Mettere al mondo un figlio non è una decisione che si possa prendere alla leggera.
Il ritmo della nostra giornata, le nostre incertezze, le nostre paure, le nostre esigenze, tutto ci impone di riflettere. Ed è giusto. Infatti , la presenza di un bambino assorbe per parecchi anni tutta la nostra attenzione, e si deve essere disposti a rinunciare a tanti momenti della giornata che normalmente ci appagano.
Nell’affrontare l’arrivo di un bambino ci si deve preparare a cambiare totalmente il nostro stile di vita per adattarci al nuovo compito. In compenso, però, si va incontro a una gioia così grande, capace di annullare il disagio di ogni rinuncia.
Per poter fare una valutazione corretta e imparziale, i potenziali futuri genitori dovrebbero essere adeguatamente informati su tutti gli aspetti positivi e gioiosi, ma anche su quelli più impegnativi dell’avere un figlio e la relazione con lui non solo dopo la nascita ma anche prima, vale a dire durante la gestazione intesa quale periodo determinante della vita di ogni individuo nel quale si rispecchia tutta l’esistenza futura.
Al giorno d’oggi sono ormai molte le coppie che, per affrontare un compito così determinante come quello di diventare genitori, cercano di affinare la loro sensibilità e accrescere le loro competenze preparandosi per tempo all’impresa.
Fra tante altre cose, è utile che sappiano che, come ci insegna la fisica, ogni cellula che possiede determinate caratteristiche, moltiplicandosi, trasmette alle nuove cellule le medesime qualità. Quindi, se la cellula iniziale è impregnata di forti vibrazioni d’Amore, lo saranno anche tutte le altre. Nascerà così un bambino concepito nell’Amore. Infatti, l’Amore è cibo, è vita per il bambino in formazione. Ogni bambino dovrebbe nascere all’insegna dell’Amore, solamente se veramente desiderato. Non dovrebbero più venire al mondo bambini non voluti.
Inoltre, come il contadino che, per ottenere un buon raccolto, ara la terra del suo campo, la ripulisce da sassi e da erbacce, poi la concima e, quando tutto è pronto, prima di gettare il seme, cura che questo sia fresco e sano, così dovrebbero fare anche i futuri genitori: preparare il terreno migliore sul quale far nascere una nuova vita.
Ciò vuol dire: non soltanto controllare il proprio stato di salute, ma anche risolvere tensioni e vecchi rancori nei confronti di genitori, parenti e amici, per andare incontro alla genitorialità senza vecchie zavorre che spesso appesantiscono l’esistenza.
Un figlio ? Sì, ma quando si è sicuri di potergli dare tutto ciò di cui ha bisogno. La stabilità affettiva, la sicurezza economica, il tempo e lo spazio sono certezze che oggi si cerca di raggiungere prima di mettere al mondo un figlio. Ed è proprio questo il fattore che contribuisce a dar luogo a una maternità e a una paternità più consapevoli.
Oggi è sempre più raro che un bambino sia figlio della fatalità, del caso. Sempre più spesso invece, è figlio del desiderio.
La contraccezione, diffusa dagli anni settanta, ha cambiato il modo di diventare genitori. Un figlio dovrebbe comunque essere concepito quando fra i due partners si è stabilita una forte e profonda intesa. Infatti, un figlio dovrebbe nascere quando lo si vuole davvero, non quando “arriva”, come succedeva in passato.
Ma il desiderio di un figlio non può sottostare sempre alla logica della ragione. E’ qualcosa di molto forte, istintivo, “passionale”, che proviene anche dalle regioni dell’inconscio, che a volte fa irruzione nel legame di coppia magari proprio nel momento meno opportuno.
E’ importante, comunque, riuscire a dare spazio anche all’imprevisto e accettare che accada qualcosa di non completamente programmato.
Una volta avvenuto il concepimento, vivere la gravidanza solo nell’ansiosa attesa di conoscere finalmente il proprio bambino sarebbe perdere l’occasione unica e irrepetibile di assaporare il periodo di nove mesi come uno dei momenti più ricchi e belli in termini di dialogo e di affettività non solo nella relazione con il bambino ma anche fra i futuri genitori.
vedi: REGOLAZIONE delle NASCITE SECONDO NATURA
ovvero come Concepire naturalmente
La GENITORIALITA’ (patria potestà: padre e madre)
Sia la madre che il padre intrecciano fantasie attorno al bambino che verrà, ancora tutto da inventare, processo interiore questo molto importante per diventare genitori. Si prepara così anche uno spazio mentale, affettivo, nel quale accogliere il piccolo ospite.
L’uomo, prima ancora che egli nasca, proietta sul figlio una futura realtà, con contorni precisi, come i comportamenti e i progetti che lo legheranno al figlio. E’ quindi un modo molto attivo e concreto di immaginare il figlio e la relazione con lui basata sul ‘fare insieme’.
La donna, invece, tende a immaginare il bambino ancora come parte di sé, all’interno del suo corpo e della sua mente. E, se lo immagina già nato, è un bambino ancora molto piccolo, da stringere fra le braccia, da nutrire, coprire, riscaldare, coccolare…
Comunque, durante l’attesa, è bene non consolidare il proprio desiderio che nasca un maschietto piuttosto che una femminuccia. Se nasce una bambina mentre i genitori desideravano tanto un maschietto, la bambina percepisce di non essere quel figlio che i genitori volevano, e questa sensazione le potrebbe turbare l’esistenza.
Finché la fantasia dei genitori si esprime in un ventaglio molto ampio di possibilità, l’avvenire del bambino rimane aperto, non pregiudicato dai loro desideri. Se gli si lascia spazio, sarà poi il bambino stesso a pretendere, a poco a poco, di essere accettato per ciò che è e non per ciò che avrebbe potuto essere: un maschietto o una femminuccia.
Non va comunque dimenticato che, mentre durante la gravidanza, mamma e bambino formano un corpo unico, al tempo stesso si tratta di due persone distinte, ognuna con un proprio destino e un proprio progetto di vita. Il bambino nasce infatti libero, e costruire limiti per chi nasce libero è un delitto.
Fino che il bambino è piccolo, ingenuo e portato a credere a tutti, è facile che venga a trovarsi nella rete delle costrizioni, ma poi, a mano a mano che ne prende coscienza, sente che gli manca l’ossigeno, la luce e lo spazio vitale di cui ha bisogno per la sua crescita. Ed è così che nasce l’infelicità e la perdita della stima di sé, che porta all’inversione di marcia. La strada in salita diviene un percorso in discesa, un tragitto di ripiego, un cammino all’inverso, una resa, un’oscura ritirata. Di fronte a una disparità di forze, il bambino si adegua per garantirsi la sopravvivenza. Ma questa accettazione obbligata è il seme della ribellione, della prepotenza e della violenza. Un’incomprensione, infatti, può rallentare una crescita più della mancanza di un pasto. Per crescere ci vuole soprattutto Amore. La mancanza di Amore, di gioia, di armonia con sé e con gli altri porta inevitabilmente alla malattia e alla rottura del proprio equilibrio.
Oggi il desiderio di paternità è più legato a sentimenti, sogni, fantasie, spesso inconsci.
Il figlio che l’uomo desidera è un bambino immaginario, come la parte migliore di sé, ciò che avrebbe voluto essere e non è stato, un bambino al quale dare tutto ciò che avrebbe voluto avere e che non ha avuto. E questo rende l’uomo più incline a raccogliere i messaggi e le fantasie inconsce, legate a un sogno di paternità più affettivo che sociale.
Ora sta emergendo una nuova figura di padre, un padre che sa scendere dal suo piedestallo per vivere in sintonia con la propria donna e il proprio bambino. Questo nuovo padre è più a contatto con le esperienze quotidiane, anche perché oggi l’uomo è più capace di un tempo di accettare e utilizzare le componenti “femminili” della propria personalità, come la tenerezza.
Si tratta di una trasformazione del tutto nuova, ancora in atto.
C’è anche una maggiore capacità da parte dell’uomo di condividere quel misterioso evento che la donna vive dentro di sé con la gravidanza. E lo dimostra in molti modi, anche attraverso la tenerezza del contatto corporeo, della vicinanza fisica e non solo sessuale, come quando accarezza il pancione o vi accosta l’orecchio per sentire il battito cardiaco del bambino.
Il padre partecipa alla felicità, alla soddisfazione, all’orgoglio della donna per il bambino che cresce dentro di lei. Ma anche alle sue ansie, alle sue preoccupazioni. La accompagna dal ginecologo, ai corsi di preparazione al parto, sceglie con lei il corredino, la culla, il nome, Si sente meno lontano dal bambino anche attraverso la visibilità dell’ecografia. .
Si tratta di un fenomeno di costume che rivela un profondo cambiamento, una partecipazione molto più intensa dell’uomo alla gravidanza su tutti i piani: fisico e affettivo.
Comunque, diventare genitori non è un episodio circoscritto nel tempo, ma dura tutta la vita e comprende i compiti collegati ai ruoli e alla posizione che ciascun soggetto occupa all’interno del sistema familiare.
Tratto da: gravidanzaconsapevole.it
vedi:
Nascere in modo Naturale + Concepire Naturalmente + Parto, eventi principali + Parti cesarei, nascite programmate
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Gli enormi rischi della fecondazione artificiale
Studiando il problema della fecondazione artificiale, od assistita, mi rendo sempre più conto che si tratta di un vero dramma, in cui sono coinvolte le donne, illuse da scienziati stregoni, e gli eventuali bambini nati, spessissimo con grossi problemi fisici, malformazioni genetiche e quant’altro. Si tratta di un problema che non può essere ignorato. (Francesco Agnoli)
La fecondazione artificiale determina più funerali che battesimi, più illusioni che speranze realizzate
Il dibattito sulla fecondazione artificiale pare condotto su linee ideologiche, piuttosto che su considerazioni pratiche e scientifiche. Infatti, prima di tante polemiche, occorre chiedersi: la fecondazione artificiale, omologa ed eterologa, funziona ? Le mamme ottengono il figlio sperato ? Eventuali figli nascono sani o sono solo il frutto di sperimentazioni senza certezze ? Carlo Flamigni, ginecologo dell’Università di Bologna, pioniere e strenuo difensore della fecondazione artificiale in tutte le sue forme, nel suo “La procreazione assistita”, Il Mulino, 2002, ammette:
1 – la iperstimolazione ovarica sulla donna può provocare una “sindrome pericolosa persino per la vita” (pag.29; il Corriere della sera del 21/4/2004 infatti annuncia: “Muore dopo la fecondazione assistita. Una casalinga di Sciacca si era sottoposta a iperstimolazione ovarica”);
2 – “tutte le tecniche di procreazione assistita si caratterizzano per il fatto di non essere molto generose in materia di risultati” (pag.35. Solo il 15% circa delle donne ottiene il figlio, dopo anni e migliaia e migliaia di euro);
3 – riguardo ai bimbi nati con tecnica Icsi e Fivet “resta il dubbio relativo alla possibile comparsa di un’anomalia tardiva”, specie “malattie di tipo degenerativo riguardanti il sistema nervoso e i muscoli” (pag.54);
4 – tra le complicazioni si segnalano: gravidanze tubariche, gravidanze multiple fino a cinque , sei gemelli (con evidenti rischi per la salute della donna e dei figli), lesioni vascolari, altissima mortalità perinatale (20%), aborti ripetuti, gravidanze extrauterine, parti prematuri, bambini nati piccoli, parti operativi, “riduzione embrionale” ( e cioè eliminazione in corso d’opera, a causa di gravidanza multipla, di embrioni dalla ottava alla dodicesima settimana, perfettamente formati) con “conseguenze drammatiche sull’equilibrio psicologico della madre”.
Ancora: gestosi, placente previe, malformazioni fetali…(pag. 65,66, 73,74) e “delusione della coppia, esperienza altrettanto frequente quanto sgradevole” (pag.62).
La fecondazione artificiale è infatti qualcosa di estremamente sperimentale, che non dà alcuna sicurezza. Flamigni, ad esempio sostiene, a pag.85, di aver fatto nascere 34 bambini con una determinata tecnica, ma “per uscire dalla fase sperimentale è necessario dare ai 34 bambini già nati, almeno altri duecento fratelli. Solo così riusciremo a sapere se il congelamento degli ovociti è realmente innocuo…”. I bimbi e le donne sono dunque cavie ?
5 – riguardo alla crioconservazione (congelamento) degli embrioni circa il 30% muoiono nella fase di scongelamento, mentre tra quelli sopravvissuti “alcuni mostrano di avere almeno una cellula danneggiata” (pag. 81): cosa nascerà da embrioni già danneggiati impiantati in utero ?
Considerando infine che nella fecondazione artificiale vengono sacrificati circa 92 embrioni su 100, e che nel processo in vitro vengono a mancare tutti quei segnali ormonali e chimici (colloquio crociato) che la natura fa scattare nel momento in cui l’embrione si forma nel corpo della donna (fecondazione in vivo), è facilissimo capire perché molti medici considerino la fecondazione artificiale una pratica omicida e pericolosa, in cui scienziati-stregoni sperimentano sulle donne, sui bambini e sugli embrioni, creando illusioni e speranze fasulle in chi soffre il dramma della sterilità, e ottenendo di contro grossi guadagni.
A tutto ciò si aggiunga il fatto che i “fecondazionisti” ad oltranza vorrebbero che venissero permessi l’utero in affitto, le mamme-nonne, la fecondazione con seme di persone morte, le “famiglie” composte da due padri o due madri, le banche del seme, più o meno pregiato, e la sperimentazione sugli embrioni.
Riguardo a quest’ultima il discorso è assai lungo, ma basti pensare che ricercatori svedesi hanno messo a punto una tecnica chirurgica per aborti da effettuarsi tra la 18ª e la 28ª settimana con trapanazione del cranio del feto da vivo per aspirare con una cannula la substantia nigra del cervello, per una ipotetica quanto fasulla cura contro il morbo di Parkinson. Si tratta di “ricerca” o di mostruosità ? – Tratto da: Comitato Pro Vita
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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REGOLAZIONE delle NASCITE SECONDO NATURA – Ovvero concepire in modo naturale
La Medicina Biologico Naturale, sconsiglia l’uso di qualsiasi tipo di anticoncezionale di sintesi chimica (farmacologico), in quanto essi hanno TUTTI controindicazioni anche psicologiche oltre a creare una azione ossidante e sterilizzante od infiammante anche sul collo dell’utero e nel caso di uso della pillola o di prodotti estranei introdotti nella vagina che possono portare a situazioni di tumore e cancri.
Comunque è meglio ricorrere al “minor danno”, evitando di incorrere in una maternità indesiderata che porta come conseguenza all’aborto che è lo sottolineiamo una pratica contro la Vita, utilizzando le varie tecniche contracettive, scegliendole secondo il principio del minor danno, sempre per essere coerenti con la pratica di ricercare e lavorare sulle Cause e NON sugli effetti e cioè Prevenire invece che Curare.
L’ipno regolazione delle nascite è la tecnica migliore secondo la Medicina Naturale o Biologica.
Prima di avere figli è comunque buona norma prepararsi con almeno 1 anno di disintossicazione alimentare e psichica secondo i dettami della Dottrina Termica e delle altre tecniche della Medicina Biologica; seguite i consigli dati e le tecniche necessarie indicate nel Protocollo della Salute che trovate qui nel portale.
Durante il periodo preparatorio è opportuno per i 2 genitori fare ogni giorno 2 abluzioni fredde di acqua corrente (3/4 di ora prima dei pasti per 15 minuti max. 20) sull’intestino e sui genitali, senza prendere freddo e non bagnando altre parti del corpo.
Queste abluzioni servono soprattutto nella donna a disinfiammare tutto il ventre (meglio se invece delle abluzioni, si dorme con un cataplasma di fango=argilla freddo sulla pancia /ventre); molte donne sono sterili perché le tube sono chiuse da abnormi infiammazioni dell’intestino che richiamando liquidi si ingrossano e pesando di più cadono per gravità (prolassano) e vanno a comprimere le tube, occludendole.
Per NON avere figli, vi consigliamo sopra tutto l’ipno contraccezione (ipnosi); questa tecnica fornisce diversi vantaggi fra questi l’incremento dell’attrazione fisico sessuale, di conseguenza dell’affetto fra i partners ed un più completo godimento degli atti sessuali; il massimo rilassamento nei momenti più opportuni quando si fa all’amore; libertà e disponibilità sessuale, senza limiti di tempo; possibilità di ottenere una gravidanza quando lo si desideri; nessuna controindicazione essendo un auto controllo dello spirito sui cicli bio fisiologici.
I metodi detti di Ogino-Knaus e di Billing non offrono nessuno di questi vantaggi, al contrario essi impongono un certo stress alla coppia che non è indifferente, per l’obbligo di astinenza dal rapporto completo di circa 7 giorni ogni mese e comunque la femmina nei giorni che precedono il mestruo, vive molte ansie per la paura di poter rimanere incinta.
Mediante 8 sedute circa di ipnosi si può raggiungere uno stato di autocontrollo dei processi biologici senza nessuna controindicazione ed in modo assolutamente naturale.
Le sedute possono essere fatte con personale specializzato, con un ritmo da 1 a 3 alla settimana.
In Italia a Milano, l’Istituto di Indagini Psicologiche, c. XXII marzo 57, insegna a tutti gli interessati questa tecnica.
Uno studio durato più di 10 anni ha confermato che i giorni fertili “asciutti” sono i 7 giorni che precedono l’ovulazione, mentre dal giorno successivo fino all’arrivo del mestruo, la possibilità di concepire un figlio, è nulla; pertanto ogni donna deve imparare a riconoscere il proprio giorno di ovulazione per potersi regolare di conseguenza.
Le altre tecniche di contraccezione (non naturali) sono: il coito interrotto e quelle meccaniche del preservativo maschile, quello femminile e i vari tipi di prodotti chimici introdotti in vagina.
Vi segnaliamo una delle tecniche naturali, più diffusa nell’antichità.
Si deve prestare attenzione al muco prodotto nell’area vaginale; dopo il periodo mestruale, vi sono dei giorni “asciutti”, questi giorni NON sono fertili, salvo per certe donne che non hanno il periodo asciutto, perché malate.
Attenzione, in ogni donna varia il quantitativo dei giorni “asciutti”, per cui sarà buona norma fare un periodo sufficientemente lungo di controllo per più mesi, per conoscere quanto è lungo il periodo “asciutto”.
Man mano che il muco si forma nella vagina, crescono le possibilità alla fertilità in quanto l’umidità ed il calore normale del corpo, prolungano la vita degli spermatozoi; quindi si può avere il concepimento in seguito a contatti sessuali avuti anche alcuni giorni prima dell’ovulazione (circa max. 7).
Nei giorni di massima fertilità, il muco dà una sensazione di lubrificazione ed alla palpazione si presenta filamentoso. L’ultimo giorno di questa sensazione, è chiamato “picco” o “punta massima” del sintomo del muco; a questo picco segue l’ovulazione; i giorni che seguono il “picco” sono SICURAMENTE fertili. Il tempo tra “picco” e l’inizio della mestruazione è di 14 giorni circa.
In rari casi alcune femmine presentano per disfunzioni fisiologiche dei giorni fertili tardivi, che in genere iniziano al 4/5 giorno dopo il “picco”; da quel giorno se il muco si ripresenterà esso sarà opaco ed appiccicoso, ma non filamentoso.
Ovviamente se desiderate avere figli, seguendo questa tecnica saprete più o meno esattamente, quando sarà il periodo fertile.
Fin dal tempo degli Egizi, Greci, Romani, si indicavano anche certe piante per ottenere infertilità, infatti esse erano molto utilizzate, tanto che nell’Europa all’inizio del medioevo vi fu per 500 anni un calo demografico, proprio per la diffusione della pratica di queste tecniche.
In seguito nel medioevo, la medicina scolastica in mano ai Cristiani, si impadronì di queste informazioni, ne vietò l’uso e ne impedì la diffusione; le donne che continuavano ad insegnare quelle tecniche furono accusate di essere streghe e bruciate sui roghi; quindi si sono perse le informazioni certe sull’uso di queste piante.
Da qualche anno si è messa a punto la possibilità di conoscere il giorno esatto dell’ovulazione e di conseguenza del periodo fertile attraverso un esame delle proprietà ormonali della donna (si analizza il picco di gonadotropine che sono le sostanze che regolano l’ovulazione); questo test che è commercializzato in farmacia a basso costo e da farsi in casa propria come il test della gravidanza sulle urine.
Vi è anche un micro computer tascabile che memorizza i dati giornalieri della temperatura vaginale per un intero mese. Dopodiché è in grado di dire se il giorno è fecondo o meno.
Ecco alcune indicazioni in merito:
Libro di testo, in Italiano, in Francese, in Inglese:
1. “La regolazione naturale della fertilità. Il metodo sinto-termico di Rötzer”. II edi., Verona (Cortina)1995.
2. « L’art de vivre sa fertilità, méthode szmpto-thermique de RNN » de Josef Rötzer, Christine Bourgeois, Nouvelle Cité, 1999.
3. « Family Planning, the Natural Way”. Old Tappan, New Jersey 07675, USA (Fleming H. Revell Company) 1981, by J. Rötzer, M.D. (la versione inglese é amplificata e adattata al contesto americano).
Il sito della Fondazione: www.symptotherm.ch (Fondazione Symptotherm, Grand Rue 41, 1110 Morge _CH); tel. 0041 21 8024418; e-mail: info@symptotherm.ch, una fondazione nata non a scopo di lucro che si occupa proprio della diffusione e della trasmissione delle conoscenze relative all’anatomia sessuale degli individui.
Tratto da: INER Italia, Istituto per la regolazione naturale della fertilità – Verona
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Considerazioni sulla fecondazione artificiale: se siamo per i cicli naturali è evidente che non si può non essere perplessi di fronte a questa tecnica “moderna”; desideriamo esporre le motivazioni per questo nostro modo di pensare. Rimane comunque il fatto che chiunque può fare ciò che vuole a patto che accetti le conseguenze delle sue scelte.
La fecondazione assistita aumenta il rischio di problemi di salute (del nascituro) – Malformazioni e patologie gravi più probabili rispetto al concepimento naturale
Se si ricorre alla fecondazione assistita, si corre in misura maggiore il rischio di malformazioni genetiche nel bambino.
Ad affermarlo una ricerca francese presentata durante una conferenza a Goteborg, in Svezia, della European Society of Human Genetics.
Gli scienziati francesi hanno analizzato i dati provenienti da 33 centri per la fertilità sparsi su tutto il territorio nazionale che fanno riferimento agli anni fra il 2003 e il 2007, ricavandone informazioni su oltre 15000 bambini nati in base a tecniche di fecondazione assistita: “abbiamo trovato malformazioni congenite importanti nel 4.24% dei bimbi per alcune patologie il rischio è fino a 6 volte più alto che nei figli nati naturalmente”, ha spiegato Geraldine Viot, coordinatrice della ricerca per l’Ospedale Maternité Port Royal di Parigi.
I problemi principali riguardano l’apparato cardiovascolare e malformazioni del tratto oro-genitale; per quanto concerne malformazioni di carattere minore, cinque volte più alte rispetto alla media sono le probabilità di sviluppare angiomi e tumori benigni della pelle o dei vasi sanguigni.
La causa delle malformazioni non è del tutto chiara: “potrebbero dipendere da diversi meccanismi; dall’infertilità in sé, dalla stimolazione ovarica, dalla maturazione in vitro o dalla crioconservazione. Riuscire a capirlo sarà un passo fondamentale per migliorare la salute dei bimbi nati in provetta”.
Una ricerca inglese ha sottolineato invece il 30% di possibilità in più per i bambini nati dalla provetta di sviluppare patologie gravi, anche a lungo termine, e malattie genetiche.
Il pericolo per i feti è di soffrire di palatoschisi, alterazioni genetiche, difetti delle valvole cardiache, malformazioni all’apparato digerente e, più raramente, ritardo mentale causato dalla sindrome di Angelman.
Per questo motivo le linee guida degli specialisti della Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea), organismo inglese responsabile delle tecniche di fecondazione assistita, prevedono che una coppia debba essere adeguatamente avvertita dei rischi per i nascituri che si corrono facendo ricorso alla fecondazione artificiale.
Concepire un figlio in provetta è una procedura medica e, come tale, deve essere chiaramente spiegata affinché le persone possano effettuare una scelta consapevole riguardo ad essa.
Tuttavia la Hfea precisa che la maggior parte dei bimbi nati da fecondazione assistita sono sani e dunque non c’è motivo per creare allarmismi.
Tratto da: italiasalute.leonardo.it
Commento NdR: evidentemente quando si prendono delle scorciatoie, la Natura non perdona ed in certi casi penalizza colui che cerca di seguire le vie innaturali.
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vedi anche: Medicina Quantistica
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