COME CURARE la CANDIDA Albicans in modo naturale, senza farmaci che sono oltre a tutto inutili e pericolosi, perché la Candida quando si accorge del farmaco lo detetta e quindi o se ne nutre, come con gli antibiotici, oppure si rintana all’interno del tessuti e quindi pare che scompaia, in realtà quando si sospende l’antifungino essa ricompare inevitabilmente.
vedi: Sindrome della permeabilità intestinale ed autismo +
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
La diagnosi della candidosi, nella medicina allopatica, viene fatta in genere attraverso le tipiche perdite biancastre di una vaginite:
Di conseguenza quasi sempre la cura è costituita da terapie locali con ovuli antifungini e pomate; solo nei casi più resistenti si associano ad essi farmaci antifungini per via orale.
Test da fare in casa propria, per sapere se si ha la candida oppure no: https://vm.tiktok.com/ZGJtXJSe6/
Con ciò si dimentica un concetto fondamentale su cui si basa la medicina naturale, ossia che un sintomo in un’area specifica non è altro che il segnale di un’alterata funzionalità dell’intero organismo o di alcune parti di esso.
Perciò, secondo la medicina naturale è necessario avere un approccio globale, il riordino del pH dei liquidi del corpo.
Nel caso specifico l’esperienza insegna come la vaginite dipenda da un’alterazione di tutto l’ambiente addominale e quindi dell’intestino.
Perciò il primo intervento deve riguardare l’alimentazione ed il pH dei liquidi del corpo.
La voglia di zuccheri alla fine di un pasto, anche abbondante, non è altro che un segnale di protesta della candida, la quale vuole il suo nutrimento. Infatti se non trova cibo sufficiente essa comincia a morire e quindi produce tossine che vengono immediatamente rilevate dal corpo come messaggio negativo.
Quindi, piuttosto che sentire un aumento repentino di sostanze nocive, il corpo preferisce introdurre dolci.
È bene chiarire che il fungo, anche se tenuto sotto controllo, produce comunque tossine, anche se in minor quantità.
È fondamentale perciò eliminare tutti gli zuccheri raffinati nonché tutti i cibi che o fermentano o contengono lieviti (aceto, mollica di pane, alcolici).
È anche molto importante non mangiare frutta a fine pasto, ma solo un’ora prima o tre ore dopo, per impedire che zuccheri e carboidrati, fermentando assieme, contribuiscano alla crescita del fungo.
È necessario inoltre non trascurare la presenza di intolleranze alimentari che favorisce in genere l’infiammazione intestinale e di riflesso la candida.
Il secondo intervento riguarderà il controllo della digestione.
vedi anche Consigli Alimentari + Crudismo
Se infatti la digestione non avviene in modo completo, particelle troppo grosse di cibo entrano nella parte terminale dell’intestino contribuendo anch’esse al nutrimento ed alla mutazione della flora autoctona in “patogena”. Pertanto è assai utile un po’ di bicarbonato mezz’ora dopo i pasti oppure l’uso di enzimi digestivi.
Il medico naturale può, dopo un’attenta valutazione del caso, somministrare i fermenti lattici ad alta concentrazione oppure l’argilla. Quest’ultima in particolare assorbe le tossine prodotte dal fungo e aiuta a disinfiammare l’intestino: in questo modo saranno gli stessi anticorpi presenti sulle pareti intestinali a combattere più efficacemente il fungo.
Il terzo intervento riguarderà le terapie fitoterapiche o omeopatiche. vedi: Prodotti Naturali
Si può intervenire con erbe che aiutano la funzionalità dell’intestino, come l’anice, il cumino, il finocchio o il Pau d’Arco. Altre erbe con funzione digestiva o calmante l’infiammazione intestinale andranno valutate caso per caso.
Si deve ricorrere a terapie omeopatiche generali. Esse contribuiscono alla disintossicazione del fegato, del pancreas o dello stomaco favorendo una migliore digestione e quindi togliendo nutrimento al fungo.
Esistono inoltre preparati omeopatici specifici assai efficaci, basati su delle ricerche effettuate all’inizio del 1900, che avevano evidenziato la presenza dei funghi nel sangue.
Il quarto intervento riguarderà le cure naturali locali.
Si possono infatti applicare alla vagina preparati omeopatici alla calendula o alla propoli o all’hidrastis: essi sono in grado di inibire il fungo.
Si possono anche mettere poche gocce di oli essenziali quali il tea tree nell’acqua per fare lavande vaginali.
Per l’igiene intima si consigliano lavande vaginali con bicarbonato, il quale distrugge l’ambiente troppo acido preferito dal fungo, il sapone di Marsiglia e lavaggi con prodotti a base di fermenti lattici.
CONCLUDENDO:
La terapia della candida è articolata e complessa: infatti tutti gli organi coinvolti devono funzionare perfettamente.
In tal modo il sistema immunitario contrasta efficacemente i funghi e tutti i batteri patogeni che possono infiammare l’organismo.
Talvolta basta un intervento locale, ma nella maggioranza dei casi le cure sono più d’una. Non possono essere prescritte contemporaneamente perché l’organismo non è in grado di tollerare un eccessivo rilascio di tossine.
Pertanto è bene avere molta pazienza e accettare che una semplice pillola non è in grado di risolvere il problema.
L’esperienza dimostra che nella maggioranza dei casi ci vogliono molti mesi prima che l’organismo riprenda a funzionare correttamente. Sottovalutare o non prendere in considerazione uno dei quattro punti sovra esposti potrebbe rendere vani tutti gli sforzi del terapeuta.
By Luciano Rizzo – Tratto da: biospazio.it
Nella cura naturale della candidosi, molto utile sono i semi di Pompelmo, biologici (attenzione che non contengano del benzetonio) ed altri prodotti in Commercio
Oppure con Ascorbato di Potassio seguendo le indicazioni adatte.
Leggere anche Idro colon Terapia e Fermenti lattici
Le popolazioni in Asia trattano la candida utilizzando un cucchiaino di sale sciolto in mezzo bicchiere di acqua aggiungendo acido citrico e vit.C.
Candidosi vaginale – Supposte d’Aglio
Veloci da fare, di facile uso e molto efficaci le supposte d’aglio sono il rimedio preferito di molte donne.
Ecco le modalità per preparare la supposta d’Aglio:
– Sbucciate l’aglio (alcuni che ritengono che non si deve rompere o perforare l’aglio dato che l’olio può causare bruciore nella vagina, altri ritengono che tale precauzione non sia necessaria, ma anzi che l’aglio deve essere perforato o rotto in modo da permettere all’olio di fuori uscire).
– Avvolgete l’aglio con un pezzetto sottile di garza, piegate la garza in due, attorcigliatela e formate una coda. Sembrerà un tampone di garza con una codina.
– Inserite la supposta bene all’interno della cavità vaginale. Per un piu’ facile inserimento potete applicare sulla garza dell’olio. Inserite una supposta ogni 3-5 ore, rimuovendo prima la supposta vecchia. Ripetete questo processo per 3-5 giorni fino a quando l’infezione sarà sparita.
Candida Albicans:
un nome apparentemente così “candido” e poetico…. che cela però una natura insidiosa e subdola, silenziosa, purtroppo poco conosciuta, poco considerata e sottovalutata. La Candida sembra essere il male del XX secolo, un male che si espande silente in una realtà in cui l’essere umano assomiglia sempre più a una macchina di produzione, in cui i suoi valori, la sua essenza e la sua dignità vengono sottomessi e soffocati.
Sin dalla nascita viviamo immersi in un mondo di microbi con i quali abbiamo un rapporto di perfetta simbiosi. Semplicemente vi sono milioni di batteri e funghi che vivono nel nostro corpo senza recarci alcun danno se li rispettiamo; anzi molti di essi sono degli alleati preziosi ed indispensabili per la nostra salute e per il funzionamento di molti processi fisiologici. In un intestino sano vi sono oltre 400 specie di microrganismi, i quali servono a mantenere attivo ed efficiente il preziosissimo sistema immunitario.
Appare evidente quindi che se questa flora batterica “buona” viene compromessa (NdR: esempio dai Vaccini), l’efficienza e l’equilibrio dell’intero sistema immunitario viene a vacillare.
Uno dei meccanismi più importanti delle nostre difese sono i Globuli Bianchi, i quali per poter lavorare bene hanno bisogno dell’apporto delle vitamine A, B1, B2, B3, B6, B12, Biotina, Niacinamide, Acido Pantotenico, e di un perfetto equilibrio di minerali e aminoacidi.
È molto importante sapere che la maggior parte delle malattie dette infettive non sono la conseguenza di un attacco di virus, batteri e funghi, ma sono la conseguenza di un indebolimento e di una carenza del sistema immunitario, il quale ha abbassato la “guardia” lasciando che l’organismo microbico si riproduca e divenga patogeno, ovvero dannoso e distruttivo, per il suo “ospite”, uomo o altro animale che sia.
Ecco perché, a fronte di una presunta “epidemia”, vi sono alcune persone che si ammalano ed altre invece no, in quanto trattasi sempre di autoammalamento e non di presunto ed inesistente contagio….
La Candida nasce e vive nell’intestino, coesiste in pace con il suo ospite fino a quando, a causa di vari fattori, il sistema immunitario si indebolisce ed essa si moltiplica a dismisura, mutando anche in una forma più invasiva caratterizzata da tentacoli in accrescimento (hiphae), che si attaccano alle pareti dell’intestino rendendolo poroso e permeabile, consentendo così alle micotossine create da essa di andare in circolo in tutto l’organismo colonizzando altri organi e causando nuove infezioni. È capace di provocare, nella maggioranza dei casi, infezioni del cavo orale, della cute, della vagina.
Un intestino sano è la prima difesa, il pilastro portante della salute di un organismo, della forza ed efficacia del sistema immunitario che sarà così in grado di affrontare e vincere le innumerevoli insidie della vita quotidiana. Ma un intestino sano è sinonimo di un sistema ecologico biologico bilanciato, dove vi siano sufficienti germi alleati per combattere quelli nemici o per tenere sotto controllo funghi e lieviti.
Questo però risulta sempre più difficile vivendo in un mondo altamente inquinato, con un uso eccessivo di farmaci, di alcolici, di additivi, di conservanti e coloranti, di pesticidi e diserbanti, di cibi impoveriti ed “energeticamente morti”, di zuccheri, di lieviti chimici..
Quando la Candida supera i livelli fisiologici di guardia, tutto l’intero organismo si indebolisce, lasciando un terreno fertile per l’attecchimento anche di altri funghi, provocando l’incremento di batteri e virus dannosi per la salute. Inoltre la Candida e gli altri funghi dannosi, quando colonizzano l’intestino, danneggiano gli enzimi indispensabili nella digestione dei cibi, provocando così un rallentamento della digestione, meteorismo, intolleranze alimentari, allergie e altri svariati sintomi.
Ecco perché anche persone che hanno un’alimentazione corretta spesso hanno problemi intestinali e digestivi.
Per SAPERNE di PIÙ
Pensate che tre miliardi di anni fa, agli albori della Terra, quando non vi erano ancora forme di vita vegetali e animali, i suoi abitanti erano i microrganismi e soprattutto i lieviti. La Candida è innanzitutto un fungo. La famiglia dei funghi include i lieviti e le muffe.
I lieviti sono dei funghi unicellulari che si moltiplicano molto velocemente, e crescono in ambiente acido (pH 4) e ricco di zuccheri e amidi. Essi sono capaci, grazie ad un enzima, di convertire lo zucchero in etanolo; questo processo provoca il rilascio di anidride carbonica. Ad esempio il pane si gonfia (lievita) proprio a causa della produzione di questo gas.
Anche l’acido citrico, l’acido ossalico e l’acido butirrico, sono formati da questo processo fermentativo del fungo. Non tutti i funghi sono dannosi, alcuni sono utili per la digestione, per la cucina, per la panificazione, per produrre antibiotici. L’acido butirrico, accennato sopra, fornisce energia indispensabile alle cellule dell’intestino per il loro veloce accrescimento, e nei casi di patologie serve per affrettare la guarigione.
La carenza di acido butirrico, in soggetti predisposti, può portare a malattie intestinali. Altri funghi invece sono responsabili di varie malattie nell’uomo, negli animali e nelle piante. Sono conosciuti oltre 250 tipi di lieviti, di cui circa 140 possono vivere in armonia con l’organismo umano.
PSICOSOMATICA
Ma la Candida è la conseguenza e il sintomo di problematiche ben più profonde, che risiedono nella parte emozionale e mentale, e che variano da individuo a individuo. Ricordiamo che l’intestino è il nostro secondo cervello (il cervello enterico), esso è infatti legato direttamente al Cervello e al sistema nervoso centrale. Basti pensare che quando siamo preoccupati, ansiosi e stressati, immediatamente ne risentiamo a livello dell’apparato digerente e in particolare dell’intestino. Un’infezione da candida che invade l’intestino è il sintomo di un sovraccarico tossinico, di un indebolimento della flora batterica, di un affaticamento dovuto ad un’alimentazione errata e disordinata, di lunghi e continui periodi di stress.
Cosa succede però nell’ambito del cervello più nobile, dove risiedono il pensiero, la mente, le emozioni ? È come quando un marinaio perde il controllo del timone della barca, rimanendo così in balìa delle onde alte e minacciose.
Vi è una vulnerabilità di fondo, profonda e dolorosa, nei confronti delle varie situazioni difficili che la vita ci pone sul cammino; un modo di vedere la realtà con stereotipi e regole rigide e intransigenti, che soffocano la parte più spontanea e istintiva offuscando la personalità della persona, quindi facendole perdere la propria identità, e perdendo di vista il vero scopo della propria vita.
I SINTOMI
Le tossine della Candida possono provocare svariati sintomi.
Sovrappeso corporeo e incapacità di dimagrire, sottopeso corporeo, compulsioni alimentari, intolleranze alimentari, allergie, squilibri ormonali, ritenzione idrica, secrezioni vaginali, cistiti croniche, infezioni all’orecchio, congiuntiviti, dolori muscolari e articolari, infiammazioni apparato genitale maschile e femminile, problemi cutanei, infiammazione del tubo digerente, mal di gola, sinusite, forfora, alopecia. Può provocare inoltre vari sintomi psicologici: sindrome da fatica cronica, agitazione, instabilità dell’umore, insonnia, ansia, depressione. Molto spesso è proprio lo stress a scatenare la proliferazione della Candida.
DONNA e CANDIDA
L’incidenza di candidosi è più elevata nella donna che nell’uomo. Probabilmente l’uso dei contraccettivi ormonali può esserne la spiegazione. L’uso infatti di contraccettivi orali ha dimostrato un aumento di glucosio all’interno della vagina, creando così un terreno ideale per la crescita dei lieviti e della Candida, che com’è noto sono “golosi” di zuccheri. Durante la fase premestruale, la gravidanza, e soprattutto durante l’assunzione di cortisone, si può alterare l’equilibrio acido-basico delle secrezioni vaginali, incoraggiando così la crescita di funghi.
PREVENIRE la CANDIDA
Importante mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di vitamine e sali minerali. Assumere frutta e verdura a volontà a pranzo e a cena. Importante sapere che il nostro apparato digerente è adatto per digerire cibi grezzi, non raffinati e a basso regime di proteine, soprattutto quelle di origine animale (carne, latte, formaggi, uova).
Usare pasta e riso integrali e biologici. L’organismo ha bisogno di cibi “vivi” per creare la Vita, quindi assumere frutta e verdura crudi, perché la cottura distrugge i nutrienti e gli enzimi.
Lo stress prolungato (distress) può provocare l’esaurimento delle surrenali e l’abbassamento delle difese immunitarie, cercare allora di mantenere uno stile di vita il più naturale possibile, facendo passeggiate nel verde e rispettando i propri cicli biologici. Importante è bere molta acqua, almeno 1,5 lt al giorno (NdR: a pH 7,35-8).
RIMEDI
Le cure per la Candida adottate dalla medicina ufficiale sono solitamente a base di fungicidi e di antibiotici, i quali aggravano ulteriormente la situazione, perché distruggono tutta la flora batterica buona del nostro organismo, indebolendo ulteriormente il sistema immunitario, senza peraltro andare all’origine di tale infezione. Importante è capire la causa vera di tale indebolimento, e per questo ci si può far aiutare da un bravo medico omeopata o naturopata, i quali useranno cure a base di prodotti omeopatici, nutrizionali, fitoterapici, oli essenziali, probiotici, che senz’altro risolveranno il problema definitivamente. Importante prima di tutto seguire un’alimentazione disintossicante per qualche giorno a base di verdura cruda e frutta. Poi mantenere una dieta alimentare semplice e genuina: evitare l’alcol (vino, birra, superalcolici), ricco di zuccheri e lieviti.
Non usare cibi “troppo bianchi” (zucchero bianco, pasta raffinata, riso raffinato, dolci, pane bianco, alimenti lievitati in genere), che non sono mai veramente naturali e salutari.
Moderare (NdR: meglio se li eliminate) i latticini, soprattutto quelli stagionati, e la carne (che inoltre innalza il colesterolo) Evitare i funghi, gli insaccati, i cibi grassi ed i fritti.
Mangiare ogni giorno frutta e verdura a volontà, soprattutto gli ortaggi che contengono Inulina (ne è molto ricca la cicoria)
Riequilibrare la flora batterica con prodotti a base di probiotici (fermenti lattici di vari ceppi, che ne contengano sui sei/dieci miliardi) e di vitamine del gruppo B, soprattutto la Vit. B6 e B12.
Bere molta acqua, e ritrovare uno stile di vita più salutare, ritagliandosi degli spazi, nell’arco della giornata, per prendersi cura di se stessi.
Tratto da: solaris.it
Anche se la Candida è un “commensale” residente nell’intestino, essa è utile fintanto che essa rimane nei giusti rapporti con la flora microbica autoctona, ma se essa prolifera a dismisura, per mancanza di antagonisti (microbi), essa può, oltre a generare problemi intestinali, anche per le micotossine che essa emana, anche emigrare altrove nell’organismo, generando altri problemi difficili da estirpare, se non si riordina il terreno e la si rimette nelle sue abituali e normali condizioni ambientali intestinali.
Spesso si parla di Candida e di terapie utili a debellarla: molti la ricercano nelle feci con metodiche diverse, spesso è individuata, ma è utile ricordare che la candida è costantemente presente, ma non rappresenta il nemico “principale”.
Per ottenere la sua riduzione alla sua normale funzione, è utile modificare l’ambiente, il Terreno in cui vive utilizzando probiotici specifici e cloruro di magnesio. Si ottiene così una stabilità nel trattamento senza dover far ricorso ad antimicotici, che oltre a non servire che temporaneamente, divengono un “cibo” per la candida stessa, la quale quando incontra l’antimicotico, essa nella prima fase si ritrae all’interno dei tessuti, fin tanto che l’antimicotico è in loco, per poi ritornare all’esterno delle mucose come e piu’ di prima, e nutrendosi dei successivi antimicotici utilizzati, che la fanno proliferare ancora di piu’ !
Fisiologia
Per curare le infiammazioni anche da Candida ci sono rimedi naturali molto efficaci….
Ma la Cura per eccellenza è l’alimentazione Crudista, che porta i liquidi del corpo a pH alcalino=basico, cioe’ non acido.
In aggiunta al crudismo, per velocizzare il riordino della candida e molto altro ancora:
Ogni persona con un problema di funghi (nelle viscere o sulla pelle) ha un corpo acido (pH <7,35).
I funghi sono microorganismi acidofili, ciò significa che hanno bisogno di un ambiente acido per vivere e prosperare. Una delle cose più importanti che puoi fare per eliminare la proliferazione dei funghi in modo rapido e definitivo è alcalinizzare le acque del proprio corpo e alzarne il pH fino a circa 8-9.
È possibile farlo assumendo acqua alcalina a pH 8-9, oppure assumendo un cucchiaio di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua 2 volte al giorno. Nel caso in cui l’acqua del rubinetto sia acida, cosa molto comune, acquistare la cartine tornasole, e controllare il tutto. Aggiungete tanto bicarbonato di sodio quanto basta per ottenere un pH di circa 8-9.
Molto utili in caso di Candida è l’utilizzo di questi batteri:
Enterococco Faecium (attenzione NON il Faecalis) ed il Saccaromyces Boulardii !
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Nuova cura contro candidosi resistente – Brevettata dopo ricerca congiunta Iss- Università Firenze
(ANSA) – Firenze, 9 Mar. 2009
Arrivano nuovi composti per il trattamento delle infezioni da fungo Candida albicans che si mostrano resistenti ai farmaci antifungini. Sono stati brevettati grazie ad una ricerca congiunta tra l’Iss e l’Università di Firenze.
“L’obiettivo, hanno detto i professori Cassone e Guarna, è sviluppare un farmaco che possa funzionare nel trattamento delle candidosi di soggetti immunodepressi, come quelli affetti da Aids o da patologie tumorali, in cui l’esito di queste infezioni può essere facilmente letale”.
Commento NdR. indirettamente confermano che, come noi sosteniamo da decenni, la Candida è presente e quindi alla “base” dei malati di Aids e nei Cancerosi.
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Candida prolifera negli immunodepressi.
I ricercatori hanno scoperto che una proteina prodotta dal fungo Candida Albicans imita le azioni di una specifica proteina dei mammiferi, forse migliorando le possibilità dell’organismo di prosperare nei pazienti immunodepressi.
In un documento nell’ultimo numero della rivista Science, i ricercatori universitari hanno riferito che la capacità del fungo di aderire alle cellule che rivestono le superfici mucose della bocca dipende dalla presenza di questa proteina. Se la proteina manca, la Candida semplicemente non può aderire.
La Candida Albicans è uno dei molti organismi microscopici che vivono all’interno dei mammiferi, compresi gli esseri umani. Normalmente esiste a bassi livelli nel tratto gastrointestinale (GI). Ma negli esseri umani, quando il sistema immunitario è indebolito – come lo è nei pazienti con AIDS, nelle persone HIV positive, nei trapiantati e nei pazienti in chemioterapia – il fungo può proliferare.
Alcune infezioni, come il mughetto nei neonati e la vaginite nelle donne, possono essere lievi. Ma tra le infezioni gravi che i pazienti acquisiscono mentre sono in ospedale – le cosiddette infezioni nosocomiali – la Candida è tra i primi cinque patogeni ed è potenzialmente fatale.
Occasionalmente, questi focolai possono fare breccia nel tratto gastrointestinale e infiltrarsi nel flusso sanguigno e negli organi solidi, causando l’arresto di questi ultimi a causa dei danni ai tessuti e della quantità di funghi presenti.
Paula Sundstrom, professore associato di microbiologia medica e immunologia presso la Ohio State University, e Janet Staab, un borsista post-dottorato nello stesso dipartimento, ha voluto scoprire come Candida può diventare così prolifica.
L’organismo di solito cresce in forma di lievito per gemmazione. Ma quando le condizioni sono giuste – come lo sono nel corpo umano in pazienti immunodepressi – Candida Albicans cresce inviando filamenti, diffondendo attraverso e penetrando nelle cellule epiteliali, o pelle, come l’edera attraverso il cortile. Sundstrom ha concentrato la loro ricerca su come questi filamenti sono stati in grado di aderire così fortemente alle cellule epiteliali della mucosa, favorendo la crescita dei filamenti.
“Crediamo che lo scopo di questa adesione sia semplicemente quello di far sì che l’organismo possa rimanere fermo e non essere lavato via dai fluidi all’interno del tratto gastrointestinale”, ha detto. “Il comportamento invasivo di questi filamenti mi ha fatto iniziare a cercare proteine specifiche nei filamenti di Candida quando ero uno studente laureato all’Università di Washington a Seattle”.
Il lavoro precedente l’aveva portata a identificare un gene specifico responsabile della produzione di una proteina che può legarsi ad altre proteine utilizzando un enzima chiamato transglutaminasi. La proteina serve come substrato, o ancora, su cui l’enzima può costruire molecole più grandi ed essenziali.
Le transglutaminasi sono enzimi ben noti nei mammiferi, anche se sono rare o assenti nei funghi. Ma nella Candida, i ricercatori hanno trovato una proteina che si lega anche alla transglutaminasi.
“Ci siamo chiesti perché la Candida dovrebbe avere una proteina substrato per questi enzimi dei mammiferi”, ha detto Sundstrom. “Stiamo parlando di una proteina fungina che è un substrato per un enzima dei mammiferi. Questo enzima è speciale perché può legare insieme le proteine, due proteine diverse. La maggior parte degli enzimi non lo fa”.
Hanno scoperto che quando la proteina nei filamenti dei funghi usa l’enzima per collegarsi alla proteina nelle cellule epiteliali, forma un legame covalente – il tipo più forte possibile – dandole grandi capacità adesive. Questo tipo di adesione covalente non è stato descritto in precedenza in alcun virus, batteri, funghi o altri microrganismi.
Diversi anni fa, S.D. Bradway, un ex assistente professore di parodontologia all’Ohio State e co-autore di questo articolo, ha dimostrato che Candida Albicans potrebbe formare attacchi stabili. Tuttavia, quel lavoro non ha identificato quali proteine erano coinvolte.
Il gruppo di Sundstrom ha usato un ceppo di Candida in cui la proteina legante la transglutaminasi era stata rimossa e ha testato la sua capacità di aderire alle cellule della mucosa orale umana. Senza la proteina, c’era una riduzione di cinque volte nella capacità della Candida di attaccarsi.
Quando il gene è stato sostituito, si sono formati nuovamente degli attacchi stabili. Questo ha dimostrato che il gene appena scoperto da Sundstrom era una chiave nella capacità del fungo di aderire alle cellule dei mammiferi. “Questo ci ha dato la prova che questi attacchi molto stretti si formano tra i filamenti della Candida e le cellule epiteliali e che dipendono dalla presenza di questo gene (e la sua successiva proteina)”, ha detto.
I ricercatori hanno voluto testare se questa scoperta potrebbe essere importante nel causare le attuali infezioni da Candida, così come la maggiore capacità dell’organismo di resistere.
Hanno iniettato un gruppo di topi con ceppi di Candida con la proteina legante la transglutaminasi intatta e un altro gruppo con Candida senza la proteina. I topi del primo gruppo sono rapidamente soccombuti alle infezioni, mentre quelli che hanno ricevuto Candida senza proteina sono andati molto meglio. Questo ha dimostrato che la presenza della proteina gioca un ruolo importante nel corso della malattia.
Sundstrom ha depositato un brevetto basato sulla sua ricerca.
Insieme a Staab, Sundstrom e Bradway, P.L. Fidel della Louisiana State University ha contribuito alla ricerca. Lo studio è stato sostenuto sia dall’Istituto Nazionale di Ricerca Dentale e Craniofacciale che dall’Istituto Nazionale di Allergia e Malattie Infettive.
Fonte : SIMONCINI CANCER THERAPY – NEWS – COLUMBUS, Ohio, 2008
PREVENZIONE per la CANDIDOSI
Per ridurre il rischio di candidiasi è bene evitare al meglio tutte le possibili cause scatenanti.
Per quanto riguarda la candidiasi vaginale le misure preventive comprendono:
– Evitare di indossare indumenti intimi troppo stretti e in tessuti sintetici.
– Evitare i lavaggi vaginali che possono rimuovere batteri utili a proteggere dalle infezioni.
– Evitare prodotti per l’igiene intima profumati artificialmente, aggressivi e di tipo industriale.
– Evitare i bagni e le docce con acqua troppo calda.
– Evitare l’utilizzo di antibiotici.
– Evitare di mantenere la pelle costantemente umida per lunghi periodi, per esempio con vestiti bagnati o sudati.
Per prevenire le candidosi orali invece:
– Curare l’igiene orale spazzolando e passando i denti con il filo interdentale due o più volte al giorno.
– Rimuovere eventuali dentiere durante la notte e pulirle al meglio, assicurarandosi anche che la dentiera non causi irritazioni.
– Eliminare zuccheri e carboidrati raffinati, che promuovono la crescita della candida.
COME CURARE LA CANDIDA IN MODO NATURALE
Se vogliamo risolvere velocemente i disturbi della candida e se vogliamo evitare che si ripresenti è fondamentale innanzitutto curare la funzionalità intestinale.
La candida non è una malattia ma il bianco sintomo visibile di una serie annosa e praticamente ininterrotta di cattive digestioni. Viene percepita come fastidiosa, scomoda, debilitante ed imbarazzante irritazione, ma in realtà trattasi di spia rossa che segnala la presenza di altri problemi causativi irrisolti. Scagliarsi contro il fungo chiamato candida è autolesionismo. Occorre invece bonificare il terreno ed acidificarlo adeguatamente, nelle aree del corpo a prevalenza acida (ad esempio in zona stomaco, in zona colon e in zona vagina).
Occorre scagliarsi piuttosto contro la vita sedentaria, contro la stitichezza, contro i farmaci e le vaccinazioni, contro le congestioni del basso ventre, contro i vestiti stretti e in materiale sintetico, contro le creme, i detergenti, i bagni schiuma, gli antibiotici, gli antitraspiranti, i deodoranti, le pillole anticoncezionali. Quando nella vagina esiste il giusto bilancio acido-alcalino, con netta prevalenza acida come deve essere nella parte ventrale, la candida non si sviluppa.
In sostanza la candida non va combattuta ma aiutata ad esprimersi ed espellersi. Come?
Smettendo immediatamente di mangiare, e bevendo acqua leggera a volontà, mediante un digiuno di 2-3 giorni dove la crisi eliminativa spinge a mandar fuori più veleno ancora fino a scomparire.
ALIMENTAZIONE
Se ci sono ricorrenti episodi di mughetto (candida in bocca) o candida vaginale, e di cistiti frequenti, significa che sussiste un proliferare di candida nella sua forma tossica di fungo anche intestinale.
Agire su quest’ultimo è l’unico modo per non avere più recidive di alcun tipo.
Prediligere verdure fresche e cotte al vapore. Frutta poco dolce tipo limoni, pompelmi, mirtilli, frutti di bosco, aglio, cipolla, ravanelli, crescione, alghe, bietole, cavolini, broccoli, zenzero, zucca, curcuma, cannella.
Un programma regolare di succhi freschi di carota, patata, sedano e ananas, oppure di bietola, patata dolce e mela, oppure di topinambur, rapa, zenzero e carota, con l’utilizzo di un adeguato estrattore di succo è di sicuro beneficio. Se in stagione si può anche adottare un semi-digiuno a base di uva soltanto, chiamato anche cura dell’uva, da consumarsi senza limiti che non siano quelli della sazietà.
Importante massimizzare l’apporto di alimenti ricchi di vitamine, come:
Vitamina A – Oltre che a mantenere mucose vaginali ed ovariche sane e funzionanti, la vitamina A serve a limitare le tensioni premestruali e l’irritabilità. Troviamo la vitamina A in peperoncino, carota, tarassaco, acetosa, patate, patate dolci, spinaci, crescione, zucca, manghi, finocchio, melone, kaki, broccoli, cipolla.
Vitamine del gruppo B – In associazione a buoni livelli di calcio, agiscono come panacea del sistema nervoso e giocano pure un ruolo significativo nel bilancio ormonale e nel bilancio zuccherino. Il gruppo B lo troviamo in sesamo, girasole, pinoli, pistacchi, anacardi, miglio, castagne, semi di zucca, mandorle, dattero, tarassaco, acetosa, avocado. Importante la B6 o piridossina naturale, contenuta in limoni e arance, bietole, cavoli, crescione, legumi non stracotti, cereali integrali non stracotti e germe di grano. Il calcio lo troviamo nel sesamo, mandorle, tarassaco, crescione, finocchio, spinaci, girasole.
Vitamina C – L’acido ascorbico, non è solo utile contro lo scorbuto e contro il raffreddore, ma ha pure effetti diuretici, per cui collabora contro le congestioni cicliche e la ritenzione idrica. La troviamo nelle ciliegie, rosa canina, bacche di goji, guava, ciliegie, crescione, cavolini Bruxelles, cavolfiore, acetosa, kumquat, cavolo, limone, litchi, longan, mangostin, mango, tarassaco, asparago.
Vitamina E – Come aiuto alla fertilità e alla circolazione. Si trova nel germe di grano, durian, noci, legumi, lupini, foglie verdi, e viene coadiuvata da carciofi, finocchi, ortiche, finocchi, asparagi, fragole, frutti di bosco, limone, tutte risorse pro-circolazione.
Vitamina F – Apporta benefici in quanto allevia i problemi all’apparato riproduttivo femminile. La troviamo nell’avocado, olive, olio di oliva extravergine e oli vegetali estratti a freddo.
L’albumina è un’altra sostanza importante per il benessere umano e per il rafforzamento delle difese immunitarie. Per incrementare l’albumina si può ricorrere a funghi secchi, fave, fagioli, piselli, soia, mandorle, pinoli, noci, nocciole, pistacchi, anacardi, avocado, quinoa, grano saraceno, miglio, semini vari, olive e uova.
Gli zuccheri della frutta invece, in quanto accompagnati dal loro succo e dal loro contorno mineral-vitaminico, sono amici e mai nemici.
Altre erbe e radici speciali di supporto restano la curcuma, lo zenzero, l’aglio, l’acetosa, il plurimenzionato tarassaco, la genziana, la salvia, la malva, il silene, i germogli di luppolo, il prezzemolo, porro, peperoncino piccante, malva, ortica, piantaggine, germogli di alfa-alfa.
In caso di disturbi intestinali e di colon irritabile si possono assumere alimenti ricchi di probiotici , lisozima, o consumare quotidianamente yogurt naturale o anche yogurt vegano alla soia, arricchendolo volendo con dei mirtilli depurativi o, in alternativa, con un cucchiaio di germe di grano e uno di miele e di farina di carrube, onde evitare cadute psico-fisiche di metà mattina.
ALIMENTI DA EVITARE
Una dieta anti-candida mira a eliminare i cibi che possono essere di nutrimento alla candida stessa (zuccheri raffinati e carboidrati). Mira anche ad evitare altri tipi di funghi come i lieviti e le micotossine e a stabilire un ambiente basico ricco di ossigeno.
Secondo il dr David A. Holland, i cibi più nefasti per coloro che sono affetti da candida sono: bevande alcoliche, mais, grano, orzo, zucchero, sorgo, arachidi, segale e formaggi a pasta dura.
Altri alimenti da evitare sono: carni e pesci stagionati, affumicati, in scatola, salumi e affettati, zuccheri di ogni genere, lieviti di ogni tipo e cibi che li contengono (pane lievitato, pizza, focaccia, biscotti, cracker), pasta e farinacei raffinati di ogni tipo, funghi, latte e latticini pastorizzati, alcolici, frutta secca oleosa ed essiccata, bibite gassate, cibi industriali, caffè e tè, acqua contenente cloro.
Zuccheri industriali e proteine animali portano infatti allo sviluppo della flora batterica cattiva, disbiotica, anaeroba. La massa fecale di un soggetto vegetariano è costituita da un salubre 20-40% di germi buoni, ossia di enterobatteri simbiotici o saprofiti, bisognosi di ossigeno per vivere.
I germi cattivi e disbiotici sono capaci di iper-moltiplicazioni patologiche riuscendo a sopravvivere senza ossigeno e causando un ambiente putrefattivo che apre la strada ai funghi e alle candide, e di conseguenza alla parassitosi, condizione di non facile cura, vista la capacità di resistere e di trasformarsi in parassiti diversi, alla capacità di cambiare velocemente i connotati, da parte di questi microorganismi che vivono non dei nostri residui tossici interni come i batteri, ma dello stesso cibo che noi assumiamo, mettendoci letteralmente in ginocchio e causando debolezza, anemia ed inquinamento interno.
Mettere quindi in conto la probabile presenza di parassiti intestinali pericolosi in quanto di difficile diagnosi e cura, per cui oltre che stare alla larga da zuccheri e dolciumi, consigliabile nel contempo assumere mezza manciata al giorno di semi di zucca, nonché aglio, zenzero, peperoncino e miele. Verificare, in fase di analisi del sangue, che gli eosinofili non superino il livello di guardia del 2%.
RIMEDI NATURALI
Quando la candida muore libera molte tossine. È quindi importante che i canali preposti ad eliminarle siano pronti per farlo, in primis il colon. Questo significa che prima di iniziare a prendere eventualmente degli antimicotici sarebbe opportuno seguire una dieta basata su verdure crude e cotte, cereali senza glutine (grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto, riso integrale per circa 70 gr al giorno) e oli vegetali (olio di oliva, di semi di canapa e di semi di lino) per almeno una settimana.
In questo modo si dà un po’ di tregua all’apparato digerente e si inizia a privare la candida dei suoi cibi preferiti, gli zuccheri. Inoltre, questo tipo di alimentazione dovrebbe favorire l’evacuazione. A intestino libero e pulito, sarà più facile eliminare le tossine che la candida libererà per le cure antimicotiche. Una settimana di dieta anticandida super stretta, come 5 giorni di sola verdura e oli vegetali, potrebbe essere il metodo ideale.
I rimedi naturali per i casi di candidosi includono:
Acido caprilico – L’acido caprilico è una sostanza antimicotica e antifungina presente naturalmente nell’olio di cocco. Oltre alla candida può essere utile in casi di infezioni da E. coli. Puoi assumere l’olio di cocco sia come alimento che applicandolo direttamente sulla pelle, ottenendone oltre all’effetto antimicotico dell’acido caprilico, anche un effetto ammorbidente e protettivo della cute. Non va comunque considerato come cura risolvente. Fino a quando la superinfezione intestinale non viene sconfitta e la flora batterica intestinale ricostituita tramite un’alimentazione adeguata, le manifestazioni vaginali, a livello della bocca, della pelle o delle unghie tenderanno a ripresentarsi sistematicamente e recidivare.
Evitare l’umidità prolungata – La candida ama l’umido, quindi evitare anche di rimanere con il costume bagnato. Per la doccia ovviamente nessun problema, basta utilizzare acqua fresca o non troppo calda e asciugarsi bene. Gli assorbenti interni possono essere utilizzati, ma vanno sostituiti ogni 6-8 ore.
Ammessa la palestra ma con moderazione, evitando eccessive sudorazioni, utili in generale, ma fastidiose in queste circostanze. Evitare eccesso di lavaggi. Usare detergenti intimi a pH leggermente acido o neutro.
Depilazione del pube – Da quanto comunemente si possa ritenere, la pratica della depilazione del pube e dell’area genitale esterna, non comporta una migliore condizione igienica ma, al contrario, può irritare la cute esponendola a maggior rischio di infezione.
Cataplasmi di fango – Lezaeta include nei rimedi per la candida i cataplasmi di fango freddo al basso ventre nelle ore notturne, la frizione corporale fredda con un panno bagnato al risveglio per incrementare la circolazione, e 3 bagni genitali di 15 minuti ogni giorno, a volte col sale, a volte con la camomilla, fino a 3 giorni prima del mestruo. Questi sono gli unici trattamenti che si addicano in tutti i casi di disordini all’apparato femminile della donna.
Respirazione ritmata ed approfondita, esposizione al sole e attività fisica intensificata, testa libera e rasserenata, alimentazione crudista e straricca di acqua biologica, bagni di mare ogni volta che si può, tutta la frutta alcalinizzante e ripulente che si vuole, tutti i cereali integrali e i semi germogliati che si vuole, estratti di carote e di sedano a volontà.
Il vero segreto di ripristino normalità sta in ogni caso nell’operare con pazienza e coerenza nella direzione della depurazione corporale.
Quando una donna adotta questi suggerimenti, la candida diventa un pallido ricordo dei tempi andati. Qualche compromesso a base di pizza alle verdure, prive di formaggio e con tante verdure fresche, o a base di pasta integrale al pomodoro crudo, o a base di minestroni di verdure cotti ai valori minimi (18 minuti e non di più), possono essere inseriti senza troppi problemi.
CONCLUSIONE
I funghi non crescono sul prato normale, ma soltanto sul prato che, sotto il manto erboso, nasconde depositi di humus adatto alla loro crescita. Niente di trasmissibile e contagioso, ma qualcosa di trasbordabile e scatenabile per simpatia e ricettività biochimica in terreno simile e già predisposto e quasi-pronto al medesimo problema.
Puoi buttare secchi colmi di funghi sul tuo prato. Diventeranno semplice letame fungino senza che niente spunti alla prossima stagione. Se invece li scarichi sul punto adatto del bosco, sono capaci di proliferare in lungo e in largo.
Il terreno è tutto, bisogna dirlo e ripeterlo. Se sei sano ed hai il sangue pulito e scorrevole, non ti viene la candida neanche a cucirtela addosso.
Occorre più determinazione e più voglia di stare bene e di procurarcene gli strumenti essenziali. Nulla di meglio al mondo esiste che la propria salute e già questo dovrebbe bastare a darci maggiormente da fare in quella direzione.
By Valdo Vaccaro
Qui puoi leggere le testimonianze di auto-guarigione da candida
IMPORTANTE:
Come Portale segnaliamo vari personaggi che hanno avuto contrasti con le autorita’ mediche, e per essere precisi, affermiamo che NON condividiamo in toto le loro terapie, in quanto per noi seguaci della Medicina Naturale la malattia (cancro compreso) è MULTIFATTORIALE, quindi NESSUN prodotto puo’, da solo, guarire dalla malattia della quale si è malati !
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.