Colesterolo ed Aterosclerosi
Il colesterolo è uno steroide, cioè una molecola lipidica costituita da quattro anelli di atomi di carbonio e una coda alifatica. Tale struttura prende il nome di ciclopentano peridrofenantrene.
La parola colesterolo proviene dal greco “chole” (bile) e “stereos” (solido), ma è stato utilizzato per la prima volta nel 1894.
La sua presenza era già stata riscontrata nei calcoli della cistifellea già nel 1784, ma solo nel 1975 il premio Nobel John W. Cornforth ha precisato l’orientamento spaziale degli atomi di idrogeno sulla molecola.
Il colesterolo è un composto chimico che rappresenta il capostipite degli steroli, molecola tipica degli organismi animali, soprattutto dei Vertebrati. Tutte le nostre cellule sono fatte anche di colesterolo e il nostro cervello ne contiene quantità elevatissime senza le quali non potrebbe funzionare.
È presente sia in forma libera (35-40% del totale) sia esterificato con acidi grassi a catena lunga, nei tessuti animali, in particolare nel tuorlo dell’uovo, nei depositi di grasso, nella sostanza nervosa, nei globuli rossi.
La maggior parte dei nostri ormoni è prodotta nell’organismo a partire dal colesterolo
Il colesterolo ha la fama (vera o presunta) di essere uno dei grandi nemici della nostra salute.
In realtà è una fama immeritata, perché il colesterolo svolge anche delle funzioni utili. Pare inoltre che il colesterolo abbia la possibilità di contrastare la produzione di radicali liberi nonché di controllare lo sviluppo di malattie degenerative
Esso è presente in tutti i tessuti e in maggior quantità nel cervello, nella bile e nel sangue. A causa della sua struttura ha caratteristiche idrofobiche ed è quindi scarsamente idrosolubile. L’intestino lo assorbe grazie ai sali biliari.
La sintesi del colesterolo si svolge soprattutto a livello epatico, anche se vi partecipano numerosi altri organi (surrene, testicolo, aorta ecc.). Il colesterolo viene invece eliminato per mezzo della bile, trasformato in acidi biliari e poi in sali biliari (dai calcoli biliari il colesterolo può essere ottenuto allo stato puro cristallino).
Il colesterolo HDL (quello chiamato impropriamente “buono”) si occupa di mantenere libere e riparare le arterie ed impedire quindi i processi di arteriosclerosi.
La gestione dell’industria chimico farmaceutica si sa è in mano a produttori, medici, ospedali e laboratori farmaceutici che incoraggiano le scelte con procedimenti all’avanguardia inducendo il malato e i suoi familiari allo stato di docili clienti.
Non serve spingerci oltre basta vedere quanti membri di una stessa famiglia vanno a fare la spesa settimanale dal farmacista. Ancora più sconvolgente quando il consumatore abituale diventa l’esperto del quartiere tanto da consigliare gli “equivalenti” senza bisogno di ricetta per bruciare le tappe della precoce senescenza garantendo all’industria del farmaco l’altra grande fetta di faciloni ipocondriaci.
Dopo la lettera di invito annuale che suggerisce di presentarci in massa a fare un esame specifico o un check-up preventivo gratuito per preservare la nostra salute, uno dei pezzi forti più utilizzati dal sistema sanitario sono i cosiddetti livelli di normalità nel sangue costantemente abbassati dai protocolli sanitari dell’ISS (finanziato dalla fondazione di Rockefeller).
Prendiamo un esempio a caso che alla medicina sta molto a “Cuore” come i livelli del colesterolo, lo spazzino che tiene pulite e lubrificate le arterie è la prima causa di arresto cardiaco se i suoi valori sono troppo “bassi”, più il colesterolo viene abbassato più l’organismo ha bisogno di autoprodurlo, più l’organismo ha bisogno di autoprodurlo a dispetto di un’alimentazione super controllata più vi appioppano un farmaco cronico per abbassarlo, passando così dall’arresto all’infarto piuttosto che dall’ictus all’aneurisma se lo stato depressivo indotto dal farmaco crea un ingorgo al miocardio.
La seconda possibilità che vi si può presentare causata dall’effetto elastico di un colesterolo tenuto al guinzaglio è il rischio di un picco glicemico per compensare l’insufficiente pressione arteriosa sballando i valori dell’insulina prodotta dal pancreas che a breve termine vi porterà ad essere diabetici aggiungendo una seconda pasticca cronica. In sole due mosse avete preso la patente per sviluppare qualsiasi altra malattia degenerativa. Facile dedurre come le sanità mondiale abbia profetizzato con quattro anni di anticipo il 30% in più di malati per diabete entro il 2020, se moltiplichiamo la percentuale per ogni patologica prodotta tra due anni i neonati saranno registrati direttamente con residenza clinico-ospedaliera.
Il problema è che il soggetto ormai malato va curato come un malato ma qui si tratta di comprendere che milioni di persone oggettivamente in perfette condizioni di salute sono convinte di doversi far rigirare come calzini per rimanere tali.
Quale è allora il silente meccanismo iniziale che attiva il declino psicofisico su cui conta l’industria farmaceutica per aumentare la fabbrica del malato allevandolo sin dalla culla….?
Il TABÚ del Colesterolo sullo SPIRITO
Vediamo cos’è l’arteriosclerosi, paradossi e relazioni tra arteriosclerosi, patologie cardiache, malattie neurodegenerative e carenza di grassi “saturi”…si, esattamente quelli che vi hanno proibito come la peste.
Riporto alcune delle patologie neurologiche più frequenti:
Sclerosi Laterale Amiostrofica (SLA), Sclerosi Multipla (SM), la più diffusa, la malattia di Parkinson e Alzheimer ritenute malattie degenerative senili, demenza a corpi di Lewy (DLB) forma simile ad Alzheimer ma più precoce e tutte le mielopatie non menzionate o nuove che non hanno ancora una sigla per essere definite poiché tutte possono essere definite mielopatie.
Malattie il cui sviluppo di ricerca viene finanziato coi fondi ricavati dalle donazioni alle “famose Telethon, La fabbrica del sorriso”, ecc., che raccolgono fondo per la falsa ricerca….
Allora dobbiamo capire cos’è la mielina e di cosa è composta.
La mielina è la guaina midollare che riveste tutte le nostre fibre nervose, protettiva e isolante nei riguardi della conduzione dello stimolo nervoso che avvolge gli assoni dei neuroni formando le fibre nervose nel periferico e nel sistema nervoso centrale.
In sintesi la malattia mielinica può colpire qualsiasi fascio nervoso del corpo, ad esempio la colonna vertebrale, quella cervicale, gli arti superiori e inferiori e il cervello.
Le guaine mieliniche di tutte le fibre nervose sono costituite dal 79% di lipidi (grasso), il 18% di proteine e il 3% in tracce di carboidrati cioè zuccheri composti da atomi di carbonio e acqua (carbo = carbonio e idrati = acqua). Le fibre nervose sono costituite quasi totalmente da grasso, il cervello è costituito da circa il 90% di grasso e il restante di acqua.
In Italia i livelli di colesterolo regolati dalle linee guida del Consiglio Superiore di Sanità, CSS, trasformano il cervello in un ammasso di colla per la grave carenza di grassi nel sangue la cui conseguenze sono la sporadica perdita di memoria che gradualmente diventa cronica con progressiva perdita dell’autonomia motoria, fino ad arrivare all’immobilità e alla demenza.
Il colesterolo è stato frazionato dal sistema sanitario in lipoproteine e trigliceridi, in sigla “VLDL”, lipoproteine ad alto contenuto di trigliceridi, le LDL a basso contenuto di trigliceridi e le HDL estremamente povere di trigliceridi.
Quando le multinazionali del farmaco scoprirono le nanotecnologie farmaceutiche per modificare il genoma umano, ambizione della congrega ebraica (sionista) che sta al di sopra di qualsiasi forma di governo, il quale fa da intercapedine tra il popolo e le monarchie, la fabbrica del malato aumentò progressivamente il PIL del Paese osservando alla lettera l’agenda 21 (ventunesimo secolo) ossia ridurre la popolazione incrementando la ricchezza del Paese. Geniale !
Naturalmente al Paese si parla di debito pubblico, di precarietà del lavoro da un lato e di rilancio del lavoro dall’altro, di pensioni che oscillano come le accise e lo Spred, di salvare le banche che vivono con la frode o di strategie del terrorismo per emanare leggi su sistemi di sicurezza col fine di controllare le masse ecc ecc…ma non vi dicono che gli antichi clan nobiliari sono i promotori che foraggiano arditi metodi sperimentali per creare e innovare di anno in anno la fabbrica del malato senza dirvi che per curarvi prima vi devono ammalare strumentalizzando i principali settori di mercato.
Vedi l’industria alimentare affiancata dal settore della nutrizione quindi dietologi e nutrizionisti che fanno gli indovini per orientare la società a fare scelte che non avrebbero mai fatto con il loro buon senso e men che meno senza un esteso macroinvestimento su metacomunicazione e manipolazione di massa coinvolgendo prima di tutto le Università e decine di multinazionali come il settore del’editoria, quello della stampa e della pubblicità, il marketing, le perniciose campagne di propaganda e prevenzione promosse da tutti i programmi TV che oltre ad essere ingombranti sono pericolose fra i beoni (perché si bevono tutto) che non riescono a condurre la propria vita in salute perché predisposti a farsi “penetrare” il cervello.
Sdegnatevi o no questi sono i non animici, i cloni, le copie che riproducono il prototipo umano, semplici terrestri colpiti da gravi sintomi di ignoranza che vi stanno addosso per farvi il prelievo di “vitalità” (l’Energia Vitale e l’Intelligenza sono sinonimi) e costituiscono i due terzi della popolazione mondiale.
Un buon 80% di carcasse che si trascinano attaccandosi ai vivi come zecche, il resto sono dispersi come granelli di senape, non fanno i gregari, non si omologano al pensiero comune e vengono giudicati arroganti, presuntuosi, petulanti ma preferiscono di gran lunga evitare gli ignoranti. Tornando al nostro sacro “colesterolo”, lasciate perdere buono/cattivo, i grassi vengono utilizzati per secernere gli ormoni, chi è “vitale” quindi intelligente, animico ecc..sa che gli ormoni sono idrocarburi, dei composti di carbonio e idrogeno molto sottili, (areiformi) che danno origine al fuoco dello Spirito.
Questo fuoco ormonale è incompleto nel soggetto reso ignorante, da un eccessivo attaccamento, da una vita magra priva di interessi culturali, nel soggetto che ha paura di tutto perchè non ha identità, non ha il suo doppio eterico, l’IO Uno e Trino.
È incompleto in chi aderisce a un gruppo sociale per omologarsi a ciò che più gli è congeniale o convenzionale, soffre del suo egocentrismo, della sua bramosia e odia perché ammira alla rovescia. Soggetti che non godono di buona salute poiché il loro atteggiamento nei confronti della vita è tossico, autolesionista, il loro colesterolo diventa cattivo, rancido, saturo di ioni negativi come il cloro.
Il colesterolo è una sostanza grassa presente nel sangue a formare il mattone delle membrane cellulari e rappresenta la base chimica per la sintesi ormonale e metabolica e per il mantenimento della pressione idrostatica delle parti figurate che compongono il sangue quindi globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Fra le parti figurate i globuli rossi definiscono i livelli di ematocrito, i carrier che trasportano l’ossigeno ai tessuti e dai tessuti al cervello. In sostanza se i tessuti osteoarticolari, muscolari e nervosi sono irrorati e nutriti da un’ottimale saturazione di ossigeno nel sangue (ematocrito) potete accedere alla Guargione, alla Sapienza, alla Saggezza, alla Senzienza di ogni cellula.
A questo livello chi è nel percorso di acquisizione della “Sapienza Biologica” può già sin qui intuire che i farmaci anticoagulanti con o senza statine sciolgono il colesterolo e diluiscono il sangue rendendolo troppo liquido condizione che inibisce la spinta idrostatica permettendo al fluido sanguigno di riempire il midollo spinale fino alla corteccia cerebrale.
Il sangue così diluito, è privo di forza meccanica per attraversare il fitto tratto di sottilissimi fasci nervosi della corteccia fino alle ghiandole del sistema limbico (chakra della corona) disattivando il vaso governatore che regola il passaggio di energia in tutto l’organismo.
Il sangue impoverito di colesterolo e la sua naturale densità non è in grado di nutrire, idratare e mantenere intatte le delicate reti neurali del sistema nervoso centrale dove i circuiti elettrici controllano ogni singola funzione vitale, dal battito di ciglia al battito cardiaco.
I livelli di normalità del colesterolo in Francia sono <400 (sono sulla buona strada) direttamente confermati da un’amica infermiera che ha fatto un’esperienza di lavoro in Francia. In Italia a >210 ti assestano una terapia cronica e a seconda delle soggettive e preesistenti falle di sistema ormonale è possibile anzitempo indagare la tipologia di accidente a cui si andrà incontro, il minimo che vi può accadere è diventare diabetici, ipertesi e cardiopatici.
Per finire è assolutamente importante rendere noto che l’arteriosclerosi è una malattia inventata da “Guinnes dei Primati” che ha avuto in tutti i sensi un successo planetario.
Vi assicuro che con 350 mg/dl i medici vi considerano un miracolo, d’altronde c’è chi crede nello sbarco sulla Luna e a momenti su “Marte” ma non crede alla guerra batteriologica con attività di geoingegneria clandestina e alla manipolazione climatica per giustificare il Global Worming.
By Gabry Gavin su Facebook
Comunque, per mantenere nei giusti rapporti i grassi è bene alimentarsi con cibi integrali e biologici secondo questo schema elementare = CRUDISMO in EMODIETA:
1 – ridurre od eliminare soprattutto i salumi, i troppi formaggi e carne, meglio il pesce.
2 – ridurre i condimenti vegetali e soprattutto i carboidrati (pane, pasta, pizza ecc.)
3 – aumentare gli alimenti ricchi di fibra: (frutta, verdure, legumi ricchi di fibra, cibi biologici, biodinamici e quindi integrali)
4 – Oltre ad una sana alimentazione vi sono molte piante medicinali che depurano il sangue:
il tarassaco, il cardo mariano, la betulla. Far bollire i gambi e le foglie del carciofo, che sono amarissimi, bere il liquido e mangiarli, se fatto in maniera costante, semplicemente perché il fegato lavora meglio.
La Barzelletta del Colesterolo
La medicina ufficiale crede ancora oggi (2011) che la causa delle malattie cardiache sia il colesterolo alto ma questo è stato completamente smentito dalla scoperta che la reale causa è l’infiammazione della parete arteriosa.
Il colesterolo è una sostanza essenziale per la nostra vita e viene utilizzato per riparare le pareti dei vasi sanguigni fin nella microcircolazione. Se i vasi sanguigni sono infiammati avremo un eccesso di colesterolo nel sangue, perche deve essere prodotto dal corpo per riparare i danni esistenti nelle pareti arteriose..
Eppure milioni di persone nel mondo, spinti da medici impreparati od in mala fede, assumono farmaci per abbassare il colesterolo e fanno una dieta povera di grassi, consigli che non fanno altro che peggiorare lo stato di salute delle persone. Infatti le malattie cardiache e gli infarti sono in aumento di anno in anno, come ben dimostrato dalle statistiche ufficiali.
Tutto quello che dobbiamo fare per abbassare i livelli di colesterolo e prevenire le malattie cardiache è quello di eliminare lo stato di infiammazione dei vasi sanguigni, che nasce in primis nell’intestino.
La vera causa delle malattie cardiache e del colesterolo alto è nell’alimentazione errata, pochi vegetali crudi e troppi carboidrati.
È incredibile come in solo 200 anni la razza umana ha completamente stravolto la propria dieta andando a consumare cibi che non sono mai esisti in precedenza e che il nostro corpo non è quindi geneticamente predisposto a consumare, es.: le farine raffinate e lo zucchero, che guarda caso sono i cosiddetti cibi ad alto indice glicemico.
I cereali integrali e le farine integrali APPENA MACINATE non sono ad alto indice glicemico perché vengono convertite gradualmente in glucosio e quindi danno il tempo all’organismo di far assorbire il glucosio nei tessuti senza creare un picco glicemico nel sangue.
Ogni volta che consumiamo un cibo ad alto indice glicemico si instaura un eccesso di zucchero nel sangue, la cosiddetta iperglicemia che diventa cronica quando la nostra dieta si basa su pane, pasta, dolci, zucchero, possono volerci anni per accumulare ed avere una iperglicemia alta, ma se si cambia alimentazione in c.a. 1 mese tutto si normalizza.
Gli effetti di un picco glicemico costante sono disastrosi:
– Vengono danneggiati i vasi sanguigni
– Indurisce le arterie (arteriosclerosi)
– Ispessisce le pareti capillari, rende il sangue più denso e può causare delle crepe nei vasi sanguigni più piccoli.
– Avviene la glicazione ovvero una ridotta capacità dell’emoglobina di trasportare ossigeno ai tessuti con le gravi conseguenze che ben si possono immaginare
– Aumenta la viscosità del sangue
– Vi è un’anomala tendenza delle piastrine a riunirsi (aggregazione piastrinica)
Se questi cibi vengono consumati saltuariamente (non tutti i giorni) allora il pancreas grazie alla produzione di insulina riesce ad abbassare il livello di glucosio nel sangue facendolo assorbire alle cellule ed ai tessuti e il colesterolo riparerà il breve danno che è stato subito dai vasi.
Ma quando questi cibi invece costituiscono la nostra dieta (cosa che purtroppo è vero per il 90% della popolazione) allora c’è un costante picco glicemico troppo frequente nel sangue e quindi giorno dopo giorno si danneggiano le pareti dei vasi sanguigni.
– La Candida rinforza l’infiammazione e viene nutrita dallo zucchero e dagli antibiotici.
Un inciso:
Il glucosio (zucchero) è un alimento nobile soprattutto per le cellule nervose, ma non per le cellule degli altri tessuti, muscoli, ecc., perche queste ultime si nutrono di lipidi (grassi).
La vecchiaia è una perdita della capacita di produrre la melanina (vedi BioElettronica), assieme alla lenta acidosi progressiva che si accumula negli anni con la perdita dei bicarbonati (pH basico).
Tuttavia questa non è l’unica modalità in cui gli zuccheri causano il danneggiamento dei vasi sanguigni.
Lo zucchero e le farine raffinate generano infiammazione intestinale e nutrono la Candida che quindi inizia a crescere indisturbata, anche perche con le infiammazioni generate dal pH digestivo alterato che genera anche irritazione della mucosa intestinale, con questi effetti:
– La parete dell’intestino si indebolisce e comincia a far filtrare sostanze (cibo, batteri, ecc) nel flusso sanguigno
– La candida produce tossine e scorie che finiscono nel flusso sanguigno, aggravando lo stato di malessere
È stato dimostrato di recente che la candida e altri funghi riescono ad accumularsi anche nei vasi sanguigni, producendo ulteriore amplificazione degli stati infiammatori. Questa situazione causa una sovrappopolazione di microbi e funghi nel sangue che proliferano anche nelle pareti dei vasi sanguigni provocando infiammazione cronica.
Il colesterolo è l’ultimo anello della malattia cardiaca
Il colesterolo, che oggi viene demonizzato, ha la funzione di contribuire alla normale formazione e riparazione delle membrane cellulari e viene quindi utilizzato in realtà per riparare i vasi sanguigni. Quando i vasi sanguigni sono sotto infiammazione cronica, è necessario troppo colesterolo e quindi si manifesta una occlusione dei vasi sanguigni con la conseguente restrizione del flusso sanguigno.
L’eccesso di colesterolo non proviene dalla dieta
Come ho spiegato nell’articolo Quello che il tuo medico non ti ha mai detto sul Colesterolo ed è vitale che tu sappia il 75% del colesterolo presente viene prodotto dal nostro corpo e solo il rimanente 25% proviene dai cibi che ingeriamo.
Quello che accade con la Candida è inoltre che essa impedisce l’assorbimento di vitamina B6 e zinco. Una deficienza di questi due nutrienti causa problemi al metabolismo dei grassi e all’utilizzo corretto del colesterolo da parte dell’organismo, come afferma il Dott. Walter Last.
“Se se si verifica un danno eccessivo nel nostro corpo, tale da rendere necessario del colesterolo supplementare attraverso il flusso sanguigno, non sembra molto saggio abbassare il colesterolo e semplicemente dimenticare il perché si è formato. Sembrerebbe molto più intelligente ridurre il maggior fabbisogno di colesterolo riducendo l’infiammazione cronica”. cosi afferma il dott. Rosedale
Cosa fare per ridurre l’infiammazione cronica
L’infiammazione non è una cosa complicata – è semplicemente una difesa naturale del corpo che richiama i suoi difensori a riparare il danno. Tuttavia se continuiamo ad alimentare la causa dell’infiammazione allora essa diventa cronica e i danni diventano seri e mortali.
– Eliminare lo zucchero
– Eliminare i cereali raffinati e tutti i prodotti a base di farina
– Eliminare il glutine (favorisce l’infiammazione)
– Eliminare i latticini (favoriscono l’infiammazione)
– Mangiare poco e spesso in questo modo non si avranno sbalzi glicemici
– Accompagnare ogni pasto con la verdura cruda ben condita che tiene basso l’indice glicemico
– Non limitare i grassi sani come olio extravergine di oliva e olio di cocco
– Assumere vitamina B6, zinco e vitamina D che riducono l’infiammazione e migliorano il metabolismo dei grassi
– Assumere vitamina C e lisina che rafforzano le pareti dei vasi sanguigni
– Prendere cura del pancreas: mastica bene ogni cibo e mangia cibi crudi vivi ricchi di enzimi
– Prendere cura del fegato: fai delle tisane depurative a base di tarassaco, cardo mariano; assumi integratori specifici per il fegato
– Assumere olio di cocco ogni giorno è ottimo per sbarazzarsi della Candida.
Il Dr. Linus Pauling, uno dei più grandi scienziati del XX secolo, premio Nobel per la chimica, aveva già affermato quando ancora non c’erano studi certi, che la causa crescente delle malattie cardiache era dovuto al crescente consumo di zucchero da parte della popolazione.
Tratto da: dionidream.com, con aggiunte del redattore di questa pagina
FRUTTA SECCA
Dose consigliata di frutta fresca, per l’implementazione di minerai e grassi “buoni”, specie noci, mandorle dolci, nocciole, (meglio evitare le arachidi, che sono un legume ed anche perché sono molto inquinate dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura), utilizzate al massimo 60 gr al giorno ripartito nella giornata; molto utili nel dimagrimento e per tutte le età, per la circolazione sanguigna e per il cuore; per il colesterolo è d’obbligo l’utilizzo di 2 noci brasiliane al giorno.
Per regolarizzare il colesterolo e pulire le arterie e le vene, servono soltanto tre ingredienti.
Aglio, limone e menta
Questi cibi contengono potenti proprietà anti-colesterolo, la menta, ha mostrato secondo un sondaggio dell’Università Metodista di Piracicaba, la sua efficacia nell’abbassare i livelli di colesterolo.
L’aglio ed il limone invece, sono considerati molto efficaci per la pulizia dei vasi sanguigni, riducendo i livelli di colesterolo nel sangue, rafforzano le pareti delle arterie e riducono il rischio di malattie cardiovascolari.
INGREDIENTI
– Una manciata di foglie di menta;
– 4 teste di aglio (non spicchi ma 4 teste intere);
– 4 limoni con la buccia;
– 3 litri di acqua bollita
Lavare tutti gli ingredienti (meglio se biologici).
Tagliare l’aglio a pezzetti e i limoni a fette. In un barattolo di vetro aglio, limoni e foglie di menta e solo un pò di acqua bollita. Mescolare bene. Poi mettere il composto in un barattolo di vetro pulito e versare il resto dell’acqua bollita per riempire la bottiglia. Chiudere la bottiglia e conservare in frigorifero per almeno 3 giorni, max 7.
POSOLOGIA
Iniziare a consumare 1 cucchiaio 3 volte al giorno, prima dei pasti (colazione, pranzo, cena).
Se non c’è nessun problema, si può lentamente aumentare la quantità.
La dose massima di questa bevanda è di 50 ml. 3 volte al giorno.
La durata del trattamento è di 40 giorni.
Si raccomanda di effettuare questa pulizia delle arterie almeno una volta l’anno.
vedi anche: Glicemia + Cuore + Sangue, succo peculiare + Circolazione Sanguigna + Circolazione, depurazione
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Bruciate le Statine sulla Pila !
Lo sapevamo fanno male, non servono. Finiamola perfino con il mito del Colesterolo.
Lo sapevamo: non è lui. A far male sono i processi infiammatori generali. Stili di vita, vaccini e farmaci incongrui, alcool smisurato, fumo. Il processo infiammatorio fa degradare il colesterolo all’interno del vaso sanguigno ostruendolo. Ma il Colesterolo di per se non fa assolutamente male.
By dott. G. Parisi (medico)
Fonte Ansa – Giugno 2016
Il colesterolo alto non è un fattore di rischio per le malattie cardiache negli anziani, e al contrario può avere un effetto protettivo contro diverse malattie, tra cui il cancro. È questa la conclusione di un gruppo internazionale di esperti che, sul British Medical Journal (Bmj), ha passato in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68mila persone complessivamente.
Non ci sarebbe quindi un legame tra alti livelli di colesterolo Ldl, quello cosiddetto cattivo, e le malattie cardiache negli over 60. Il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto infatti a lungo o più a lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo.
Nel restante 8% non è stata trovata alcuna associazione. Le statine da tempo vengono prescritte come uno degli strumenti per ridurre il rischio di attacchi cardiaci e ictus causati dall’indurimento e restringimento delle arterie. Secondo i ricercatori, a questo punto bisogna ”rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati”.
Una conclusione plausibile, secondo Giuseppe Paolisso, ex presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg): ”Possono esserci alcuni fattori che negli adulti sono un rischio, e negli anziani no – precisa -. Ad esempio il sovrappeso è un fattore di rischio per l’adulto, mentre per l’anziano ha un effetto protettivo”.
Per lo studio pubblicato sul Bmj inoltre, gli alti livelli di colesterolo possono essere utili per prevenire altre malattie, tra cui il cancro. Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione complessivo di 140mila persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato livelli più bassi di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto.
Nei topi inoltre sono stati registrati maggiori casi di tumore in chi assumeva una terapia per abbassare il colesterolo. Tuttavia per Jeremy Pearson, della British Heart Foundation, ”la conclusione di questo rapporto è contraddetta da una grande quantità di studi che mostrano un calo del rischio di attacchi di cuore e ictus in anziani e giovani che assumono farmaci contro il colesterolo”.
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I FALSI MITI sul Colesterolo – 27 febbraio 2016
Colesterolo alto. Una epidemia che ogni anno annovera tra le sue fila sempre più giovani classificati a rischio di infarto del miocardio e in generale di patologie cardiovascolari. Stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità (2002) sono circa un quinto gli italiani che ogni giorno combattono contro il loro LDL o colesterolo cattivo, ma addirittura 1 italiano su 3 è oggi in una condizione definita border line ovvero a rischio.
Ma a rischio di che cosa ? E perché ?
Nella nuova rubrica televisiva Be4eat in onda a partire da lunedì 29 febbraio alle ore 21 su Telecolor (1) i medici cardiologi Guido Balestra, presidente della Fondazione Cardiologica Sacco Forlì e Antonino Frustaglia, direttore medico e geriatra, hanno discusso delle nuove prospettive mediche di cura e prevenzione al colesterolo sfatando molti dei falsi miti a riguardo.
Prima tra tutto la sua pericolosità.
“Non è il colesterolo il vero problema, ma ciò che denuncia” è il commento di Guido Balestra, da anni impegnato nella ricerca medica di una cura e prevenzione alle cardiopatie.
“Un alto colesterolo, diciamo intorno ai 200 mg/dl, è la manifestazione di una infiammazione in atto nel nostro organismo che si presenta con un alto tasso di colesterolo totale che indubbiamente è tra i diversi fattori di rischio di patologia cardiovascolare, ma sicuramente non è la causa primaria. Che cosa sta provocando questa infiammazione? E perché l’organismo si trova in questo stato? È su questo che noi cardiologi dobbiamo operare ed agire con una corretta anamnesi dello stile di vita del paziente, sia dal punto di vista nutrizionale che di qualità della vita”
La base infiammatoria di una ipercolesterolemia è il motivo principale per il quale “una dieta su base vegetale e integrale che elimina ogni alimento infiammante -sottolinea il dott. Frustaglia- funziona nella cura e nella prevenzione di una patologia cardiovascolare, soprattutto nell’abbattimento dei valori di colesterolo e in generale dei fattori di rischio associati e patologie correlate come diabete o malattie su base autoimmune”. A testimonianza di questo la ricerca che il direttore medico e geriatra sta conducendo con colleghi sull’argomento in collaborazione con l’università.
Ma la dieta non basta.
Esistono altri parametri associati che il medico curante deve tenere in considerazione ovvero, ribadisce il dott. Balestra, “l’eccessivo calcio nella dieta, il grado di inquinamento ambientale in cui il paziente vive; il modo in cui si conservano in frigorifero gli alimenti e il funzionamento intestinale con lo stato della flora batteria”.
“Sono tutti fattori di rischio correlati che in pochi considerano ma che tuttavia giustificano i sempre più numerosi casi di eventi cardiaci anche gravi in pazienti apparentemente senza parametri di rischio, con un colesterolo nella norma, un peso ottimale e un apparente stile di vita salutare”.
Per non dimenticare poi le nuove evidenze scientifiche che associano ad una carenza di vitamina D e vitamina K il rischio di eventi cardiaci.
“Tanto quando la ricerca sta sostenendo che gli omega-3 non servono a niente (Meta analisi su 89 studi precedenti apparsa su British Medical Journal del 2006) altrettanto oggi ci sono sempre più evidenze che puntano il dito sulla necessità di una integrazione di vitamina D e vitamina k2 nella dieta di un paziente cardiopatico.
Ma quanti sanno queste cose ? E soprattutto, quanti lo applicano ?”
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Il Dr. Dwight Lundell è un cardiochirurgo americano di fama mondiale. Gen. 2013
In 25 anni di pratica chirurgica ha eseguito 5.000 interventi a cuore aperto. È stato Primario Chirurgo al Banner Heart Hospital (Mesa, Arizona). Contrariamente alla maggioranza dei suoi colleghi specialisti ha avuto il coraggio di prendere le distanze dalle vedute ufficiali che considerano i grassi animali (colesterolo e grassi saturi) come fattore di rischio cardiovascolare.
Sentiamo cosa dice: “Noi medici con tutti i nostri studi, conoscenze e autorevolezza spesso sviluppiamo un ego ipertrofico che ci impedisce di ammettere di esserci sbagliati. Bene, eccomi qua, io ammetto di essermi sbagliato.
Mi sono preparato con altri importanti medici, sono stato bombardato con la letteratura scientifica, frequentato continuamente seminari di aggiornamento e ho insistito per anni sul fatto che l’unica causa delle patologie cardiovascolari fosse l’ipercolesterolemia e l’unica terapia accettata fossero le statine e una dieta povera di grassi.
Il colesterolo non è la causa dell’infarto, né lo sono i grassi saturi.
Egli afferma a giusta ragione ed in sintesi che, è il processo infiammatorio che produce la malattia cardiaca e non solo….!
(NdR: Questo è il principio cardine della Medicina Naturale).
Infatti:
Due articoli sul rischio cardiovascolare pubblicati sul finire del 2013 sul Bmj, che riportavano un dato esagerato sulla frequenza degli effetti collaterali associati alla terapia con statine sono finiti al centro di una controversia che l’Editor in Chief della rivista, Fiona Godlee, ha deciso di affrontare a viso aperto, pubblicando un editoriale. Entrambi gli studi (uno dei quali era stato gia’ descritto:
Crolla il mito dei grassi saturi:
http://www.doctor33.it/crolla-il-mito-dei-grassi-saturi/articolo-21411.html
…citavano un dato secondo cui gli effetti collaterali delle statine si verificherebbero nel 18-20% dei pazienti, un dato gravemente sovrastimato a detta dell’autore stesso dello studio citato come fonte nei due articoli.
È stato proprio l’autore di quello studio osservazionale non controllato, Rory Collins che insegna medicina ed epidemiologia all’Università di Oxford, a chiedere al Bmj di correggere l’errore. Gli autori – per voce dei primi firmatari dei due articoli John Abramson e Aseem Malhotra – hanno acconsentito a correggere la frase incriminata, e la direttrice Fiona Godlee ha dato notizia della correzione “cosicché i pazienti che possono trarre benefici dalle statine non siano erroneamente scoraggiati dall’iniziare o proseguire la terapia a causa di timori esagerati sugli effetti collaterali”.
Tuttavia Godlee ha ritenuto che la richiesta di Collins di ritrattare completamente i due articoli non fosse giustificata, perché il dato erroneo era citato marginalmente, ma anziché chiudere la vicenda in maniera autoritaria ha affidato a un comitato indipendente l’incarico di valutare come procedere, riconoscendo di essere lei stessa in una situazione di conflitto di interesse poiché ogni articolo ritrattato comporta un’ammissione di errore da parte del sistema di peer-review adottato dalla rivista.
Nel frattempo ribadisce che “il Bmj continuerà a dibattere le questioni importanti sollevate in entrambi questi articoli: se l’uso di statine debba essere esteso a una popolazione molto più ampia a basso rischio di malattia cardiovascolare, e quale sia il ruolo dei grassi saturi nella malattia cardiaca”.
Fonte: Bmj 2014; 348:g3306 (Published 15 May 2014)
NOTA Personale del dott. Giuseppe Parisi
Il colesterolo introdotto non ha nessun valore nei portatori di alta Colesterolemia ! difatti non è un colesterolo tratto dalla dieta, ma “fabbricato” erroneamente dall’organismo.
Ciononostante, (guarda caso!) questi soggetti, presi a campione e controllati,hanno alti tassi di HDL,cioè la parte migliore del colesterolo,quello che tra l’altro ne facilita = il movimento attraverso il circuito vasale artero venoso.
Il problema delle “calcificazioni” non è legato alla quantità di colesterolo, ma alla sua modificazione biochimica che avviene espressamente,nei “processi infiammatori” sia conclamati ad esempio malattie immunitarie, ma soprattutto processi infiammatori aspecifici, quelli che capitano nello Stress giornaliero che tali circostanze comporta.
Quindi, su questo problema siamo ancora “annozero”, soprattutto i Cardiologi che ingozzano di “statine” (fanno i Ponzio Pilato della situazione se ne lavano le mani mettendosi il ferro dietro la porta….) con dubbi risultati clinici, e pericoli certi.
Consiglio a tutti il libro “Die Cholesterin-Luge – Das Märchen vom Bosen Cholesterin” (ovvero la Menzogna sul Colesterolo) del prof Walter Hart Bach, tradotto, per quanto ne so in Olandese e Spagnolo. Si tratta davvero un eyes-opener che vale la pena di leggere. Il cardio-chirurgo Bach, basa le sue conclusioni scientifiche su anni di lavoro. È quasi 80enne ed esercita ancora. In sintesi per lui la problematica dei valori di colesterolo alto é una problematica ampiamente superata.
In questo libro dimostra che la realtà è diversa da come viene prospettata. Bach, dopo decenni di ricerca, non ha potuto trovare alcun legame tra colesterolo ed aterosclerosi (indurimento delle arterie).
Alimenti ipocolesterolemizzanti e farmaci, secondo lui e altri importanti medicamenti superflui, sono dannosi e spesso letali. Si tratta di miliardi di business nel settore alimentare e farmaceutico, commercio tenuto in vita con l’inganno. Si parla addirittura di mafia del colesterolo.
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Nel suo ultimo libro (“Colesterolo: menzogne e propaganda”), un cardiologo e ricercatore al CNRS, il dottor Michel de Lorgeril mette un bastone tra le ruote. Secondo lui, far abbassare il colesterolo non serve a niente, buono e cattivo non avrebbe alcun senso e le statine sarebbero addirittura inutili.
In breve secondo lui, il colesterolo permetterebbe soprattutto alle industrie di fare un sacco di soldi…
1. Colesterolo redditizio per i laboratori
D: Perché il colesterolo è così diffamato ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “Il colesterolo è diventato il nemico numero uno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, perché fa comodo a tutti. Gli interessi economici in gioco sono enormi, soprattutto dopo l’arrivo delle statine.
Le aziende farmaceutiche hanno fatto di gran lunga i loro conti. I farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei più grandi affari del mercato mondiale.
Contribuiscono a oltre 1 miliardo di euro nel deficit della previdenza sociale.
Anche le industrie agroalimentari beneficiano di questo, con le loro margarine e yogurt presumibilmente anticolesterolo.
Interessa anche molti medici che così possono praticare una medicina per così dire sistematica”
2 . Colesterolo buono e cattivo “di altezza”
D: I termini buono e cattivo, o tasso normale che senso hanno ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “Il concetto di colesterolo “buono e cattivo” è una panzana.
Pure Walt Disney con la strega cattiva e la fata bella cercano di nascondere le debolezze della teoria del colesterolo.
Vi sono studi clinici come Illuminate del 2007, che mostrano come l’aumento del colesterolo buono e l’abbassamento di quello cattivo non proteggono dalle malattie cardiovascolari !
Quanto al tasso normale di colesterolo, si parla sempre di una media.
Per i parametri biologici o fisiologici, ci sono le medie e delle differenze. Una persona può avere dei valori medi verso l’alto o dei valori medi verso il basso, senza avere per questo un problema di salute”.
3. I pericoli del colesterolo sono una credenza ?
D: Perché siete contrari alla teoria comunemente accettata sui pericoli del colesterolo ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “Secondo questa teoria, il colesterolo è tossico per le arterie.
Rappresenterebbe la principale causa di infarti, ictus e complicanze cardiovascolari.
Più il colesterolo aumenta e maggiore è il rischio. Viceversa più il suo tasso è basso e più il pericolo diminuisce.
Alcuni fautori di questa teoria, raccomandano quindi di abbassare al massimo il colesterolo. Ma queste sono solo delle ipotesi senza validazione scientifica. Sono credenze indotte dalle industrie farmaceutiche ed alimentari. E non hanno una base razionale”.
4. Colesterolo e infarto: nessun rapporto ?
D: Il colesterolo alto non è sinonimo di malattia cardiovascolare ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “L’aumento del colesterolo non è di per sé una causa di problemi cardiovascolari. Esso può per contro essere letto come una alterazione dello stile di vita nei parametri biologici, vera e unica cause della malattie cardiovascolari.
Chiaramente, il colesterolo è un semplice indicatore di rischio. Numerosi studi vanno in questa direzione.
Dagli anni ’70, i dati mostrano che la mortalità cardiaca rimane generalmente la stessa, a prescindere dal livello di colesterolo nel sangue.
Il nostro stile di vita e le nostre condizioni di esistenza, diminuiscono l’aspettativa e speranza di vita, non il colesterolo”.
5. Far abbassare il colesterolo non serve a niente
D: Il livello di colesterolo non fornisce alcuna protezione ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “No, far abbassare il tasso di colesterolo non serve a niente.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005 sono stati negativi sulla questione. Il tasso di colesterolo si può ridurre con la dieta o l’assunzione di farmaci. Ma se contemporaneamente, lo stile di vita non cambia, il rischio rimane lo stesso. Se per esempio una persona continua a fumare, pensando di essere protetto dalla statina, essa andrà verso il disastro”.
6. Statine: nessuna prevenzione
D: Le statine aiutano a proteggere dalle malattie cardiovascolari ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “No, non forniscono alcuna protezione.
Abbassano il colesterolo ma senza alcun effetto sulla mortalità. Molti studi su questi farmaci restano sospetti a causa del coinvolgimento delle industrie farmaceutiche.
Il programma ALLHAT del 2002, il solo sponsorizzato da istituzioni pubbliche indipendenti, non mostra alcuna protezione malgrado il colesterolo basso.
Tutti gli studi dopo il 2005 non mostrano alcun effetto sulla mortalità, a parte il recente e molto controverso studio Jupiter.
Sul rischio di ictus, non c’è nessuna prova o dato scientifico dell’utilità delle statine. Stessa cosa nell’insufficienza cardiaca”.
7. Gli effetti collaterali delle statine
D: Ci sono rischi per i pazienti che assumono le statine ?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “Le statine hanno numerosi effetti collaterali. Per le persone attive, sembrano influenzare la qualità della vita causando dolori muscolari e depressione.
A lungo termine, esiste anche un aumentato rischio di cancro, specialmente nelle persone con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior incidenza di cancro e numero di morti per cancro nei pazienti che usavano la pravastatina, rispetto alle persone senza trattamento.
Attenzione però, i pazienti non devono interrompere il trattamento farmacologico senza prima parlarne con il loro medico.
Ma la prescrizione di statine sembra peggiore del sangue infetto in termini di numeri. Ben 7 milioni di francesi prendono questi farmaci inutilmente”.
8. Le vere cause delle malattie cardiovascolari
D: Se il colesterolo non c’entra, cosa provoca gli infarti?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “L’infarto viene quando c’è un’arteria coronaria completamente bloccata. Nella maggioranza dei casi, la causa è un coagulo di sangue. La formazione del coagulo dipende da tre fattori: l’aggregazione delle piastrine sanguigne, la coagulazione e la fibrinolisi, un meccanismo anti coagulo. Il colesterolo interviene in uno di questi fenomeni.
Quanto alle lesioni aterosclerotiche, esse intasano le arterie in parte, ma mai completamente. Il colesterolo rappresenta al massimo il 10% di queste lesioni. Quindi 10% di una parziale ostruzione, che non è essa stessa responsabile dell’infarto. “
9. Come proteggere il cuore e le arterie
D: Quali misure dovrebbero essere prese per proteggersi dalle malattie cardiovascolari?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “Tutte le malattie cardiovascolari sono malattie legate allo stile di vita. Da qui l’importanza di agire in particolare su tre fattori: fumo, esercizio fisico e dieta.
Chiaramente, non fumare e cercare di respirare aria pulita. Si dovrebbe anche effettuare una adeguata attività fisica.
Per l’alimentazione, la dieta mediterranea ha dimostrato la sua efficacia clinica. In sintesi, una dieta ricca di cereali non raffinati, frutta e legumi freschi, legumi secchi, noci e frutta essiccata, olio d’oliva e erbe aromatiche.
10. Perché il mondo medico rimane in silenzio
D: Perché molti medici non condividono i loro dubbi sul colesterolo e statine?
R: Dr. Michel de Lorgeril: “In primo luogo, non hanno accesso ai media. Ma se molti medici non dicono nulla, è anche per paura. Uno dei più grandi epidemiologi mondiali ha appena letto il mio lavoro sullo studio Giove, che riguarda l’uso preventivo delle statine. Ha detto che approva e mi sostiene. Ma si rifiuta di co-firmare il mio articolo. Il motivo: l’università per cui lavora ha contratti con l’industria farmaceutica. Per quanto riguarda i medici di base, molti non hanno il coraggio di esprimere i loro dubbi a pazienti per paura di essere criticati dal cardiologo dell’ospedale. “
Fonti:
– Colesterolo, bugie e la propaganda, il dottor Michel de Lorgeril, ed. Thierry Souccar 2008 delorgerilm20071001ent1
– Effetti del Torcetrapib nei pazienti ad alto rischio di eventi coronarici, Barter PJ et al, N Engl J Med 2007 ..
– colesterolo HDL, livelli molto bassi di colesterolo LDL ed eventi cardiovascolari, Barter PJ et al, N Engl J Med, 2007
– i risultati principali in pazienti ipertesi moderatamente ipercolesterolemici randomizzati a pravastatina vs consueta attenzione: l’ALLHAT-LLT, ALLHAT Collaborative Research Group, JAMA, 2002.
– Rosuvastatina nei pazienti anziani con insufficienza cardiaca sistolica, Kjekhus J et al, N Engl J Med 2007
– Pravastatin in individui anziani a rischio di malattia vascolare (PROSPER): un trial randomizzato controllato, Pastore J et al, Lancet, 2002
– Alte dosi di atorvastatina vs simvastatina a dosaggio standard per la prevenzione secondaria efficace infarto del miocardio. Lo studio IDEAL: uno studio controllato randomizzato, Pedersen TR et al, JAMA,
2005
– La relazione betweens colesterolo e rischio di morte prematura per malattia coronarica è continuo e graduale? Accertamenti 356,222 screenees primarie del MRFIT, Stamler J et al, JAMA, 1986 ..
– Dieta mediterranea, tradizionale factoring rischio e il tasso di complicanze cardiovascolari efficace infarto del miocardio – Relazione finale del Lyon Diet Heart Study, De Lorgeril M et al ., Circulation, 1999
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Un lavoro pubblicato in agosto 2013 su JAMA Internal Medicine ha purtroppo documentato in modo rigoroso che l’uso prolungato dei calcio antagonisti (tra i farmaci più utilizzati al mondo per il controllo della pressione alta) aumenta in modo significativo la possibilità di contrarre il cancro della mammella
(Li CI et al, JAMA Intern Med. 2013 Aug 5.
doi: 10.1001/jamainternmed.2013.9071.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23921840
Il lavoro è stato effettuato da un gruppo di ricercatori statunitense e riguarda donne di età compresa tra i 55 e i 74 anni, cioè la fascia più classica di persone che utilizza questi farmaci. Si tratta del primo lavoro che definisce gli effetti a lungo termine della assunzione di questi farmaci (cosiddetti effetti “long term”), confermando alcuni sospetti che erano già stati avanzati da lavori pubblicati ancora nel 2003 sulla prestigiosa rivista Cancer.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14508839
In realtà il primo spunto di riflessione nasce dal fatto che non sempre è necessario trattare nelle persone oltre i 60 anni livelli di pressione elevati, e che anzi, spesso abbiamo effetti controproducenti dal trattamento di questi pazienti.
Inseguire il miraggio della pressione arteriosa a 130/75 anche a 70 anni può essere davvero controproducente.
E su queste pagine già da tempo abbiamo segnalato il rischio di caduta nella persona anziana indotto specificamente da un uso troppo “allegro” di questi farmaci.
Prima di essere una malattia, la pressione elevata è un segnale di squilibrio. Sopprimere il segnale con un farmaco senza riequilibrare il tutto può mantenere l’intero sistema sotto pressione e scatenare risposte inattese.
Se il farmaco diventa uno strumento che “nasconde” un segnale di squilibrio, ecco che le citochine infiammatorie, la resistenza insulinica e l’attivazione alterata del sistema immunitario determinano effetti potenzialmente disastrosi.
La ricerca americana porta ad identificare l’aumento di rischio di cancro alla mammella per l’uso di farmaci calcio antagonisti (tra i diversi prodotti esistenti, in Italia i più venduti sono la Nifedipina con Adalat e Nifedicor, l’Amlodipina con Monopina e Norvasc e la Nicardipina con Perdipina e Cardip), mentre diuretici e ACE inibitori sarebbero immuni da questi effetti.
Davvero, qualche alternativa ai cibi salati, senza eliminarli del tutto, potrebbe essere una buona idea per la salute, e si potrebbe anche rispolverare l’abbraccio come una delle possibili terapie della pressione elevata, come è stato dimostrato fin dal 2005, con un lavoro che ne segnala il valore preventivo sull’aumento dei valori pressori:
(Light KC et al, Biol Psychol. 2005 Apr;69(1):5-21. Epub 2004 Dec 29).
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15740822
By: Attilio Speciani ( Allergologo ed Immunologo) – Tratto da eurosalus.it
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Il Colesterolo NON è provocato dai cibi grassi ! – 20/04/2012
Un cardiochirurgo di fama mondiale ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache.
Noi medici con tutta la nostra formazione, la conoscenza e l’autorità spesso acquisiamo un ego piuttosto grande che tende a rendere difficile ammettere che abbiamo torto. Così, eccomi qui.
Ammetto di aver sbagliato. Da cardiochirurgo con 25 anni di esperienza, dopo aver effettuato oltre 5.000 interventi chirurgici a cuore aperto, oggi è il mio giorno per riparare al torto fatto come medico e scienziato.
Ho studiato per molti anni con altri medici importanti etichettati come “opinion makers” (autorità del settore).
Bombardati continuamente dalla letteratura scientifica, frequentando seminari di formazione, noi professionisti, abbiamo insistito che le malattie cardiache sono semplicemente il risultato della presenza di colesterolo nel sangue.
L’unica terapia accettata era prescrivere farmaci per abbassare il colesterolo e una dieta che limita fortemente l’assunzione di grassi. La limitazione di quest’ultimo, naturalmente, abbiamo creduto potesse far abbassare il colesterolo e quindi le malattie cardiache. Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica.
Non funziona !
Queste raccomandazioni non sono più scientificamente e moralmente difendibili. La scoperta pochi anni fa che l’infiammazione della parete arteriosa è la vera causa delle malattie cardiache, sta lentamente portando ad un cambiamento di paradigma nel modo in cui le malattie cardiache e altre malattie croniche saranno curate.
Le raccomandazioni dietetiche, a lungo termine, hanno creato epidemie di obesità e diabete, le cui conseguenze fanno impallidire qualsiasi piaga storica in termini di mortalità, sofferenza umana e disastrose conseguenze economiche.
Nonostante il fatto che il 25% della popolazione prende costosi farmaci che contengono statine e nonostante il fatto che abbiamo ridotto il contenuto di grassi della nostra dieta, più americani moriranno quest’anno di malattie cardiache rispetto al passato.
Le statistiche dell’American Heart Association mostrano che 75 milioni di americani soffre di malattie cardiache, 20 milioni hanno il diabete e 57 milioni hanno pre-diabete. Questi disturbi colpiscono le persone sempre più giovani in numero maggiore ogni anno.
In poche parole, senza un’ infiammazione presente nel corpo, non c’è modo che i grassi si accumulino sulle pareti del vaso sanguigno causando così malattie cardiache e ictus.
Senza l’infiammazione, il colesterolo è libero di muoversi in tutto il corpo come natura vuole. È l’infiammazione che causa l’accumulo di Grassi.
L’infiammazione non è una cosa complicata – è semplicemente una difesa naturale del corpo ad un invasore estraneo, come tossine, batteri o parassiti.
Il processo di infiammazione è perfetto nel modo in cui protegge il corpo da questi invasori batterici e virali. Tuttavia, se esponiamo frequentemente il corpo ai danni da tossine o alimenti che il corpo umano non è stato progettato per elaborare, si verifica una condizione chiamata infiammazione cronica.
L’infiammazione cronica è NOCIVA tanto quanto l’infiammazione acuta è BENEFICA.
Quale persona ragionevole vorrebbe intenzionalmente esporsi ripetutamente ad alimenti o altre sostanze che sono note per causare lesioni al corpo ? Beh, forse i fumatori, ma almeno hanno fatto questa scelta volontariamente.
Il resto di noi ha semplicemente seguito i consigli della dieta tradizionale a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di grassi polinsaturi e carboidrati, non sapendo che stavamo causando lesioni ripetute ai nostri vasi sanguigni.
Queste lesioni creano un’infiammazione cronica che porta a malattie cardiache, ictus, diabete e obesità.
Lasciatemelo ripetere: le lesioni e l’infiammazione dei nostri vasi sanguigni sono causate dalla dieta a basso contenuto di grassi raccomandata per anni dalla medicina tradizionale.
Quali sono i maggiori colpevoli dell’infiammazione cronica ?
Molto semplicemente, sono il sovraccarico di carboidrati semplici e altamente trasformati (zucchero, farina e tutti i prodotti derivati) e l’eccessivo consumo di omega-6, oli vegetali come soia, mais e girasole, che si trovano in molti alimenti trasformati.
Provate a pensare di strofinare ripetutamente con una spazzola rigida la nostra pelle morbida finché non diventa tutta rossa e quasi sanguinante. Pensate di fare questo più volte al giorno, tutti i giorni per cinque anni. Se si potesse sopportare questa dolorosa spazzolatura, si arriverebbe ad avere un’area gonfia, sanguinante e infetta che si aggrava dopo ogni ripetuto attacco. Questo è un buon modo per visualizzare il processo infiammatorio che potrebbe essere in corso nel vostro corpo in questo momento.
Il processo infiammatorio è lo stesso, indipendentemente da dove avviene, esternamente o internamente. Io ho guardato dentro migliaia e migliaia di arterie. La parete di un’arteria malata fa pensare proprio a qualcuno che la abbia ripetutamente strofinata con una spazzola. Più volte al giorno, ogni giorno, i cibi che mangiamo creano piccole ferite che si aggiungono a ferite, stimolando l’organismo a rispondere in modo continuo all’infiammazione.
Mentre noi assaporiamo il gusto di un dolce appena cotto, il nostro corpo risponde in modo allarmante, come se un invasore straniero fosse arrivato a dichiarare guerra. Gli alimenti carichi di zuccheri e carboidrati semplici o elaborati con oli omega-6 per la lunga conservazione, sono stati il pilastro della dieta americana per sei decenni. Questi alimenti hanno lentamente avvelenato tutti.
Come mai mangiando un semplice dolce l’infiammazione aumenta fino a farti male ?
Immaginate di versare dello sciroppo sulla vostra tastiera e di avere una visuale di ciò che avviene all’interno. Quando consumiamo carboidrati semplici come lo zucchero, lo zucchero nel sangue aumenta rapidamente.
In risposta, il pancreas secerne insulina il cui scopo primario è quello di guidare lo zucchero in ogni cellula in cui c’è fabbisogno di glucosio. Se la cellula è piena e non necessita di glucosio, lo zucchero in eccesso viene respinto per evitare di inceppare il meccanismo.
Quando le cellule già sature rifiutano il glucosio extra, lo zucchero nel sangue aumenta, viene prodotta più insulina e il glucosio viene convertito in grasso immagazzinato.
Cosa ha a che fare tutto questo con l’infiammazione ?
Il livello di glucosio viene controllato in un intervallo molto breve. Le molecole di zucchero in eccesso si uniscono ad una varietà di proteine che a loro volta vanno a colpire la parete del vaso sanguigno. Questo danno ripetuto alla parete del vaso sanguigno scatena l’infiammazione. Quando si supera il livello di zuccheri nel sangue più volte al giorno, ogni giorno, è esattamente come prendere della carta vetrata e strofinarla nei tuoi delicati vasi sanguigni.
Anche se non sei in grado di vederlo, ti assicuro che è così. L’ho visto in più di 5.000 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico in 25 anni, che hanno tutti un denominatore comune – l’infiammazione delle loro arterie.
Torniamo al nostro dolce.
Questo apparentemente innocente cibo, non contiene soltanto zuccheri, viene cotto in uno dei tanti oli omega-6 come la soia. Le patatine fritte sono immerse in olio di soia, prodotti alimentari trasformati sono realizzati con oli omega-6 per aumentare la durata di conservazione. Gli omega-6 sono essenziali: sono parte di ogni membrana cellulare e controllano ciò che accade dentro e fuori la cellula – però devono essere nel giusto equilibrio con gli omega-3.
Se l’equilibrio si sposta in un eccessivo consumo di omega-6, la membrana della cellula produce sostanze chimiche chiamate citochine che causano direttamente l’infiammazione.
La dieta americana tradizionale di oggi ha prodotto uno squilibrio estremo di questi due grassi. Il rapporto di squilibrio è nell’intervallo da 15:1 ad un massimo di 30:1 a favore degli omega-6. Questo indica l’enorme quantità di citochine che causano l’infiammazione. Un giusto, ottimale e sano equilibrio nell’alimentazione, sarebbe un rapporto 3:1.
A peggiorare le cose, l’eccesso di peso provocato da questi alimenti crea cellule di grasso sovraccaricate che a loro volta riversano grandi quantità di sostanze pro-infiammatorie che vanno ad aggiungersi ai danni causati dalla presenza di zucchero nel sangue. Il processo che è iniziato con un piccolo dolce si trasforma in un circolo vizioso nel corso del tempo, portando a problemi cardiaci, pressione alta, diabete e infine, il morbo di Alzheimer, mentre l’infiammazione continua senza sosta.
Non può sfuggire il fatto che più si consumano cibi preparati e trasformati, più agiamo sull’interruttore dell’infiammazione giorno dopo giorno. Il corpo umano non è in grado di elaborare, né è stato progettato per consumare, cibi ricchi di zuccheri e imbevuti di oli omega-6.
C’è solo un modo per spengere l’infiammazione; tornare ai cibi più vicini al loro stato naturale.
Per nutrire i muscoli, mangiare più proteine. Scegliere i carboidrati che sono molto complessi, come frutta e verdura. Ridurre o eliminare i grassi omega-6 come l’olio di mais e di soia e gli alimenti trasformati che causano l’infiammazione.
Un cucchiaio di olio di mais contiene 7280 mg di omega-6; uno di soia contiene 6.940 mg. È più salutare usare l’olio di oliva o burro da bovini allevati a fieno.
I grassi animali contengono meno del 20% di omega-6 e hanno molte meno probabilità di provocare una reazione infiammatoria rispetto agli oli polinsaturi apparentemente etichettati come sani.
Dimenticate la “scienza” che vi è stata inculcata nella testa per decenni. La scienza che afferma che i grassi saturi provocano malattie cardiovascolari, non dice il vero. Il pensiero scientifico che dice che i grassi saturi aumentano il colesterolo nel sangue non è attendibile.
Dal momento che ora sappiamo che il colesterolo non è la causa di malattie cardiache, la paura dei grassi saturi è ancora più assurda oggi.
La teoria sul colesterolo ha portato alle diete senza grassi, o a basso contenuto di grassi, creando cibi che stanno provocando un’epidemia di infiammazione.
La Medicina ufficiale ha commesso un terribile ERRORE quando ha consigliato di evitare i grassi saturi a favore di cibi ricchi di grassi omega-6. Ora abbiamo un’epidemia di infiammazione arteriosa che porta a malattie cardiache e ad altri “assassini silenziosi”.
Ciò che si può fare è scegliere alimenti integrali “della nonna” e non quelli trasformati e lavorati, che oggi “la mamma” acquista nelle grandi catene alimentari.
Eliminando gli alimenti che provocano infiammazione e con l’aggiunta di sostanze nutritive essenziali da prodotti alimentari freschi e non lavorati, si invertirà il processo di anni di nutrizione sbagliata e conseguentemente, i danni alle arterie.
Il Dr. Dwight Lundell è stato a capo del personale e Primario di Chirurgia all’Heart Hospital Banner, Mesa, AZ.
Il suo studio privato, Cardiac Care Center si trova a Mesa, AZ. Recentemente il dottor Lundell ha abbandonato la pratica chirurgica per concentrarsi sul trattamento nutrizionale delle malattie cardiache. Egli è il fondatore della Healthy Humans Foundation che promuove la salute umana con particolare attenzione su come aiutare le grandi aziende a promuovere il benessere. Egli è anche l’autore di The Cure for Heart Disease e The Great Cholesterol Lie.
Tradotto da: “La Leva di Archimede”
I farmaci anti Colesterolo sono TOSSICI
I più diffusi e più efficaci farmaci per combattere il colesterolo, le statine, potrebbero provocare dei danni agli occhi.
Questo è quanto emerge da una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista “Ophtalmology” e svolta dagli studiosi americani dell’Oregon Health & Science University e da altre ricerche nel mondo, tutti studi NON sponsorizzati dalle case farmaceutiche (Big Pharma)..
Tutti i farmaci anti-colesterolo impediscono alle pareti arteriose di autoripararsi, poiche’ eliminano proprio il materiale di cui hanno bisogno, e cioè il colesterolo, che è la fondamentale sostanza per riparare i danni causati dalle tossine dei veleni che ingeriamo e che di conseguenza causano infiammazione, per cui il “cattivo” colesterolo NON esiste, è tutto un business !