ESOTERISMO
Il termine deriva dal greco esoterikos (interno, dentro) e storicamente si riferisce ai sacri misteri presenti in tutti i paganesimi e nel cattolicesimo. In Grecia esistevano i misteri eleusini, orfici e dionisiaci, nell’impero romano si diffusero pure quelli di Mitra e Iside.
Esoterismo è quindi un termine generale per indicare le dottrine di carattere segreto i cui insegnamenti sono riservati agli adepti, ai quali è affidata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto.
Nel campo delle conoscenze e scienze cosiddette “di confine”, ovvero al limite di un’ ortodossia intransigente e talebana, molti termini, definizioni e concetti sono travisati nonché quasi per nulla conosciuti nel loro vero significato storico, epistemologico e culturale. Questo fenomeno, figlio della nostra epoca di “tecnologica ignoranza”, torna utile solo agli oscurantisti ed ai tacita tori che hanno tutto l’interesse a che la confusione permetta loro di spargere menzogne e diffamazioni a tutto campo.
Prendiamo, ad esempio, il termine, assolutamente bistrattato, di “ESOTERISMO”.
Lo studioso A. Cesare Ambesi, specializzato in argomenti “eretici”, ci ricorda che è così detto dal greco ESOTERIKOS = INTERIORE, un orientamento spirituale riservato a poche cerchie di eletti, aventi per strumento tecnico uno o più rituali di iniziazione e per fondamenta dottrinale assunti e linguaggi per lo più di carattere simbolico. In effetti, il simbolismo è un elemento portante ed importante nell’ esoterismo classico e questo ha dato ahimè adito, in molti casi, a patetici e vergognosi travisamenti allorquando i “profani” sono incappati in procedure, formule, atti che adottavano appunto la regola del simbolo. Travisamenti patetici che prendevano tutto alla lettera, come chi avesse preteso di giudicare un testo di alchimia secondo un senso esplicitamente letterale.
L’esoterismo si distingue dal misticismo, prosegue Ambesi, in quanto pone l’accento sulla conoscenza o GNOSI, laddove il secondo s’infiamma d’una emotività che trova sorgente e foce in specifiche ed esclusive visioni. Si può così dire che l’ esoterismo è una sorta di gnosi razionale, basata su una sua scienza ed epistemologia.
Va d’altro canto ricordato che lo stesso esoterismo può assumere volti diversi: l’uno di carattere più religioso, il secondo maggiormente attento alle implicazioni filosofiche della dottrina, ma senza che si creino fratture o dissomiglianze all’ interno della corrente. Questo, di per sé, evidenzia il carattere di estrema serietà e maturità di coloro che decidono di professare una qualche forma di esoterismo, poiché le auto investiture raffazzonate o superficiali, prima o poi, pagano sempre in questo settore della conoscenza.
Carattere esoterico ebbero i misteri miceneo-ellenici, codificati in età classica dai Misteri Eleusini, i Misteri Isiaci e Osiridei d’origine egiziana, e la grande religione iranica del Mithraismo, disvelantisi ai propri adepti attraverso una ben congeniata scala di svariati gradi (sette, per lo più), ma riservata ai soli uomini. Del Mithraismo, in particolare, troviamo tracce molto diffuse anche in alcune regioni dell’ Europa Centrale.
Basti pensare che, in Italia settentrionale, ovvero nel territorio del Trentino Alto Adige, sono stati individuati non pochi siti nei quali venivano praticati culti mitraici. Ne parlerò nel prossimo libro “Trentino magico- Dai Celti ai castelli medioevali.
A partire dal II sec. D.C., in ambienti ellenistico-romani, si sviluppò in maniera tut’altro che uniforme, il grande movimento esoterico della GNOSI.
Dice A.C. Ambesi:
“In sintensi, si può affermare che, da un lato, vi fu una gnosi dotta, fiorita ad Alessandria d’ Egitto, nonché i cenacoli siriaci e di cui i massimi rappresentanti furono Basilide, Valentino e Bardesane; dall’ altro, si ebbe il proliferare di sette “volgari”, propense ad attribuire al processo di conoscenza “delle sublimi cose” conseguenze sociali (liberazione sessuale) e politiche (paracomunismo) “.
Interessante, no ? Sembrerebbe che gli esoteristi, almeno alcune loro frange, abbiano precorso di molto i tempi anche nel sociale e nel politico laddove, molti secoli dopo, l’uomo ebbe gli stessi aneliti ma dando loro altre etichette..
Personalmente, poi, sono affascinato da un movimento esoterico che mi attrae molto, il CATARISMO. Siamo nel Medioevo, tra il XII e il XIV secolo d. C.
Possiamo ritenerlo “esoterismo”? Non ne sono certo. Fatto sta che si trattava di una religione protesa alla riaffermazione di una netta dualità Male e Bene, combattendo per il trionfo del primo con un impegno ai limiti del fanatismo alla ricerca della purezza psicospirituale.
Interessante sarebbe, poi, seguire le vicende delle varie corporazioni e correnti esoteriche che hanno preceduto l’ Illuminismo e che, a partire dal XVIII secolo, hanno dovuto occultarsi sempre di più anche in non ben chiariti legami con la Massoneria.
Qualche tempo fa, parlando con una persona certamente non digiuna di cultura umanistica, ho avuto la sgradevole sorpresa di constatare di quanta ignoranza esista tuttora sul significato ed il contenuto reali di termini come “esoterismo”, “paranormale”, “magia”…. Praticamente, una ignoranza TOTALE, ed una confusione ASSOLUTA.
Per forza che, con simile situazione, da un lato proliferano i ciarlatani e dall’ altro fanno fin troppo facilmente bella figura i pavoni dello scetticismo negazionista, i detrattori per pregiudizio e gli adoratori delle provette di laboratorio.
La colpa di questa situazione è dovuta ad un complesso molteplice di fattori.
Innanzitutto, potremmo considerare l’alone di mistero che, per necessità o regola, ha sempre ammantato esoteristi e società di studiosi di queste discipline sapienziali. Ma, al di là di questa motivazione, diciamo così, “precipua”, abbiamo anche l’ignoranza di chi, da sempre, regge le fila della cultura, della diffusione del sapere; fila che, quasi sempre, sono governate, prima di tutto, dalla “convenienza del potere” piuttosto che dalla “verità”.
Le discipline esoteriche, ovvero il corpus conoscenziale di Ermetismo, Filosofia Occulta e Magia, che affondano le loro radici nei più lontani miti, frutto essi stessi delle più remote “rivelazioni”, sono sempre state travisate, ancorché scomodo fardello per la Chiesa e per i poteri più svariati. Se a ciò aggiungiamo tutte le aberrazioni delle “false magie”, delle superstizioni e della stregoneria, il quadro è abbastanza completo.
Così, abbiamo: da una parte tutto un complesso di sistemi e poteri, politici e religiosi (giacché, spesso, la storia umana è stata ed è un inesplicabile intricarsi dei due fattori) che hanno interesse, per malizia od ignoranza, a creare confusione, paura ed ostilità nei confronti dell’Esoterismo; dall’altra, le travisazioni degli “spiriti semplici”, del popolo detto “ignorante”, quello che cerca gli effetti mirabolanti ed i fenomeni da baraccone…
Eppure, il principale postulato della Magia è che il SOPRANNATURALE NON ESISTE. Esistono soltanto forze che sono espressioni di leggi sconosciute in un Universo molto più ampio e meraviglioso di quello che vorrebbero farci credere i razionalisti positivisti. Le Leggi dell’Analogia e dell’Evoluzione dominano tutti i piani della manifestazione ed è applicando sapientemente i loro postulati che il “mago” e l'”esoterista” possono compiere quelli che, superficialmente, possono essere definiti “miracoli”.
Non è vero affatto che Esoterismo e Magia sono retaggio del passato, quando la scienza positivista non esisteva e quando essa non aveva ancora avanzato la pretesa di insegnare la verità all’umanità.
L’Esoterismo come io l’ho studiato e che si può ancora, sebbene a fatica fra mille specchietti per le allodole, rintracciare (magari aiutati dal proprio “maestro interiore”), è l’essenza stessa dell’esistenza e la chiave per comprendere le relazioni fra visibile ed invisibile, relazioni che, come ho detto, si basano soprattutto sul principio dell’Analogia in virtù della Legge Evolutiva.
Parlare di “paranormale” e confonderlo con l’Esoterismo è un puro non senso.
Il “Paranormale” è l’insieme di interessanti, per molti versi affascinanti effetti di leggi non ancora conosciute dalla scienza ufficiale, che indispongono gli esponenti più arroganti di quest’ultima ed i loro servitori scientisti.
Il “Paranormale” è, spesso, la manifestazione delle complesse relazioni fra i livelli di energia e le forme di estrinsecazione dell’intelligenza nei regni naturali visibili ed invisibili. La stessa scienza ha scoperto che tutto, in fondo, è “energia”.
Il “Paranormale” è campo di studio per gli scienziati di mentalità aperta dell’era nuova, coloro che possiamo, a volte, identificare nei coraggiosi parapsicologi.
Ma l’Esoterismo è soprattutto una “filosofia dell’esistente”, una filosofia attiva, scientifica di una scienza che non si verifica nei laboratori ma, soprattutto, negli “intelletti liberi”. È il “terreno maledetto” che ha affascinato e dannato i pensatori di ogni tempo i quali, spesso, hanno pagato con la vita la loro brama di conoscenza.
Il rogo che ha carbonizzato Giordano Bruno è un pericolo tuttora vivo per il libero pensiero anche se dobbiamo sempre nutrire con forza la consapevolezza che, proprio il “libero pensiero” non potrà mai venir bruciato da nessun fuoco.
By Antonio Bruno – Tratto da: it.salute
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ESOTERISMO e PRASSI ALIMENTARE
Esotericamente l’essere umano è composto da sostanza-minerale; sostanza-animale; sostanza-psichica e sostanza-spirituale.
Il cibo di cui si nutre il corpo fisico contiene caratteristiche e radiazioni della terra d’origine che, una volta assorbite, si stabilizzano nelle cellule determinandone alcune caratteristiche organico-emotive.
Il cibo influenza le cellule del corpo fisico i cui principi finiscono per suggestionarne le attività, e le sue radiazioni lo “magnetizzeranno” al territorio (la nostalgia della propria terra è anche questa) dove egli ha tratto per lungo tempo le proprie sostanze vitali. Una sorta d’intossicazione energetica che determina dipendenza dal territorio d’origine.
Alla dipendenza chimico-energetica degli alimenti si aggiunge l’abitudine al gusto, ovvero, l’assuefazione ai costumi culinari del popolo che traggono origine dalla tipologia del territorio.
Ma se il cibo influenza corpo e mente fisica, l’Iniziato viene educato ad influenzare la propria alimentazione affinché anche questa diventi uno strumento di servizio, con cui determinare sul fisico e sulle emozioni (il C. astrale) tutti gli effetti che lui ha deciso d’apportarvi. L’alimentazione, allora, diventa un occulto veicolo d’emancipazione. Un prezioso alleato per ottemperare la metamorfosi dell’elemento terra-acqua, che contribuisce solidamente alla trasmutazione che i devozionali chiamano: purificazione.
Sommando due antiche regole, vediamo che: « mentre il corpo diventa ciò che mangia l’essere senziente diventa ciò che pensa.»
Certamente in certi punti le due regole possono convergere, ma assurgere una prassi alimentare a filosofia o ad articolo di fede, sembra eccessivo.
La prassi alimentare si basa su alcuni fattori, tutti concreti e necessari. Tra questi, va considerato l’uso e l’abuso fisico-energetico richiesto dall’attività corporea. E’ improbabile, infatti, che il corpo di un taglialegna possa sopportare lo sforzo quotidiano seguendo la stessa prassi alimentare, ad esempio, di un filosofo. Ma se questo elemento può sembrare opinabile, il secondo lo sarà di meno.
La prassi alimentare è sottoposta ad imprinting di diversa natura. Tra i maggiori, in superficie troviamo l’imprinting culturale, mentre in profondità troviamo quello genetico.
L’imprinting culturale confluisce nelle abitudini alimentari dell’individuo attraverso i condizionamenti che lo circuiscono durante tutta la sua vita (cultura famigliare, c. religiosa, c. nazionale ecc). Il secondo fattore di condizionamento è il più importante ed al contempo tra quelli meno considerati.
L’imprinting genetico è, in parole povere, la memoria delle abitudini e delle necessità fisiologiche, acquisite e trasmesse all’individuo attraverso tutte le generazioni che lo hanno preceduto e trasmessogli attraverso il DNA.
Ma da ciò possiamo anche trarre lo spunto per un esempio “esoterico”.
Nelle Scuole iniziatiche viene insegnato che l’obesità e l’avarizia sono fattori psicosomatici che discendono dalla stessa causa: il pericolo delle grandi carestie che costrinsero remoti popoli a strazianti migrazioni di massa costituendo, così, una feroce selezione naturale. Da qui, i più colpiti (impressionati=imprinting) si trasmise la necessità e la capacità di “trattenere” quanto fosse utile e necessario alla propria sopravvivenza. Ma non vorrei annoiare i lettori divagando troppo.
L’imprinting genetico proveniente, dunque, da necessità assai remote, può essere modificato. Ma per farlo senza danno deve essere prima riconosciuto in forma ed essenza. E questo fa parte della domanda esoterica: chi sono io ?, a cui ogni candidato deve prima o poi rispondere. – vedi: IO SONO
La modificazione di un imprinting, deve essere sottoposto ad una lenta ed intelligente azione di decondizionamento, sino al raggiungimento della forma “moderna” più desiderabile.
A tale proposito ricordo un insegnamento di Morya trovato nei suoi Quaderni di Agni Yoga:«… se essere vegetariani fosse la condizione fondamentale per raggiungere l’Iniziazione, gli elefanti sarebbero tutti degli iniziati.»
Quindi, vorrei consigliare di porre grande attenzione sull’argomento dell’alimentazione individuale, che metterei in questi termini: come vorrei il mio veicolo fisico, e per farne cosa ?
Certo, non vorrei un utilitaria per fare del fuori-strada estremo, tantomeno vorrei un fuori-strada estremo per andare a fare la spesa al supermercato del paese ! Di certo sull’argomento eviterei ogni posizione estremistica, che in nessun caso si dimostrerà utili e conclusiva.
L’esoterista segue ogni suo tema compostamente e con senno etico, evitando ogni dietrologia che ne faccia degli articoli di fede o un esasperante vessillo di guerra. E soprattutto dai vessilli di guerra l’adepto si dovrebbe discostare.
Lasciando all’esaltazione di menti puerili il protrarsi ancora in guerre sante che sanno di zolfo….infernale…
By Athos A. Altomonte