PROSTATA, PROSTATITE (Cure naturali)
Sindrome della permeabilita’ intestinale ed autismo
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
PROSTATITE ed IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA; SIGNIFICATO di ALBUMINA EMATICA
PROSTATA – PSA e Prostatite
La prostata (ghiandola) di solito ha la grandezza di una noce, ed è dietro il retto, a circa 3 cm dall’ano. Può essere toccata infilando un dito nell’ano.
La prostata è una ghiandola molto importante; essa è situata sotto la vescica ed è attraversata dall’uretra posteriore, che in quella regione, riceve i dotti eiaculatori; essa ha forma di una castagna di circa 3×4 cm; è circoscritta da una capsula fibrosa che si dirama anche all’interno, dividendo la ghiandola in tanti settori, i lobuli; la funzione della prostata è anche quella di contribuire alla produzione del liquido seminale.
QUELLO che NON DICONO, di essa:
Una piccolissima ghiandola della dimensione di circa 3 centimetri che la Natura ha sapientemente posizionato in una zona inaccessibile, nasconde una funzione eccezionale. Senza la prostata infatti non sarebbe possibile generare una nuova vita, quindi per l’evoluzione della specie umana è importantissima! Il greco “prostata” vuol dire “accompagnare in terra straniera”…
vedi: https://youtu.be/PqKT2M6oMS4
Una riserva di funghi può essere anche la prostata.
Intossicazioni da prodotti chimici:
E così altri solventi usati anche come estrattori e diluenti nelle industrie di vernici, lubrificanti, esplosivi, fibre tessili, benzine, farmaci in fiala (principio attivo in soluzione !), e nei processi di lavaggio a secco, si depositano in altri organi, quali l’utero, causando endometriosi, la prostata, causando prostatite cronica, i reni, causando il morbo di Hodgkin; ed infine gli adulti del “Fasciolopsis” sono coinvolti anche nel sarcoma di Kaposi !
vedi Disintossicazione
La forma più diffusa di cancro della prostata, per gli uomini sopra i 40 anni riguarda la prostata, la ghiandola che si trova sotto la base della vescica e produce una parte del fluido seminale, che si infiamma e diventa piu’ grossa. Dato che si trova così vicina alla vescica e all’uretra ed all’ano, i problemi in quest’aerea provocano e/o derivano invariabilmente dei o dai problemi di urinazione e quelli intestinali (specie anali).
Un Conflitto sessuale porta tensione (stress) anche all’utero/prostata.
Nella medicina ufficiale si nominano 3 tip di prostatiti – NdR e precisazione: in Medicina Naturale non vi e’ questa differenza perche’ si tratta in OGNI caso di infiammazioni, intossicazioni della ghiandola per malnutrizione e per l’aumento termico derivante dalla vicinanza, contatto e pressione dell’intestino crasso, cioe’ del colon verso il basso e della pressione dell’ano infiammato verso l’alto; questo aumento termico, fa richiamare liquidi nella ghiandola, la quale si ingrossa sempre piu’, se non si eliminano le infiammazioni esistenti nell’intestino, ano compreso, le quali sono sempre concause importanti in questo problema.
NUOVA TECNICA per la Prostatite
La nuova tecnica di cura, è stata eseguita dagli studiosi del St. Louis Hospital di Lisbona, in Portogallo, su 84 pazienti di età compresa tra i 52 e gli 85 anni. Lo studio consiste nel penetrare un catetere nel vaso sanguigno (arteria prostatica) e ostruirla con piccole particelle, in modo tale che il flusso sanguigno venga bloccato. Su 84 pazienti trattati, 77 hanno presentato degli ottimi miglioramenti, 6 dei risultati positivi, e solo 1 non ha ottenuto nessun effetto.
Questa nuova tecnica terapeutica è molto importante, con risultati molto positivi (circa il 98,5%) sia per evitare l’intervento chirurgico(che può essere condotto solo se la ghiandola è di dimensioni inferiori agli 80 centimetri cubi), sia per risolvere il problema dell’ingrossamento della prostata. Quest’ultimo non significa la presenza di un tumore, ma comunque un disturbo che porta una sintomatologia come incontinenza e stimolo urinario frequente.
vedi: Pene + Prostata e Cancro + Sesso, Candidosi anale e prostata + Dottrina termica, Terapia del Freddo + Mangiare crudo=Crudismo + Idrocolon Terapia + Stitichezza + Malassorbimento + Parassitosi + Stress Ossidativo – 1 + STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO
Sindrome infiammatoria chiamata “Asia” scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed e’ noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie“….
vedi Rimedi Naturali per Prostatite + Prostata: cercare in Prodotti + Peperoncino fa male alla prostata + Rosmarino + Semi di Pompelmo + Semi di Zucca + radice di zenzero
Leggere anche
Idro colon terapia + Disintossicazione + Acidosi alla base del Cancro + Vitamina D + Protocollo della Salute + Cancro + Cancro e Medicina Naturale + Diagnosi precoce + Terreno Oncologico + Rischio Congenito Oncologico
L’ipertrofia prostatica, in poche parole, indica che la ghiandola si è gonfiata e che è presente un’infiammazione locale.
La saggezza popolare insegnava ad assumere un cucchiaino di olio di ricino al giorno per rimuovere le eventuali infiammazioni. L’assunzione di un cucchiaino di olio di ricino al giorno può aiutare nel ripristinare la salute anche della prostata, fermo restante il fatto che se l’alimentazione non viene curata, l’olio di ricino potrà fare ben poco. Per assumerlo, metterne un cucchiaino in bocca e bere subito una bevanda calda.
Consigliati integratori di Zinco utili in generale per problematiche maschili sessuali, da evitare latticini per le problematiche circolatorie legate alla minuta rete sanguigna che irrora la ghiandola prostatica, che tenderebbero ad ostruirla peggiorandone il funzionamento e ingrandendola ulteriormente. Un malfunzionamento della prostata può dipendere anche da colesterolo alto sempre per il discorso circolatorio e da un intestino da cui fuggono tossine, vista l’estrema vicinanza con questo, quindi molto utile potrebbe essere una disintossicazione intestinale.
Un avvocato di nome Larry Clap è guarito due volte dal cancro alla prostata senza interventi chirurgici seguendo una terapia che prevede tra l’altro utilizzo di massaggi esterni ed interni della prostata, esercizi di flessione delle gambe da sdraiati a “farfalla” cioè a piedi uniti con le gambe aderenti al pavimento da eseguire 10 volte al giorno allungando le gambe e poi riportandole verso il ventre.
Molto consigliata anche la zucca che infatti contiene molto zinco. Da osservazioni sul suo caso clinico relative a ricerche durate 7 anni durante le quali si è avvalso della preparazione di biologi, medici, dentisti e terapisti alternativi, è arrivato ad affermare che i malati di cancro hanno valori ematici di albumina inferiori a 4 (g/dl) mentre chi li ha sopra 4,4 non ha cancro, l’ideale di salute sarebbe un valore di 5 anche se la media in america è di 4,2.
L’ALBUMINA praticamente è la proteina più abbondante nel flusso sanguigno, il problema è che pur sembrando un circolo vizioso per mantenersi in salute, si dovrebbe riuscire a tenere alto il valore di albumina nel sangue, perché questa svolge una miriade di funzioni per l’organismo essendo lei stessa come una minuscolo frammento del fegato inviato alle cellule delle altre parti dell’organismo per combattere batteri e veleni, per fare si che i suoi valori rimangano alti è fondamentale tenere alta l’IGIENE, soprattutto quella delle mani, sotto le unghie si accumula la maggior quantità di batteri, quindi mangiarsi le unghie oltre a rovinare le unghie ci reca danni non indifferenti, visto che in media il 20% del sistema immunitario è impegnato a combattere i germi presenti sotto le unghie e sicuramente potrebbe essere impiegato in maniera migliore.
Siccome le cellule del sistema immunitario come linfociti T, B, macrofagi e esosinofili sono composte in alta percentuale da proteine e la concentrazione di proteine nel sangue deve rimanere costante, essendo l’albumina stessa una proteina deve calare la sua percentuale nel sangue in seguito ad un attacco riscontrato da parte di batteri, questo se accresce la “squadra” di cellule che lottano direttamente con essi indebolisce tutti quei ruoli svolti dall’albumina ovvero:
difesa dei tessuti più vulnerabili dai radicali liberi che possono operare una distruzione cellulare alterandone il DNA e provocare il cancro.
Protezione dalle malattie cardiache grazie al trasporto di vitamine antiossidanti in aiuto alla pulizia delle coronarie trattenendo gli acidi grassi che tendono ad intasare le arterie e stabilizzando il rapporto tra colesterolo buono e cattivo (HDL/LDL)
Blocco dei prodotti di scarto come tossine e i farmaci pericolosi, disintossicazione dei fluidi circondanti le cellule.
favorisce il flusso sanguigno evitando l’aggregazione di globuli rossi ed altre sostanze è essenziale per il trasporto nell’intero organismo di sostanze come vitamine, magnesio, zinco, rame, ormoni tiroidei, bilirubina, acidi grassi, ormoni sessuali, acido urico e regola lo a distribuzione delle sostanze nutritive tra sangue e cellule stabilizza i globuli rossi e gli ormoni della crescita svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell’acqua nei tessuti purifica il fluido cerebrospinale, nutre le cellule cerebrali e mantiene la barriera ematoencefalica che protegge il cervello da sostanze dannose trasporta l’ormone cortisolo cosiddetto ormone anti-stress, che riduce i danni provocati dall’affaticamento al timo, al cervello e ai tessuti connettivi aiuta a garantire un’adeguata quantità di alcuni minerali fondamentali nelle ossa
Protezione del Terreno biologico mantenendo l’equilibrio acido/base sanguigno e corporeo [si riportano qui anche i valori ideali che contraddistinguono un buono stato di salute determinati dalla Bioelettronica di rapporto ossido-riduzione (rH) e di resisitività (Ro’) o anche dette coordinate elettromagnetiche di sangue oltre che di urina e saliva:
Sangue pH: 7,30-7,35; rH: 21,5-23,5; rò: 190-210
Saliva pH: 6,50-6,75; rH: 21,5-23,5; rò: 296-500
Urina (prelevata appena alzati) pH: 6,50-6,80; rH 22,5-24,5; rò: 30-40
I 3 Fattori o Coordinate Elettromagnetiche interdipendenti della Bio Elettronica sono:
1 – fattore di ionizzazione o magnetico; massa o di inerzia: pH, quindi il grado di acidità o di alcalinità.
2 – fattore di carica elettronica o di elettricità; elasticità, sensibilità: quanti elettroni vi sono in un determinato pH espresso in micro volt rH.
3 – fattore di resistività o dielettrico; viscosità o di surriscaldamento espresso in Ohm: rò od R.
I seguenti fattori aumentano l’ormone prolattina, che aumenta l’assunzione di testosterone nella prostata dando luogo ad una maggiore disponibilità per la sua conversione in DHT, e andrebbero quindi evitati:
– birra
– stress
– triptofano (è un amminoacido)
Invece lo zinco riduce la secrezione di prolattina, e in effetti già da studi degli anni Settanta risulta in grado di diminuire il volume della prostata, questo è dovuto anche alla capacità inibitoria dello zinco sull’enzima 5-alfa-idrossilasi che converte il testosterone in DHT in maniera irreversibile. Quindi occorre assumere cibi che ne contengono.
Il dosaggio consigliato è di 50 mg/die, il trattamento al massimo dovrebbe durare per 6 mesi con monitoraggio durante la cura della cupremia. E’ consigliato soprattutto sottoforma di picolinato.
E’ consigliato assumere 1 cucchiaio 2 volte al giorno di olio di lino perché si è visto che il liquido seminale ed il secreto prostatico hanno valori anormali di acidi grassi essenziali, ripristinabile con tale olio, e i sintomi legati all’ingrossamento della prostata sono migliorati dopo tale trattamento.
E’ consigliato anche evitare di portare indumenti stretti come i pantaloni attillati che premono sulla prostata e rendono più difficoltoso il fluire di sangue e linfa, peggiorando il processo di smaltimento di tossine particolarmente critico per la vicinanza con l’intestino.
L’alcool e i pesticidi influiscono promuovendo la iperplasia prostatica, mentre tenere un livello basso di colesterolo aiuta a migliorare o a prevenire il problema.
E’ importante riequilibrare i livelli degli estrogeni, tenendoli bassi, in quanto l’assorbimento di zinco a livello intestinale, per poter poi agire sulla prostata, è inibito da alti livelli di estrogeni, mentre è facilitato dalla presenza di androgeni.
Sono consigliati anche Serenoa Repens, un estratto di polline di fiori, risultato efficaci nel migliorare molti sintomi che accompagnano questa problematica soprattutto la nicturia, e il Cernilton, buono per tutti i sintomi come nicturia, disuria, minzione prolungata, ritardata, gocciolamento dopo la minzione, intermittenza, deplezione incompleta con una percentuale media di miglioramento del 70% su 79 pazienti.
Dosaggio: estratto di polline di fiori (per esempio Cernilton, 63 mg 2-3 volte/die)
Gli amminoacidi glicina, acido glutamico e alanina si sono dimostrati efficaci nel 95% dei pazienti sotto osservazione, nel migliorare la sensazione di riempimento vescicole, ma questo sembrerebbe dovuto ad un’azione inibitrice dei neurotrasmettitori, quindi tale intervento è solo palliativo.
Dosaggio: glicina, acido glutammico, alanina, 200 mg/die ciascuno.
E’ consigliata una dieta iperproteica, ipoglicidica con basse quantità di grassi animali ed alte di grassi insaturi, dopo la risposta del paziente si può tornare ad una dieta normale.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
Attenzione il Peperoncino fa male alla prostata
Consigli: Pozioni a base di erbe ad azione diuretica ed emolliente, in grado di attenuare la tensione ed il dolore che si instaura a livello della prostata, con: Gallo, Linaiola, Sassifraga, Violacciocca + Cura dell’Aglio (veramente importante)
vedi Rimedi Naturali per Prostatiti: cercare in Prodotti: Semi di Pompelmo + Semi di Zucca
La Palma della Florida o Serenoa Repens (nota anche come palmetto seghettato) è alla base dei prodotti naturali più usati per la cura dell’ipertrofia prostatica. In età adulta fin dai 30 anni, l’assunzione di Serenoa repens è una strategia consigliata ed efficace non solo per la cura, ma anche per la prevenzione dell’ipertrofia prostatica benigna.
Recentemente è stato dimostrato che l’estratto di Serenoa è utile nel combattere anche l’alopecia androgenica, cioè la perdita di capelli nell’uomo legata agli ormoni androgeni, favorendo l’arresto della caduta dei capelli e una loro parziale ricrescita.
Solo, la palma della Florida (palmo di sega) non basta anche se sai gia’ che i maschi l’hanno usata per secoli….ma la sua efficacia è lungi dall’essere sconvolgente.
Una semplice pillola di palma Florida lascia solo un effetto mediocre. Questo è accettabile solo se si hanno problemi di prostata minore.
Il principio attivo di questa pianta è stato identificato da molto tempo, ed è il beta-sitosterolo. Il suo nome scientifico è complicato, quindi qui lo chiamiamo BTA.
Quando il BTA è sufficientemente concentrato, ti permette di svuotare la vescica la prima volta, che impedisce di tornare nuovamente al gabinetto.
Uno studio importante ha mostrato che la BTA aumenta notevolmente il flusso dell’urina – 3,5 volte più di un placebo.
Questo studio è stato randomizzato, a doppio cieco, controllato con placebo e multicentrico.
200 maschi con ipertrofia prostatica benigna hanno ricevuto casualmente 180 mg di BTA o placebo su base giornaliera. Sei mesi di integrazione hanno migliorato i sintomi dell’ipertrofia prostatica.
Il flusso urinario, tra gli altri, è aumentato da 9,9 ml / s a 15,2 ml / s, mentre nei soggetti di controllo è aumentato da 10,2 a 11,4 ml / s. Inoltre, l’urina residua nella vescica aumenta da 65,8 ml a 30,4 ml, una riduzione di quasi il 65% [1].
Questa è stata la prima volta che uno studio di qualità ha mostrato un tale effetto di un prodotto naturale per la prostata.
Puoi anche preoccuparti che l’effetto sia troppo forte ! Ma non preoccuparti….invece di urinare alcune gocce alla volta, il BTA ti permette di dimezzare il tempo trascorso nel gabinetto.
Altre piante con elevate concentrazioni di BTA hanno mostrato effetti impressionanti contro i problemi della prostata.
Tra queste piante sono radici di ortica, prugne africane e semi di squash.
Gli erboristi chiamano l’ortica “l’impianto con mille virtù”.
In Germania, le autorità sanitarie hanno riconosciuto i suoi benefici nel trattamento delle patologie urinarie causate dall’ipertrofia prostatica.
I risultati di uno studio clinico di 720 pazienti nel 2013 indicano che l’estratto di ortica migliora i sintomi urinari correlati alla BPH e riduce la dimensione della prostata rispetto al placebo [2].
Le foglie di ortica contengono anche quercetina, un flavonoide che allevia i sintomi infiammatori della prostata [3].
La radice di ortica Urtica dioica è efficace da 100 mg al giorno.
Il Pygeum africanum contro “la malattia del vecchio”
Conosciuto anche come prugna africana, le tribù sudafricane utilizzavano la corteccia per curare i disturbi della vescica, che chiamavano “la malattia del vecchio”. Perché aiuta la vescica a contrattare, rendendo più facile l’urina.
D’altra parte, lo Pygeum africanum rallenta la crescita delle cellule della prostata.
I problemi della prostata derivano dal fatto che la prostata diventa troppo grande e blocca l’uretra, il canale che consente all’urina di uscire dalla vescica. Rallentare la crescita delle cellule della prostata è centrale in una strategia per ripristinare la buona “urinazione” (termine medico che significa urinare).
Tuttavia, questo rimedio non ha un uso tradizionale: in Europa l’estratto della corteccia di Pygeum africanum è stato utilizzato anche nel campo medico per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna fin dalla metà degli anni Sessanta [4 ].
Nel 2002, una meta-analisi di 1.562 pazienti ha concluso che la prugna africana è efficace nel alleviare i disturbi urinari associati con BPH. Uno di questi studi clinici ha mostrato che gli effetti benefici della prugna africana persistevano per un mese dopo la sospensione del trattamento [5].
Gli effetti sono visibili da 100 mg al giorno di Pygeum africanum.
Con il seme della zucca, si ritorna meno spesso
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’uso medicinale dei semi di zucca per alleviare i sintomi associati all’iperplasia prostatica benigna (BPH).
Uno studio di 60 uomini con BPH ha mostrato che il 90% di loro ha avuto un buon o molto buon miglioramento del loro comfort urinario dopo aver ricevuto l’olio di semi di zucca per 7-10 mesi [6] . Ciò ha comportato una riduzione della minzione improvvisa e frequente, una completa sensazione di drenaggio e un flusso più potente e regolare di urina.
I vantaggi del seme di zucca sul comfort urinario si possono sentire nelle prime settimane. Infatti, in uno studio di 2.245 pazienti BPH, il numero di urine giornaliere è aumentato da 9 a 6 dopo 12 settimane, con 500-1000 mg di estratto di semi di squash al giorno [7 ].
Combinando i segreti della natura per la prostata
Quando sono state identificate piante e sostanze nutritive complementari, è possibile potenziare (aumentare) i loro benefici.
Per esempio, i ricercatori hanno iniziato nel 1995 ad associare la palma della Florida e l’ortica per ottenere risultati migliori [8]. Altri studi che combinano la prugna africana e l’ortica o la palma in Florida hanno anche mostrato una maggiore efficacia nei confronti dei disturbi della prostata [9].
Le combinazioni possibili sono numerose e aumentano le tue possibilità di trovare:
– Un flusso urinario più forte, senza forzarti
– Migliorata capacità di drenaggio, per vuotare la vescica contemporaneamente
– Notti complete di sonno senza essere interrotti da un “orologio biologico” sbilanciato
– Una prostata sana, e quindi una coscienza calmata.
Oltre a queste piante, è consigliabile aumentare l’assunzione di zinco che riduce il volume della prostata. È stato dimostrato che il più zinco nelle cellule della prostata, meno crescono. Lo zinco porta anche all’apoptosi (suicidio cellulare), che diminuisce leggermente il volume della prostata.
Questo effetto apoptotico è dovuto all’induzione dello zinco di un’autoregolazione dei geni di crescita cellulare nei mitocondri [10].
Si noti che lo zinco anche partecipa a inibire la trasformazione del testosterone in DHT (la sostanza che causa la crescita della prostata).
C’è ancora una cosa da sapere su zinco …
Forse avete sentito parlare degli effetti speciali che gli alimenti ricchi di zinco hanno in vita intima …
L’ostrica, la più ricca fonte di zinco nella natura, è anche considerata “il campione degli afrodisiaci” [11].
Questo effetto è spiegato dal fatto che lo zinco stimola la produzione di testosterone e la produzione di sementi maschili, molto ricche di zinco.
Ma in ogni caso, il fatto è che una prostata più sana necessariamente coinvolge una vita intima più intensa e molto più soddisfacente.
Quindi non sorprendi se ti rendi conto che i momenti trascorsi nel “letto” sono più divertenti, prima di dormire dormi, ma anche durante la giornata.
Fonti:
[1] Berges R.R. et al., Treatment of symptomatic benign prostatic hyperplasia with beta-sitosterol: a 18-month follow-up, BJU Int., May, 85(7):842-6, PMID 10792163.
[2] Safarinejad MR, Urtica dioica for treatment of benign prostatic hyperplasia: a prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled, crossover study. J Herb Pharmacother. 2005 ; 5(4):1-11.Ghorbanibirgani A et al., The Efficacy of Stinging Nettle (Urtica Dioica) in Patients with Benign Prostatic Hyperplasia: A Randomized Double-Blind Study in 100 Patients. Iran Red Crescent Med J. 2013 ; 15(1): 9–10.
[3] Shoskes DA et al., Quercetin in men with category III chronic prostatitis: a preliminary prospective, double-blind, placebo-controlled trial. Urology 1999 ; 54(6):960-3.
[4] Szolnoki E. et al., The effect of Pygeum africanum on fibroblast growth factor (FGF) on transforming growth factor beta (TGF beta 1/LAP) expression in animal model, Acta Microbiol. Immunol. Hubg., 2001, 48(1):1-9. 2. Yablonsky F. et al., Antiproliferative effect of pygeum africanum extract on rat prostatic fibroblasts, J. Ur., 1997 Jun, 157(6):2381-7. 3. Levin R.M. et al., Low dose tadenan protects the rabbit bladder from bilateral ischemial/reperfusion-induced contractile dysfunction, Phytomedicine, 2005 Jan, 12(1-2):17-24.
[5] Wilt T et al., Pygeum africanum for benign prostatic hyperplasia. Cochrane Database Syst Rev. 2002; 1.Breza J et al., Efficacy and acceptability of tadenan (Pygeum africanum extract) in the treatment of benign prostatic hyperplasia (BPH): a multicentre trial in central Europe. Curr Med Res Opin. 1998 ; 14(3):127-39.
[6] A. Hamvas and others, ‘Experience with the Peponen Capsule in the Management of Benign Prostatic Hyperplasia’, International Urology and Nephrology, 23.1 (1991), 51–55
[7] M. Friederich, C. Theurer, and G. Schiebel-Schlosser, ‘Prosta Fink Forte®-Kapseln in der Behandlung der benignen Prostatahyperplasie. Eine multizentrische Anwendungsbeobachtung an 2245 Patienten’, Complementary Medicine Research, 7.4 (2000), 200–204
[8] Schneider HJ et al., [Treatment of benign prostatic hyperplasia. Results of a treatment study with the phytogenic combination of Sabal extract WS 1473 and Urtica extract WS 1031 in urologic specialty practices]. [Article in German]. Fortschr Med. 1995 ; 113(3):37-40.Lopatkin N et al., Long-term efficacy and safety of a combination of sabal and urtica extract for lower urinary tract symptoms–a placebo-controlled, double-blind, multicenter trial. World J Urol. 2005 ; 23(2):139-46.Lopatkin N et al., Efficacy and safety of a combination of Sabal and Urtica extract in lower urinary tract symptoms–long-term follow-up of a placebo-controlled, double-blind, multicenter trial. Int Urol Nephrol. 2007 ; 39(4):1137-46.
[9] Krzeski T et al., Combined extracts of Urtica dioica and Pygeum africanum in the treatment of benign prostatic hyperplasia: double-blind comparison of two doses. Clin Ther. 1993 ; 15(6):1011-20.Belcaro G et al., Supplementary management of benign prostatic hypertrophy with Prostaquil. An 8-week registry. Minerva Gastroenterol Dietol. 2015 Oct 22
[10] Feng P. et al., Direct effect of zinc on mitochondrial apoptogenesis in prostate cells, Prostate, 2002 Sep. 1st, 52(4):311-8.
[11] Ebisch IM, Thomas CM, Peters WH, Braat DD, Steegers-Theunissen RP. The importance of folate, zinc and antioxidants in the pathogenesis and prevention of subfertility. Hum Reprod Update. 2007 Mar-Apr;13(2):163-74.
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VEGETARIANESIMO
Secondo uno studio del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, mangiare regolarmente verdura riduce di un terzo il rischio di ipertrofia della prostata; “eating four or more servings of vegetables daily was associated with a 32 percent reduction in risk…”
L’ipertrofia della prostata (in inglese BPH) è una sindrome benigna ma fastidiosa che viene a molti uomini con l’avanzare dell’età
“…symptomatic benign prostatic hyperplasia, or BPH. The bothersome condition is associated with frequent and painful urination that affects about half of all men by the time they reach 50 and nearly all men by age 70.”
Secondo lo stesso studio, anche un consumo moderato di alcol avrebbe un effetto positivo, almeno su questa patologia (il discorso sull’alcol sarebbe molto più ampio però, mettendo in conto anche gli effetti negativi).
“regular, moderate alcohol consumption (no more than two drinks a day) was associated with a 38 percent decline in BPH risk.”, una dieta ricca di grassi aumenterebbe invece i rischi. Mi verrebbe da osservare che forse bisognerebbe anche vedere che tipo di grassi erano e come erano cotti, perché se guardiamo all’uso dei grassi nella dieta dell’americano medio, probabilmente non si tratta dei più salutari.
Però, nell’articolo sul sito del Centro, si afferma che il problema riguarderebbe qualsiasi tipo di grasso, in base a un meccanismo ancora da chiarire ma forse su base ormonale.
“We don’t really know how it’s working but it’s pretty clear that eating a high amount of fat – and it doesn’t appear to matter what kind of fat – increases the risk of BPH,” Kristal said.
The study found small, incremental increases in BPH risk as fat intake increased, with the most substantial risk – more than 30 percent – among men who got about 40 percent of their calories from fat.
High fat intake increases the body’s overall inflammatory response and it also increases levels of circulating hormones such as estrogens and androgens, he said, both of which may affect prostate tissue.
http://www.fhcrc.org/about/ne/news/2008/02/12/heart_prostate.html
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Il peperoncino fa male alla prostata – Allarme dagli urologi
By Adnkronos/Adnkronos Salute – Set. 2007
Il re degli afrodisiaci a tavola finisce sotto accusa. Il peperoncino, gettonatissimo nel Meridione ma amato indistintamente da un estremo all’altro dello Stivale, rientra tra gli alimenti dannosi per la prostata, con possibili ripercussioni anche sulle performance ‘sotto le lenzuola’.
Non solo. Per gli uomini amanti della buona tavola le cattive notizie non finiscono qui. Non devono infatti esagerare con la birra, con i crostacei, un altro alimento noto per le sue proprietà afrodisiache, e ancora spezie, insaccati, pepe, superalcolici e caffé. E’ questa una delle raccomandazioni contenuta nel decalogo messo a punto dalla Società italiana di urologia (Siu) in occasione della giornata europea di informazioni sulle malattie prostatiche, in programma venerdì prossimo.
Presentato oggi a Roma, il decalogo, che promette di far storcere il naso a molti, almeno per le raccomandazioni in campo alimentare, punta a essere una vera e propria dichiarazione di guerra al tumore alla prostata, neoplasia che colpisce circa 46 mila italiani l’anno uccidendone 7 mila, con “un’incidenza in crescita del 12-13% negli ultimi cinque anni”, spiega Vincenzo Mirone, presidente del Siu, a margine dell’incontro.
A rendere peperoncino, birra, crostacei e una manciata di altri alimenti ‘nemici’ della prostata “è quello stesso elemento che li rende noti come afrodisiaci – spiega Mirone – Questi cibi, infatti, irritano la prostata, stimolando la necessità di eiaculare”. In altre parole, ‘accendono’ il desiderio di chi li consuma, “ma finiscono per essere dannosi per questa ghiandola”.
Inchiodato sul banco degli imputati, dunque, proprio per una delle qualità migliori che gli vengono riconosciute, “il peperoncino non va consumato più di due volte a settimana”, raccomanda l’esperto. “Una notizia, questa – ironizza Franco Cuccurullo, presidente del Css – che in molte Regioni del meridione potrebbero condurre alla pubblica lapidazione chi le diffonde. Ma non bisogna avere paura di dire la verità quando di mezzo c’è la salute”. Un altro consiglio che sorprende è evitare la pratica del coito interrotto: “quando c’è lo stimolo di eiaculare – puntualizzano gli esperti – va assecondato, non interrotto volontariamente”.
Dal decalogo messo a punto dalla Siu non arrivano tuttavia solo cattive notizie. “L’attività sessuale – si legge nel decalogo – non è nociva, anzi: se praticata con regolarità ha effetti benefici”. L’astinenza prolungata, al contrario, provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica e una possibile infezione seminale”.
Il decalogo raccomanda inoltre di preferire cibi contenenti sostanze antiossidanti, ovvero ricchi di vitamine A, C, E, selenio, zinco e manganese. In altre parole scegliere – tra gli altri – carote, broccoli, cavolfiori, peperoni, noci, carni rosse, fegato e cereali integrali, sicuramente più benefici di crostacei e peperoncini.
Bere almeno due litri di acqua al giorno per ridurre il peso specifico delle urine ed evitare infezioni – si legge poi tra le regole d’oro – praticare attività fisica, regolarizzare la funzione intestinale e moderare l’uso delle due ruote se la prostata è a rischio. Raccomandazioni, queste, che andrebbero seguite alla lettera soprattutto superati i 40 anni, quando i rischi di venire colpiti dal cancro alla prostata iniziano a farsi piu’ alti. Piu’ dell’80% dei casi di neoplasia prostatica – ricordano gli esperti della Siu – e’ diagnosticato in pazienti sopra i 65 anni, e il 94% delle morti si registra nello stesso gruppo d’eta’. Ma se tra i parenti di primo grado si registrano casi di tumore, le probabilita’ di ammalarsi aumentano di ben quattro volte.
Tratto da: biospazio.it
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Secondo dati riportati sul Journal of the American Medical Association la Serenoa repens, potrebbe essere la svolta per cercare di ostacolare l’ipertrofia prostatica benigna e chissà, magari anche il carcinoma prostatico.
Ma che cosa è la Serenoa repens ? E’ una palma nana presente in particolar modo nel sud-est degli Stati Uniti, sopratutto in prossimità delle coste e lungo il litorale. Sin dai tempi dei nativi americani aveva degli effetti benefici verso tutte quelle patologie che riguardavano il sistema urinario, e l’apparato genitale maschile.
Data l’importanza di questi effetti, con gli anni, lentamente si sono studiati i principi attivi di questa pianta. Questi studi sono andati avanti anche per la necessità di trovare, al più presto possibile, una soluzione per la cosiddetta “malattia del secolo”:
il cancro. In particolar modo, indirizzata verso una parte ben precisa dell’apparato genitale maschile: la prostata.
Secondo studi, iniziati negli anni ‘90, ma particolarmente frequenti negli ultimi anni, la Serenoa repens, conterebbe dei principi attivi in grado di migliorare l’effetto negativo ormonale (causa primaria dell’ipertrofia prostatica benigna e non) sulla ghiandola prostatica. La Serenoa repens è ricchissima di acidi grassi e fitosteroli. La ricerca pubblicata su JAMA, ha evidenziato l’efficacia nel trattamento dei sintomi della iperplasia prostatica benigna.
Con l’avanzare della ricerca e degli studi si potrà risolvere uno dei più grandi problemi, da un punto di vista patologico, che preoccupano l’uomo adulto.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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Per curare in modo Naturale i problemi di prostata: il massaggio prostatico e gli integratori naturali.
Il massaggio prostatico è un toccasana per mantenere la prostata in buona salute e un rimedio naturale per curare problematiche comuni e diffuse per tutti colori che rifuggono la medicina tradizionale.
Scegliendo il massaggiatore anatomico più adatto alle specifiche esigenze e utilizzandolo quotidianamente, è stato dimostrato che sin dai primi giorni si possono notare notevoli miglioramenti generali. Grazie all’azione drenante indotta e all’espulsione di eventuali sieri e liquidi infetti, infatti, si riduce notevolmente la sterilità maschile, si curano la prostatite e l’ipertrofia prostatica e i sintomi annessi.
La prostata è stata identificata come il Punto G dell’uomo, il centro del piacere sessuale maschile: bastano palpazioni e un massaggio prostatico per provocare robuste erezioni e orgasmi molto più intensi e duraturi senza la stimolazione del pene.
Questa pratica veniva utilizzata già agli inizi del ‘900 dalle mogli che utilizzavano un massaggiatore prostatico di ferro per agire manualmente sulla prostata dei mariti durante i rapporti sessuali; inoltre, il massaggio prostatico era consigliato dai medici come unica terapia per curare qualunque problema di prostata fino all’avvento degli antibiotici, che pero’ hanno gravi controindicazioni; senza contare la tradizione orientale secolare che ruota attorno a questa pratica.
Si consiglia ai non esperti, sia durante i rapporti sessuali di coppia sia durante la masturbazione, di utilizzare un massaggiatore prostatico solo accompagnandolo all’uso di un buon lubrificante a base di olio per addolcire l’inserimento.
Per i problemi di prostata ingrossata, dovuto nella gran maggior parte dei casi all’età (circa l’80% degli uomini soffre di prostata ingrossata raggiunti gli 80 anni), esistono rimedi naturali che aiutano a contenere il problema e i sintomi connessi sia di giorno che di notte: sono integratori alimentari in capsule a base di erbe e senza controindicazioni. Grazie ad un utilizzo quotidiano e costante delle capsule, in poche settimane si possono ottenere ottimi risultati come:
– abbassamento delle minzioni notturne,
– riduzione dell’ingrossamento prostatico, dei sintomi urinari, riduzione dei dolori,
– miglioramento generale della prostata.
Prodotti integratori
Tra i prodotti consigliati si annoverano i massaggiatori prostatici, maneggevoli e confortevoli e/o la loro versioni vibranti, che aiutano a raggiungere dolcemente le parti più profonde della prostata .
Tra gli integratori naturali si consiglia quelli per il riordino della flora batterica intestinale e quelli per il sistema enzimatico, l’alimentazione crudista, oltre ad una serie di clisteri casalinghi.
Bagni freddi di sedere: sedersi in una bacinella piena di acqua fredda di rubinetto per 15-20 minuti prima di mangiare, mai dopo, per almeno 1 mese.
Cataplasmi freddi sul ventre e sull’ano fin dietro nella parte bassa della schiena, ogni notte per almeno 2 mesi.
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vedi anche: Medicina Quantistica
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Ecco un metodo utile per mantenere e/o recuperare la Salute
Metodo MC in sintesi si basa su tre fattori primari per ottenere risultati di eccellenza. Serve per disintossicare, deparassitare ed aiutare il ripristino della flora batterica autoctona, alterata per vari fattori: Vitamina K1, Vaccini, Farmaci, acque inquinate, cibi industriali intossicati da agricoltura chimica, ecc.
– Primo tra tutti la selezione e la qualità dei prodotti
– Secondo la compatibilità e il valore sinergico dei prodotti con il soggetto che li deve utilizzare
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