Fisica (termine che deriva dal latino physica, “natura” a sua volta derivante dal greco τὰ (tà) φυσικά (physiká), “(le) cose naturali”, nato da φύσις (phýsis), entrambi derivati dall’origine comune indoeuropea) è la scienza della natura nel senso più ampio.
La fisica è nata con lo scopo di studiare i fenomeni naturali, ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, ovvero quantificati o misurati, attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e le loro variazioni, mediante astrazioni matematiche, quest’obiettivo è raggiunto attraverso l’applicazione rigorosa del metodo scientifico, il cui scopo ultimo è fornire uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto[1]: l’insieme di principi e leggi fisiche relative a una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall’induzione sperimentale.
Tratto da Wikipedia.org
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La NATURA della MATERIA e L’UOMO
I neuroni di un uomo sono costituiti e costruiti dal codice che risiede nel DNA che risiede in ogni cellula dell’uomo stesso, attraverso una composizione UNICA (per ogni uomo) di amminoacidi e proteine. E’ per questo che le persone pensano in modo differente.
By Ing. Giuseppe Reda, già ricercatore presso Dipartimento di Chimica UNICAL, già membro della commissione Rischi ed Etica-Sanitaria di INCER Institute (Centro Internazionale di Eccellenza per la Formazione e la Ricerca), membro del Patto Vera Scienza.
La realtà è nel campo dell’infinitamente piccolo.
Noi siamo fatti di particelle fondamentali, le produciamo e per tutto il giorno ne siamo bombardati costantemente.
Ci ritrovammo con un mondo traboccante di particelle. E non particelle qualsiasi, ma aventi precisamente la massa e la carica elettrica atte a consentire lo sviluppo della vita umana.
Circa il 99 % del nostro organismo è composto da atomi di idrogeno, carbonio, azoto e ossigeno. Contiene anche, in quantità minori, gli altri elementi essenziali alla vita.
Mentre la maggior parte delle cellule del nostro corpo si rigenera ogni 7-15 anni, molte delle particelle che compongono queste ultime esistono in realtà da milioni di millenni.
La dimensione di un atomo dipende dalla localizzazione media dei suoi elettroni. I nuclei sono 100000 volte più piccoli degli atomi che li ospitano. Se perdessimo tutto lo spazio vuoto presente all’interno dei nostri atomi, l’intera razza umana occuperebbe il volume di un cubetto di ghiaccio.
Ma la vera rivoluzione nella realtà della natura che ci circonda avviene intorno ai dieci alla meno otto centimetri, alle soglie dell’atomo, con il passaggio dal regime così detto classico, che più o meno è una rappresentazione del mondo che è il nostro, a questo nuovo regime dell’infinitamente piccolo che è il regime quantistico.
Immaginate di vedere gli atomi e quindi la composizione microscopica del nostro organismo. La forma degli atomi nella materia ne determina le proprietà macroscopiche.
La capacità di vedere gli atomi, guidata dalle previsioni teoriche della meccanica quantistica, ridurrebbe la biologia alla fisica fondamentale della struttura atomica e molecolare della materia.
Gli atomi si comportano come nient’altro può comportarsi nel macroscopico, perché essi obbediscono alle leggi della meccanica quantistica.
La vera realtà è legata alla energia che è anche vibrazione e quindi frequenza, pertanto le cause viste con l’ottica della medicina classica sono false, le vere cause sono quelle indagate nel campo dell’infinitamente piccolo dalla fisica quantistica.
La realtà della natura, vista dall’interno e nei suoi termini più essenziali, è più perfetta di quanto appaia esternamente.
By: Ing. Giuseppe Reda, già ricercatore presso Dipartimento di Chimica UNICAL, già membro della commissione Rischi ed Etica-Sanitaria di INCER Institute (Centro Internazionale di Eccellenza per la Formazione e la Ricerca), membro del Patto Vera Scienza.
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OMEOPATIA e Fisica
Da anni sono alla ricerca di una spiegazione definitiva e scientifica per chiudere, una volta per tutte, il controverso capitolo che riguarda il funzionamento del rimedio Omeopatico e la sua collocazione nel panorama mondiale delle terapie valide e stabilmente codificate.
Mi sono infatti sempre chiesto come mai l’omeopatia sia stata valutata con estremo sospetto se non osteggiata, persino dalla sua apparizione, creando non pochi problemi anche al suo reinventore S. Hahnemann. Dico reinventata in quanto se leggete attentamente i testi di Galeno e Paracelso nonché quelli degli alchimisti egizi e medioevali e non ultimo, tornando per così dire nella notte dei tempi, il versetto della Bibbia che esplicitamente ci racconta che:
”Gli Ebrei vennero a Mara così chiamata per l’amarezza delle sue acque ed alcuni mormorarono: cosa berremo ?
Mosè pregò e dopo aver pregato gettò nell’acqua un ramo di erba amara e l’acqua divenne dolce perché, come dicono i nostri savi, Dio non assomiglia affatto all’uomo che ha bisogno del dolce per correggere il sapore amaro: è con ciò che è amaro che si fa ciò che è dolce” (Esodo15:23), si dimostra che l’omeopatia e cioè la terapia del simile, non solo concettualmente, è sempre esistita.
Notiamo inoltre che i principi basilari sono sempre stati quelli che, levando la parte materiale dal medicamento, si otterrà una realtà sovra – materiale che si può definire energetica o spirituale. Gli alchimisti la definiscono Quintessenza od essenza spirituale che definisce chiaramente il loro concetto di “vera terapia” che comprende cioè corpo, mente e spirito; la terapia cioè che racchiude e comprende il Tutto e non solo ciò che è visibile e tangibile. Dalla Biofisica quantistica è oramai assodato che il corpo fisico è collegato ad una realtà strutturale che definirei energetico – olografica, conosciuta dagli alchimisti ed esoteristi come corpo eterico.
Questa matrice liquida contiene tutti i dati informativi vale a dire le informazioni biologiche, con particolari codici elettromagnetici, sulla morfologia ed il funzionamento degli organismi viventi.
La matrice eterica è una sorta di sofisticatissimo schema biomagnetico-frequenziale di crescita (da me definito EGF cioè electromagnetic growing factor ) che guida tutti i processi cellulari vitali.
Certe linee di pensiero scientifico suggeriscono che le manifestazioni patologiche del corpo fisico vengono sempre precedute da conflitti psichici e contemporaneamente da cambiamenti di questa matrice del corpo eterico (The Eteric Body of Man di L.Bendit- Theosophical Publishing House, Wheaton 1977).
Le medesime intuizioni e principi sono quelli che guidano il pensiero di R. Geerd Hamer sulla genesi del Cancro, nei fondamenti bioenergetici ed embrionali della sua Nuova Medicina.
Le malattie fisiche comincerebbero laddove non vi è materia ponderale e misurabile, prima cioè che abbiano inizio le alterazioni cellulari; quindi perché per iniziare non usare l’omeopatia ? Dal momento appunto che nel rimedio omeopatico non esiste materia misurabile ma solo informazioni frequenziali, cioè acqua informata, potrebbe essere il modo migliore di curare senza le controindicazioni della medicina di sintesi, senza creare accumuli di tossici nell’organismo, senza sovraccaricare gli emuntori e così via. Sembrerebbe l’”uovo di Colombo”ma per la medicina accademica ed ortodossa non è una evidenza scientifica così lapalissiana come potreste credere.
Perché quindi si ha paura di credere nell’Omeopatia ?
Forse per paura di riconoscere che non siamo fatti di sola materia ?
Paura di ammettere una precisa responsabilità dell’individuo nella sua malattia ?
Di ammettere le teorie di S. Tommaso sulla Forma Corporis ?
Di ammettere che le antiche scienze ci avevano azzeccato e che i nostri strapagati scienziati si sono persi per strada, accecati dall’ipertecnologia ?
Interroghiamo i fisici: perché hanno paura di ammettere che il corpo fisico, dato che è fatto di materia ha caratteristiche sia di onda che di particella ?
Un editore di Padova ha fatto, a mia insaputa, correggere da un suo consulente ed “esperto” professore di Fisica dell’Università un mia opera didattica, parte integrante di un mio volume sulle Medicine Complementari.
Questa conteneva una serie di lucide affermazioni, sicuramente al limite della scienza ufficiale ma coerenti alle analogie creative ed intuizioni che in fisica hanno prodotto grandi scoperte, oltretutto correlata da relative formule matematiche, depennandola de facto dalla pubblicazione.
Pensate quanto fanno paura le mie intuizioni e le loro proiezioni analogiche e simboliche che desiderano cioè solo poter dimostrare qualcosa che, sono certo, fra qualche anno sarà di dominio pubblico.
Questa mia particolare visione scientifica, fra l’altro, è assimilabile a quella di molti ricercatori che, in vari tempi e modi, la hanno ricavata da una serie di attente osservazioni ma è capace di destare scandalo nell’ambiente accademico.
Incredibilmente l’editore, soggiogato dal pensiero cartesiano e positivista, attualmente dominante ha preteso, riuscendoci per pure ragioni contrattuali, di scorporare dalla pubblicazione le mie affermazioni e teorie sulla equivalenza tra massa ed onde cioè frequenze EM.
Potrete trovare e commentare qui di seguito un condensato delle mie teorie e la relativa formula dello scandalo:
Come potrete osservare parlare di materia o di velocità e caratteristiche d’onda è, per lo meno matematicamente, la medesima cosa, basta andare oltre con ricerche sul campo in opportune sedi e con i mezzi che la moderna tecnologia ci offre. Questi concetti potrebbero aprire la porta ad osservazioni e ricerche che darebbero all’Omeopatia una veste più che scientifica grazie all’apporto fondamentale della Fisica quantistica.
Un altro punto cruciale in cui si scontrano da una parte la scienza medica ortodossa e dall’altra i cultori dell’omeopatia è la questione ultra dibattuta, nel bene e nel male, della memoria dell’acqua.
Il grande biologo francese J. Benveniste a cui con spregio e bollandolo di poca scientificità è stato consegnato l’antipremio Nobel da ridere( da un giornale satirico della Harvard University) per le sue affermazioni riguardo la possibilità di registrare le bioinformazioni e trasmetterli a distanza, concetti che del resto condivido pienamente anche alla luce di quanto ho precedentemente definito.
Il premio Nobel (1991) J. Benveniste ha sempre sostenuto che il veicolo acquoso dell’omeopatia era fondamentale per mantenere e condurre le informazioni elettromagnetiche. Potrei citare anche, fra le altre, le ricerche di Bernard Grad dell’Università McGill di Montreal sulle bioinformazioni comunicate all’acqua o di John Zimmermann realizzate con i famosi Superconducting Quantum Interference Devices cioè dispositivi superconduttori di interferenza quantica.
Queste ricerche sono state suffragate, oltre che dal sottoscritto, anche dallo scienziato giapponese Masaru Emoto, di cui allego alcune significative foto tratte dal suo libro:”The message from water” tradotto in Inglese dal Biochimico Lee H. Lorenzen, in cui si evidenzia come informazioni mentali o materiali (vedi ad esempio le foto che dimostrano la qualità dell’inquinamento cioè prima e dopo che un fiume è stato inquinato dagli scarichi urbani) ed opportunamente comunicate all’acqua siano state in grado di modificare la cristallizzazione della stessa con forme e geometrie diverse e per alcuni versi dagli esiti inquietanti.
Link: www.nexusitalia.com/water.htm
Da queste prove si evince, con estrema certezza, che l’acqua può essere caricata cioè informata ed ha la capacità di immagazzinare vari tipi di energie e frequenze cioè informazioni, sia di natura benefica che purtroppo nociva, come ha dimostrato Grad con i pazienti depressi ed i guaritori che informano l’acqua ed anche, come abbiamo visto dalle ricerche di Masaru Emoto attraverso la qualità del pensiero di una persona.
Similmente con i rimedi omeopatici, grazie a questi postulati, si può ottenere il trasferimento di informazioni cioè di frequenze diluendo in acqua le varie sostanze che si vogliono omeopatizzare.
I rimedi così ottenuti anche grazie alla dinamizzazione ed alla potentizzazione con la classica succussione divengono medicine straordinarie ad energia quantica ed informativa cioè sottile (non certo misurabili con gli attuali strumenti scientifici) che contengono la frequenza energetica od imprinting vibrazionale della sostanza dalla quale sono derivati.
Visti questi fenomeni legati alla memoria dell’acqua ed al passaggio di informazioni, trattiamo quello che mi piace definire come il principio base che spiega la matrice puramente biofisica dell’omeopatia vale a dire il Principio di Risonanza del rimedio, altro argomento scottante e controverso ma solo perché attualmente non si posseggono strumenti atti a dimostrare il rapporto tra l’omeopatia e questo fenomeno.
Quest’ultimo non solo è intuibile ma anche le ricerche della Biofisica moderna possono aiutare a comprenderlo, da quelle delle strutture dissipative di I. Prigogine alle ricerche di F. Popp sui biofotoni a quelle complesse del compianto L. Preparata.
Partiamo dalle caratteristiche della materia che, come abbiamo visto, sono simili a quelle della luce (fotoni) e conferiscono ai corpi fisici ed eterici livelli di frequenza specifici e misurabili. Se si misura ad esempio la vibrazione base di un uomo, in buona salute, questa avrà un valore ad esempio di 400 hz, quando si ammalerà questa frequenza o vibrazione cambierà notevolmente ed il suo meccanismo energetico tenderà a riportate il sistema naturalmente nella norma. Possiamo immaginare che quest’uomo, afflitto per esempio da una brutta influenza risuoni ad una frequenza molto diversa dalla sua normale di base.
Vibra ad esempio a 520 hz nel momento che sta lottando per liberarsi dal virus influenzale. Se potesse produrre energia della stessa frequenza del virus e quindi del tipo a 520 hz potrebbe in breve tempo tornare allo stato di base e cioè in salute.
Hahnemann insegnava che i suoi rimedi producevano una malattia simile a quella che il soggetto stava tentando di vincere, mettendo in confronto i sintomi emersi dall’uso del rimedio stesso con la patologia che tentava di trattare.
Infatti, secondo i miei studi e ricerche, posso confermare che quando un rimedio omeopatico viene fatto somministrare ad una persona sana, il campo elettromagnetico individuale è indotto a risuonare secondo la frequenza principale della sostanza usata per preparare il rimedio stesso.
Ogni sostanza, come ben sapete possiede una propria vibrazione o frequenza di risonanza, quasi un’ impronta energetica personale.
Paracelso definiva già nel medioevo questo concetto con il termine di “signatura rerum” che è stato il primo tentativo di classificazione energetica sottile dei rimedi terapeutici.
Le qualità squisitamente energetiche e sottili delle piante vengono trasmesse all’acqua per la preparazione dei rimedi omeopatici che avranno come un imprinting caratteristico ed unico con proprietà elettromagnetiche. Hahnemann, dopo gli studi e le letture degli antichi testi, ha avuto l’intuito di cogliere empiricamente queste considerazioni.
L’omeopatia equipara le frequenze dell’estratto, ad esempio vegetale, con quelle della malattia mettendo in relazione i sintomi psichici, emotivi e fisici del paziente con quelli conosciuti in conseguenza all’assunzione del rimedio.
Dalla legge fisica di risonanza a quella dei simili di Hahnemann il passo è breve, infatti la sua abilità si manifestò nel fatto che è stato in grado di somministrare al malato la dose di energia frequenziale necessaria con l’esatta banda di frequenza; il tutto senza l’aiuto delle moderne tecnologie, ma con il suo straordinario e fondamentale talento nell’osservazione delle leggi della natura e grazie alla capacità dell’acqua di memorizzare, con la dinamizzazione e potentizzazione, le informazioni sottili del rimedio.
Infatti, anche lui, ha realizzato che in natura esistono tutti i rimedi per tutte le nostre cosiddette “malattie“, cioè esistono tutte la frequenze e le informazioni relative per farci guarire ma anche farci ammalare.
Queste osservazioni mi hanno portato a considerare gli uomini come simili ad atomi con elettroni che occupano particolari nicchie nel contesto molecolare dell’universo. Per eccitare e spostare un elettrone nell’orbita superiore è necessario fornirgli energia cioè fotoni o biofotoni di una specifica frequenza, solo un quantum della giusta energia farà saltare l’elettrone nell’orbita superiore e causare uno stato eccitato diverso da quello di riposo più stabile.
Questo stato di eccitazione lo si potrebbe definire come “malattia”. Come sono giunto a questa analogia per lo meno stravagante ?
Portando avanti queste ricerche anche in ambito universitario ho avuto modo di essere relatore di molte tesi sulle Medicine naturali ed Omeopatia ed ho confrontato il mio pensiero con quello di moltissimi miei allievi.
Questi mi hanno dato, come sempre, molti spunti di ricerca ed ulteriori stimoli a non mollare, in particolare il mio geniale allievo Vittorio Maestro, proseguendo le mie teorie sull’equivalenza materia – energia e sulle frequenze in omeopatia, ha messo in relazione l’omeopatia con il funzionamento del laser; ne è nata una osservazione interessante, che è stata ripresa nella sua tesi di diploma, che va a completare il concetto di Biorisonanza.
Esiste cioè una analogia notevole tra fisica quantistica ed omeopatia. La fisica considera un atomo stabile quando si trova in uno stato energetico ottimale cioè equilibrio stabile rispetto alla sua configurazione elettronica orbitale. In questo stato gli elettroni occupano orbite contrassegnate stabili e non dissipano energia.
Se un elettrone venisse “eccitato” e per far questo si dovrebbe fornirgli un energia ben definita, tramite ad esempio un fotone, allora questo può passare dall’orbita iniziale stabile, contrassegnata da un’energia Eo ad una più esterna, contrassegnata da una energia Ex . Questo “salto”può avvenire solamente se il fotone incidente ha una frequenza:
fx = ( Ex – Eo )/h dove h è la costante di Planck. In questa nuova condizione l’elettrone, più di tanto, non riesce a stare perché non si trova in una situazione energetica stabile; pertanto tenderà a ritornare al suo stato di partenza “diseccitandosi”
Durante quest’ultima fase l’elettrone riemetterà un fotone esattamente della stessa frequenza di quello che gli ha permesso di compiere il suo “salto” energetico.
Il principio dell’omeopatia come tutti sanno è “Similia Similibus Curantur” ovvero ciò che è simile si cura attraverso il suo simile corrisponde esattamente alle fasi di “eccitazione”e ”diseccitazione”appena riportate dalla fisica quantistica. Secondo una visione analogica che è importante utilizzare quando si deve procedere al buio, possiamo considerare la similitudine di un uomo con un atomo infatti:
Così come un fotone di frequenza particolare fx = (Ex – Eo )/h ha la capacità di creare uno stato energetico di non equilibrio all’interno di un atomo, così un’informazione energetica di opportuna frequenza fx ha la capacità di creare uno stato energetico di non equilibrio e cioè di malattia, in un uomo. Così come l’elettrone dell’atomo eccitato tende naturalmente verso uno stato energetico più stabile, così l’uomo tende naturalmente verso una condizione di equilibrio energetico cioè di omeostasi bioenergetica.
Come l’atomo in un certo senso guarisce diseccitandosi così l’uomo guarisce solo se riemette la stessa frequenza di quella che gli ha creato lo stato di malattia.
Troviamo qui i principi analogici che dimostrano che l’omeopatia non è solo frutto di fantasie ma il ricercatore può trovare in essa dati e riflessioni importanti che dovrebbero aprire le porte ad una ricerca scientifica seria nel campo dell’informazione del sistema e della biorisonanza in campo medico.
La sostanza cioè la frequenza che in un uomo sano provoca un certo sintomo è la stessa sostanza che deve essere data ad un uomo malato con quel sintomo per guarirlo.
Questo non è altro che il principio di funzionamento del Laser, come ha intuito Vittorio Maestro; se un atomo infatti si trova in uno stato eccitato Ex rispetto ad uno stato di equilibrio Eo e gli viene somministrato un fotone di frequenza o quantum opportuno e cioè fx = ( Ex – Eo )/h, allora il fotone stimolerà il processo di diseccitazione in quanto il fotone non può eccitare ancora l’atomo perché è già stato eccitato e perciò provocherà un processo opposto e cioè la diseccitazione dell’atomo.
Questo processo si chiama emissione stimolata ed è il principio base del funzionamento del Laser.
Immaginiamo analogicamente che se ad un uomo che si trova in uno stato di disequilibrio e cioè di malattia ( malattia = stato eccitato cioè di non equilibrio) viene inviata un’informazione della stessa frequenza di quella che creerebbe lo stato di non equilibrio in un uomo sano, tale informazione andrà a stimolare la diseccitazione rapida cioè accelererà la guarigione dell’uomo malato.
Fig 9 – Fig 10 – Fig 11 – Fig 12
Dalla lettura di questi schemi sintetici e delle relative formule forse molti ne riceveranno una impressione arida ed illeggibile specie per chi non conosce a fondo i principi della fisica, purtroppo si è costretti a parlare il linguaggio crudo dei numeri e delle formule per non essere tacciati di fare troppa filosofia. Capisco il lettore e sono decisamente dalla sua parte anche perché mi piace credere nella Natura che è la sola artefice della vita e della morte, mi piace credere al mio Dio interiore che è fatto ad immagine e somiglianza con il Dio Cosmico, che mi dona tutte le informazioni necessarie per vivere in armonia e salute.
Quando involontariamente o volontariamente trasgredisco ai dettami dell’Ordine e dell’Armonia Universale dettati dagli Dei allora si fanno avanti la malattia e la sofferenza per riequilibrare il mio spostamento verso il male e l’Errore.
Un male ed una sofferenza che accetto e benedico e che mi fanno capire i miei errori, ringrazio di questo Dio ed attendo la Luce (vedi fotoni con informazioni) che mi porta verso la guarigione lasciando alle mie spalle le Tenebre e cioè la malattia (…tenebre non prevalebunt…).
Solo la Fede mi ha salvato, mi salva e salverà l’umanità (…e sarà fatto esattamente come la tua Fede…) la fede nella Luce cioè nelle Informazioni-Vita che costantemente ci giungono dal Creatore.
Per saperne di più sull’argomento dell’Energia Vita e del Programma vita rimando al mio volume “Onde Elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute” Ed.Xenia, Milano.
Concludo invitando i lettori al silenzio ed alla percezione dello spazio intorno a se…da questo silenzio emergeranno sinfonie bellissime che riempiranno tutto il vuoto interiore che sta affliggendo l’umanità, musiche soavi che altro non sono che la voce di tutto ciò che vi circonda, le vibrazioni emesse dalla natura che vi ama, con la preghiera di non produrre realtà o suoni o vibrazioni che sono contrari all’Armonia ed Ordine Universale. Chi ha orecchie per intendere intenda….
Ogni sostanza (organica e inorganica) emette energia elettromagnetica (biofotoni), cioè “vibra” a frequenza misurabile con particolari e sofisticate apparecchiature di laboratorio (fotomoltiplicatori)
Tali biofotoni caratterizzano, in modo univoco, le varie sostanze poiche’ la loro energia EM è costituita da un insieme di frequenze (spettro d’emissione) che è proprio solo della sostanza che ha emesso i biofotoni stessi.
E’ ormai provato che gli organismi superiori, in quanto strutture dissipative (Prigogine), interagiscono con particolari energie elettromagnetiche entrando in risonanza o biorisonanza con esse.
Sulla base di queste considerazioni si spiega, con buona probabilità, la modalità d’azione dei farmaci omeopatici: essi non contengono molecole ma biofotoni di regolazione dei processi fisici che sostengono i processi biologici.
La conservazione dei farmaci-rimedi omeopatici in gabbie di Faraday (imballi con pareti interne a specchio) è indispensabile per evitare che la loro energia biofotonica di regolazione si disperda o si alteri per effetto di sollecitazioni esterne (calore, luce, inquinamento elettromagnetico, etc.).
E’ stata inoltre condotta una serie di test in biorisonanza, su soggetti diversi. Ogni volta che si presentava un disordine rimediabile con uno specifico prodotto omeopatico, lo stesso rimedio è stato testato in confezione di plastica, di vetro e di alluminio.
Con le confezioni di plastica e di vetro, lo strumento ha dato sempre risposte nettamente positive, mentre con lo stesso rimedio, ma nel contenitore di alluminio, non si è ottenuta alcuna risposta. Questo si è verificato per qualunque diluizione del rimedio.
Si può quindi affermare che l’alluminio esercita una funzione schermante nei confronti delle frequenze emesse dai prodotti omeopatici dinamizzati, per cui ne impedisce la dispersione, mantenendo inalterate nel tempo le caratteristiche del prodotto.
Inoltre, per questa sua caratteristica, garantisce le migliori condizioni per la conservazione dei prodotti immagazzinati, perche’ in questo modo vengono mantenuti “isolati” gli uni dagli altri, escludendo ogni possibilità di interazione.
Nel caso necessitasse per la eventuale pubblicazione di titoli:
Prof. Dott. Claudio Viacava – PhD – Biologo-Psicologo-Naturopata
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BIOFISICA – Riuscito il Seminario sul Ruolo della Elettrodinamica Quantistica – QED in Medicina.
In dirittura d’arrivo l’Intuizione di Greco) – (Da “ITALIASUD” n° 12 Dicembre 1999)
Si è tenuto a Roma, il 14 dicembre 1999, presso l’Università “LA SAPIENZA”, un Seminario sul ruolo della QED (Elettrodinamica Quantistica) in Medicina.
Si è discusso sull’interazione tra campi elettromagnetici sulla materia vivente e possibili meccanismi fisici e biologici.
Negli ultimi decenni molte voci hanno suggerito che gli esseri viventi potrebbero subire in modo significativo l’influenza di campi elettromagnetici esterni, anche al di sotto della soglia di intensità capace di indurre aumenti di temperatura all’organismo vivente minori di 1/10 di grado.
Queste congetture hanno profondamente scosso l’opinione, ancora peraltro molto diffusa, di tecnologici e medici, secondo cui il solo meccanismo di interazione tra campi elettromagnetici e materia vivente sia quello derivante dall’assorbimento dell’energia del campo da parte del vivente con il conseguente aumento della temperatura “T”, che, a sua volta, danneggia il sistema biologico in misura crescente con l’aumento di “T”. Per questo motivo le norme di protezione contro il “danno elettromagnetico” si limitano a porre sotto controllo soltanto l’intensità dei campi elettromagnetici al di fuori di ogni comprensione profonda dei reali meccanismi interattivi.
D’altra parte, cominciano ad apparire studi epidemiologici che non escludono più, così categoricamente come in passato, l’esistenza di influenza dei campi elettromagnetici sulla salute umana al di sotto della “soglia termica”. Argomento, quindi, di scottante attualità.
Al recente 1° Congresso Internazionale, svoltosi a fine novembre presso il CNR di Roma, si è ritenuto necessario attuare un programma di ricerca epidemiologica specifico per lo studio delle eventuali interferenze dei campi elettromagnetici sia a bassa che ad alta frequenza con l’organismo umano.
E torniamo al Seminario di Roma, Università “La Sapienza”. Il Prof. Giuliano Preparata – Ordinario di Teoria delle interazioni Subnucleari del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano, impegnato, attualmente, in un esperimento di ricerca sulla Fusione Fredda presso l’ENEA di Frascati (Roma) – in una lunga relazione introduttiva, ci ha parlato della elettrodinamica quantistica, coerente in medicina, il cui modello teorico spiegherebbe e interpreterebbe tanti fenomeni finora irrisolti.
Nettissima e chiara l’esposizione del Prof. Emilio Del Giudice che con la teoria dei “Domini di Coerenza” ha sciolto molti nodi dell’acqua ed ha abbattuto il “comportamento anomalo” di essa rispetto agli altri composti, a confutazione di quanto ci aveva insegnato la fisica classica. Interessanti gli argomenti trattati dal Prof. Giuseppe Sermorati dell’Università di Perugia sulla “ingegneria genetica”, dal Prof. Mariano Bizzarri del’Università di Roma, dal Dr. Getullio Talpo, ecc.
Il seminario – organizzato dal dr. Vincenzo Valenzi del Centro Studi di Biometeorologia – s’è concluso con l’intervento originale di un medico, il dr. Umberto Grieco, che ITALIASUD da anni sta seguendo con ammirata attenzione.
In una concisa e precisa relazione il dr. Grieco ha evidenziato le esperienze compiute, in un trentennio di ricerca e studi nell’ancora nebuloso settore della “BIOELETTRONICA“.
Quando le ipotesi formulate dal dr. Grieco, confortate da un riscontro scientifico positivo, troveranno conferma e ospitalità nella ricerca in corso, potremo, di certo, fruire di nuove armi nella diagnostica e terapia futura.
Il dr. Grieco ha utilizzato, anche via radio, dei segnali di natura elettromagnetica, memorizzabili su adatti supporti. Il campo esplorato in tanti anni è molto vasto. Dall’utilizzo di un farmaco per via elettromagnetica e non biochimica, alle allergie; dalle incompatibilità alimentari alle situazioni tossiche; da forme infettive e parassitarie e patologiche degenerative; tra disarmonie dell’organismo nei suoi vari organi ed apparati fino ad indagare sul vissuto e stati psicoemotivi.
E per ultimo anche nel fenomeno delle interazioni con i campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza, per i quali (si tratta di un’anticipazione), è allo studio “un segnale” che agirebbe sull’organismo vivente riducendone, se non annullandone gli eventuali effetti negativi.
Campo vasto indagato mediante la Bioelettronica e i cui riscontri, osservati dal dr. Grieco, potrebbero trovare un modello interpretativo teorico nella Elettrodinamica quantistica (QED).
Un seminario, in definitiva, di indubbia utilità con proiezioni nel sociale, così come hanno argomentato il Prof. Baldassarre Messina, un luminare a livello mondiale, presidente del Centro Studi di Biometeorologia, e l’ottima “padrona di casa”, la professoressa Maria Luisa Roseghini dell’Università “La Sapienza” di Roma, Istituto di Farmacologia, presso cui s’è svolto l’interessante seminario.
Passi giganteschi in avanti. I traguardi sono a portata di mano. La felice “intuizione” di Umberto Grieco, prima o poi – più prima che poi – dopo una “sudatissima” anticamera comincia a “punzecchiare” l’interesse dei ricercatori.
Siamo, dunque, verso la fine del tunnel. Si avverte già il raggio di luce destinato all’intera umanità.
Per informazioni: Dott. Umberto Greco
– E-mail: ugrieco@tiscali.it