VACCINI e NOSODI OMEOPATICI ?!?
Viste le numerose domande sull’argomento, scrivo un post chiarificatore anche sul discorso vaccini e nosodi omeopatici.
Innanzitutto ricordo che vaccinazione e omeoprofilassi, da fonti storiche, nascono all’incirca insieme (1796-1798), e anche se ovviamente la teoria che sottende ai due metodi esiste da sempre e probabilmente fu già stata applicata, prendiamo per buono queste date come “inizio”.
La fortuna dell’Omeopatia e dimostrazione della sua efficacia sono derivate proprio dal fatto di riuscire a curare efficacemente patologie infettive gravi (colera, tifo, ecc.), e di salvare molte vite umane proprio nelle epidemie(quelle vere che mietevano anche milioni di morti, spagnola compresa!), e da qui sono nati i concetti di “omeoprofilassi” e di “genio epidemico”.
Il concetto di omeoprofilassi è stato poi esteso, soprattutto grazie al manuale dell’omeopata australiano Isaac Golden, dove a fianco del genio epidemico, sono stati inseriti i nosodi omeopatici, ossia una sorta di “vaccino omeopatico” ricavato dalla malattia da cui ci si vuole proteggere (Morbillinum per il morbillo, Dengueinum per la febbre Dengue, Pertussinum per la pertosse, e cosi via…)
Fin qui tutto bene, lo stesso Hahnemann propose l’utilizzo dei nosodi (in particolare Psorinum, Medorrhinum, Tuberculinum, ecc.), non li utilizzò però mai nel caso di malattia manifesta e neanche come profilassi, se non nei casi (tra l’altro rari!), dove gli stessi nosodi sono richiesti come cura personalizzata.
Perchè questo?
Il perchè ce lo spiega nella nota 1 all’aforisma 56 del suo Organon, nota che potete leggere nelle immagini sotto.
Purtroppo (o per fortuna!), non basta inserire il suffisso “omeopatico”, per rendere il metodo omeopatico veramente, perchè il metodo omeopatico presuppone una certa epistemologia, dove alla base vige il sacrosanto “Primum non nocere”, e dove vengono rispettati i dettami della dottrina omeopatica, pena sconfinare in altri metodi (quasi isopatico, omotossicologico, ecc.)
Non è un problema usare altri metodi, importante però è avere ben chiaro che cosa si sta usando, e fare attenzione a non “infastidire” l’organismo con stimoli troppo forti (dose o potenza troppo alte), o peggio creare danni nel dare rimedi errati quando non necessari (usare ad es. Tuberculinum Koch nella polmonite manifesta).
Golden nel suo manuale ha un nobile intento che è quello che da anni cerco di far capire e che perseguo anche io, cioè quello di far capire che non tutti possono essere vaccinati, e chi non può deve essere protetto in qualche modo, e quale miglior modo se non una omeoprofilassi fatta bene che ha rischio pari a zero?
Il punto chiave però è che la omeoprofilassi deve appunto essere fatta bene, cioè seguire i dettami dell’Omeopatia, e non quelli dell’Isopatia, pena avere sicuramente dei problemi se non dei veri e propri danni (ricordiamoci sempre che è la risposta dell’organismo al medicinale che la fa da padrone!).
I vaccini convenzionali (Covid compreso!), sono potenzialmente dannosi proprio perchè non tengono conto della risposta individuale, e basano tutto su un impianto teorico che si basa interamente sull’Isopatia, pensando che basta far incontrare all’organismo l’agente patogeno o sue parti, per innescare una risposta che secondo loro sarà senz’altro solo benefica…purtroppo cosi non è, e non lo dicono solo i vaccini convenzionali, ma lo dicono ancora prima i nosodi usati malamente e in modo isopatico!
Per capire questo però bisogna avere solide basi epistemologiche e dottrinali, altrimenti sembrano stupidaggini, e si arriva a travisare tutto ed essere sanzionati disciplinarmente, quando invece si tenta solo di far capire (oltretutto a chi già dovrebbe saperlo !), che per qualsiasi terapia, naturale o meno che sia, il primum non nocere deve fondare ogni atto medico!
Nel caso dei “vaccini omeopatici”, se vogliamo, è ancora peggio, perchè voler usare dei nosodi per “vaccinare” un organismo, significa non aver capito nulla non 1 volta, ma 2 volte, e non seguire per nulla la dottrina omeopatica e non aver letto Hahnemann.
“Vaccinare omeopaticamente” non ha nessun senso, ma è solo un modo per “cercare un compromesso” con le stupidate allopatiche, perchè quello che un omeopata deve fare ad es. con un bambino, non è perchè degli idioti mettono obblighi vaccinali, allora deve diventare lui stesso idiota e usare 12 o 15 nosodi vaccinali perchè il “vaccino omeopatico” è più sicuro e pulito, ma deve scoraggiare tale pratica perchè è proprio l’idea alla base che è sbagliata, e deve semmai rafforzare l’immunità innata del bambino, seguirlo se si ammala, e nel caso aiutarlo con una opportuna omeoprofilassi veramente omeopatica quando, se e dove necessaria.
Capisco non siano concetti semplici da afferrare a una prima lettura, però il concetto essenziale da portare a casa è che ogni terapia va valutata individualmente sempre tenendo conto della risposta del soggetto, e solo quando si è certi che ci possono solo essere benefici e zero rischi (vedi omeoprofilassi Covid o profilassi 5G, o i rimedi dei traumi), allora ha senso dare lo stesso rimedio a tutti (ovviamente con le dovute accortezze, perchè un Eupatorium dato 2 granuli a settimana è ben diverso da prenderlo tutti i giorni, e la modalità più intensa è solo riservata se ci sono i sintomi di malattia e la stessa va curata).
Quindi va fatta molta attenzione anche ai nosodi omeopatici se dati isopaticamente, perchè il fastidio o il danno è sempre dato in primis dalla metodologia alla base, e solo in seconda battuta dal medicinale in sè (ad es. se do una scarica elettrica di 360J con defibrillatore a una persona sana la posso uccidere, ma se uso lo stesso metodo su chi è in arresto cardiaco lo salvo, idem iniettare adrenalina in caso di schock anafilattico!), quindi se mi chiedete se uso i nosodi per “vaccinare”, la risposta è assolutamente no! I nosodi li uso se, quando e dove necessari, e mai come uso “di massa”.
Mi fermo qui per non appesantire ulteriormente, e mi auguro di aver fatto almeno un minimo di chiarezza anche su questo argomento (mi raccomando leggete bene le immagini sotto!)
Fonte: Manuale di Omeoprofilassi
By dott. Diego Tomassone M.D.
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La pratica dell’EMA di lasciare le indagini sui sospetti danni gravi ai produttori non aumenta la fiducia del pubblico e dovrebbe essere rivista. Come la regola generale per altri farmaci, nelle sperimentazioni sui vaccini sono necessari controlli con placebo o senza trattamento per studiare la presenza di danneggia prima dell’approvazione del farmaco.
Se considerato non etico per i vaccini HPV, potrebbero essere effettuati studi dose-risposta.
Quando Merck ha confrontato il suo Gardasil 9 con Gardasil quadrivale in 14215 donne, ci sono stati eventi avversi sistemici più gravi nel gruppo Gardasil 9 (3,3% vs 2,6%, p = 0,01, nostro calcolo). Gardasil 9 ha quattro più antigeni rispetto al vaccino quadrivale e contiene 500 μg dell’adiuvante di alluminio, rispetto a soli 225 μg.
La sicurezza dei coadiuvanti di alluminio comunemente usati nei vaccini dovrebbe essere testata.
L’EMA dovrebbe EVITARE di utilizzare esperti nei suoi comitati con Conflitti di Interesse e dovrebbe rendere disponibili tutti i rapporti sul suo sito web, compresi quelli usati per le deliberazioni nei suoi gruppi consultivi scientifici. “