La Salute ed i colori
Il colore rientra non solo nella storia socio-culturale dell’umanità, per i significati simbolici che ha sempre rivestito nei rituali religiosi e nelle manifestazioni del potere, ma anche nella storia biologica e psicologica. – vedi: Cromoterapia
Già i cinesi distinguevano “cinque coloriti del viso” e ogni loro alterazione era indice di una disarmonia interiore.
In rapporto ai cinque elementi, sui quali si basa la medicina cinese, il rosso è il colore del fuoco (sangue), il verde del legno (fegato), il giallo della terra (milza), il bianco del metallo (polmoni), il nero dell’acqua (reni). Anche la medicina ippocratica, che risale circa al IV e III secolo a.C., basa il suo sapere su quattro elementi legati ai rispettivi colori:
il sangue rosso, la bile gialla, il flegma bianco, la bile nera.
Nel Medio Evo e poi dopo nel Rinascimento c’era l’abitudine di utilizzare i colori in medicina: i malati di vaiolo per esempio venivano avvolti in lenzuola rosse oppure li si metteva in stanze drappeggiate con tessuti di questo colore. Poi nella cultura occidentale c’è il buio fino a Goethe (1749-1832), il grande poeta, che fu anche profondo conoscitore della teoria dei colori.
È nel Novecento, grazie alla psicanalisi e al suo interesse per le associazioni tra colori e salute psicofisica, che la cromoterapia pone le basi per la sua rinascita come metodo di cura.
Ricerche sperimentali e cliniche hanno messo in evidenza il rapporto ambivalente tra sentimenti e colori: la scelta del rosso come espressione di amore, ma anche di odio e violenza; del giallo per lo spirito mistico e per l’inganno; del verde della speranza e della perversità.
Si passa quindi alla relazione tra colori e profili psicologici: la scelta di tonalità chiare e colori freddi come il blu, l’indaco e il violetto depone a favore di personalità estroverse. Al contrario, l’introverso preferisce il “caldo” del rosso, del giallo, dell’arancione.
Da qui all’applicazione pratica dei risultati ottenuti tramite l’osservazione, il passo è breve. Si ricorre al giallo per calmare i nevrastenici, il flegmatico trova sollievo nell’azzurro, chi ha insufficienza circolatoria o anemie ha bisogno di un bagno di rosso.
Anche le tecniche dei test di Lüscher, studioso svizzero, e di Wolfharth, canadese, hanno permesso negli ultimi anni di convalidare la pratica terapeutica e dare indicazioni precise per la sua applicazione.
Tratto da: lifegate.it
Anche la Bio Architettura si basa sulla appropriata scelta dei colori per le pareti delle case.
Ma la cosa piu’ importante dei colori nella salute sono gli alimenti vegetali che la natura colora in modo diverso a seconda della loro utilita’ per la salute degli esseri viventi.
Ecco una sintesi di questo concetto: I colori della salute – Giugno 2007
Nella scelta di un cibo i sensi giocano sempre un ruolo fondamentale; basti pensare al gusto, al sapore di un alimento, per renderci conto di quanto diamo importanza alle nostre percezioni.
Da migliaia di anni gli animali imparano a riconoscere un alimento salutare dal suo gusto, dall’odore, dai suoi colori e forme e così via, e salvo rare eccezioni, non sbagliano mai.
Purtroppo oggi, con le sofisticazioni industriali, molto spesso le nostre percezioni vengono tratte in inganno, perché un alimento che accende il gusto, che profuma intensamente, che ha colori appariscenti… non è detto che sia sano. Anzi, sembrerebbe che le cose che piacciono di più siano anche quelle che fanno più male, come ad esempio lo zucchero (dolce veleno – vedi: Zucchero), la cioccolata, le bevande e in generale i cibi molto elaborati.
Vorremmo ora soffermarci su uno di questi sensi che di solito gioca un ruolo secondario, soprattutto nei confronti dei cibi più naturali. Stiamo parlando dell’elemento visivo. Finora, non abbiamo mai prestato molta attenzione al colore degli alimenti, ritenendo questo un elemento superficiale e di poco conto. Per noi, il fatto che le carote fossero arancioni, i pomodori rossi e i piselli verdi non voleva dir nulla.
Invece, studi moderni hanno scoperto che i pigmenti che colorano la frutta e la verdura, non hanno solo una funzione visiva, ma producono effetti benefici su tutto l’organismo. Questi pigmenti – denominati fitonutrienti – comprendono molte sostanze dai nomi finora sconosciuti, come flavonoidi, fenoli, terpeni, fitati, isotiocianati, indoli e tutti svolgono funzioni importanti per la salute del corpo.
L’elemento forse più curioso è che in base al loro colore svolgono azioni diverse, per cui possiamo studiare questi colori e vederne le principali azioni benefiche.
Rosso: tutte le verdure e la frutta di colore rosso svolgono azioni protettive nei confronti del cuore, rafforzano la memoria e proteggono le vie urinarie. Stiamo quindi parlando di pomodori, peperoni, ciliegie, fragole, angurie, ribes, lamponi ecc.
Ad esempio, proprio il pomodoro, quando ben maturo, contiene un fitonutriente, il licopene, un potente antiossidante che mantiene sane le cellule e previene certe forme di tumore, riduce le infiammazioni vascolari e protegge il cuore.
Giallo-arancio:
tutte le verdure e la frutta di questo colore, come le albicocche, le pesche gialle, le carote, i peperoni, il mais, il melone, l’ananas, le arance le zucche, i manghi, i kiwi gialli, le papaie ecc. rinforzano gli occhi, il cuore e in generale tutto il sistema immunitario, grazie anche ad alte presenze di vitamine C e di un fitonutriente che è un precursore della vitamina A.
Verde:
L’azione protettiva di insalate, zucchine, asparagi, piselli, rucola, basilico, mele verdi, avocado, broccoli, cavoli cappuccio ecc. si concentra sulle ossa, i denti e gli occhi; inoltre proprio questi fitonutrienti che danno il colore verde aiutano a ridurre lo stress e l’affaticamento, oltre che a prevenire numerose forme di tumore.
Bianco:
a questa categoria appartengono le cipolle, l’aglio, lo scalogno, i cavolfiori, i finocchi, le pesche bianche ecc; i loro fitonutrienti favoriscono una corretta assimilazione dei grassi contenuti negli alimenti e quindi aiutano a combattere il colesterolo.
Violetto:
le melanzane, i fichi, l’uva, le prugne, le more, i mirtilli contengono numerosi fitonutrienti, tra cui le anticianine e i fenoli, che proteggono le vie urinarie e hanno azione anti-invecchiamento nei confronti della pelle, della perdita di memoria, oltre che azione preventiva nei confronti di alcuni tumori.
Ancora una volta, la scienza medica conferma quanto la natura ci suggerisce da tempo: è nella verdura e nella frutta che troviamo insospettabili virtù preventive e curative.
Una bella insalata mista, con tante verdure, non è perciò solo più un piacere degli occhi, con tutti quegli stupendi colori, ma anche un toccasana per la salute del corpo e della mente.
L’indicazione quindi di inserire nei propri pasti abbondanti dosi di frutta e ortaggi – soprattutto se consumati crudi – non può che essere accolta con favore, con l’unica avvertenza che mentre la verdura può essere consumata con qualsiasi altro alimento, la frutta andrebbe mangiata lontano dai pasti – oppure come pasto vero e proprio – perché abbinata ad altri cibi tende a fermentare, rovinando la digestione e perdendo tutte le sue grandi proprietà.
Un’ultima osservazione riguarda il fatto che oggi ci stupiamo molto del fatto che frutta e verdura (vedi: Crudismo) – ignorate fino a qualche anno fa – contengano così tanti fattori benefici per la salute, e non riusciamo a collegare che la maggior parte delle “malattie” (in realtà sono solo sintomi dell’ammalamento che è l’unica malattia esistente) moderne è apparsa in concomitanza con la scomparsa dalle nostre tavole proprio della frutta e degli ortaggi, sostituiti con cibi più “gustosi” e appariscenti, ma anche privi di principi nutritivi.
Prima che comparissero i supermercati, la gente comprava al mercato paesano, dove – come è possibile osservare ancora oggi – la maggior parte della merce esposta consiste proprio in frutta e verdura. Nei supermercati è facile invece notare che la superficie dedicata ad essi è molto ridotta rispetto ad esempio a quella dedicata ai biscotti o alla pasta.
By dott. Giacomo Bo – Tratto da: riflessioni.it
Commento NdR: ovviamente condivido tutto quanto, ma vorrei ricordare che anche i fiori si possono mangiare nelle varie insalate, utilizzandoli (solo quelli utili) ogni qualvolta che questi siano coltivati in modo biodinamico, cosi come frutta e verdura !
vedi anche: Cromoterapia
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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vedi anche: Medicina Quantistica
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