Astrologia medica – Medicalastrology
La parola “Astrologia” lo ricordiamo, NON significa assolutamente “studio dell’influssi degli astri del sistema solare sul vivente”, quelli che si vedono di notte a occhio nudo o con i telescopi nello spazio siderale, ma bensì significa “studio dell’astratto, ovvero studio dei concetti astratti, estratti da ogni cosa.
La parola “astro” significa in latino sia l’astro/stella siderale (astrum), “che cosa splendente di luce” (lumen, luminis, lux, lucis); quindi quella parola dal duplice significato, significa: “studio della cosa che splende e contiene la luce (energia); ma la parola “luce” significa anche “concetto illuminato, dato luminoso, informazione lucente”.
La parola “astratto” (infinite, in latino) è anche legata al “concetto astratto dell’infinito” (in forma generica).
In greco la parola “astron” significa “stella”, nel senso sia di quella siderale, che come “ente luminoso, produttore di luce” !
Quindi la definizione della parola Astrologia significa in concreto: “Studio dell’estrazione, separazione, del concetto astratto luminoso ed energetico, da ogni cosa” !
“Separare il piombo dall’oro o trasformare il piombo in oro”, significa semplicemente, “separare l’ignoranza dalla Conoscenza o trasformare l’ignoranza in ConoScienza”.
Gli ignoranti (coloro che ignorano) non hanno mai compreso queste semplici, ma profonde definizioni ed il potere religioso e temporale di tutti i tempi ed in tutti i luoghi, ha utilizzato per i propri fini la credenza ignorante del popolo per perseguitare tutti coloro che studiavano, praticavano, insegnavano, l’AstroLogia Medica ovvero, branca della Medicina Naturale. Esiste anche l’astrologia psicologica.
Essa è figlia dell’Alchimia e si basa sul principio che il MacroCosmo (l’Universo) ed il microcosmo (l’Uomo) sono una unica unità analogica, interdipendente strettamente correlata, secondo leggi Universali ben precise, per cui per mantenere o ripristinare la Salute occorre tenere presente tutte le influenze tra di essi (Universo, inteso come ambiente – Uomo), come E. Trismegisto disse: “ciò che è alto corrisponde a ciò che è basso”.
L’astrologo Vero, non quelli che oggi si chiamano astrologi e che preparano gli “oroscopi”, è colui che riesce a trasformare l’ignorante in Conoscente, egli applica su di sé la vera Medicina fisico/Spirituale, cioè la Medicina Naturale ed è quindi in grado di insegnarla agli altri !
Quali studiosi e tecnici Bio elettronici (BTA) affermiamo che possiamo misurare con le nostre apparecchiature Elettroniche queste interdipendenze, anche se la scienza medica Universitaria sembra non capire ancora, quale importante ed unica correlazione esista tra Universo, il Cosmos (questa parola contiene la radice della parola Osmosi) e l’Uomo, infatti le parole:
Uomo ed UniVerso, sono solo due lati di una stessa medaglia, in continua osmosi, ovvero correlazione stretta, interdipendenza informazionale ed energetica.
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Le Origini dell’Astrologia
I più antichi testi che trattano di astronomia e medicina sono i Veda, ma probabilmente le origini dell’astrologia sono molto più remote, poiché in essi è scritto che la conoscenza fu consegnata direttamente dal Dio creatore Brahma a pochi uomini saggi (Rishi) che l’avrebbero distribuita in successione diretta ai loro discepoli e nella sua purezza si sarebbe tramandata oralmente per generazioni e generazioni.
La parola Veda deriva dalla radice vid, vedere, visione, veggenza e nei tempi antichi, nell’età dell’Oro, gli esseri umani più saggi erano probabilmente in grado di conoscere la realtà in maniera diretta e istantanea utilizzando le informazioni presenti nel campo morfogenetico, forse comunicavano tra di loro grazie alla trasmissione del pensiero attraverso l’etere e si narra che la sapienza universale fosse conservata in un grande archivio conosciuto con il nome di Memorie dell’Akasha, cui era possibile accedere attraverso il corpo astrale.
Con l’avvento dell’attuale era oscura (Kaliyuga) e con il diminuire dei saggi e dei veggenti ad un certo punto gli uomini non furono più in grado di aprirsi alla conoscenza diretta della realtà e per non dimenticare divenne necessario imparare a scrivere, a leggere, ad avere dei libri, dove registrare la conoscenza e così, circa 5000 anni fa, tutto il sapere dell’umanità venne trasposto nei Veda.
Purtroppo sembra che solo una minima parte della antica conoscenza sia arrivata intatta fino a noi, e possiamo solo consolarci al pensiero che non sia andata completamente distrutta, come è accaduto in passato con i vari incendi della biblioteca di Alessandria ad opera dei vari conquistatori Romani, Cristiani, Musulmani…
Certamente con la perdita della connessione con la fonte e con la comparsa della scrittura ciò che veniva scritto cominciò ad essere più importante della realtà, anzi si poté iniziare la creazione di una nuova realtà, quella scritta sui libri, giustificandola come il frutto di una rivelazione divina, e quindi verità inconfutabile.
A seconda della verità che occorreva dimostrare in un certo periodo storico, molte informazioni potevano essere aggiunte, altre potevano essere eliminate e distrutte per sempre.
Si comprende quindi l’importanza e la necessità di riappropriarsi della capacità di percepire la realtà in maniera diretta, fenomenologica.
Separati dalla nostra capacità di “vedere” la realtà, costretti a “studiare” , a “pensare”, a “leggere” e a “scrivere” abbiamo dato troppa importanza alla mente, abbiamo sviluppato la logica e la filosofia, ma siamo diventati più eruditi che saggi e ci siamo allontanati da quella sola e unica verità con cui un tempo eravamo in contatto.
La parte dei Veda che si occupa di astronomia e astrologia e’ chiamata Jyotisha Vedanga, dove Yotish è una parola sanscrita che significa Scienza della Luce.
Dall’India, culla delle grandi civiltà, la cultura dell’astronomia e della astrologia si diffuse presso gli Assiri e i Babilonesi, presso gli Egizi, i Greci e i Romani, quasi scomparve nel Medioevo, riemerse nel Rinascimento, fu rinnegata dal 600 in poi (benché Galileo stesso ne facesse uso) e relegata infine e definitivamente a pratica magica e superstiziosa nel 700.
Fu solo dalla fine dell’800, che pochi eletti, tra cui Omraam Mikhaël Aïvanhov, Alice Bailey, Helena Petrovna Blavatsky, Rene’ Gue’non, G. I. Gurdjieff, Rudolf Steiner, Gustav Jung, compresero la grande importanza della cultura orientale e iniziarono a riportare nell’occidente i semi perduti della antica conoscenza dell’Ayurveda, dello Yoga e dell’Astrologia.
Così scrive nel 1925 il filosofo kantiano Ernst Cassirer “L’Astrologia e’ uno dei più grandiosi tentativi che mai siano stati osati dallo spirito umano per fornire una rappresentazione simbolica globale del mondo”
Paramhansa Yogananda nel suo celebre libro Autobiografia di uno Yogi del 1947 narra che il suo maestro spirituale, Swami Sri Yukteswar famoso astrologo, era solito dire: “Un bambino nasce nel giorno e nell’ora in cui i raggi celesti si trovano in matematica armonia con il suo karma individuale. Il suo tema natale è un autentico ritratto del suo inalterabile passato e del suo probabile futuro. Ma questo certificato di nascita può essere interpretato soltanto da uomini di grande saggezza e intuizione; e questi sono pochi“.
In Psicologia e Alchimia (1944) Jung scrive: “la scienza cominciò con lo studio delle stelle, nelle quali l’umanità scoprì le dominanti dell’inconscio, gli Dei, così come le bizzarre qualità psicologiche dello zodiaco, proiezione completa della caratterologia“.
E ancora Jung, in una lettera del 6 settembre 1947 all’astrologo indiano B. V. Raman scrive: «Nei casi di diagnosi psicologiche difficili di solito faccio fare l’oroscopo per acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa. Debbo dire che molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi punti che altrimenti sarei stato incapace di capire».
Astrologia e Concetto di UNITA’
L’ Astrologia è l’antichissima scienza delle CORRISPONDENZE; è l’applicazione cosmica del principio magico sapienziale dell’ Analogia, che sancisce come ogni cosa, ogni fenomeno dell’ universo sono collegate da precisi vincoli di causa-effetto che si determinano in ragione della sostanziale unicità dei fenomeni “materia” e “realtà”.
La dinamica che nell’ Universo si manifesta è essenzialmente energetica e vibrazionale, in tal modo che non esiste fenomeno in natura che non sia collegato ad uno precedente o che non rispecchi configurazioni causali dello stesso. Si potrebbe dire che la vita stessa, quello che chiamiamo “destino” e l’evolversi eonico (per miliardi di anni) di tutto l’esistente non siano che la sussequenza di dinamiche perfette di dare-avere le quali sono basate, a loro colta, su princìpi eterni di corrispondenza che tutti ci uniscono.
Da quando l’ Homo Sapiens ha iniziato ad interrogarsi sulle proprie sorti ed origini, non ha potuto fare di meglio che cercare di “inscatolare” le sue più profonde intuizioni in termini e costrutti filosofico deduttivi da cui nacquero le varie forme di teogonie, cosmologie e, infine, religioni (già qui, però, frutto di un deterioramento inevitabile del pensiero originario).
L’ Astrologia che è giunta a noi, ad esempio, è come l’ultimo guizzo luminoso di un fuoco artificiale, una scintilla cadente di un bagliore molto suggestivo che si manifestò in cielo in tutto il suo splendore qualche istante prima. E coloro che giudicano l’ Astrologia da quell’ ultimo guizzo cadente sono poveri ingenui che sfogano così la loro rabbia di non essere riusciti a vedere tutto l’evoluire del fuoco artificiale.
Ma, ancora oggi, se lasciamo perdere con mesto compatimento questi schiavi del pregiudizio saccente che pontificano sulla natura del cibo rovistando fra i bidoni dell’ immondizia, è possibile risalire alla radice nobile e profonda del pensiero astrologico. Che nulla o poco ha a che fare con le fanfaronate dei giornali quotidiani, delle riviste per casalinghe e dai talk-show del nostro patetico panorama televisivo.
E’ possibile percorrere a ritroso, con umiltà e lungimiranza che ci permettano di individuare i giusti testi e canali di conoscenza, il cammino delle conoscenze basilari dello spirito intellettivo umano, che oggi come oggi devono subire l’onta di essere ascritte dagli ignoranti saccenti nel novero delle pseudoscienze. E’, come dicevo, fra queste conoscenze basilari, c’è il concetto scientifico-analogico de Tutto e delle sue correlazioni; da esso nasce la vera Astrologia, la quale NON E’ previsione del nostro futuro sentimentale o delle più disparate contingenze della misera quotidianità umana, bensì lo studio profondo e preciso delle corrispondenze intellettuali, caratteriali e potenziali fra gli esseri umani e delle specifiche *configurazioni energetiche e cosmiche* che si trovano in essere nel momento della nascita fisica di ognuno di noi.
Gli “astri” e le costellazioni, allora non sono che dei punti di riferimento e del tutto imbecille è colui che crede che la vera Astrologia abbia a che fare con autentiche baggianate spacciate per responsi astrologici dai vari media odierni.
Un’ imbecillità, tutto sommato, comoda perché permette di attaccare frontalmente, sulla base di evidentissimi fenomeni sociali di sfruttamento della credulità popolare e di vera e propria truffa, ciò è ben’ altra cosa e che da sempre ha dovuto subire l’ offesa di tale deprezzamento.
Gli stessi astrologi, spesso, pur essendo in possesso di una buona base scientifica della propria disciplina, si abbassano troppo a questa travisazione e ne sono complici più o meno consapevoli.
La “pseudoscienza” è, dunque, “pseudo” solo in quanto non collimante con i dettami della scienza materialista empirica di matrice ottocentesca che oggi impera in occidente. E’ un’etichetta sprezzante di chi spara fuori bersaglio scambiando dei pupazzi per oggettive prede animate.
La *scienza* è qualcosa di molto più ampio e libero allo stesso modo in cui non esiste una pseudo arte ma solo scuole artistiche diverse, diversi stili espressivi. Ciò che manca alla tanto arrogante scienza materialistica moderna è il CONCETTO di UNITA’, perdendosi essa in un groviglio di derivazioni scollegate o troppo tenuamente affini. Il progresso vero, invece, ci porterà alla riconquista del Concetto di Unità e, con esso, di tutto ciò che non è nè ciarlataneria nè pseudoscienza ma unicamente la manifestazione di un pensiero profondo ed antichissimo, diverso modo di percepire la nostra posizione e il nostro destino nell’ Infinito.
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Astrologia ed Archetipi
Le forze planetarie sono archetipi potenti che pulsano dentro di noi. Ogni idea, con i suoi componenti essenziali, per essere gestita, deve essere riconosciuta e com-presa.. Non a caso molti dei nostri comportamenti sono il risultato di tendenze interiori molto forti, spesso sentite come incomprensibili. Lo sapeva bene lo psicologo Carl Jung che, studiando le origini delle pulsioni, utilizzava le conoscenze degli archetipi planetari per individuare l’origine dei comportamenti.
Tutto il creato è vibrazione, alcune di queste sono particolarmente percepibili ai sensi umani e con queste si può quindi più facilmente interagire per individuare e scegliere ciò che a ognuno risulta essere di maggiore beneficio. Affrontiamo dunque i suoni e i colori.
Gli archetipi sono suoni che funzionano, che pulsano come un cuore. Sono pensiero creativo. Già Socrate individuava negli Archetipi “i mattoni del Pensiero”, operanti ad li là dello spazio e del tempo come immagini eterne e viventi.
La comprensione degli Archetipi necessita di una reale conoscenza dello Spazio e del ritmo del Tempo. Non a caso Jung nel suo saggio sulla Sincronicità (la Sincronicità consiste in omogeneità che sembrano casuali) dichiarava che entrare nel ritmo della realtà significa creare realtà.
L’archetipo non sta solo alla base della psiche ma è elemento d’unione tra Materia e Spirito.
Secondo Jung gli Archetipi, sono modelli profondi, connaturati nella psiche umana, ed esercitano un potere immutabile nel tempo; tutta la struttura dell’inconscio collettivo (substrato innato, scevro dall’esperienza personale, formato da contenuti universali) è formata da archetipi. Questi non vanno assolutamente confusi con gli stereotipi, che sono la versione addomesticata degli archetipi.
Chi vive in armonia con gli archetipi è un uomo libero, chi si confonde con gli stereotipi è uno schiavo. Gli archetipi, per loro stessa natura, sono universali e possono essere scorti in tutto il creato.
L’astrologia, attraverso le sue 12 chiavi (i 12 segni del sistema zodiacale), con i suoi simboli, si pone come strumento d’interpretazione della presenza degli archetipi nella psiche umana.
La carta natale ci offre una chiave di lettura del nostro modello di sintonia con il macrouniverso in cui ci troviamo immersi.
La Carta costituisce l’area di risonanza personale sincronizzata con il cosmo in uno stato di empatia indissolubile. Chi la comprende, può realizzarsi, e ristabilire l’eterno equilibrio : “L’Universo nella goccia. La Goccia nell’Universo”.
By Antonio Bruno
Lo Zodiaco, dal greco “ruota degli animali”, ma anche “ciclo della vita”, è una fascia circolare immaginaria parallela all’equatore avente una circonferenza di 360 gradi e una ampiezza di 17.
E’ attraversato dall’eclittica solare, la linea circolare che rappresenta il cammino apparente del sole, tutti i pianeti, osservati dalla terra, si muovono all’interno di questa fascia.
I 12 segni zodiacali sono le sezioni in cui e’ diviso lo Zodiaco, misurano 30 gradi ciascuno e devono il loro nome ad una costellazione.
L’Ariete è il primo segno dello Zodiaco che in occidente coincide con l’equinozio di Primavera, il 21 Marzo.
In realtà, da un punto di vista astronomico, a causa della rotazione dell’asse terrestre, fenomeno conosciuto con il nome di “precessione degli equinozi”, sono circa 2000 anni che nell’equinozio primaverile il sole si trova nella costellazione dei Pesci.
Al tempo degli Egizi e degli Assiro Babilonesi, dal 2000 a.C fino alla nascita di Gesù, il Sole si trovava effettivamente nella costellazione dell’Ariete nel periodo che va dal 21 marzo al 21 aprile.
Così come Mitra, divinità Indo Iranica, 4000 anni fa uccideva il Toro, il Cristo 2000 anni fa ha posto fine alla vecchia era dell’Ariete inaugurando quella dei Pesci. Fra qualche centinaio di anni il 21 marzo cadrà nella costellazione dell’Acquario, dando inizio alla famosa New Age che stiamo tutti (o quasi) aspettando.
La coincidenza dell’equinozio primaverile con il segno dell’Ariete è rimasta invariata nella astrologia occidentale, forse proprio come conseguenza della perdita di conoscenze astronomiche, sebbene nel frattempo il periodo di transito del Sole nelle costellazioni si sia gradualmente spostato in avanti di 30 gradi, ossia un mese.
L’oroscopo vedico, al contrario, ha conservato l’antica conoscenza astronomica e ha sempre considerato la effettiva corrispondenza tra il sole e le costellazioni, retrocedendo le posizioni planetarie nei segni di una ventina di gradi, per questo motivo viene definito siderale, mentre l’oroscopo occidentale, basato sulla semplice corrispondenza tra i segni e le stagioni, viene chiamato solare o tropicale.
Inoltre se nell’astrologia occidentale è la posizione del sole, simbolo dell’IO sono e della personalità, che definisce l’appartenenza ad un segno zodiacale, nell’astrologia vedica è la posizione della luna, simbolo delle qualità del cuore e dello Spirito.
Potrebbe essere sconcertante per una persona nata a fine marzo e quindi convinta di appartenere al segno dell’Ariete, scoprire che in realta’ il suo Sole si trova nella costellazione dei Pesci. E se poi la sua Luna si trovasse in Toro, nell’Oroscopo Vedico quello sarebbe il suo segno.
Molti detrattori tentano di inficiare la validità dell’astrologia adducendo queste ed altre ragioni, come ad esempio la diversa estensione delle costellazioni e quindi la diversa durata del transito del sole, ma ancora una volta con saggezza ed apertura mentale è possibile superare ogni apparente contraddizione tra le conoscenze dell’oriente e dell’occidente considerandole tra loro complementari.
L’astrologia occidentale, focalizzata sul rapporto terra-sole-pianeti, potrà fornire utili indicazioni sulla struttura psicologica dell’individuo e sulla possibile risoluzione e integrazione dei conflitti, mentre l’astrologia siderale incentrata sul rapporto tra il sistema solare, le stelle fisse e la galassia stessa sarà più appropriata per darci informazioni sulla struttura della nostra anima/Spirito e sul significato evolutivo della nostra attuale incarnazione.
Tratto da: eeerenzo.posterous.com