Capogiro – Giramenti di testa, Vertigini….
Il termine capogiro descrive un ampio ventaglio di sintomi: instabilità, squilibrio, rotazione, galleggiamento, sensazione di svenimento, svenimento, sensazione di testa vuota, di ondeggiamento, di galleggiamento, visione indistinta, disorientamento, scarso equilibrio, cadute, barcollamento. La vertigine propriamente detta si ha quando il paziente descrive una sensazione di rotazione dell’ambiente in senso orizzontale o di rotazione del proprio corpo; in questo caso la causa è solitamente associata a disturbi dell’apparato vestibolare periferico (orecchio interno), deputato al mantenimento dell’equilibrio.
Quando il paziente riferisce, invece, squilibrio, instabilità o incoordinazione, può essere presente una disfunzione cerebellare (cervelletto) o una neuropatia periferica. Debolezza, sensazione di testa vuota, sensazione di svenimento suggeriscono una pre-sincope e una causa sistemica deve essere sospettata.
Il cosiddetto colpo di frusta è un trauma che causa un alterazione muscolo-ligamentosa cervicale; il danno deriva da un’improvvisa accelerazione della testa rispetto al tronco su ogni piano. La flessione del collo è limitata, anteriormente, dal contatto tra mento e torace, mentre l’estensione, posteriormente, non ha limiti anatomici. Il meccanismo che determina il dolore associato al colpo di frusta è poco conosciuto; secondo recenti studi, il dolore cervicale alto sarebbe dovuto a stiramento delle radici dorsali dei primi due nervi cervicali, mentre quello cervicale basso a compressione di alcune articolazioni delle vertebre. Sintomi tipici del colpo di frusta sono:
• Dolore al collo nel 62-100 % dei casi; può irradiarsi alle spalle o alla regione compresa tra le due scapole,
• Cefalea, tipicamente nella regione sub-occipitale, è presente in circa l’80% dei casi;
• Altri sintomi comuni includono dolore dorsale toraco-lombare e alterazioni della sensibilità (formicolii, intorpidimento) dell’arto superiore;
• Più raramente possono essere presenti capogiri, vertigini, disturbi della vista e dell’udito, disturbi cognitivi.
La radiografia del collo dovrebbe essere fatta precocemente, per escludere fratture e sub-lussazioni (lievi spostamenti dei capi ossei in una articolazione), ma, generalmente, i risultati sono nella norma; se il colpo di frusta contribuisce allo sviluppo di alterazioni artrosiche (tipo osteofiti), non è noto, poiché questi cambiamenti sono presenti, spesso, in pazienti asintomatici. Anche la risonanza magnetica non ha, ancora, un ruolo definito.
Il trattamento tradizionale è rappresentato dal riposo, da antidolorifici e rilassanti muscolari per 2-4 settimane, oltre all’uso di un collare cervicale leggero, anche se, ultimamente, il suo utilizzo è stato messo in discussione; infatti Mealy e collaboratori, in uno studio prospettico randomizzato, hanno osservato che il gruppo trattato con esercizi di mobilizzazione attiva del collo mostrava un significativo miglioramento del dolore e della mobilità, rispetto a quello trattato con il collare.
Fattori che possono incidere negativamente sulla prognosi sono: precedente storia di dolore al collo, presenza di dolore dorsale toraco-lombare, spasmi muscolari, parestesie, segni neurologici oggettivi ed un’anormale curvatura della colonna cervicale alla radiografia; si parla di sindrome cronica da colpo di frusta quando i sintomi persistono per più di sei mesi. Alcuni ricercatori ritengono che tale sindrome debba rientrare nel quadro dei disturbi funzionali somatici; questi ultimi sono caratterizzati da una moltitudine di sintomi, di lunga durata, non supportati da esami di laboratorio o strumentali positivi.
Vendrig e collaboratori hanno effettuato il primo e, per ora, unico studio per valutare l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale; a sei mesi dal trattamento effettuato su 26 pazienti, il 65% era tornato alla piena attività lavorativa e l’81% non aveva più avuto bisogno di trattamento medico. Sono, però, necessarie ulteriori indagini per valutare l’effettiva utilità della terapia comportamentale.
Naturalmente queste sono solo indicazioni di carattere generale, talvolta un po’ tecniche (me ne scuso); per la diagnosi specifica deve rivolgersi al suo medico di fiducia.
By dott. Leandro Lioce
Commenti di altri medici:
Dott. Stefano Brambilla:
Mi associo alla dettagliata risposta del collega permettendomi di suggerirle, nel suo caso specifico, un esame otovestibolare completo di studio della moilità oculare e di prove termiche ed un esame stabilometrico. Grazie a queste indagini sarà possibile stabilire quale degli apparati che presiedono al controllo posturale sia stato danneggiato ed in che misura.
Dott. Morando Morandi:
Mi limito ad aggiungere che spesso il “colpo di frusta” determina una CUPULOLITIASI. Tale patologia,che interessa il labirinto,è facilmente evidenziabile con un accurato es. elettronistagmografico, e si risolve agevolmente con appropriate manovre “liberatorie”.
Dott. Enrico Armato:
concordo con i Colleghi Lioce e Brambilla. Un esame otoneurologico completo con registrazione dei movimenti torsionali dell’occhio con videonistagmografia (cosa preclusa a quello eletronistagmografico) è la cosa più indicata per una corretta diagnosi e quindi terapia.
Tratto da: medicitalia.it
vedi anche: ATTACCHI di PANICO-1 + Attacchi di Panico-2 + Chiropratica + Lussazione dell’Atlante + Malocclusioni dentali + Danni da Amalgami + Omeo Fito terapia (CHINETOSI, VERTIGINI, NAUSEA, PROBLEMI CERVICALI + Riposizionamento dell’asse Cranio-Atlante-Epistrofeo
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Risposta di un altro medico ad un paziente che chiedeva per i suoi capogiri:
Dott. Alberto Moschini – Specialista in Medicina alternativa (omeopatia,agopuntura…) – MASSA (MS)
“Continuo ad escludere però questi stati d’ansia di cui tutti sembrano essere convinti.” Infatti non sono convinto che lei soffra di ansia, perche’ prima bisogna escludere qualsiasi patologia, purtroppo non riferisce gli esami che ha effettuato, perchè le patologie si trovano, se si vanno a cercare, ma se ci si ferma ai primi esami, non si trova nulla.
Riferisce di una tosse secca dovuta alla sensazione di avere un fastidio in gola, sintomo importante che insieme alla sensazione ansiosa, giramenti di testa potrebbe far presupporre una patologia tiroidea. “Continuo ad avere una sensazione nell’orecchio come se fosse otturato, sento più come se ci fossero delle ossa che “scrocchiano” un po’ il rumore di cartilagine.” sintomi di infiammazione dell’orecchio che potrebbe condurre ad un processo infiammatorio dei canali semicircolari e degli ossicini dell’orecchio, che va cercata. Pertanto cosa ci fa lo psicologo ?, meglio prendere i fiori di Bach e indagare più a fondo.
Si consiglia:
Emocromo e formula, piastrine, Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
anticorpi sierici anti tireoglobulina
anticorpi sierici anti microsoma tiroideo (TPO)
Tireoglobulina
anticorpi sierici anti recettore TSH (anti TRAK)
FT3, FT4, TSH
ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA PNEUMONIAE lgG e lgM
ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA TRACHOMATIS ]gG e lgA
ANTICORPI ANTI-CITOMEGALOVIRUS lgG e lgM
ANTICORPI ANTI-EPSTEIN BARR (EBNA-IgG, EBNA-IGM, VCA-IGG, VCA-IGM, EA-IGG, EA-IGM)
ANTICORPI ANTI-HELICOBACTER PYLORI lgG e lgA
ANTICORPI ANTI-MYCOBACTERIUM TUBERCULOSIS
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Labirintite ?
E’ improbabile che si tratti di una labirintite, quando i disturbi si manifestano solo in particolari posizioni e momenti della giornata. Sarebbe utile che eseguisse un esame vestibolare ed un doppler dei vasi del collo (con attenzione al circolo vertebro-basilare), quindi un visita neurologica.
Molto piu’ facilmente trattasi di problemi di Postura vertebrale:
Trattamento Chiropratico: La SINDROME di MENIÈRE + Lussazione dell’Atlante + Malocclusioni dentali
Quando ai sintomi cefalgici o cervicali si associano giramenti di testa con nausea e vomito, fischi nelle orecchie o diminuzioni dell’ udito per ore fino a giorni, parliamo del morbo di Menière.
Questi sintomi rispondono positivamente, nel 90 % dei casi trattati, con manipolazioni vertebrali chiropratiche.
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.