FIBROMI
I fibromi dell’utero sono neoformazioni benigne chiamate anche fibromiomi, leiomiomi o miomi. Non sono associati ad un aumentato rischio di cancro dell’utero perché raramente subiscono trasformazioni maligne. Quasi tre donne su quattro manifestano fibromi durante la loro vita.
I sintomi più comuni, non sempre presenti, possono essere: emorragia mestruale, flusso prolungato, sensazione di pressione pelvica, spotting, dismenorrea, dolore alla minzione, stitichezza, lombalgia. I sintomi sono influenzati da vari fattori, come ad esempio le dimensioni e la posizione del fibroma. Raramente si presentano in forma acuta e improvvisa (dolore ed emorragia).
La maggior parte delle donne con fibromi dell’utero non necessita cure. Nel caso di sintomi, la terapia medica convenzionale è basata su ormoni (non privi di rischi) o antidolorifici, ma si tratta quasi sempre di interventi del tutto sintomatici. Nei casi più gravi o di grossi fibromi si ricorre alla chirurgia. Più di recente è stata introdotta l’embolizzazione dell’arteria uterina (1).
L’emorragia mestruale è uno dei sintomi più problematici causati dal fibroma dell’utero e purtroppo uno di quelli che la medicina risolve troppo spesso con il radicale intervento di isterectomia (asportazione dell’utero). In Italia, per quanto riguarda questo genere di intervento, i chirurghi hanno la mano pesante. Ogni anno le isterectomie sono 70 mila, considerate un numero eccessivo secondo l’ Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani) (2).
Fibromi e alimentazione – vedi: Crudismo
Molti sconsigliano il consumo di grassi animali, carne e latticini dato che non tutti gli studi confermano questa associazione (3).
Per quanto mi riguarda, il problema non è in questi alimenti in quanto tali, ma eventualmente in quello che veicolano se provengono da produzioni dove si utilizzano farmaci, ormoni, pesticidi e conservanti. Anche l’ eccesso di acidi grassi omega-6 che caratterizza il grasso di animali nutriti prevalentemente a soia e cereali potrebbe avere il suo peso. Inoltre, mi preoccuperei soprattutto dell’eccesso di farine e zuccheri raffinati, oli di semi e grassi idrogenati che dominano la nostra alimentazione moderna, più che delle proteine e dei grassi animali.
Fibromi e sovrappeso
E’ stata dimostrata una certa relazione tra obesità e formazione di fibromi, sebbene non confermata da tutti gli studi.
Fibromi e stress
Lo stress produce un eccesso di cortisolo che inibisce la produzione di progesterone ovarico. Sulle lunghe questo porta ad un aumento relativo degli estrogeni. Quando gli estrogeni dominano, allora i fibromi possono aumentare di dimensione.
Fibromi e attività fisica
Uno studio ha mostrato che un’attività fisica intensa di 7 ore o più alla settimana riduce del 30-40% la comparsa di fibromi. L’attività fisica sembra influire più sulla comparsa dei fibromi che sulla crescita di quelli già presenti (4).
Inoltre, una moderata attività fisica giornaliera aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale e quindi i flussi ormonali che possono influenzare la comparsa o lo sviluppo di un fibroma.
Fibromi e funzionalità tiroidea
Nel caso di ipotiroidismo, l’ipofisi aumenta la sua attività per indurre la tiroide a produrre più ormoni. Questa iperattivazione dell’ipofisi può però coinvolgere anche le ovaie, aumentare quindi la produzione di estrogeno e alla fine influenzare la comparsa o la crescita dei fibromi uterini.
Medicine non convenzionali (MNC)
Se i fibromi compaiono precocemente rispetto al presunto periodo in cui la donna andrà in menopausa hanno molto più tempo per crescere di dimensioni e causare dei sintomi. Le diverse terapie naturali possono essere di grande aiuto nel frenare l’evoluzione dei fibromi e nel contrastare gli eventuali sintomi associati. In questo modo è possibile tenere sotto controllo il problema, accompagnare la donna verso la menopausa e salvare l’utero.
Per l’impostazione di una strategia terapeutica efficace e bene prima completare il necessario percorso diagnostico (vista ginecologica, ecografia, ecc.) e poi rivolgersi ad un medico esperto in MNC.
Controlli ecografici periodici potranno confermare o meno l’efficacia della cura.
Organoterapici
– Corpo luteo: a basse diluizioni serve per stimolare la produzione di progesterone, da assumere soprattutto nella seconda metà del ciclo.
Può essere vantaggiosamente usato anche sotto forma di iniezioni sottocutanee.
– Folliculine: da assumere a medie alte diluizioni il 7° e il 14° giorno del ciclo.
– Utero: ad alte diluizioni serve per frenare l’ipertrofia.
– Tiroide: a basse diluizioni può essere molto utile nei casi di modesta ipofunzione tiroidea.
Fitoterapici – vedi: Prodotti Naturali
– Agno casto, Vitex agnus cactus: agisce direttamente sull’ipotalamo e modula l’assetto ormonale femminile. Assunto per diversi mesi regola il ciclo e può arrestare la crescita dei fibromi.
– Borsa pastore, Capsella bursa-pastoris: ha un’azione antiemorragica uterina ed è molto utile nei casi di flussi abbondanti.
– Alnus incana, Sequoia gigantea, Vaccinium vitis idaea: sono tre gemmoterapici utilizzati nei fibromi uterini per contrastarne la crescita.
– Alchemilla, Alchemilla vulgaris, e Achillea, Achillea millefolium: sono altre piante medicinali ad azione antiestrogenica e antiemorragica.
– Cardo mariano, Sylibum marianum, Tarassaco,Taraxacum officinalis, Bupleurum, Bupleurum chinense e altre piante con tropismo epatico: attivano le funzioni epatiche e mettono quest’organo nelle condizioni
migliori per metabolizzare in modo efficace gli estrogeni. Le funzioni epatiche possono diventare meno efficienti se si sono assunti ormoni sintetici, pillola anticoncezionale e altri farmaci chimici.
– Ginkgo biloba: l’estratto standardizzato può essere utile nel caso di dismenorrea associata al fibroma.
– Olio di ricino: si applica sotto forma di impacchi caldi sul basso ventre, per circa un’ora e mezzo, per cicli di 4-5 giorni a settimana, per diversi mesi. Sono un po’ impegnativi, ma spesso molto efficaci.
Altro
– Te verde: un estratto somministrato ai topi è stato in grado di ridurre significativamente le dimensioni dei fibromi dell’utero (5)
– Erbe cinesi: un preparato dal complicato nome di kuei-chih-fu-ling-wan somministrato per sei mesi ad un gruppo di donne con fibroma dell’utero è stato in grado di bloccare la crescita o di ridurre il volume dei fibromi nel 60% dei casi (6).
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1471615
Attenzione: in presenza di fibromi è bene evitare piante medicinali ricche di estrogeni, che spesso vengono prescritte nel periodo della menopausa.
Omeopatici
I rimedi che propone la Materia Medica sono numerosi. Ne cito solo alcuni tra i più importanti:
– Calcarea iodata: rimedio di tutte le ipertrofie ghiandolari. Agisce contemporaneamente sulla tiroide e sull’utero.
– Calcarea fluorica: è indicato in tutti gli indurimenti, soprattutto di tipo “legnoso”.
– Aurum muriaticum natronatum: fibromi voluminosi, duri ed emorragici.
– Hekla lava: fibroma di consistenza lapidea.
– Lapis albus: nel caso di consistenza più elastica. Si associano sintomi reumatici.
– Murex: flusso abbondante con grumi. Sensazione di pressione pelvica.
– Ipeca: flusso di sangue brillante e grumi. Si associano sintomi digestivi.
La scelta, non sempre facile, deve essere fatta solo da un medico omeopata. Esistono anche preparazioni complesse.
Ayurvedici
Offre svariati preparati composti molto efficaci e studiati per i diversi problemi legati alla presenza dei fibromi: emorragie, crescita fibromi, ciclo irregolare, ecc.
Spesso si tratta di preparati che contengono la Ashoka, Saraca Indica, tradizionalmente utilizzata nel caso di emorragie uterine, flussi abbondanti, fibromi uterini e leucorrea. Altre piante attive sono: Symplocos racemosa, Sida cordifolia, Tribulus terrestris, Asparagus racemosus, Vitis vinifera, Embelica officinalis. Ottimo è anche il preparato Triphala.
Vitamine
– Vitamina A: essenziale nel trattamento dei fibromi. Regola la replicazione cellulare e combatte le emorragie. Le fonti più ricche di vitamina A sono uova, grassi animali e fegato.
– Vitamina C: fondamentale per assorbire il ferro alimentare e combattere le emorragie, attraverso un’azione capillaroprotettrice.
– Vitamina E: può essere utile nel caso di dismenorrea e sintomi associati (nausea, cefalea, mammite,e cc.), che spesso si associa ai fibromi.
Bibliografia :
1) www.mayoclinic.com
2) www.ilmagnesio.it
3) Nagata C et al. Association of intakes of fat, dietary fibre, soya isoflavones and alcohol with uterine fibroids in Japanese women. Br J Nutr. 2009 May;101(10):1427-31.
4) www.fibroidnetworkonline.com
5) http://altmedicine.about.com
6) www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1471615
Un sentito ringraziamento al Dott. Francesco Perugini Billi per l’articolo originale.
Adattamento creativo & modifiche, by (Marco A) aranciameccanica.
Commento NdR: Come tutti problemi di salute anche questo tipo di tumore nasce come tutti gli altri tumori, vedi: Cancro, per cui va trattato per laMedicina naturale, come tutti gli altri tumori
L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e’ la Causa primaria
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo + Terapia Biologica Metabolica CRAP + Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo + PREVENZIONE, TERAPIA per il Cancro, perche’ NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico + Bioelettronica + Semeiotica e Biofisica
Documenti provanti l’indispensabilita’ delle Vitamine della Frutta e verdura, oltre ai sali minerali:
Doc.1 + Doc.2 + Doc.3 + Doc.4 + Doc.5 + Doc.6 + Doc.7 + Doc.8 + Doc.9 + Doc.10 + Doc.11 + Doc.12 + Doc.13 + Doc.14 + Doc.15 + Doc.16 + Doc.17 + Doc.18 + Doc.19 + Doc.20 + Doc.21 + Doc.22 + Doc.23 + Doc.24 + Doc.61
E tuttavia, laddove ci sia anche una piccola volontà e speranza di vivere, un’adeguata terapia fito-nutrizionale (NdR: anche via endovena con soluzioni mineral – vitaminiche – vedi QUI il medico che utilizza con successo questo sistema – l’ideale e utilizzare quelli non di sintesi chimica, ma di estrazione naturale – assieme all’assunzione via orale di fermenti lattici appropriati a seconda del paziente ed enzimi) può rendere normale il guarire naturalmente dal tumore, cosa che oggi vogliono farci ritenere impossibile o puramente miracoloso (vedi quei medici che alle volte preferiscono spedire il malato a Lourdes piuttosto che permettergli di curarsi naturalmente).
vedi anche : CURE Naturali del Cancro + Documentazione + Protocollo G. Puccio + Diritti negati + Ricercatore ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia + Come fare i clisteri di acqua basica + Cancro e Medicina Naturale + 1.000 Piante per il Cancro + Libro del dott. Nacci (Italiano) + Libro del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua basica al Bicarbonato di Sodio + Protocollo della Salute + Cancro + Diagnosi precoce
IMPORTANTE SCOPERTA su Latte materno e Cancro
Ricercatori svedesi dell’Università di Lund hanno trovato risultati promettenti dalla ricerca gli effetti della sostanza sui pazienti. con cancro alla vescica – Maggio 2017
Nei primi studi clinici con pazienti affetti da cancro della vescica, quelli iniettati con il composto ha cominciato a gettare le cellule tumorali morte attraverso la loro urina in pochi giorni.
Il composto derivante dal latte materno mira le cellule tumorali da solo, offrendo un’alternativa ai trattamenti chemio e radioterapia che danneggiano le cellule, sia sane e cancerose nel corpo.
http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/breast-milk-cancer-sweden-university-of-lund-a7735351.html