e senza porsi il problema di quali meccanismi di fisica intervengono fra queste due parti.
Sappiamo da decenni che le molecole vibrano. Ogni atomo, di ogni molecola ed ogni legame intermolecolare – il ponte che collega gli atomi – emette un gruppo di frequenze specifiche individuabili. Infatti grazie ai radiotelescopi queste specifiche frequenze di molecole semplici o complesse, vengono captate anche a distanza di miliardi di anni luce dalla terra !.
I biofisici descrivono queste frequenze come una caratteristica fondamentale della materia, ma i “moderni” biologi non ritengono che le onde ElettroMagnetiche (C.E.M.) possano giocare un ruolo fondamentale nelle funzioni molecolari !
Altre prove delle proprietà fantastiche dell’acqua
Addirittura si può creare del DNA partendo dall’acqua, se la si sottopone a frequenze rilevate da un DNA e poi si può anche spedire l’informazione a distanza via web in un altro laboratorio e ricreare il DNA irrorando l’acqua con le frequenze ricevute,
https://vm.tiktok.com/ZGeAaHQnf/
Il dr. Benveniste dopo otto anni di ricerche ed esperimenti riusci a dimostrare di poter trasferire specifici segnali molecolari, utilizzando un’amplificatore e delle bobine elettromagnetiche.
Nel luglio 1995 riprodusse questo segnale, convertendolo in suono, utilizzando un computer multimediale con scheda sonora, questo tipo di scheda registra solo frequenze fino a 20.000 Hz.
Seguendo questi principi e continuando gli esperimenti, egli è riuscito ad indurre i recettori specifici per molecole semplici o complesse, a “credere” di essere in presenza delle loro molecole favorite, solo riproducendo le frequenze registrate di quelle molecole!
Per arrivare a questo risultato egli lo ha fatto in questo modo: registrare l’attività della sostanza su di un computer riprodurla verso un sistema biologico sensibile alla sostanza stessa.
Vi è quindi da ritenere che quando una molecola si trova in presenza del suo recettore, faccia la stessa cosa: emetta frequenze che il recettore è in grado di riconoscere.
Questo fatto indica che “un segnale molecolare può essere efficientemente rappresentato da uno spettro di frequenze fra i 20 Hz ed i 20.000 Hz, che sono udibili anche dall’orecchio umano per mezzo, ad es. di brani musicali”.
È noto che il nostro cervello emette solo C.E.M. a bassa frequenza per poter modulare ed attraversare il “mare di liquidi” che compongono il “terreno” biologico del corpo fisico, cosi come i sottomarini negli oceani, comunicano con le loro basi e fra di loro, solo con emissioni a bassa frequenza !
Le emozioni sono state da sempre messe in relazioni con le frequenze dei suoni; infatti un certo tipo di melodia rilassa ed un’altra eccita e ciò in funzione del tipo di composizione di frequenze utilizzate.
Questi sono fenomeni psico-emotivi-cerebrali-fisico-chimici, attivati da frequenze ben definibili e definite. Ciò significa semplicemente che tutti i sistemi biologici funzionano come ricevitori radio, ricetrasmittenti, tramite anche la BioRisonanza.
Questi importanti progressi scientifici, nella comprensione dei più nascosti meccanismi di riconoscimento e segnalazione molecolare, sono assolutamente in linea con le più recenti scoperte e formulazioni della fisica e della chimica. Abbiamo fatto un altro grande passo in avanti nella comprensione e nell’accrescimento dell’attuale corpo di conoscenze in Biologia e Medicina.
Tutti i libri di Biologia e di Medicina, andrebbero riscritti ed aggiornati alla luce di questi importanti scoperte.
Con questi meccanismi possiamo solo ora comprendere molto bene come milioni di molecole biologiche possano comunicare alla velocità della luce nel corpo dei viventi (composti di acqua), ognuna con la propria molecola corrispondente e con essa soltanto, le necessità di base per il buon e corretto funzionamento dei sistemi biologico viventi e si capisce come minuscole modificazioni chimiche (es. i farmaci/vaccini) producono considerevoli conseguenze funzionali indesiderate.
Basta che il sistema informatico si blocchi per qualche ragione, in un qualsiasi punto dell’organismo, che tutto il sistema ne risente: ecco che appare la malattia ! Il suo C.E.M. globale è alterato; frequenze spurie/anomale vengono emesse e quelle adatte e simbiotiche al sistema lobale vengono inibite !
Quindi è possibile anche pensare di preparare apparecchiature in grado di demodulare il sistema, registrando le frequenze delle malattie, registrarle ed immettere le frequenze in controfase per annullare gli effetti di quelle mancanti. Oppure rimodulare l’acqua (appropriata) memorizzandola con le frequenze mancanti al sistema, e fornirla da bere al malato in modo da riequilibrare l’intero sistema alterato.
Nuove ed interessanti prospettive si aprono nel nostro immediato futuro anche e sopra tutto nel campo della biologia ed in quello medico sanitario.
Bibliografia :
Bellavite, P., Lo stato della ricerca scientifica in omeopatia, 1998.
Borghini, F., Le geometrie dell’acqua, La medicina naturale 5/1998.
Cooke, R., The properties of water in biological systems, 1974.
Endler, P.C., Ultra high diluition, 1994.
Heinz, U.J., Spagyrik, die medizinische Aleternative, 1985.
Heinz, U.J., Heilchanze Spagyrik.
Kevran, C. Louis, Biological transmutations, Crosby Lockwood London, 1972.
Kevran, C. Louis, Preuves realatives à l’èxistance de transmutations biologiques, Paris 1968.