ALOE ARBORESCENS 2 + Aloe Vera 1
Sono circa 250 le varietà conosciute. A loro in generale vengono attribuite proprietà curative di assoluto rilievo.
Cerchiamo ora di fare luce su quali siano le reali proprietà di questa pianta ? e quali le migliori ?
L’Aloe contiene più di 160 sostanze differenti. Contiene 13 vitamine e altrettanti Sali minerali , tra cui alcuni minerali indispensabili. Tra questi minerali possiamo citare : Magnesio, Cromo, Boro Germanio, Zinco e Selenio.
Il contenuto include anche l’acido acetilsalicilico, la colina e diverse forme di lipidi, Aloina, antrachinonici (conosciuti per la loro proprietà lassative ) e polisaccaridi. Probabilmente uno dei componenti che contribuisce in maniera significativa a caratterizzare le proprietà curative della pianta è di muco polisaccaride acemannano.
L’acemannano è una molecola che si trova all’interno del tessuto connettivo. L’organismo è in grado di produrre l’acemannano fino alla pubertà dopo di che deve introdurlo con l’alimentazione.
L’acemannano è un polisaccaride complesso e raro che si trova solamente nell’aloe, nel ginseng, nello shitake, nella polvere di cartilagine di squalo, nell’astragalo e nell’eleuterococco.
Fino alla pubertà, l’acemannano si forma da solo nel corpo, dopo l’uomo deve integrare l’alimentazione con questa sostanza. L’acemannano rinforza il sistema immunitario attivando i fagociti, gli anticorpi e le cellule killer. Inoltre questa sostanza facilita la disgregazione delle proteine estranee, che spesso sono all’origine di allergie nell’intestino crasso. L’assunzione regolare di succo di aloe prima dei pasti garantisce l’apporto quotidiano di ferro. Lo stesso vale per il calcio, che regola il metabolismo cellulare e garantisce l’efficacia della vitamina C grazie ai suoi ioni.
L’Aloe ritenuta migliore rispetto alle altre varietà delle piante è l’Aloe Arborescens che presenta una concentrazione di principi attivi almeno tre volte superiore all’ Aloe più conosciuta denominata Aloe Vera o anche chiamata Aloe Bardensis Aloe Ferox.
Ogni pianta assume delle particolari caratteristiche in base al luogo d’ origine. Il terreno, il clima , l’acqua, rendono ogni pianta unica. Questo vale in particolar modo per le piante , come l’ Aloe Arborescens, a valenza curativa. Le speculazioni e gli interessi economici, hanno fatto proliferare culture di varie specie di Aloe in coltivazioni intensive, lontano dai luoghi d’ origine.
La conseguenza è che abbiamo varianti di Aloe differenti, meno ricche in Vitamine e microelementi, e talvolta anche inquinate da fertilizzanti chimici e pesticidi.
Quando comprate un succo di Aloe, verificate la variante di Aloe impiegata.
Ricordate che è l’Aloe Arborescens la più ricca ! Le altre, come l’Aloe Vera o anche chiamata Aloe Bardensis Aloe Ferox, valgono circa un terzo in nutrienti.
È preferibile che provenga direttamente dal paese d’ origine: il Brasile o l’ Africa. Se non è indicato, significa che la coltivazione è in Europa.
Il primo paese che ha iniziato la coltivazione dell’ Aloe è la Germania. Ora viene coltivata nell’ Italia meridionale ed in Spagna.
Utile in questo caso, ritrovare un’indicazione che ci rassicuri sul tipo di coltivazione impiegata (deve essere assolutamente a coltura biologica ).
Verificate anche quando è stato raccolto il succo fresco, e se contiene conservanti o altri additivi.
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CURA CONSIGLIATA da PADRE ROMANO ZAGO per la CURA del CANCRO
Come prepararla in casa:
– la pianta deve avere almeno 5 anni di vita.
– raccogliere le foglie di ALOE ARBORESCENS Brasiliana, lontano dalle ore di sole (prima dell’alba o dopo il tramonto) e pulirle asportando la polvere eventuale con un pennello, evitando l’uso dell’acqua.
– se ha piovuto, attendere che la pianta si asciughi, utilizzarla quindi 4-5 giorni dopo la pioggia;
– togliere le spine con un coltellino dal margine fogliare e le eventuali imperfezioni della foglia (parti secche o punti neri):
Composizione e preparazione dell’infuso medicinale:
– tagliare a pezzetti le foglie per 300 grammi.
– ½ Kg di miele di api integrale (puro, autentico, grezzo)
– 4-5 cucchiai da tavola di alcol (cognac, whisky, grappa, acqua vite)
– frullare (con normale frullatore) prima le foglie di Aloe a pezzetti con l’alcol e poi aggiungere il miele.
Si ottiene un preparato cremoso di circa 850 grammi da conservare al fresco.
Modalità di assunzione:
– agitare il composto prima dell’uso a assumere un cucchiaio da tavola per 3 volte al dì da mezz’ora a 15 minuti prima dei pasti, colazione, pranzo, cena; comunque, le dosi, il numero dei cicli e le eventuali interruzioni tra un ciclo e l’altro sono sempre legate alle condizioni fisiche della persona nel momento della cura. Il composto può essere preso anche a scopo preventivo.
– si consiglia di fare le analisi prima e dopo il ciclo di terapia per verificare gli effetti, infatti, l’eventuale benessere fisico della persona non è un segnale sufficiente a comprovare la guarigione che può essere diagnosticata solo attraverso le analisi accurate e specifiche a seconda del tipo di tumore.
– durante la cura bere molta acqua, soprattutto a stomaco vuoto.
– nel caso di pazienti sottoposti a chemioterapia, il preparato a base di ALOE ARBORESCENS, oltre che fungere da trattamento integrativo, può talvolta eliminare o ridurre alcuni effetti indesiderati del trattamento chemioterapico.
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RICETTA di Padre ZAGO
Ecco la ricetta a base di Aloe Vera Arborescens, preparata da padre Romano Zago:
Un frate francescano brasiliano, di Porto Alegre, ha comunicato al mondo scientifico una ricetta appresa dalla medicina popolare brasiliana per la cura del cancro e di altre gravi problemi degenerativi, la cui efficacia ha potuto lui stesso in diversi casi riscontrati.
Padre Zago ritiene che le proprietà anti tumorali siano più specifiche nell’Aloe Arborescens, una specie che si sviluppa ad alberello e che, nelle zone mediterranee, arriva a misurare anche due metri, va bene anche l’Aloe Barbadensis, una specie da noi in Italia più facile da reperire, ma e’ molto meno attiva.
E’ da preferire la pianta adulta di quattro o cinque anni (se è possibile, altrimenti si usi la pianta anche più giovane).
L’Aloe Arborescens o Barbadensis possiede numerose proprietà nutrienti: 18 amminoacidi, 8 elementi essenziali, 20 sali minerali, saponine, enzimi, ecc.
L’Aloe va miscelata con miele d’api integrale, liquido e dolce (acacia o millefiori) che contribuisce a veicolare le proprietà dell’aloe nell’organismo; infine un super alcolico (acqua vite, cognac, whisky, grappa) serve da solvente dell’aloina e da vasodilatatore.
Raccogliere le foglie di aloe lontano dalle ore di sole (prima dell’alba o dopo il tramonto) e pulirle asportando la polvere eventuale con uno straccio umido evitando l’uso di acqua corrente; se ha piovuto, attendere che la pianta si asciughi, quindi 4-5 giorni;
con un coltello togliere le spine dal margine fogliare e le eventuali imperfezioni della foglia (parti secche o punti neri).
Tagliare a pezzetti 300 grammi di foglie, metterle in un frullatore con 1/2 chilo di miele e 4 o 5 cucchiai da tavola di alcool (il super alcolico di cui sopra); frullare fino a rendere il composto omogeneo (in realtà rimangono sempre dei pezzettini);
Tutte queste operazioni vanno effettuate in penombra: la luce forte, sia solare, sia elettrica, diminuisce infatti le proprietà; versare il composto in un vaso di capienza adeguata (cioè un litro oppure in due, tre vasi più piccoli che sono più maneggevoli);
il recipiente dovrebbe essere di vetro scuro oppure si può avvolgerlo con la carta stagnola per non far passare la luce;
tenere i recipienti con l’aloe in frigorifero; il preparato cambia aspetto e colore nei primi giorni; agitare il composto prima dell’uso e assumere un cucchiaio da tavola tre volte al giorno, circa mezz’ora prima dei pasti (mattina, mezzogiorno e sera);
iniziare l’assunzione gradualmente (un cucchiaio al giorno per due giorni ed aumentare poco alla volta fino a raggiungere il dosaggio pieno);durante i primi giorni si può avere qualche scarica di diarrea, la cosa è normale e va attenuandosi nei primi 5-6 giorni.
Comunque, le dosi, il numero dei cicli e le eventuali interruzioni tra un ciclo e l’altro sono sempre legate alle condizioni fisiche della persona nel momento della cura. Si consiglia di fare le analisi prima e dopo il ciclo di terapia per verificarne gli effetti; infatti, l’eventuale benessere fisico della persona non è segnale sufficiente a comprovare la guarigione che può essere diagnosticata attraverso le analisi.
Durante la cura bere molta acqua, soprattutto a stomaco vuoto.
Quando si acquista la pianta assicurarsi che sia stata coltivata in maniera biologica (di tipo biodinamico), senza l’uso di sostanze tossiche.
– 2 foglie di Aloe Vera (4 o 5 anni di età) lunghe circa 30 cm., tagliate a pezzi, dopo aver rimosso le spine.
– 1 tazza di circa 1/2 Kg. di miele non pastorizzato (non scaldato oltre i 37 gradi)
– 2 cucchiai da tavola di Acqua vite, Whisky, Cognac, Arak, Vodka o Gin.
Miscelare in un frullatore e tenere in frigo
Assumere un cucchiaio da tavola a digiuno, minimo 30 minuti prima dei pasti e della colazione, agitando il contenitore molto bene prima dell’uso.
NON deve essere utilizzata dai diabetici; per questi vi è una ricetta che sostituisce il miele con polline e Cromo Picolinato.
vedi: http://www.anagen.net/cromo.htm
Se non si trovano le foglie di Aloe vera, è possibile utilizzare il succo crudo in questo modo: 1/2 Kg. di miele di Acacia + 12 cucchiai di Aloe Vera + 2 cucchiai di Acqua vite, Cognac o Whisky.
Mescolare il tutto nel frullatore e tenere in frigorifero.
Prendere 3 cucchiai al giorno per 10 giorni, a digiuno almeno 30 minuti prima dei pasti, agitando prima dell’uso.
Il succo addensato, opera una radicale pulizia dell’organismo attraverso il miele, cibo che raggiunge l’angolo più lontano del nostro corpo; a sua volta l’Aloe viaggia nel miele con il suo grande potere cicatrizzante: l’alcool aiuta a dilatare i vasi sanguigni e favorisce questo lavaggio di purificazione generale.
Il sangue si purifica lentamente in dieci giorni.
Si comprende come l’infuso contenga un’azione anche preventiva del male: col sangue “pulito” tutto l’organismo cammina bene; come una macchina con un combustibile di migliore qualità.
Per coloro che non possono assumerla con l’alcool, (per problemi vari fra i quali quelli epatici) in commercio si trovano prodotti all’aloe vera SENZA alcool.
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Aloe nella terapia antitumorale
Si sta diffondendo sempre di più l’uso dell’Aloe nella terapia antitumorale, recenti studi stanno confermando quest’attività.
È stato dimostrato che uno dei principi attivi dell’Aloe (Aloe-emodina) si concentra soltanto nelle cellule “tumorali”, dove manifesterebbe un’azione molto complessa chiamata “Apoptosi” (blocco della trasformazione della cellula sana in cellula “maligna”).
Sono stati confermati risultati positivi sia in “vitro” che su animali da esperimento.
Il professor Giuseppe D’Alessio, direttore del dipartimento di Chimica Organica e Biologica dell’Università Federico II di Napoli, ha compiuto numerose ricerche sugli effetti dell’Aloe arborescens, riuscendo a dimostrare l’efficacia dell’aloe nel distruggere le cellule tumorali.
L’Universita’ di Padova (Italy) ha persino brevettato l’Aloe-Emodina
Dopo aver parlato male (i ricercatori e medici allopati) dell’aloe per anni, nel 2006 sono riusciti ad isolare una molecola che ha effetti strabilianti, questo non fa altro che dimostrare che avevamo ragione !
Accordo multimiliardario tra l’Università di Padova e le multinazionali farmaceutiche (fonte Biopolis, Sole24), che per ora la tengono nel cassetto….
Così tra dieci anni, secondo loro, si potrà comprare in farmacia pillole di aloe-emodina sintetizzata chimicamente a prezzi stratosferici, quando si può avere subito e gratis non una sola molecola, e per giunta sintetica e prodotta in laboratorio, ma tutte le centinaia di principi attivi contenuti nell’aloe arborescens genuina fresca preparata in casa, nella pillola, dove saranno finite….?
NON ci saranno !
Ecco quindi che abbiamo perfino le prove scientifiche ormai inconfutabili che l’aloe ha un effetto sul cancro.
Aloe come prevenzione del tumore, potrà essere usato anche a scopo preventivo o per evitare recidive.
In questi casi il dosaggio sarà il seguente:1 cucchiaio 3 volte al giorno fino al termine di 2 contenitori da 125 g, i cicli dovranno essere ripetuti 2 volte l’anno.
Bibliografia: : Life Sci. 2010 Aug 28;87(9-10):316-24. Epub 2010 Jul 16.
“Antitumor properties of aloe-emodin and induction of transglutaminase 2 activity in B16-F10 melanoma cells”.
Tabolacci C, Lentini A, Mattioli P, Provenzano B, Oliverio S, Carlomosti F, Beninati S.
Source: Department of Biology, University Tor Vergata, Rome, Italy.
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ASSOCIAZIONE AMICI PADRE ROMANO ZAGO – Dieta consigliata durante il ciclo di Aloe
Molta frutta lontano dai pasti o in pasti di sola frutta e verdure crude (la frutta si associa male con gli altri cibi, quindi non va mangiata alla fine del pasto perché provoca fermentazioni gastriche ed intestinali). – vedi Crudismo
Sono inoltre permessi:
pane, riso, pasta, polenta, miglio, e altri cereali possibilmente integrali, patate, zucchero di canna, vino con moderazione, bere molta acqua a pH 8-10 (basico), oppure con infuso di malva: 1,5 lt.OGNI giorno.
Molta verdura prima dei pasti (iniziare il pasto con la verdura cruda fa effetto aperitivo, digestivo, lassativo e neutralizza eventuali cibi tossici che si mangiano nel seguito del pasto).
Evitare il più possibile i fritti, carni di ogni tipo (alimenta il tumore) compresi i salumi, uova, formaggi (cioè tutte le proteine animali).
Evitare inoltre lo zucchero bianco (Padre Romano dice che ossigena il tumore) compresi i dolci industriali di ogni tipo come pure i gelati, perché fortemente squilibranti l’organismo.
Masticare a lungo e con calma, non leggere, riposare, non guardare la televisione e non parlare di affari durante i pasti, perché ciò toglie energia agli organi digestivi.
Fare possibilmente un po’ di attività fisica all’aperto, passeggiate in campagna, collina o montagna, gite in bicicletta ecc., che oltre a far lavorare i muscoli, permettono la disintossicazione dell’organismo durante il ciclo dell’Aloe, il rilassamento del sistema nervoso e la ricreazione dello spirito. (By Sergius 2001)
Ricerca condotta da :
Teresa Pecere, M. Vittoria Gazzola, Carla Mucignat, Cristina Parolin, Francesca Dalla Vecchia, Andrea Cavaggioni, Giuseppe Basso, Alberto Diaspro, Benedetto Salvato, Modesto Carli and Giorgio Palù
Department of Histology, Microbiology, and Medical Biotechnologies, Medical School [T. P., C. P., G. P.],
Division of Oncology and Hematology,
Department of Pediatrics, Medical School [M. V. G., G. B., M. C.],
Department of Human Anatomy and Physiology, Medical School [C. M., A. C.], and Department of Biology [F. D. V., B. S.], University of Padova, 35100 Padova and Istituto Nazionale Fisica della Materia and Department of Physics, University of Genova, 16146 Genova [A. D.], Italy
Here we report that aloe-emodin (AE), a hydroxyanthraquinone present in Aloe vera leaves, has a specific in vitro and in vivo antineuroectodermal tumor activity. The growth of human neuroectodermal tumors is inhibited in mice with severe combined immunodeficiency without any appreciable toxic effects on the animals. The compound does not inhibit the proliferation of normal fibroblasts nor that of hemopoietic progenitor cells. The cytotoxicity mechanism consists of the induction of apoptosis, whereas the selectivity against neuroectodermal tumor cells is founded on a specific energy-dependent pathway of drug incorporation. Taking into account its unique cytotoxicity profile and mode of action, AE might represent a conceptually new lead antitumor drug.
IMPORTANTE : Il testo completo della ricerca :
http://cancerres.aacrjournals.org/cgi/content/full/60/11/2800
Heggers J.P.: Beneficial effects of Aloe in wound healing, Phytotherapy Research Vol.7, No. Special issue, pp. S48-S52, 10 pl, (5 col. pl.), 1993
Un’altra ricerca sull’Aloe
http://www.brjpharmacol.org/cgi/content/abstract/134/5/1093
Protein kinase C involvement in aloe-emodin- and emodin-induced apoptosis in lung carcinoma cell – Hong-Zin Lee*,11 School of Pharmacy, China Medical College, 91 Hsueh-Shih Road, Taichung, 404, Taiwan
*Correspondence: Hong-Zin Lee, School of Pharmacy, China Medical College, 91, Hsueh-Shih Road, Taichung, 404, Taiwan; E-mail: hong@mail.cmc.edu.tw
Ecco alcuni degli studi scientifici che parlano dell’Aloe come utile terapia per diverse malattie, fra le quali anche il Cancro e l’AIDS:
http://aloearborescens.tripod.com/
Comunque anche con questo prodotto occorre fare attenzione alle reazioni del soggetto !
Continua in: Aloe Arborescens e Aloe Vera
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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vedi anche: Medicina Quantistica
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