CHIROPRATICA (per Animali ed Umani) – Kinesiologia
“Terapia attraverso la mano”, dal greco Keir.
In America la Chiropratica è utilizzata da molti dottori che diagnosticano e curano con le mani manipolando la spina dorsale ed i gangli nervosi laterali. Essa si basa sul principio che siccome tutto il sistema nervoso che entra ed esce attraverso i gangli nervosi nel midollo, all’interno della spina dorsale per collegarsi con il cervello, è legato con tutti gli organi del corpo, è possibile influire sui vari organi manipolando le vertebre ed i gangli nervosi corrispondenti.
La stragrande maggioranza delle diagnosi tipo: Ernia del disco, discopatie, cervicali, ecc.; in realtà sono quasi sempre semplici infiammazioni dei gangli nervosi che bloccando l’energia elettromagnetica in quel punto formano energia elettrostatica, la quale produce dolore se non scaricata. Inoltre indicano di conseguenza, quali organi sono infiammati e di conseguenza se sono ipo od iper funzionanti, per il fatto che ogni ganglio nervoso è collegato ad uno o più organi corrispondenti.
Molte operazioni chirurgiche, da effettuare su quelle vertebre NON andrebbero fatte se non in casi del tutto eccezionali, ma dovrebbe essere prima curato l’organo o gli organi collegati al ganglio nervoso corrispondente.
Tutti coloro che hanno avuto operazioni chirurgiche alle vertebre, salvo i casi di trauma da incidente, sono soggetti a riavere gli stessi dolori, magari amplificati in quanto NON si è curata la causa dell’infiammazione dell’organo che procurava l’ingrossamento del ganglio corrispondente sulla spina dorsale, il quale a sua volta premeva sulle vertebre superiori ed inferiori. Quante operazioni inutili e dolorose si effettuano negli ospedali per ignoranza di semplici nozioni che la Medicina Biologico Naturale ha sempre avuto.
La Chiropratica, Kinesiologia, l’Ospeopatia, possono essere applicate a qualsiasi ambito di interesse medico, a qualsiasi specialità professionale, sia per quanto riguarda la diagnostica che per quanto attiene alla terapia, purché siano utilizzate da professionisti opportunamente preparati.
Negli USA l’ufficio delle Medicine Alternative (Office Alternative Medicine) ha finanziato 2,7 milioni di dollari (da parte del CCCR, (gruppo di istituzioni e colleges di Chiropratica) la costituzione del primo centro federale per la ricerca in Chiropratica (MAC) finalizzato ad una area terapeutica specifica.
Questa tecnica detiene il 3° posto per i “dottorati” negli USA ed 1 americano su 5 si rivolge annualmente agli esperti di queste tecniche.
Il progetto finanziato si propone di:
1. Realizzare una Bibliografia rigorosa
2. Sviluppare ed implementare workshops
3. Realizzare network fra chiropratici di materiali informativi
4. Collegare ricercatori con le necessarie competenze
5. Stabilire priorità nella ricerca ed implementarla.
La prima vertebra cervicale sulla quale si articola il cranio, si chiama Atlante, sul quale occorre agire per riposizionarlo con una apposita tecnica, percussoria.
Il riposizionamento dell’Atlante è di fondamentale importanza per TUTTI i soggetti, in quanto la fuoriuscita dalla sua normale sede è portatrice di disfunzioni e malesseri anche gravi.
Nell’età adulta quelle sacrali e coccigee tendono a fondersi in 2 blocchi uno sacrale ed uno coccigeo.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Secondo un principio base della Medicina Naturale, un piccolo problema in una parte di esso ha delle ripercussioni sull’intero organismo, niente può essere lasciato al caso durante la diagnosi;
– la struttura gestisce la funzione: qualsiasi problema a livello strutturale (che sia articolare, organico o altro) porta con sé una degradazione della funzionalità e quindi un danno all’integrità dell’organismo nella sua interezza;
– la legge dell’arteria: secondo la quale predomina l’autoguarigione, il corpo sarebbe spesso in grado di ritrovare la salute autonomamente, a condizione che i suoi fluidi (tra i quali il sangue ne è il principale) possano circolare liberamente e senza costrizioni. Il tecnico che la pratica, per permettere al corpo di guarire per qualche tempo, del soggetto trattato, andrà per prima cosa ad influire sulla circolazione dei fluidi agendo sull’insieme dell’organismo, qualsiasi siano i sintomi di partenza.
L’approccio strutturale, chiamato anche approccio meccanico, segue certe linee guida indicate dalle mappe formulate da millenni dalla pratica di questa tecnica.
Il terapeuta esamina le articolazioni a mobilità ridotta o interessate dal problema a mezzo della palpazione accurata della zona peri-articolare, questo presuppone una specifica conoscenza dell’anatomia e della fisiologia biomeccanica vertebrale-
La Chiropratica, Kinesiologia, l’Osteopatia possono essere applicate a qualsiasi ambito di interesse medico (x Animali ed Umani), a qualsiasi specialità professionale, sia per quanto riguarda la diagnostica che per quanto attiene alla terapia, purché siano praticate da professionisti opportunamente preparati.
Ma come tutte le tecniche strutturali, NON elimina le VERE cause che determinano l’alterazione della postura, in quanto essa è alterata dalle intossicazioni cellulari, che generano malfunzioni, dalle infiammazioni che nascono nell’intestino per il malassorbimento e malnutrizione cellulare instaurato, e che possono propagarsi nascostamente in varie parti dell’organismo e quindi anche nei tessuti nella fasce dei muscoli del collo e della schiena, andando a modificare l’assetto della colonna vertebrale del corpo, quindi occorre per avere effetti duraturi nel tempo, agire con la Chiropratica e/o con l’Osteopatia, per il riordino della postura, ma CONTEMPORANEAMENTE risolvere i problemi di intossicazione e di infiammazione riordinando soprattutto l’alimentazione.
Le controindicazioni a questa pratica in compenso sono rare: fratture e lussazioni importanti non si manipolano, sia sugli arti che sulla colonna vertebrale e le ernie discali non si toccano, salvo lavorarle nei dischi vertebrali, superiori od inferiori.
Dopo anni di dibattiti, la chiropratica entra tra le cure ufficialmente riconosciute dal Sistema sanitario nazionale – Italy Feb. 2008
D’ora in avanti anche in Italia ci saranno i «dottori in chiropratica » iscritti ad un Registro che per i cittadini rappresenterà la garanzia di affidarsi, letteralmente, a «mani» sicure. Lo annuncia Salute del Corriere della Sera.
“La nuova figura – scrive il settimanale – è sancita dall’articolo 335 della Finanziaria 2008 che prevede, appunto, la creazione, al ministero della Salute, di un Registro in cui verrà iscritto chi ha un diploma di – laurea in chiropratica – o un titolo equivalente”. Come si legge nella nota che accompagna l’articolo: “Il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore ed esercita le sue mansioni come professionista sanitario di grado primario (lo stesso che spetta ai medici, anche se i chiropratici non sono medici). Il chiropratico può essere inserito o convenzionato nelle o con le strutture del Servizio sanitario nazionale”.
il Ministero della Salute mette anche in evidenza il fatto che la norma lascia molti aspetti ancora de definire: ad esempio, chi potrà iscriversi al registro dal momento che in Italia ancora non sono stati istituiti corsi di laurea in questa materia ?
“Come associazione – commenta John Williams, presidente dell’Associazione italiana chiropratici -ci auguriamo che per l’accesso al registro siano rispettati gli standard internazionali secondo i quali per potersi definire chiropratico bisogna aver seguito un iter di studio di almeno cinque anni, dopo il diploma di scuola superiore, in università e scuole riconosciute dalla Federazione internazionale della chiropratica.
Per ora corsi universitari simili in Italia non esistono e i chiropratici italiani laureati si sono formati all’estero, per esempio negli Stati Uniti, ma ora si apre la strada per la creazione di corsi anche qui”.
In Italia i chiropratici laureati in scuole riconosciute a livello mondiale sono circa 300. Gli italiani che ricorrono a trattamenti manuali, chiropratica compresa, sono più di quattro milioni.
Negli USA l’ufficio delle Medicine Alternative (Office Alternative Medicine ) ha finanziato 2,7 milioni di dollari (da parte del CCCR, (gruppo di istituzioni e colleges di Chiropratica) la costituzione del primo centro federale per la ricerca in Chiropratica (MAC) finalizzato ad una area terapeutica specifica. Questa tecnica detiene il 3° posto per i “dottorati” negli USA ed 1 americano su 5 si rivolge annualmente agli esperti di queste tecniche.
Il progetto finanziato si propone di: 1. Realizzare una Bibliografia rigorosa – 2. Sviluppare ed implementare workshops – 3. Realizzare network fra chiropratici di materiali informativi – 4. Collegare ricercatori con le necessarie competenze – 5. Stabilire priorità nella ricerca ed implementarla.
Ecco un articolo del Dott. Gianluca Rossetti: è una pubblicazione a seguito del test di “propriocettività” sistema nervoso centrale e risposta organica neuro posturale.
Come ad esempio, l’elettricità contenuta nei materiali metallici dentali interferisce con il sistema nervoso centrale.
“Chiropratica e stress; nuovi orizzonti della salute, Chiropratica e metalli.
Non è tutto oro quel che luccica…. – vedere a Pag. 20 su questo PDF
“La propriocezione, è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. La propriocezione assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento. Per altri particolari,
Recettori propriocettivi:
È resa possibile dalla presenza di specifici recettori, sensibili alle variazioni delle posture del corpo e dei segmenti corporei, che inviano i propri segnali ad alcune particolari aree encefaliche. I recettori propriocettivi sono costituiti dalle terminazioni nervose che danno inizio al processo neurofisiologico della propriocezione. Tali recettori inviano impulsi che, attraverso il midollo spinale, giungono alle aree cerebrali deputate all’elaborazione delle informazioni sulla posizione e sul movimento, necessarie per l’esecuzione corretta del movimento stesso.
Questi recettori sono posizionati in posizioni specifiche a seconda della funzione che rivestono:
– Fuso neuromuscolare: misura la variazione di lunghezza di un muscolo nel tempo (in pratica la velocità con cui un muscolo si allunga e si accorcia durante la contrazione). Per far ciò questo dovrà percorrere in parallelo tutta la fascia muscolare ed essere dotato dell’abilità di contrarsi esso stesso.
– Sensore capsula articolare: consente di percepire lo spostamento, o più specificatamente la posizione di uno o più segmenti ossei rispetto ad un altro. Es. le ossa dell’avambraccio rispetto all’omero (con recettore nella capsula articolare delle articolazioni del gomito).
– Sensore del tendine: sensore ad alta soglia, che preserva l’integrità del tendine in questione. È basato sull’esperienza di lavoro compiuta in passato dai muscoli. Quando noi intendiamo sollevare un determinato oggetto, i muscoli iniziano a contrarsi ancora prima del lavoro effettivo, poiché si “aspettano” una determinata quantità di lavoro. Però, se il carico è esageratamente superiore alle aspettative, tanto da poter lesionare i tendini coinvolti, per riflesso i tendini in questione si rilassano lasciando andare il carico, proprio per preservare la loro integrità.
Recettori vestibolari, corrispondenti alle strutture del labirinto
– Organo tendineo del Golgi, posto in corrispondenza della giunzione muscolo-tendinea e sensibile alle variazioni di tensione
– Corpuscolo di Ruffini, presente a livello cutaneo e delle capsule articolari e sensibile a stimoli pressori e tattili prolungati e intensi
– Corpuscolo di Pacini, presente a livello cutaneo profondo e sensibile alle vibrazioni”.
Tratto da: wikipedia.org
Promemoria:
il brevetto ttSvGEL, che rimuove l’ossigeno dalle leghe nobili dei materiali dentari, stabilizzandole elettro-dinamicamente. Purtroppo, il processo ttSvGEL non può essere applicato agli oggetti.
Esso è indispensabile per non avere processo di galvanizzazione in bocca, fautori di molti danni alla cervicale e non solo…dovuto alle protesi dentali.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>><>>>>>>>>>>>>
CERVICALE: oltre al riordino della postura può essere utile utilizzare questi rimedi naturali:
– oli essenziali di rosmarino e lavanda, grazie alle loro proprietà rilassanti e defaticanti. 50 ml di olio vegetale e 15 gocce di essenza di rosmarino
Massaggiare la zona interessata dal dolore due o tre volte al giorno mediante un composto ottenuto diluendo alcune gocce di oli essenziali nell’olio di mandorle.
– salice bianco. E’ un ottimo antireumatico e analgesico, come tintura od in capsule. Utilizzare fra i 60 e i 240 mg al giorno.
– artiglio del diavolo, ha proprietà antinfiammatorie, come estratto secco. Utilizzare dai 600 ai 1200 mg al giorno.
– estratto di Boswellia serrata, ha proprietà antinfiammatorie.
– la liquirizia contiene una sostanza dall’azione antinfiammatoria (glicirrizina), inibisce la degradazione dei corticosteroidi umani; non deve essere consumata per lunghi periodi.
Fiori di Bach
I fiori di Bach sono adatti per trattare il fastidio alla cervicale, soprattutto nei casi in cui la cervicale è determinata da un eccesso di tensione concentrata sulla parte superiore della schiena, sulla testa e sul collo. Di solito questo rimedio naturale è indicato per chi si carica di responsabilità, per chi non sopporta le ingiustizie e per chi tenta di convincere gli altri delle proprie ragioni, in un complesso processo che influisce sull’equilibrio psicofisico individuale.
I rimedi dell’omeopatia
– Aceta racemosa e Ferrum phosphoricum 5 CH; alternare i due preparati con 5 granuli ogni 4 ore. Caso di cervicale causata dal freddo o all’umidità, e’ utile la Dulcamara 9 CH, 5 granuli ogni 2 ore. Se il dolore peggiora ad ogni movimento, aumentare a 5 granuli ogni 2 ore di Bryonia 7 CH.
Per l’artrosi sintomatica sono utili invece 5 granuli, una volta al giorno, di Calcarea fluorica 9 CH.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La PERSECUZIONE dei CHIROPRATICI da PARTE della CORPORAZIONE MEDICA AMERICANA
La storia della chiropratica americana è segnata da un celebre processo, durato una decina d’anni, che i chiropratici americani, dopo innumerevoli persecuzioni da parte della corporazione medica, intentarono contro la potente AMA (American Medical Association, in mano a Big Pharma).
Finalmente, il 27 agosto 1987, la corte Federale degli USA in Chicago-lllinois riconobbe le associazioni mediche americane “colpevoli di cospirazione con il fine di distruggere la professione di chiropratico”, così recita il testo della sentenza redatto dal giudice Susan Getzendanner.
Da allora le cose sono cambiate.
In USA la professione è in pieno sviluppo. Basti considerare che qui esercitano ben 45000 chiropratici regolarmente laureati nei 17 “college” riconosciuti dal Council on Chiropractic Education, che è l’organo ufficialmente riconosciuto per il controllo sulla qualità dell’insegnamento della chiropratica.
Ma qual è la situazione negli altri paesi ?
E’ in sviluppo, accanto a paesi in cui la professione è tradizionalmente presente come il Canada con 4000 chiropratici, l’Australia con 2500 e il Giappone con ben 10000 professionisti, la chiropratica si va diffondendo anche in Europa, sia pur più lentamente. L’Inghilterra, la Francia e la Svizzera hanno “college” in cui si insegna la chiropratica, anche se solo in quest’ultimo paese la professione è legalmente riconosciuta.
In Italia gli aderenti all’Associazione italiana chiropratici sono un centinaio, ma ci sono anche altre associazioni che garantiscono la qualità degli operatori, come per esempio l’Associazione italiana di kinesiologia applicata con la quale l’Associazione italiana chiropratici ha sottoscritto un documento pubblicato nel giugno scorso sulla rivista ufficiale dell’Ordine dei medici “Formazione medica’.
Purtroppo però in Italia manca ancora una regolamentazione della professione. Per cui i dottori in chiropratica provenienti da altri paesi possono esercitare solo sotto la responsabilità di un medico italiano.
Il che è offensivo e paradossale “non perché non vogliamo collaborare con altri medici” dice T. Rigel, “anzi noi auspichiamo e sollecitiamo la più ampia collaborazione, ma perché ci sentiamo messi sotto tutela. Invece noi siamo medici a tutti gli effetti. Siamo dei medici di base che, per il curriculum degli studi universitari intrapresi, siamo in grado di occuparci in modo organico della salute del nostro paziente”.
Ben noto nel mondo è il massaggio Ayurvedico, che utilizzando i punti dell’agopuntura Cinese + i punti ove vi è dolore, risolve in molti casi diversi tipi di problemi.
Il Lavaggio energetico è un particolare tipo di massaggio che apre i chakra del corpo, eliminando in genere la memoria della sofferenza di vissuti dolorosi.
Mal di schiena
Che fare quando in famiglia qualcuno si ammala e non ci sono farmaci in casa ? La medicina cinese ha un asso nella manica: il tuina, micro massaggio sui punti dell’agopuntura.
È efficace e facile da imparare – i punti indicati vanno stimolati più volte al giorno con piccoli movimenti circolari del pollice e con una certa pressione, da mantenere per qualche minuto. Insieme a tisane a base di erbe cinesi, per affrontare tanti piccoli disturbi.
Secondo la medicina cinese, la zona bassa della schiena è sotto l’influsso dell’energia del rene. Quest’organo si può “scaricare” per sforzi fisici, stress prolungato oppure per colpi di freddo.
Il punto “magico” per far passare il mal di schiena e i dolori articolari è sopra il calcagno, sull’esterno del piede, esattamente dietro il malleolo. Va massaggiato su entrambi i piedi, con movimenti circolari del pollice. Per le forme croniche è utile un’erba, l’angelica pubescens, che dà risultati simili ai Fans ma senza effetti collaterali. Si trova nella formula complessa Angelica e Loranthus e se ne prendono da due a quattro compresse al giorno, per un paio di mesi.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
TEST KINESIOLOGICO – Il tuo CORPO PUO’ DARE le RISPOSTE, se le sai “leggere”….
Esiste un metodo semplice, non invasivo, accessibile a tutti e praticabile in ogni luogo, per ottenere risposte dall’inconscio del soggetto analizzato. È un test ideato dal medico americano negli anni ’60, il dottor George Goodheart, padre della chiropratica.
La teoria considera l’idea che i muscoli riflettano le condizioni di ognuno dei sistemi ed organi del corpo attraverso i meridiani (agopuntura) ki’, ovvero si tratta di “interrogare” l’intelligenza innata-inconscia; essa è descritta come una sommatoria di dati/informatizzati a livello quindi dello Spirito/pensiero/inFormAzione, che pervade tutto il corpo ed è collegata attraverso il sistema nervoso, perché il corpo è un’insieme cibernetico. La sua teoria è quindi che lo stato di tutti gli organi e apparati può essere determinato dalla verifica della resistenza di uno specifico muscolo.
Per sapere se si è allergici a qualche particolare cibo o sostanza o se il medicinale, il rimedio omeopatico o l’integratore alimentare che si sta assumendo sono compatibili con il proprio organismo, oppure se il computer portatile che si usa od telefono cellulare che si porta sempre con se è nocivo alla salute ? Oppure ancora se si ha bisogno di qualche particolare integratore alimentare per migliorare la salute ecc.
Esistono molti sistemi per eseguire un test neuro/muscolare kinesiologico (o chinesiologico).
Siccome il test può dare risposte inesatte esso deve essere fatto nei casi di malattie, con una PERSONA COMPETENTE che conosca bene il test e sappia non influenzare la persona, lavorando dal dietro/schiena.
Comunque, per altre esigenze, non importanti, lo si può eseguire comodamente a casa propria da soli o con l’aiuto di un’altra persona.
CHIROPRATICA
Queste tecniche permettono infatti di indagare sugli aspetti strutturali della malattia, risalendo al momento eziologico con precisione e stabilendo la sequenzialità degli avvenimenti a catena che determinano il danno a carico della struttura portante del corpo umano.
La colonna vertebrale o spina dorsale è una formazione flessibile composta dalle vertebre e situata nella linea mediana posteriore del corpo al quale serve da principale supporto longitudinale.
Nell’uomo dalla nascita al ventesimo anno di età, la spina dorsale comprende 33 vertebre di cui: 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 sacrali e 4 coccigee.
La prima vertebra cervicale sulla quale si articola il cranio, si chiama Atlante, sul quale occorre agire per riposizionarlo con una apposita tecnica, percussoria.
Il riposizionamento dell’Atlante è di fondamentale importanza per TUTTI i soggetti, in quanto la fuoriuscita dalla sua normale sede è portatrice di disfunzioni e malesseri anche gravi.
Nell’età adulta quelle sacrali e coccigee tendono a fondersi in 2 blocchi uno sacrale ed uno coccigeo.
Ogni “malattia”, cioè ogni disordine Spirituale, altera le funzioni del sistema nervoso, ogni alterazione di questo sistema produce all’interno dei tessuti che lo compongono delle alterazioni iono molecolari, le quali vanno ad alterare la chimica delle cellule nei tessuti nervosi intossicandoli.
Questa alterazione chimica produce infiammazione ed alterazione termica del tessuto stesso, la quale trasforma ed altera le dimensioni di tutte le parti interessate per il richiamo in loco dei liquidi (sangue, linfa nervosa, liquidi intra ed extra cellulari).
Quando l’alterazione interessa il midollo od i gangli nervosi, tutte le compressioni che le vertebre della colonna subiscono, vanno a comprimere il tessuto infiammato, producendo la sensazione di dolore nel luogo corrispondente.
Siccome tutti gli organi del corpo sono connessi con il sistema nervoso e da essi si dipartono le connessioni nervose che rientrando nella colonna vertebrale si congiungono alle aree cerebrali interessate, ogni volta che un qualsiasi organo del corpo è infiammato, per qualsiasi causa, questa infiammazione risale SEMPRE anche nelle connessioni nervose ad esso collegato e risalendo verso le vertebre in genere si blocca, nella sua prima fase, nei gangli nervosi laterali della colonna vertebrale per un fatto meccanico, dovuto ai continui movimenti delle vertebre stesse rispetto all’asse centrale.
Oltre ad infiammare i gangli nervosi, tutta l’area connettivale e muscolare diviene ematosa, pesante, dura ed ipertrofica, sempre in tensione; per cui possiamo individuare per esempio se duole un ganglio nervoso lombare o sacrale, una netta infiammazione dell’intestino crasso o della vescica, a seconda della posizione del ganglio.
Ogni volta che abbiamo un dolore sulla spina dorsale, salvo che non abbiamo subito un grave trauma nella parte interessata, dovremo trovare, controllando il od i gangli nervosi interessati, l’organo ad esso collegato ed in successiva analisi vedremo che SEMPRE l’organo ad esso collegato sta subendo un processo infiammatorio e di conseguenza modifica la sua normale attività.
Le variazioni di assetto delle vertebre, andranno a comprimere i gangli interessati i quali subendo la compressione, siccome sono infiammati, sono evidentemente più o meno ingrossati, bloccheranno immediatamente l’energia elettromagnetica ed elettrochimica, che deve sempre fluire da e per Cervello ed organi, per il normale funzionamento della macchina umana; questo blocco di energia darà immediatamente la sensazione di dolore al ganglio corrispondente.
Ovviamente anche la variazione da un assetto normale di equilibrio della colonna vertebrale, porterà nel tempo una compressione maggiore in certi punti della colonna.
Questa continua compressione tenderà ad infiammare, irritare, sicuramente il corrispondente ganglio nervoso o quello superiore od inferiore a seconda del caso, provocandone l’ingrossamento per il richiamo di liquidi in loco e di conseguenza nasce il dolore.
Ma sono sopra tutto le continue tensioni psichiche (stress), che si tramutano in tensioni neuro muscolari che portano conseguentemente all’indebolimento od al rafforzamento di alcuni muscoli che hanno molta importanza nell’alterazione dell’equilibrio dell’assetto (la postura) del corpo e quello della colonna vertebrale e di conseguenza tutte le tensioni dinamiche ad essa applicate divengono disordinate.
Così nascono facilmente le deformazioni della colonna che poi nel tempo genereranno per correlazione inversa, una continua infiammazione agli organi corrispondenti collegati ai gangli nervosi della zona ove vi è la compressione dei stessi nelle vertebre della colonna.
Per evitare di avere “mal di schiena” oltre ad utilizzare le tecniche Termico/Nutrizionali descritte, la Chiropratica, l’Osteopatia, la Kinesiologia, vi sono alcuni metodi empirici ma efficaci, che potete mettere in pratica da subito:
1) Fare regolarmente ginnastica.
2) Indossare scarpe con tacchi bassi.
3) Tenere un piano di lavoro ad un’altezza confortevole.
4) Usare sedie che sostengano la schiena.
5) Sollevare oggetti piegando le ginocchia e tenendoli vicino al corpo.
6) Tenere un cuscino sotto i piedi se si dorme supini.
7) Tenere un cuscino fra le ginocchia se si dorme su di un fianco.
8) Mettere un cuscinetto all’altezza delle reni se si guida a lungo.
9) Appoggiare i piedi su di uno sgabello se si sta seduti a lungo.
10) Dormire con un cuscino non spesso.
Da queste tecniche di riordino della postura sono derivate altre tecniche simili ma con altri nomi: Metodo Alexander ecc.
Quale è l’età giusta per utilizzare la CHIROPRATICA ?
I neonati dovrebbero essere controllati dal chiropratico entro poche ore dalla nascita. Il processo del parto, anche in condizioni naturali e controllate è spesso traumatico. Durante la fase del parto in cui la madre “spinge”, la colonna, e particolarmente il tratto cervicale è molto vulnerabile. Le sublussazioni più frequenti a cui i neonati vanno incontro sono quelle causate dal tirare, torcere e comprimere la loro colonna vertebrale durante il parto.
Quanto à SICURA per i ragazzi ?
Per i bimbi e neonati, vengono utilizzate speciali tecniche che non sono per nulla traumatiche e sono attentamente studiate e mirate. Può bastare una pressione con il mignolo per aggiustare un neonato.
La chiropratica non cerca né di stimolare né di inibire la normale funzionalità del corpo, il chiropratico è interessato alla relazione tra il sistema nervoso e la colonna vertebrale in quanto riguarda la salute del corpo. Gli effetti delle sublussazioni vertebrali sono complessi. Molti problemi che affliggono i bambini possono manifestarsi come conseguenza di un’anormale funzionalità del corpo causata dalle sublussazioni.
Sistema Cranio-Sacrale
Questa tecnica deriva dall’Osteopatia; l’allievo del suo fondatore William Garner Sutherland (1879-1954) osservando un cranio esploso ed attratto dalla sua complessità fin nelle suture delle ossa o placche, comprese che queste permettono al cranio di “respirare” cioè di avere piccoli movimenti di espansione.
40 anni di studi e di osservazioni su quelle strutture, disarticolando e smontando crani umani, con degli strumenti da lui appositamente costruiti, arrivò alla conclusione che esiste una relazione diretta fra le pressioni esercitate sulle ossa craniche e le variazioni degli stati di animo emotivi.
Quando queste pressioni superano i normali valori, il sistema nervoso centrale e tutti gli altri sistemi ne vengono influenzati ed alterati.
Con quegli studi egli riuscì a dimostrare l’esistenza di un meccanismo respiratorio primario del cranio.
Dopo anni di pratiche, nel mettere a punto la tecnica pressoria, ottenendo alcune volte dei risultati strabilianti, egli è riuscito a prepararne una standard da protocollo. La tecnica da lui messa a punto, consiste nel cercare di riordinare e ridurre quelle pressioni o “respiri” ed influire direttamente sul sistema nervoso centrale e quindi sugli altri sistemi.
All’inizio, come sempre la medicina “ufficiale” trattò queste scoperte con scetticismo e sarcasmo; egli trovò solo pochi persone che lo seguirono e che continuarono con lui a praticare con spirito pionieristico quella valida tecnica.
Solo recentemente però studi condotti dai sovietici Naumenko e Moskalenco e dagli americani Magoun, Fryman, Upledger, Princhard, ed altri, hanno dimostrato i lavori di Sutherland; i Canadesi Robitaille e Marie nel 1987 al centro di studi Osteopatici di Montreal nel Quebec, hanno confermato ed osservato con un’apposita e sofisticata apparecchiatura elettronica il movimento ritmico delle ossa del cranio che hanno tracciato e fissato in un grafico.
I punti sui quali si basa questa tecnica sono in sintesi questi:
– Motilità inerente il cervello ed il midollo spinale.
– Fluttuazione del liquido cefalorachidiano.
– Mobilità delle membrane intracraniche e spinali.
– Mobilità articolare delle ossa del cranio.
– Mobilità involontaria del sacro fra le iliache.
Quindi il Sistema Cranio-Sacrale (SCS) è un sistema fisiologico che possiede una propria attività che si differenzia dagli altri sistemi (cardiaca e respiratoria) e lo si ritrova fra gli umani, i vertebrati e nei primati.
Il SCS è delimitato dalle meningi cerebrospinali e più precisamente dalla dura madre; i plessi coroidei si comportano come i reni apportando il liquido necessario al sistema aggiungendovi anche le sostanze necessarie; questo è un passaggio selettivo dal sistema vascolare al sistema dei ventricoli del cervello; in questo modo si genera il liquor o liquido cefalorachidiano.
Il SCS si comporta come un sistema idraulico semichiuso ed il flusso in entrata ed uscita avviene attraverso speciali strutture tissutali: i plessi coroidei ed i villi aracnoidei. Il meccanismo omeostatico si autoregola attraverso costanti controlli e mutamenti dell’ambiente interno ed esterno.
Le meningi vengono modellate a seconda della pressione del liquido circolante e presente nel sistema e dalle sue più rigide strutture, le ossa del cranio dei “punti solidi” della dura madre che possono essere utilizzati come elementi diagnostici e di “leva” nei trattamenti della tecnica messa a punto dal suo fondatore.
Attraverso la “produzione ed il “riassorbimento” del liquor (liquido cefalorachidiano) si ottiene il movimento ritmico (flessione= espansione; estensione= contrazione)
La produzione vi è una espansione della struttura cranica (flessione) con il riassorbimento una contrazione (estensione).
Questo “movimento” è percepibile in qualunque parte del corpo e si può reperire sul cranio, i piedi, l’occipite, il sacro.
Esso è debole e lento con una frequenza di 6-12 cicli al minuto.
Un ciclo completo flessione, zona neutra, estensione, dura circa 6 secondi.
Una diminuzione della frequenza del ciclo indica un basso livello di vitalità della persona e quindi una immunodepressione.
Attraverso questa tecnica (palpazione ed ascolto) è possibile lavorare sulla memoria dei tessuti, liberando lo stato somato-emozionale, le cisti energetiche, sul sistema nervoso autonomo (ortosimpatico e parasimpatico), riordinando le giuste fasi fra di essi ed infine sul cervello stesso permettendo ad esso di rientrare nelle sue possibilità di armonizzare le frequenze emesse e ricevute fra emisfero destro e sinistro.
Con questa tecnica è possibile effettuare diagnosi (con le mani) percependo le malfunzioni e collegandole alle malfunzioni di sistemi ed organi ad essi legati. Il movimento assimmetrico rivela il punto in cui è presente la “lesione”. Con il ripristino della simmetria del movimento nel sistema cranio-sacrale, avremo la possibilità di confermare la soluzione del “conflitto” patologico.
Oggi esistono anche in Italia scuole che insegnano questa tecnica.
Una facile e semplice terapia anche bigiornaliera, che aiuta notevolmente ogni problema di postura, è quella di mettersi a “uovo”, come fare ? sdraiarsi a terra a pancia in su, quindi prendere le ginocchia fra gli avambracci e rialzando la testa verso le ginocchia, basculare piano piano sulla schiena due o tre volte o rimanete in quella posizione rannicchiata per 3 minuti;
fate attenzione a non esagerare nella basculazione sulla schiena !… rimanere in quella posizione circa 3 minuti, in seguito rilasciare le e gambe mantenendole piegate un poco sul basso torace e ruotare per 3 volte in senso orario e quindi 3 volte in senso anti orario il bacino e le gambe leggermente rannicchiate sul ventre; questa ginnastica serve a muovere le vertebre della zona lombare e soprattutto sacrale, alleggerendo i gangli che sono posizionati sui lati delle vertebre facendosi che l’energia defluisca meglio da essi.
Oppure mettetevi appoggiati a terra sulle ginocchia (come in preghiera proni) mettendo le mani a terra il più in avanti possibile, sentirete tirare i muscoli della schiena; state fermi in quella posizione per almeno 3 minuti, poi alzate il sedere fino a stare a 4 zampe….appoggiandovi sulle mani e spingete la pancia in giù arcuando la schiena verso il basso, rialzando collo e testa il più possibile, senza strafare; rimanete in quella posizione per almeno 2 minuti e poi ripiegatevi verso il basso e riassumete la posizione precedente; fate questi due movimenti per 7 volte e 2 volte al di’ (mattino e sera).
Noterete come per incanto che molti dolori, tensioni, alla cervicale, dorso e basso schiena, diminuiranno o scompariranno. Naturalmente non risolvono le cause della malnutrizione e dell’accumulo delle tensioni neuromuscolari, ma aiuteranno alleviando e di molto quelle accumulate per una vita troppo sedentaria.
Un’altra tecnica efficace del fai da te per i dolori a tutta la schiena tipo: sciatica, lesioni nervose, contratture muscolari, artrosi cervicali, lombosciatalgie, rigidità muscolare, discopatie ecc., possono essere molto alleviate con questa particolare e semplice tecnica da farsi anche in casa.
Prendere un’asse e disporlo in modo obliquo da formare un angolo di 15 gradi. L’asse, alla estremità che si alza, deve avere un fermo per i piedi. Aggiungere sull’asse una copertina piegata in modo da formare un piccolo materassino sul quale sdraiarsi. Ci si mette a testa in giù con i piedi in alto e si deve rimanere per almeno 7 minuti, ogni giorno.
Fare attenzione le prime volte, perché essendo una posizione insolita per il corpo, vi potrebbero essere delle sensazioni non piacevoli. Comunque se vi abituate a stare in quella posizione, ogni giorno, avrete notevole sollievo nelle vs. sofferenze, perché la posizione facilita la distensione della colonna vertebrale e quindi permette ai vari gangli di lasciar defluire i liquidi accumulati in loco per la continua tensione, e/o infiammazione che arriva dai vari organi collegati a quel nervo e che se bloccata nel suo fluire, genera i ben noti dolori alla schiena; ciò avviene, salvo nel caso di traumi; in questi casi è meglio, prima di effettuare questa tecnica, consultare un buon chiropratico od osteopata ed avere delle lastre fotografiche di controllo, solo il consulente, di caso in caso, potrà confermare l’utilizzo o meno di questa tecnica.
In quella posizione è possibile effettuare delle leggere trazioni, torsioni, ma occorre essere assistiti da tecnici che conoscano bene la chiropratica e/o l’osteopatia.
Ricordiamo che questa tecnica servo SOLO ad alleviare le pressioni vertebrali sui gangli nervosi che sono posizionali ai lati della colonna vertebrale fra una vertebra e l’altra, NON serve ad eliminare le cause (infiammazioni) che alimentano dall’interno dell’organismo il sistema nervoso che rientra in quelle zone attraverso i gangli, organi che debbono disinfiammati e curati secondo le tecniche della medicina naturale –
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e migliorarlo con queste speciali apparecchiature modernissime, che neppure gli ospedali hanno, prenota via mail la consulenza QUI. Esso permette anche di analizzare qualsiasi prodotto esistente e la sua compatibilità o meno, con il soggetto analizzato….
vedi anche: Medicina Quantistica
Quindi se volete fare un Test di Bioelettronica (test di controllo del livello di Salute_benessere)….
– scrivete QUI: info@mednat.news
BIBLIOGRAFIA
1. AA.VV., A study of Time Loss Back Claims. Workmen ‘s Compensation Board. State of Oregon, Portland, mars 1971.
2. Betge, G., Chiropratica, Il Rachide, Privately Published, CH – Lugano 1986.
3. Bogduk, N., Neck Pain: How to treat, in “Australian Dr. Weekly”, August 21, J-VII, 1992.
4. Bourdiol, R.J., Pied et Statique, Edition Maisonneuve, 1980.
5. Braaf, M.M., Rosner, 5.1., Trauma of the Cervical Spine as Cause of Chronic Headache, in “Trauma”, n. 15, 1975.
6. Braun, B .L. et al., A Cross-Sectional Study of Temporomandibular Joint Dysfunction in Post Cervicai Trauma Patient, in “J. Craniomandibular Disorders, Facial and Oral Pain”, 6, 1992.
7. Buerger, A.A., Tobis, J.S., Approaches to the Validation of Manipulation Therapy, c.c. Thomas Publisher, Illinois, USA, 1975.
8. Burns, R.E., Spinal Synopsis, Privately Published, 1980.
9. Callens, M., Leerboek Fysioiogische Psychologie, vol. I, Neuronale, Motorische en Sensoriele Functies, Acco, Leuven, Belgium, 1973.
10. Capitanio, E. & M.S., Accenni di Chiropratica, Torino, 1986.
11. Carette, 5., Marcoux, 5., A Controlled Trial of Corticosteroid Injections into Facet Joints for Chronic Low Back Pain, in “New England Journal of Medecine”, n. 325, 1991.
12. Carlson, R., Shield, B., Healers on Healing, Jeremy P Tarcher Inc., Los Angeles, 1989.
13. Chiroterapia, Indicazioni e Limiti, Atti del III Simposio Nazionale di Chiroterapia, 22-25 Settembre 1988, Villaggio Valtur Brucoli (Sr).
14. Chopra, D., Perfect Heaith, The complete MindfBody Guide, Harmony Books, New York, 1989.
15. Chusid, J.G., Correiative Neuroanatomy & Functionai Neuroiogy, Lange, Los Altos, USA, 1976.
16. De Jarnette, M.B., Cranial Technique, Privately Published, Nebraska, USA, 1979-1980.
17. De Jarnette, M.B., Sacro-Occipital Technic, Privately Published, Nebraska, USA, 1979- 1980.
18. De Jarnette, M.B., Sacro-Occipital Technic ofSpinal Therapy, Privately Published, Nebraska, USA, 1940.
19. Deyo, R.A., Diehl, A.K., How Many Days ofBedrestforAcute Low Back Pain. a Randomized Clinical Trial, in “N. Engl. J. Med.”, n. 315, 1986.
20. Deyo R.A., Walsh, N.E. A Controlled Trial of Tens and Exercise far Chronic Low Back Pain, in “N. Engl. I. Med.”, n. 322, 1990.
21. Deyo, R.A., Fads in the Treatment of Low Back Pain, in “N. Engl. J. Med.”, n. 325, 1991.
22. Eversaul, G., Dental Kinesiology, Privately Published, Las Vegas, Nevada, USA, 1980.
23. Farfan, Mechanical Disorders of the Low Back, Lea & Febiger, Philadelphia, 1973. Ferreri, C.A.,
Neural Organization Technique, Privately Published, 1986.
24. Ferreri, C.A., The Marvelous TM.J., Collected Papers, ICAK, Privately Published, 1985.
25. Gates, D., Correlative Spinal Anatomy, CSA Printing & Bindery, Sakemont, Georgia, 1977.
26. Gaucher-Peslherbe, P.L., La Chiropractique, Contribution à l’Histoire d’une Discipline Marginalisée, Jupilles, F-72000 Le Mans, 1985.
27. Gaucher-Peslherbe, P.L., Parny, 5., La Chiropractie et Vos Vertebres, Ed. Encre, France, 1987.
28. Gerber, R., Vibrational Medicine, Bear & Co. Santa Fe, New Mexico, USA, 1988.
29. Gielow, V., Old Dad Chiro, A Rio graphy of D.D. Palmer, Bawden Bros. Inc., Davenport, Iowa, USA, 1981.
30. Gillet, H., Liekens, M., Relgian Chiropractic Research Notes, Motion Palpation Institute, California, USA, 1981.
31. Gonstead, Gonstead Chiropractic Science & Art, Privately Published, Mt. I-Ioreb, Wisconsin, USA, 1976.
32. Goodheart, G.J., Yolu ‘il be better The story ofApplied Kinesiology, A.K. Printing, Geneva, Ohio, USA, 1988.
33. Goodheart, G.J., Applied Kinesiology, Workshop Procedure Manuals, Privately Published, 1972- 1990.
34. Goodheart, G.J., Kinesiologia Applicata nella Disfunzione dell’ATM, in “Clinica Odontoiatrica del Nord America”, n. 14, Milano, 1982.
35. Goldstein, M., The Research Sta tus of Spinal Manipulative The rapy, Ohew Pubblication, n. (NJH) 76-998, 1975.
36. Gowitzke, B.A., Milner, R., Understanding the Scientific Bases ofHu;nan Movement, Williams & Wilkens, Baltimore, 1980.
37. Greemawalt, M.H., Spinal Pelvic Stabilizaiion, Publishing Division Foot Levelers Inc., Iowa, USA, 1978.
38. Guaglio G., Seru, P.P., Un nuovo approccio al paziente ortodontico in “Bollettino d’Informazioni Ortodontiche”, n. 5, Firenze, Settembre 1989.
39. Guaglio G., Seru, P.P., Zucchi, E., Disgnazie ascendenti strutturali, in “Bollettino d’Informazioni Ortodontiche”, n. 1 0, Firenze, Novembre 1990.
40. Guaglio, G., Seru, P.P., Zucchi, E., Disgnazie come causa di scoliosi, in “Bollettino d’informazioni Qrtodontiche”, n. 12, Firenze, Aprile 1991.
41. Haldeman, 5., Modem Developments in the Principles and Practìce ofChiropractic, Appleton-Century-Crifts / Norwalk, Connecticut, 1979.
42. Inglis, B., Frases, B., Penfold, B.R., Chi ropractic in New Zeland, Published by The Government Printer, Wellington, New Zeland, 1979.
43. Inman, V.T., Ralston, H.J., Todd, F.J., Human Walking, Williams & Wilkens, Baltimore/London, 1981.
44. Janse, I., Houser, R.H, Wells, B.F., Chi ropractic Principles and Technic, National College of Chiropractic, 1947.
45. Janse, I., Principles and Practice of Chi ropractic, An Anthology, National College of Chiropractic, 1976.
46. Jirout, J., Changes in the Sagittal Component of the Reation of the Cervical Spine to Lateroflexion after Manipolation ofmovement restriction, in “Cesk Neurol.”, 68, 1972, 4, pagg. 174-180.
47. Kapandji, I.A., The Physiology of the Joints, Voi. 3, The Trunk and the Vertebral Column, Churchill Livingstone, 1979.
48. Koran, I., What is an Adjustment, Koran Publications Share International Inc., Forth Worth, Texas, USA, 1991.
49. Koran, T., Whyplash and Chi ropractic, Koran Publications Share international Inc., Forth Worth, Texas, USA, 1991.
50. Korr, I., The Neurofisiologic Mechanism in Manipulative Therapy, Plenum Press, New York, 1978.
51. Leaf, D.W., Applied Kinesiology, Flowcharts, Privately Published, Samoset St., Plymouth, USA, 1989.
52. Lebowitz, M., Steele, M., Correcting Chronic Health Problems, A Doctors Manual, Privateiy Published, Mt. Zion, West Virginia, USA 1989.
53. Maffettone, P., Everyone Is an Athlete, David Barrimore Publishing, New York. 1989.
54. Maynard, J.E., Healing Hands, The Official Biography of the Palmer Family the Discoverers and Developers of Chiropractic, Jonorm Publishers, Mobile. Alabama, USA, 1977.
55. Meade, T.W., Dyer, 5., Low Back Pain ofMechanical Origin: Randomised Comparison of Chiropractic and Hospital Outpatient Treatment, in “British Medical Journal”, giugno 1990.
56. Meersseman, J.P., Chiropratica, Como, 1978.
57. Meersseman, J.P., An Introduction to Sacro-Occipital-Technic and Applied Kinesiology, Privately Published, 1980.
58. Mendelsohn, R.S., Confessions of a Medical Heretic, Contemporany Books, Inc., Chicago, 1979.
59. Morter, M.T., Chiropractic Physiology, BEST Research Inc., Arkansas, USA, 1988.
60. Morter, M.T., Your Health Your Choice, Fell Publishers Inc., Hollywood, Florida, USA, 1990.
61. Morter, M.T., Are You Eating Away at Your Health?, Morter Heaith System, Arkansas, USA, 1991.
62. MPI, The American Medical Association found guilty of conspiring to destroy the Chi ropractic
Profession, Huntington Beach, California, 1987.
63. Nachemson, Al, Nexest Knowledge ofLow Back Pain, in “Clin Ortho and Reiated Research”, 1992.
64. Netter, F.H., Atlante di anatomia, fisiopatologia e clinica, Voi. 8, Apparato Muscolo-Scheletrico, Origgio, 1988.
65. Palmer, B.J., The Science of Chi ropratic, Parker Chiropractic Research Foundation, Texas, USA, 1906, 1988.
66. Palmer, D.D., The Science, Art and Philosophy of Chiropractic, Portland Printing House Company, 1910.
67. Peretti, G., Galione, D., Piede piatto e ginocchio valgo nel bambino, in “La Rivista del Medico Pratico-Pediatra”, n. 30, 16 febbraio 1991.
68. Rees, M.L., The Art and Practice of Chiropractic, Privately Published, USA, 1984. Schultz, A.L., Athletic and Industria 1 Injuries of the Foot andAnkle, Argus Printers, Stickney, South Dakota, USA, 1979.
69. Seru, P.P., Kinesioiogia Applicata, in “Clinic”, Anno IV, n. 30, Luglio 1985.
70. Seru, P.P., Evaiuatie van den Theoretische Basis van Chi ropraxie, Literatuur Studie, K.U. Leuven, Privately Published, 1980.
71. Seru, P.P., Trattamento dei muscoli masticatori, Terzo Seminario di Kinesiologia Applicata, AIKA, Milano, 18-19 gennaio 1992.
72. Seni, P.P., “Trigger Points” e “Fasciai Release “, Terzo Seminario di Kinesiologia Applicata, AIKA, Milano, 19-20 gennaio 1991.
73. Seru, P.P., Analisi posturaie, Cat. 1-11-111, Secondo Seminario di Kinesiologia Applicata, AIKA, Milano, 16-17 novembre 1991.
74. Siegel, B.S., Love, Medicine and Miracles, Harper & Row, Publishers, New York, 1986.§
75. Sobotta, J., Figge, F.H.J., Atlas ofHuman Anatomv, voi. I, Atias ofBones, Joints, and Muscies, Hafner Publishing Company, Inc., New York, 1968.
76. Stijns, H.J., Kiinish Onderzoek van Het Bewegingsstelsei, Acco, Leuven Belgium, 1972.
77. Thie, J.F., Manuale di Cinesiologia Applicata, Como, 1985.
78. Ussher, N.T., Spinale Curvatures-Visceral Disturbances in Relation Thereto, in “California and Western Medical Journal”, n. 38/16, 1933.
79. Valentine, T., Valentine, C., Cinesiologia Applicata, Como, 1987.
80. Vernon, H.T., Results of Manipuiative Tretament on Childhood Migraine, in “Hippocrates Magazine”, 1963.
81. Vemon, H.T., Spinal Manipulation and Headaches of Cervical Origin, in “Joumal of Manipulative and Physiological Therapeutics”, n. 12, 1989.
82. Waither, D.S., Applied Kinesiology, Synopsis, Systems D.C., Pueblo, Colorado, USA, 1988.
83. Walther, D.S., Applied Kinesioiogy, voI. I e Il, Systems D.C., Pueblo, Colorado, USA, 1983.
84. White, A.A., Panjabi, M.M., Ciinical Biomechanics of the Spine, J.B. Lippincott Company, 1978.
85. Wilk, C.A., Chi ropractic Speaks out: A Reply to Medical Propaganda, Bigotry and Ignorance, Wilk Pubi. Co., Iilinois, 1973.
86. WoIk, 5., A Cost Analisys of Disability and Treatmentfor Back-Related Workers. Compensation Cases, Foundation for Chiropractic Education and Research, settembre 1988.
87. Zucchi, E., Seru, P.P., Misitano, F., Cazzaniga, A., Kinesioiogia Applicata. La Localizzazione Diagnostica, in “Attualità Dentale”, Anno IV, n.2, Gennaio 1990.