INTERVISTA al dr. TULLIO SIMONCINI (Oncologo)
A cura di Giuseppe Cosco
Il cancro resta ancora un male sconosciuto per la medicina ufficiale ecco perché è una malattia ancora inguaribile. Marziale, 1900 anni fa, ammoniva: <<non intellecti nulla est curatio morbi>> (non vi è cura per un male sconosciuto). Oggi la medicina ha smarrito l’arte di guarire e i suoi rimedi sono, sovente, peggiori del male. Il problema del cancro rimane complesso.
Diversi ricercatori, non allineati alle spiegazioni e relative terapie allopatiche e, perciò, osteggiati dalla medicina ufficiale, da anni studiano il problema. In Italia, tra gli altri, un medico romano, il dottor Tullio Simoncini, laureato in medicina e chirurgia, specializzato in diabetelogia, malattie del ricambio ed Oncologia + una laurea anche in filosofia, ha una sua teoria sul “male del secolo”.
Il medico ha partecipato a diverse trasmissioni televisive (tv private), dove, tra l’altro, ha esposto le sue teorie sul cancro e su altre malattie. Recentemente è stato, anche, relatore al convegno “Firenze-Medicina 2000” e al congresso internazionale di oncologia di Treviso.
Simoncini, dedicatosi da tempo alla comprensione e cura dei tumori, presenta una teoria molto interessante sull’eziopatogenesi della malattia cancerosa. Egli sostiene che svariate malattie e tra queste il cancro, non dipendono, come afferma la medicina ufficiale, da oscure cause genetiche, immunologiche, ecc., ma sono il risultato di un’affezione fungina <<non visualizzata né studiata nella sua dimensione intima connettivale>>.
Il medico nella sua lunga esperienza di malati che ha curato, secondo la sua teoria, ha constatato che il solo modo per distruggere le atipiche colonie fungine, responsabili delle patologie neoplastiche, consiste nel somministrare al sofferente <<una forte concentrazione di sali (in particolar modo il bicarbonato di sodio, da fare assumere in maniera peculiare rispetto alla sede del cancro>>.
Il dott. Simoncini tiene a precisare: <<Io non dico come fanno tanti altri di curare il tumore non proponendo alcuna ipotesi logica alternativa; è proprio secondo ciò di cui mi sono convinto a farmi suggerire una precisa terapia, ovviamente diversificata da caso a caso, da combinare con un trattamento ricostituente>>. Secondo la teoria di Tullio Simoncini, responsabile del cancro è un fungo e <<lo si può trattare solo con i sali, dal momento che i ritrovati antifungini ufficiali non agiscono nell’intimità dei tessuti>>. Ciò che colpisce di più, in questo studioso, è il suo procedere, nella ricerca, con intuizioni filosofiche confortate da grande rigore scientifico.
Cerchiamo di saperne di più.
L’INTERVISTA
Cosco: Come è nato questo suo interesse per la genesi e la terapia dei tumori ?
Simoncini: Nelle prime lezioni di medicina venni a conoscenza del tumore, del suo alone di mistero e della sua capacità distruttiva. Da allora nacque in me la passione incoercibile di studiare più a fondo il problema. Possibile, mi domandai, che l’uomo sia così impotente e alla mercé di un’entità così oscura? Incominciai allora ad imparare ad analizzare tutto in prospettiva antitumorale, cercando di interpretare fatti, persone e malattie in un’ottica concettualmente indipendente e svincolata dalle teorie ufficiali, che per me non avevano valore perché fallimentari. La qualcosa, come Lei può ben capire, non fu affatto facile, visto come quest’argomento è considerato tabù quando viene studiato da un’altra angolazione, che rigetta il dogma della medicina allopatica. Proseguii, tuttavia, con grande determinazione nei miei studi e nelle mie ricerche. L’occasione concreta per entrare nell’arena, però, me la offrì un’altra “malattia inguaribile”, la psoriasi, in cui avevo individuato le stesse caratteristiche di invasività e di irreversibilità delle neoplasie.
Dopo numerose considerazioni, riscontri e trattamenti risolutori difatti, avevo capito che la psoriasi non era altro che un fungo che “mangiava” la pelle a poco a poco, ad onta di tutte le creme, pomate e unguenti somministrati a proposito e a sproposito. E se il tumore, mi domandai, possedesse la stessa capacità distruttiva negli organi interni ? Di lì tutto il resto.
D.: Secondo Lei la medicina ufficiale, con tutti i mezzi e i finanziamenti che ha avuto ed ha a disposizione, perché continua a brancolare nel buio ?
R.: Perché la sua teoretica si è fermata al 1700; praticamente, al di fuori di alcuni settori della microbiologia, impera sovrano l’impianto linneiano della biologia, cioè esclusivamente tassonomico e descrittivo.
La conseguenza più grave che ne deriva, è l’eccessiva considerazione del sintomo e del rimedio sintomatico, con buona pace per la ricerca delle cause vere delle malattie e quindi con l’impossibilità di sradicarle completamente; non a caso oggi chiunque si ammali in maniera abbastanza seria, è condannato alle cure eterne, con tutte le ulteriori ricadute sulla salute.
Un altro elemento poi che impedisce quel salto di qualità che tutti desiderano, è senz’altro l’eccessiva fiducia dei ricercatori nel metodo sperimentale, che l’attuale epistemologia tra l’altro ha smascherato come inidoneo e insufficiente a risolvere problematiche di un certo livello e di una certa complessità, relegandolo ad una greve dimensione tautologica.
L’uomo è fatto solo in minima parte di elementi quantificabili e ripetibili, quindi l’impostazione popperiana della conoscenza non può portare che a marchiani e devastanti errori.
Tutta l’oncologia ad esempio, dipende da un’ipotesi mai dimostrata, quella genetica; e se fosse falsa, dove andrebbe a finire la faraonica quanto sterile programmazione di ricerche, educazione, prevenzione, terapie ecc. ? Completamente nel cestino, cosa che mi auguro avvenga presto, visti i risultati.
D.: Cosa è il cancro per lei ?
R.: Sono sicuro che il cancro è un’affezione fungina, in forma di colonie più o meno grandi, più o meno solide, più o meno diffuse. Se esiste una dimensione saprofitica innocua che può diventare patogena quando si sviluppa sugli epiteli (interni ed esterni) danneggiati, non vedo perché non possa essere prevista una patogenicità al quadrato, pur con infinite varianti, quando i funghi riescono a penetrare nell’organismo e ad attaccare l’inerme tessuto connettivo.
La loro aggressività poi, è direttamente proporzionale al rapporto tra tessuti differenziati e indifferenziati presenti nell’organo invaso: da una parte così ci sono i tessuti nobili inattaccabili (epiteliali, muscolari, e nervosi), dall’altra l’inerme tessuto connettivo, sede dei tumori maligni. Quando però ci si trova in quella parte del tessuto connettivo che possiede una certa differenziazione, ad esempio le strutture ghiandolari, lì è possibile una reazione di difesa, lì una colonia fungina cioè un tumore può essere incistato; siamo nel caso dei tumori benigni.
Per quanto gli è possibile, anche il tessuto connettivo tenta di incistare le colonie che si sviluppano; in questo processo però, dovendo utilizzare cellule meno differenziate e quindi con una minore capacità alla strutturazione complessa, è costretto a produrre una quantità di elementi cellulari in un rapporto notevolmente superiore rispetto alle unità fungine.
La massa tumorale allora sarà composta in questo caso, quasi esclusivamente da cellule dell’organismo, rappresentando le colonie solo delle piccole isole più o meno comunicanti.
I processi degenerativi sia cellulari che tessutali così, espressione della incapacità difensiva connettivale, sono assolutamente ininfluenti nella considerazione della genesi malattia, che è e rimane solo un’infezione esocellulare, per quanto atipica e complessa possa apparire.
D.: Ha guarito molti malati ? Ci vuole raccontare qualche caso emblematico ?
R.: Si, ho guarito molti malati di cancro (polmone, retto, fegato, colon, ecc.), alcuni dei quali sono tuttora viventi dopo oltre 15 anni. Il primo caso che mi fa piacere descrivere e che ho presentato al convegno di Firenze di settembre 1999, si riferisce ad uno dei primi pazienti di cui ho compilato l’anamnesi, quando ero volontario in un reparto dell’Istituto Regina Elena di Roma nei primi anni ’80. Mentre gli rivolgevo le domande di rito, ad un tratto la moglie che lo accompagnava mi interruppe e mi disse guardandomi profondamente: dottore, mi aiuti, ho ancora i figli piccoli; anche se mio marito ha un tumore al polmone, me lo salvi. Io le risposi: vuole davvero che provi ad aiutarla ? Se si, deve uscire senza farlo operare, altrimenti è la fine.
Qualche giorno dopo lo rividi a studio e incominciai a curarlo, tenendo conto che la causa della sua malattia era una epatomegalia che aveva determinato l’innalzamento dell’emidiaframma destro, con conseguente stasi polmonare e recettività all’invasione fungina.
Dopo 9 mesi di cure disintossicanti e ricostituenti, unite alla somministrazione di alte dosi di bicarbonato, avvenne la completa guarigione con normalizzazione del quadro radiografico: la massa era sparita. Il secondo caso si riferisce ad una mia zia malata di cancro allo stomaco che io convinsi ad uscire dalla clinica Moscati (oggi Columbus), 3 giorni prima dell’operazione.
Dopo 1 mese di cure e di bicarbonato somministrato in maniera peculiare, la massa sparì completamente con scomparsa di tutti i disturbi; vive tuttora ed ha 86 anni.
Un paziente con tumore alla vescica è l’ultimo caso che descrivo. Dopo una storia di poliposi recidivante, il viraggio ad uno stadio di malignità aveva suggerito l’intervento di cistectomia, circa due anni fa. Dopo trattamento della stipsi, la vera causa di degenerazione della mucosa vescicale, e dopo somministrazione mensile di bicarbonato ripetuta per due cicli, il paziente è guarito senza cistectomia e oggi non ha più disturbi. Mi fermo qui.
D.: Le sue ricerche e i suoi risultati hanno interessato la medicina ufficiale ?
R.: In via molto marginale. Io ho cercato di diffondere le mie teorie sia in campo nazionale che internazionale, ho trovato però molta superficialità e quindi indifferenza. L’ostacolo più grosso che ho trovato, ad eccezione di qualche caso, è stata la conformazione mentale dei medici e degli studiosi che ho contattato, abituati a vedere le cose per come gliele hanno inculcate nella mente.
“La Candida è un patogeno occasionale, opportunista”: con questa frase, che tra l’altro non spiega niente, spesso mi sono visto precludere ogni possibilità di dialogo. Certo, mi sono detto, se una mente scientifica non riesce distinguere la forma della frase (tranquillizzante e accattivante) dalla sua sostanza, dal fatto cioè che svela una profonda patogenicità, allora è inutile che continui a perdere tempo con chi è imbevuto intellettualmente solo di sterile conformismo e qualunquismo.
D’altronde già oltre mezzo secolo fa, un brillante medico russo che curava mediante l’idroterapia, Alexander Salmanoff, aveva denunciato il pericolo di un un supernozionismo e di una superinformazione con effetto paralizzante sul pensiero: è quello che sta accadendo oggi.
D.: Si sta facendo, da alcuni anni, una guerra esasperata contro il fumo. Crede che la sigaretta sia davvero uno dei maggiori responsabili della malattia cancerosa ?
R.: Innanzitutto non vedo come si possa imputare al fumo una causalità oncogena, quando si dichiara ufficialmente di non conoscere da che cosa il tumore sia causato. Anche addebitandogli poi una certo effetto generico concausale, così come migliaia di altri fattori, il contributo di causalità risulterebbe alfine, eccetto rari casi limite, globalmente ininfluente.
Credo perciò che il fumo non causi in nessuna maniera il cancro, o meglio credo che possa entrare in una patologia neoplastica nello stesso modo in cui c’entrano le cioccolate, il caffè, il vino, la panna o il prosciutto tanto per fare degli esempi. Praticamente quasi tutto ciò che si riferisce al lato bello e al piacere della vita, si può dire che faccia male; che facciamo allora? Evitiamo o vietiamo tutto ciò che ci fa vivere e ci rende felici ?
Il problema allora è diverso: non è il fumo o altre sostanze che fanno tanto male da dover essere oggetto di censura; sono tutti quegli “studiosi” che ripetono litanie disumane a dover essere visti con sospetto, perché non fanno altro, proprio loro che sono depositari delle peggiori storture, ad avvelenare con il loro vuoto e sterile perbenismo i malcapitati cittadini che vogliono seguire la strada della propria felicità, rischiando niente o quasi nulla per la propria salute.
La guerra che si sta facendo contro il fumo allora, non è altro che un sopruso nei confronti dei cittadini, vessati oltre che da oscuri rimestatori, dall’imbecillità connivente di una parte della classe medica. Tralascio il problema del fumo passivo perché, più che un argomento scientifico, mi sembra una barzelletta.
D.: Quali altre malattie sono imputabili all’infezione da fungo ?
R.: Praticamente quasi tutte le malattie cronico degenerative: oltre al tumore, psoriasi, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, malattie del connettivo, alcuni tipi di epilessia, di M. di Alzhimer ecc., sono causate, secondo me da un’infezione fungina. Credo che una volta che si sarà presa conoscenza delle potenzialità patogene dei funghi, quasi sicuramente la vita media si raddoppierà.
Per fare questo però, per arrivare cioè a comprendere l’unicità eziologica delle malattie cronico degenerative, bisogna rinnovare gli strumenti concettuali in nostro possesso; primo abbandonando l’atteggiamento super-descrittivista della medicina ufficiale, secondo cercando di dare un senso vitalistico, e non meccanicistico, a tutta la materia vivente. Proviamo a cambiare ad esempio l’atteggiamento classificatorio e nozionistico riguardo ad alcune malattie che i sacri testi considerano scisse tra di loro, come la psoriasi, la sclerosi multipla, il carcinoide intestinale e la panarterite nodosa. In un ottica geometrico-vitalista, esse non sono che la stessa ed unica malattia fungina, la cui espansione lineare è determinata dalla struttura del tessuto invaso, e che, pur rimanendo fondamentalmente la stessa sotto il profilo genetico, ha sviluppato delle variazioni metabolico-chimiche in funzione di ciascun tessuto parassitato.
La stessa cosa vale, al di là della forma dettata dalle varie strutture anatomiche, per tutti i tumori la cui causa è dunque sempre unica, il fungo.
Non a caso spesso, in reperti autoptici di pazienti neoplastici, è stato riscontrato un tipo diverso di Candida per ogni organo esaminato; e certo sarebbe difficile ipotizzare ripetute e diverse infezioni, tutte nello stesso soggetto, piuttosto che ammettere l’estrema adattabilità di un micete ad ogni substrato, in grado di provocare un’infinità di malattie pur rimanendo sempre lo stesso. In sintesi, il tumore è dovuto ad un unico fungo, la Candida che è in grado di assumere tutte le forme, le fasi e le varianti metaboliche di cui necessita per sopravvivere.
D: Si può accertare chi è più a rischio di contrarre una malattia degenerativa ?
R.: In condizioni di vita normali assolutamente no, perché dipende da cause soggettive e variabili.
E’ vero che la costituzione di un organismo può influire sullo sviluppo di un tumore, cioè di una colonia fungina, ma solo in rapporto al grado di intrinseca debolezza di alcuni comparti anatomici, che risultano così più aggredibili. Il discorso è diverso per coloro che sono soggetti a fattori concausali specifici, ambientali, lavorativi, psicologici, tossici ecc.; ma queste sono concausa di tutto, non solo del cancro.
Per quanto riguarda infine il rischio su base genetica, credo che sia, al pari di tante altre malattie, tutto una bolla di sapone.
D.: L’ipotesi genetica dei tumori è infondata ?
R.: E’ solo un articolo di fede, quindi senza basi logiche. Il cancro è un problema dei clinici, non dei biologi molecolari che non sanno cos’è un paziente e una malattia. Su quali presupposti, su quali certezze si fonda poi ? Solo su principi e asserzioni a dir poco risibili: tutta la sarabanda dei protoncogeni e degli oncogeni recessivi, condita di una quantità di se e di forse di valore esponenziale, sembra un’allucinazione collettiva piuttosto che un discorso serio e lineare.
Ormai nessuno crede più a queste stupidaggini che vengono propinate e ripropinate solo perché c’è un vuoto concettuale, che non può essere mascherato unicamente con parate di frivola autorevolezza.
D.: Le onde elettromagnetiche hanno un ruolo nell’insorgenza della malattia ?
R.: Dipende che tipo di onde e che tipo di campi elettromagnetici sono. Credo che al di fuori di grandi sorgenti, ad esempio tralicci di alta tensione, acceleratori, specifiche industrie del settore ecc., tutto il resto (telefonini, frigoriferi, computer ecc.,) sia solo una montatura pretestuosa.
D.: E l’alimentazione ?
R.: E’ un importantissimo fattore concausale, anche perché quasi tutti i tumori hanno come punto di partenza l’apparato digestivo. Dove c’è appesantimento, stasi ed intossicazione è chiaro che c’è più possibilità di aggressione e quindi di sviluppo tumorale. Non c’è dubbio comunque che l’alimentazione è di importanza capitale sia nel prevenire che nel curare le malattie neoplastiche.
D.: Ci sono altri medici che seguono le sue teorie ?
R.: No, purtroppo sono solo in questa battaglia contro il cancro, cioè contro i funghi, che reputo il campo di ricerca più importante per il prossimo futuro. Mi conforta però il fatto che quasi tutti gli aspetti della mia teoria sui tumori, siano presenti nella letteratura medica già da molti anni, solo che non vengono capiti perché visti con gli occhiali distorti della genetica.
Portiamo dei dati:
In quasi tutti i malati di cancro si riscontra sempre la presenza di un’infezione da Candida.
Il tempo di crescita tumorale è uguale al tempo di crescita fungino.
La glicolisi anaerobia è processo nutritivo utilizzato sia dal cancro che dalle candide.
L’assetto genetico della Candida è uguale a quello del tumore, tanto che idrolisati di Candida vengono trattati come adiuvanti nelle terapie anti-cancro.
La Candida, se messa a contatto di lesioni benigne le fa virare in maligne. Molti citostatici hanno un potere inibitore contro la Candida. Sia i tumori che i funghi hanno un andamento cronico e progressivamente debilitante.
Potrei continuare con molte altre argomentazioni; credo però che attualmente qualsiasi evidenza venga mostrata, gli attuali esponenti dell’intellighentia medica non possono nemmeno tentare di comprendere un discorso diverso dalla teoria genetica, perché hanno una conoscenza troppo sovrastrutturata e quindi incapace di spaziare al di fuori dei propri limiti contestuali.
Confido però che prima o poi qualcuno si accorga di aver scambiato nella notte un cerino per la luce del sole.
Altre terapie per il Cancro + L’acidosi e’ la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e’ la Causa primaria + CRAP: Nutriterapia Biologica Metabolica x Cancro – vedi anche Cancro e Medicina Naturale
Il Cancro nasce in sintesi e secondo la Medicina naturale, perche’ l’organismo del canceroso e’ intossicato, e la microcircolazione, nei tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di essa, nelle cellule dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione cellulare, (nutrimento ed eliminazione =respirazione cellulare alterata = metabolismo alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata), producendo successivamente infiammazione nei tessuti, stress ossidativo cellulare e per caduta immunodepressione, e parallelamente, alterazione anche del sistema enzimatico per la precedente alterazione della flora batterica, pH digestivo non regolare (e quindi l’organismo e’ mancante di minerali e vitamine ed in stato di acidosi), in quelle condizioni esso e’ molto facilmente parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni: Ma tutto cio’ e’ “gestito” come Causa primordiale dai Conflitti Spirituali (consci ed inconsci) e dall’intenso stress del vissuto
Il Cancro quindi e’ una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso, DEVONO operare seguendo la stessa strada percorsa per l’ammalamento.
Cioe’ devono lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l’organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, e normalizzare ledigestioni + il malassorbimento sempre presente nel malato ed eliminare quei parassiti, batteri e funghi, che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti + rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare i Conflitti Spirituali (quali Vere Cause) e lo stress esistenti, oltre a lavorare sul metabolismo alterato per ridurre ed eliminare lo stress ossidativo cellulare e quindi quello tissutale, sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i danni alla microcircolazione indotti dalle intossicazioni ed infiammazioni piu’ o meno intense.
E tuttavia, laddove ci sia anche una piccola volontà e speranza di vivere, un’adeguata terapia fito-nutrizionale (NdR: anche via endovena con soluzioni mineral– vitaminiche – vedi QUI il medico che utilizza con successo questo sistema – l’ideale e utilizzare quelli non di sintesi chimica, ma di estrazione naturale – assieme all’assunzione via orale di fermenti lattici appropriati a seconda del paziente ed enzimi) può rendere normale il guarire naturalmente dal tumore, cosa che oggi vogliono farci ritenere impossibile o puramente miracoloso (vedi quei medici che alle volte preferiscono spedire il malato a Lourdes piuttosto che permettergli di curarsi naturalmente).
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo + Terapia Biologica Metabolica CRAP + Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo +PREVENZIONE, TERAPIA per il Cancro, perche’ NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico + Bioelettronica + Semeiotica e Biofisica
Documenti provanti l’indispensabilita’ delle Vitamine della Frutta e verdura, oltre ai sali minerali:
Doc.1 + Doc.2 + Doc.3 + Doc.4 + Doc.5 + Doc.6 + Doc.7 + Doc.8 + Doc.9 + Doc.10 + Doc.11 + Doc.12 + Doc.13 + Doc.14 + Doc.15 + Doc.16 + Doc.17 + Doc.18 + Doc.19 + Doc.20 + Doc.21 + Doc.22 + Doc.23 + Doc.24 + Doc.61
vedi anche: CURE Naturali del Cancro + Documentazione + Protocollo G. Puccio + Diritti negati + Ricercatore ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia + Come fare i clisteri di acqua basica + Cancro e Medicina Naturale + 1.000 Piante per il Cancro + Libro del dott. Nacci (Italiano) + Libro del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua basica al Bicarbonato di Sodio + Protocollo della Salute+ Cancro + Diagnosi precoce
La Seria RICERCA sul CANCRO (ostacolata dall’Oncologia ufficiale) – vedi anche: Ascorbato di Potassio
IMPORTANTE:
Come Portale segnaliamo vari personaggi che hanno avuto contrasti con le autorita’ mediche, e per essere precisi, affermiamo che NON condividiamo in toto le loro terapie (quelle monoterapeutiche), in quanto per noi, seguaci della Medicina Naturale la malattia (cancro compreso) e’ MULTIFATTORIALE, quindi NESSUN prodotto puo’, da solo, guarire dai problemi dai quali si e’ ammalati !