Studi promuovono la sostanza, ma tacciono sul prof. Di Bella……
Nell’annunciare un importante convegno nazionale sulle terapie anticancro, il prof Eugenio Muller del Dipartimento di farmacologia dell’università di Milano, rilancia, in un lungo articolo apparso sull’inserto “Salute” di Repubblica, il ruolo antitumorale della somatostatina. Non è la prima volta che Muller sottolinea l’importanza di questo neurormone, principale componente della terapia Di Bella, e che diventò, nella sterile polemica che ne seguì,”la somatostatina di destra” che si opponeva alla “chemioterapia di sinistra”. Il titolo dell’articolo in questione (“Chemio meno nociva”), che immagina una somministrazione contestuale di somatostatina e chemioterapiaco (proprio come nella terapia Di Bella) potrebbe farci intravedere una sintesi “di centro” di questa polemica, ma la gravità dell’argomento impone di tornare alla serietà.
Proprio mentre il professor Veronesi, fautore di una sperimentazione che bocciò energicamente il ruolo della somatostatina, ritira a Modena il premio Beccaria consegnato dal sindaco Barbolini, il concittadino di quest’ultimo, professor Di Bella, continua a prescrivere la somatostatina ai suoi pazienti, molti dei quali da tutta Italia mandano segnali di speranza concreta dopo avere rilevato gli effetti positivi della cura. Anche se né da Di Bella, né dai medici che prescrivono la sua cura, arrivano segnali di ulteriori pubblicazioni scientifiche che ne documentino l’efficacia.
Promettente, scrive Muller, è il filone di ricerca anticancro legato alla somatostatina e ad altre sostanze naturali prodotte dall’ipotalamo. “La somatostatina – spiega – è stata l’ultima ad essere scoperta, nel 1973, e dopo cinque anni nell’ipofisi sono stati localizzati i suoi recettori.
Poco dopo si accertò che la somatostatina e i suoi recettori possono essere presenti in molti altri organi umani e in specie animali primordiali.
Questa curiosa scoperta portò a ipotizzare una ulteriore funzione, indipendente da quella di”controllore” dell’ormone della crescita, e a ipotizzare un suo ruolo nella moltiplicazione cellulare. Gli effetti della somatostatina sono spesso correlati all’attivazione del meccanismo naturale di”morte cellulare programmata” (apoptosi).
E’ così che riesce a ridurre le dimensioni del”suo” tumore, una forma molto rara che colpisce proprio le cellule dell’ipofisi produttrici di quell’ormone della crescita sulle quali ha una funzione inibente.
La stessa potenza terapeutica la manifestò poi (le prime scoperte sono del 1985) sui rari tumori che contengono i suoi recettori (gastrinomi, apudomi, insulinomi) e, poco dopo dagli effetti molto promettenti dimostrati in laboratorio su linee cellulari di tumori della mammella, della prostata, dell’ovaio, del rene, del cervello del tipo glioblastomi.
Anche in questi casi la combinazione di somatostatina con un chemioterapico si è dimostrata molto più efficace del solo farmaco”.
Per Muller, le possibili implicazioni della somatostatina nella cura dei tumori rientrano in uno spettro ben più ampio rispetto a quello indicato nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco, ciò che ha fatto della cura Di Bella, per i suoi detrattori, una”inaccettabile terapia non convenzionale”, anche se Di Bella va molto oltre a tale spettro.
Di più: si parla di somatostatina come strumento di “inibizione della formazione dei vasi sanguigni che nutrono il tumore”, ruolo svolto nei progetti futuristici dalla terapia Folkmann, già beneficato con gloria e allori per questa scoperta. Il punto su quello che lo stesso Muller definisce nell’articolo (nel quale Di Bella non viene neanche citato) “approccio non convenzionale di terapia antineoplastica, e su altri argomenti caldi correlati”, si farà dal 17 al 19 Ottobre, a Como, a Villa Olmo, in un convegno organizzato dalla Società Italiana di Neuroscienze, intitolato”Peptidi e non peptidi di rilevanza in Neuroendocrinologia e Oncologia”. Ci sarà il premio Nobel Roger Guillemin che scoprì la somatostatina nel 1977. Rimane la certezza che l’eventuale invito del professor Di Bella tra i relatori del convegno (che durando tre giorni fa intuire una certa proliferazione di studiosi e di pubblicazioni sul ruolo anticancro della bistrattata sostanza) avrebbe potuto aggiungere qualcosa di utile al dibattito.
By “La Gazzetta di Modena, 5 ottobre 2002
Commento NdR: anche se rispettiamo ed indichiamo tutte le possibili terapie naturali per ogni malattia, anche perche’ le reazioni ad ogni tipo di terapia sono diverse da soggetto a soggetto, vogliamo ricordare che anche il cancro come qualsiasi altra malattia nasce in “luoghi” ben precisi e quindi ogni malattia ha le sue Cause, con Cause secondarie e terziarie.
Il Cancro nasce in sintesi e secondo la Medicina naturale, perche’ l’organismo del canceroso e’ intossicato, e la microcircolazione, nei tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di essa, nelle cellule dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione cellulare, (nutrimento ed eliminazione = respirazione cellulare alterata = metabolismo alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata), producendo successivamente infiammazione nei tessuti e stress ossidativo cellulare e per caduta immunodepressione, e parallelamente alterazione anche del sistema enzimatico per la precedente alterazione della flora batterica, pH digestivo non regolare (e quindi l’organismo e’ mancante di minerali e vitamine ed in stato di acidosi), in quelle condizioni esso e’ molto facilmente parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni: Ma tutto cio’ e’ “gestito” come Causa primordiale dai Conflitti Spirituali (consci ed inconsci) e dall’intenso stress del vissuto.
Il Cancro quindi e’ una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVONO operare seguendo la stessa strada percorsa per l’ammalamento.
Cioe’ devono lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l’organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, enormalizzare le digestioni + il malassorbimento sempre presente nel malato ed eliminare quei parassiti, batteri e funghi, che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti + rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare i Conflitti Spirituali (quali Vere Cause) e lo stress esistenti, oltre a lavorare sul metabolismo alterato per ridurre ed eliminare lo stress ossidativo cellulare e quindi quello tissutale, sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i danni alla microcircolazione indotti dalle intossicazioni piu’ o meno intense.
E tuttavia, laddove ci sia anche una piccola volontà e speranza di vivere, un’adeguata terapia fito-nutrizionale (NdR: anche via endovena con soluzioni mineral – vitaminiche – vedi QUI il medico che utilizza con successo questo sistema – l’ideale e utilizzare quelli non di sintesi chimica, ma di estrazione naturale – assieme all’assunzione via orale di fermenti lattici appropriati a seconda del paziente ed enzimi) può rendere normale il guarire naturalmente dal tumore, cosa che oggi vogliono farci ritenere impossibile o puramente miracoloso (vedi quei medici che alle volte preferiscono spedire il malato a Lourdes piuttosto che permettergli di curarsi naturalmente).
vedi: Ascorbato di Potassio + Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo