Artrite ed Artrosi
Artrite (infiammazioni alle articolazioni) Reumatoide, solo 17% malati in centri specialistici – Roma. Italy, 9 ott. 2008
In Italia ci sono 300 mila persone colpite da Artrite reumatoide (Ar), (“malattia”), eppure solo il 17,3% di questi malati frequenta uno dei centri specialistici presenti nell’elenco della Società italiana di reumatologia (Sir). E’ l’allarmante dato emerso dal primo Rapporto sociale sull’Artrite reumatoide firmato dal Censis e voluto dalla Sir e dall’Associazione nazionale dei malati reumatici (Anmar).
Un motivo in più, commentano i malati, per potenziare i centri di reumatologia come punto di riferimento per la cura e per l’accesso a terapie più efficaci. E per creare una rete reumatologica meglio distribuita su tutto il territorio nazionale.
Dall’indagine, che ha coinvolto 646 pazienti colpiti da Ar, emerge quindi come l’82,7% degli intervistati non frequenti centri specialistici. Molteplici le cause: lontananza dalla propria abitazione (31%), mancanza del servizio nella zona in cui si vive (17%), mancata conoscenza (14%) e liste d’attesa troppo lunghe (12%). Perplessità espresse comunque anche da quel 17,3% che si reca abitualmente in un centri ad hoc. Anche in questo caso c’è infatti chi lamenta liste d’attesa superiori ai 55 giorni (57%) o l’eccessiva distanza dalla propria abitazione (43%).
Il Rapporto, poi, “tira le orecchie” al mondo dei media. Il 60% degli intervistati sostiene che sull’argomento c’è scarsa informazione, mentre un altro 73% crede che sia l’informazione sui servizi a disposizione del malato ad essere carente. I pazienti chiedono infine un potenziamento di queste strutture (48%), ma anche sgravi fiscali (34%) e più visite ambulatoriali (32%).
Per avere una diagnosi di artrite reumatoide (Ar) si può attendere anche più di due anni. E’ il destino di molti italiani.
Tratto da. ADNkronos.com
Artrite: ci sono buone notizie ?
L’artrite è la patologia infiammatoria che interessa le articolazioni (artro=giuntura). Si distingue in acuta e cronica. Ci sono varie forme di artrite.
La Glucosamina è un composto naturale che l’organismo ricava dal glucosio. La glucosamina è necessaria per la produzione di un’importante famiglia di macromolecole chiamate glicosaminoglicani (GAG).
Con l’invecchiamento, la quantità di glucosamina prodotta dall’ organismo diminuisce. Il risultato è una deficienza di GAG. Allora la cartilagine e le ossa sfregano uno contro l’altra, danneggiando i giunti e il liquido sinoviale che li lubrifica diventa acquoso e meno consistente.
Ricercatori hanno dimostrato che se correggiamo la mancanza di glucosamina, riusciamo a ristabilire la capacità dell’organismo di fornire tutte le sostanze vitali necessarie per ripristinare le articolazioni logorate.
Ma le ricerche hanno fornito dati contrastanti ! infatti in medicina naturale affermiamo che queste “patologie” derivano dal fatto che il pH dei liquidi del corpo e’ troppo acido e quindi con l’invecchiamento e/o con l’utilizzo di vaccini e farmaci, il normale pH corporeo si altera, producendo intossicazioni ed alterazioni dei giusti valori delle sostanze biovitali, innescando processi infiammatori ed autoimmuni.
vedi: Sindrome della permeabilita’ intestinale ed autismo
Autoimmune/inflammatory syndrome induced by adjuvants
Endocrinolo anteriore (Losanna) . 2016; 7: 150.
Pubblicato in linea 2017 24 gennaio. Doi: 10.3389 / fendo.2016.00150 – PMCID: PMC5256113
“Sindrome autoimmune / infiammatorie indotta da adjuvanti e autoimmunità tiroidea”
By Abdulla Watad , 1, 2, 3 Paula David , 2, 4 Stav Brown , 3 e Yehuda Shoenfeld 2, 3, 5, *
Informazioni sull’autore ► Note sull’articolo
Estratto
La sindrome autoimmune/infiammatoria indotta da adiuvanti (ASIA), presentata da Shoenfeld e Agmon-Levin nel 2011, è un’entità che incorpora diverse condizioni autoimmuni indotte dall’esposizione a vari additivi. Gli additivi sono agenti che comportano la capacità di indurre reazioni immunitarie.
Adiuvanti sono trovati in molti vaccini e sono usati principalmente per aumentare la risposta alla vaccinazione nella popolazione generale. Il silicone è stato anche riportato di essere in grado di indurre diverse reazioni immunitarie. Sono stati riportati casi clinici e una serie di condizioni autoimmuni eterogenee tra cui la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide.
Tuttavia, solo un piccolo numero di casi di disturbo della tiroide autoimmune sono stati inclusi nell’ambito dell’ombrello della sindrome di ASIA. Infatti, i casi clinici della tiroidite di Hashimoto e / o della tiroidite subacuta sono stati osservati dopo l’esposizione ai vaccini così come l’impianto di silicone. Nella nostra recensione, abbiamo inteso riassumere le attuali conoscenze sulla sindrome di ASIA presentate come endocrinopatie, concentrandosi sui disturbi della tiroide autoimmune associati con i vari additivi.
Artrite reumatoide, forse innescata da batteri intestinali – 25 Giu. 2012
(ASCA) – Roma, Italy – Potrebbero essere i batteri intestinali a regolare le malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide.
Lo sostiene uno studio dell’Universita’ dell’Illinois e della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) secondo il quale i batteri intestinali sono fondamentali per la regolazione del sistema immunitario.
Lo studio, pubblicato su PloS One, rilanciato da malattierare.it, ha utilizzato alcune sofisticate tecnologie di sequenziamento genomico per mostrare che la microbioma intestinale puo’ essere utilizzata come biomarcatore per la predisposizione all’artrite reumatoide.
La malattia cronica colpisce quasi l’1 per cento della popolazione mondiale. In questa patologia autoimmune il sistema immunitario attacca i tessuti, infiammando le articolazioni, e a volte comporta delle complicazioni cardiache che portano i pazienti alla morte.
”Questo studio e’ un importante passo avanti nella nostra comprensione dei disturbi del sistema immunitario associati con l’artrite reumatoide. Mentre non sappiamo ancora quali siano le cause di questa malattia, questo studio fornisce importanti conoscenze riguardo al sistema immunitario e il suo rapporto con i batteri intestinali, e come questi fattori possono influenzare le persone con predisposizioni genetiche alla malattia”, ha dichiarato Eric Matteson, presidente di Reumatologia presso la Mayo Clinic di Rochester.
Lo studio e’ stato effettuato studiando dei topi con il gene umano HLA-DRB1 0401, forte indicatore della predisposizione all’artrite reumatoide. Grazie a un gruppo di controllo con una diversa variante del gene gli scienziati hanno confrontato le risposte immunitarie dei due gruppi a batteri diversi, confrontandone l’effetto sull’artrite reumatoide.
Hanno scoperto inoltre che i topi di sesso femminile hanno il triplo della probabilita’ di sviluppare l’artrite reumatoide.
”Il prossimo passo per noi – hanno dichiarato i ricercatori – e’ quello di mostrare se i bug presenti nell’intestino possono essere manipolati per cambiare il corso della malattia”.
Commento NdR: finalmente anche questi ricercatori…stanno iniziando a scoprire la verita’ sulle malattie infiammatorie e non solo…mentre la Medicina Naturale insegna questi fatti da migliaia di anni…; ai nostri tempi, oggi, nei bambini, nei giovani, e negli adulti di circa 40-50 anni queste problematiche sono state regalate dai vaccini che questi soggetti hanno ricevuto fin da piccoli e dalle cattive abitudini alimentari !
vedi anche: BioElettronica + Crudismo
Fitoterapia:
Tintura madre di ribes nero (Ribes nigrum), a 100 gocce due volte al giorno in poca acqua, prima dei pasti; il pioppo, ortica, salice bianco, ecc.
Artrosi: L’artrosi è una problematica (“malattia”) cronica degenerativa delle cartilagini articolari. Colpisce soprattutto i soggetti anziani e prevalentemente quelli di sesso femminile. Alcune articolazioni sono più suscettibili nello sviluppare questa patologia.
Ve ne possono essere tre tipi:
– Primaria, se è causata da fattori genetici ovvero idiopatica. Si manifesta con i noduli di Heberden.
– Secondaria, se è causata da fattori scatenanti quali traumi, interventi chirurgici o malattie reumatiche.
– Professionale, particolare tipo di Artrosi Secondaria, causata da un uso estensivo (tipico dell’ambiente professionale) di alcune articolazioni.
Le artrosi più frequenti sono:
– Gonartrosi, ovvero artrosi del ginocchio.
– Rizartrosi ovvero artrosi dell’articolazione alla base del pollice.
– Coxartrosi ovvero artrosi dell’anca.
– Spondilartrosi ovvero artrosi delle articolazioni vertebrali.
Tratto da: it.wikipedia
Commento NdR: In parole povere la medicina allopatica brancola nel buio piu’ totale anche su questa malattia che secondo la medicina naturale e’ causata dalle infiammazioni dell’intestino che si propagano in altre parti del corpo e che inducono anche malnutrizione alle cartilagini articolari !
Utilita’ dell’Incenso per l’artrite – LONDRA – Ago. 2008
Secondo ricerche mediche americane l’incenso puo’ tornare utile per la cura dell’artrite, se somministrato per via orale, sotto forma di pillola. Per il Daily Mail, che ha dato spazio alle ricerche dell’Universita’ di California, le pillole a base di quella resina aromatica usata nelle celebrazioni liturgiche hanno dato risultati “sorprendenti” su una settantina di uomini e donne: dopo 3 mesi di somministrazione aveva alleviato di due terzi le contrazioni e i dolori muscolari legati all’osteo-artrite.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una proteina del GRANO INNESCA NEURO-INFIAMMAZIONE nelle malattie croniche come la SCLEROSI MULTIPLA – Vienna, 17 ottobre 2016
Gli scienziati hanno scoperto che una proteina del frumento innesca l’infiammazione delle malattie croniche, come la sclerosi multipla, l’asma e l’artrite reumatoide, e contribuisce anche allo sviluppo di non-celiaci sensibilità al glutine.
Con gli studi precedenti comunemente concentrandosi su di glutine e il suo impatto sulla salute dell’apparato digerente, questa nuova ricerca, presentata alla UEG Week 2016, accende i riflettori su una diversa famiglia di proteine che si trovano in inibitori amilasi-tripsina di grano chiamato (ATIS). Lo studio mostra che il consumo di ATI può portare allo sviluppo di infiammazione in tessuti dell’intestino, tra linfonodi, reni, milza e cervello. L’evidenza suggerisce che ATI può peggiorare i sintomi di artrite reumatoide, la sclerosi multipla, l’asma, lupus e steatosi epatica non alcolica, così come la malattia infiammatoria intestinale, specialmente nei soggetti vaccinati !
Sindrome infiammatoria chiamata “Asia” scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da:
http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed e’ noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie”….
– vedi le proteine “infiammatorie” che si formano principalmente nel fegato:
Le proteine di fase acuta sono proteine presenti nel plasma sanguigno la cui concentrazione aumenta (proteine positive di fase acuta) o diminuisce (proteine negative di fase acuta) in presenza di infiammazione e questa e’ la reazione psico-nervosa della mente inconscia, che attiva il sistema endocrino > immunitario, alle intossicazioni dei tessuti colpiti dalle sostanze tossiche, e soprattutto quelle dei vaccini, per insegnare alla mente conscia del soggetto che sta compiendo azioni contro la sua stessa vita !
Ricordiamo che anche tutti i parassiti nell’organismo generano infiammazione !
Esempio:
Meningoencefalite causata da Toxocara Canis
La Dr. Clark era stata derisa e oggetto di attacchi continui per le sue ricerche sui parassiti e su come agiscono in relazione alle nostre malattie.
Oggi sono disponibili sempre più articoli riguardo agli studi fatti su questo argomento.
Il link sotto (in inglese) ne contiene alcuni riguardo alla toxocara canis (ascaride del cane) e spiega come é coinvolto nella meningo-encefalite e altri problemi cerebrali sia nei bambini che negli adulti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?cmd=Link&dbFrom=PubMed&from_uid=14628955
Utile in questi casi l’utilizzo, vedi: Zapper
Artrite reumatoide Giovanile – Tratto da studi, By Michael L. Miller e James T. Cassidy
Ecco alcuni brani significativi:
“Malattie” reumatiche dell’infanzia (malattie del tessuto connettivo, malattie del collageno)
L’artrite reumatoide giovanile (ARG) è una comune problematica (“malattia”) reumatica che colpisce i bambini e che è un’importante causa di invalidità permanente. La malattia è caratterizzata da una sinovite delle articolazioni periferiche che si manifesta con tumefazione dei tessuti molli e con versamento. Questa problematica è caratterizzata da febbre giornaliera con temperatura di _39 °C, seguita, a volte, da lieve ipotermia per almeno 2 settimane.
Secondo i criteri di classificazione dell’American College of Rheumathology (ACR), l’ARG non è da considerare come una singola malattia, ma come una categoria di problemi con tre principali tipi di manifestazioni: (1) oligoartrite o malattia pauciarticolare, (2) poliartrite e (3) forma sistemica (Tab. 154-1). Si possono identificare, inoltre, nove distinte sottocategorie.
L’European League Against Rheumatism (EULAR) e l’International League of Associations for Rheumatology (ILAR) propongono una differente classificazione (Tab. 154-2). Soltanto i criteri dell’ACR, statisticamente validati attraverso indagini estese, svolte in diversi centri clinici, soddisfano i requisiti della medicina basata su prove di efficacia (Evidence Based Medicine, EBM).
EZIOLOGIA. L’eziologia di questo tipo di artrite cronica di interesse pediatrico è sconosciuta, (NdR: per la medicina ufficiale), ma, secondo alcuni studi, potrebbe essere in causa un’esagerata reattività immunologica (NdR: tipica delle reazioni da vaccino = immunoalterazione)
Essa ipotizza che, per il manifestarsi della problematica, siano necessarie almeno due condizioni: una suscettibilità immunologica su probabile, non certa, base genetica e una causa scatenante esterna, presumibilmente e/o probabilmente in risposta a un’esposizione ad antigeni ambientali (NdR: ad esempio i vaccini per le immunoalterazioni che essi inducono).
Specifici sottotipi di HLA conferiscono gradi variabili di suscettibilità o, al contrario, di protezione, secondo l’età del bambino.
Possibili stimoli esterni sono i virus (parvovirus B19, virus della rosolia, virus di Epstein-Barr), (NdR: ad esempio i virus vaccinali per le immunoalterazioni anche anticorpali e mutazioni genetiche che essi inducono). cui si affiancano l’iper reattività del soggetto verso specifici antigeni (collagene di tipo II) e la più marcata reattività dei linfociti T alle proteine da shock termico, batteriche o micobatteri che (NdR: o per i vaccini a batteri e/o virus, che essi hanno subito).
PATOGENESI
La sinovite dell’ARG è caratterizzata, dal punto di vista anatomopatologico, da ipertrofia villosa e da iperplasia, con iperemia ed edema, dei tessuti subsinoviali. L’iperplasia dell’endotelio vascolare è rilevante ed è caratterizzata da infiltrazione di cellule mononucleate e plasmacellule (Fig. 154-1). La formazione del pannus, un essudato infiammatorio sul tessuto sinoviale (NdR: tipico delle intossicazioni ed infiammazioni da vaccino), che si produce nelle fasi avanzate della problematica non controllata, dà luogo alla progressiva erosione della cartilagine articolare e dell’osso contiguo.
Il dato anamnestico di traumi, spesso citati dai genitori in rapporto all’esordio dell’artrite del loro bambino, è da considerarsi una conseguenza, anziché causa della problematica.
Studi sull’espressione dei recettori dei linfociti-T confermano il reclutamento di linfociti T specifici per antigeni sinoviali non-self. Queste specifiche popolazioni di linfociti T possono cambiare nel corso del tempo, (NdR: specie dopo una vaccinazione), a volte con espansione clonale delle cellule che svolgono un’azione protettiva (quelle reattive contro determinate proteine da shock termico).
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Artrite reumatoide
Esiste un trattamento con Sali d’oro utile nel 50 % dei pazienti, ma tale preparato si trova solo in Svizzera o Città del Vaticano, costa caro ed inoltre necessita di una ricetta medica, che un naturopata può fare in quanto riconosciuto come HEILPRAKTIKER per l’acquisto in Svizzera, è necessaria una prova di sei mesi per capire se può essere utile tale cura, può provocare danni come ulcere orali dolorose, rush cutanei, inibizione del midollo osseo e in alcuni casi danni renali.
Nei pazienti afflitti da questa malattia è stata rilevata la carenza di Manganese SOD, una specie particolare dell’enzima superossido-dismutasi.
La CURCUMA in modelli infiammatori acuti ha dimostrato la stessa efficacia del CORTISONE e del potente antinfiammatorio non steirodeo (FANS) FENILBUTAZONE, ma senza effetti collaterali né la tossicità tipica delle due sostanze citate.
Es., 2 gr di Curcuma hanno lo stesso effetto, senza le controindicazioni del farmaco di sintesi, di 800 mg di ibuprofene, per alleviare il dolore della osteoartrite, tenendo anche presente che l’ibuprofene, puo’ produrre “buchi” nello stomaco…!
Per quanto riguarda i miglioramenti della malattia su fattori come rigidità mattutina, tempo di camminata e edema articolare, in uno studio in doppio cieco (cioè né medici né pazienti sapevano prima e durante la terapia a quali pazienti suddivisi in due gruppi fosse somministrata una sostanza o l’altra e solo alla fine dopo la valutazione di miglioramenti ottenuti vengono paragonate le due terapie associate al tipo di sostanza utilizzata mediante un codice inizialmente assegnato) di somministrazione giornaliera di CURCUMINA (400 mg, 3 volte/di) e di fenilbutazone (300 mg/di) sono stati paragonabili nei due gruppi.
E’ consigliata anche la BALNEOTERAPIA ovvero l’utilizzo terapeutico di bagni minerali e anche l’impiego di maschere di fango.
Da diversi studi i pazienti trattati sono risultati avere miglioramenti sulla sintomatologia se sottoposti a bagni caldi nel Mar Morto, la spiegazione non ancora data dagli studi clinici potrebbe dipendere dalla ricchezza di quelle acque di elementi traccia di rame e zinco, elementi indispensabili per l’enzima suddetto manganese SOD.
Una cattiva digestione è stata riscontrata nei malati di Artrite Reumatoide associata a mancanza di acido cloridrico e di enzimi pancreatici.
Quindi è consigliata un’integrazione con enzimi pancreatici come BROMELINA o PROTEASI che oltre a migliorare la digestione riducono i livelli di immunocomplessi circolanti, beneficio utile anche per altre patologie autoimmuni come:
– LUPUS ERITEMATOSO
– PERIARTRITE NODOSA
– SCLERODERMIA
– COLITE ULCEROSA
– SCLEROSI MULTIPLA
– AIDS
La bromelina è un insieme di enzimi utile a inibire la formazione di FIBRINA, che serve a delimitare la zona colpita da infiammazione ma provoca edema, e quindi funge da antiedema, e inibisce anche la formazione di CHININE che aumentano l’edema ed aumentano il dolore durante il processo infiammatorio.
E’ consigliato anche ZENZERO come antiossidante e inibitore delle sintesi di PROSTAGLANDINE, TROMBOSSANI e LEUCOTRIENI e quindi dei mediatori dei processi infiammatori, grazie ai suoi principi di PROTEASI attiva e di GINGEROLO (contenuti a livelli più alti nella radice fresca).
Dosaggio: 100-200 mg 3 volt/di di estratto standardizzato o 8-10 di zenzero fresco, che ha dato migliori risultati, può essere facilmente assimilato mediante succhi di frutta e vegetali.
DITA:
Il primo passo è evitare i cibi allergeni che possono aggravare la malattia che frequentemente sono chiamati in causa
Alimenti sconsigliati
– grano
– cereali
– latte e derivati
– carne
– famiglia delle Solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni, tabacco)
– zuccheri
– grassi animali
– carboidrati raffinati.
Alimenti consigliati
– verdure (CRUDE – vedi crudismo)
– fibre
– cibo integrale
– particolarmente utile le bacche ricche di FLAVONOIDI come ciliegie, bacche di biancospino, mirtillo, more i loro estratti.
Oltre a seguire le indicazioni della emodieta e del crudismo !
– EPA (Acido Eicosapentaenoico): 1,8 g/di o 1 cucchiaio da tavola di olio di semi di lino, servono a competere con l’acido arachidonico nella formazione di prostaglandine che regolano lo stato infiammatorio, esso dovrebbe essere ridotto nella dita.
Sono consigliati anche ESTRATTI di TIMO che servono a riportare ad un valore normale (1,02-2,46) il rapporto tra cellule T helper e T suppressor, alterato e più alto rispetto alla norma in questa patologia, caratterizzata da produzione da parte dell’organismo di anticorpi che attaccano i tessuti dell’organismo stesso.
Chi abbia una storia di utilizzo di corticosteroidi come il cortisone ha un atrofia della ghiandole surrenali indotte da tale utilizzo e per riattivarle dovrebbe assumere
– Bupleuro (radice secca: 2-4 g o tintura (1:5): 5-10 ml
– Ginseng (erba grezza: 4,5-6 g/di o estratto standardizzato: 100 mg 1-3 volte/di)
– Liquirizia (radice secca: 2-4 g o tintura (1:5): 10-20 ml)
Inoltre questo trattamento va bene anche come prevenzione dell’atrofia alle surrenali
È molto importante assumere antiossidanti per neutralizzare lo stato infiammatorio e supportare le strutture del collagene.
Minerali e vitamine antiossidanti
– Rame: 1 mg/di
– Manganese: 15 mg/di
– Selenio: 200 mcg/di
– Zinco: 45 mg/di
– Niacinamide: 500 mg 4 volte/di (controllare gli enzimi epatici)
– Acido pantotenico: 500 mg 4 volte/di
– Quercetina: 250 mg tra i pasti 3 volte/di
– Triptofano: 400 mg 3 volte/di
– Vitamina C: 1-3 g/di in dosi divise
– Vitamina E: 400 UI/di
– Betaina-HCl: 5-70 grani durante i pasti
– Pancreatina (10 x USP): 350-750 mg tra i pasti 3 volte/di oppure Bromelina: 250-750 mg (1800-200 mcu) tra i pasti 3 volte/di
Terapia fisica
– Calore (impacchi umidi, bagni caldi): 20-30 minuti 2-3 volte/di
– Impacchi freddi per le riacutizzazioni
– Bagni di paraffina se si ha irritazione cutanea da acqua calda
– Esercizi attivi (o passivi nei casi gravi): 3-10 ripetizioni 1-2 volte/di
– Massaggi: 1-3 volte/settimana
Inoltre è consigliato l’ormone deidroepiandrosterone
– DHEA: 50-200 mg/di
Tratto da: forumsalute.it
Integratori alimentari per l’artrosi
Nel numero di marzo del “Journal of Medicina Anti-Aging”, il Dr. Curtay, precursore della NUTRITERAPIA in Francia, si fanno accenni ai particolari integratori alimentari utilizzati per alleviare gli effetti della osteoartrite:
– Per nutrire la cartilagine: glucosamina e condroitina, silicio, zinco e vitamina C
– Per ridurre l’infiammazione: collagene non denaturato, complesso polifenolo, complesso antiossidante, la vitamina C
– Per alleviare il dolore: vitamina K, magnesio, omega-3
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Un medico americano nel suo libro racconta come sia riuscito in 15 giorni a sconfiggere definitivamente la propria grave artrite e a portare sollievo a migliaia di persone sofferenti per varie forme di artrite e per altre malattie di origine autoimmune.
Assieme ai ricercatori della sua clinica ha ulteriormente sviluppato e migliorato la formula originaria scoperta 25 anni prima da uno scienziato dell’Istituto Federale di Sanità Americano.
Il dott. Dihel, questo il nome dello scienziato, aveva scoperto una particolare sostanza naturale derivata da grassi animali, (contenuta fra l’altro anche nel cioccolato, nei formaggi e nel burro) che riusciva ad impedire il formarsi dell’artrite in tutti i test di laboratorio, come pure ad eliminare l’artrite che aveva colpito anche lui, e quella dei suoi amici e conoscenti che si erano sottoposti volontariamente al trattamento.
Purtroppo il dott. Dihel non era riuscito a procurarsi dei finanziamenti per continuare la sua sperimentazione e così fu costretto ad abbandonare il progetto. Il suo obiettivo era quello di trovare una sostanza senza controindicazioni che potesse essere assunta per via orale, visto che quella che aveva ottenuto per essere efficace doveva essere iniettata sulle parti del corpo colpite dall’artrite.
Alcuni anni dopo questo progetto fu casualmente trovato da uno studioso della San Digo Clinic Immunological Center in California, riportando così alla luce una scoperta che forse fra qualche anno potrà essere veramente riconosciuta in tutto il mondo come la più grande scoperta nutrizionale del secolo.
E’ dal 1996 che questa sostanza é stata immessa ufficialmente in commercio, inizialmente negli USA e successivamente in molti altri paesi, fra i quali anche l’Italia, dove sono state confermate le percentuali di successo descritte nel libro.
NON E’ UN FARMACO, E’ UNA SOSTANZA ALIMENTARE di ORIGINE NATURALE.
Tratto da: http://www.naturmedica.com
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
IMPORTANTE:
Siccome tutti coloro che sono in acidosi metabolica è anche perche’ rispondono in modo “acido” ai loro problemi giornalieri, creano lo stress che peggiora le cose in OGNI problema di salute.
Usare: integratori naturali a base di collagene parzialmente idrolizzato, calcio e vitamina D che rafforzano le ossa e le articolazioni attivando il loro processo autoriparativo.
Le cure naturali per l’artrosi comprendono piante con attività terapeutica antinfiammatoria, come l’artiglio del diavolo, e negli ultimi anni, si è andato sempre più diffondendo l’impiego di sostanze protettrici della cartilagine come la glucosamina e l’acido ialuronico o che reintegrano la cartilaginecome il collagene.
L’artiglio del diavolo è impiegato per la cura di vari problemi del sistema osteo-articolare.
L’efficacia analgesica e anti-infiammatoria degli Harpagosidi contenuti nella radice sono ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antipiretici della pianta. L’artiglio del diavolo, impiegato da secoli nella medicina tradizionale dei popoli sud-africani, si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come artrite, tendiniti, artrosi, mal di schiena, mal di denti, cervicale, contusioni e sciatica.
La glucosamina una delle cause dell’artrosi risiede proprio nella carenza di questo aminozucchero. L’assenza di questa sostanza provoca, infatti, la distruzione delle cartilagini delle articolazioni di mani, piedi e ginocchia: le ossa sfregano le une contro le altre, provocando infiammazioni e dolori articolari. La glucosamina è un componente naturale che l’organismo ricava dal glucosio; con l’invecchiamento la capacità del corpo di auto-produrla diminuisce, di qui la necessità di una sua integrazione.
La glucosamina supplementare può aiutare a ricostruire la cartilagine e curare l’artrite. Nonostante sia derivata dai gusci dei crostacei, può essere utilizzata anche da chi ne è allergico, in quanto l’allergene è nella loro carne. Gli integratori naturali di glucosamina possono infatti ridurre i dolori articolari, senza causare problemi collaterali.
L’acido ialuronico: rappresenta uno dei principali componenti del tessuto connettivo e del liquido sinoviale.
Dal punto di vista chimico l’acido ialuronico viene classificato come un glicosaminoglicano. La particolare struttura chimica dona all’acido ialuronico numerosissime proprietà che lo rendono particolarmente utile sia in campo medico che estetico. La sua capacità di trattenere l’acqua nei tessuti, lo rende particolarmente utile per la cute e le articolazioni.
Partecipando alla formazione di collagene e tessuto connettivo l’acido ialuronico aumenta la plasticità dei tessuti e garantisce l’ottimale idratazione cutanea. Ha inoltre proprietà cicatrizzanti ed antinfiammatorie ed è privo di controindicazioni o di effetti collaterali.
Il collagene (o collageno) è la principale proteina del tessuto connettivo. Il collagene ha la funzione di irrobustire e rendere elastici di svariati tessuti ed organi, prendendo parte al collegamento naturale delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini, dei capelli, delle giunture e di parti fondamentali del corpo umano. In aggiunta a queste tipiche caratteristiche organiche, il collagene è il principio attivo essenziale per l’attivazione dei processi riparativi di tutti i tessuti del corpo umano. Con l’avanzare degli anni, la quantità di collagene generata dal nostro corpo si riduce notevolmente L’assunzione del collagene permette la riparazione dei tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il sistema muscolare ed osteoarticolare. Favorisce la diminuzione del dolore e dona sollievo alle articolazioni ed è un valido aiuto nel trattamento dell’artrosi.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Metodo naturale per liberarcene definitivamente senza farmaci o chirurgia.
Dottor Herbert M. Shelton, tratto da “Scienza e Salute”, dicembre 1988
“Non esiste una cura per l’artrite”, sentenzia la voce alla radio, “ma c’è li farmaco tal dei tali». Il farmaco “tal dei tali” è una medicina notevolmente pubblicizzata per «alleviare» i dolori dovuti a mal di testa, neurite, neuralgia, reumatismi ed artrite. Naturalmente il suo corso regolare è quello di fungere da palliativo nei confronti dei sintomi, piuttosto che allontanare le cause.
Il mal di testa è un sintomo. Può essere “alleviato” temporaneamente con l’aspirina che non fa nulla per eliminare le cause dei mai di testa. Questi metodi abusano dell’organismo umano eppure sono molto popolari e alla fine arrecano più male che bene.
La salute scaturisce da uno stile di vita giusto; la malattia scaturisce da uno stile di vita errato.
La persona che riesce a vedere nello stile di vita errato le cause della malattia è mentalmente preparata ad accettare un piano razionale (e radicale) per l’assistenza del corpo e della mente, non solo come mezzo di preservazione, ma anche di ripristino della salute. Gli elementi di un successo illimitato sono contenuti nei principi della salute che deriva da uno stile di vita salutare.
I reumatismi, l’artrite e la gotta sono in effetti tre termini che indicano una medesima condizione: l’infiammazione delle articolazioni.
La gotta si riferisce all’infiammazione delle articolazioni delle dita dei piedi. Il reumatismo invece è più ampio e si riferisce all’infiammazione muscolare. La lombaggine è un termine utilizzato per indicare i reumatismi alla regione lombare, i reumatismi possono interessare anche la regione dei muscoli intercostali. L’artrite reumatoide e l’artrite deformante sono reumatismi alle articolazioni che hanno subito processi deformanti.
Queste condizioni possono essere acute, subacute o croniche. La forma acuta è in genere quella più grave ed è accompagnata da febbre. La forma subacuta dei reumatismi o dell’artrite è simile a quella acuta, tranne che per il fatto che i suoi sintomi non sono sempre così gravi.
La forma acuta e quella subacuta delle malattie reumatiche possono manifestarsi di tanto in tanto e diventare gradualmente croniche. La gotta cronica e l’artrite cronica tendono a diffondersi da un’articolazione all’altra e nel tempo le strutture articolari possono essere distrutte mentre la parte terminale delle ossa finisce per unirsi, dando origine all’anchilosi.
Si crede che queste condizioni siano determinate da germi e siano affiancate a raffreddori, tonsillite ed altri problemi.
Non è vero che i raffreddori, la scarlattina, la tonsillite, il morbillo ed altre “malattie” acute, che spesso precedono i reumatismi, sono la causa dei reumatismi acuti o cronici, in quanto si tratta di crisi dovute a una debilitazione costituzionale da cui dipendono anche i reumatismi o l’artrite.
I reumatismi acuti, semplici o cronici, l’artrite deformante, la osteoartrite cronica o le semplici artriti sono anch’esse delle crisi che compaiono in seguito ad un indebolimento costituzionale, consistente innanzitutto di una diatesi reumatica o predisposizione e in secondo luogo di una debilitazione combinata e di una tossiemia determinate da abitudini di vita errate e da regimi alimentari sbagliati.
L’artrite reumatoide dipende da una nutrizione sbagliata in coloro che soffrono di predisposizione alla gotta. E’ legata ai calcoli alla cistifellea e ai reni, all’indurimento delle arterie, ai depositi calcarei nelle valvole dei cuore e a tutte le forme di “reumatismi” ai quali viene dato il nome di gotta. Appartiene alle «malattie da deficienza».
I reumatismi e i reumatismi al cuore sono determinati da un’autoinfezione e da abitudini che debilitano e indeboliscono i poteri digestivi; successivamente se quelle pratiche indebolenti persistono si manifesta la fermentazione intestinale; questa fermentazione altera l’alcalinità dei sangue e spiana la strada ai reumatismi e alle malattie al cuore nelle persone predisposte, o comunque prepara le condizioni allo sviluppo di queste malattie.
Sebbene i sintomi gastrointestinali cronici siano comuni a tutte le artriti croniche, non si sa se la persona in genere riesca a rendersi conto che questi reumatismi provengono dall’iperalimentazione o comunque d combinazioni alimentari improprie.
L’individuo predisposto ai reumatismi rappresenta una persona che “vive bene”, m non saggiamente. Ama “la buona cucina” e abbondanza e come regola preferisce mangiare amidi e zuccheri in eccesso.
Queste abitudini persistono fino al momento in cui non si è più capaci di “amministrare” il cibo.
Troppi amidi o troppi amidi e zuccheri combinati costituiscono uno dei fattori preponderanti nella predisposizione a reumatismi in qualsiasi forma essi si manifestino; non è più il tempo del pane con la marmellata, del pane con lo zucchero o con lo sciroppo, dei dolci o dei cereali con lo zucchero che hanno giocato un grande ruolo nella manifestazione dei reumatismi, dell’artrite, della gotta, molto più di qualsiasi altro cibo o di combinazioni di cibi: il pane con la carne, le uova con il pane, il pane con la frutta, il pane tre volte al giorno, il pane ogni volta che si mangia, o tra un pasto e l’altro o il pane con le patate, con i dolci, ecc..
Nel caso di un reumatismo al cuore, le fibrine si depositano nelle valvole, che non riescono a chiudersi normalmente, così si origina il difetto a livello delle valvole. Comunque, non si può affermare che l’artrite alle ginocchia, per esempio, causi dei problemi al cuore. E’ più giusto dire che il cuore è danneggiato dalle tossine che hanno causato l’artrite, in quanto il difetto al cuore è anche dovuto ad un’autoinfezione imposta da una tossiemia primaria o metabolica. Le malattie al cuore hanno un’altra causa forse più comune. Circa 90 anni fa Sir Lauder Brunton ha affermato che i salicilati (l’aspirina) se da un lato “alleviano” il dolore dei reumatismi, dall’altro aggravano la malattia al cuore.
Oggi i medici persistono nell’utilizzazione dei salicilati in caso di reumatismi e spesso discutono il problema della grande incidenza di malattie cardiache che fanno seguito ai reumatismi.
Il dr. Richard C. Cabot nel suo Manuale di Medicina afferma a proposito dei reumatismi: «Le droghe definite salicilati, a cui appartengono le aspirine, ci permettono di alleviare il dolore di questa malattia. Non la curano, non abbreviano la durata della malattia, non proteggono il cuore, non fanno nulla se non alleviare il dolore e questo è già tanto. Sono stati una grande benedizione, rendendo così non più necessario l’uso della morfina e di droghe simili come una volta venivano utilizzate».
Non è vero “che non fanno nulla se non alleviare il dolore.” Infatti, il loro operato si ripercuote a livello dei nervi che diventano insensibili e ovviamente la cosa non può avvenire senza danno ai nervi in particolare e allo stesso corpo in generale.
Qualsiasi studio accurato su tale argomento rivelerebbe i foro effetti dannosi.
Perché sottomettersi agli effetti dannosi di una cura, che non abbrevia la malattia e non protegge il cuore ?
In che modo questi veleni e i loro effetti dannosi possono effettivamente essere detti una benedizione ?
Solo nel senso che essi hanno sostituito delle droghe più dannose come la morfina, che sicuramente costituisce il peggiore tra i due mali.
Per un certo periodo di tempo era piuttosto diffuso cercare di porre rimedio a queste affezioni eliminando i denti, le tonsille, la cistifellea, l’appendice, le ovaie, ecc.. L’eliminazione di questi cosiddetti “sfoghi di infezione” era ritenuto essenziale non perché causassero l’artrite, ma perché rappresentavano parte della patologia generale. E’ vero le secrezioni devono essere drenate, ma non è necessario rimuovere gli organi. Essi possono tornare a godere di ottima salute.
Perché sottoporsi ad un’operazione per la rimozione dell’appendice, della cistifellea per curare i reumatismi, quando la causa dei reumatismi, dell’appendicite, della colecistite è la stessa ?
Poiché tutte queste affezioni sono determinate da un’unica causa, la tossiemia, può una qualsiasi persona dotata di un briciolo di intelligenza aspettarsi di curare una delle tre affezioni, eliminando uno degli organi ? I medici promettono di eliminare la gotta, l’artrite, i reumatismi attraverso l’operazione di un’appendice infiammata o di una cistifellea – queste ultime affezioni derivano dalla stessa causa che ha prodotto la prima.
Ma la cosa è altrettanto assurda proprio come eliminare un durone dall’alluce operando e incidendo il mignolo. Anche quando il cuore viene coinvolto, i reumatismi hanno la tendenza a guarire, sebbene qualche volta il cuore possa essere danneggiato permanentemente e sebbene l’infiammazione reumatica del cuore qualche volta si concluda con la morte.
Guarire da un’infiammazione reumatica acuta delle dita dei piedi (gotta), delle articolazioni (artrite) o dei muscoli (reumatismi muscolari) non significa tornare in buona salute. Una crisi può passare e alcuni giorni dopo o altre settimane se ne manifesta un’altra. Le crisi vanno e vengono, ma la tossiemia che è alla loro base, le alterazioni dei metabolismo e lo stile di vita errato continuano.
Non c’è bisogno di meravigliarsi e di chiedersi perché queste affezioni artritiche difficilmente riescano ad essere superate.
Sono delle condizioni estremamente debilitanti, in cui la tossiemia è notevole e spesso ha raggiunto l’ultimo stadio.
Il metabolismo è stato alterato eppure queste persone sofferenti non vogliono abbandonare quelle vecchie e cattive abitudini che hanno determinato l’affezione. Si scoraggiano facilmente, cosa di cui i trattamenti e le terapie precedenti sono in gran parte responsabili.
Molti non ricorrerebbero a nessun tipo di consiglio se la gravità dei sintomi non glielo imponesse.
L’eliminazione di tutte le abitudini debilitanti e che favoriscono l’assorbimento dei veleni nel tratto gastrointestinale, permette di evitare gli “attacchi” dei reumatismi, della gotta, dell’artrite anche se è stata acquisita una certa predisposizione verso di essi.
Al contrario, data una predisposizione o diatesi verso una malattia, sia essa la gotta, l’artrite, la tubercolosi, la neurastenia, il morbo di Bright o qualsiasi altro nome, aggiunta alla debilitazione e alla tossiemia, allora non mancherà che si manifesti una vera crisi.
Spesso sentiamo che le istituzioni mediche trattano l’artrite attraverso la dita, anche se non riescono ad ottenere gli stessi risultati raggiungibili con il trattamento Igienico. Innanzitutto, perché ignorano la debilitazione e la tossiemia e lo stile di vita da cui essi dipendono. In secondo luogo, perché gli individui assuefatti alle droghe, utilizzano il cibo come droghe, cioè cercano di curarsi con la dita senza allontanare le cause dell’artrite.
L’artrite è incompatibile con gli zuccheri e gli amidi, in seguito al cattivo funzionamento dei metabolismo.
Comunque, i migliori risultati si ottengono non attraverso una mera riduzione dei carboidrati, ma attraverso una riduzione generale dei regime alimentare, in quanto i carboidrati non sono gli unici colpevoli. La tossiemia appare in seguito all’abuso che si protrae nel tempo di qualsiasi cibo ingerito impropriamente e nelle combinazioni errate.
Quindi non tanto la riduzione dei cibo, quanto l’astinenza da qualsiasi cibo, per un certo periodo, riuscirà ad eliminare rapidamente l’irritazione gastrointestinale che rappresenta il punto di partenza di tutti i casi di artrite reumatoide.
A ciò si aggiungerà una correzione dello stile di vita nella sua totalità e un riposo adeguato per recuperare a pieno l’energia nervosa.
La salute non deriva da trattamenti, terapie, cure, bensì da uno stile di vita salutare che ne permetterà il ripristino e la salvaguardia. La persona che soffre di artrite può ritrovare la salute se impara a vivere in modo appropriato prima che le articolazioni siano stato danneggiate in modo eccessivo.
Tratto da: disinformazione.it
vedi: Protocollo della Salute
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Perna Canalicolis – Le ultime ricerche in dietetica clinica hanno permesso di valutare l’efficacia di Perna Canalicolis, una varietà di mollusco bivalve che da secoli viene pescata dagli indigeni lungo le coste neo-zelandesi.
Infatti tra le persone che consumano regolarmente questi molluschi è stata osservata un’incidenza bassa di patologie degenerative ed infiammatorie.
Questo mollusco contiene glicosamminoglicani che contribuiscono alla lubrificazione dell’articolazione ed acidi grassi Omega-3 che hanno potere antinfiammatorio.
Questo mitile è stato approvato per il consumo umano in molti Paesi dagli anni 70 ed infatti la popolazione Maori, che ha consumato questi molluschi per secoli, presenta una minore incidenza di artrosi rispetto ad altre popolazioni.
Mytilidae è una famiglia di molluschi bivalvi, l’unica dell’ordine Mytiloida, conosciuti comunemente come mitili o mitilidi. Talvolta con il nome di mitili vengono identificate le specie del solo genere Mytilus. La parola mitile, usata comunemente, è invece errata in quanto il singolo esponente di quest’ordine va definito mitilo.
La Perna Canaliculus è una varietà di cozze verdi che vive soltanto in Nuova Zelanda.
Le cozze vengono qui coltivate in allevamenti marini attentamente selezionati. I molluschi crescono su una rete di corde sospese nelle acque dell’oceano. Questo particolare ambiente è sottoposto a controlli quotidiani per garantire l’assoluta purezza escludendo ogni pericolo di inquinamento, sia batteriologico sia dovuto ad altri agenti.
Dopo due anni le cozze vengono raccolte, pulite e successivamente sottoposte ad accurati controlli di qualità; quindi si procede alla liofilizzazione e alla produzione della polvere.
L’estratto originale dei mollusco dalle labbra verdi, viene congelato e seccato con una particolare lavorazione senza l’uso di conservanti artificiali e coloranti e senza zucchero (quindi adatto anche ai diabetici).
Negli alimenti per cani è stata aggiunta la frazione carnosa del mitile sottoforma di polvere fine ed i risultati di studi clinici hanno dimostrato l’efficacia del mitile nella riduzione dei sintomi dell’artrosi del cane sia per quel che riguarda il dolore che la tumefazione dell’articolazione artrosica.
vedi: Perna Canaliculus + CMO + Artrite e cartilagini + Dottrina termica e Terapia del Freddo
BIBLIOGRAFIA:
– Policar M, Silvestrini B. Preparation pour le traitement de l’osteoporose et pour favoriser la reparation des fractures osseuses A61K31/195 (1998).
– Xu D, Shen W. Chicken collagen type II reduces articular cartilage destruction in a model of osteoarthritis in rats. West Ind Med J, 2007; 56:3.
– Adam M, Therapie Der Osteoartrose – Welche Wirkung Haben Gelatine Präparate. Therapiewoche, 1991; 41:2450-2461.
– Barnett ML, Kremer JM, Clegg DO, Furst D, Weisman M, Fletcher MJ, Chasan-Taber S, Finger E, Morales A, Le CH, Trentham DE. Treatment of rheumatoid arthritis with oral type II collagen. Results of a multicenter, double-blind, placebo-controlled trial. Arthritis Rheum. 1998,41(2):290-7.
– Benito-Ruiz P, Camacho-Zambrano MM, Carrillo-Arcentales JN, Mestanza-Peralta MA, Vallejo-Flores CA, Vargas-Lopez SV, Villacis-Tamayo RA, Zurita-Gavilanes LA. A randomized controlled trial on the efficacy and safety of a food ingredient, collagen hydrolysate, for improving joint comfort. Int J Food Sci Nutr, 2009; 12:1-15.
– Clark KL, Sebastianelli W, Flechsenhar KR, Aukermann DF, Meza F, Millard RL, Deitch JR, Sherbondy PS, Albert A. 24-Week study on the use of collagen hydrolysate as a dietary supplement in athletes with activity-related joint pain. Curr Med Res Opin., 2008; 24(5):1485-1496.
– Barnett ML, Kremer JM, Clegg DO, Furst D, Weisman M, Fletcher MJ, Chasan-Taber S, Finger E, Morales A, Le CH, Trentham DE. Treatment of rheumatoid arthritis with oral type II collagen. Results of a multicenter, double-blind, placebo-controlled trial. Arthritis Rheum. 1998,41(2):290-7.
– Bello AE, Oesser S. Collagen hydrolysate for the treatment of osteoarthritis and other joint disorders: a review of the literature. Curr Med Res Opin. 2006; 22(11): 2221-2232.
– Bruyère O, Zegels B, Leonori L, Rabenda V, Janssen A, Bourges C, Reginster JY. Effect of collagen hydrolysate in articular pain: A 6-month randomized, double-blind, placebo controlled study. Complementary Therapies in Medicine, 2012; 20,(3): 124-130.
– Moskowitz RW. Role of Collagen Hydrolysate in Bone and Joint Disease. Seminars in Arthritis and Rheumatism, 2000; 30(2):87-99.
– Trentham, D, Dynesius-Trentham R, Orav J, Combitchi D, Lorenzo C, Sewell K, Hafler D and Weiner H. Effects of Oral Administration of Type II Collagen on Rheumatoid Arthritis. Science 1993, 261 (5119): 1727–1730.
——————————————————————————————————————
Silice organica
vedi: Alimentazione per integrare Silice Organica + Artrite e Artrosi + Umeboshi ed altri prodotti naturali
Essa e’ un elemento nutritivo essenziale della materia vivente; e’ presente nei tessuti dell’organismo, nelle ghiandole endocrine, nel fegato, nelle pareti dei vasi sanguigni ed in modo particolare nei capelli.
La perdita della Silice organica (ricca in carbonio), cioe’ di estrazione batterica e/o vegetale, NON minerale (senza carbonio) che al contrario puo’ produrre silicosi, e’ anch’essa responsabile dell’invecchiamento precoce, come la perdita dei Bicarbonati nel sangue, il tutto dovuta al lento e progressivo passaggio da pH leggermente alcalino dei liquidi del corpo verso l’acido che vengono indotti dall’intossicazione generando i processi di infiammazione dei tessuti e quindi i vari sintomi che impropriamente vengono chiamate “malattie” dai medici impreparati della medicina ufficiale.
La disbiosi cronica (alterazione della flora autoctona intestinale = fermenti lattici probiotici) impedisce l’assorbimento della Silice organica presente nei cibi e quindi con il passar del tempo le riserve di Silice organica si impoveriscono perche’ non si e’ in grado di reintegrarle.
La sua carenza determina le alterazioni ed anomalie della crescita ossea, dello sviluppo e crescita dei vasi sanguigni, quella di capelli forti e resistenti, del tessuto connettivo e della cartilagine delle articolazioni, infatti aiuta molto nel rimarginare le ferite se utilizzata si di esse con l’argilla.
Gli scienziati francesi Duffaut & Le Ribault (anni 80-90) che contribuirono a scoprire, studiare e sviluppare una forma di Silice organica che può trattare una grande varietà di malanni, furono perseguitati dalle autorità sanitarie e dalle corporazioni farmaceutiche ed obbligati all’esilio dalla Francia.
Curarono fra l’altro oltre 10.000 malati con questo metodo: una speciale bevanda da bere contenente Silice organica e dei cataplasmi sempre di Silice organica, con OTTIMI risultati e bassi costi.
Le Ribault invento’ anche il procedimento per estrarre dai granelli di una certa sabbia, la Silice organica prodotta da determinati batteri che vivono sulla superficie di questi granelli di sabbia.
Un dirigente di una azienda farmaceutica gli offrì 1.000.000 di sterline solo per seppellire al sua scoperta !
Gli sequestrarono il suo laboratorio e fu persino arrestato ed imprigionato per una querela civile da parte dell’Ordine dei medici e quella dell’Ordine dei farmacisti ! la moglie mori di dolore solo dopo 15 giorni dal suo arresto.
Duffaut lascio’ scritto alla sua morte (strana morte…): “le autorita’ hanno immediatamente affossato la mia scoperta, senza averla nemmeno testata”.
Il Bambu’, l’ Equiseto o Coda cavallina contengono un’alta percentuale di Silice organica
Il bambu’ è comunque la pianta che in natura contiene piu’ silice organica per eccellenza.
L’Equiseto, grazie anche alla presenza di saponine e di minerali come potassio, calcio, zolfo e manganese, risulta un ottima soluzione alle pelli grasse; ha proprietà elasticizzanti e riepitelizzanti grazie, indispensabile alla fissazione di acqua nei tessuti (trattamento di rughe e smagliature).
Anche l’Harpagophytum che è un palliativo naturale per le lesioni infiammatorie a tendini e legamenti ricco di Silice organica.
La Silice è altamente assimilabile con l’estratto di Ortica.
UTILIZZO INTERNO ed ESTERNO con cataplasmi:
La Silice organica ricarica l’organismo perche’ ricca di ioni negativi e positivi che permettono di ristabilire l’equilibrio ionico (osmosi) delle cellule danneggiate o indebolite e ripristinare lo scambio cellulare.
Protegge e rinforza disintossicando cellule e tessuti; agendo sull’organismo interno, riequilibra gli organi e la loro funzionalita’ derivata da carenze e/o intossicazioni alimentari e nutrizionali. Accelera la cicatrizzazione delle ferite anche interne. Rinforza il sistema immunitario e ha un’azione preponderante nel bilanciamento endocrino.
L’elasticità della cartilagine è essenziale perché protegge le ossa anche dai piccoli urti costanti provocati dai movimenti, diminuendo l’attrito costante nell’articolazione, perche’ riduce ed in certi casi elimina i minerali che vi si sono insediati, che sono i maggiori responsabili delle infiammazioni alle articolazioni.
La Silice organica che è dopo l’ossigeno il principale elemento; essa è vitale per la sintesi delle fibre di collagene presenti nelle cartilagini delle nostre articolazioni. Più invecchiamo più è difficile per noi assimilare la Silice, anche perche’ l’alimentazione moderna è povera di Silice. Sfortunatamente più invecchiamo meno il nostro stomaco fabbrica l’acido necessario all’assimilazione della Silice ed invecchiando siamo tutti carenti di Silice.
La Silice organica puo’ essere molto utile per:
Acne, acufeni, neurodistrofie, allergie diverse, alzheimer, artriti, artrosi, asma, arteriosclerosi, ustioni, cancro, difficoltà di cicatrizzazione, cefalea cronica, colesterolo, cirrosi, difficoltà di concentrazione intellettuale, contusione, geloni, morbo di Crohn, difficoltà di crescita dei bambini, decalcificazione, depressione, alterazioni endocrine, diabete, malattia di Dupuytren, eczema, lussazioni, affaticamento sportivo, piaghe da decubito, stanchezza generale o cronica, fibromi, fratture, edemi, emorroidi, epatiti, herpes, aids, insonnia, intossicazione da metalli pesanti, memoria, menopausa (disturbi), miopatie, nervosismo, osteoporosi, morbo di Parkinson, fragilità delle unghie e dei capelli, punture di insetti, irritazioni dovute a piante diverse, colonizzazione di funghi (candidosi), infiammazioni alle gengive, problemi cardiovascolari, circolatori, digestivi ed intestinali, muscolari, prostatiti, oculari, cataratta, glaucoma, ipertensioni, invecchiamento, allergie, problemi respiratori, psoriasi, piorrea, reumatismi, reumatismi deformanti, sclerodermia, sclerosi multiple, sinusiti, tendinite, tensione nervosa, tiroiditi, malattia d’Haschimoto, disturbi digestivi, ulcere, varici, invecchiamento cutaneo, vertigini, zona, ecc…
Ha la stessa efficacia per gli animali, utile anche per i bambini e le donne in gravidanza.
Tratto da: bicarbonato.it
vedi anche: Alimentazione per re-integrare la Silice organica
vedi: Cancro / Acqua basica
Consigli NdR:: L’osteoporosi (osteoporosi) può essere dovuta a malattie croniche, disturbi ormonali, carenze alimentari; può essere ereditaria oppure causata dall’assunzione di alcuni farmaci. Nelle forme più avanzate diventa indispensabile la terapia farmacologica, mentre l’attività fisica, con la dieta naturalmente, è fondamentale in fase di prevenzione, cosi come in questa fase e nei casi meno gravi, si può ricorrere all’uso di rimedi omeopatici.
Tra rimedi più indicati vi e’ la Calcarea carbonica, considerato il principale rimedio dei disturbi provocati da un’alterazione del metabolismo del calcio, ma anche altri rimedi della stessa famiglia delle “calcaree”, come Calcarea fluorica e anche Calcarea phosphorica. Anche Silicea è un rimedio indicato, soprattutto se sono presenti sintomi che derivano da un alterato assorbimento intestinale, in particolare se c’è intolleranza per il latte e i suoi derivati.
vedi: Acidi-Basi
Usare con attenzione e precauzione:
Le sostanze nutritive della cartilagine.
La cartilagine rimane elastica e spugna grazie ai proteoglicani. Sono molecole particolarmente particolari che possono trattenere liquidi e fornire resistenza e elasticità.
Se si dispone di concetti di biochimica, sarete interessati a sapere che proteoglicani sono composti di acido ialuronico e glicosaminoglicani.
Queste molecole sono preziose. Lei solo li ottiene dalla vostra dieta.
Da qui l’importanza cruciale – e ora completamente ignorata dalla maggior parte dei pazienti – un apporto giornaliero, acido ialuronico sufficiente, condroitin solfato e solfato keratan (i blocchi che costituiscono glicosaminoglicani).
Non essere spaventati da queste parole tecniche. Devo usarli ma li puoi dimenticarti.
Basta ricordare che queste sostanze sono naturali e assolutamente innocue. Sono in vendita. Li trovate in tutte le farmacie, aperte a medicinali naturali. Sono anche a buon mercato e possono fare solo bene.
La loro efficacia è stata dimostrata da molti studi scientifici. Uno studio completo, che soddisfano i più elevati standard di ricerca medica (randomizzato, controllato, in doppio cieco), pubblicato nel 2015 mostra che 1.200 mg di condroitin solfato al giorno ha un effetto equivalente a celecoxib (riferimento anti-infiammatori) contro il dolore dell’osteoartrite del ginocchio e, soprattutto, ha un effetto superiore per ridurre la perdita di cartilagine! [15]
Non sto dicendo che questo è l’unico modo possibile. Nessuno è obbligato a guarire così. Riconosco anche che occorre una forma di coraggio e di indipendenza, che non è facile, per scendere dal percorso battuto della medicina di quartiere.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
Reumatismi, Gotta, Pietre nelle Reni, Arterio-Sclerosi, Sciatica, Nevralgie e le loro cure
A prima vista sembra che la vita dell’organismo umano sia semplicissima.
L’uomo aspira l’aria, si appropria degli alimenti coi quali restaura le sue perdite, lavora,si muove. Ma questa semplicità delle funzioni del nostro corpo, è soltanto apparente.
In realtà l’organismo presenta un laboratorio chimico complicato, che i più abili ed industriosi chimici non riuscirono a creare artificialmente. Gli elementi nutritivi dal di fuori venendo nel nostro organismo, si sottomettono dentro a metamorfosi complicate, si dissolvono, si dividono, in modo dettagliato nelle parti che lo compongono, l’organismo ne trae tutto ciò che gli necessita per la sua nutrizione.
Ma mentre si producono nell’organismo giostro i succhi indispensabili nutrienti e vitali, si producono pure molti succhi nocivi e velenosi. Così mentre si fa la digestione, si produce il veleno nel nostro intestino.
Durante la trasformazione chimica dell’albumina, si produce nell’organismo l’acido urico che costituisce un veleno fortissimo.
Nell’organismo normale questi veleni si producono in quantità poco grande e sono resi innocui dall’organismo stesso, e ne escono senza cagionare alcun danno.
Ma se nell’organismo c’è qualche difetto, se la regolarità della macchina così complicata si altera per qualche ragione, allora i veleni cessano di essere innocui, si aggruppano dentro, penetrano nel sangue e producono diversi veleni. L’acido urico ha da questo punto di vista una parte esorbitante e la spiegazione di questa parte ha un significato essenziale nel gruppo di malattie che risultano dall’intossicazione a mezzo di questo veleno.
Dunque, che cosa è l’acido urico e che parte occupa nella vita dell’organismo ?
In mezzo agli elementi nutritivi appropriati dall’organismo, i corpi albuminosi hanno la parte più importante. Nell’organismo questi corpi si sottomettono alle metamorfosi chimiche più complicate, dissolvendosi in moltissimi elementi. Come uno di questi elementi, nella trasformazione chimica dei corpi albuminosi, appare l’acido urico. In un organismo normale questo veleno, si forma in quantità non considerevole e si trasforma prestissimo in urea, ‘a quale: esce sistematicamente dall’organismo.
Però ci sono organismi nei quali l’acido urico si forma in massima quantità e la sua parte considerevole non passa nell’urina, ma si ferma nell’organismo. In tale maniera si formano dentro estreme quantità di acido urico. Cosicché non è difficile di capire che la presenza di tale veleno rimane di rado innocuo per la salute.
Il sangue imbevuto di acido urico porta agli organi insieme alle sostanze nutritive una sorgente d’avvelenamento continuo e d’indisposizione. Dall’accumulazione dell’acido urico possono prevenire le malattie più complicate.
Se l’acido urico viene dal sangue nelle articolazioni, esso le disturba, fa venire dei mali nelle ossa, i gonfiori ed ecco apparire la gotta ed i reumatismi (dolori muscolari). Se l’acido urico si ferma nei reni, esso vi si cristallizza nelle così dette pietre renali, fa venire dei dolori forti e noiosi, delle punture e conduce in fine alla chiusura delle vie urinarie.
Fermandosi nei vasi sanguigni, l’acido urico aiuta a far venire la sclerosi, i vasi perdono la loro elasticità ed allora comincia a venire l’arteriosclerosi. Se l’acido urico penetra sotto la pelle, esso l’irrita sistematicamente e la maggior parte dei casi d’eczema si spiegano con l’avvelenamento della pelle per l’acido urico.
Finalmente esso può anche non fermarsi in qualche organo separatamente e non far venire nessuna malattia speciale. Ma pure allora la sua presenza non passa senza lasciar tracce. Sotto l’influenza di questo veleno si distruggono le vie normali dell’organismo.
Questa presenza di acido urico possono produrre anche indisposizioni generali, e/o una nervosità acutizzata, e/o una indigestione sistematica dello stomaco, ora dei dolori acuti posti in vari luoghi dell’organismo.
By Laboratoire Helose
Commento NdR: in parole povere questi vari sintomi null’altro sono che intossicazioni ed infiammazioni; quindi se si vuol guarire dalla malattia occorre disintossicarsi e disinfiammarsi !