Il Calcio è il minerale più abbondante e la quinta sostanza più abbondante dell’organismo.
Circa il 99% del calcio nell’organismo è depositato nelle ossa e nei denti. Il rimanente 1% si trova nei tessuti molli, nei fluidi cellulari e nel sangue.
Esso partecipa al processo di coagulazione del sangue, di stimolazione dei nervi e dei muscoli, al funzionamento dell’ormone paratiroideo e al metabolismo della vitamina D.
vedi: Minerali + Sodio + POTASSIO + Ascorbato di Potassio + Cloruro di Magnesio
Il rapporto calcio-fosforo nelle ossa è di 2,5:1. Perché il calcio possa espletare al meglio la sua funzione, deve essere accompagnato da magnesio, fosforo e dalle vitamine A, C, D e possibilmente dalla vitamina E.
Per la stabilità ossea sono necessari la vitamina A, il magnesio e il fluoro. Il calcio si trova insieme al magnesio, il sodio, il fosforo, lo stronzio, il carbonato e il citrato.
In effetti, è stato visto che il calcio, di per sé (così come le vitamine o altre sostanza, si veda il post di ieri), non riesce ad essere utilizzato se non è – come dire – portato da altre sostanze, sostenuto da cofattori, amplificato da enzimi, trasportato da carrier specifici, o se nell’organismo sono presenti sostanze che tendono a contrastarne l’effetto. Quasi sempre il significato, la destinazione e l’efficacia di un minerale o una vitamina dipendono dalle sostanze con le quali convive nell’alimento di origine.
È per questo motivo che si può – anzi, si deve – parlare non solo di calcio in quanto tale, ma anche della sua provenienza.
Il fattore che pesa di più per la disponibilità e la destinazione di utilizzo di una sostanza nell’organismo è la sua origine biologica.
Dal punto di vista nutrizionale, vi segnalo che le migliori fonti in assoluto per il calcio osseo sono i semi di sesamo (tostati), i cavolacei (cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo broccolo…)
Le vie dei farmaci sono misteriose. Ma quelle degli integratori alimentari, che ricadono nella categoria dei medicinali da banco, lo sono ancora di più.
L’università di Harvard comincia a mettere in dubbio bustine e tavolette che promettono flaconi di salute e longevità. E citano l’esempio del calcio, sostanza essenziale per mantenere in salute le ossa e combattere l’osteoporosi.
Nei paesi dove si consumano più latticini, come quelli scandinavi, le fratture all’anca sono più frequenti che a Singapore, dove tra gli adulti non c’è l’abitudine a bere latte.
“E’ il paradosso del calcio – spiega Walter Willet, preside della cattedra di nutrizione all’università di Harvard in un’intervista con il settimanale Newsweek – i paesi dove l’apporto di calcio è più alto hanno i maggiori tassi di fratture alle ossa. Il contrario di quello che ci aspetteremmo”.
La spiegazione e’ questa: È stato ormai provato che il calcio come sostanza proveniente da latte, latticini e formaggi tende a disporsi principalmente sulla parte esterna dell’osso, creando una struttura “a tubo” piuttosto rigida. Questo potrebbe sembrare un vantaggio, ma una delle caratteristiche più importanti dell’osso sano è la sua elasticità: non marmo dunque, ma acciaio.
Una struttura rigida ha un carico di rottura più basso (cioè è meno resistente alla pressione), e resiste meno nel tempo.
In molti casi, l’anziano che cade e si spezza la testa del femore cade, nella maggior parte dei casi, perché l’osso si era già spezzato, essendo diventato nel corso dei decenni più duro e rigido.
Hanno fatto molto scalpore negli Usa le dichiarazioni, di recente rilasciate a Newsweek, da Walter Willet, capo della nutrizione della Scuola di salute pubblica dell’Università di Harvard – USA Mag 2010
“Né il latte né una dieta ad elevata quantità di calcio proteggono l’osso.
Al contrario, un’adeguata assunzione di vitamina D riduce il rischio di fratture”, che, tra l’altro, possono spiegare il mistero dei (pochi) studi positivi a favore del calcio: che hanno sempre utilizzato calcio e vitamina D insieme: l’effetto favorevole potrebbe quindi dipendere dalla vitamina e non dal calcio.
Di qui il “paradosso”: un eccesso di calcio introdotto con una dieta ricca di formaggi può avere come effetto finale un eccesso di perdita di calcio dalle ossa – vedi Osteoporosi.
“Il calcio, che rende l’osso resistente alle fratture, viene integrato meglio se proviene dai cibi, fondamentalmente da latte e formaggi, ma anche da frutta secca, cereali, legumi, carne e pesce azzurro” spiega Lorenzo Panella, responsabile dell’unità operativa di riabilitazione dell’Irccs Humanitas di Rozzano.
L’effetto di una dieta corretta si manifesta soprattutto in età giovanile, quando il metabolismo dell’osso è più orientato alla costruzione del tessuto, come aggiunge l’esperto: “L’osso è la riserva di calcio dell’organismo: quando serve per qualche reazione metabolica viene smobilitato dal tessuto a opera di cellule chiamate osteoclasti; quando ce n’è abbastanza, invece, viene integrato nello scheletro dagli osteoblasti Fino ai 40 anni, ma questa regola ovviamente non vale per tutti, e si ritorna sempre sullo stesso errore, calcolare l’essere umano standardizzato, che un’alimento e/o un farmaco faccia bene ad una persona non è detto che ne faccia in egual modo ad un’altra.
Vedi anche: Cancro + Acqua Basica
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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Fonti adeguate e salutari di calcio
In alcune culture il consumo di latte è sconosciuto, e questi popoli tipicamente assumono una media di 175-475 milligrammi di calcio al giorno. Nonostante ciò, queste popolazioni evidenziano bassi tassi di osteoporosi. Molti ricercatori sostengono che l’esercizio fisico e altri fattori influenzino maggiormente la comparsa di osteoporosi di quanto non sia in grado di fare la sola quantità di calcio della dieta.
Il calcio viene perso continuamente attraverso le urine, le feci e il sudore, e queste perdite vengono reintegrate attingendo ai depositi di calcio nell’osso, che cede quindi calcio in continuazione. Il calcio immagazzinato nell’osso viene poi reintegrato con quello alimentare.
Il fabbisogno di calcio cambia nel corso del ciclo vitale (vedi Fabbisogno di calcio).
Durante l’infanzia e l’adolescenza è estremamente importante garantire adeguate assunzioni di calcio. Fino ai 30 anni circa, le perdite di calcio sono generalmente inferiori alle quantità assunte. Dopo questa età, l’organismo entra in una situazione di “bilancio negativo del calcio”, il che significa che le ossa iniziano a perdere più calcio di quello che riescono a fissare. Quando viene perso troppo calcio, le ossa diventano fragili od “osteoporotiche”.
Il ritmo al quale il calcio viene perduto dipende, in parte, dal tipo e dalla quantità delle proteine della dieta e da alcune abitudini dello stile di vita.
Come ridurre le perdite di calcio:
Ecco i principali fattori che condizionano le perdite di calcio dall’organismo:
– Le diete ad elevato contenuto di proteine aumentano le perdite di calcio con le urine. Le proteine animali sono responsabili di perdite di calcio molto maggiori rispetto alle proteine vegetali.
– La caffeina aumenta le perdite di calcio con le urine.
– Le diete ricche di sodio aumentano le perdite di calcio con le urine.
– L’alcol inibisce l’assorbimento intestinale di calcio.
– Il boro può rallentare le perdite di calcio dall’osso.
– L’esercizio fisico rallenta la perdita di tessuto osseo ed è uno dei più importanti fattori per la salute dell’osso.
– L’alterazione del metabolismo
– I vaccini che determinano l’alterazione del metabolismo cellulare e quello della flora batterica e del sistema enzimatico
Le fonti di calcio
– L’esercizio fisico e una dieta a moderato contenuto di proteine aiutano a mantenere forti le ossa.
– Chi assume diete basate prevalentemente su cibi vegetali e conduce una vita attiva, probabilmente ha un fabbisogno di calcio inferiore a quello raccomandato. Il calcio è comunque un nutriente essenziale per tutti, ed è importante assumere regolarmente cibi ricchi di calcio.
– Le acque minerali ad elevato contenuto di calcio (oltre 300 mg/L) e povere di sodio (inferiore a 50 mg/L) costituiscono un’ottima fonte di calcio supplementare facilmente assimilabile. L’assunzione di 1.5-2 litri di acqua al giorno, preferibilmente fuori pasto, fornisce una quantità di calcio di almeno 450-600 mg.
Nella Tabella 1 è riportato il contenuto medio di calcio per 100 grammi di alimento. Basta uno sguardo veloce per capire quanto sia facile, con un po’ di attenzione, assumere tutto il calcio necessario.
Tratto da “Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali”, SSNV©2005)
Fabbisogno di calcio
Lattanti (6 mesi – 1 anno): 600 mg
Bambini 1-6 anni: 800 mg
Bambini 7-10 anni: 1000 mg
Ragazzi 11-17 anni, oppure in gestazione o allattamento: 1200 mg
Adulti 18-29 anni: 1000 mg
Uomini 30-59 anni: 800 mg
Uomini oltre i 60 anni: 1000 mg
Femmine 30-49 anni: 800 mg
Femmine oltre i 50 anni: 1200-1500mg
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN).
Tabelle di Composizione degli Alimenti, aggiornamento 2000, ©INRAN 2000, EDRA.
Tabella 1: contenuto di calcio dei cibi
Alimento | Calcio (mg) |
Cereali | |
Latte di riso addizionato di calcio (Rys)* | 130-120 |
Pane al malto, Grano saraceno, Crusca di frumento, Muesli, Pangrattato, Biscotti per l’infanzia | 110-104 |
Croissants, Farina d’avena, Pane di segale, Cornflakes, Biscotti wafers, Germe di frumento | 80-72 |
Riso parboiled crudo, Fette biscottate, Fiocchi d’avena | 60-54 |
Farro, Farina d’orzo, Frumento tenero | 43-35 |
Riso integrale crudo, Frumento duro, Farina di frumento integrale | 32-28 |
Pane di tipo integrale, Riso brillato crudo, Pizza con pomodoro, Biscotti secchi, Pasta di semola cruda, Pane formato rosetta, Pizza bianca | 25-20 |
Riso parboiled cotto, Farina di frumento tipo 0, Pane di tipo 0, Farina di frumento tipo 00, Miglio decorticato | 19-17 |
Mais, Pane di tipo 00, Orzo perlato, Grissini | 15-13 |
Legumi | |
Soia secca | 257 |
Farina di soia | 210 |
Tofu (Taifun)* | 159 |
Ceci secchi crudi, Fagioli crudi, Fagioli Cannellini secchi crudi | 142-132 |
Latte di soia addizionato con calcio (Provamel)* | 120 |
Fagioli Borlotti secchi crudi, Tempeh**, Fave secche sgusciate crude | 102-90 |
Ceci secchi cotti, Lenticchie secche crude, Fagiolini surgelati cotti | 58-56 |
Piselli secchi, Fagioli Cannellini secchi, Fagioli Borlotti secchi cotti, Lupini ammollati, Piselli freschi crudi, Fagioli Borlotti freschi crudi, Ceci in scatola scolati | 48-43 |
Piselli in scatola scolati, Fagioli Cannellini in scatola scolati, Fagioli dall’occhio secchi | 42-37 |
Fagiolini freschi crudi, Fagioli Borlotti in scatola scolati, Lenticchie secche cotte, Lenticchie in scatola scolate | 35-27 |
Fave fresche cotte, Fave fresche crude, Piselli surgelati | 26-20 |
Verdura | |
Salvia | 600 |
Pepe nero | 430 |
Rosmarino | 370 |
Tarassaco o dente di leone, Rughetta o rucola | 316-309 |
Basilico, Prezzemolo, Menta | 250-210 |
Spinaci surgelati, Foglie di rapa, Cicoria da taglio | 170-150 |
Agretti, Bieta cotta, Radicchio verde | 131-115 |
Broccoletti di rapa crudi, Cardi crudi, Indivia, Carciofi crudi | 97-86 |
Spinaci crudi, Cicoria di campo cruda, Cavolo broccolo verde ramoso crudo | 78-72 |
Bieta cruda, Cavolo cappuccio verde, Cavolo cappuccio rosso | 67-60 |
Porri crudi, Lattuga a cappuccio, Sedano rapa, Cipolline crude, Cavoli di bruxelles crudi | 54-51 |
Germogli di soia, Lattuga da taglio, Finocchi crudi, Lattuga, Cavolfiore crudo, Carote crude | 48-44 |
Rape crude, Ravanelli, Fiori di zucca, Radicchio rosso | 40-36 |
Sedano crudo, Patatine fritte in busta, Broccolo a testa crudo, Pomodori conserva, Vegetali misti surgelati (piselli, mais, carote, fagioli), Asparagi di campo crudi, Asparagi di bosco, Cipolle crude, Asparagi di serra, Tartufo nero, Funghi porcini, Zucchine crude, Barbabietole rosse crude, Zucca gialla | 31-24 |
Peperoncini piccanti, Cicoria witloof o indivia belga, Peperoni, Funghi ovuli, Cetrioli, Passata di pomodori | 18-16 |
Aglio, Melanzane crude, Pomodori da insalata, Patate, Succo di pomodori | 14-10 |
Frutta fresca, seccata e frutta secca | |
Tahin di sesamo (Rapunzel)* | 816 |
Mandorle dolci secche | 240 |
Fichi secchi | 186 |
Nocciole secche | 150 |
Crema di nocciole (Rapunzel)*, Noci, Pistacchi | 133-131 |
Albicocche disidratate, Noci secche | 86-83 |
Uva secca, Olive da tavola conservate | 78-70 |
Albicocche secche, Arachidi tostate, Olive verdi | 67-64 |
Olive nere, Pesche disidratate, Prugne secche, Ciliege candite, Castagne secche | 62-56 |
Arance, Lamponi, Pesche secche | 49-48 |
Fichi, Mirtilli, Mele disidratate, Pinoli | 43-40 |
Mora di rovo, Fragole, Mandarini, Clementine, Mandaranci, Castagne, Ciliege | 36-30 |
Uva, Kiwi, Cocco essiccato | 27-23 |
Pompelmo, Ananas, Albicocche, Nespole, Limoni | 17-14 |
Tabelle di Composizione degli Alimenti, aggiornamento 2000
Tratto dalla Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN 2000, EDRA).
*valore riportato dal produttore
** ag.uiuc.edu (WEB)
Calcio naturale lo si TROVA in:
Timo, per esempio, è una pianta ricca di calcio.
Con un rapporto di 1.260 mg di calcio per 100 grammi di cibo è un’ottima alternativa ai prodotti lattiero-caseari (non è facile da far digerire per i bambini a colazione …). Ma è anche il caso di alcune spezie come cumino, curry, cannella e anche il pepe. In alternativa, semi di sesamo con più di 960 mg di calcio per 100 g consumato. Le sardine sono anche un’ottima fonte di calcio.
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La BOMBA del Calcio – The Calcium Bomb
Un libro appena pubblicato, The Calcium Bomb: The Nanobacteria Link to Heart Disease and Cancer di Douglas Mulhall e Katja Hansen (Midpoint Trade Books, 2004) fornisce un elenco completo delle condizioni di salute invertite uccidendo i nanobatteri:
sclerosi della valvola aortica
calcoli alla vescica
speroni ossei
calcificazione delle protesi mammarie
depositi di calcio nella pelle (calcinosi cutanea)
calcoli renali
calcoli prostatici.
Gli autori sostengono che “nessuna dieta, farmaco o terapia ha mostrato prove cliniche di invertire ogni indicatore misurabile della malattia di cuore, tra cui l’infiammazione, la coagulazione e le placche morbide e dure che contengono depositi di calcio”. Essi sostengono che questo è perché nanobatteri sono la causa di depositi di calcio – e la medicina convenzionale non sta trattando i pazienti per nanobatteri. Gli studi discussi in The Calcium Bomb indicano che i nanobatteri si trovano nel sangue umano; si riproducono molto più lentamente della maggior parte dei virus e dei batteri; e possono essere osservati e coltivati dal sangue di esseri umani sani usando metodi speciali.
Ignorati dai medici convenzionali
L’idea che i batteri possano essere responsabili della calcificazione anormale di arterie, tessuti e organi è un concetto molto difficile da afferrare nel contesto di un sistema medico che si concentra su farmaci e interventi chirurgici che trattano i sintomi più spesso delle cause della malattia. La maggior parte dei medici crede che la causa della calcificazione anormale sia ancora inspiegabile.
I medici convenzionali credono che il sangue sia sterile, nonostante gli studi dell’ultimo decennio suggeriscano il contrario. La microscopia a campo scuro e varie tecniche di coltura del sangue hanno dimostrato la presenza di numerosi batteri e funghi che circolano nel sangue di persone sane, tra cui Bartonella, Brucella e Candida. I ricercatori sono stati in grado di isolare i nanobatteri dalla placca dell’arteria coronarica e hanno osservato calcoli renali in animali esposti ai nanobatteri. Tuttavia, invece di liberare il corpo dai nanobatteri, la presunta causa dei depositi di calcio, la pratica medica convenzionale è quella di eseguire un intervento chirurgico di bypass.
I quattro criteri
La medicina convenzionale richiede che quattro criteri, chiamati postulati di Koch (o leggi di Koch), siano soddisfatti per provare che, per esempio, un organismo come H. pylori è la causa delle ulcere peptiche. Nelle infezioni nanobatteriche, anche questi quattro postulati sono stati soddisfatti:
– Il microbo in questione deve essere rilevabile nell’ospite infetto in ogni fase della malattia.
– Il microbo deve essere isolato dall’ospite malato e coltivato in coltura pura.
– Quando gli animali sani suscettibili vengono infettati con gli agenti patogeni della coltura pura, devono manifestarsi i sintomi specifici della malattia.
– Il microbo deve essere ri-isolato dall’animale malato e corrispondere al microbo originale in coltura pura.
Nonostante abbia superato il test dei postulati di Koch, molti medici convenzionali continuano a sostenere che non ci sono abbastanza prove per giustificare un trattamento per sradicare i nanobatteri.
Ho i nanobatteri?
Uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Microbiology (marzo 2001) mostra la presenza di nanobatteri nei bovini da carne. L’infezione umana con i nanobatteri può essere il risultato del consumo di carne di mucche infette e di vaccini al siero bovino contaminati. Se hai mai avuto un vaccino, potresti ospitare i nanobatteri nel tuo sangue, nei tessuti e negli organi.
Ci sono fondamentalmente due modi per determinare se i nanobatteri sono presenti nel tuo corpo. I medici naturopati in Canada possono eseguire test per i nanobatteri inviando i campioni di sangue dei pazienti a un laboratorio di Montreal. The Calcium Bomb contiene anche informazioni su come ordinare kit casalinghi per testare i nanobatteri. Il test più accurato è un esame del sangue che misura sia gli antigeni che gli anticorpi legati ai nanobatteri. Un altro metodo è un tipo speciale di TAC cardiaca che calcola qualcosa chiamato punteggio di calcio. Più alto è il punteggio di calcio, più è probabile che l’individuo soffra di un’infezione da nanobatteri.
Sbarazzarsi dei nanobatteri
Una recente variazione della terapia chelante standard per via endovenosa attualmente funziona meglio per invertire le malattie causate dai nanobatteri. La terapia chelante EDTA (acido etilendiamminico tetra-acetico) utilizza una soluzione di aminoacidi per dissolvere i depositi di calcio nel corpo. Il principale uso medico accettato per la terapia chelante è quello di liberare il corpo da metalli pesanti tossici come piombo, cadmio, alluminio, rame, arsenico, mercurio e altre tossine. Alcuni medici, tuttavia, hanno utilizzato la terapia chelante per trattare la malattia coronarica, l’aterosclerosi, l’angina, la pressione alta, il diabete, la claudicazione intermittente (dolore e debolezza alle gambe), il morbo di Alzheimer, la degenerazione maculare, e altri problemi di circolazione. Molte malattie che coinvolgono la calcificazione possono beneficiare della chelazione orale o rettale.
Il modo per uccidere i nanobatteri e invertire le malattie che causano è quello di togliere il loro guscio di calcio con EDTA e poi attaccare i nanobatteri improvvisamente esposti con tetraciclina. Ad oggi, questo è l’unico antibiotico di provata efficacia. Quelli allergici alla tetraciclina possono usare sulfamidici e forse altri. È concepibile che si possano usare alternative naturali agli antibiotici prescritti (per esempio, olio di origano, berberina, argento colloidale, ecc.) ma, al momento in cui scrivo, nessuno ha ancora studiato queste alternative.
Il Dr. James Roberts è un cardiologo che ha avuto la maggiore esperienza nel trattamento della malattia coronarica utilizzando il protocollo raccomandato; è considerato un’autorità in materia. Il Dr. Roberts suggerisce che una combinazione di EDTA orale con antiossidanti di supporto più una supposta rettale di EDTA e 500 mg di tetraciclina, il tutto somministrato una volta al giorno prima di andare a letto, è il modo più efficace per liberare il corpo sia dai depositi patologici di calcio che dai nanobatteri.
Gli studi indicano che i livelli di EDTA nel sangue, quando si usa questo protocollo, rimangono alti 24 ore al giorno. I livelli di EDTA per via endovenosa, invece, tornano a zero poco dopo la rimozione della flebo. Livelli di EDTA più alti e più stabili assicurano un processo di chelazione più rapido ed efficace.
Il lavoro del Dr. Roberts suggerisce inoltre che il trattamento dei nanobatteri abbasserà sostanzialmente i livelli di calcio già entro quattro mesi dall’inizio dei trattamenti. Per i pazienti che hanno avuto attacchi di cuore o interventi di bypass, i trattamenti possono richiedere un anno o più prima che i punteggi di calcio cambino in meglio.
Raccomandato per i miei pazienti
Ho usato il protocollo di trattamento con i nanobatteri nella mia pratica per quasi un anno, soprattutto su persone che sono state consigliate dai loro specialisti che avrebbero dovuto vivere con i loro sintomi e non c’erano alternative disponibili. Anche in casi così gravi, ho notato almeno un miglioramento del 75% della placca arteriosa (come si vede negli ultrasuoni e nella TAC) e dei sintomi come la scarsa energia, il dolore al petto e la resistenza.
Mentre questo approccio alle malattie da calcificazione non è ancora ampiamente accettato né dalla medicina tradizionale né dai medici chelanti per via endovenosa, mi aspetto che questo cambi radicalmente nei prossimi anni.
Per ulteriori informazioni su The Calcium Bomb, vedere calcify.com.
Zoltan P. Rona, MD, MSc, ha uno studio medico privato a Toronto ed è l’autore del best-seller Return to The Joy of Health (alive Books, 2002). Visita highlevelwellness.ca.
– Fonte: alive #271, maggio 2005
Commento NdR: che il calcio ed i grassi accumulati, depositati e non metabolizzati (per l’alimentazione ERRATA – non crudista + uso di farmaci e/o Vaccini) vadano ad intasare il corpo, e’ un meccanismo ben noto alla Medicina naturale ed a quella ufficiale, ma cio’ che la medicina ufficiale non conosce e’ che tutto cio’ e’ mediato dai batteri + funghi della flora batterica autoctona e dalle conseguenze dell’accumulo di minerali e molecole organiche che interagiscono con e nel Terreno fisiologico.
Quindi questo studio che certifica, il “lavoro dei nanobatteri”, ovvero le interazioni delle nanoparticelle – vedi (A) – nell’organismo, per manifestare malessere e quindi sintomi che poi i medici ufficiali perche’ impreparati, erroneamente chiamano, sbagliando, con vari nomi, mentre la “malattia” e’ UNICA ed UNA SOLA, come ben spiegato dalla Medicina naturale, quadra perfettamente con cio’ che la Medicina Naturale insegna da sempre, che tutto cio’ che esiste nell’organismo e’ al servizio dell’evoluzione Spirituale dell’Essere (accumulo dell’in-form-azione per se e per l’Universo nel quale siamo); cio’ significa che quando sbaglia Etica, comportamenti, tutto l’organismo ne DEVE soffrirne, per cui si attuano in esso tutti i meccanismi per portare l’Essere alla sofferenza nel suo corpo, impedendo la qualita’ della sua vita ed in certi casi anche all’accorciamento della sua quantita’ di vita….cioe’ lo porta alla morte prematura, questo per insegnargli che deve cambiare comportamenti; tutto cio’ avviene, se non si ricorre al piu’ presto alle tecniche, della Medicina Naturale, Spiritual-Fisiche di riordino con la NON pratica, degli errori fino a quel momento commessi.
(A): Ascesa e caduta dei nanobatteri
Qualche anno fa i “nanobatteri” furono salutati come i più piccoli organismi viventi. Oggi sappiamo che sono qualcosa di diverso, ma quasi altrettanto insolito.
La scoperta di quelli che furono ritenuti batteri di dimensioni nanometriche provocò a suo tempo entusiasmo e stupore, perché apparivano troppo piccoli per essere vivi. L’attribuzione di proprietà e caratteristiche sempre nuove a quei minuscoli agenti patogeni è andata assai più in fretta della convalida scientifica dei risultati, finché vari scienziati, tra cui gli autori di questo articolo, hanno dimostrato che in realtà si trattava di forme di cristallizzazione aberrante di minerali e molecole organiche.
Le interazioni tra minerali e proteine che danno origine alle nanoparticelle rivelano però i dettagli di alcuni processi che possono effettivamente proteggere, o minacciare, la salute degli esseri umani.
By John D. Young e Jan Martel
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it