Le origini del Metabolismo
Una grande domanda nella scienza è come la vita è emersa da ambienti apparentemente abiotici. Cosa delimita il passaggio dalla materia prebiotica ai sistemi viventi ? Quali ambienti avrebbe potuto favorito tale circuiteria chimica complessa ?
La vita è supportato su tre pilastri principali:
(1) la Replica – un sistema molecolare in grado di codificare informazioni, soprattutto sulla sua riproduzione;
(2) Sintesi – macchinario molecolare capace di leggere ed eseguire informazioni codificate per assemblare parti nuove e replicare; e
(3) Metabolismo – la capacità di estrarre energia dall’ambiente per guidare lontano da processi di equilibrio tra cui la sintesi chimica molecolare chiamati “building blocks”.
Una spiegazione popolare per la nascita dei primi replicatori chimici è conosciuta come la “ipotesi del mondo dello RNA”.
L’acido ribonucleico è un polimero che è in grado di codificare informazioni nella propria sequenza di acido nucleico, e l’esecuzione di catalisi enzimatiche – è quindi potenzialmente servito come un singolo legame tra processi di replicazione e di sintesi.
Questo è interessante perché si ha bisogno di una “molecola informata” per produrre fedelmente la nanotecnologia del metabolismo, in particolare l’enzima che esegue la replica, ma un enzima è necessario a sua volta per produrre la molecola di informata.
La molecola di RNA potrebbe servire come legame tra questi due domini – replica e la sintesi.
Tuttavia, ci sono problemi con l’ipotesi sul mondo RNA che sembrano indicare che non si sono spiegati adeguatamente i primi passi nella nascita dei sistemi viventi.
Un problema importante come ipotesi, è la generazione di ribonucleotidi per cominciare, e la loro polimerizzazione in una macromolecola legata covalentemente.
Questi sono procedimenti chimici ad alta energia, ed è difficile immaginare come avrebbero avuto luogo senza una fonte abbondante e di reintegro dei ribonucleotidi ed un processo di guida per la loro polimerizzazione, cioè un metabolismo primordiale.
Questo è noto come ipotesi del “primo metabolismo”.
Prima della molecola informata ed il replicatore, vi era un metabolismo prebiotico in grado di generare i mattoni necessari per questi sistemi e le molecole ad alta energia per azionare le reazioni non-equilibrio.
Il Dr. Gerald Pollack, noto per il suo lavoro sull’acqua strutturata, ha descritto processi mediante i quali le prime molecole organiche avrebbero potuto essere sufficientemente concentrate per consentire la sintesi sostenuta e replica sulle prime cellule.
Acqua strutturata potrebbe essersi formata in strutture microscopiche simili a gel che funzionavano con il doppio ruolo di un antico pre-citoplasma e uno strato limite all’ambiente esterno superiore di entropia.
L’ipotesi di Pollack spiega come è stato raggiunto il sequestro e la concentrazione di antiche molecole organiche, ma abbiamo ancora bisogno di una spiegazione, per come i metaboliti centrali prebiotici necessari per un metabolismo primordiale sono stati generati, ed un nuovo rapporto ha evidenza sperimentale solo per un tale meccanismo.
Un team di scienziati della University of Kentucky e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) negli US, e la McGill University in Canada hanno pubblicato un documento che descrive una connessione tra la fotosintesi ZnS prebiotico e la replica di argilla.
Nel documento è riferito come i metaboliti prebiotici disponibili solo da semplici reazioni promosse, possono catalizzare la sintesi dei minerali argillosi (cioè, un’argilla zinco chiamato sauconite).
Il lavoro mostra che i metaboliti centrali come succinato e malato può attivare il processo di nucleazione per formazione argillosa.
Questi metaboliti prebiotici sono stati generati dalla fotocatalisi con ZnS, e questo lavoro dimostra come possono catalizzare la sintesi di argille.
Questo descrive come reti metaboliche primordiali e di catalisi di minerale argilloso co-evoluti, supporta e alimenta una nell’altra per guidare la formazione di molecole organiche necessarie alla vita.
Il meccanismo dei semiconduttori hanno promosso la fotochimica che avrebbe poi giocato un ruolo importante nella promozione di reazioni che altrimenti non sono favorite, fornendo le basi per oggi complesso metabolismo.
Il sistema vivente gioca un ruolo fondamentale nelle operazioni di feedback che informano il più grande sistema sul come organizzare e sviluppare in questo modo, la vita e la sensibilità sono quindi aspetti funzionali dell’universo.
Capire come la vita emerge nell’universo è quindi un aspetto fondamentale di un tutto unificato, nella teoria pienamente coerente del Tutto.
Per saperne di più:
https://phys.org/news/2017-04-idea-synthesis-clays-metabolism.html#jCp
Il metabolismo si compone di alcune funzioni:
Il Catabolismo, in generale e’ l’insieme delle reazioni chimiche con cui un’organismo od una cellula demoliscono svariate sostanze relativamente complesse ricavandone composti più semplici ed energia, che viene immagazzinata sotto forma di ATP; i processi catabolici comportano sempre un certo numero di reazioni di ossido-riduzione, nel corso delle quali il carbonio dei composti organici in ultima analisi viene trasformato in anidride carbonica.
Quindi il metabolismo è Insieme di fenomeni biologici e reazioni chimiche che hanno luogo nelle cellule.
Gli aspetti del metabolismo sono tre: l’anabolismo, cioè la fase di elaborazione delle sostanze assorbite, il metabolismo intermedio (è la velocità con cui metabolizziamo trasformiamo ed utilizziamo sotto forma di energia-CV-Watt- i costituenti di tutti gli alimenti) e rendere più efficace un corretto regime alimentare), con l’utilizzo delle sostanze, ed il catabolismo, cioè la degradazione dei prodotti non utilizzati e l’eliminazione delle scorie.
Ogni organismo vivente quindi attua un insieme individuale di trasformazioni biochimiche complesse ed interdipendenti, che si chiama “Metabolismo”; questa parola proviene dall’etimo greco “Metaballein” che significa “variare”.
Il Metabolismo è il complesso delle trasformazioni biochimiche e bio elettroniche (energetiche), che avvengono negli organismi viventi, per le quali essi si conservano e si rinnovano anche per mezzo delle giuste azioni dei microbi simbionti, favorendo il giusto “Terreno” dei liquidi intra ed extra cellulari – Matrice -mantenendo quindi in perfetta osmosi, il nutrimento ed eliminazione cellulare e corporea di organi e tessuti, permettendo quindi a tutte le singole cellule, normali funzioni.
Esso è alla base per il mantenimento dei giusti rapporti Termico/Nutrizionali di tutte le cellule dell’organismo, impedendone l’intossicazione, con la successiva infiammazione dei tessuti intossicati, perché l’organismo sia e stia in Perfetta Salute.
Esso è regolato da: surrenali/reni, polmoni, intestino, pelle e quindi dall’ambiente esterno; su tutto regna incondizionatamente il cervello e la mente, vestito energetico dell’Ego/IO.
Per tutti i processi metabolici sono necessari gli ENZIMI, sostanze chimiche di natura proteica, che influenzano la velocità delle reazioni chimiche; senza di essi i processi metabolici sarebbero lentissimi o non avverrebbero affatto.
Ricordarsi quindi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
vedi Conflitti Spirituali + Stress Ossidativo = Cancro
Le funzioni primarie della via metabolica dei pentoso fosfati e’ un processo citoplasmatico, parallelo alla glicolisi, sono:
La generazione di equivalenti riducenti, sotto forma di NADPH, per le biosintesi riduttive all’interno delle cellule.
– Rifornire la cellula di ribosio-5-fosfato (R5P) per la sintesi di nucleotidi e acidi nucleici.
– Produzione di Eritrosio 4-fosfato, un precursore fondamentale nella sintesi degli amminoacidi e della Vitamina B6.
Gli zuccheri pentosi alimentari derivati dalla digestione degli acidi nucleici possono essere metabolizzati attraverso questa via metabolica e gli scheletri carboniosi dei carboidrati alimentari possono essere convertiti in intermedi glicolitici o gluconeogenici.
Questa via metabolica, che è localizzata esclusivamente nel citoplasma cellulare, è una delle tre vie principali attraverso cui il corpo crea le molecole tramite il potere riducente (ossido-riduzione), con una produzione approssimativa di NADPH pari al 60% della produzione totale nell’uomo.
In conseguenza di quanto riportato, appare chiaro che oltre a rifornire la cellula di precursori per la sintesi dei nucleotidi, una delle funzioni delle via è anche quella di prevenire lo stress ossidativo.)
Tratto da it.wikipedia.org
Es.: La creatinina è un prodotto di rifiuto sintetizzato dall’organismo durante il metabolismo della creatina.
PERCHÉ si MISURA con degli esami di laboratorio per controllarne la funzionalita’ organica e metabolica ?
Una volta prodotta, la creatinina viene riversata nel sangue ed eliminata con le urine, grazie alla generosa azione di filtrazione operata dal rene. Dal momento che tutta la creatinina filtrata dal glomerulo viene completamente escreta (non vi è riassorbimento), il suo livello nelle urine costituisce un indice sensibile e specifico della funzionalità renale. Se questo è troppo basso significa che l’attività filtrante del rene è compromessa e si avrà, di riflesso, un aumento della concentrazione di creatinina nel sangue.
Bastano due esami, la misurazione della Creatina nel sangue ed il controllo delle urine (*), per conoscere se i reni funzionano bene o meno. Test che costano poco più di 3 euri, ma che possono indicare e segnalare qualcosa che non va.
Successivamente una volta che i test indicano che qualcosa non va, è+ opportuno fare anche una ecografia.
(*) Analisi delle urine: Le urine sono un importante test per una diagnosi non solo a carico della funzionalità renale ma anche per vari disordini del cuore, del fegato o del metabolismo.
Le analisi delle urine sono di due ordini:
– esame macroscopico o di routine + caratteri generali + componenti patologici + esame microscopico del sedimento e urinocultura
Ogni 2 o 3 anni rinnoviamo tutte le cellule del nostro corpo, anche quelle del cervello, se i neuroni sono sempre stimolati a creare sinapsi, cioè occorre che siamo intellettualmente sempre “creativi”, costituendo perciò continuamente nuovi circuiti cerebro mentali; ecco perché occorrono circa 3 anni per guarire completamente da qualsiasi disturbo anche grave; occorre che le cellule della parte del corpo lesionata e la corteccia cerebrale, perdano la memoria dello stato di sofferenza e di malattia che hanno registrato nel corso della patologia.
Il nostro corpo è formato dall’insieme di miliardi di cellule viventi che per rimanere giovani e sane debbono mantenere costante la loro pressione osmotica (la capacità di nutrirsi degli elementi vitali ed eliminare i fattori tossici) che deve avere un potenziale transmembrana di circa 70mV; nella cellula ammalata od anziana questo valore scende sotto i 50mV e nei corpi dei cancerosi il potenziale scende al di sotto dei 15mV.
La cellula malata è una cellula con difficoltà bio elettriche e quelle con bassi potenziali trasmettono segnali di dolore alla mente ed all’Ego/IO Sono.
Il potenziale transmembrana è anche la fonte di energia che attiva la pompa sodio/potassio della cellula, il quale a sua volta il responsabile della concentrazione di ioni (atomi) nella cellula e del mantenimento del potenziale stesso.
Il cattivo funzionamento della pompa sodio/potassio e la caduta del potenziale di transmembrana sono i responsabili della vita stessa della cellula, se non intervengono fattori esterni ambientali, cioè le variazioni bio elettriche dei liquidi extra cellulari, la cellula collassa; occorre fare in modo che si riportino alla normalità le alterazioni termico/nutrizionali della cellula attraverso il riordino dei fattori bio elettronici del terreno, i liquidi del corpo, disintossicandolo.
E’ la differenza di potenziale bio elettrico (carica bioelettronica) fra i liquidi extra ed intra cellulari che permettono il mantenimento dei giusti valori di potenziale transmembrana attorno ai 70mV, senza i quali la vita della cellula non è possibile perché s’inquina e degenera fino alla morte; il corpo umano si comporta ugualmente come una macro cellula.
I processi metabolici presiedono alle diverse fasi del ciclo vitale, alla trasformazione in energia elettrochimica delle sostanze alimentari e di tutto ciò che è immesso nel nostro organismo, (quindi anche i prodotti farmaceutici, vaccini compresi) e che ha alla base un corretto apporto Nutrizionale dell’organismo.
Tali processi sono in diretta correlazione con una serie di fattori energo elettro nervosi ed umorali, microbici, cellulari, ecc., inter connessi fra di loro.
Questo spiega come il metabolismo sia un meccanismo complesso e soggettivo, che varia da individuo ad individuo, animale od essere umano e come le fasi delle trasformazioni metaboliche NON siano MAI uguali nel tempo, neppure per il medesimo individuo.
Sono le funzioni Psichiche (Spirituali), Emozionali ed anche quelle elettroniche o bio energetiche dell’ambiente (principalmente quelle solari e terrestri – anche il luogo ove ci e’ o ci si reca) extra ed intra corporeo a far variare continuamente la funzione metabolica dell’individuo e quello delle singole cellule; di conseguenza i valori essenziali Termico/Nutrizionali, si modificano sempre, anche attraverso le variazioni del Campo Psico Energetico Informato.
Ecco perché anche l’alimentazione errata – vedi Alimentazione – o non biologica/biodinamica, povera di fattori vitali, frutta e verdure crude, ma carica di prodotti tossici derivanti dalla coltivazione chimica, l’allattamento artificiale o con latte vaccino, alimentazione con prodotti industrializzati (trasformati), latticini, vestiti con prodotti sintetici quindi non adatti, l’aria e l’acqua inquinate, cottura che riduce aumentando le carenze delle vitamine e dei minerali intra ed extra cellulari dovute ai metabolismi corporei variati, l’inquinamento acustico dell’ambiente, i farmaci, i sieri, i vaccini, le trasfusioni, le droghe, le radiazioni, gli stress, le ansie, le paure, i Conflitti Spirituali, deprimono l’energia nervosa e le difese dell’organismo, alterano i giusti rapporti Termico/Nutrizionali e di conseguenza le giuste reazioni del Sistema Immunitario, in quanto intossicando il corpo, alterano i giusti rapporti del “Terreno”, il campo biochimico (microbi simbionti, enzimi, minerali, vitamine, ecc.), Bio elettronico (valori del pH, rH2 e rò, dei liquidi del corpo) e Psichico (variazioni dello stato Spirituale o mentale con successiva memorizzazione della sofferenza nello stomaco e nelle cellule degli organi bersaglio). Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
IMPORTANTE da ricordare:
Ognuno dovrà provare a cercare di alimentarsi secondo Natura e seguendo la composizione dei Pasti e le Combinazioni alimentari per favorire ed ottenere un buon metabolismo, tenendo presente che il ns metabolismo si rispecchia, nella sua funzionalità più completa, nelle ore diurne, cioè dall’alba al tramonto; all’alba re-inizia la sua “perfomance” che è quindi migliore al mattino, andando via progressivamente rallentando, man mano che passa il periodo diurno fino ad arrivare alla sua fase di minore funzionalità al tramonto e così fino al mattino; per cui è meglio fare abbondanti pasti al mattino, medio a mezzogiorno e scarno alla sera, questo se si vuole stare sempre bene e NON ingrassare.
Ricordiamo anche che la Luce inFormata, (le frequenze modulate ricevute o create dall’essere) si memorizza nei corpi viventi, nel substrato che ha alla base la “terra” fisiologica, cioè nei metalli amorfi a base di minerali rari; sono proprio quei minerali che vengono ad essere alterati, nei loro giusti rapporti fra di essi, dall’introduzione dei metalli tossici es. alluminio e mercurio contenuto nei vaccini obbligatori e non, e nelle amalgami dentali.
Ovviamente anche quello delle cellule che compongono gli organi del corpo si altera, producendo oltre al malessere e le malattie anche la variazione delle informazioni contenute nel DNA il quale registrerà i dati delle malattie e tutte queste informazioni passeranno attraverso il seme umano, nei figli; anche il minimo malessere è responsabile delle variazioni che intervengono nel corpo e viceversa.
La malattia come abbiamo visto abbastanza chiaramente nei precedenti capitoli, è l’insieme di cofattori Psico/fisici, cioè è la sommatoria di Errori Comportamentali (consci ed inconsci – vedi Conflitti Spirituali) che determinano le variazioni bio elettrochimiche del Terreno (i liquidi) intossicandoli; ecco la genesi di tutte le malattie !
Le cosiddette “malattie metaboliche”, (del metabolismo cellulare e corporeo) che in Italia hanno un’incidenza pari all’1/2500 nati vivi, provocano accumuli di sostanze tossiche, (in specie con i Vaccini introdotti, saltando anche le difese naturali immunitarie) per l’organismo, che non vengono metabolizzate e possono quindi portare a gravi conseguenze per i bambini, alterando il normale sviluppo dell’encefalo e di altri organi e tessuti, per i processi tossico infiammatori, instaurati dalle sostanze vaccinali tossico nocive.
I sintomi, generalmente, si manifestano sin dai primi mesi di vita con l’imposizione della iniezione della vitamionaK1 (d sintesi). quindi TOSSICA per il fegato, tant’è che la stragrande maggioranza dei neonati si ammala di itterizia, cioè di intossicazione del fegato….ed avviene e si consolida sempre dopo il primo ciclo vaccinale. Che si manifesta nella Sindrome infiammatoria chiamata “Asia/ADE” scatenata propria dai vaccini ! ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed è noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie”….
vedi anche: Cellule + Iperossidatore – Ipossidatore + Disturbi del metabolismo dei carboidrati
– By Priya S. Kishnani e Yuan-Tsong Chen + Visione d’insieme del Metabolismo + Trasmutazioni Biologiche + Porfiria
Nei vaccini venduti al terzo mondo si è scoperto che molti di questi contenevano l’ormone B-hCG un anti fertile se immesso in un vaccino.
La corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni di ragazze e donne hanno assunto questi vaccini contaminati, così come in Nigeria, Tailandia ecc…
Per chi non abbia ancora visto questi video-documenti scioccanti:
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related
(salvo che non siano censurati come fanno di solito per eliminare ciò che descrive i danni dei vaccini)
Sembrerebbe che oltre al profitto a tutti i costi, ci sia dietro qualcosa d’altro….impedire alle donne dei paesi del terzo mondo… di avere figli….
I Vaccini creano Mutazioni Genetiche nei Mitocondri delle cellule, mutazioni che sono trasmissibili alla prole, dalla via materna. Nelle cellule infettate da virus si risvegliano i retrovirus più vecchi.
Dei ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula infettata da un virus (NdR: che può essere anche vaccinale) essa viene ingannata al fine di riprodurre il virus che la infetta, però in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delle proteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
Quindi anche l’infezione da virus vaccinale è in grado quindi di riattivare genomi di precedenti virus, o di quelli iniettati con i vaccini ai genitori, nonni, avi del vaccinato, virus, che erano divenuti parte del genoma delle cellule dei genitori, nonni, avi, generando anticipatamente qualsiasi tipo di patologia; il meccanismo si chiama slatentizzazione = liberare anticipatamente patologie.
Di fatto i Vaccini sono un cocktail di Tossine altamente pericolose che possono rimanere inerti per anni e riesplodere come bombe a tempo anche dopo 30-40 anni o più, in uno stato febbrile… che alterano il Terreno in modo importante, specie negli organismi non perfettamente sani, per problemi ereditari e/o di alimentazione inadatta alla Perfetta Salute.
La Merck ammette l’inoculazione del virus del cancro – La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l’inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro “The Health Century” a causa dei sui contenuti – l’ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.
Questo filmato contenuto nel documentario “In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism”, prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall’esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l’intervista ad uno dei maggior esperto di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merck ha diffuso l’AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo : http://www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
Dieta & metabolismo – Troppe “calorie” mandano il cervello in tilt
– L’eccesso di calorie innesca a livello cerebrale una risposta infiammatoria finora ignorata ! (NdR: esse derivano dalle troppe proteine animali assunte e dai troppi carboidrati)
Un eccesso di calorie può mandare in tilt parti del cervello, e in particolare la capacità di risposta dell’ipotalamo, che funge da quartier generale per il controllo del bilancio energetico dell’organismo. E’ questo il risultato di una ricerca condotta presso l’Università del Wisconsin a Madison e pubblicata sull’ultimo numero della rivista “Cell”.
I ricercatori hanno scoperto che la risposta cerebrale interessa una molecola, nota come IKKß/NF-kB, che si sa essere coinvolta nei processi infiammatori di vari tessuti, cosa che porta a ipotizzare nuove possibilità di trattamento nei confronti della dilagante epidemia di obesità.
“Questa via metabolica è normalmente presente, ma inattiva, nel cervello”, spiega Dongsheng Cai, che ha diretto lo studio.
Cai dice che non è ancora chiaro perché IKKß/NF-kB si attivi nel cervello, ma ipotizza che essa rappresenti un importante elemento dell’immunità innata.
“Nella società attuale questa via è mobilitata da una diversa sfida ambientale: la supernutrizione. Una volta attivato, questo cammino porta a una serie di disfunzioni, ivi inclusa la resistenza all’insulina e alla leptina.”
Da studi precedenti già si sapeva che l’eccesso di nutrizione può innescare risposte infiammatorie nei tessuti periferici, dal fegato ai muscoli, portando a difetti metabolici che aprono le porte al diabete di tipo 2, ma non si sapeva che l’infiammazione e i suoi metaboliti avessero un ruolo anche nel sistema nervoso centrale.
Ora i ricercatori hanno mostrato che una dieta costantemente ricca di grassi raddoppia l’attività di questa via infiammatoria nel cervello dei topi, e che essa è molto più elevata nei topi geneticamente predisposti all’obesità.
L’aumento dell’attività di IKKß/NF-kB è peraltro distinta dall’obesità in sé, dato che l’infusione cerebrale di glucosio o di grassi è in grado già da sola a scatenarne l’azione. Per contro, trattamenti che portano all’inibizione dall’attività della molecola nel cervello proteggono l’animale dallo sviluppo di obesità.
Mentre l’infiammazione cronica è generalmente considerata una conseguenza dell’obesità, i nuovi risultati suggeriscono al contrario, che la reazione infiammatoria possa provocare uno sbilanciamento nella risposta cerebrale che porta a tale condizione.
A quanto pare, osserva Cai, obesità e infiammazione sono legate a filo doppio: “L’abbondanza stessa di calorie (eccesso di proteine animali) promuove l’infiammazione, mentre l’obesità stimola a sua volta i neuroni a promuovere ulteriormente l’infiammazione in una sorta di circolo vizioso”.
Ora che abbiamo compreso il significato di questa strategia metabolica bisogna trasferirla nella pratica clinica. La maggior parte delle terapie antinfiammatorie attuali hanno infatti uno scarso effetto sulla molecola IKKß/NF-kB e una ridotta capacità di agire a livello cerebrale. Tuttavia le nostre scoperte offrono una prospettiva per trattare questa seria patologia.” (gg)
Tratto da. lescienze.espresso.repubblica.it
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
Quindi, nei fatti:
l’unica e vera Cura che può guarire anche il cancro, se l’organismo reagisce e/o non è stato rovinato dalle terapie ufficiali (chemio e radio), è la Terapia della rimozione dei Conflitti Spirituali irrisolti (cause primarie del cancro e non solo…) e quella fisica, fisiologica METABOLICA, QUI ben illustrata:
Si consiglia vivamente anche ai medici, di leggere queste pagine:
Nutriterapia per il cancro + Terapia Biologica Metabolica CRAP + Cura metabolica per il Cancro ed utilizzata in sordina, da vari medici in Italia e nel mondo con notevoli successi.
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Il Metabolismo è alla base della Glicemia
Il glucosio ematico deriva dai carboidrati della dieta. Avendo già descritto i valori normali in soggetti normo nutriti, in digiuno protratto può tuttavia scendere a 60-70 mg/100 ml.
La glicemia è controllata da tutti i tessuti in modo più o meno diretto.
– Fegato – Deposita e conserva il glucosio in eccesso (sotto forma di glicogeno epatico) e ne produce in caso di ridotto valore.
Negli epatociti il glucosio entra liberamente indipendentemente da fattori ormonali. Per tale ragione il controllo è concentrazione-dipendente.
– Pancreas – Nella porzione endocrina il pancreas secerne due ormoni altamente specifici sul controllo della glicemia, ovvero Insulina e Glucagone rispettivamente dalle cellule Alfa e dalle cellule Beta delle isole pancreatiche. Il glucosio sulle cellule Beta entra liberamente il quale causa una attivazione metabolica con conseguente rilascio di insulina dai granuli a ridosso della membrana.
È nota tuttavia una glucotossicità e una lipotossicità sulle beta cellule, per cui oltre un valore il glucosio non è in grado di stimolare ulteriormente la beta cellula ma anzi la induce alla apoptosi. La insulina è un ipoglicemizzante (abbassa la glicemia) mentre il glucagone ha effetto opposto e ha effetto iperglicemizzante (innalza la glicemia).
– Sistema nervoso – Non regola la glicemia, ma è opportuno ricordare come tali tessuti adoperino solo il glucosio come substrato metabolico, e una ipoglicemia grave è altamente neurotossica. Inoltre regola indirettamente la glicemia mediante l’appetito.
– Ipofisi – Produce ormoni che tendono ad aumentare la glicemia agendo come antagonisti dell’insulina: l’ormone somatotropo (ormone della crescita o somatotropina, in sigla GH) e l’ormone adrenocorticotropo o corticotropina (ACTH).
L’effetto principale dell’ACTH sul metabolismo carboidratico è dovuto alla stimolazione della secrezione di ormoni della corteccia surrenale, che produce vari ormoni steroidi, tra cui i glucocorticoidi, che alzano la glicemia tramite aumento dell’insulinoresistenza.
– Tiroide: L’ipertiroidismo causa iperglicemia; l’ipotiroidismo invece ipoglicemia.
– Reni – Eliminano glucosio (glicosuria) quando la glicemia venosa supera i 180 mg/dl (valore detto soglia renale per il glucosio).
Sotto tale soglia i glomeruli renali riassorbono il glucosio reimmettendolo nel circolo ematico. Col tempo il rene tende a innalzare la soglia per cui soggetti diabetici hanno una soglia molto più alta di soggetti normali favorendo ulteriormente la iperglicemia.
Tratto da: wikipedia.org
Commento NdR: anche alcuni farmaci (es. i cortisonici), i FANS, possono alterare la glicemia in modo importante.
Ci sono tante persone che leggendo i risultati dei propri esami, si sentono falsamente rassicurate da valori di glicemia che si muovono intorno ai 100-110 perché non sono ancora espressione “certa” di diabete.
Tirano un sospiro di sollievo che purtroppo non ha ragione di essere perché una ricerca effettuata da un gruppo statunitense e svedese, e pubblicata in agosto sul New England Journal of Medicine ha confermato una relazione stretta tra i valori di glicemia, anche solo mossi, e lo sviluppo di demenza (Crane PK et al, N Engl J Med. 2013 Aug8;369(6):540-8. doi: 10.1056/NEJMoa1215740).
Da tempo noi discutiamo della relazione diretta tra scarso controllo del metabolismo degli zuccheri e demenza senile o Alzheimer. Da anni sappiamo che quando i valori di glicemia sono anche semplicemente “mossi”, sono una espressione di resistenza insulinica, condizione che prelude a infiammazione e degenerazione che sarebbe meglio evitare. La glicemia a 93 è già un segnale di squilibrio che dovrebbe indurre a una riflessione sul proprio stile di vita.
In molti ritengono addirittura che l’Alzheimer sia uno dei modi in cui si esprime il diabete, tanto che alcuni lo descrivono come “Diabete di tipo 3”; la deposizione di amiloide a livello del tessuto cerebrale e le reazioni infiammatorie che accentuano la demenza sono infatti strettamente connesse con la resistenza insulinica e le alterazioni degli zuccheri.
Il lavoro fatto dai ricercatori statunitensi e svedesi è stato tanto geniale quanto semplice: in una popolazione di oltre 2.000 persone (con età media di 76 anni) che facevano già parte di un altro studio clinico, sono stati messi in relazione i valori di glicemia e di emoglobina glicata dei precedenti 5 anni, con il reale sviluppo di demenza e Alzheimer. Nel gruppo erano presenti sia pazienti con diabete (232) sia altri che invece non lo avevano (1.835).
I risultati devono fare riflettere. L’intero gruppo è stato seguito per circa 7 anni e la comparsa di demenza ha riguardato 74 persone del gruppo diabetico e 450 del gruppo non diabetico. Nel gruppo di persone non diabetiche, anche il solo aumento della glicemia a valori medi di 115 mg/dL, corrispondeva a un significativo aumento del rischio di sviluppare demenza rispetto a chi avesse, ad esempio, valori medi di 100. E nei diabetici quanto più era elevato il livello medio di glicemia tanto più tendeva a manifestarsi il deficit di memoria.
È ovvio quindi che la paura dell’Alzheimer non è e non può essere la paura dell’ignoto o della fatalità. Ci sono mezzi pratici per contrastare con efficacia la resistenza insulinica, che vanno dalla attività fisica alla assunzione corretta degli alimenti, al controllo dell’infiammazione intestinale da cibo, alla utilizzazione di integratori come Acido lipoico e cannella, Curcuma, Cromo, MemoD3, e alla utilizzazione di alimenti funzionali come le noci o le mandorle.
Tratto da: eurosalus.com
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La Sindrome Metabolica – Essa causa danni al Cervello – 3 sett.2012
Peggioramento cognitivo anche negli adolescenti: minore flessibilità mentale e bassi punteggi in matematica
Per la prima volta la sindrome metabolica è stata associata con declino cognitivo e con il peggioramento delle attività cerebrali negli adolescenti. La ricerca della New York University School of Medicine è stata pubblicata sulla rivista Pediatrics.
Secondo gli scienziati, i pediatri dovranno tenere conto di queste nuove scoperte soprattutto per contrastare i primi segni di obesità nell’infanzia.
I SINTOMI – Finora gli studiosi avevano legato la sindrome metabolica, complesso di sintomi che include l’obesità addominale, il basso livello del colesterolo buono, alti trigliceridi e altri parametri, a un peggioramento neurocognitivo negli adulti, che tuttavia era stato visto solo come un effetto a lungo termine dello scarso metabolismo.
Ora, i ricercatori hanno scoperto che nel cervello degli adolescenti (NdR: tutti vaccinati) con sindrome metabolica avvengono danni ancora maggiori. «E la presenza della sindrome metabolica va di pari passo con l’obesità», ha spiegato Antonio Convit, fra gli autori della ricerca.
Lo STUDIO
Per lo studio, gli scienziati hanno coinvolto 49 adolescenti con sindrome metabolica, che sono stati confrontati con 62 ragazzi che non soffrivano di questo disturbo. I ricercatori, attraverso risonanza magnetica e valutazioni neuropsicologiche, hanno scoperto che i ragazzi che soffrivano di sindrome metabolica mostravano punteggi significativamente più bassi nei test di matematica e avevano anche una minore flessibilità mentale. Inoltre, si presentavano differenze nella struttura del cervello: in particolare, un minor volume dell’ippocampo e una riduzione dell’integrità microstrutturale nei principali tratti della materia bianca.
Tratto da: corriere.it
Il nome della Sindrome:
In un dizionario famoso di medicina la sindrome è definita come un aggregato di sintomi e segni associati con un unico processo morboso che costituiscono insieme il disegno della malattia.Valutando questa definizione, la sindrome metabolica non dovrebbe rientrare nella classificazione tipica della parola “sindrome”, per questo viene ultimamente definita sindrome plurimetabolica anche se più correttamente si dovrebbe chiamare plurisindrome metabolica.
Nel 1988 Gerald M. Reaven[12] ha definito sindrome X la manifestazione simultanea di insulino-resistenza, iperinsulinemia, stati pre-diabetici o diabete mellito di tipo 2 conclamato, dislipidemia, obesità centrale, iperuricemia (una concentrazione alta di acido urico nel sangue – vedi acidosi), e ipertensione arteriosa, considerandola una condizione clinica che precede lo sviluppo di complicanze vascolari.
Ad essa si associa un’aumentata incidenza di cardiopatia ischemica, disfunzioni del ventricolo sinistro e scompenso cardiaco.
Tutto ciò comporta un forte incremento del rischio di mortalità per cause cardiovascolari. Tale sindrome era conosciuta anche con il nome di Sindrome di Reaven, in suo onore.
Le stesse patologie cardiovascolari inducono, a loro volta, insulino-resistenza e aumentano la probabilità che si sviluppi nel tempo un diabete mellito di tipo 2.
La sindrome X è stata definita anche sindrome da insulino-resistenza e successivamente sindrome metabolica cardiovascolare.
Attualmente la sindrome è stata rinominata plurimetabolica e comprende l’associazione di insulino-resistenza, iperinsulinemia, obesità centrale, intolleranza glucidica o diabete mellito di tipo 2, iperuricemia, dislipidemia e ipertensione arteriosa.
Su quasi tutti i testi è ancora comune trovare la dicitura di sindrome metabolica, mentre in Australia tale sindrome è conosciuta con il nome di CHAOS.
In Italia, la sindrome metabolica interessa circa il 25% degli uomini e addirittura il 27% delle donne. Sono dei numeri altissimi, che equivalgono a circa 14 milioni di individui.
Le alterazioni del profilo lipidico che caratterizzano la sindrome metabolica sono verosimilmente secondarie all’insulino-resistenza, che modifica la fisiologica soppressione del rilascio di acidi grassi da parte del tessuto adiposo nella fase post-prandiale.
La maggiore disponibilità di precursori condiziona un aumento della sintesi di C-LDL da parte del fegato e una maggiore disponibilità di trigliceridi nella circolazione sistemica.
L’insulino-resistenza si associa ad una ridotta attività delle lipoproteinlipasi di origine endoteliale che, in condizioni fisiologiche, contribuiscono alla sottrazione di trigliceridi dal flusso circolatorio e all’utilizzo dei prodotti del loro catabolismo come fonte energetica da parte dell’apparato muscolo-scheletrico. Anche le LDL sono più ricche di trigliceridi e assumono l’aspetto di particelle più piccole e dense di quelle presenti nei soggetti con normale sensibilità all’insulina, manifestando una maggiore aterogenicità.[15][25]
Mentre per quanto riguarda la pressione come esame basta una normale visita medica, servono esami da laboratorio, possibili grazie ad un semplice prelievo di sangue dell’individuo, per l’indicazione degli altri fattori che costituiscono la sindrome metabolica.
Tali esami sono:
– Glicemia, la misura della concentrazione di glucosio nel sangue. Il suo valore può essere misurato in mg/dl o in mmol/l: vengono considerati normali valori a digiuno compresi tra 70 mg/dl e 110 mg/dl, valori superiori a digiuno potrebbe essere sintomo di diabete;
– Colesterolo frazionato (HDL ed LDL) e totale;
– Trigliceridemia, (presenza di trigliceridi nel sangue. Il valore considerato normale è 40-170mg/dl);
– MicroAlbuminuria, misura della quota di Albumina escreta nelle urine, il cui valore non deve superare i 20mg nelle urine raccolte nelle 24h;
– Uricemia (presenza di acido urico nel sangue), il cui valore non deve essere superiore a 6,4 mg/dl (>380 micromol/L)
Tratto in parte da: wikipedia.org
Commento NdR:
Prima delle vaccinazioni intensive ormai divenute di routine sulla popolazione, questo problema investiva e colpiva SOLO una discreta percentuale della popolazione a livello mondiale, però principalmente d’età avanzata; ora dopo le campagne vaccinali di tre generazioni di popolazioni in Italia e nel resto del mondo, questo grave problema colpisce anche i bambini, ragazzi e giovani, causando loro non solo invalidità fisiologica, ma anche intellettiva ed hanno un elevato tasso di mortalità legato anche a problemi cardiovascolari.