La Candida – Candida Albicans (fungo) – può essere un commensale innocuo, ma solo in “carica bassissima”. Ma quando si stanzia nei tessuti in ACIDOSI prolifera a dismisura per mancanza di antagonisti e genera tossine e quindi diviene Concausa naturale delle malattie degenerative e quindi del cancro.
vedi: Foto della Candida + COPROTERAPIA (assunzione di feci selezionate) + Sindrome della permeabilita’ intestinale ed autismo
Essa diventa patogena solo quando, per vari motivi, in genere alterazione del tipo di Terreno, “si allarga”, cioè prolifera e colonizza certi tessuti in acidosi.
Il criterio di patogenicita’ e cioè di tipo quantitativo, non è che la Candida “cattiva” sia qualitativamente diversa da quella “buona”, la sua probabile diversità possa essere differenziata in laboratorio.
Le infezioni da Candida (candidosi) sono emerse negli ultimi decenni come un rilevante problema sanitario.
Questi organismi di solito fanno parte della flora microbica normale dell’intestino e della cute ma causano malattia quando questa flora normale e’ alterata e quando sono compromesse le difese immunitarie. La vaginite da Candida e’ una delle infezioni più comuni che affligge almeno una volta dal 50 al 75% di tutte le donne e in una larga proporzione di esse ,dal 4 all’8%, diventa addirittura cronica e difficilmente trattabile con i comuni antimicotici, che anzi favoriscono l’emigrazione della Candida in altri luoghi…
Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino vedi: Batteri autoctoni
vedi anche: FLORA + Distribuzione della flora nell’intestino + BATTERI + MICROBI + Fermenti e feci + Sistema Ontogenetico dei Microbi + Nozione di terreno + Pleoformismo
Candida Albicans, a carica alta è un fungo killer, quando si moltiplica troppo !
Le forme invasive di candidosi e la candidemia sono infezioni causate da Candida, in grado di invadere vari organi e la circolazione sanguigna. Candida è al quarto posto nella classifica delle cause più diffuse delle infezioni ospedaliere in Italia, e la più diffusa fra le cause fungine. Le forme invasive delle infezioni da Candida sono causa anche di immunodepressione oltre ai vaccini che la favoriscono, rendendo i soggetti vaccinati immunocompromessi, come anche quelli affetti da cancro, da immunodeficienze (AIDS), quelli che hanno subito trapianti o gli ustionati. Tali infezioni sono associati con un tasso elevato di mortalità in questi pazienti in condizioni critiche.
Nei casi più gravi, le complicazioni possono riguardare ascessi polmonari, endocarditi, meningiti, endoftalmiti, ascessi cerebrali, artriti e, non ultimo, la candidosi disseminata, con un tasso di mortalità che può raggiungere il 50% anche con antibiotico-terapia, la quale nei casi di candidosi e’ assolutamente sconsigliata, perche’ favorisce la proliferazione della candida stessa.
La Candida è un genere di lieviti, la cui specie più importante è Candida albicans che causa infezioni fungine nell’uomo e negli animali, definite candidosi.
Coltivate in laboratorio in piastre agar, le colonie di Candida appaiono tondeggianti e di colore bianco o crema. Da questa caratteristica deriva il nome latino Albicans, che significa biancastro. Si conoscono circa 200 varianti di Candida (fonte Istituto Pasteur – Parigi) Si contano al contrario circa 20 sottospecie di Candida patogene.
Funghi della specie Candida fanno parte della normale flora microbica della pelle, della bocca, del tratto gastroenterico e della vagina.
Il fungo della Candida s’instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani poco dopo la nascita e qui rimane sempre presente. In condizioni normali, la Candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri, oltre all’eliminazione di materia organica morta.
La Candida anche se in piccole concentrazioni è normalmente presente nella vagina insieme ad altri batteri (più numerosi), che formano l’ecosistema vaginale.
All’origine dell’infezione c’è quasi sempre la rottura del delicato equilibrio della flora vaginale, composta da diversi abitanti (batteri, funghi) che convivono in armonia, sorvegliati da un garante dell'”ordine”, il bacillo di Doderlein, responsabile di mantenere l’acidità vaginale (indicata con una sigla, pH) a un livello ottimale.
Un pH alterato fa saltare questo delicato gioco di pesi e contrappesi: il bacillo di Doderlein non assolve più la sua funzione di controllo e la variegata popolazione vaginale entra in conflitto per ottenere la supremazia nella zona. Spesso la Candida ha la meglio e la sua moltiplicazione non ha più freni e prolifera a dismisura.
La Candida ha un’elettività per le mucose e per la pelle e questo fa capire molte cose sul meccanismo di propagazione e sui danni di questo fungo.
La Candida è parte della micro Flora batterica Autoctona Intestinale. – vedi: flora microbica autoctona
Quando essa prolifera a dismisura per mancanza di antagonisti e/o per un terreno ad essa propizio, è un fungo che rappresenta un forte attacco al sistema immunitario e, quindi, apre la via a tutte le forme patologiche, tra cui il cancro, di cui la Candida è un’importante causa favorente.
La Candida vive quindi da ospite nel nostro corpo e passa dalla forma latente e asintomatica alla forma clinica, molto fastidiosa quando trova condizioni favorevoli fra cui possiamo ricordare:
– la presenza di zucchero (è infatti un’affezione frequente e difficile da debellare nei diabetici) e/o di antibiotici che distruggono la flora antagonista ai funghi;
– la mancanza d’aria (può affliggere le unghie dei piedi per eccessivo uso delle scarpe da ginnastica e prende il nome di piede d’atleta)
– le scarse difese immunitarie in genere causate sopra tutto dalle profilassi vaccinali (infatti la bocca dei neonati vaccinati presentano frequentemente candidosi che prende il nome di mughetto);
– la distruzione, tramite farmaci e/o Vaccini, dei suoi naturali nemici (è molto facile avere una candidiasi dopo una terapia antibiotica che elimina dalla vagina il bacillo di Doderlein, al centro dell’ecosistema vaginale).
La candidosi o candidiasi è un’infezione da funghi del genere Candida, di cui Candida albicans è il più comune. è detta anche moniliasi. In alcuni casi di infezione, è possibile riscontrare la presenza di organismi fungini nel circolo sanguigno, in tal caso si parla di candidemia.
Recentemente anche Candida dubliniensis é stata segnalata come causa di infezioni, principalmente in pazienti immunodepressi, proprio perche’ ne e’ una concausa scatenante.
Negli individui immunocompromessi, l’infezione da candida può coinvolgere anche l’esofago e diventare sistemica. Nei casi più gravi la candida si moltiplica in modo anomalo e, attraverso l’intestino, può raggiungere il sangue dove libera le proprie tossine provocando la candidemia; essa puo’ anche emigrare in qualsiasi parte del corpo, se vi trova condizioni ideali di Terreno (acidosi e/o cellule malate e/o morte da metabolizzare; infatti essa e’ uno degli spazzini della flora batterica residente).
La Candida e’ quindi responsabile di un enorme gruppo di patologie, definite candidosi: essa è un nemico insidioso, non ben conosciuto dalla medicina ufficiale allopatica, molto più diffuso e molto più pericoloso di quanto non si pensi, essa e’ un parassita residente appartenente alla famiglia dei miceti (funghi).
La candidosi intestinale è dunque una particolare forma di disbiosi, un’alterazione dell’equilibrio intestinale.
La Candida è un organismo dimorfico, si presenta cioè in due forme.
1 – Normalmente, la candida è un simbionte, un fungo che appartiene, cioè, alla flora batterica “amica” e che partecipa alla digestione degli zuccheri tramite un processo di fermentazione.
– In condizioni normali, la candida è benefica, ma in alcune situazioni particolari, come un calo delle risposte immunitarie, in caso di terapie cortisoniche, antibiotiche, profialassi vaccinali, questo fungo può replicarsi eccessivamente, superare le difese dell’organismo e dare luogo alla candidosi.
– Nei soggetti non molto immunocompromessi, la candidosi si rileva generalmente solo nelle parti esposte e umide del corpo, come ad esempio:
– la cavità orale: il termine mughetto è comunemente usato per indicare una stomatite da Candida albicans, cioè una micosi a carico della mucosa orale.
– ascelle
– la vagina (vulvovaginite da candida); tenere presente che la Candida costituisce un normale saprofita della flora vaginale
Il giusto rapporto tra i vari componenti della flora vaginale (candida, bacillo di Doderlein, ed altri) consente di mantenere un pH normale (compreso tra 3,8 e 4,5) ed una giusta lubrificazione della vagina.
2 – Nella forma patologica, la candida diventa, invece, un parassita e crea una struttura molecolare molto lunga, che tramite la mucosa intestinale entra nel flusso sanguigno.
La presenza di candidosi è stata costantemente rilevata nell’apparato digerente, soprattutto negli immunodepressi (pazienti affetti da AIDS e pazienti sottoposti a chemioterapie per problemi oncologici) e nei cancerosi.
Essa prolifera a dismisura SOLO quando vi e’ un Terreno alterato
– alterazione del pH digestivo –
Uno degli effetti chiave della candidosi cronica è dato dai danni da essa causati alle pareti dell’intestino; danni che permettono l’infiltrazione di diverse sostanze tossiche ed antigeniche nel flusso sanguigno.
vedi: Malassorbimento
Gli effetti di questo passaggio si manifestano anche in forma allergica nelle persone che hanno le funzioni immunitarie abbassate, specie dalle profilassi vaccinali ed alle assunzioni di farmaci, specie cortisonici ed antibiotici, infatti l’assunzione di antibiotici sconvolge l’equilibrio, i giusti rapporti in cui vive la flora autoctona permettendo alle specie resistenti (funghi, che, ovviamente, non sono sensibili agli antibiotici, anzi se ne nutrono) di aumentare notevolmente la loro popolazione e quindi sopraffare la resistenza dell’ospite.
Candida albicans e cancro: questo lievito può indurre sviluppo o progressione del cancro ?
Crit Rev Microbiol. 2016; 42 (2): 181-93. doi: 10.3109 / 1040841X.2014.913004. Epub 2014, 25 giugno.
By: Ramirez-Garcia A 1, Rementeria A 1, Aguirre-Urizar JM 2, Moragues MD 3, Antoran A 1, Pellon A 1, Abad-Diaz-de-Cerio A 1, Hernando FL 1 – Informazioni sull’autore
1 – Dipartimento di immunologia, microbiologia e parassitologia.
2b – Dipartimento di stomatologia II, e.
3c – Dipartimento di Infermieristica, Università dei Paesi Baschi (UPV / EHU), Leioa, Spagna.
Estratto
Attualmente è in aumento la preoccupazione per la relazione tra infezioni microbiche e cancro.
Sempre più studi sostengono l’opinione che esiste un’associazione, soprattutto, quando gli agenti causali sono batteri o virus. Questa recensione aggiunge a questo, riassumendo prove che il fungo opportunistico Candida albicans aumenta il rischio di carcinogenesi e metastasi.
Fino agli ultimi anni, Candida spp. era fondamentalmente legato ai processi cancerosi in quanto è un agente patogeno opportunista che sfrutta lo stato immunosoppressivo dei pazienti, in particolare a causa della chemioterapia.
Al contrario, i risultati più recenti dimostrano che C. albicans è in grado di promuovere il cancro attraverso diversi meccanismi, come descritto nella revisione: produzione di sottoprodotti cancerogeni, innesco di infiammazione, induzione della risposta Th17 e mimetismo molecolare. Sottolineiamo la necessità non solo di controllare questo tipo di infezione durante il trattamento del cancro, specialmente dato il ruolo principale di questa specie di lievito nelle infezioni nosocomiali, ma anche di trovare nuovi approcci terapeutici per evitare l’effetto pro-tumorale di questa specie fungina.
PAROLE CHIAVE: Cancerogeno; cancerogenesi; infiammazione; metastasi; tumore
PMID: 24963692 DOI: 10,3109 / 1040841X.2014.913004
Tratto da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24963692
[Indicizzato per MEDLINE]
Candidosi Vaginale:
La composizione della flora vaginale va incontro a modificazioni qualitative e quantitative che sono in rapporto all’età, stato dello stress, utilizzo o meno di farmaci ma e soprattutto Vaccini, stato ormonale, attività sessuale e condizioni generali di salute della donna. In età prepubere il pH vaginale è maggiormente alcalino rispetto all’età adulta e tale dovrebbe rimanere, ma l’acidosi corporea con l’eta’ avanza se non ci si alimenta nel modo appropriato.
Al contrario, in età adulta il pH vaginale è più acido. In questo caso nel microambiente vaginale prevalgono i lattobacilli. Quest’ultimi sono destinati a ridursi progressivamente in menopausa quando, a causa dell’acidosi corporea e quindi della carenza estrogenica, la mucosa va incontro ad un processo di atrofia con diminuzione del glicogeno necessario per il loro metabolismo
L’elevata frequenza delle infezioni vaginali, massima intorno ai 30 anni, è sostanzialmente legata a due fattori fondamentali: la scarsa igiene personale del partner, le infiammazioni intestinali, disbiosi croniche e la conformazione anatomica del tratto vulvo-anale.
A ciò si sommano fattori concomitanti, quali ad esempio la variazione del pH vaginale, dovuta alla lenta e progressiva acidosi corporale (vedi sopra). Fisiologicamente esso è mantenuto acido dalla flora lattobacillare.
Altre variazioni del pH sono causate da farmaci e Vaccini o da modificazioni metaboliche che alterano l’ecosistema vaginale e favoriscono l’attecchimento e la crescita di forme patogene o lo sviluppo abnorme di forme saprofite.
Altri cofattori importanti sono il grado di ossigenazione e di umidità a livello vaginale, legati alla situazione fisiologica, cellulare e quindi ormonale della donna, il continuo contatto di fibre sintetiche, l’uso di detergenti intimi aggressivi e non ultimo, l’abuso di spray intimi deodoranti .
Il variare dei livelli di estrogeni durante il ciclo mestruale modifica la concentrazione di lattobacilli (maggiore durante il ciclo mestruale e minore durante la fase luteale) e ciò fa sì che si abbia un aumento dell’incidenza di vaginosi in fase post-mestruale.
La dott.ssa Eunice Carlson dell’Università del Michigan ha dimostrato che quando all’interno dell’organismo la Candida è attivamente presente contemporaneamente ad un altro agente come, per esempio, lo Stafilococco aureo, la tossicità di quest’ultimo ne risulta fortemente potenziata e può dar luogo alla letale Sindrome da Shock Tossico.
L’antibiotico disturba la produzione di sostanze nutritive (soprattutto la produzione di vitamina B, che viene prodotta dalla flora abituale) compromettendo l’integrità delle membrane mucose ed aprendovi delle brecce per gli organismi che non sarebbero in grado di attraversarle in condizioni di salute.
La normale flora batterica autoctona tiene a bada i funghi – quando essa viene danneggiata dagli antibiotici, permette ai funghi di colonizzare in modo abnorme l’intestino.
Poiché la flora autoctona non è più in grado di produrre anche la vitamine B, la quale svolge anche la funzione di mantenere il giusto grado di acidità del terreno intestinale, il rivestimento dell’intestino ne risulta danneggiato, permettendo l’infiltrazione nel flusso sanguigno non solo dei funghi ma anche di tutti i tipi di scorie che possono causare reazioni tossiche ed allergiche; esistono anche prove del fatto che la Candida prospera con gli antibiotici – (vedi l’aureomicina).
Anche il cortisone e’ responsabile di alterazioni tali da far proliferare la Candida.
Non dobbiamo dimenticare che l’intestino, specie il colon fino all’ampolla rettale, costituiscono il principale “serbatoio” per la Candida.
Una particolare frequenza di infezione è stata riscontrata nelle utilizzatrici di contraccettivi orali in quanto favorirebbero una maggiore adesività del fungo alla parete delle cellule, specie nelle donne obese ed in quelle che solitamente indossano pantaloni molto aderenti.
Queste le principali cause delle candidosi:
– terapia antibiotica sistemica o profilassi vaccinale di qualsiasi tipo.
– contraccettivi orali o vaginali
– biancheria intima non di cotone (sia per maschi che per le femmine)
– rapporti sessuali troppo frequenti ed irritanti.
Fattori di rischio associati ad episodi recidivanti (5% del totale), in genere dovuti ad una eradicazione parziale:
– immunodepressione
– gravidanza
La candidosi – dà luogo a molti sintomi disturbi più o meno gravi: irritabilità, alterazioni dell’umore, ascessi, eruzioni cutanee, disturbi di deglutizione, gonfiore addominale, rallentamento della digestione, disturbi intestinali (stipsi o diarrea ), infezioni vaginali, candidosi in varie parti del corpo, infiammazioni in genere, bronchiali e polmonari, asma, allergie, affaticamento cronico, depressione, immunodepressione, cancri e tumori, sclerosi, aids, poliomielite, distrofie, autismo, ecc.
.La candidosi induce anche un malassorbimento delle sostanze nutritive e, a lungo andare, uno stato di malnutrizione.
La Candida Albicans è solo uno di questi funghi che possono arrecare disturbi significativi, ma sicuramente il più frequente. Decisamente di minore importanza sono il Tricomonas ed i Batteri, che ormai negli ultimi 20 anni non rappresentano per l’area vaginale una problematica. Se la flogosi vulvo-vaginale risulta resistente ad un primo trattamento, sia esso locale o sistemico, con ogni probabilità si è di fronte ad una infezione da Monilia (cioè Candida). La Candia puo’ anche favorire l’insediamento di altri tipi di parassiti nell’intestino.
L’infezione da miceti può essere difficile da diagnosticare, anche per un bravo medico.
L’infezione è altamente contagiosa da donna a uomo (basta un contatto, ove esiste la candidosi, occasionale anche non sessuale) ma più difficile da uomo a donna in quanto nel liquido prostatico dell’uomo contagiato è presente solo una piccola carica, insufficiente a causare il contagio.
Si ha quindi necessità di molti rapporti sessuali che aumentino il pH vaginale e la deposizione di funghi con l’eiaculazione affinché ci sia il passaggio da uomo a donna. Tipiche le infezioni a “ping pong” nelle coppie sessuali.
La candidosi non influisce sulla gravidanza (un terzo delle gravide la presenta) ma la presenza di funghi di Candida nel liquido prostatico dell’uomo al concepimento è legato al rischio di malformazioni uro-genitali del nascituro (megauretere, criptorchidismo, ecc.). Sul piano clinico si osservano, vaginite o vulvo-vaginite e leucorrea bianca, densa e asciutta.
La diagnosi si pone sui rilievi clinici e dopo osservazione microscopica delle ife su di uno striscio del secreto vaginale.