AGOPUNTURA
L’agopuntura (zhēn jiǔ in cinese mandarino) è una medicina alternativa che fa uso dell’inserzione di aghi in taluni punti del corpo umano al fine di promuovere la salute ed il benessere dell’individuo.
L’origine dell’agopuntura in Cina è incerta. I primi riferimenti bibliografici a questa pratica sono presenti nell’antico testo cinese Huangdi Neijing, il leggendario Fondamenti di medicina interna (Story dell’agopuntura) che fu compilato 305–204 a.C.
Prima di ciò, è ipotizzabile che venissero utilizzati strumenti in pietra o in osso, e quindi assolutamente lontani dalla visione che abbiamo oggi della pratica. La pratica si diffuse secoli fa in molte parti dell’Asia; attualmente include nel suo corpo teorico-pratica anche la medicina tradizionale cinese ed alcune sue forme sono anche descritte nella letteratura della medicina tradizionale coreana, nella quale viene chiamata yakchim, come pure in India.
Con il termine Agopuntura si quindi intende la stimolazione di punti della superficie corporea per mezzo di strumenti appuntiti (di legno, di osso, di ferro, di acciaio ecc.) a scopo terapeutico.
Sono stati trovati degli aghi primordiali in silice, osso, bambù, terracotta, risalenti a circa 5000 anni or sono.
Questa tecnica è stata importata in Europa dall’estremo oriente, dai Gesuiti nel 1600.
Il primo trattato uscì nel 1671 ad opera dell’Harvieu; questa tecnica è basata sul riordino dei 2 lati dell’Energia dell’Universo: quella positiva (E+) e quella negativa (E-), chiamate in estremo Oriente fin dall’antichità, forze Yang e Yin.
vedi: http://www.geocities.com/HotSprings/Spa/4836/pvw18.html
Tecnica importata in Europa dall’estremo oriente, dai gesuiti nel 1600.
Il primo trattato uscì nel 1671 ad opera dell’Harvieu; questa tecnica è basata sul riequilibrio dei 2 lati dell’Energia della Creazione: quella positiva (E+) e quella negativa (E-), chiamate in estremo Oriente fin dall’antichità, forze Yang e Yin
Per la Medicina Orientale ed in particolare per quella tradizionale cinese uomo e mondo naturale sono un tutto unico. Il medico per guarire il paziente deve innanzitutto ricreare l’armonia fra gli apparenti “opposti”, tenendo conto che tutti i mutamenti fisici sono sempre legati anche a quelli del clima ed al luogo ove la persona vive.
Questo ripristino dell’ordine lo si ottiene con questa tecnica, conficcando degli aghi particolari, in punti precisi del corpo indicati da mappe millenarie; una volta conficcati questi aghi, si devono produrre determinati movimenti rotatori e di leggera pressione, lasciandoli da pochi minuti a molte ore per certi casi. Questi aghi possono essere di diversi metalli a seconda di ciò che si desidera ottenere.
Il principio dell’agopuntura è quello del poter corto circuitare (caricare o scaricare) i vari strati del corpo in modo da riequilibrare i campi ionici che sempre si creano tra i vari strati e sistemi (nervoso, urinario, linfatico, circolatorio, epidermico, muscolare, osseo ecc.).
Per la Medicina Orientale ed in particolare per quella tradizionale cinese, uomo e mondo naturale sono un tutto unico.
Il vero medico per guarire il paziente deve innanzitutto ricreare l’armonia fra gli “opposti”, tenendo conto che tutti i mutamenti fisici sono sempre legati anche a quelli del clima ed al luogo ove la persona vive.
Il ripristino di quest’ordine lo si ottiene, in certi casi, (negli altri casi vedi: Fondamenti della Medicina Naturale + Cure naturali) anche con questa tecnica: l’Agopuntura :
Conficcando degli aghi particolari, in punti precisi del corpo indicati da mappe millenarie; una volta conficcati questi aghi, si devono produrre determinati movimenti rotatori e di leggera pressione, lasciandoli da pochi minuti a molte ore per certi casi. Questi aghi possono essere di diversi metalli a seconda di ciò che si desidera ottenere.
Il principio dell’agopuntura è quello del poter cortocircuitare (caricare o scaricare) i vari strati del corpo in modo da riequilibrare i campi ionici e le differenze di carica elettronica, che sempre si producono tra i vari strati e sistemi (nervoso, urinario, linfatico, circolatorio, epidermico, muscolare, osseo, ecc.).
L’elettro diamagnetismo corporeo segue le leggi della Fluidodinamica ed è regolato e centro mosso dall’Ego/ IO SONO (lo Spirito incarnato forma l’Anima Vivente) e sempre nel caso di “malattie”, l’energia non circola perfettamente in tutto il corpo; questo processo di blocco dell’elettromagnetismo in certe parti del corpo, crea tutti i vari sintomi di dolore, che si hanno quando si è malati, realizzando intossicazioni elettro bio chimiche nel sito del dolore.
Ideologia dell’Agopuntura:
Gli abitanti della Terra utilizzano le due forze principali (Solare, di colore giallo e quella Terrestre di colore blu, infatti l’emissione di quest’ultima energia si rispecchia nell’atmosfera rendendola azzurra) che entrano nel corpo e si incontrano in esso modulandolo e mantenendolo Vivente.
Con le apparecchiature bio elettroniche si è in grado di misurare tutte le interazioni che intervengono dopo applicazioni di agopuntura.
L’agopuntura è spiegata precisamente dalla Bio elettronica, poiché le proprietà delle molecole sono sostituite dalle proprietà degli Ioni ed il tutto è soggetto alla legge dei “quanti”.
Per esempio con la termografia si può intravedere come funziona il mondo delle energie corporee, (quelle termiche), le quali si muovono seguendo le Leggi della Fluidodinamica.
L’agopuntura utilizza delle mappe nelle quali sono indicati i “meridiani” ed i ”paralleli” del corpo; per essere più precisi dovremmo parlare non di linee, ma di punti energetici.
Questi punti sono anche localizzabili con delle semplici apparecchiature bio elettroniche.
Lo Yin e lo Yang sono gli antichi nomi Orientali della manifestazione per opposti (E+ ed E-) della Forza Eterica Informata (E), che è l’Elemento costituente dell’InFinito – eternamente Instabile – che permette la manifestazione nella Energia neutra a massa relativa ovvero la Materia sempre più complessa, fino all’Uomo ed oltre; senza questo principio di “dualità” non vi può essere Manifestazione, né presa di Coscienza su di Ella.
In effetti solo la dualità permette l’identificazione di un elemento in rapporto all’altro.
Il caldo esiste perché conosciamo anche il freddo e viceversa; senza luce non vi può essere comprensione delle tenebre; il principio maschile lo si comprende in funzione della esistenza di quello femminile ecc.; lo Yin (freddo) e lo Yang (caldo) esistono ovunque; essi sono il principio stesso della manifestazione permettendo la comprensione di ogni cosa attraverso la legge degli opposti: tesi, antitesi = giudizio = presa di Coscienza.
Tutta la pratica dell’agopuntura è essenzialmente legata alla teoria dello Yang e dello Yin che generano i cinque elementi e che è tipica della dottrina medica orientale (essa data da più di 6 mila anni) oppure la si ritrova nel culto Egizio (di 3.500 anni or sono) negli dei “Aton” (od Atom Atun), la Luce ed “Amon” le Tenebre, il nascosto, simboli del sistema binario, duale (E-) + (E+) = E materializzata) con il quale l’UniVerso si manifesta); la si ritrova anche nell’Ebraismo, nella stella di Davide con i 2 triangoli contrapposti e soprattutto nel nome (Schem) di “Dio” che è composto da quattro lettere di cui due uguali, ma complementari o nella teoria dei cinque elementi rappresentata graficamente nella stella a cinque punte abbinata con il nome in antico Ebraico di Dio, il Tetragramma (YAOUE`- Yod, Hé+; Vau, Hé- ) e con l’aggiunta di una quinta lettera, lo Schin, quale segno del fuoco purificatore e Traslatore, con la funzione del Trasferire da uno stato ad un altro.
Il nuovo nome che nasce da questa unione tra il Tetragramma e lo Schin, come suono diviene (YASHOUE’ – Yod, Hé-, Schin, Vau, Hé+), nome Ebraico il quale indica lo scopo della vita dell’Essere umano, cioè la funzione del divenire dell’Uomo, ovvero l’Uomo che si purifica per divenire Puro, per poter incarnare “Dio” nella forma, ovvero il dio uomo; gli Ebrei chiamavano questo divenire anche con un altra espressione: l’incarnazione della SCHEKINA; i cristiani Greci lo hanno chiamato “Gesù detto il Cristo”, che è sinonimo della Shekina Ebraica; i religiosi cristiani lo identificano erroneamente in un unico uomo e non nella possibilità del divenire di tutti gli esseri umani.
In questa tecnica medio orientale, si chiama YAOUE’, il Padre, il Creatore (con relativo ciclo) e YASHOUE’, il Figlio, il Traslante, il Trasformatore (con relativo ciclo); questi due aspetti o cicli, sono identici alla teoria Orientale che li chiama: Legge di Generazione (Padre), Legge di Controllo (Figlio).
L’Uomo in piedi con gambe divaricate e braccia aperte orizzontalmente, disegnato da Leonardo da Vinci, descrive tutti questi concetti, ma purtroppo non è stato compreso.
I 2 lati contrapposti dell’energia (maschile E+ e femminile E-) rispettivamente Yang e Yin, determinano la “nascita” di 5 (cinque) forze, elementi energia e queste entrano a far parte dell’UniVerso, attraverso tutti i “piani” della Manifestazione:
1) Spirituale o Divino: (Coscienza, pensiero = elaborazione dell’informazione con intelletto).
2) Emozionale od Astrale: (desideri, emozioni, sensazioni).
3) Fisico o Materiale: (i corpi nei quali si sviluppano i precedenti piani).
Sul piano fisico si possono identificare rispettivamente con:
– : nelle tecniche naturali, si ritrova nell’energia derivante dai processi di trasmutazione atomica, metabolici, ciclo di Krebs, trasformazioni in energia che avvengono nel corpo attraverso l’assunzione dei cibi, la fotosintesi della luce sulla pelle, ecc.
La cromo terapia (terapia con la luce) con la terapia solare o lunare, la magneto terapia; il digiuno che utilizza l’etere come nutrimento, l’agopuntura, le tecniche di digitopressione e la prano terapia, ecc., sono tecniche che rientrano nell’uso delle energie di questo elemento.
– FUOCO: l’energia derivante dal e nel corpo umano, sopra tutto quella dal calore che l’intestino produce nello scambio bio chimico che esso attiva con funghi, microbi, enzimi, ecc., aiutando la fermentazione di cibi introdotti, per poterne estrarre i fattori vitali; in Medicina Naturale o Biologica si usano tecniche di aumento termico (termo terapia) che con il caldo possono aiutare in certi casi.
– ARIA: Le varie cariche elettroniche che l’aria/atmosfera contiene, lo scambio energetico, la scissione in molecole (ossigeno, anidride carbonica) che avviene nei polmoni; in Medicina Biologica si effettuano tecniche cambiando il luogo di abitazione in fase di terapia a seconda delle necessità di ognuno.
– ACQUA: Ogni liquido introdotto nell’organismo per via orale o cutanea; l’uso delle tecniche di Medicina Biologica chiamate Idro terapiche interne, clisteri ecc.; esterne bagni, abluzioni, urino terapia, ecc., o la parte liquida dei prodotti alimentari.
– TERRA: Ogni prodotto solido introdotto nell’organismo per via orale o cutanea; l’uso delle tecniche di Medicina Biologica interne od esterne tipo fango terapia, argilla, minerali, carboni, gli integratori e la parte solida dei prodotti alimentari.
Nell’agopuntura, queste teorie si basano sui rapporti che intercorrono fra questi cinque elementi; in alcune scuole i 5 elementi sono chiamati anche in altro modo, ma il principio è identico: Etere (Legno) – Fuoco – Terra – Aria (Metallo) – Acqua. Questi nomi sono anche gli antichi nomi dei vari stati della materia.
Vi indichiamo le corrispondenze analogiche di questi elementi:
L’Etere (fegato, vescica biliare) è padre nel corpo umano del Fuoco (cuore, intestino tenue) questi è padre della Terra (milza, pancreas, stomaco) a sua volta padre del Metallo (Aria) (polmoni, colon) infine padre dell’Acqua (reni, vescica).
Ovviamente secondo questa consequenzialità ogni padre è anche figlio del precedente padre ecc.
Questa sussequenza si chiama circolo della Manifestazione, Generazione, che quando è invertito forma il cerchio della distruzione, morte.
Altra legge di interdipendenza è quella di “Controllo”:
Il Legno controlla la Terra, il Fuoco controlla il Metallo, la Terra controlla l’Acqua, il Metallo controlla il Legno, l’Acqua controlla il Fuoco; questa teoria è una sotto teoria di quella dello Yang/Yin, Vuoto – Pieno, Positivo – Negativo ecc.
Anche tutta la teoria della Bio elettronica è fondata su questa affermazione; essa dimostra con apparecchiature elettroniche la veridicità di queste antichissime conoscenze, che la moderna medicina Universitaria imperante, non ha ancora compreso.
A questi ultimi ricordiamo che per esempio il pH (del sangue, delle urine, della saliva, delle feci ecc.) può essere acido, basico; la quantità dei minerali contenuti in essi può essere alta, bassa, la potenzialità elettrica di una soluzione può essere positiva o negativa; la loro resistività elettrica (o potere dielettrico) può essere debole o forte; ogni manifestazione della vita si identifica con questi parametri duali.
Indichiamo qui sotto i vari rapporti analogici della tecnica dei cinque (5) elementi:
Legno = fegato, acido, occhi, lacrime, cistifellea, muscoli, est, alba, primavera, vento, controllo emotivo, ira, verde ecc.
Fuoco = cuore, amaro, lingua, sudore, intestino tenue, alito, circolazione, saliva, caldo estate, sud, gioia, rosso ecc.
Terra = milza, dolce, bocca, saliva, tarda estate, centro, pancreas, stomaco, connettivo riflessione, umido, bava, giallo ecc.
Metallo (in occidente è stato chiamato Aria) = polmoni, piccante, naso, sputo, autunno pomeriggio, ovest, colon, naso, pelle, tristezza, siccità, catarro, bianco ecc.
Acqua = reni, salato, urine, vescica, orecchie, ossa, freddo, inverno, notte, nord, paura, nero ecc.
A seconda degli organi o sistemi investiti dai disequilibri, in agopuntura oltre al trattamento degli aghi si devono assumere degli “integratori d’informazione”, degli integratori naturali, delle tisane adatte a tonificare o disperdere le energie.
Le forze Yin e Yang, quando non sono nei giusti rapporti fra di esse, scompensano organi e sistemi.
Possiamo suddividere il corpo umano in 6 zone: quella cerebrale, laringea, toracica, epigastrica, sotto ombelicale e pelvica.
Esempio
Zona pelvica: in questa zona vi si trovano molti organi dai quali dipende l’espressione della propria personalità (maschile o femminile); se vi sono malesseri in questa zona sicuramente vi è un disordine termico/nutrizionale di uno o più organi ed un riordino nutrizionale può essere sufficiente.
Se avete dubbi profondi rispetto a voi stessi, ciò significa che non avete più coscienza della realtà della vostra esistenza e non sapete più esprimere il vostro IO SONO – Ego, “Io esisto” e di conseguenza vi è perturbazione degli orgasmi in questa zona, ma sopra tutto Prostata ed Utero.
Dubbi nei rapporti con gli altri, determinano malesseri nel sistema dell’erezione del pene ed in quello vaginale/clitorideo.
I malesseri nella sessualità sono legati ai disordini relazionali fra il maschio (Yang) e la femmina (Yin) nell’espressione della virilità maschile o femminile. Nella tradizione popolare la femminilità è manifestata nel seno e la mascolinità nel “pomo di adamo” (laringe) ed esiste l’interazione nella zona pelvica.
Vescica/Reni sono organi di coppia che corrispondono alla sicurezza ed alla lucidità mentale.
Essere legati a delle paure od avere punti di vista non propri (mancanza di obiettività), non accettare di vedere la realtà, possono esseri i motori determinanti per i problemi a questa coppia di organi, ma sopra tutto sulla vescica.
– I Reni sono il sistema filtro e di eliminazione per eccellenza; quando vi è un super lavoro alimentare (mangiar troppo e male) o vi sono degli stress essi alterano la loro funzionalità.
Se essi riescono malgrado tutto ad eliminare correttamente i parassiti e le tossine, vi saranno sicuramente ripercussioni su altri organi (tiroide e colon) o sistemi (turbamenti endocrini, urinari, di fegato, cuore) che dovranno lavorare in sovraccarico.
– Il Colon, i malesseri legati a quest’organo sono legati ai problemi di assimilazione digestiva o di evacuazione biliare che si manifestano con mal funzione del transito intestinale, “andare in bagno”, per certe persone diviene un problema ossessivo.
La costipazione (stichezza) è molto spesso il risultato di una “contrazione” psicologica; una personalità chiusa ha molto più probabilità di essere costipata rispetto ad un’altra.
Zona Epigastrica: in questa zona (fegato, pancreas stomaco, vescica biliare, intestino tenue), vi si esprimono positivamente il “coraggio”, la forza nell’azione della vita quotidiana e negativamente lo “abbattimento”, lo sconforto, la mancanza di energia; la “capacità” di stare davanti alle prove, alle situazioni ed all’autocontrollo; molte persone dicono di avere difficoltà di digestione stomacale adducendo che il loro stomaco è bloccato, questo è vero in quanto le prove della vita non riescono a digerirle.
– Il Pancreas (Pan-creas, crea- tutto), ciò significa che è l’organo fisico che collabora, attiva e stimola la “creatività”.
– Il Fegato è l’organo del metabolismo per eccellenza; può assumere all’occorrenza il ruolo di disintossicazione di diversi organi quando essi non assolvono alle loro normali funzioni.
Collera o autocontrollo di sé, questa tensione si ripercuote sul fegato che alla lunga si “ingorga” e la vescica biliare sovraccaricata, determina molte volte la tensione anomala di certi individui che si fanno “biliosi”.
– L’Intestino Tenue è l’organo centrale per l’assorbimento delle sostanze alimentari; quando un individuo non sceglie in modo naturale (secondo il proprio gusto, non corrotto dalla pubblicità) i cibi per il suo organismo egli non riesce facilmente e riconoscerli e ciò attiva un mal assorbimento con ripercussioni sull’equilibrio ponderale.
Esso è condizionato dalle situazioni che viviamo ad ogni istante e se le scelte conseguenti non sono di nostro gradimento, esso ne risente immediatamente e molto spesso perdiamo od aumentiamo di peso, perché assimiliamo di più o di meno.
Zona Toracica: è la zona dei “sentimenti”, comunicazione e partecipazione (comunione);
– i Polmoni sono la connessione con l’elemento “aria”, zona ove avviene la “combustione” delle sostanze che compongono l’aria; i disequilibri nutrizionali (minerali e vitamine, fattori vitali essenziali) possono alterare l’automatismo del “soffio vitale”.
Tutto ciò che impedisce l’espressione del soffio, le contrarietà psichiche che vi fanno mancare il fiato, l’impossibilità di riuscire a vivere i propri ideali, il perfezionismo non vissuto altera le funzioni dei ritmi di questi organi. L’incapacità all’eliminazione delle sostanze tossiche da parte dei polmoni è sempre correlata con quella dell’intestino (colon).
– Il Cuore, organo estremamente sensibile, alla riconoscenza di sé e degli altri cioè all’amore, alla donazione, alla partecipazione, ma anche ai lati negativi del non amore, all’odio, all’egocentrismo, all’indifferenza, agli stress, alla fatica, ai ritmi della vita non in sintonia con quelli dell’UniVerso, l’alimentazione non naturale, tabagismo, alcolismo, ecc.; esso è determinante per la “comunicazione” dell’informazione per le cellule di tutto l’organismo.
– Le arterie e le vene sono i “tubi” trasportatori del sangue “rosso” vitale e “nero” sporco, tossico; esse incanalano, fanno affluire e defluire le informazioni pompate dal cuore, in tutto il corpo; esse soprassiedono allo “scambio” dell’informazione, infatti quando un individuo non “dona” e si ritrae su di sé, egli perturba il suo sistema arterioso; quando non accetta di “ricevere” perturba quello venoso.
– I Seni sono i “segni” più evidenti, stanno sul torace nella parte anteriore del tipo di personalità.
Zona Laringea: qui si evidenzia il verbo, la parola, l’espressione; da qui dipende l’espressione armoniosa di sé; se si è tranquilli ed in armonia, la parola è ferma, decisa e corretta, se al contrario non siamo in “sintonia” la voce trema, si fa debole o troppo forte e cambia di tono.
– La Tiroide gioca fin dal 18° giorno dal concepimento, un ruolo importante nella formazione del Sistema Nervoso Centrale (SNC); una sua mal funzione è determinata sopra tutto dalle perturbazioni metaboliche (assimilazione o meno dei fattori vitali essenziali, minerali, vitamine, ecc.), ma l’autocensura è il suo elemento spirituale scatenante.
– La Laringe, nel maschio al momento della pubertà la voce si differenzia e evidenzia la virilità, ed il desiderio di affermazione o meno, modifica lo stato della zona e di conseguenza altera il timbro della voce.
Zona Cerebrale: “luogo” ove avviene il ri-conoscimento o ricostruzione della “realtà”; essa ha come compito di sintetizzare e memorizzare il vissuto per mezzo dei 5+1 = 6 sensi, l’incapacità o il non volere ri-conoscere la realtà porta inevitabilmente ad una iper o ipo funzione neuronica, il che determina una indisposizione all’adattamento.
– L’Ipotalamo, interviene nella regolazione del sistema ormonale ricevendo informazione da tutti i suoi organi e deve intervenire se può per sormontare le difficoltà riscontrate.
– I Capelli, sono da sempre simbolo di “potenza e libertà” sia nel maschio che nella femmina; oltre ad essere antenne ricetrasmittenti delle energie Yin e Yang (E- ed E+), essi a seconda della loro lunghezza attivano e regolano il SNC e di conseguenza il tono della spiritualità dell’essere.
– I 5 sensi: Toccare corrisponde in Agopuntura all’Etere; la Vista al Fuoco; l’Odorato all’Aria; l’Udito all’Acqua; il Gusto alla terra. Il 6° senso è l’arricchimento della Conoscenza.
Il medico agopuntore deve sapere, esaminando il polso del malato, se tonificare o disperdere le energie; inoltre ogni vero agopuntore deve essere un conoscitore fitoterapico, ogni antico e moderno medico orientale è anche un buon tecnico erborista.
Il vero agopuntore deve saper utilizzare gli aghi nei modi adatti ai vari scopi da ottenere; vi sono direzioni e profondità precise da seguire, tempi da rispettare e manipolazioni da eseguire durante la pratica di questa tecnica.
Il più noto risultato dell’agopuntura in Italia è quello dell’anestesia praticata su pazienti prima e durante le operazioni chirurgiche; essa è stata accettata solo dopo molti anni di derisione e di resistenza.
Si auspica che questa tecnica sia sempre più adoperata negli ospedali per togliere tutti gli effetti terribilmente negativi di tutti i prodotti chimici utilizzati per le anestesie.
Ci vogliono anni per poter eliminare sia gli effetti, sia i prodotti aspirati od iniettati prima di qualsiasi operazione.
Questa scienza millenaria deve essere utilizzata per ottenere i massimi effetti duraturi, assieme alla Energo Kinesiologia, alla dottrina termica ed alle altre tecniche della Medicina Biologico Naturale.
A coloro che utilizzano queste tecniche ricordiamo di leggere anche cio’ che e’ descritto in Cure naturali, in quanto pensare che questa tecnica risolva da sola i vari problemi della salute e’ puramente illusione – occorre adeguarsi e praticare il ns.: Protocollo della Salute
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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Diagnosi tradizionale in Agopuntura
L’agopuntore decide i punti da trattare osservando e mettere in discussione il paziente al fine di fare una diagnosi secondo la tradizione che lui o lei utilizza. In TCM, ci sono quattro metodi diagnostici: ispezione, auscultazione e l’olfatto, interrogandosi e palpazione.
– Ispezione si concentra sul viso e in particolare sulla lingua, comprese le analisi la linguetta dimensioni, forma, tensione, colore e rivestimento e l’assenza o la presenza di tracce di denti intorno al bordo.
– Auscultazione e l’olfatto si riferiscono, rispettivamente, all’ascolto per i suoni particolari (ad esempio dispnea) e la partecipazione all’odore del corpo.
– Indagatore si concentra sulle inchieste”sette”, che sono: brividi e febbre; traspirazione; appetito, di sete e di gusto; defecazione e minzione; dolore; sonno; menses e leucorrea.
– Palpazione include la sensazione del corpo per tenera “ashi” punti e palpazione della sinistra e destra radiale pulsa a due livelli di pressione (superficiali e profondi) e tre posizioni ‘ Cun, Guan, Chi ‘ (immediatamente prossimale per la piega del polso e l’ampiezza di uno e due dita prossimalmente, di solito palpazione con l’indice, il medio e anulare).
Altre forme di agopuntura impiegano tecniche diagnostiche aggiuntive. In molte forme di agopuntura classica cinese, così come l’agopuntura giapponese, palpazione di muscoli e ‘hara ‘ (addome) sono centrali per la diagnosi.
Anche se il termine Agopuntura in genere fa riferimento diretto all’infissione di aghi nella cute, questa antichissima arte medica annovera nel suo arsenale terapeutico numerosi altri strumenti, che, usati con accortezza rendono l’intervento del medico agopuntore estremamente flessibile ed efficace.
Un’altra tecnica dell’Agopuntura e’ quella di “cortocircuitare” i vari meridiani a seconda del caso, in modo da resettare e e re-informatizzare il meridiano od un suo punto “debole”, con un’altro meridiano e/o un suo punto molto “forte” energicamente e quindi in completa forma informatica.
Il “cortocircuito” si ottiene in genere con un filo di rame da circuito elettronico applicato con una sua estremita’, sul punto del meridiano da riordinare e l’altro lato, sul meridiano o punto carico, in modo che l’informazione-energia, passi da un punto all’altro, in modo piu’ veloce che se dovesse farlo nelle modalita’ naturali attraverso i vari strati bioelettronici del corpo: immaginate il corpo come una cipolla, con tutti i suoi “strati”, e lo fortifichi e lo resetti come prima dell’ammalamento.
Siccome ogni sintomo, chiamato impropriamente, dai medici impreparati, della medicina ufficiale “malattia“, inizia a livello Spirituale (informazione su supporto di energia) per arrivare al piano-terreno fisico (bioelettro-chimico) passa per mezzo del livello energetico (bioelettronico = passaggio e/o polarizzazione di fotoni e/o di elettroni), bypassando con quel filo di rame od altro metallo buon conduttore elettrico, potrebbe essere anche l’oro, si informatizzano nuovamente resettando anche il punto dell’agopuntura “incriminato”, che segnala il blocco energetico, il sintomo appunto dell’ammalamento UNICA malattia del Vivente.
Gli antichi utilizzavano anche un filo di cotone imbevuto in acqua, per cortocircuitare i punti dell’Agopuntura e resettare il meridiano o punto “debole” per mezzo di quello “forte”.
L’Agopuntura e’ una delle varie tecniche utili della Medicina Naturale.
Cosa sono i Meridiani dell’agopuntura ?
Conoscenze necessarie e sufficienti per capire dove e cosa sono i Punti
I meridiani dell’agopuntura, definiti anche come canali o vasi, sono condotti della cui esistenza nel piano fisico non è stata ancora fornita evidenza scientifica. I meridiani connettono tra loro parti e regioni differenti e distanti del corpo, come ad esempio la regione temporale della testa con la faccia esterna del piede e l’organo cistifellea, il polmone con l’estremità del dito pollice, e lo stomaco con la regione malare e mandibolare della faccia e l’estremità del secondo dito del piede. Dentro i meridiani scorrono in diverse proporzioni sia il Qi che il sangue. Tutti sappiamo cos’è il sangue, il Qi, sostanza fluida dalle molteplici proprietà, non è mai stato identificato, sempre scientificamente parlando. Nelle lingue occidentali non ha traduzione adeguata, se non “energia vitale” o “forza vitale”, che sono espressioni allargate per entità non misurabili. Il qi è noto anche come il ki (giapponese) o chi di alcune arti marziali (tai chi, chi gong ecc.).
Il Sistema dei Meridiani di Agopuntura si compone di:
– 12 meridiani PRINCIPALI, ciascuno dei quali è collegato con l’omonimo organo interno e possiede punti propri.
I 12 meridiani principali e relativi organi sono distinti in 6 yin (3 sulla superficie volare dell’arto superiore e 3 su quella dell’arto inferiore) e 6 yang (3 sulla superficie volare dell’arto superiore e 3 su quella dell’arto inferiore).
Yin e yang sono i due termini complementari della famosa filosofia degli opposti (quardare qui), che in riferimento agli organi sono traducibili perfettamente con pieno (fegato, rene, milza…) e cavo (vescica biliare, vescica, stomaco…).
La medicina tradizionale cinese ha due distinte parole per organo pieno (zang) e organo cavo (fu) che la terminologia medica occidentale non possiede.
Ogni organo-meridiano principale PIENO è “accoppiato” con un organo-meridiano principale CAVO.
Il alcuni casi (es. fegato-cistifellea e rene-vescica) l’accoppiamento ha un senso fisiologico moderno, in altri (stomaco-milza) no, perché a mio avviso l’accoppiamento è stato trasportato dalla medicina tradizionale a quella moderna in modo errato.
Nella specifica relazione stomaco-milza, quello che gli antichi cinesi intendevano per milza è in parte identificabile con il pancreas endocrino.
– 8 meridiani STRAORDINARI, senza collegamenti con organi specifici, due dei quali soltanto, Vaso Governatore Du Mai e Vaso Concezione Ren Mai, hanno punti propri.
– 12 meridiani secondari o collaterali che collegano tra loro i meridiani accoppiati di diversa natura.
Circolazione giornaliera del Qi nei meridiani
La circolazione del Qi e del sangue ha un ritmo di 24 ore con orari fissi e un picco massimo e minimo di due ore per ogni canale-organo. In questa circolazione si alternano coppie di meridiani pieni e coppie di meridiani cavi come indicato nella tabella seguente:
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La circolazione giornaliera del Qi non è familiare alla fisiologia dei fluidi che noi conosciamo, che dipende fondamentalmente dalla circolazione sanguigna, capillare e linfatica.
L’immagine che segue rende il concetto più comprensibile
Tratto da: agopunturascientifica.it
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I Punti dell’agopuntura esistono realmente – 03/02/2010
Risolto il mistero da parte di scienziati cinesi. Sebbene ormai molti medici e scienziati siano convinti dell’efficacia dell’agopuntura, numerosi altri hanno da sempre messo in dubbio l’esistenza dei punti di agopuntura, ovvero, quelle zone molto circoscritte in cui si concentrerebbe l’energia vitale e che vanno trattati per poter agire su di essa.
Ora, un team di scienziati cinesi pare aver risolto il mistero e aver trovato la prova visiva dell’esistenza di questi mitici punti. Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori della Fudan University hanno utilizzato un’avveniristica macchina denominata “Shanghai Synchrotron Radiation Facility (SSRF)”.
Per mezzo di questa sono riusciti a visualizzare i punti dell’agopuntura come una formazione a sé stante dal corpo.
In più, durante l’utilizzo della SSRF hanno scoperto che questo macchinario poteva essere utile contro i tumori.
«Stiamo cercando di capire la struttura tridimensionale dei punti di agopuntura con le risorse di luce», ha dichiarato il dr. Zhang Xinyi, vicedirettore del Synchrotron Radiation Research Center.
I ricercatori fanno notare che i raggi X raggi emessi dal Shanghai Synchrotron Radiation Facility sono 100 milioni di volte più luminosi e 10.000 volte più intensi di quelli del fascio prodotto da una macchina per raggi X standard.
Durante la fase di test della macchina, durato nove mesi, i ricercatori hanno poi scoperto che per mezzo di questa si potevano rilevare le cellule tumorali in fase iniziale.
«Le linee di luce sono proprio come i supermicroscopi. Esse possono contribuire al trattamento dei tumori fase iniziale rilevando le cellule tumorali che possono essere trascurate dai raggi X utilizzati in ospedale» ha commentato Xiao. (lm&sdp)
Fonte: lastampa.it
Per altri particolari vedi QUI: http://www.agopuntura.org/html/mandorla/rivista/numeri/Settembre_2004/Meridiani.htm
Mappa dei Meridiani
L’equilibrio tra i diversi organi che hanno delle proprietà complementari è mantenuto da un flusso continuo di energia vitale che scorre lungo un sistema di meridiani sui quali si trovano i punti di stimolazione dell’agopuntura.
Ogni volta che si blocca il flusso tra Yin e Yang, appare uno squilibrio il quale si manifesta come disturbo o malattia, ma si può ripristinare inserendo degli aghi nei punti precisi di stimolazione, per ristabilire il flusso energetico.
I meridiani sono dodici e a ognuno è associato un organo interno, tranne due: il Maestro del Cuore e il Triplice Riscaldatore, che sono meridiani piuttosto funzionali.
Essi sono:
2 – meridiano dell’Intestino Crasso
5 – meridiano del Maestro del Cuore
6 – meridiano del Triplice Riscaldatore
8 – meridiano dell’Intestino tenue
9 – meridiano della Vescica Urinaria
10 – meridiano dei Reni
11 – meridiano della Cistifellea
12 – meridiano del Fegato
L’origine dei meridiani va ricercata, secondo una teoria moderna, nei poli maggiori.
L’intero corpo umano presenta due poli maggiori: il polo nord, che si trova nel centro del torace, e il polo sud, localizzato nella profondità del ventre, circa 3-4 cm sotto l’ombelico.
Il polo nord viene considerato la sede dell’anima, e li risiede il nostro desiderio spirituale che ci guida durante la nostra vita; vi troviamo anche tutto quello che desidereremmo essere, fare o diventare. Nel polo sud invece risiede la nostra intenzione: è qui che immagazziniamo energia e forza.
Nel maschio il polo nord del cuore è negativo, mentre il polo sud è positivo. Nella femmina è il contrario: il polo nord è positivo, mentre il polo sud è negativo.
L’interazione energetica fra i due poli maggiori dell’uomo e della donna si ha durante l’unione sessuale.
Lo squilibrio dei poli può essere causato da due condizioni:
1 – Eccesso di energia
2 – Mancanza di energia
Uno squilibrio di base fra il polo nord e sud, dovuto a una squilibrata somministrazione di energia maschile e femminile durante le diverse fasi di sviluppo fino alla maturità sessuale, crea un disturbo (deviazione) nel comportamento sessuale dell’individuo (omosessualità – lesbismo).
I meridiani Yin hanno una direzione ascendente e quelli Yang discendente.
Ordine di flusso
Dal polo maggiore del torace nascono tre linee negative discendenti che sono: il meridiano del Cuore, il meridiano dei Polmoni e il Maestro del Cuore, e altre tre linee ascendenti positive che sono: il meridiano dell’Intestino Tenue, quello dell’Intestino Crasso e il Triplice Riscaldatore. L’incontro tra i meridiani ascendenti e discendenti avviene nelle mani.
Dal polo inferiore, che è localizzato nell’addome, nascono altri sei meridiani: tre ascendenti negativi che sono il meridiano dei Reni, il meridiano del Fegato e quello del Pancreas (Milza), e altri tre discendenti positivi: il meridiano della Vescica Urinaria, il meridiano dello Stomaco e il meridiano della Vescica Biliare. L’incontro di questi sei meridiani avviene nei piedi.
Si noti che nel polo superiore le linee ascendenti sono positive mentre quelle discendenti sono negative; nel polo inferiore invece avviene il contrario. Per consentire il normale passaggio di energia attraverso le linee di forza, i poli capolinea di questi meridiani devono essere allineati.
Gli esercizi di Qi Gong cinese aiutano a ristabilire il flusso di energia lungo i meridiani.
I meridiani dei Polmoni e dell’Intestino crasso controllano l’interscambio di energia con l’esterno e l’eliminazione dei rifiuti, mentre il Maestro del Cuore e il Triplice Riscaldatore controllano la circolazione sanguigna e il sistema linfatico.
I meridiani della Milza e dello Stomaco sono associati con l’ingestione e la digestione, mentre quelli del Fegato e della Cistifellea controllano l’immagazzinamento e la distribuzione dell’energia e degli elementi nutritivi per tutto il corpo.
I meridiani del Cuore e dell’Intestino Tenue sono responsabili dell’integrazione e conversione dell’energia, mentre quelli dei Reni e della Vescica somministrano vitalità e purificano i liquidi del corpo.
I Polmoni, l’Intestino Crasso e la Pelle sono delle membrane che separano l’organo stesso dall’esterno.
Disfunzioni dei meridiani
Lo sviluppo degli organi e la loro differenziazione anatomica e funzionale è la manifestazione fisica della differenza della qualità vibratoria e della quantità energetica esistente nei meridiani che percorrono i diversi organi.
Il passaggio energetico nei meridiani è sottoposto alla legge delle “quattro fasi della vita”, cioè: eccitazione, espansione, contrazione e rilassamento.
Un organo sano attraversa queste quattro fasi in modo continuo e ritmico con una frequenza variabile da un organo all’altro, che si trova in correlazione alla frequenza energetica che percorre quell’organo.
Qualsiasi cambiamento quantitativo o qualitativo nella vibrazione influenzerebbe il ritmo di passaggio da una fase di passaggio all’altra delle quattro fasi della vita.
Il cambiamento quantitativo si manifesta come problema generalizzato, come lassità nella contrazione e lentezza del movimento.
Un consumo eccessivo di energia per una certa emozione, che corrisponde ad un determinato organo, porterebbe alla diminuzione dell’energia in quell’organo e si manifesterebbe come ipofunzione dell’organo stesso; potrebbe arrivare addirittura all’esaurimento energetico causando una degenerazione cellulare che favorirebbe lo sviluppo di un tumore maligno. Si tratta dello stato di mancanza di energia e si manifesta come un blocco nella fase di rilassamento.
Un blocco energetico in un organo origina un cambiamento qualitativo ed appare come un eccesso energetico in un altro organo e si manifesterà come iperattività funzionale. Esso viene definito come uno stato di eccesso di energia caratterizzato da un blocco nella fase di espansione.
Il cambiamento qualitativo dipende dallo stato di tensione della membrana che è sempre in correlazione con lo stato di tensione emozionale, mentale.
Tratto da: taichiworld.jimdo.com + hiatsutherapy.it
I MERIDIANI hanno DUE possibilita’ di manifestazione: Mancanza di Tensione od Eccesso di tensione:
MERIDIANO del POLMONE
Ha inizio nella parte centrale dell’addome. Nel primo tratto, interno, il flusso di energia scende fino all’intestino crasso; da qui risale attraverso il diaframma e i polmoni; tra polmoni e gola emerge in superficie in corrispondenza della clavicola e scende lungo la parte mediale del braccio fino al gomito; prosegue quindi sulla parte anteriore dell’avambraccio e dopo aver superato l’arteria principale del polso si biforca: un primo tratto termina nella punta dell’indice, dove incontra il meridiano dell’intestino crasso; il secondo conclude il suo percorso sulla punta del pollice.
Mancanza di tensione: porta a disturbi quali l’ansia, le difficoltà respiratorie, la tendenza all’obesità, la pesantezza al capo, una certa predisposizione alla tosse, l’ipersensibilità al freddo e una notevole carenza di energia. Dal punto di vista psicologico spesso la mancanza di energia si manifesta con stati di depressione psichica, ipersensibilità, difficoltà nei rapporti a livello sociale.
Eccesso di tensione: questa condizione può determinare tendenza a contrarre raffreddori, dolori alle spalle, asma, bronchite, ansia e incapacità a rilassarsi. Sintomi dello squilibrio di energia sono a volte delle fitte in corrispondenza del pollice, dove il percorso del meridiano si conclude, la contrazione dei muscoli del torace oppure ancora la tendenza a sospirare.
La sua funzione primaria è quella di immettere energia che è fondamentale per la vita aerobica e per la costruzione dei poteri di difesa dell’organismo. Secondaria, ma non per questo di minore importanza, è la sua funzione di eliminazione delle sostanze tossiche (l’anidride carbonica per esempio), attraverso l’espirazione. Il polmone viene da tutti considerato come il punto di partenza dell’energia vitale.
MERIDIANO dell’INTESTINO CRASSO
Ha origine nel punto terminale del meridiano dei polmoni e cioè nella punta del dito indice. Percorre in superficie la mano lungo il lato radiale dell’indice e l’avvallamento tra questo dito e il pollice; sempre in superficie raggiunge il gomito, risalendo il bordo della parte laterale dell’avambraccio, e giunge alla sommità della spalla percorrendo il bordo della parte anteriore del braccio. Qui si divide in due diversi tracciati: il primo, interno, attraversa i polmoni e il diaframma per terminare in corrispondenza dell’intestino crasso; il secondo risale il collo, attraversa la guancia e si divide a sua volta in un tratto interno che passa nei denti e nelle gengive inferiori e un tratto esterno che supera il labbro superiore e termina sul lato opposto del naso.
Mancanza di tensione: si manifesta spesso con le vie nasali secche, debolezza bronchiale, disposizione alla diarrea e ai fenomeni infiammatoli in generale, cattivo funzionamento del colon. Le persone soggette a una mancanza di tono nell’energia di questo meridiano sono spesso di cattivo umore, dimostrano scarsa autonomia e incapacità di prendere decisioni.
Eccesso di tensione: si può manifestare con cefalea, riniti e tonsilliti acute, dolori dell’arcata dentale inferiore, difficoltà circolatorie nella zona del bacino, emorroidi, diarrea occasionale. Sintomi evidenti possono essere osservati anche nel volto, che appare spesso arrossato, e negli occhi, che perdono la loro luminosità e appaiono spenti. Anche la tendenza a mangiare troppo e la rigidità dei muscoli del collo e del braccio sono manifestazioni legate spesso a uno squilibrio del meridiano. Il meridiano dell’intestino crasso – da alcuni detto anche colon – favorisce la funzione polmonare, secerne ed elimina le scorie e contribuisce a rendere fluida l’energia che ristagna nel corpo.
MERIDIANO dello STOMACO
Particolarmente complesso, ha inizio accanto al naso (dove termina un tratto del meridiano dell’intestino crasso) da cui sale per raggiungere il punto di incontro di questo con l’occhio (dove incontra il meridiano della vescica); ridiscende accanto al naso, attraversa le gengive superiori e risale esternamente lungo la mandibola dove si divide. Un primo tratto sale esternamente fino alla fronte passando di fianco all’orecchio, un secondo scende internamente, attraversa il diaframma, raggiunge lo stomaco (dove si collega con il meridiano della milza), passa attraverso l’addome e giunge all’inguine dove si incontra con il terzo tratto del meridiano proveniente esternamente dalla mandibola attraverso i collo, il petto e la superficie dell’addome. Dall’inguine il meridiano scende fino al ginocchio lungo la parte frontale della coscia e da lì si divide in due parti: la prima raggiunge la sommità del piede e si biforca in due tratti dei quali uno termina sulla punta del secondo dito del piede e l’altro sul lato interno dell’alluce (dove incontra il meridiano della milza); la seconda giunge al terzo dito del piede.
Mancanza di tensione: può provocare digestione lenta, disturbi gastrici cronici, anoressia, dolori alle spalle conseguenti a disfunzioni ovariche, scarsa elasticità muscolare, tendenza a sbadigliare, a stancarsi facilmente e ad avvertire sensazioni di freddo nella parte frontale del corpo.
Eccesso di tensione: può determinare bulimia, cioè eccessivo desiderio di cibo, ma anche anoressia, vomito, iperacidità gastrica, sete, rigidità in corrispondenza del plesso solare. Può inoltre facilitare l’insorgenza di raffreddore, di influenza o di dolori alla zona cardiaca.
Questo meridiano regola le funzionalità dello stomaco, dell’esofago e del duodeno nonche’ il meccanismo del coito, il ciclo mestruale, l’allattamento e le funzioni sessuali.
MERIDIANO della MILZA
Ha origine nella punta interna dell’alluce, percorre la superficie del piede lungo il suo lato interno e risale tutta la gamba sempre sulla parte laterale interna. Entra nell’addome, raggiunge la milza e prosegue fino allo stomaco dove incontra il meridiano corrispondente. Si divide quindi in due tratti: uno principale e uno secondario. Quest’ultimo mantiene un percorso interno e passando attraverso il diaframma raggiunge il cuore, dove incontra il meridiano corrispondente. Il tratto principale invece risale sulla superficie dell’addome e raggiunge il petto; rientra e raggiunge la gola fino alla radice della lingua.
Mancanza di tensione: può provocare tendenza a mangiare in eccesso, perdita di memoria, sonnolenza ma anche carenza di succhi gastrici, scarsa secrezione salivare, bocca asciutta e sete. Può inoltre determinare scarsa disponibilità al movimento con conseguente circolazione difettosa soprattutto a carico degli arti inferiori; è spesso causa di digestione lenta, gengive pallide e dolori alla colonna vertebrale.
Eccesso di tensione: contribuisce a determinare anoressia, l’ostilità cioè ad alimentarsi, oppure, in alcuni casi, la tendenza a mangiare in fretta e fuori pasto e soprattutto una certa predilezione per i cibi dolci. Provoca sete, bocca secca, iperacidità, gastriti di origine nervosa, bulimia, obesità; pesantezza agli arti inferiori e rigidità a quelli superiori; cute poco elastica, spalle rigide, schiena tendenzialmente curva. Come il pancreas, questo meridiano ha la funzione di regolare la digestione e i processi enzimatici, di controllare l’attività della saliva e della bile. Le secrezioni dell’intestino tenue nonche’ gli ormoni sessuali in rapporto a mammelle e ovaie.
MERIDIANO del CUORE
Parte dall’organo corrispondente e si ramifica da subito in tre diversi tratti, due dei quali completamente interni. Il primo di questi scende all’intestino tenue attraversando il diaframma; il secondo sale fino all’occhio passando vicino alla trachea; il terzo passa per il polmone ed esce in superficie all’altezza dell’ascella, scende lungo la parte interna del braccio, del gomito e dell’avambraccio, passa lungo il palmo della mano e raggiunge la parte interna della punta del mignolo (dove si collega con il meridiano dell’intestino tenue).
Mancanza di tensione: provoca in taluni casi assenza di forza nella parte superiore dell’addome, tensione al plesso solare, disturbi cardiaci con compromissione del miocardio. L’ipotensione si rivela spesso attraverso fitte alla lingua, sudorazione delle palme delle mani, lingua patinosa, stanchezza. Dal punto di vista psicologico spesso la mancanza di tono nell’energia di questo meridiano si manifesta con irrequietezza, timidezza, insicurezza e quindi scarsa forza di volontà.
Eccesso di tensione: si manifesta a volte con tensione e rigidità in corrispondenza del torace, irrequietezza cronica, tensione al plesso solare, irritazione alla gola, tendenza alla sudorazione delle mani, ipersensibilità cutanea, dolori alle spalle, digestione difficile, cefalea, secrezione salivare scarsa. Le persone che sono soggette a questo tipo di squilibrio energetico si dimostrano spesso individui molto ostinati e introversi.
Regola la circolazione del sangue e condiziona pertanto l’organismo in generale. Nella medicina tradizionale cinese, per mezzo dei cinque sensi e del cervello, governa le emozioni e non solo la circolazione del sangue. Ha anche la funzione di adattare all’organismo tutti gli stimoli che provengono dall’esterno.
MERIDIANO dell’INTESTINO TENUE
Parte dalla punta del dito mignolo, percorre in superficie il bordo laterale esterno della mano e, dopo aver attraversato il polso, risale la parte posteriore dell’avambraccio e del braccio; giunto alla spalla si dirige al centro della parte alta della schiena (dove si collega al vaso governatore) e si divide quindi in due tratti. Uno scende internamente al cuore, attraversa il diaframma e lo stomaco e termina nell’intestino tenue. L’altro tratto risale lungo il collo, giunge alla guancia e si biforca in due parti terminali: la prima arriva in prossimità dell’angolo esterno dell’occhio e termina nell’orecchio; la seconda raggiunge invece l’angolo interno dell’occhio.
Mancanza di tensione: può manifestarsi con uno stato di anemia, determinato da difficoltà di assimilazione del cibo; pesantezza agli arti inferiori, lombaggine, sciatica, circolazione difettosa, stasi ematica, appendicite, irregolarità del ciclo mestruale, dolori alle spalle, emicrania, problemi di udito e di vista. I soggetti che soffrono di questo tipo di squilibrio sono a volte in preda a una profonda tristezza e dimostrano scarsa propensione ai contatti sociali; sono spesso pedanti, riescono a controllare le proprie emozioni e manifestano sicura determinazione.
Eccesso di tensione: a sua volta determina digestione difficile, stipsi, disfunzioni ovariche, dolori alle spalle, dolori in corrispondenza dell’arcata dentale superiore. Si manifesta a volte con arrossamento delle guance, scarsa secrezione salivare, rigidità a livello del plesso solare, minzione frequente. Dal punto di vista psicologico lo squilibrio può determinare irrequietezza e affaticamento. L’intestino tenue ha la funzione di assorbire il bolo alimentare, pertanto il suo meridiano condiziona la funzionalità dell’intero organismo che se ne nutre.
MERIDIANO della VESCICA
Inizia nell’angolo interno dell’occhio e attraverso la fronte raggiunge la sommità della testa; da qui si diparte per un breve tratto secondario che entra nel cervello. Il tratto fondamentale, invece, continua il suo percorso lungo la parte posteriore del capo e, giunto in prossimità del collo, si divide in due diversi tratti. Il primo, più interno, si sviluppa lungo la schiena parallelo alla colonna vertebrale. Nella regione lombare si dirama a sua volta: un tratto entra nella regione lombare e raggiunge la vescica passando attraverso il rene; l’altro prosegue, lungo le natiche e la parte posteriore della gamba, fino al ginocchio dove si ricongiunge con il secondo tratto che, esternamente, giunge dalla spalla scorrendo parallelo al primo. Il meridiano prosegue lungo il polpaccio, gira intorno al malleolo e dopo aver percorso la parte laterale esterna del piede termina sulla punta del quinto dito (dove si collega con il meridiano del rene).
Mancanza di tensione: si manifesta a volte con sudorazione notturna e ansietà; può provocare congestione nasale, pesantezza e dolori agli occhi, cefalea occipitale, minzione frequente, freddo alla schiena, tendenza a incurvamento del dorso, disturbi all’utero e infiammazione dolorosa della vescica urinaria.
Eccesso di tensione: può portare a dolori della nuca e alle vertebre cervicali e toraciche, tensione dei muscoli delle spalle, congestione nasale. Può inoltre provocare infiammazione e disturbi a carico della vescica e della prostata nonche’ tensioni a carico del sistema nervoso vegetativo. Come quello del rene, il meridiano della vescica controlla la funzionalità degli organi preposti alla depurazione; controlla infatti l’eliminazione dell’urina. Le sue funzioni sono collegate al mesencefalo, che coopera con gli ormoni surrenali e ipofisari. è collegato con il sistema neurovegetativo.
MERIDIANO del RENE
Prende avvio sotto il quinto dito del piede; risale l’arco plantare e, aggirato il malleolo, attraversa il tallone; percorre quindi in superficie la parte interna di tutta la gamba fino alla base della colonna vertebrale. Entra quindi in profondità e raggiunge i reni, da cui hanno origine due diverse ramificazioni: la prima raggiunge la vescica, risale alla superfide in prossimità dell’osso pubico e raggiunge il torace risalendo l’addome; la seconda sale attraversando il fegato, il diaframma e i polmoni, raggiunge la gola e termina alla radice della lingua. Dai polmoni si stacca un tratto secondario che raggiunge il cuore e si collega con il meridiano del pericardio.
Mancanza di tensione: si manifesta spesso con cute grigiastra, secca e poco elastica, fragilità ossea e dei tessuti cornei, come le unghie, rigidità dei muscoli del tronco e dell’addome, minzione frequente. Può determinare circolazione difettosa nell’addome e nelle anche, lombalgia, disfunzioni endocrine, insonnia, squilibri a carico degli organi genitali. Le persone in cui questo squilibrio è dominante in genere sono ansiose, irrequiete, abuliche; dimostrano scarsa capacità di decisione e tendenza al pessimismo.
Eccesso di tensione: si può manifestare con tendenza a epistassi, pesantezza alla testa, infiammazione alla gola, ronzio agli orecchi, rigidità del dorso, predisposizione alle malattie infiammatorie, stanchezza cronica, vomito, tensione dei muscoli del tronco. Dal punto di vista psicologico si manifesta spesso con atteggiamenti di impazienza e di lamentosità, ipersensibilità, incapacità a prendere decisioni. IL meridiano del rene regola la funzionalità del sistema endocrino, disintossica e purifica il sangue ed evita l’insorgenza dell’acidosi. Attraverso le secrezioni endocrine regola la resistenza all’affaticamento psichico.
MERIDIANO del PERICARDIO
Ha inizio nel petto, non in un vero e proprio organo, ma nella membrana che protegge il muscolo cardiaco e si sviluppa in due tratti fondamentali. Il primo scende attraverso il diaframma e congiunge le porzioni superiore, media e inferiore del triplice riscaldatore. Il secondo tratto attraversa invece il petto ed emerge in superficie nella zona costale. Sale aggirando la zona ascellare e si sviluppa lungo la parte interna del braccio, scendendo fino al palmo della mano Qui un ramo secondario raggiunge la punta dell’anulare (dove si collega con il meridiano del triplice riscaldatore) mentre il ramo principale termina sulla punta del dito medio.
Mancanza di tensione: si manifesta con difficoltà a deglutire, lingua patinosa, tendenza alle tonsilliti, squilibri nel funzionamento del cuore, ipotensione arteriosa, dolori a carico del torace, dello stomaco e del duodeno. La persona è spesso irrequieta e riesce con difficoltà a concentrarsi. Soffre anche di insonnia e avverte in talune situazioni un senso di oppressione al torace.
Eccesso di tensione: si manifesta con cefalea, vertigini, disturbi circolatori, tensione o dolore a carico dell’addome e del torace, colite con diarrea o stipsi. Lo squilibrio si manifesta anche con una elevata emotività, difficoltà a concentrarsi e irrequietezza durante il sonno. Il meridiano del pericardio regola le funzioni circolatorie legate alle coronarie, ma controlla anche i processi nutritivi in generale e quelli circolatori.
MERIDIANO del TRIPLICE RISCALDATORE
Inizia sulla punta dell’anulare, percorre il dorso della mano e tutto il braccio fino a raggiungere la zona posteriore della spalla, superata la quale entra nel petto sotto lo sterno. Qui si biforca: una parte attraversa il pericardio e il diaframma e scende a collegare i riscaldatori superiore, medio e inferiore; l’altra risale verso la spalla, supera il collo, raggiunge l’orecchio e si divide ulteriormente. Il tratto principale penetra all’interno del volto mentre quello secondario penetra nell’orecchio, ne riemerge e prosegue fino all’estremità esterna del sopracciglio (dove si collega con il meridiano della vescicola biliare).
Mancanza di tensione: si manifesta a volte con predisposizione a riniti e tonsilliti, ipertrofia dei linfonodi cervicali, maggior sensibilità all’umidità e agli sbalzi di temperatura (caldo, freddo). Può anche determinare rigidità e tensione in corrispondenza del torace e dell’addome con stasi di liquidi, aumentata pressione arteriosa, cefalea occipitale e temporale, alterazioni a carico delle vertebre cervicali. L’ipotensione si manifesta inoltre con pesantezza al capo e vertigini.
Eccesso di tensione: condizione che può provocare tensione oppure dolore in corrispondenza del collo, delle spalle, degli arti superiori, del torace o della nuca: infiammazione dei linfonodi o della mucosa nasale nonche’ delle gengive o della bocca in generale e ancora dell’utero; circolazione difettosa negli arti inferiori, eruzioni cutanee. Si manifesta inoltre con irritabilità e senso di oppressione al torace, allo stomaco e al bacino.
Le funzioni di questo meridiano; da alcuni chiamato anche del triplice focolare o del triplice apporto di calore, si integrano con quelle del meridiano dell’intestino tenue. Il focolare superiore è collegato al torace, quello medio al plesso solare e quello inferiore al peritoneo e agli arti.
MERIDIANO della VESCICOLA BILIARE
Parte dall’angolo esterno dell’occhio e segue inizialmente un doppio tracciato, uno esterno e l’altro interno. Il primo disegna uno zig zag sulla parte laterale del capo, gira intorno all’orecchio e raggiunge la spalla; supera anteriormente la zona ascellare e scende lateralmente lungo la gabbia toracica terminando in prossimità dell’anca. Il tratto interno invece, attraversa la guancia, il collo, il petto e il fegato per raggiungere la vescicola biliare; scende ancora ed emerge in superficie in prossimità dell’anca dove si ricongiunge con il primo tratto. Il meridiano, ora unico, prosegue sulla parte esterna della gamba e raggiunge la caviglia dove si divide ancora in due rami: uno raggiunge la punta dell’alluce (dove si collega con il meridiano del fegato) e l’altro termina sulla punta del quarto dito.
Mancanza di tensione: si può manifestare con stanchezza agli occhi, agli arti inferiori o a tutto l’organismo; difficoltà a digerire i grassi; disposizione a stipsi o diarrea; nevralgie; accumulo di tessuto adiposo e quindi obesità anche in presenza di anemia e inappetenza; iperacidità gastrica. Dal punto di vista psicologico si manifesta con esagerata emotività, timidezza, indecisione.
Eccesso di tensione: può provocare insonnia, rigidità degli arti e del torace; dolori alle spalle, pesantezza al capo, infiammazione a carico delle tonsille, aerofagia, cute giallastra. Chi soffre di questo squilibrio spesso si sente affaticato e si mostra irritabile e impaziente. Questo meridiano è determinante per la distribuzione delle sostanze nutritive all’organismo; equilibra l’energia con l’aiuto delle secrezioni esterne (saliva, succo gastrico, bile) e delle secrezioni interne (gli ormoni).
MERIDIANO del FEGATO
Inizia sulla punta dell’alluce, risale la parte superiore del piede e, superato il malleolo, prosegue lungo la parte interna della gamba fino ad arrivare nella zona del pube dove, dopo aver aggirato i genitali esterni, entra nell’addome e sale attraversando il fegato, la vescicola biliare, la zona costale e il polmone (dove si collega con il meridiano corrispondente). Sale ancora lungo la trachea, raggiunge la gola e quindi l’occhio, in prossimità del quale si divide in due rami: uno attraversa la fronte e raggiunge la sommità della testa; l’altro scende nella guancia e, internamente, segue il contorno delle labbra.
Mancanza di tensione: causa senso di vertigine, anoressia, scarsa potenza sessuale oppure impotenza. Può determinare disposizione alle intossicazioni, rigidità muscolare, disturbi alla prostata. Dal punto di vista psicologico l’ipotensione del meridiano si può manifestare con la tendenza all’indecisione, all’insofferenza e all’irritabilità.
Eccesso di tensione: si manifesta con cefalea, digestione difficile, disfunzioni epatiche, emorroidi, disturbi alla prostata, iperglicemia, infiammazione degli organi genitali femminili, bulimia, fragilità emotiva. Chi soffre di squilibrio per eccesso di energia si mostra spesso ostinato, tende a esagerare; è impaziente, impulsivo ed emotivamente fragile. Spesso inoltre si tratta di una persona affetta da bulimia. Le sue funzioni sono legate al deposito di sostanze nutritive e di energia per l’attività fisica. Aumenta tutte le difese immunitarie e disintossica il sangue.
VASO GOVERNATORE
Ha origine nella cavità pelvica e si sviluppa in due direzioni. Un ramo scende prima fino al perineo dove torna in superficie e raggiunge la punta del coccige. Sale poi lungo la colonna vertebrale (i punti sono localizzati negli spazi intervertebrali), raggiunge il capo e ridiscende sulla fronte, passa per il naso e termina dentro la gengiva superiore. Una sua diramazione secondaria penetra dalla testa nel cervello. Il secondo ramo, interno, sale fino al rene.
La mancanza o l’eccesso di tensione: si possono manifestare con uno stato diffuso di ipersensibilità emotiva, anoressia, cefalea, disturbi al sistema nervoso centrale, dolori alla schiena, a carico in particolare della colonna vertebrale, disturbi intestinali, sclerosi multipla, paralisi. Questo meridiano non è direttamente collegato a un organo come tutti quelli precedenti ma, assieme al vaso di concezione, ha la funzione di controllare e regolare il flusso di energia che circola nel sistema complessivo dei meridiani compensandone quindi situazioni di carenza o di eccesso. Secondo la medicina tradizionale cinese il vaso governatore è infatti il luogo di riunione di tutte le energie yang dell’individuo. Il carattere che in lingua cinese indica la parola yang ha origine in un ideogramma che rappresentava anticamente il lato soleggiato di un pendio.
Yang infatti è associato a concetti e qualità come l’attività, il calore, la crescita, l’eccitazione, l’energia, l’esterno, l’estroversione, la luce, il movimento, lo stimolo, il vigore. Yang sono gli organi esterni come l’intestino tenue, quello crasso, lo stomaco, la vescicola biliare, la vescica e il triplice riscaldatore.
Vaso governatore e meridiani legati agli organi yang sono in stretta relazione fra loro. L’equilibrio, sempre secondo la tradizione orientale, non è altro che l’armonia tra yin e yang, tra gli opposti che solo insieme trovano la loro ragione di essere.
VASO di CONCEZIONE
Come il governatore, ha origine nella cavità pelvica, esce in prossimità del perineo, fra l’ano e i genitali esterni, attraversa la zona del pube e raggiunge la mandibola passando attraverso l’addome, il petto e la gola. Circola quindi intorno alla bocca e in questa zona dà origine a un tratto secondario che raggiunge la zona inferiore dell’occhio.
La mancanza o l’eccesso di tensione: si possono manifestare con disturbi all’apparato urogenitale, infezioni alla vescica, incontinenza, problemi gastro-intestinali, mestruali e sessuali, gonfiori addominali, dolori allo stomaco, ernia.
Come il meridiano precedente, non fa riferimento a un singolo organo, ma ha la funzione di regolare la rete di meridiani che attraversano il corpo, passando all’interno degli organi fondamentali e risalendo sulla superfìce. Secondo la medicina tradizionale cinese il vaso di concezione è luogo di riunione di tutte le energie yin dell’individuo. Il carattere che in lingua cinese indica la parola yin ha origine in un ideogramma che rappresentava il lato in ombra di un pendio. Yin è associato infatti a concetti e qualità come il basso, la diminuzione, il freddo, l’interno, l’introversione, l’oscurità, la passività, la ricettività, il riposo.
Yin sono tutti gli organi interni e cioè il cuore, i polmoni, la milza, il fegato, i reni e anche il pericardio. Il vaso di concezione dunque è in stretta relazione con questi organi. Tuttavia yin (lo abbiamo già detto parlando del vaso governatore), non esiste se non associato a yang. Solo il continuo fluire di energie yin e yang riesce a definire la vita del cosmo in generale e dell’essere umano in particolare. Tale equilibrio dunque è fondamentale perche’ consente al corpo di risolvere in autonomia le situazioni di disagio energetico.
vedi anche: LIMITI dell’AGOPUNTURA + Riprogrammazione del DNA antenna+ DNA
vedi: Mappe per Agopuntura + Studio sull’agopuntura + Agopuntura 2 + ElettroAgopuntura o Nutripuntura + Studio sull’Agopuntura + Chakra + Limiti dell’Agopuntura + Tecniche di Medicina Naturale + Tecniche e Terapie naturali
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E’ stato scoperto uno dei segreti dell’effetto antidolorifico dell’agopuntura – Mag. 2010
Gli aghi introdotti ‘fisicamente’ vanno a provocare il rilascio chimico di adenosina che funziona da antidolorifico naturale e che aumenta in loco di circa venti/venticinque volte.
Diretti da Maiken Nedergaard dell’Universita’ di Rochester, gli scienziati che hanno ‘vivisezionato’ le funzioni dell’agopuntura, hanno scoperto tale effetto aulle cavie da laboratorio.
La notizia e’ stata pubblicata sulla rivista specializzata Nature Neuroscience
All’Università di Padova un’equipe di medici fra i quali il ricercatore F. Ceccherelli, ha effettuato una ricerca su questa tecnica; lo studio è stato pubblicato su di una rivista americana, The Clinical Journal of Pain, e descrive una ricerca la quale dimostra che gli effetti analgesici sui punti dell’agopuntura sul dolore muscolare lombare (e non solo in quella sindrome) sono molto più intensi se gli aghi sono conficcati più profondamente nei punti precisi, rispetto a se gli aghi sono conficcati superficialmente su gli stessi punti (2 mm soltanto).
In totale sono state effettuate 8 sedute su due gruppi, dimostrando come i pazienti che avevano gli aghi conficcati piu’ profondamente nei punti indicati dall’agopuntura, avevano rispetto agli altri, maggiori, piu’ potenti e duraturi riflessi analgesici (anche di mesi) dell’altro gruppo.
Queste sono le stesse indicazioni che da millenni l’agopuntura insegna ai propri cultori.
Il trattamento è stato controllato anche su altre sindromi confermando i risultati positivi ottenuti.
L’agopuntura è stata anche sottoposta in quella Universita’ a verifiche con strumenti di diagnostica per immagini applicati al cervello, fornendo immagini dimostranti la sua funzionalita’ terapeutica.
Negli Stati Uniti sono state effettuate delle ricerche per stabilirne l’efficacia e gli eventuali “principi” che attivano il rilascio delle endorfine, serotonina, ormoni, ecc. Alla fine degli esperimenti controllati, la certezza che questa tecnica “funziona” è arrivata e quindi la comunità “scientifica medica” si è arresa dopo ben 35 anni (in Occidente) di rifiuto, derisione e tentativi di ogni genere pur di non ammettere le semplici verità scoperte ed attuate con benefici utili, da parte della Medicina Naturale, Orientale da migliaia di anni.
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SCOPERTI i MECCANISMI dell’AGOPUNTURA
I ricercatori milanesi scoprono i meccanismi cerebrali che stanno alla base dell’effetto benefico della “terapia con gli aghi”. Attraverso la PET si chiarisce che la terapia si basa su effetti biologici e non sulla suggestione (effetto placebo).
E’ stato scoperto da parte di un gruppo di ricercatori milanesi del CNR, dell’Università di Milano e del Istituto San Raffaele di Milano, diretti dal Prof. Ferruccio Fazio, che l’agopuntura attuata a scopo analgesico agisce attivando aree cerebrali analoghe a quelle che si attivano negli stati di dolore acuto e cronico.
Secondo gli autori di questa importante scoperta l’azione analgesica dell’agopuntura è dovuta ad una complessa azione sui circuiti nervosi che verrebbero “ingannati” dall’agopuntura stessa e posti in uno stato funzionale incapace di sostenere la percezione del dolore.
I risultati della ricerca, eseguita con Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), tecnica che permette di rilevare gli stati funzionali del cervello di soggetti umani, sono pubblicati sul numero di luglio della rivista Neuroimage.
Con questo risultato è stata ottenuta per la prima volta in assoluto una descrizione di effetti cerebrali dell’agopuntura usata a scopo analgesico ed una ipotesi teorica del suo funzionamento.
L’agopuntura è una tecnica terapeutica diffusa per molti stati patologici.
Attualmente, dopo anni di velato o palese ostracismo da parte della medicina ufficiale occidentale, sulla scorta dei risultati positivi ottenuti su un numero sempre crescente di pazienti che ad essa si sono affidati, l’agopuntura è stata accettata come tecnica terapeutica per alcune patologie.
Il crisma dell’ufficialità è stato conferito in anni recenti anche da istituzioni di assoluto prestigio come il National Institutes of Health (NIH) statunitense, uno dei più famosi e avanzati centri di ricerca medico-biologica e di informazione medica pubblica del mondo.
L’applicazione più importante dell’agopuntura, almeno nel mondo occidentale, è rappresentata dalla agopuntura antalgica o analgesica, cioè dalla applicazione come terapia contro i dolori persistenti o cronici.
Permanevano però molti dubbi sulla reale efficacia di queste tecniche e per molti medici o studiosi l’agopuntura sfrutta semplicemente un effetto placebo, ovvero induce una corretta risposta terapeutica senza possedere alcuna proprietà terapeutica vera.
Inoltre, la descrizione dei meccanismi d’azione dell’agopuntura presuppone la famigliarità e accettazione di concetti, quali energie o meridiani, che sfuggono nel loro profondo significato originale e mettono a dura prova sia il medico che il paziente di “cultura occidentale”, che pure mostrino interesse per queste tecniche e terapie.
Dati questi presupposti diviene di primario interesse, sia per una applicazione cosciente della tecnica nell’ambito della salute pubblica, sia per stabilire criteri di efficacia molto affidabili anche per un medico occidentale, chiarire se l’agopuntura possiede realmente un meccanismo di azione e se questo meccanismo possa essere rilevabile e misurabile oggettivamente.
Il gruppo milanese ha potuto osservare sul cervello in un gruppo di volontari sani gli effetti di un tipo di agopuntura usata per curare dolori cronici. Alternando l’applicazione dell’agopuntura vera con un’agopuntura placebo, che induceva nei soggetti una identica sensazione, è emerso che in seguito all’applicazione dell’agopuntura vera si attivano alcune aree cerebrali in modo evidente e significativo (aree designate in termini tecnici come corteccia cingolata anteriore, corteccia insulare, corteccia frontale superiore e mediale, e cervelletto).
Il dato più straordinario è la coincidenza che si riscontra tra le aree attivate dall’agopuntura e le aree che in altri studi condotti con la PET sono particolarmente attive in casi di dolori acuti e cronici.
Quindi l’agopuntura, attivando le stesse aree cerebrali attivate durante uno stato di dolore, provoca una abolizione del dolore stesso.
Tratto da: lswn.it – Roma, 16 luglio 2001
Anche i ricercatori dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Cnr di Milano, insieme ai colleghi dell’Università e dell’Istituto San Raffaele di Milano, coordinati dal Prof. Ferruccio Fazio direttore dell’Istituto Cnr, hanno dimostrato in maniera scientifica l’efficacia delle cure non convenzionali, tipiche della medicina cinese e vecchie di 5000 anni, utili soprattutto nella terapia del dolore. In particolare, lo studio ha esaminato l’efficacia dell’agopuntura attraverso l’uso della PET (tomografia a emissione di positroni) in modo da poter monitorare le funzioni del cervello.
A tal proposito alcuni volontari sono stati sottoposti ad una seduta di agopuntura vera e una finta per eliminare, come al solito, il possibile effetto placebo che andrebbe ad inquinare i dati.
I risultati del test, come confermato da Gabriele Biella neurofisiologo dell’Ibfm-Cnr, hanno mostrato che l’agopuntura svolge una funzione analgesica andando a stimolare i circuiti nervosi, i quali verrebbero “ingannati” da un rilascio di enzimi o di mediatori chimici, forse da sostanze simili alla morfina.
Tratto da: www.news.unina.it/dettagli_area.jsp?ID=3607
Pungere la schiena fa bene
Nel mal di schiena l’agopuntura funziona meglio di farmaci e terapia fisica. Lo indica uno studio di ricercatori tedeschi su 1.162 volontari con dolore lombare cronico. L’applicazione degli aghi ha ridotto in modo significativo il dolore nel 47 per cento dei pazienti, mentre solo il 27 per cento ha tratto beneficio dalle cure tradizionali. Con un risultato inaspettato, però: funzionano altrettanto bene anche gli aghi messi in punti scelti a caso.
A sostenerlo non sono solo i guru della medicina alternativa ma, da qualche anno, anche un team di scienziati italiani, ricercatori dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Cnr di Milano.
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Agopuntura: scienziati CNR, ecco perchè è efficace – 7 ottobre 2006
E’ usata da oltre cinquemila anni e in cinese è chiamata “Zhen fa”.
E’ l’agopuntura, la branca della medicina tradizionale cinese, efficace nella terapia del dolore grazie a una complessa azione sui circuiti nervosi, che verrebbero ‘ingannati’ da un rilascio di enzimi o di mediatori chimici, forse da sostanze simili alla morfina.
A sostenerlo non sono solo i guru della medicina alternativa ma, da qualche anno, anche un team di scienziati italiani, ricercatori dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) del Cnr di Milano. Insieme ai colleghi dell’università e dell’Istituto San Raffaele di Milano, coordinati da Ferruccio Fazio direttore dell’Istituto del Cnr, gli studiosi infatti hanno dimostrato in maniera scientifica l’efficacia dell’agopuntura. Per farlo i ricercatori hanno usato la tomografia a emissione di positroni (Pet), una tecnica che permette di rilevare gli stati funzionali del cervello umano. Per la prima volta è stato così possibile descrivere gli effetti cerebrali dell’agopuntura usata a scopo analgesico e fare un’ipotesi teorica sul suo funzionamento, chiarendo che la terapia si basa su effetti biologici e non sulla suggestione (effetto placebo).
“Pazienti volontari – riferisce il Cnr – sono stati sottoposti a una seduta di agopuntura reale e a una finta. Nella prima gli aghi sono stati posti nei punti ‘canonici’ della medicina cinese; nella seconda, in altri punti lontani dalla ‘mappa tradizionale’. La Pet ha dimostrato che nel primo caso venivano attivate le aree cerebrali del dolore, mentre l’agopuntura placebo non le coinvolgeva in nessun modo“.
“L’azione analgesica dell’agopuntura sarebbe dovuta a una complessa azione sui circuiti nervosi, che verrebbero ‘ingannati’ da un rilascio di enzimi o di mediatori chimici, forse da sostanze simili alla morfina“, dice Gabriele Biella, neurofisiologo dell’Ibfm-Cnr.
Dunque sottolinea il CNR, “un duro colpo allo scetticismo della medicina occidentale, che ha sempre preso le distanze da tali pratiche anche se, in anni recenti, il National institutes of health (Nih) statunitense ha conferito loro una sorta di riconoscimento ufficiale.
Da allora anche il nostro Servizio sanitario nazionale consente di ricorrere alle cure della medicina non convenzionale, ma ancora non convenzionata”.
“A differenza di altri stati europei, in Italia -ricorda l’Ente di ricerca – l’agopuntura è considerata “atto medico a tutti gli effetti” e deve essere quindi praticata solo da medici specializzati in questo settore.
Sono oltre due milioni gli italiani che apprezzano l’agopuntura (il 22% della popolazione secondo dati Istat) e alcune migliaia gli operatori medici e non.
Un recente censimento conta non oltre 50 le strutture pubbliche che forniscono tali prestazioni.
“In alcune Asl è anche prevista la terapia con un pagamento minimo per gli ultra sessantacinquenni, e in alcuni ospedali di Roma, Firenze, Milano, Bologna e L’Aquila la terapia con gli aghi viene impiegata come analgesico per i dolori post operatori o come coadiuvante per sedare gli effetti negativi della chemioterapia”, afferma infine Renzo Frangipane dell’Associazione nazionale italiana agopuntura e moxibustione di Bologna.
Anche i ricercatori dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (Ibfm) del CNR di Milano, insieme ai colleghi dell’Università e dell’Istituto San Raffaele di Milano, coordinati dal Prof. Ferruccio Fazio direttore dell’Istituto Cnr, hanno dimostrato in maniera scientifica l’efficacia delle cure non convenzionali, tipiche della medicina cinese e vecchie di oltre 5000 anni, utili soprattutto nella terapia del dolore.
In particolare, lo studio ha esaminato l’efficacia dell’agopuntura attraverso l’uso della PET (tomografia a emissione di positroni) in modo da poter monitorare le funzioni del cervello.
A tal proposito alcuni volontari sono stati sottoposti ad una seduta di agopuntura vera e una finta per eliminare, come al solito, il possibile effetto placebo che andrebbe ad inquinare i dati.
I risultati del test, come confermato da Gabriele Biella neurofisiologo dell’Ibfm-Cnr, hanno mostrato che l’agopuntura svolge una funzione analgesica andando a stimolare i circuiti nervosi, i quali verrebbero “ingannati” da un rilascio di enzimi o di mediatori chimici, forse da sostanze simili alla morfina.
Giovedì 19 Ottobre 2006
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Uno altro studio rivela che l’agopuntura è un efficace trattamento contro la cefalea da tensione, riducendone il tasso di quasi la metà. Nel corso di un trial controllato randomizzato, alcuni ricercatori dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera hanno diviso 270 pazienti con un grado simile di mal di testa in tre gruppi.
Nell’arco delle otto settimane seguenti, un gruppo è stato trattato con l’agopuntura tradizionale cinese, un altro con sedute di agopuntura “minima” (aghi inseriti soltanto superficialmente nella pelle e in punti non corretti), mentre il terzo non ha ricevuto alcun trattamento (gruppo di controllo).
I pazienti sottoposti all’agopuntura tradizionale hanno visto la frequenza delle proprie cefalee calare di quasi la metà, soffrendo sette giorni meno nell’arco delle quattro settimane successive al trattamento. Anche i pazienti del secondo gruppo hanno avuto 6,6 giorni di mal di testa in meno, mentre quelli del gruppo di controllo hanno avuto 1,5 giorni in meno, un calo pari soltanto a un decimo.
I miglioramenti sono proseguiti per mesi dopo la conclusione del trattamento. Dei 195 pazienti del primo gruppo, però, 37 hanno riportato alcuni effetti collaterali. La differenza così piccola nei risultati fra l’agopuntura tradizionale e quella minima sembra indicare che la collocazione dei punti di inserimento degli aghi e altri aspetti dell’agopuntura tradizionale cinese non costituiscano una grande differenza per il mal di testa.
Questo tipo di trattamento è spesso associato con forti effetti placebo, ma lo studio dimostra che l’agopuntura produce nei pazienti miglioramenti paragonabili a quelli delle cure già accettate, senza avere le loro controindicazioni.
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L’ultima prova che funziona: Tratto da un Sito italiano sull’agopuntura
Randomised clinical trial comparing the effects of acupuncture and a newly designed placebo needle in rotator cuff tendinitis.
Kleinhenz J, Streitberger K, Windeler J, Gussbacher A, Mavridis G, Martin E Clinic of Anesthesiology, University of Heidelberg, Im Neuenheimer Feld 110, 69120, Heidelberg, Germany.
Acupuncture has gained increasing attention in the treatment of chronic pain. The lack of a satisfying placebo method has made it impossible to show whether needling is an important part of the method or whether the improvement felt by the patient is due to the therapeutic setting and psychological phenomena.
Also, the effectiveness of acupuncture has not been demonstrated sufficiently. We treated 52 sportsmen with rotator cuff tendinitis in a randomised single-blind clinical trial using a new placebo-needle as control. Patients were treated for 4 weeks. The primary endpoint of the trial was the change in the modified Constant-Murley-score from the baseline. Assessment of the treatment outcome was made by experienced orthopaedists not informed of the treatment allocation.
Acupuncture with penetration of the skin was shown to be more effective than a similar therapeutic setting with placebo needling in the treatment of pain. The acupuncture-group improved 19.2 Constant-Murley-score points (SD 16.1, range from -13 to 50), the control-group improved 8.37 points (SD 14.56, range from -20 to 41), (P=0.014; C.I. 2.3;19.4).
This study showed that needling is an important part of the acupuncture effect in the treatment of chronic shoulder pain in athletes. No conclusions can be derived from this study concerning the importance of choosing points and the rules of Traditional Chinese Medicine. Using the new placebo method as control for other ailments could improve the evidence of specific acupuncture effects beyond pain treatment.
Tratto da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10534595&dopt=Abstract
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AGOPUNTURA
(Italy) Roma, 3 Mar 2006 – In trent’anni di diffusione dell’agopuntura nel nostro Paese, sono state circa 25 milioni le persone che si sono rivolte agli agopuntori per il trattamento dei loro disturbi .
Generalmente si e’ trattato di malati che non avevano trovato una risposta adeguata ai loro disturbi con la medicina convenzionale, che avevano abusato di farmaci, o erano stati sottoposti a trattamenti invasivi. Ma nella quasi totalita’ dei casi non si sono registrati danni o peggioramenti delle condizioni dei pazienti.
Sono alcuni dei dati presentati durante il XX convegno nazionale di Agopuntura organizzato dall’Aiam (Associazione italiana agopuntura e moxibustione) e dall’Istituto Paracelso, presso il dipartimento di Medicina legale e sociale de La Sapienza, la prima in Italia ad aver istituito un master post-universitario in agopuntura.
”Abbiamo iniziato nel 1982 – spiega Walter Nicoletti, direttore del master – con dei corsi post-universitari, che poi sono diventati master di secondo livello, riservati a medici e odontoiatri. Siamo stati i primi a iniziare. Ma il nostro Paese, rispetto agli altri, e’ carente nella formazione degli operatori e nell’informazione al pubblico”.
E sull’utilita’ dell’agopuntura, ha presentato alcuni dati anche Precious Matsoso, direttore del dipartimento medicine tradizionali dell’Oms. ”L’agopuntura e la medicina tradizionale cinese sono sempre piu’ diffuse e richieste nel mondo – ha detto – e noi non possiamo ignorarlo. Negli anni ’90 abbiamo visto come vengono usate in molti paesi, come India, Etiopia, Canada e Germania”.
Da un’indagine condotta dall’Oms tra il 2002 e 2005 su 193 Stati membri, e’ emerso che 60 paesi hanno una politica sulla medicina universitaria, 53 sulla medicina a base di erbe, 50 hanno fatto una programmazione nazionale sulla medicina tradizionale e 75 hanno un ufficio nazionale che se ne occupa.
”L’invito dell’Oms – ha aggiunto il direttore – agli Stati membri e’ di attuare delle politiche di integrazione della medicina tradizionale nei sistemi sanitari nazionali’‘.
”Speriamo – hanno concluso Nicoletti e Paolo Arbarello, direttore del dipartimento di Medicina legale della Sapienza – che la legge sulle medicine non convenzionali venga approvata quanto prima dal Parlamento, e che dei corsi sull’agopuntura vengano inseriti anche nelle specializzazioni universitarie di medicina”.
(ANSA).
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Agopuntura e immunita’
Che l’agopuntura svolga un ruolo positivo sul sistema immunitario, è nozione nota da tempo.
A titolo d’esempio cito alcuni lavori.
Si tratta di ricerche ormai datate che, se da una parte non entrano nei meccanismi biochimici più intimi dell’immunità e che oggi sono al centro dell’attenzione dei ricercatori (ruolo delle sottopopolazioni linfocitarie, interleuchine, endorfine etc.), dall’altra hanno il pregio di essere stati i primi, e di aver dato l’impulso alle ricerche che sono venute in seguito.
Inoltre, la maggior parte dei dati sono ottenuti da esperimenti su animali da laboratorio, e quindi i risultati non sono gravati dalla possibile influenza del fattore umano della “suggestione.”
1) Jilin Medical College: “Gli effetti dell’agopuntura sulle principali funzioni immunitarie ed adattative del corpo”.
Gli Autori hanno trattato tre gruppi di ratti affetti da granuloma artritico del rachide, ed hanno rilevato che, dopo otto giorni di trattamento, nel gruppo trattato con elettro-agopuntura sullo Zusanli St 36 la quantità d’essudato intraarticolare era pari a 3.45 ml, nel gruppo trattato con moxibustione sempre sullo Zusanli St 36, era pari a 3.59 ml, e nel gruppo di controllo non trattato, era pari a 7.03 ml.
2) Guangxi Medical School: “Ricerche concernenti gli effetti dell’agopuntura sulle funzioni del sistema reticoloendoteliale e sui meccanismi ad esso correlati”.
Shanghai College of Traditional Medicine. “Gli effetti di agopuntura e moxibustione sull’attività fagocitaria del sistema reticoloendoteliale nei conigli”. Shanghai Journal of Traditional Medicine, 4, 1965.
Studiando la necrosi all’interno di granulomi provocati in ratti bianchi, gli Autori hanno rilevato che l’agopuntura riduce o previene il suo sviluppo, e questo attraverso 3 vie:
a) risoluzione degli spasmi nei vasi linfatici
b) riduzione della permeabilità capillarica
c) attivazione della fagocitosi a livello del sistema reticolo-endoteliale.
3) Zhongjing Medical School .“Evidenze sugli effetti dell’agopuntura nelle reazioni immuni dell’organismo”
Studiando le riparazioni tissutali di ulcere cecali del gatto, provocate sperimentalmente con una sostanza fortemente basica, gli Autori hanno rilevato che la puntura di Zusanli St 36 e Jieixi St 41, accelera la formazione di tessuto di granulazione, e rafforza la capacità della cellula di autoriparazione. Il gruppo dei gatti trattati mostrò una riparazione più rapida e più efficace dei tessuti danneggiati.
4) Shenxi Province Xi’an School of Hygiene. “L’effetto dell’elettro-agopuntura sulla funzione fagocitaria dei leucociti”. Selezione del materiale sull’elettro-agopuntura, Vol.1, 1959.
Gli Autori hanno iniettato un agente chimico inducente febbre in 2 gruppi di animali. Uno dei quali era stato pretrattato con elettro-agopuntura o moxibustione sull’M-BW-25 Shiqizhuixia (un punto fuori meridiano che si trova al di sotto del processo spinoso della V° vertebra lombare) o sul Dazhui VG 14 ed hanno rilevato che la febbre indotta nel gruppo trattato era nettamente più bassa o assente e di più breve durata rispetto al gruppo di controllo.
Analogamente trattando con elettro-agopuntura animali affetti da processi suppurativi di lunga durata, si ottiene una netta riduzione dei valori della temperatura corporea rispetto ai controlli, ma l’efficacia di tale trattamento diminuisce nel tempo fino a scomparire del tutto.
5) Shenxi Province Traditional Medicine Research Institute. “Gli effetti dell’agopuntura sulla capacità battericida del sangue nei conigli”.
Studi condotti presso la Beijing Medical School hanno rilevato che pungendo Zusanli St 36 e Zhongfeng F4 in una persona sana, la fagocitosi dello Stafilococco Aureo da parte dei leucociti aumenta da 1 a 2 volte. Con la sola moxibustione si ottiene un aumento di 1 volta e mezzo. Il massimo effetto si ottiene 24 ore dopo l’applicazione. Studiando gli effetti del trattamento della dissenteria bacillare, gli stessi Autori hanno rilevato che la fagocitosi leucocitaria presenta un aumento a partire dalla terza ora dopo l’infissione degli aghi e raggiunge il suo massimo alla 12° ora.
Il gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerca della Provincia dello Shenxi hanno dimostrato quanto sopra studiando la capacità battericida dei fagociti del sangue periferico di animali prima e dopo l’elettro-agopuntura, ed hanno rilevato che essa si trova al suo massimo dopo 3-6 ore, per tornare alla normalità verso la 48° ora ; con agopuntura semplice l’aumento fu simile ma la sua durata più breve. Con la sola moxibustione si ebbe un effetto simile ma meno intenso e di più breve durata.
In altri esperimenti sugli animali da laboratorio, lo stesso gruppo di ricercatori ha dimostrato che pungendo lo Zusanli St36 ed il Dazhui VG14 nel coniglio si assiste ad un aumento del livello delle opsonine circolanti, un aumento sostanziale della fagocitosi dei leucociti.
6) “Gli eventi delle risposte immuni sotto l’influenza dell’agopuntura e elettro-agopuntura.” Chinese Medical Journal, 12, 1958.
In questo articolo ormai datato, ma non per questo meno importante, sono riportati dei lavori sperimentali condotti presso il Jilin Medical College e presso l’Istituto di Ricerca in MTC della Provincia dello Shenxi: il primo lavoro dimostra che l’iniezione a livello di Zusanli St36 di un settimo della usuale dose di vaccino combinato anticolera, tifo e paratifo A e B, seguito da 3 applicazioni settimanali di agopuntura sullo stesso punto, determina il fatto che il sangue del gruppo trattato ha una capacità di lisi batterica notevolmente più alta dei non trattati, e che l’effetto del vaccino così somministrato determina una risposta anticorpale più duratura.
Il secondo lavoro dimostra che la vaccinazione antidifterica nei conigli trattati con agopuntura determinava titoli anticorpali notevolmente più elevati rispetto ai non trattati.
7) I punti che più di altri hanno dimostrato di avere un effetto positivo sul sistema immunitario, e segnatamente la capacità di attivare la fagocitosi a livello del SRE, sono:
Zusanli St 36 – Dazhui VG 14 (ma solo se punto in profondità) – Shiqizhuixia M-BW-25 – Shenshu V23 – Ganshu V18 – Danshu V19.
Tratto da: http://www.paoloevangelista.it/ago_doc/Salsomaggiore_Terme_4-5-96.htm
Alcuni studi:
Witt C. et al: Acupuncture in patients with osteoarthritis of the knee: a randomised tria, . The Lancet, 2005, 366:136-143.
Vas J et al.: Acupuncture as a complementary therapy to the pharmacological treatment of osteoarthritis of the knee: randomised controlled trial, BMJ, 2004, 329:1216-1220.
ITALIA PRIMATO AGOPUNTORI, TERZI con CINA e GIAPPONE
ANSA – ROMA, 22 Mag. 2009 – Sarebbero circa 12 mila i medici agopuntori in Italia, il terzo Paese per numero dopo Cina e Giappone. In aumento anche le persone che usano le piante della medicina tradizionale cinese. Sono i dati emersi dall’incontro sui prodotti vegetali nella medicina tradizionale cinese promosso dalla Societa’ italiana di Farmacognosia (Siphar) che si e’ tenuto oggi a Roma. Il Nord Italia, con 5366, e’ la zona in cui c’e’ il maggior numero di agopuntori, piu’ di centro, sud e isole insieme. In Lombardia, la regione con la piu’ alta concentrazione, ci sono 2451 agopuntori, seguita dall’Emilia Romagna con 823.
In Italia possono applicare questa tecnica solo i medici, anche senza specializzazione, ma in molti Paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo e Irlanda, chiunque puo’ applicare l’agopuntura, anche senza aver seguito corsi. In aumento sono anche le persone che usano la fitoterapia della medicina tradizionale cinese, un mercato mondiale di 30-60 miliardi di dollari l’anno. Il 50% di questo mercato si concentra in Europa, e di questo, il 70% e’ diviso tra Germania e Francia.
Il pericolo di incorrere in effetti indesiderati, pero’, e’ molto alto.
Secondo Roberto Gatto, presidente dell’associazione di farmacoterapia cinese, ”negli Stati Uniti, l’autorita’ regolatoria americana sui farmaci sequestra ogni anno circa il 30% dei prodotti cinesi importati a causa delle contaminazioni, soprattutto da metalli pesanti”. ”Visto che il controllo e’ nelle mani di chi commercializza i prodotti – ha spiegato Gabriela Mazzanti, presidente Siphar – ci dovrebbe essere almeno un meccanismo di raccolta dati per evitare di continuare ad importare prodotti di qualita’ scadente con alti rischi per i consumatori”.
E’ utile per combattere l’Alzheimer, le ulcere epidermiche e quelle della cornea. Ma può provocare dolore nel paziente.
E’ il Nerve Growth Factor (Ngf), fattore di crescita nervoso scoperto del premio Nobel Rita Levi Montalcini, che ha aperto la strada alla cura di molte malattie del sistema nervoso centrale e periferico, e che ora ha un alleato in più nell’elettroagopuntura.
Un team, composto anche da ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ha infatti pubblicato su Neuroscience Letters uno studio sulle proprietà di questa tecnica per eliminare l’iperalgesia da Ngf. Il rimedio per eliminare il dolore consiste in applicazioni di elettroagopuntura, una metodologia di origini orientali che può essere usata, dimostra lo ricerca, in alternativa ai farmaci analgesici.
La novità potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo per la produzione su scala industriale di Ngf ricombinante umano, secondo i due ricercatori autori dello studio, Luigi Aloe e Luigi Manni dell’Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) del Cnr.
I due studiosi sottolineano l’importanza del risultato raggiunto anche per l’acquisizione di una maggiore conoscenza dei meccanismi biochimici e molecolari della medicina tradizionale cinese, terapie da un po’ di tempo largamente praticate in occidente, Italia inclusa. “Attualmente l’utilizzo della molecola – spiega Aloe – è condizionata anche dalla produzione su scala industriale di Ngf ricombinante umano, che si spera di raggiungere tra qualche anno”.
Roma, 17 Dic. 2008 – Fonte: Adnkronos Salute
– Tratto da: it.notizie.yahoo.com
ELETTROAGOPUNTURA
Fin dagli anni 1950 il medico tedesco R. Voll mise a punto un apparecchio elettronico (chiamato EAV) che misura il variare della resistenza elettrica e la tensione elettrica nei punti dell’agopuntura al fine anche di ottenere un possibile riordino in caso di alterazione – vedi: AGOPUNTURA
Questa è, fra le tecniche bio elettroniche per ora più utilizzate (anche se non e’ la piu’ valida), per avere indicazioni terapeutiche. generiche. La vera tecnica diagnostica dello stato del microcircolo dei vari tessuti, e’ quella della Semeiotica Biofisica Quantistica
Generalmente i punti diagnostici utilizzati sono quelli delle mani e dei piedi, delle mappe dell’Agopuntura. Ma per avere un bilancio il piu’ preciso possibile occorre effettuare il test 3 volte al di’ per 7 giorni.
Il medico pone un elettrodo nelle mani del paziente e con un altro elettrodo testa i vari punti necessari al controllo in modo da leggerne i valori corrispondenti.
Questi dati oggi si possono immettere in un programma computerizzato e questi fornirà i dati adatti al riordino dei giusti valori alterati nel caso di malattia.
Il computer può fornire anche un proiezione grafica delle alterazioni, delle intossicazioni esistenti ed alla fine della diagnosi stampa anche un tabulato nel quale sono scritti tutti dati necessari per il riordino; questo test di fatto è un vero e proprio check-up energetico.
Conoscendo dunque i reali valori elettronici delle deviazioni esistenti nel malato è possibile fare anche il test dei medicamenti o degli alimenti non tollerati dal paziente; ciò significa che la terapia è perfettamente personalizzata sulla persona stessa.
Poiché ogni sostanza è dotata di una sua propria irradiazione e resistenza elettrica, conoscendo i valori del paziente e mettendola in contatto fisico con lui, si può controllare subito se essa contiene le possibilità bio elettriche di riordino o meno delle alterazioni esistenti (le intossicazioni) controllando le variazioni che intervengono sui punti di agopuntura sotto controllo, al contatto fisico con la sostanza stessa.
Dopo aver valutato l’effetto personale dei farmaci o del cibo, si sceglie quello adatto e si può trasmettere al corpo del paziente la sua energia-frequenza per mezzo dell’apparecchiatura stessa.
Si possono utilizzare medicinali Omeopatici, Omotossicologici, Ayurvedici, Fitoterapici, Sat terapia, Integratori Mineral Vitaminici, ecc.
Altre apparecchiature Bio elettroniche sono il Vega test ed il Mora.
Il Vega è una apparecchiatura che misura la resistenza cutanea dei punti dell’Agopuntura solo delle dita. Mettendo nel circuito dell’apparecchio una delle 78 fialette di estratti Omeopatici di organo, esso registra l’emissione energetica dei quanti (fotoni) emessi dal prodotto esistente nella fialetta e la ritrasmette al paziente, trasportata dalla corrente elettrica con tensione di 1 volt; secondo il principio del diapason, questa immissione crea una risonanza solo negli organi alterati attraverso i punti dell’agopuntura.
Dopo aver terminato l’esame, si interviene sull’organo più stressato, trasmettendo il segnale del rimedio ideale per quel problema.
Come principio e come utilizzo il Mora è abbastanza simile al Vega: ogni organo, ogni cellula ha il proprio spettro di oscillazione elettromagnetica specifica che varia a seconda della qualità specifica che a sua volta varia in funzione delle varie cellule dell’intero organismo.
Se questa oscillazione è alterata o quasi assente, si formano delle frequenze spurie portatrici di malattia. Utilizzando appropriate oscillazioni a scopo terapeutico si può intervenire ed aiutare il riordino.
Il Mora, il Vega con l’EAV, aiutano anche il riordino delle alterazioni (le intossicazioni) esistenti, operando un’opera di prevenzione degli effetti patologici fisici, oltre a fornire una lettura approssimativa delle devianze Termico/Nutrizionali che potranno essere riordinate come indicato nel nostro: Protocollo della Salute + Agopuntura elettronica
Ricordiamo: Come mezzo diagnostico (Mora e Vega test) pero’ e’ indispensabile effettuare indagini almeno 3 volte al di’ per 7 giorni e fare la media in modo da ottenere dati piu’ sicuri.
Fare una sola analisi, non ha molto senso perche’ le variabili sono molteplici, in quanto basta per esempio, che la ionizzazzione dei liquidi del corpo vari ed i dati ottenuti saranno variati, ecco perche’ e’ indispensabile fare piu’ indagini e tenere come valide solo i dati medi dei 7 giorni.
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Elettroagopuntura secondo Voli (EAV)
Nei primi anni ‘50 un medico tedesco, Reinhold Voli, profondo conoscitore dell’agopuntura, si pose il problema se fosse possibile utilizzare i punti di agopuntura alla luce delle conoscenze che allora si stavano sviluppando nel campo dell’elettronica. Con la collaborazione di un ingegnere, Werner, mise a punto un apparecchio che permetteva di fare misurazioni di corrente elettrica sui punti di agopuntura, e da esse ricavarne preziose informazioni.
In base cioe’ alla resistenza elettrica che il punto presentava in risposta ad una stimolazione elettrica effettuata sul punto stesso, si poteva sapere se un dato organo o apparato, o una parte di esso, era in condizioni di normalità o meno.
Alcuni anni dopo la messa a punto di tale apparecchio Voli fece una scoperta che rivoluzionò l’impiego stesso di questa metodica. Si accorse che il valore dei punto misurato poteva essere modificato se il paziente veniva messo in contatto con sostanze medicinali, sia che si trattasse di farmaci allopatici che di prodotti omeopatici. Era quindi possibile valutare se, inserendo tali sostanze nel circuito di misurazione, si ripristinava la normalità dei valori misurati.
Si era così in grado di stabilire quali erano i punti alterati, determinare la o le cause di tale alterazione, e stabilire la giusta terapia prima di prescriverla al paziente.
Il test di EAV consiste di due parti. Nella prima parte vengono effettuate misurazioni di resistenza elettrica sui vari punti di agopuntura. Nella seconda parte dell’esame vengono testate numerose sostanze (ve ne sono più di 10000) costituite da germi, batteri, virus, funghi, insetticidi, farmaci, agenti chimici in generale, fitoterapici, tutti in diluizione omeopatica, per evidenziare quelle che riescono a normalizzare i valori trovati alterati nella prima parte dell’esame.
Come detto in precedenza si possono testare anche farmaci allopatici. Sono proprio le sostanze così individuate, quelle cioè in grado di normalizzare i valori, quelle che verranno prescritte al paziente.
L’EAV è quindi l’anello di congiunzione tra l’agopuntura, in quanto utilizza i punti tramandatici da millenni di esperienza più altri scoperti da Voli e dalla sua Scuola, e l’omeopatia, in quanto utilizza farmaci omeopatici per effettuare una diagnosi e di conseguenza la terapia specifica per ogni paziente.
Tale metodica, nota anche con il nome di Organometria funzionale, si presta particolarmente per tutte le patologie di tipo funzionale quali disturbi dell’apparato gastro-intestinale e genito-urinario che la medicina tradizionale non riesce bene ad inquadrare, oltre a molti tipi di cefalea cronica, allergie, intolleranze alimentari e molte altre situazioni in cui la medicina ufficiale non riesce a fornire risposte adeguate.
Molte sono inoltre le patologie croniche che possono essere affrontate con successo dall’EAV in quanto si riesce a risalire alle varie cause che sono alla base di tali manifestazioni.
Da non sottovalutare infine il fatto che, utilizzando farmaci omeopatici, il paziente non va incontro a possibili intossicazioni e fenomeni di accumulo che possono realizzarsi con l’uso prolungato di farmaci tradizionali.
L’Elettroagopuntura secondo Voll (EAV) svolge un ruolo molto importante anche in ambito odontoiatrico.
Grazie a tale metodica è possibile rilevare la presenza di correnti endorali, spesso causa di disturbi per il paziente sia a livello locale che generale; è possibile identificare intossicazioni o intolleranze dovute alla presenza di metalli ed altri materiali nel cavo orale; è possibile identificare la presenza di ‘foci’, stabilirne l’entità ed il tipo di azione a distanza.
L’odontoiatria non è più vista come una branca solo specialistica, troppo spesso isolata dal contesto della medicina generale, ma come una disciplina ad essa strettamente correlata. Grazie all’EAV si riscontra infatti sovente che patologie tradizionalmente facenti capo alla medicina generale si riescono ad affrontare e risolvere solo dopo un opportuno intervento di tipo odontoiatrico.
Rimanendo all’ ambito specifico di questa relazione si può affermare che l’Elettroagopuntura secondo Voli (EAV), oltre a fornirci la possibilità di identificare in modo specifico i micro organismi responsabili delle infezioni vulvo-vaginali, ci consente di effettuare la bonifica del terreno su cui tali infezioni si verificano, unica via per evitare le recidive, problema assai frequente e difficile da trattare se ci si sofferma solo sul cosiddetto agente patogeno.
Per ciò che concerne le infezioni micotiche del tratto vulvo-vaginale l’EAV è in grado inoltre di farci comprendere come non sia sempre e solo la Candida Albicans a determinare un certo tipo di infezioni ginecologiche; vi sono molti altri miceti cosiddetti ‘emergenti’ e la possibilità di identificarli è senza dubbio un’arma in più per guarire in modo definitivo le infezioni ginecologiche.