Cosa sono i Conflitti spirituali?
http://www.nuovamedicina.com/ + Presentazione della Nuova medicina + http://www.albanm.com
vedi anche http://science-univers.qc.ca/dieu/04trinitaire.html + Progetto di Vita
Lo Spirito crea attraverso il Verbo che si manifesta attraverso il Suono = Linguaggio
TESINA su “Psicologia Oncologica secondo il Modello Mente-Corpo”
L’acidosi è la base fisiologica del Cancro, terreno sulla quale scende lo stress del Conflitto Spirituale Irrisolto, che ne è la Causa primaria attivando il Tumore nell’organo bersaglio dell’archetipo conflittuale.
Cancro = Combattere l’acidità per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
Studio finlandese rivela come le Emozioni si manifestano nel corpo modificandolo
Conflitto, definizione dal Dizionario: “opposizione, contesa, urto, cozzare combattere, guerra.
In Psicologia, la situazione in cui viene a trovarsi l’individuo quando è sottoposto alla pressione di tendenze, bisogni e motivazioni fra loro contrastanti”.
Spirituale, definizione dal Dizionario: “appartenente alla realtà immateriale del pensiero”.
Questa parola deriva dalla parola latina: Spiritus = spirito Vitale, spirare, soffio.
Spirito, definizione dal Dizionario: “realtà immateriale come il pensiero”.
La radice della parola Spirito = SPI = anagrammata fornisce la radice della parola PSIcologia (dal greco PSIche = Pensiero = Spirito + Logia = studio; quindi il significato è studio della mente, del pensiero, ovvero studio dell’insieme del pensato della Personalità.
Conflittuale: definizione dal Dizionario: “condizionato dall’esistenza di un Conflitto, pertinente ad un Conflitto esistente”.
Il Conflitto Spirituale irrisolto, genera giustamente SEMPRE DEPRESSIONE
In genere il Conflitto nasce da una etica incoerente rispetto alla Legge dell’Amore e/o dalla NON accettazione dell’esperienza vissuta….
Stress, definizione dal Dizionario: in medicina “ogni causa psichica o fisica capace di esercitare sull’organismo con la sua azione prolungata nel tempo, uno stimolo, provocando una reazione (benefica o malefica) è detto anche tensione nervosa, sforzo, forza”.
In genere è considerato dannoso, ma esiste anche lo stress benefico = quello che porta verso la soluzione dei problemi dell’esistenza.
Ansia, definizione dal Dizionario: “Stato emotivo spiacevole, accompagnato da senso di oppressione, eccitazione e timore di un male futuro, la cui caratteristica principale è la scomparsa o la notevole diminuzione del controllo volontario e razionale della personalità”
vedi anche Cervello – Mente – Coscienza + PsicoNeuroEndocrinoImmunologia + Definizione della parola Ani+Ma + Pensiero = serpente + Come nasce la malattia ? + Memi – Engrams + Psicosomatica + Corpo di DOLORE + Malattia come Stile di Vita + Confessione + Vari Terreni + MATRICE + Terreno Oncologico + Stress ossidativo + Modelli mentali
“The cause of all negative emotions is a disruption in the body’s energy system”.
“Le cause di tutte le emozioni negative sono la distruzione del sistema di distribuzione energetica del corpo”.
And because our physical pains and diseases are so obviously connected with our emotions the following statement has also proven to be true…
“Our unresolved negative emotions are major contributors to most physical pains and diseases.”
“La non soluzione delle emozioni negative, sono il maggior contributo al dolore ed alle malattie”
Le Cause Spirituali, nascono e si autoalimentano mantenendosi nel tempo, se non risolti, nella mente che l’IO SONO crea per potersi manifestare in questa dimensione anche terrestre.
– vedi: Chi siamo noi ? + Sovranità Individuale + Il nostro valore
Definizione dei Conflitti di incoerenza (errori Etici – consci od inconsci – cioe’ comportamentali sbagliati rispetto alle Leggi che regolano le strutture viventi e/o non accettazione delle prove della vita, per mancanza di dati su di Essa…= Ignoranza, esperienze di vita traumatiche) generano un forte ed inaspettato stress eccitatorio che puo’ divenire anche continuo-cronico, che si localizza sopra tutto nella mente del cervello di sotto = sistema nervoso enterico – che si trova nel tubo digerente -, quindi nell’intestino (dove risiede l’inconscio) e da questo luogo di si “dirama”, dove può andare, cioè dove trova il Terreno adatto (cellule/tessuti/organi/sistemi), che sono il bersaglio del Conflitto irrisolto e vissuto in solitudine.
Ogni tipo di stress quindi genera automaticamente un processo Naturale di tentativo di riparazione CHE NON VA OSTACOLATO ma aiutato, chiamato dal suo scopritore (vedi: dott. Hamer), Leggi Biologiche che iniziano il processo di difesa e e di riparazione, che per ignoranza noi chiamiamo erroneamente “malattia”, in realtà sono “sintomi”- segnali di dolore o malessere – che la mente inconscia invia a quella conscia, attraverso le parti del corpo di dolore per avvisare che abbiamo trasgredito le Leggi Universali !
In sintesi estrema, che qui spieghiamo nei particolari, il tumore al seno, come tutti i tipi di tumori, nascono nello Spirito (Conflitti Spirituali Irrisolti) = idee errate consce od inconsce, che “scendono” su di un Terreno fisiologico in acidosi…..e formano il corpo fisico del Conflitto atto ad insegnare alla mente del soggetto che sta sbagliando pensieri e comportamenti, rispetto alla sua evoluzione Spirituale per la quale si è incarnato in una Persona Fisica umana sulla Terra, assieme ai suoi fratelli, viaggiatori dello spazio e del tempo verso l’InFinito, che si incarna negli infiniti IO SONO nel qui ora (anche tu caro lettore sei uno di essi) nelle tendenti infinite dimensioni e/o negli UniVersi paralleli all’InFinito, ma qui sulla Terra quando nasci, vieni subito schiavizzato dai prePotenti della terra con il furto della tua identità il sistema a debito ti ruba il tuo Nome e Cognome e ti affibbia un’azienda (individuale un trust) con il tuo NOME e COGNOME scritti in MAIUSCOLO, che lui amministra schiavizzandoti, fino a quando non ti svegli e reclami i tuoi diritti con appositi documenti Legali, che trovi già in bozza QUI nelle pagine della Sovranità Individuale.
Inoltre ti intossicano appena nasci con la Vitamina K1 e poi con i Vaccini, affinche’ tu diventi un cliente a vita per i loro farmaci e Vaccini tossici, a meno che tu segua la Medicina Naturale che trovi in questo sito.
Tornando al Tumore o cancro, poiché la maggior parte delle disfunzioni fisiologiche sono causate da un blocco schema mentale errato che genera stati emozionali-energetici, a loro volta derivanti dalla somatizzazione dei Conflitti di incoerenza irrisolti, sono state sviluppate tecniche chiamate: Confessione, per cancellare gli schemi mentali errati che originano il conflitto irrisolto e “Lavaggio energetico”, che consiste nello stimolare con le mani determinati punti sul corpo della persona, per scaricare gli eventuali blocchi energetici e ricaricarla.
Spesso questi passaggi provocano reazioni forti, “tremori, brividi, pianto o riso”, con la scomparsa di molti disturbi fisici.
vedi: Settimo Senso + BioElettronica
Esempio di quali le concause Spirituali/Psichiche e di cosa avviene nella somatizzazione del Conflitto:
1 – L’aumentato stress esistenziale (recenti eventi di perdita affettiva, continui contrasti affettivi, sovraccarico lavorativo con scarsa soddisfazione , ecc.);
2 – Uno stato protratto di demoralizzazione o la depressione cronica fino a condizioni di disperazione intensa;
3 – La presenza di un ridotto supporto affettivo ed emozionale, come ad esempio la mancanza di relazioni all’interno delle quali la persona sente di essere importante per gli altri. Questa condizione infatti di per se’ non è causa di malattia, ma risulta avere un effetto protettivo verso patologie somatiche e/o psichiatriche;
4 – Condizioni di stress emozionale acuto scatenate da eventi inattesi ed improvvisi.
Tipici esempi possono essere il dolore toracico (“l’attacco di cuore”) all’arrivo di una brutta notizia o la paura in seguito ad eventi quali terremoti, nubifragi, incidenti, separazioni di vario tipo, ecc; oppure la recidiva di una gastrite o una crisi ipertensiva in seguito a contrasti importanti in contesti in cui non si possono liberamente esprimere le proprie opinioni.
Dal punto di vista psicoanalitico numerosi studi si sono realizzati dai primi del novecento ad oggi per giungere alle attuali conoscenze (G.Groddeck, Dunbar, F. Alexander, f.Deutsch , ecc.).
Tra i primi ed il piu’ importante quello dello studioso Franz Alexander, negli anni 30-40, principale teorico psicosomatico dell’epoca, il quale sosteneva che condizioni regressive volte alla condizione di dipendenza fossero causa di malattia.
In particolare, egli concentro’ i suoi studi sulla “specificità del conflitto” ossia sulla “scelta della malattia”: quindi a seconda che, per un desiderio di dipendenza represso, venisse attivato il sistema nervoso ortosimpatico oppure il parasimpatico, si sarebbero sviluppate specifiche patologie.
Per Alexander i sintomi psicosomatici avevano prevalentemente un significato simbolico e la malattia era il risultato di emozioni cronicamente rimosse in seguito a conflitti inconsci non risolti.
Bibliografia
– B.Mantellini, L.Merati , “La Medicina Psicosomatica nella pratica Clinica” Masson 2005;
– Eric R.Kandel , James H.Schwartz , Thomas M.Jessell “Principi di Neuroscienze” Casa Editrice Ambrosiana, Terza Edizione 2007;
– Eric Mackinnon della University of Toronto e pubblicata dalla rivista internazionale Osteoporosis International;
– D.Frigoli , G.Cavallari , D.Ottolenghi “ La Psicosomatica. Il significato e il senso della Malattia ” Xenia Gennaio 2000;
– Darley G.M., Glucksbrg S., Kinchla R.A., 1991, “ Psicologia, Lo sviluppo ” il Mulino, Bologna;
– G.J.Taylor , “ Medicina Psicosomatica e Psicoanalisi Contemporanea ” Casa Editrice Astrolabio 1993;
– Istituto Riza Medicina Psicosomatica, “La nuova guida ai fiori di Bach “;
– Journal of Bone Mineral Research da parte dei ricercatori dell’Arkansas Children’s Nutrition Center di Little Rock (Stati Uniti)c
– M. F. Coccolo ,“Guida alle terapie naturali “;
– Peter Chappel, “ Guarire con l’omeopatia”, David Andrews M.I.R Edizioni, 1999.
– Ricardo Orozco e Clemente Sanchez- “ Fiori di Bach – analisi comparata delle essenze”, edizioni di Benessere Psicofisico;
– Rigetti P.L., Sette L., 2000, “ Non c’è due senza tre ”, Boringhieri, Torino;
– Trombini G, Baldoni F., 1999, “ Psicosomatica ”, Il Mulino, Bologna;
– Vegetti Finzi S., 1990, “ Il bambino della notte ”, Arnoldo Mondatori, Milano;
– Winnicott D.W., 1990, “ Dal luogo delle origini “, Raffaello Cortina, Milano.
IMPORTANTE
Una delle regole della Medicina Naturale è questa: “una scopata al giorno toglie il medico di torno…”, cio’ significa che un buon e sano sesso, fatto con gioia nella coppia (meglio se maschio + femmina) e NON di nascosto, scaricando le tensioni emotive-mentali, evita lo stress intenso e quindi la salute ne trae beneficio, il contrario porta comunque facilmente verso la malattia, prima mentale e poi fisica !
Studio finlandese rivela come le Emozioni si manifestano nel corpo modificandolo, vedi: Pensiero crea.
Cancro e Pineale
Dopo 25 anni di ricerche il dott. Paolo Lissoni, oncologo della divisione di Radioterapia del San Gerardo è riuscito nel suo intento. Infatti, il National cancer institute di Washington, l’istituto oncologico che divulga notizie scientificamente attendibili, ha corroborato la fondatezza dei suoi studi sulla ghiandola pineale.
Lissoni parte dalla teoria di Cartesio che a metà del ‘600 teorizzava il ruolo della ghiandola pineale (alla base del cranio) come collegamento tra il corpo e l’anima. Infatti, Lissoni si rifà agli antichi filosofi che parlavano di unità della persona tra corpo e anima, dai Magi a Platone, secondo cui la malattia era il distacco dall’universale. Dall’ipotesi filosofica, poi è passato a quella scientifica: la ghiandola produce quattro ormoni (fra cui la melatonina), in alcuni casi utili come antitumorali.
Secondo il dott.Paolo Lissoni non basta curare solo la parte fisica del tumore, ma bisogna occuparsi anche della psiche del paziente, perché la cura della malattia non è semplicemente organica, ma deriva anche da un malessere esistenziale. I quattro ormoni vengono prodotti nelle quattro diverse fasi della giornata, seguendo il ritmo del sole. Le teorie del medico monzese sono state a lungo derise, ma il National Cancer Institute di Washington le ha riconosciute come valide. Lissoni è stato chiamato dal National cancer institute di Washington, il tempio della scienza medica mondiale a cui venerdì riferirà dell’uso dei 4 ormoni prodotti dalla ghiandola pineale.
Nel frattempo, il tempio della ricerca internazionale sta compiendo gli stessi studi sugli animali, mentre a Monza Paolo Lissoni ha già una casistica di 2500 pazienti in 25 anni (circa il 15% dei pazienti del reparto).
Di conseguenza, il San Gerardo si ritrova ad essere l’unico centro al mondo con una tradizione di studio sulla ghiandola pineale.
«Non ho mai voluto spaccare il mondo degli oncologi come fece il professor Di Bella – dichiara il dottor Lissoni – ma auspico l’unione fra gli specialisti del settore, l’unità delle terapie per rendere, per esempio le chemioterapie sempre meglio accettate ed efficaci».
Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra MICROBIOMA Intestinale (intestino) e CERVELLO – 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino, fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari studi hanno collegato il microbioma intestinale a una serie di comportamenti complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui ansia, depressione ed autismo (NdR: dai Vaccini). Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema microbico della madre si modifica – per esempio a causa di infezioni, stress o diete – ciò cambierà il micro bioma intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com : http://tinyurl.com/kaa2j36
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche e non solo per i vaccini che il neonato subisce dai due, tre mesi in avanti…infatti se una madre ha delle amalgami dentali in bocca (contengono mercurio) il neonato potrà subire delle conseguenze anche gravi.
Infine vi sono i Batteri detti “Psicobiotici” – vedi: Spirito
Cosa sono gli psicobiotici ?
Sono probiotici che alterano la mente, e i ricercatori affermano che possono migliorare l’umore, diminuire l’ansia e la depressione e apportano molti altri benefici. I probiotici sono microrganismi vivi che sono simbiotici con i batteri intestinali positivi e che riescono ad arrivare nell’intestino integri. Ad esempio i fermenti dello yogurt non sono considerati probiotici perché muoiono appena entrano in contatto con i succhi gastrici non sopportandone l’acidità.
Fino a qualche anno fa era difficile credere che alterando i batteri nell’intestino, si potesse gestire meglio lo stress, migliorare l’umore, e anche curare ansia o depressione. Eppure ci sono moltissime ricerche scientifiche pubblicate da vari ricercatori in tutto il mondo che riguardano la connessione intestino-cervello e che stanno dimostrando proprio questo.
Ora sappiamo che è possibile modificare i batteri intestinali in modo da influenzare positivamente l’umore e la funzione del cervello. Uno dei principali modi è quello di assumere gli psicobiotici.
Gli psicobiotici sono organismi vivi che, se ingeriti in quantità adeguate, producono un beneficio per la salute nei pazienti affetti da malattie psichiatriche.[1] Questa definizione, coniata nel 2013, è troppo limitante se ci si basa sulla più recente ricerca che dimostra che non c’è bisogno di avere una depressione clinica, un disturbo d’ansia, o qualche altro disturbo psichiatrico affinché gli psicobiotici influenzino positivamente il cervello.[2] Chi soffre di stress cronico, depressione, o di ansia ha il potenziale per beneficiare di questa classe di probiotici.
Come gli psicobiotici agiscono sul cervello
1. Uno dei modi per cui questi probiotici “alterano la mente” è attraverso la loro capacità di produrre vari composti biologicamente attivi, come i neurotrasmettitori. Diverse molecole con funzioni neuroattive come l’acido gamma-amminobutirrico (GABA), la serotonina, le catecolamine e l’acetilcolina possono essere prodotti dai batteri intestinali.[3] Quando questi neurotrasmettitori sono secreti all’interno dell’intestino, possono attivare cellule all’interno del rivestimento epiteliale che a loro volta rilasciano molecole che stimolano la funzionalità cerebrale e influenzano il comportamento.
2. Una seconda modalità attraverso cui gli psicobiotici agiscono sul cervello è esercitando effetti sul sistema di risposta allo stress del corpo, che coinvolge il cervello e le ghiandole surrenali.[4] Questo sistema, noto come asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), diventa disfunzionale in caso di stress cronico o malattia. Quando si verifica una disfunzione dell’asse HPA, la produzione ritmica di cortisolo e di altri ormoni legati allo stress diventa perturbata. Questo potrebbe svolgere un ruolo centrale nel provocare disturbi dell’umore e problemi cognitivi.[5]
3. Un terzo modo per cui gli psicobiotici possono agire sul cervello è attraverso la loro azioni anti-infiammatoria.[6]
I livelli cronicamente elevati di infiammazione in tutto il corpo e nel cervello sono ormai noti essere una delle principali cause della depressione e di altri disturbi dell’umore e cognitivi. Questa infiammazione può derivare dall’intestino, e alcuni psicobiotici apportare i loro effetti benefici nel cervello abbassando l’infiammazione.
Quali probiotici sono psicobiotici ?
La ricerca sta cominciando a identificare quali probiotici abbiano effetti sul sistema nervoso e quali siano questi effetti.
Negli studi effettuati in persone sane, diversi psicobiotici hanno dimostrato di migliorare l’umore e la funzione cognitiva e di diminuire i sintomi di stress e ansia. Alcuni psicobiotici hanno anche dimostrato di curare la depressione, l’ansia, e altri problemi di salute mentale e cognitivi nei pazienti con disturbi psicologici e / o altre condizioni mediche.
Psicobiotici per la depressione e l’ansia
È stato effettuato uno studio clinico su pazienti con disturbi depressivi maggiori, in cui alcuni hanno assunto integratori prebiotici, altri un placebo per otto settimane.[7] L’integratore prebiotico era costituito da Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Bifidobacterium bifidum (2 miliardi di CFU ciascuno). Dopo otto settimane, i pazienti che hanno ricevuto il probiotico avevano diminuito in modo significativo i punteggi totali sulla Beck Depression Inventory, un test ampiamente utilizzato per misurare la gravità della depressione, rispetto ai pazienti che avevano assunto il placebo. Inoltre, avevano una significativa diminuzione della infiammazione sistemica come misurato dal hs-CRP, i livelli di insulina erano significativamente più bassi, si era ridotta la resistenza all’insulina, e si era verificato un significativo aumento di glutatione, un antiossidante.
Altri psicobiotici hanno conseguenze benefiche sull’umore e sui sintomi di ansia, ma anche in persone senza questi disturbi. In uno studio per analizzare i possibili effetti su ansia, depressione, stress in volontari sani, è stato utilizzato un probiotico che contiene Lactobacillus helveticus r0052 e Bifidobacterium longum R0175 (Probio’Stick®), ed è stato dimostrato che esso aveva alleviato lo stress psicologico, in particolare la depressione, la rabbia, l’ostilità, e l’ansia quando assunto per 30 giorni.[8] I ricercatori hanno concluso che L. helveticus r0052 e B. longum R0175 hanno effetti psicologici benefici nei soggetti sani. Possono contribuire a rafforzare l’umore e alleviare l’ansia nelle persone affette da varie malattie croniche.
Lo stesso probiotico studiato sopra (Lactobacillus casei ceppo Shirota) è stato utilizzato in un altro studio controllato con placebo nei pazienti con sindrome da stanchezza cronica.[9] I pazienti sono stati divisi in gruppi in cui uno ha ricevuto 24 miliardi di unità formanti colonie di Lactobacillus casei, ceppo Shirota e un altro un placebo al giorno per due mesi. Le persone che avevano assunto il probiotico avevano una significativa diminuzione dei sintomi di ansia. Molti psicobiotici supplementari hanno dimostrato di poter curare la depressione e l’ansia in studi su animali. Il Lactobacillus plantarum, ceppo PS128, per esempio, è noto per l’effetto di aumentare la dopamina e la serotonina e di diminuire i comportamenti di depressione nei topi.[10]
Nei topi depressi che sono stati sottoposti a stress precoce, questo stesso psicobiotico diminuisce il cortisolo, normalizza il sistema di risposta allo stress (HPA), e diminuisce la depressione.[11] Sia il Bifidobacterium longum e sia il Bifidobacterium breve riducono l’ansia e migliorano le prestazioni nei test cognitivi nei topi.[12] [13]
Psicobiotici per lo stress
È stato anche dimostrato che gli psicobiotici aiutano le persone e gli animali sottoposti a stress. Una bevanda di latte fermentato (kefir) contenente il Lactobacillus casei, ceppo Shirota, ha impedito un aumento di cortisolo ed ha aumentato i livelli di serotonina negli studenti di medicina stressati.[14] Inoltre, la bevanda probiotica ha diminuito i sintomi fisici legati allo stress come dolore addominale e sintomi del raffreddore.
Gli autori dello studio hanno concluso che l’assunzione di Lactobacillus casei, ceppo Shirota “può esercitare effetti benefici per prevenire l’insorgenza di sintomi fisici nei soggetti sani esposti a situazioni di stress.”
Il Lactobacillus helveticus NS8 è stato confrontato con l’SSRI (citalopram) nei ratti con depressione, ansia e disfunzioni cognitive a causa dello stress cronico.[15] Il prebiotico ha funzionato meglio del citalopram nel ridurre l’ansia indotta da stress, depressione e disfunzioni cognitive. Esso ha abbassato il cortisolo e riportato i livelli di serotonina e di altri neurotrasmettitori cerebrali alla normalità.
Altri probiotici contenenti Lactobacillus helveticus hanno anche dimostrato, in studi condotti su animali, di poter ridurre la depressione legata allo stress e all’ansia, influenzando la serotonina, il cortisolo, e altri composti neuroattivi.[16]
Ad esempio, il Lactobacillus helveticus r0052 combinato con il Lactobacillus rhamnosus R0011 ha normalizzato i comportamenti simili all’ansia e le carenze di apprendimento e di memoria nei ratti immuno-deficienti con disfunzioni dell’asse HPA.[17]
Alcuni prebiotici sono anche psicobiotici ?
I prebiotici possono anche agire come importanti regolatori dell’umore e della funzione del cervello. I prebiotici non sono organismi vivi come i probiotici, ma sono sostanze vegetali che stimolano la proliferazione dei batteri positivi intestinali.
In un recente studio è stato dimostrato che essi riducono la secrezione dell’ormone dello stress, il cortisolo, e migliorano l’elaborazione emotiva in volontari sani. I partecipanti hanno ricevuto uno dei due prebiotici (frutto-oligosaccaridi, FOS, o Bimuno-galactooligosacchariodes, B-GOS) oppure un placebo (maltodestrine) al giorno per tre settimane. I livelli di cortisolo al mattino erano significativamente più bassi dopo l’assunzione B-GOS rispetto a chi aveva assunto il placebo. I partecipanti che avevano assunto B-GOS hanno anche mostrato aumenti positivi sulla vigilanza e attenzione, che è un’indicazione che il prebiotico ha avuto effetti anti-ansia. Nessun effetto è stato trovato dopo la somministrazione di FOS.[18]
Le persone con l’intestino irritabile spesso hanno l’ansia e / o depressione, condizioni correlate direttamente con la disbiosi e con la diminuzione dell’attività intestinale e della diversità microbica.[19] Uno studio ha trovato che una miscela prebiotica contenente galactooligosaccaride ha dato benefici sull’ansia nella sindrome dell’intestino irritabile.[20] Il trattamento giornaliero con questa miscela per 4 settimane ha ridotto i punteggi di ansia e ha avuto un notevole impatto positivo sulla qualità della vita.
Conclusione
Nel complesso, i risultati di questi studi dimostrano che gli psicobiotici hanno il potenziale di avere un impatto positivo sulla funzionalità del cervello, sul miglioramento dell’umore, sul trattamento della depressione e dell’ansia, e aiutano a gestire lo stress. I migliori psicobiotici ed i relativi dosaggi devono ancora essere determinati. In generale sono raccomandati almeno 10 miliardi di CFU al giorno per la maggior parte dei probiotici, tra cui gli psicobiotici, ma possono anche essere utili apporti superiori o inferiori. Basta fare una prova per almeno un mese prima di decidere se funzionano o meno.
La chiave della salute è nel nostro intestino e gli antichi di ogni tradizione lo sapevano benissimo. Ippocrate, padre della medicina moderna, ha detto 2400 anni fa: “Tutte le malattie hanno origine nell’intestino“.
Commento NdR: anche e pur rispettando gli autori dello studio, precisiamo: non è che un singolo batterio influisce sulla psiche, ma è l’insieme sinergico di TUTTI i batteri autoctoni della flora intestinale, il microbioma, che permette al soggetto di avere una psiche / mente lucida ed attenta, senza distrazioni dai malesseri causati dalle alterazioni della flora foriera di qualsiasi danni o ammalamento.
Riferimenti
[1] Dinan TG et al. Psychobiotics: a novel class of psychotropic. Biol Psychiatry. 2013 Nov 15;74(10):720-6.
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[5] Stuart Watson and Paul Mackin. HPA axis function in mood disorders. Psychiatry Volume 5, Issue 5, 1 May 2006, Pages 166–170
[6] Clin Ther. 2015 May 1;37(5):984-95.
[7] Nutrition. 2015 Sep 28. pii: S0899-9007(15)00391-3.
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[9] Gut Pathog. 2009 Mar 19;1(1):6.
[10] Behav Brain Res. 2016 Feb 1;298(Pt B):202-9.
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[13] Behav Brain Res. 2015;287:59-72.
[14] Benef Microbes. 2015 Dec 21:1-12.
[15] Neuroscience. 2015 Dec 3;310:561-77.
[16] Psychoneuroendocrinology. 2013 Sep;38(9):1738-47.
[17] Am J Physiol Gastrointest Liver Physiol. 2014 Oct 15; 307(8): G793–G802.
[18] Psychopharmacology (Berl). 2015; 232(10): 1793–1801.
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[20] Aliment Pharmacol Ther. 2009 Mar 1;29(5):508-18.
Tratto da dionideam.it
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Il NOSTRO PENSIERO ci fa AMMALARE o GUARIRE – 22/09/2014
Ormai tutte le ricerche concordano nell’affermare che la mente influenza e modifica il corpo. Ma cosa significa davvero ? Significa che ciò che pensiamo, il modo in cui lo pensiamo e ciò che scegliamo di fare con i nostri pensieri ha un effetto sulla nostra salute… e non un effetto trascurabile ma una grande influenza !Mentre facevo i miei soliti giri su internet ho trovato qualcosa che a prima vista sembrava la solita raccolta di articoli ma che poi ha attirato la mia attenzione proprio a questo proposito.
“Nothing: Surprising Insights Everywhere from Zero to Oblivion”, di Jeremy Webb editore del New Scientist, una raccolta incredibile di saggi e articoli che esplorano tutto, dal vuoto cosmico alla nascita, dalla morte dell’universo a come il concetto di zero si è guadagnato un largo consenso nel 17 ° secolo dopo essere evitato come innovazione pericolosa per 400 anni.
Tra i pezzi più interessanti della collezione mi ha colpito quello di una giornalista scientifica Jo Marchant, che esplora proprio come il modo in cui pensiamo influisce sul nostro fisico. Per farlo tocca diversi argomenti, in particolare studiando come la solitudine, l’ottimismo e la meditazione influenzano il nostro corpo e la nostra salute.
Essere ottimisti ha effetto sulla salute?
Il primo argomento di cui parla è una nuova dimensione dell’effetto placebo che è in contrasto con tutto ciò che fino ad ora si sapeva a proposito.
Jo scrive:
“Si è sempre pensato che l’effetto placebo funzioni solo se le persone sono convinte di stare prendendo un farmaco attivo reale.
Ma ora sembra che non sia vero. La fede nella effetto placebo stesso – piuttosto che un farmaco vero e proprio – potrebbe bastare per incoraggiare i nostri corpi a guarire.”
A sostegno del suo pensiero, la giornalista cita uno studio condotto da poco presso la Harvard Medical School per testare l’effetto placebo.
Ad un gruppo di persone con sindrome dell’intestino irritabile sono state date delle pillole placebo, informandole che si trattava di semplici pillole che contenevano una sostanza inerte, “come pillole di zucchero”, che avevano prodotto dei miglioramenti significativi in altri pazienti con la stessa sindrome.
I risultati hanno sorpreso persino i ricercatori: pur sapendo che stavano assumendo un semplice placebo, tutti i partecipanti hanno riferito i loro sintomi come “moderatamente migliorati”.
In altre parole queste persone sapevano che ciò che stavano assumendo non era assolutamente un farmaco ma la stessa consapevolezza di stare assumendo qualcosa ha fatto esperienziare loro un miglioramento dei sintomi.
La giornalista commenta così i risultati dello studio:
“Il realismo può essere un male per la vostra salute. Gli ottimisti guariscono meglio dopo interventi medici come il bypass coronarico, il loro sistema immunitario è più sano, vivono più a lungo, sia in generale sia quando soffrono di patologie come il cancro, malattie cardiache e insufficienza renale.”
“Si sa ormai che pensieri negativi e ansia possono farci ammalare. Lo stress – inteso come la convinzione di essere in pericolo – attiva percorsi fisiologici come la risposta “attacco o fuga”, mediata dal sistema nervoso simpatico. Questi percorsi si sono evoluti per proteggerci dal pericolo (di fronte a un pericolo la fisiologia del corpo si modifica a seconda che la nostra risposta sia di attacco o di fuga) ma se rimangono attivi per molto tempo aumentano il rischio di patologie come diabete e demenza.”
“Ciò di cui i ricercatori si stanno rendendo conto è che le credenze positive non solo funzionano riducendo lo stress ma hanno anche un effetto attivo: sentirsi al sicuro e protetto, credere che le cose andranno bene, sembra aiutare il corpo a mantenersi sano e a guarire se stesso…”.
“L’ottimismo sembra ridurre le infiammazioni indotte dallo stress e i livelli di ormoni stress correlati come il cortisolo.
Può anche ridurre la predisposizione alla malattia regolando l’attività del sistema nervoso simpatico e stimolando il sistema nervoso parasimpatico. Quest’ultimo regola proprio la famosa risposta di “attacco o fuga”.
“Così come è utile avere una visione positiva del futuro lo è anche avere una visione positiva di se stessi. Le persone che si vedono sotto una luce positiva hanno bassi livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), risposte cardiovascolari allo stress inferiori e recuperano più velocemente.”
È utile insomma avere una percezione positiva del mondo così come lo è averla di se stessi: questa tendenza si chiama “bias di auto-miglioramento”, una specie di auto-illusione che ci aiuta a mantenerci sani, “Io mi vedo OK, quindi sono OK”.
La solitudine influisce sul corpo ?
Lo stesso vale per i nostri atteggiamenti verso gli altri, anche questo infatti può influire sulla nostra salute.
Lo psicologo John Cacioppo dell’Università di Chicago ha dedicato la sua carriera a studiare come l’isolamento sociale influisca sugli individui.
Secondo i suoi studi essere soli aumenta il rischio generale, dagli attacchi di cuore alla demenza, dalla depressione alla morte, mentre le persone soddisfatte della loro vita sociale dormono meglio, invecchiano più lentamente e rispondono meglio ai vaccini (NdR; che sono tossici – vedi Danni dei Vaccini)
Per capirci meglio: risolvere un problema di solitudine ha un effetto tanto forte sul nostro corpo quanto smettere di fumare.
Chi medita è più in salute?
Paradossalmente la scienza suggerisce che uno dei metodi più efficaci per risolvere una situazione in cui ci si sente soli e isolati ha a che fare con lo stare soli – più precisamente lo stare soli in meditazione.
È intuitivo che chi medita assiduamente stia meglio mentalmente, più serenità, più pace… e il corpo ? meditare ha effetti anche sul corpo ?
In realtà ancora oggi gli studi sugli effetti benefici della meditazione non sono tantissimi, cosa che è emblematica della miopia con cui ci accostiamo alla salute mentale. Si dà infatti priorità al fisico e a mantenerlo sano (quante persone si allenano quotidianamente rispetto a quelli che praticano la meditazione?) tralasciando di prendersi cura dello spirito come strumento ottimo per stare bene.
C’è da dire però che le ricerche fatte sugli effetti della meditazione sulla salute sono molto incoraggianti e positive.
Gli effetti benefici sono tanti, in particolare:
– aumenta la risposta immunitaria, anche in soggetti malati di cancro
– protegge contro una ricaduta nella depressione maggiore
– lenisce le malattie della pelle
– rallenta la progressione dell’HIV
– rallenta il processo di invecchiamento
Come con l’interazione sociale, la meditazione funziona influenzando i percorsi di risposta allo stress. Le persone che meditano hanno livelli di cortisolo (ormone dello stress) più bassi e alcuni studi hanno mostrato che presentano anche dei cambiamenti nella loro amigdala, un’area del cervello coinvolta nella paura e nella la risposta alla minaccia.
In parole povere, non è che se mediti non avrai mai più problemi, la meditazione modifica il modo in cui reagisci alle situazioni di stress e le affronti, dandoti un senso di sicurezza e di “andrà tutto bene” che aiuta il tuo corpo ad essere sano e a mantenere bassi i livelli di stress.
Molti mi dicono “Eh ma ci vuole tempo perchè abbia effetto”… Sbagliato !
Il bello è che basta pochissimo tempo per iniziare a sentire i benefici fisici della meditazione.
Basta infatti un’ora al giorno di meditazione per 3 settimane per produrre già dei cambiamenti strutturali nel cervello.
Forse però il risultato più sorprendente nello studio di come le nostre convinzioni influenzano il nostro corpo ha a che fare con la ricerca del proprio scopo e, ancora di più, con il trovare un significato nella vita.
In uno studio su 50 persone con cancro polmonare avanzato coloro che avevano la cosiddetta “fede spirituale” hanno reagito meglio alla chemioterapia e sono sopravvissuti più a lungo. Più del 40% erano ancora vivi dopo tre anni rispetto a meno del 10% fra coloro che non avevano fede.
Alcuni pensano che ciò che conta davvero è avere un senso di scopo nella vita, qualunque essa sia. Avere un’idea del perché siamo qui e cosa è davvero importante aumenterebbe il nostro senso di controllo sugli eventi, rendendoli meno stressanti. Senza contare che se sai il motivo per cui sei venuto su questa Terra, tutti gli ostacoli che ti si porranno davanti e le difficoltà le affronterai con un’altra consapevolezza.
Sapere cosa è importante nella vita ci da la possibilità di trascorrere più tempo a fare ciò che amiamo, che si tratti di giardinaggio o di volontariato, e questo ha un effetto simile alla meditazione sulla salute.
Del resto anche il filosofo Daniel Dennett ha detto che il segreto della felicità è “trovare qualcosa di più importante di quello che sei e dedicarvi la vita”.
In questo articolo abbiamo parlato di 3 attitudini alla vita che possono davvero fare la differenza per la salute: ottimismo, solitudine e meditazione.
Al di là dei temi specifici, che sicuramente sono molto interessanti, ciò che mi interessa trasmettere è che si può andare oltre l’etichetta di malattia, fisica o mentale che essa sia.
Non intendo sminuire l’importanza della medicina e del progresso scientifico, anzi, ma è importante secondo me riflettere sul significato della malattia. Va benissimo prendere atto che ci sia qualcosa che non va e che necessita di essere curato ma è importante non fossilizzarsi dietro un’etichetta che, di per se stessa, non ci fornisce la soluzione per stare bene.
Piuttosto sapere che la nostra attitudine alla vita può davvero modificare il nostro corpo fino a farlo guarire, questa si che è una cosa da sapere e non dimenticare !
By Dott.ssa Daniela Mascaro – Tratto da psyca.net
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Le esperienze a cui siamo sottoposti rilasciano segni chimici sul DNA di un individuo, permettendone la trasmissione ai discendenti.
I ricercatori della McGill University hanno mostrato che esperienze maturate nell’arco della vita, come alcolismo, mal nutrizione o l’esposizione alla violenza, possono provocare dei mutamenti a livello epigenetico. Esistono, infatti, gruppi di molecole deputati all’attivazione dei geni, che stanno appunto “sopra” il DNA (dal gr. epì). Sottoposti allo stress delle esperienze che viviamo, queste molecole cambiano posizione, provocando un cambiamento dei geni attivati, senza che avvenga nessuna mutazione del DNA, se l’esperienza contro natura non diviene cronica, cioe’ continua a ripetersi.
Uno dei principi della Medicina Naturale è questo: “Cio’ che NON si Esprime, si Imprime sull’organismo” !..significa che una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.
Il Conflitto Spirituale Irrisolto blocca l’entrata e l’uscita delle energie Universali (informazioni) dai 7 Ciakra, e da e per il DNA, quindi la vera Terapia è l’eliminazione del blocco risolvendo il Conflitto e quindi riattivando l’entrata e l’uscita (la ccomunicazione dell’informazione e quindi la respirazione energetica) dell’organismo per mezzo dei Ciakra.
La malattia e la sofferenza, come abbiamo già affermato, sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
GUARIRE da TUTTI i sintomi (“Malattie”), eliminando i Conflitti Spirituali
Testimonianza di un medico oncologo che dopo aver capito il peso delle emozioni sull’origine di diverse malattie è riuscito a guarire dal sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Uno dei grandi ostacoli, che ho dovuto affrontare in quanto oncologo integrativo, risiede nelle problematiche di tipo emotivo e spirituale che i miei pazienti devono superare per poter guarire. Ho avuto dei pazienti che sono deceduti letteralmente subito dopo essersi liberati del cancro, poiché non riuscivano a superare la rabbia, la paura, la sensazione di non essere amati, l’incapacità di perdonare o altri fattori problematici della loro vita.
Nella mia clinica oncologica di Atlanta siamo molto progressisti. Prendiamo in esame le svariate cause del cancro e per ciascuna cerchiamo di mettere a punto forme di terapia specifiche.
Ritengo che le cause del cancro siano dovute a una combinazione di metalli pesanti, virus, carenza di ossigeno nelle cellule, acidosi metabolica e problemi di natura emotivo-spirituale.
Possiamo gestire molto bene i metalli pesanti servendoci di una vasta gamma di agenti da assumere per via endovenosa e orale.
Un virus e altre particelle simili ai virus sono molto più difficili da affrontare, ma possono essere gestiti per mezzo di alcuni preparati antivirali e di altri agenti non approvati dalla FDA.
http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/malattia-emozioni-spiritualita.php
Ben Johnson, l’unico medico presente in The Secret, ha ricoperto l’incarico di direttore clinico della Immune Recovery Clinic di Atlanta, in Georgia (USA). Dal 2004, quando è guarito dal morbo di Gehrig (o SLA, sclerosi laterale amiotrofica) grazie al metodo”The Healing Code”, ha svolto conferenze in tutto il mondo incentrate sul suo funzionamento.
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Vi RACCONTO COME il PENSIERO PUO’ FARVI AMMALARE o GUARIRE
Dopo una vita passata a dissezionare cadaveri, a curare tumori polmonari, a combattere tubercolosi, bronchiti croniche, asme, danni da fumo, il professor Enzo Soresi, 70 anni, tisiologo, anatomopatologo e oncologo, primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano, ha finalmente individuato con certezza l’epicentro di tutte le malattie: il cervello.
Negli ultimi dieci anni, cioè da quando ha lasciato l’ospedale per dedicarsi alla libera professione e tuffarsi con l’entusiasmo del neofita negli studi di neurobiologia, ha maturato la convinzione che sia proprio qui, nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.
C’era già arrivato per intuizione il filosofo ateniese Antifonte, avversario di Socrate, nel V secolo avanti Cristo: «In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto». Soresi c’è arrivato dopo aver visto gente ammalarsi o guarire con la sola forza del pensiero.
Primo caso: «Ho in cura una signora di Milano il cui marito, integerrimo commercialista, la sera andava a bucare le gomme delle auto. Per il dispiacere s’è ammalata di tubercolosi. Io lo chiamo danno biologico primario». Secondo caso: «Un agricoltore sessantenne con melanoma metastatico incontrò Madre Teresa di Calcutta, ricevette in dono un’immaginetta sacra e guarì. Io lo chiamo shock carismatico». Il professore ha dato una spiegazione scientifica al miracolo: «Il melanoma è un tumore che viene identificato dagli anticorpi dell’organismo, tant’è vero che si sta studiando da 30 anni un vaccino specifico. Non riusciamo a controllarlo solo perché l’antigene tumorale è talmente aggressivo da paralizzare il sistema immunitario. Nel caso del contadino ha funzionato una combinazione di fattori: aspettativa fideistica, strutture cerebrali arcaiche, Madre Teresa, consegna del santino.
Risultato: il suo organismo ha sprigionato fiumi di interferoni e interleuchine che hanno attivato gli anticorpi e fatto fuori il cancro».
Come Soresi illustra nel libro Il cervello anarchico (Utet), già ristampato quattro volte, la nostra salute dipende da un network formato da sistema endocrino, sistema immunitario e sistema nervoso centrale. «Il secondo ci difende e ci organizza la vita. Di più: ci tollera. L’organo-mito è il linfocita, un particolare tipo di globulo bianco che risponde agli attacchi dei virus creando anticorpi. Abbiamo 40 miliardi di linfociti. Quando si attivano, producono ormoni cerebrali.
Questa si chiama Pnei, psiconeuroendocrinoimmunologia, una nuova grande scienza, trascurata dalla medicina perché nessuno è in grado di quantificare quanti neurotrasmettitori vengano liberati da un’emozione. Io e lei siamo due esperimenti biologici che datano 4 miliardi di anni. Io sono più riuscito di lei. Perciò nego la vecchiaia. Non c’è limite alla plasticità cerebrale, non c’è limite alla neurogenesi. Esiste un flusso continuo di cellule staminali prodotte dal cervello: chi non le utilizza, le perde. Le premesse della longevità sono due: camminare 40 minuti tre volte la settimana – altrimenti si blocca il ricambio delle cellule e non si libera un fattore di accrescimento, il Bdnf, che nutre il cervello – e studiare».
Secondo il medico-scrittore, è questa la strada per allungare la vita di 10 anni. «Quando ci impegniamo a leggere o a compilare le parole crociate, le staminali vengono catturate dalla zona dell’encefalo interessata a queste attività. Se io oggi sottopongo la sua testa a una scintigrafia e poi lei si mette a studiare il cinese, fra tre anni in un’altra scintigrafia vedrò le nuove mappe cerebrali che si sono create per immagazzinare questa lingua. Prenda i tassisti di Londra: hanno un ippocampo più grande perché mettono in memoria la carta topografica di una città che si estende per 6 miglia».
Il professor Soresi è cresciuto in mezzo alle lastre: suo padre Gino, tisiologo, combatteva la Tbc nel sanatorio Vialba di Milano, oggi ospedale Sacco. Si considera un tuttologo, al massimo un buon internista, che ha scoperto l’importanza della neurobiologia studiando il microcitoma. «È un tumore polmonare che ha la caratteristica di esordire con sindromi paraneoplastiche, cioè con malattie che non c’entrano nulla col cancro: artrite reumatoide, tiroidite autoimmune, sclerodermia, reumatismo articolare.
È una neoplasia che nel 100% dei casi scompare con quattro cicli di chemioterapia. Eppure uccide lo stesso nel giro di sei mesi. Era diventato la mia ossessione: non riuscire a guarire una cosa che sparisce».
Com’è possibile ?
«Ci ho scritto 100 lavori scientifici e ci ho messo 30 anni a capirlo: perché il microcitoma ha una struttura neuroendocrina. La massa nel polmone scompare, ma si espande con metastasi ovunque. Ne ho concluso che la medicina non è una vera scienza. Tuttalpiù una scienza in progress».
Diciamo una scienza inesatta.
«L’ho provato sulla mia pelle nel 1950. Ero basso di statura, come adesso, e mio padre si preoccupava. Eppure le premesse genetiche c’erano tutte: lui piccolo, mia madre piccola. Mi portò dal mitico professor Nicola Pende, endocrinologo che aveva pubblicato sei volumi sul timo come organo chiave dell’accrescimento. Pende mi visitò, mi palpò i testicoli e concluse:
“Questo bambino ha il timo iperplastico, troppo grosso. Bisogna irradiarlo”. Se mio padre avesse seguito quel consiglio, sarei morto. Questa è la medicina, ragazzi, non illudiamoci».
Torniamo al cervello.
«Sto aspettando di diventare nonno. Il tubo neurale della mia nipotina ha cominciato a svilupparsi dal secondo mese di gravidanza. Alla nascita il cervello non sarà ancora programmato, bensì in fase evolutiva. L’interazione con l’ambiente lo strutturerà. Ora facciamo l’ipotesi che un neonato abbia la cataratta: se non viene operato entro tre mesi, i neuroni specifici della vista non si attivano e quel bimbo non vedrà bene per il resto della vita. Oppure poniamo che la madre sia ansiosa e stressata, il padre ubriacone e manesco: lei capisce bene che i segnali ricevuti dal neonato sono ben diversi da quelli che sarebbero auspicabili. E questo vale fino al terzo anno di vita, quando nasce il linguaggio, che attiva la coscienza del sé, e la persona assume una sua identità.
Di questi primi tre anni d’inconsapevolezza non sappiamo nulla, è una memoria implicita, un mondo sommerso al quale nessuno ha accesso, neanche l’interessato, neppure con la psicoanalisi. Ma sono i tre anni che ci fanno muovere».
Allora non è vero che si può «entrare» nel cervello.
«Ai tempi in cui facevo le autopsie, aprivo il cranio e manco sapevo a che cosa servissero i lobi frontali. Li chiamavamo lobi silenti, proprio perché ne ignoravamo la funzione. Molti anni dopo s’è scoperto che sono la sede dell’etica, i direttori d’orchestra di ogni nostra azione».
E grazia di dio avete smesso con le lobotomie.
«A quel punto sono addirittura arrivato a fare le diagnosi a distanza. Se mi telefonavano dalla clinica dicendo che un paziente con un tumore polmonare s’era messo d’improvviso a urlare frasi sconce o aveva tentato di violentare la caposala, capivo, dalla perdita del senso etico, che era subentrata una metastasi al lobo frontale destro».
Ippocrate aveva definito il cervello come una ghiandola mammaria.
«Aveva còlto la funzione secretiva di un organo endocrino che non produce solo i neurotrasmettitori cerebrali – la serotonina, la dopamina, le endorfine – ma anche le citochine, cioè la chiave di volta dei tre sistemi che formano il network della vita.
Lei sa che cosa sono le citochine ?».
Sì e no.
«Sono 4 interferoni, che aiutano le cellule a resistere agli attacchi di virus, batteri, tumori e parassiti, e 39 interleuchine, ognuna con una funzione specifica. Se sono allegro e creativo libero citochine che mi fanno bene, se sono arrabbiato e abulico mi bombardo di citochine flogogene, che producono processi infiammatori. Ecco perché il futuro della medicina è tutto nel cervello.
Le faccio un esempio di come il cervello da solo può curare una patologia ?». La ascolto.
«Avevo un paziente affetto da asma, ossessivo nel riferire i sintomi. Più gli davo terapie, più peggiorava. Torna dopo tre mesi: “Sono guarito”. Gli dico: senta, non abbassi la guardia, perché dall’asma non si guarisce. “No, no”, risponde lui, “avevo il malocchio e una fattucchiera del mio paese me l’ha tolto infilandomi gli spilloni nel materasso”. La manderei da un esperto in malocchi, replico io. E riesco a spedirlo dallo psichiatra Tullio Gasperoni. Il quale accerta che il paziente era in delirio psicotico. Conclusione: da delirante stava bene, da presunto normale gli tornava l’asma».
Effetto placebo degli spilloni.
«Paragonabile a quello dei finti farmaci. L’effetto placebo arriva a rispondere fino al 60% nel far scomparire un sintomo. Noi medici non possiamo sfruttarlo, altrimenti diventerebbe un inganno. Ma esiste anche l’effetto nocebo».
Esemplifichi.
«Donna di altissimo livello culturale, fumatrice accanita. Il marito, un imprenditore fratello di un noto politico, la tradiva sfrontatamente con una giovane amante. Quando la informai che aveva un tumore polmonare, mi raggelò: “Non m’interessa. L’importante è che lo dica a mio marito”. Cosa che feci, anche in maniera piuttosto teatrale. Lui scoppiò a piangere, lei sfoderò un sorriso trionfale.
È evidente che due anni di stress violento avevano provocato nella donna un abbassamento delle difese immunitarie. Almeno morì contenta, sei mesi dopo. Vuole un altro esempio? Una cara amica con bronchiettasie bilaterali. Antibiotici su antibiotici. Qual era il movente? Non andava più d’accordo col marito. Per due anni non la vedo. La cerco al telefono: “Enzo, mi sono separata, vado in chiesa tutte le mattine, sto bene”. L’assetto psichico stabilizzato le ha consentito di ritrovare la salute.
Continuo?». Prego.
«Colf di 55 anni, origine salernitana, tradizionalista. Mai un giorno di malattia. La figlia le dice: “Vado in Inghilterra a fare la cameriera”. Stress di 10 giorni, ginocchio gonfio così. La lastra evidenzia un’artrosi della tibia: non s’era mai attivata, ma al momento del disagio mentale è esplosa. C’è voluto un intervento chirurgico».
Nel libro Il cervello anarchico lei riferisce di sogni premonitori.
«Sì. Viene da me uno psichiatra milanese, forte fumatore, con dolori scheletrici bestiali. Mi racconta d’aver sognato la sua tomba con la data della morte sulla lapide. Lastra e Tac negative. Era un tumore polmonare occulto, con metastasi ossee diffuse. Morì esattamente nel giorno che aveva sognato. Del resto lo psicoanalista Carl Gustav Jung mentre dormiva avvertì un forte colpo alla nuca, dopodiché gli apparve in sogno un amico che gli disse: “Mi sono sparato. Ho lasciato il testamento nel secondo scaffale della libreria”. L’indomani andò a casa dell’amico: s’era suicidato e la busta era nel posto indicato».
I miracoli secondo lei che cosa sono? Eventi soprannaturali o costruzioni del cervello ?
«Io sono per un pensiero laico. Credo nella forza della parola. Se noi due ci parliamo, piano piano modifichiamo il nostro assetto biologico, perché la parola è un farmaco, la relazione è un farmaco. Di sicuro credere fa bene.
Un gioielliere milanese mi portò la madre, colpita da metastasi epatiche. Potei prescriverle soltanto la morfina per attenuare il dolore. La compagna brasiliana di quest’uomo si chiama Maria di Lourdes e ha una sorella monaca in una congregazione religiosa che nella foresta amazzonica prega a distanza per le guarigioni. Maria di Lourdes telefonò al suo uomo dal Brasile: “Di’ alla mamma che le suore pregheranno per lei all’ora X del giorno X”. Da quel preciso istante la paziente oncologica, che prima urlava per il dolore, non soffrì più».
Come si mantiene in buona salute il cervello ?
«Ho un cugino architetto, mio coetaneo, che sembrava un rottame. S’è iscritto all’università della terza età, ha preso passione per la lingua egiziana, tutti i giorni sta cinque ore davanti al computer, ha già tradotto quattro libri in italiano dall’egiziano. È ringiovanito, ha cambiato faccia».
Sappiamo tutto del cervello ?
«Nooo! Sul piano anatomico e biologico sappiamo intorno al 70%. Ma sulla coscienza ? Qui si apre il mondo. Lei calcoli che ogni anno vengono pubblicati 25.000 lavori scientifici di neurobiologia».
Allora come fa una legge dello Stato a dichiarare morto un organo che per il 30% ci è ignoto e della cui coscienza sappiamo poco, forse nulla ?
«Siccome si muove per stimoli elettrici, nel momento in cui l’elettroencefalogramma risulta muto significa che il cervello non è più attivo».
Ma lei che cosa pensa della morte cerebrale ?
«Mi fermo… Però ha ragione, ha ragione lei a essere così attento alla dichiarazione di morte. Nello stesso tempo c’è un momento in cui comunque bisogna dichiarare la morte di un individuo dal punto di vista biologico».
Prima del 1975 dichiaravate la morte quando il cuore si fermava, l’alito non appannava più lo specchio, il corpo s’irrigidiva.
«Eh, lo so… La morte cerebrale consente di recuperare gli organi per i trapianti».
Ha mai sperimentato su di sé disagi psichici che hanno influenzato il suo stato di salute?
«Nel 1971 ho sofferto moltissimo per la morte di mia moglie Marisa, uccisa da un linfogranuloma a 33 anni. Devo tutto a lei. Era una pittrice figurativa che andò a studiare negli Stati Uniti appena sedicenne e indossava i jeans quando a Milano non si sapeva manco che esistessero. La malattia cambiò la sua arte. Cominciò a dipingere corpi sfilacciati, cuori gettati sopra le montagne. Fu irradiata in maniera scorretta da un grande radioterapista dell’epoca, per cui nell’ultimo anno di vita rimase paralizzata. Nostro figlio Nicolò, nato nel 1968, l’ho cresciuto io. Marisa mi ha lasciato un modello perfetto: un bambino che riesce a sopportare persino la perdita più straziante solo perché la mamma ha saputo far sviluppare armonicamente il suo cervello nei primi tre anni di vita».
By Stefano Lorenzetto – Tratto da ilgiornale.it
– Il dottor Enzo Soresi, tisiologo, anatomopatologo, oncologo, già primario di pneumologia al Niguarda di Milano. Nel libro “Il cervello anarchico” racconta casi di persone uccise dallo stress o salvate dallo choc carismatico della fede.
Commento NdR: Caro dottore pur condividendo cio’ che ha sperimentato e ben descritto nell’intervista, le ricordo che: piu’ che il cervello puo’ la mEnte dell’essere, che segue una linea evolutiva verso la consapevolezza sempre piu’ complessa e vera, che indirizza il soggetto consciamente od inconsciamente verso una determinata esperienza, malattia, situazione, ecc.
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La “malattia” ovvero l’ammalamento, lo ricordiamo è il corpo di manifestazione della Trasgressione all’Etica, cioè alle Leggi della Coerenza, dell’Armonia e di conseguenza alla mancanza di Amore (scambio di informazioni coerenti in se stessi e con gli altri Viventi e la Natura); cio’ significa che la “malattia” è il corpo di manifestazione dell’ignoranza sulle Leggi del Creato !
vedi le pagine nel sito di:
Il Vero Significato della Vita + Morte cosa sei ? + Senso dell’Esistenza + Conclusioni + PSICHE e MALATTIE + Semeiotica Biofisica
RICORDIAMO che uno dei Princìpi piu’ importanti, della Medicina Naturale è questo:
“Cio’ che NON si Esprime si Imprime” sull’organismo, per mezzo degli errori Spirituali = Conflitti irrisolti (trasgressioni consce od inconsce alle Leggi del Vivente) – e per caduta, quelli della nutrizione e malfunzione cellulare dello Stress Ossidativo cellulare (sui tessuti degli organi bersaglio dell’archetipo conflittuale), e di quello derivante anche dagli errori alimentari, – vedi Crudismo – e/o con l’utilizzo di farmaci (di sintesi) ma e soprattutto dei Vaccini, i quali null’altro sono Informazioni / frequenze / vibrazioni-sostanze tossico-nocive NON compatibili con l’organismo, che determinano malfunzioni del fluire o meno e soprattutto dell’informazione all’interno del sistema corpo Vivente (Psicosoma).
Ecco qui descritto in sintesi, lo “ABC” della Bioelettronica (elettronica del Vivente); essa determina, qualifica e quantifica, identificando con apposite apparecchiature bioelettroniche, i parametri elettronici dei liquidi extra cellulari e/o intracellulari, ed il mancato o blocco del trasferimento-comunicazione (blocco informazionale ed energetico) fra terreni liquidi e tessuti base ai quali appartengono le cellule nei vari organi e sistemi, molecole, DNA, cellule, e l’indagine puo’ avvenire anche ai vari livelli e sottolivelli.
È anche possibile poter agire su di essi (blocchi d’informazione) a livello delle energie (vibrazioni – frequenze) – questi parametri bioelettronici del Vivente sono le Basi fisiologiche, dalle quali per “caduta”, creano, esplicano, comandano e si eseguono con i comandi cerebrali dei vari cervelli del corpo, le informazioni emanate dall’inconscio e dal conscio, che sempre generano azioni e reazioni, biochimiche e non solo, all’interno e fra di essi in tutti i livelli e quindi anche e soprattutto sulla membrana cellulare, nelle cellule stesse…che possono, se ad esempio intossicate, addivenire in uno stato di stress ossidativo, cioe’ all’alterazione-malfunzione del metabolismo cellulare e quindi quello nei tessuti (la Matrice) che si infiammano, ove le cellule intossicate risiedono, generando malfunzione negli organi corrispondenti a quei tessuti e determinando nel tempo piu’ o meno breve e nei fatti, i vari sintomi che la medicina allopatica ed i medici impreparati, chiamano impropriamente con vari nomi: le “malattie”, mentre questo stato Unico di ammalamento lo si puo’ riordinare e mantenere salubre con stili di vita adeguati (etica, coerenza ecc, lungo la via-legge dell’Amore, la comunione, la compassione, l’aiuto reciproco fra i viventi.
Quindi una vita con stress ridotto al minimo, alimentazione crudista appropriata, le giuste funzioni della Perfetta Salute si manifestano a qualsiasi livello psichico e fisiologico, perche’ mantengono e/o riportano al giusto pH = leggermente alcalino, modo nel quale gli umani funzionano e debbono vivere per rimanere SANI e quindi il passaggio dell’informazione avviene nell’organismo a tutti i livelli senza malfunzioni e/o blocchi.
Mentre l’Odio, il rancore-risentimento, la violenza, sono matrici di pH ACIDO, e di malfunzioni e/o blocchi del passaggio e distribuzione dell’informazione, e quindi generano anche e non solo l’acidosi metabolica, lo stress ossidativo cellulare fautori di qualsiasi “malattia/sintomo, fino al cancro.
Meccanismo e collegamenti fra Spirito = Psiche (emozioni) > Cervello > Organi
L’energia delle emozioni (stress) decide la salute degli organi. Ecco come comprenderle – 03/01/2015
La Medicina Tradizionale Cinese considera che tutte le malattie e le sofferenze fisiche di origine interna nascono dallo squilibrio delle emozioni.
Il Taoismo, la cui filosofia è alla base dell’energetica cinese, individua cinque emozioni primarie collegandole ai principali organi interni: la gioia al Cuore, la collera al Fegato, la paura al Rene, la tristezza al Polmone, il pensiero ansioso alla Milza.
Questa classificazione non è arbitraria, le emozioni si manifestano nel corpo in maniera fisiologica essendo necessarie alla vita e all’equilibrio degli organi stessi, ma possono manifestarsi in maniera patologica creando degli squilibri:
– il Cuore si apre in un clima gioioso, ma la troppa gioia fa palpitare il Cuore e sconvolge il plesso solare;
– la collera può essere una valvola di sicurezza per salvaguardare l’integrità del Fegato, ma la rabbia in eccesso lo danneggia;
– la paura ci stimola ad agire con prudenza conservando l’energia nei Reni, ma se sproporzionata e irragionevole provoca una perdita di liquidi e di energia essenziale;
– la tristezza favorisce l’interiorizzazione e la sensibilità percettiva utili al Polmone, ma l’eccesso o la mancanza di pianto blocca il petto e intasa le vie respiratorie;
– la riflessione è necessaria alla Milza per dare forma ai pensieri, ma l’eccesso di preoccupazione provoca disturbi allo stomaco.
Non ci sono quindi emozioni negative in sé, ognuna ha la sua funzione nel garantire e favorire la vita, sono le emozioni eccessive o cronicamente trattenute che fanno nascere le patologie.
L’attività emotiva è vista come una normale risposta fisiologica agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno. Entro i limiti normali, le emozioni non causano alcuna malattia o debolezza nel corpo. Tuttavia, quando le emozioni diventano così potenti da diventare incontrollabili, tanto da sopraffare o possedere la persona, allora possono provocare gravi lesioni agli organi interni e aprire la porta alla malattia. Non è l’intensità quanto la durata prolungata o un’emozione estrema, che provocano danni.
Mentre i medici occidentali tendono a sottolineare gli aspetti psicologici dei disturbi psicosomatici, il danno patologico agli organi interni è molto reale ed è di primaria importanza per la guarigione.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) si parla di sette emozioni:
– Gioia, Rabbia, Ansia, Rimurginare, Dolore, Paura, Spavento
Gioia
La gioia si riferisce ad uno stato di agitazione o di sovreccitazione.
Quando si è troppo gioiosi, si disperde lo spirito che non può più essere conservato, afferma il Lingshu (L’Asse Vitale). Tuttavia, in MTC, la gioia si riferisce a uno stato di agitazione o di sovreccitazione (euforia), piuttosto che al concetto più passivo di appagamento profondo. L’organo più colpito è il cuore.
La superstimolazione può portare a problemi di fuoco di cuore, connesso con sintomi quali sensazioni di agitazione, insonnia e palpitazioni.
Rabbia
La rabbia potrebbe portare alla pressione sanguigna elevata. La rabbia, come descritto dalla MTC, copre l’intera gamma delle emozioni correlate, ivi compresi risentimento, irritabilità e frustrazione.
Una stasi di sangue rende la persona incline all’ira. La rabbia sarà quindi in grado di influenzare il fegato, con conseguente stagnazione del suo Qi. Questo può portare alla risalita dell’energia del fegato alla testa, con conseguente cefalea, vertigini e altri sintomi. Nel lungo periodo può portare a pressione alta e può causare problemi allo stomaco e alla milza.
È comunemente osservato che le persone rubiconde, “sanguigne”, con il viso arrossato, sono più inclini di altre a improvvisi attacchi di collera alla minima provocazione.
Ansia
L’ansia può bloccare il Qi manifestandosi rapidamente con la respirazione superficiale. Quando ci si sente in ansia, il Qi si blocca e non si muove.
L’Ansia ferisce i polmoni, che controllano il Qi attraverso la respirazione. I sintomi più comuni di ansia estrema sono la ritenzione del respiro, la respirazione poco profonda e irregolare. La mancanza di respiro sperimentato durante i periodi di ansia è comune a tutti. L’ Ansia ferisce anche l’organo accoppiato ai polmoni, il grosso intestino. Ad esempio, le persone iper-ansiose sono inclini alla colite ulcerosa.
Rimurginare
Troppo stimolo intellettuale può causare pensosità.
In MTC, la pensosità o la concentrazione sono considerate il risultato del pensare troppo o di un’eccessiva stimolazione mentale ed intellettuale. Qualsiasi attività che comporti un eccessivo sforzo mentale, può comportare il rischio di causare disarmonia.
L’organo più direttamente a rischio è la milza. Questo può portare a un deficit di Qi di milza, causando a sua volta preoccupazione e conseguente affaticamento, letargia, e incapacità di concentrarsi.
Dolore
Il dolore che rimane irrisolto è in grado di creare disarmonia nei polmoni. I polmoni sono più direttamente coinvolti da questa emozione.
Una espressione normale e sana del dolore può essere espressa in forma di singhiozzi, che originano nel profondo dei polmoni – respiro profondo ed espulsione dell’aria con il singhiozzo.
Tuttavia il dolore che rimane irrisolto e diventa cronico, è in grado di creare disarmonia nei polmoni, indebolendo il suo qi. Questo a sua volta può interferire con la funzione del polmone, di far circolare il Qi nel corpo.
Paura
La paura che non può essere espressa rischia di portare alla disarmonia nei reni. La paura è un’emozione umana normale e adattativa umana. Ma quando diventa cronica e la causa non può essere individuata e risolta, allora è probabile che porti alla disarmonia.
Gli organi più a rischio sono i reni. In caso di estrema paura, la capacità del rene di trattenere il Qi, può essere compromessa portando alla minzione involontaria. Questo può essere un problema particolare per i bambini.
Spavento
Lo spavento è un’altra emozione non specificamente correlata ad un solo organo.
Si distingue dalla paura per la sua natura improvvisa e inaspettata.
Lo spavento colpisce principalmente il cuore, soprattutto nelle fasi iniziali, ma se persiste per un certo tempo, diventa paura e si sposta ai reni.
Quindi se avete problemi digestivi, respiratori ecc., probabilmente vi riconoscerete nell’emozione ad essi associata. Le emozioni fanno parte della vita dell’essere umano e sono perfettamente naturali. Quando però accade l’identificazione con le storie della mente e agli stati emotivi, allora questi che sono oggetti che passano nella Coscienza diventano un soggetto che cresce a dismisura esponenzialmente creando squilibri nella nostra vita e nelle persone attorno a noi. Quando ritorna ad essere chiaro chi è il soggetto (Coscienza) e l’oggetto (emozioni, pensieri) allora tutto riacquista il naturale equilibrio.
By Dioni – Tratto da: dionidream.com
Stress ed ansia sono espressioni, fra loro interconnesse. Il problema non è da poco. La nostra è una società nevrotica che si è imposta dei ritmi di vita insostenibili che, prima o poi, finiscono col provocare effetti disastrosi nella psiche e nel corpo, insomma in quell’unità indivisibile che è l’individuo.
Le conseguenze della perdita di armonia di chi vive una vita troppo agitata (o al contrario totalmente rifiutata) sull’equilibrio e la salute psicofisica dell’uomo d’oggi sono sempre più dimostrate.
Sempre più frequentemente studi e ricerche comprovano collegamenti tra la psiche e le strutture profonde biologiche.
Sono state verificate interazioni tra depressione e malattia tumorale, tra sofferenza emotiva e sindromi degenerative, tra ripetuti e intollerabili eventi stressanti e gravi patologie del sistema immunitario, tra protratti e dolorosi stati di grande ansietà e malattie cardiache.
L’ansia è definita dallo Zingarelli: “Stato emotivo spiacevole, accompagnato da senso di oppressione, eccitazione e timore di un male futuro, la cui caratteristica principale è la scomparsa o la notevole diminuzione del controllo volontario e razionale della personalità”.
L’ansia è un particolare stato di conflittualità psicofisica. Essa è legata allo stress.
Alcuni studiosi hanno identificato lo stato ansioso nella tensione dolorosa tra la parte emotiva e quella cognitiva dell’individuo.
L’ansia scatena un vero e proprio disordine psico-ormonale, che produce uno stato insostenibile di grande difficoltà adattativa, oggi sempre più presente, nell’ambiente artificiale della società industrializzata. Alti livelli d’ansia sono caratterizzati, essenzialmente, da una grande irrequietezza e da penosi sintomi.
Il manuale di classificazione dei disturbi psichici D.S.M. III li elenca:
1) dispnea;
2) palpitazioni cardiache;
3) dolori al torace;
4) sensazione di affogare o di essere soffocato;
5) sbandamenti, vertigini, o sensazione di non stare bene in piedi;
6) sentimenti di irrealtà;
7) parestesie (formicolii alle mani e ai piedi);
8) improvvise sensazioni di caldo e di freddo;
9) sudorazione;
10) sensazione di svenimento;
11) tremori fini o a grandi scosse;
12) paura di morire, di impazzire, o di fare qualcosa di incontrollato durante l’attacco.
Lo stress è la condizione nella quale un organismo si trova quando deve adattarsi a un cambiamento o a una situazione che gli viene imposta. Esso dà luogo ad una ampia serie di sintomi. Lo stress è la risposta organica a tutta una complessità di stimoli considerati pericolosi.
Lo stress logorante porta ad una vera patologia di ansia continua, non strutturata, libera, che investe sia la mente sia il corpo.
Vi sono due tipi di stress. Selye uno lo giudicava positivo e vitale per la vita, che serve a “rendere la persona in grado di aumentare la capacità di comprensione e concentrazione, di decidere con grande rapidità di mettere i muscoli in condizione di muoversi subitaneamente (per attaccare, difendersi, fuggire), di avere a disposizione l’energia adatta ad agire, e così via”.
Lo stress continuo, cronico, è invece negativo e devastante.
Selye così definisce lo stress:
– sindrome (cioè l’insieme dei sintomi) generale di adattamento;
– sindrome dell’essere malato;
– il sale della vita;
– fattore di logorio organico;
– una reazione organica di adattamento.
Lo stress può essere determinato sia da eventi spiacevoli, sia da eventi piacevoli (vi è, infatti, stress nell’apprendere una bella notizia, nel rapporto sessuale, nel vincere al lotto o al totocalcio, ecc.).
Nel nostro organismo, quando si è sottoposti a uno stress intollerabile, cronico, avviene un vero e proprio sconvolgimento biochimico e muscolare.
Per averne un’idea, ecco quanto scrive Vera F. Birkenbihl, che riporta quanto detto dal medico endocrinologo e biochimico F. Vester, su cosa avviene in un organismo dinanzi alla percezione di uno stress: “…attraverso determinati percorsi cerebrali, si attiva il sistema neurovegetativo, soprattutto il simpatico e l’ipofisi. Il simpatico manda i suoi impulsi alla midolla delle surrenali, che poi secernono la catecolamina adrenalina e noradrenalina nel circolo sanguigno. L’ipofisi stessa produce un ormone (ACTH) che subito dopo attraverso il sangue arriva a sua volta alle surrenali dove, non più nella midolla ma nella corteccia, induce la secrezione di ormoni corticoidi, ad es. di idrocortisone”.
Questi ormoni diffondendosi per tutto l’organismo provocano reazioni di questo tipo:
Il ritmo cardiaco accelera e la gettata cardiaca aumenta per fornire sangue alle zone necessarie per la risposta alla situazione stressante. Il sangue viene deviato dalla pelle e dagli organi interni, tranne il cuore e i polmoni, mentre al contempo viene aumentata la quantità di sangue necessaria per portare ossigeno e glucosio ai muscoli e al cervello. La frequenza del respiro aumenta per fornire l’ossigeno necessario al cuore, al cervello e ai muscoli in attività. La sudorazione aumenta per eliminare le sostanze tossiche prodotte dall’organismo e per abbassare la temperatura corporea.
Le secrezioni digestive vengono drasticamente ridotte, poiché l’attività digerente non è essenziale per contrastare lo stress.
La concentrazione dello zucchero nel sangue aumenta considerevolmente, a mano a mano che il fegato libera la sua riserva di glucosio nel flusso sanguigno.
Non tutto lo stress, come diceva Selye, è, tuttavia, negativo e lo stesso Schultz spiegò che “la vita richiede polarità: … alto grado di tensione per la realtà e la combattività da una parte, profonda distensione, sgorgante dall’interno, dall’altra”.>
Stress e ansia sono peculiarità della nostra società caotica. Eppure sono pochi ad immaginare la pericolosità effettiva di questi fenomeni, quando esagerati, dolorosi e cronici.
L’ansia e lo stress, scriveva Luigi Oreste Speciani, derivanti come “fattori intangibili, dalla tensione comunitaria alla solitudine frustrante, dallo stress del sovraffollamento alle istanze sociali, alla delusione giornaliera della politica; … provocano un… coinvolgimento psicosomatico intollerabile, che poi, se protratto a sufficienza, può -somatizzare- come neoplasìa”
È risaputo, scrive Lawrence Steinmam, che “uno stress… può aggravare una malattia autoimmune influendo sull’ipotalamo e sull’ipofisi, i quali a loro volta secernono ormoni che promuovono l’infiammazione. (NdR: Base di ogni sintomo/malattia))
Queste scoperte possono offrire una spiegazione alla ben nota osservazione clinica che l’ansia può aggravare una malattia autoimmune”.
La mente dell’uomo e il suo corpo non sono da intendersi separati, ma interferenti tra loro. Dopo le geniali intuizioni di Groddeck nel rapporto psiche-soma, la teoria dello stress distruttivo è stata illustrata, anche se in parte, da Hans Selye con i suoi studi concernenti la G.A.S. (General Adaptation Syndrome).
Seyle divideva, abbiamo visto, uno stress distruttivo da uno essenziale, che chiamava “spinta a reagire” e scrisse, a tal proposito, che “Lo stress è il sale della vita, una carica fornita non solo alla sfera fisica ma anche alla sfera psichica purché l’uomo impari a rilassarsi e ad entrare in rapporto più intimo, sereno con sé stesso e con gli altri”.
Sherrington nel suo lavoro “L’attività integrata del sistema immunitario” è lo studioso che più si è avvicinato a questa simbiosi trovando nell’emozione il confine-incontro tra la psicologia e la fisiologia.
Secondo molti studiosi vi è una significativa relazione fra lo stress distruttivo (che consiste in quell’aggressività notevole che non viene espressa né scaricata all’esterno) e il cancro.
Lennart Levi, nel 1972, alla fine di una complessa ricerca pubblicò i risultati ai quali era giunto. Lo studioso concludeva che nell’uomo le tensioni psicologiche sono da considerarsi le aggressioni più comuni, che si scaricano nella sfera delle emozioni e finiscono con l’alterare il sistema neurovegetativo.
Sulla relazione tra stress e cancro diversi studiosi hanno osservato interessanti nessi.
Già Rigoni-Stern appurò che il carcinoma mammario si manifestava con frequenza maggiore nelle religiose. Gagnon nel 1950 arrivò alle stesse conclusioni di Rigoni-Stern.
Un anno dopo Tarlau osservò un tentativo di identificazione con la figura del padre, nelle donne affette da cancro al seno.
Greer e Morris notarono che molte di queste ammalate non riuscivano a manifestare esteriormente sentimenti aggressivi.
Altre erano incapaci di accettare la propria identità sociale e sessuale. Pauli e Renneker in una lunga ricerca hanno osservato una relazione significativa tra la depressione e il carcinoma mammario.
J.J. Grissom, B.J. Weiner, A. Weiner nel 1975, D. Richter nel ’77, D. M. Kissen e L. G. S. Rao nel ’69 hanno osservato in donne con cancro alla mammella scarse capacità di coinvolgimento emotivo. F. Beck ha trovato, tra queste malate, molti casi con gravi problemi nell’infanzia, diversi aborti e frequenti casi di morte di persone care.
Una ricerca fatta negli anni 74-75 da W. Eicher, su un centinaio di affette di cancro al seno, gli ha consentito di rilevare che una grande percentuale di queste donne aveva raccontato nell’anamnesi la morte del padre o della madre, prima del compimento del ventesimo anno. Identici risultati li ottennero Snell e Graham, D. Beck e Pauli.
Crisp, dopo molteplici studi al riguardo, affermò che il carcinoma della mammella è un: “segno di regressione del bisogno di nutrire”. Le donne sole, secondo quanto osservato statisticamente da Dunn, hanno una maggiore possibilità di ammalarsi di tumore al seno. M. Wirsching (1981) ha riferito di aver elaborato e sperimentato con successo un test psico diagnostico capace di svelare con grande anticipo il cancro.
Oreste Speciani che fu, tra l’altro, direttore scientifico della rivista “Riza Psicosomatica”, ebbe ad affermare che: “muore di cancro chi vuole morire, chi è sopraffatto dall’ansia, dal dolore, dallo stress…”.
Il medico nel suo libro “Di cancro si vive” delinea il quadro del carattere dei soggetti più a rischio di ammalarsi di neoplasìa: tensione, perfezionismo, disturbi emotivi, tendenza a tenersi tutto dentro, incapacità di far esplodere le proprie collere, ecc.
Egli aggiunge che questo quadro del carattere “più lo stress ambientale della vita moderna, producono una situazione di squilibrio emotivo, che è prodromo non solo del cancro, ma di tutta la serie di malattie degenerative croniche, dall’ulcera gastrica all’ipertensione, alla malattia coronarica”.
Speciani consigliava, per diminuire il rischio di ammalarsi seriamente, di utilizzare “tutto quel che serve ad abbassare la tensione distruttiva: dal training autogeno all’ipnosi, all’antiginnastica…”.
A tal riguardo Mears comunicava nel 1982, i risultati da lui avuti dopo aver sottoposto alcuni suoi pazienti affetti da cancro ad una serie di sedute di rilassamento, durante le quali suggeriva loro di visualizzare le cellule malate che venivano aggredite e distrutte. Mears ottenne interessanti regressioni nella crescita dei tumori.
I coniugi Simonton hanno elaborato un metodo terapeutico “Educarsi a vincere il cancro e lo stress”, descritto dettagliatamente nel loro libro “Star bene nuovamente”. Essi insegnano la tecnica della visualizzazione delle immagini attraverso un caso di malattia cancerosa, raccontato dal protagonista: “Mi sono visualizzato su di un treno procedente verso la morte; ho fatto fermare il treno, sono sceso, salito sul treno del binario opposto, che è partito in direzione opposta, verso la salute…”.
Sull’ipotesi psicosomatica del cancro il premio nobel in medicina (1963), dottor McFarlane Burnet, ha scritto: “Penso che uno dei principali equivoci del processo canceroso nasca dalla preoccupazione di tanti ricercatori di cercare e trovare cause esterne al cancro”.
I contributi scientifici sull’eziologia psicosomatica dei tumori sono davvero tanti.
Ricordiamo, tra gli altri, i lavori scientifici del russo K.P. Balitski, dell’americano B.H. Fox del Bethesda, dei Simonton, di J. Achterberg, H.J.F. Baltrusch, di M.K. Bowers, di W. Crosby, di D. Cole, di G. Machol, dei Dohrenwend, di L.L. Le Shan, di R.H. Rahe, del giapponese prof. Y. Ikemi titolare della cattedra di Psicosomatica di Kyoto, di R.S. Paffenbarger, dell’italiano O. Speciani, ecc.
Gli studi a tutt’oggi effettuati ipotizzano che il tumore è più raro tra i popoli primitivi, che sono meno sottoposti a stress ambientali, rispetto alle popolazioni più progredite e che un ruolo determinante, nell’ammalarsi o meno, lo svolge il sistema immunitario che, nell’uomo civilizzato e sottoposto agli stimoli stressanti del “disagio della civiltà”, direbbe Freud, riduce la sua efficacia di azione.
In quanto al complesso rapporto mente-corpo si può affermare che, ad onore del vero, già nel 1918 il medico Georg Groddeck applicava nella cura dei suoi malati (affetti da cancro o da altre malattie), alla clinica di BadenBaden, una terapia psicologico-psicoanalitica.
Il corpo e la mente formano un’unità psico-biologica inscindibile ed è per questo che il concepire solo il soma non spiega il mistero dell’essere umano, che rimane, per l’attuale scienza medica ufficiale, un enigma in quanto, nella sua complessa doppia valenza, è in realtà una mirabile sintesi di anima e materia.
Groddeck intuì l’unità psicosomatica dell’individuo e che il “turbamento dell’Id” era all’origine delle malattie. Egli scrisse a Freud, in una lettera datata 27 maggio 1917, la sua convinzione che: “…la distinzione tra anima e corpo fosse solo verbale e non sostanziale, che corpo e anima costituissero un tutto unico, e che in questa totalità stesse nascosto un Es… In altri termini, – afferma più avanti il medico – io ho rifiutato fin dall’inizio la distinzione fra disturbi fisici e disturbi psichici, tentando di curare il singolo individuo in sé, e l’Es in lui, cercando una via che porta nell’inesplorato, nell’inesplorabile.
“…L’Es …plasma il naso e la mano dell’uomo così come ne plasma i pensieri e i sentimenti, e si esprime sotto forma di polmonite o di cancro non meno di quanto possa esprimersi in forma di nevrosi ossessiva o di isteria”.
Le passioni disordinate determinano vere e proprie tempeste biochimiche, che alterano le funzioni vitali e gli stessi organi deputati alla vita. Il meccanismo psicogenetico di tutti i disordini patologici, cancro compreso, ha la sua chiave di lettura nella psiche dello stesso individuo.
In effetti è ormai noto il ruolo del cortisolo, prodotto in situazioni stressanti, che inattiva i leucociti, riduce i monociti e i polimorfonucleati. Una soppressione immunitaria era stata già dimostrata, oltre che da Selye (1979) e Golberg (1981), da Bartrop e Coll., Joasoo e Coll., Colant e gli Hellstrom.
L’ansia o la depressione, se protratte e logoranti, interferiscono nel sistema coetico -limbico -diencefalo -ipofisario scatenando disordini endocrini, che possono causare considerevoli danni all’organismo.
La Rochefoucauld, sulla causa della malattia, annotava: “Se si esamina la natura delle malattie, si vedrà che esse traggono origine dalle passioni e dalle pene dello spirito. (…)
L’ambizione ha prodotto le febbri acute e frenetiche; l’invidia ha prodotto l’itterizia e l’insonnia; dalla pigrizia derivano le malattie letargiche, le paralisi e i collassi; la collera ha generato i soffocamenti, i ribollimenti di sangue e le infiammazioni di petto; la paura, le palpitazioni e le sincopi; la vanità ha causato le follie; l’avarizia, la tigna e la rogna; la tristezza ha prodotto lo scorbuto;
“la crudeltà il mal della pietra; la calunnia la falsità hanno diffuso la rosolia, il vaiolo e la scarlattina, mentre alla gelosia si devono la cancrena, la peste e la rabbia. Le disgrazie impreviste hanno causato l’apoplessia; i processi hanno generato l’emicrania e la congestione cerebrale; i debiti la tisi; la noia del matrimonio ha prodotto la quartana, e la stanchezza degli amanti che non osano lasciarsi ha causato le vampe di calore”.
Torna all’attenzione il discorso sulle energie dell’anima e sull’uomo, da considerare come integrato in una visione olistica. Sicuramente la soluzione del problema del cancro sta nella natura stessa dell’uomo, che è più complessa di quanto comunemente si creda. Oreste Speciani affermò che l’unità mente-corpo è, ancora, ben lungi dall’essere compresa nella sua reale accezione e ribadì che: “Tutte le malattie sono psicosomatiche”.
Nell’attuale ricerca c’è, tuttavia, più di un segnale positivo che tiene conto di questo percorso per ogni malattia, dalla nevrosi d’organo di Deutsch (1922) agli stati di emergenza di Cannon (1934), per giungere fino alla teoria generale dei sistemi di G. Bateson, ai sistemi autopoietici di Maturana e Varela (1982) fino ad arrivare all’interazione tra s.n.c. e sistema immunitario, dimostrata da Basedovsky (1985).
BIBLIOGRAFIA
1. DSM. Criteri Diagnostici, Masson, Milano 1983.
2. Ibid.
3. H. Selye, Stress senza paura, Rizzoli, Milano 1976.
4. Vera F. Birkenbihl, Stress & felicità, De Agostini – FrancoAngeli, Novara 1993.
5. M. Murray & J. Pizzorno, Enciclopedia della medicina naturale, Sperling Paperback,
Milano 1996.
6. J. H. Schultz, Il training autogeno, vol. I, Feltrinelli, Milano 1976.
7. L. Steinmam, Le malattie autoimmuni, su “Le Scienze”, n. 303, novembre 1993.
8. H. Selye, Stress senza paura, cit.
9. L. O. Speciani, Di cancro si vive, Masson, Milano 1982.
10. Ibid.
11. C. Simonton, Mattews-Simonton S., Creighton, Stare bene nuovamente, Riza.
12. Ferenczi – Groddeck – Corrispondenza (1921 – 1933), Astrolabio, Roma 1985.
13. Carteggio Freud-Groddeck, Adelphi, Milano 1973.
14. La Rochefoucauld, Massime, Newton Compton, Milano 1993.
By Giuseppe Cosco
Commento (NdR):
Cio’ che vogliamo precisare, ricordare, riassumendo: il Conflitto Spirituale irrisolto è il “Padre” (lato maschile) di ogni malattia=sintomo, cioe’ il Pensiero (lo Spirito errato e quindi l’Etica errata, che ne consegue), ma per renderla fisica (la malattia) occorre che il Terreno fisiologico, la “Madre”, (“lato femminile”), cioe’ il Terreno matriciale (liquidi, cellule, tessuti inquinati, intossicati e quindi infiammati) si “sposi” e si congiunga (matrimonio) con il “lato maschile”, il Conflitto Spirituale (Spirito-Mente-Pensiero)
Ecco come, dove e perche’ “nasce la malattia” – PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
Essa (la malattia od azione del male = malEssere = essere nel male) è il frutto di quel “matrimonio”, connubio, che genera sofferenza (dolore) per costringere Mente – Personalità, dell’IO SONO, a ri-cercare le soluzioni (le vie, le strade, le tecniche ecc.) per le sue vissute Trasgressioni alle Leggi Universali che regolano le strutture dei Viventi, attuate per mezzo della sua ignoranza consapevole (conscio) od inconsapevole (inconscio).
Di fatto è il “guidatore = Spirito = essere = soggetto spirituale, che conduce (consciamente od inconsciamente) la “macchina umana = fisico/spirituale” in ….”via del DOLORE”, mentre potrebbe, se conoscesse razionalmente e bene la strada naturale, portarla in……… via BENESSERE e/o piazza della Perfetta SALUTE ! Compatibilmente a cio’ che ricevuto = regalato dai suoi antenati per mezzo del DNA. vedi: Corpo di DOLORE + DEPRESSIONE + Stress ossidativo
vedi Lo PSICHIATRA, la PSICOLOGA, il MEDICO ed il CANCRO
Vi è un preciso legame (meccanismo) tra “peccato” (trasgressione alle Leggi della Natura) ed ammalamento, chiamate malattie, in realtà trattasi solo di sintomi !
Perché stupirsi ?
Cio’ significa che gli errori Spirituali, cioe’ gli schemi errati della propria mente, che genera le trasgressioni (azioni contrarie alle leggi della migliore sopravvivenza) e quindi fanno compiere al soggetto azioni sbagliate (consciamente od inconsciamente), quindi dovremmo tutti tendere a sbagliare il meno possibile e solo in via eccezionale, ma, e se del caso, rimediare SUBITO od al piu’ presto all’errore fatto, altrimenti l’incoerenza (energia bioelettronica: errati messaggi elettronico chimici) scende dai cieli dello Spirito (il cielo delle I-DEE, degli i-Dei che è posizionato nella parte esterna della mente) fin negli organi bersaglio fisici, controllati a quel punto dall’archetipo spirituale errato (creato nei cieli dello spirito), che abbiamo “messo in vita” nella nostra mente (alcuni le chiamano parassiti, egregore, spirito malvagio, diavolo, antagonista, Engrams, schemi mentali, ecc., in realtà solo forme mentali di energia), con le nostre trasgressioni, che manifesta nel nostro fisico, sugli organi deboli che controlla, il corpo di dolore e cio’ è necessario perche’ genera la sofferenza per incitarci a cercare le soluzioni per evitare il dolore e cioe’ a CAMBIARE etica, per uscire dall’incoerenza e vivere la coerenza, e rivivere la Perfetta Salute !
Questi meccanismi Spirituali di trasgressione, alterano SEMPRE l’autoregolazione ormonale ed il potere acido/basico (pH) ossido/riducente (rH) e quello – resistenza elettrica (rò) o dielettrico dei liquidi di cellule e tessuti, i processi omeostatici si alterano e nascono i problemi nella microcircolazione producendo moria della flora batterica intestinale e del sistema enzimatico, e quindi anche l’alterazione della Termica corporea; tutti questi cofattori, producono alterazioni Nutrizionali ed anche auto intossicazione dei liquidi corporei il terreno (alle volte l’intossicazione proviene dall’esterno = alimenti contaminati, uso di farmaci e soprattutto Vaccini), producendo le alterazioni delle funzioni cellulari e tissutali, quindi nasce l’infiammazione dei tessuti; il mediatore finale della “malattia” fisica è lo Stress Ossidativo cellulare e tissutale, che produce infine il sintomo (malattia) il quale null’altro è che la somatizzazione del Conflitto Spirituale irrisolto = Stress cronico irrisolto nell’organismo.
Queste sono le semplici e Vere Leggi dell’UniVerso.
È solo attraverso l’auto perdono, che si ottiene solamente quando si ritorna in Armonia, Sintonia, Coerenza, con le Leggi del Creato, effettuando tutto cio’ che occorre spiritualmente e fisiologicamente per eliminate lo Stress Spirituale ed ossidativo che la Salute e la guarigione appaiono.
Se si fornisse un tranquillante ad un leone, egli non potrebbe riconquistare il suo territorio e sopravvivere.
Lo stesso vale per l’uomo, se prende il “tavor” (psicofarmaco) non risolve il suo problema e diventa di fatto un drogato da farmaco; il tavor è una droga ben più potente della cocaina, lo usano milioni di persone in Italia con notevoli danni per se stessi e per la pericolosità, per esempio, di guidare sotto effetto della droga, eppure è commercializzata con il “permesso dello stato e dei medici”………”misteri della “scienza” medica ufficiale e della attuale politica al servizio dei fabbricanti di Vaccini e farmaci ! ”
La vera terapia deve comprendere tutti i livelli: Spirituale, Cerebrale ed Organico (verificando se il paziente e destrorso o sinistrorso e se è femmina o maschio).
Secondo la Medicina Biologico/Naturale, tutte le cellule di ogni organo corporeo, si nutrono dagli elementi vitali contenuti nel sangue; questi fattori nutrizionali sono il frutto del metabolismo, cioè di ciò che immettiamo nel nostro organismo.
Il cancro, come tutte le malattie degenerative, è il punto d’arrivo di un’evoluzione patologica iniziata molti anni prima e tutti coloro che tendono alle malattie degenerative hanno delle particolarità: quella di essere stressati cronicamente (in Conflitto con il Sé, la loro coscienza) e quella di aver utilizzato, per diverso tempo nel corso della loro vita, oltre ad un’alimentazione inadatta, dei vaccini e degli antibiotici a largo spettro, acidificando ed ossidando le cellule dei tessuti interessati.
Il cancro si sviluppa SEMPRE sui tessuti danneggiati, in acidosi.
E stato notato che i tumori maligni compaiono generalmente su tessuti la cui vitalità è carente e che tale carenza, è molto spesso cronica, a volte molto vecchia di anni, cioe’ intossicati ed infiammati.
Da ciò si è tratta la semplice conclusione che il cancro non si sviluppa mai su tessuti sani, ma su “residui embrionali” verruche pigmentate, cicatrici da scottatura, tiroidi gozzute, adenomi al seno, oppure sui margini d’ulcere gastriche, sulle lesioni dissenteriche o tubercolotiche, cosi come sulle lesioni dovute all’irritazione mediante corpi estranei o parassiti intestinali.
(vedi anche gli studi del dott. H.M. Shelton PhD – Igienista Americano).
Tutti gli ammalati osservati anche dal dott. Shelton, avevano avuto problemi all’apparato digerente, causati, in quasi tutti i casi, dalla conduzione di una vita vissuta sempre sotto stress, da diete ed alimentazione improprie, dall’utilizzo di Vaccini e/o farmaci es. antibiotici ad ampio spettro e dal mancato ripristino della flora batterica e del sistema enzimatico in tutti i casi alterati.
L’intossicazione cellulare, quando raggiunge certi limiti, inibisce la produzione di elettroni dai mitocondri e quindi l’energia del complesso diminuisce ed i processi omeostatici corporei divengono alterati in modo cronico.
La variazione di energia libera che si accompagna ad un processo di ossido-riduzione, è proporzionale alla variazione del potenziale di ossido-riduzione. Il potenziale dipende dal rapporto tra la concentrazione della forma ossidata e quella ridotta (potenziale Red/Ox) – vedi: Stress ossidativo
Lo stress ossidativo cellulare, blocca questa via di produzione energetica, e soltanto ripristinando la concentrazione, cioe’ il riordino della forma ridotto/basica (legata alla pompa Sodio-Potassio), possiamo ripristinare il normale rapporto cellulare redox e quello di omeostasi corporea.
Nei “Terreni” acido ossidati ed intossicati, tutte le malattie degenerative, “appaiono” aiutate nel loro crescere ed avanzare, dai parassiti (trematodi, fasciolopsis ecc.) + funghi (Candida Albicans), che proliferano, per mancanza di biobatteri antagonisti nella flora autocona, sono trasportati dal sangue e si insediano e proliferano in quel tipo di terreno tissutale.
Dopo queste considerazione appare evidente che in tutti ci ammaliamo, attraverso le deviazioni metaboliche, che risultano essere causate da un avvelenamento progressivo dell’organismo generante uno stress ossidativo cellulare ed omeostatico.
Quindi, quando per via delle alterazioni termiche/nutrizionali immettiamo in circolo le tossine (funghi, microbi, virus, patogeni e prioni, parassiti, sostanze in eccesso o mancanza di quelle indispensabili, ecc.), le cellule sono costrette ad alimentarsi di ciò che il sangue trasporta loro e quindi i mitocondri iniziano a ridurre la loro produzione di energia, con minore produzione di elettroni negativi.
Oltre a ciò, vi è a monte, il problema Etico comportamentale; quando siamo in disarmonia rispetto alle Leggi del Creato, (vissuto in incoerenza) che come abbiamo già ampiamente spiegato, produce sempre stress negativo sempre immuno soppressore, che attraverso il meccanismo ipofisi, surrenali, reni, vescica, obbliga inconsciamente i reni ad eliminare nell’orina i fattori vitali necessari in quel momento di stress negativo.
E noto che la cellula deve necessariamente nutrirsi per mezzo della propria membrana osmotica; nel caso di intossicazione generalizzata dei liquidi extra cellulari ed intra cellulari e quindi di alterazione delle cariche bio elettroniche, cioè le differenze di potenziale elettronico intra ed extra cellulare, sono ridotte al minimo nei liquidi stessi, il processo di nutrizione viene ad essere alterato, la cellula soffre e rilascia messaggi di dolore, per lo stress ossidativo cellulare indotto; se l’intossicazione continua per diverso tempo e lo stress negativo permane in quanto NON si risolvono i problemi auto creati (consapevolmente od inconsapevolmente): Conflitti Spirituali interiori, inviano dei messaggi mentali inconsci di autodistruzione alle cellule, tessuti, ed organi bersaglio, che sono recepiti dal DNA delle cellule esistenti nella zona già infiammata ed intossicata ed ecco che “nasce” la malattia, che progredisce tendenzialmente fino alla morte, se non intervengono processi di guarigione naturale.
La morte di una cellula non è un evento misterioso, il segreto della sua fine è nascosto anche nei mitocondri; che sono le centrali energetiche delle cellule.
Negli USA all’Università di Pittsbourgh dei ricercatori hanno potuto vedere in laboratorio la morte cellulare e capire da dove proviene. La ricerca ha dimostrato per la prima volta che i mitocondri sono i veri esecutori delle morti cellulari e che contrariamente a quanto si riteneva fino ad ora una cellula riesce a sopravvivere anche quando i mitocondri smettono di funzionare per brevi periodi; i ricercatori hanno messo a confronto due gruppi di cellule di roditori, quelle con i mitocondri disattivati sono sopravvissute, le altre sono morte.
Ogni forma tumorale (fredda o calda) – con necrosi (buchi, vuoti freddi ) o edemi (pieni caldi) – è un insieme di cellule con alterata funzionalità (malate) aggregate dalla massa fungina (Candida Albicans).
Ecco descritta, a grandi linee, la genesi dei tumori; quindi le terapie dovranno essere in linea con questi principi.
Qualche lettore potrebbe obiettare dicendo:
“Se questa teoria è vera, come si possono spiegare i cancri che i piccoli lattanti, bambini, ragazzini, subito appena dopo la nascita entro 3, 5 anni somatizzano e magari anche né muoiono” ??
Questi bambini somatizzano nient’altro che i Conflitti (errori) dei genitori (avi), secondo la perfetta legge dell’evoluzione che dice: “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, non nel medesimo istante”.
Molte volte gli errori dei genitori sono anche quelli di essersi vaccinati e quindi aver subito mutazioni genetiche latenti, cioe’ non somatizzate nella loro esistenza ed aver rivaccinato i loro figli che “slatentizzeranno” (somatizzeranno) le mutazioni genetiche ricevute.
Quindi le malattie genetiche sono solo la somatizzazione degli errori dei nostri avi, che per 4 generazioni (come affermavano anche gli antichi, anche nella Bibbia nel libro dell’Esodo cap. 20), si riciclano fino al momento della somatizzazione, momento nel quale la malattia fuoriesce dal patrimonio genetico, si somatizza in un corpo e quindi si “resetta”, si annulla dal DNA.
Solo quando la malattia genetica, ad ogni azione….= errori degli avi, viene “fuori”, cioè si somatizza, viene annullata….. corrisponde una reazione……uguale e contraria, NON nel medesimo istante; ecco come l’errore degli avi si trasmette ai figli…… fino alla 4 generazione.
Ma siccome tutti quanti compiamo più o meno errori gravi….. il patrimonio genetico (DNA/RNA) non si esaurisce mai nella sua parte “negativa” (errori), quindi di generazione in generazione noi somatizziamo gli errori, le debolezze dei nostri progenitori e regaliamo i nostri gravi errori alle generazioni successive.
Per riparare a questa perfetta legge evolutiva, DOBBIAMO assumerci TUTTI l’onere immediato di cercare di NON ERRARE gravemente per non continuare ad inserire nel nostro patrimonio genetico altre e continue informazioni che generano patologie nella nostra discendenza, secondo il motto “È meglio fare meglio”.
ECCO perché OCCORRE ASSOLUTAMENTE il PROTOCOLLO ADATTO per TENTARE di RIABILITARE CONTEMPORANEAMENTE SPIRITUALMENTE ed ENERGETICAMENTE il MALATO, QUANDO lo si CURA fisicamente con le GIUSTE e NATURALI TERAPIE RISANATRICI.
Questa è l’enorme responsabilità che anche i tecnici che lavorano nella sanità, debbono assumersi !
vedi anche le pagine nel sito di: Cure Naturali + Protocollo della Salute
Piano piano anche la medicina ufficiale sta arrivando a considerare l’unità psico-fisica degli esseri Viventi, con le sue implicazioni fra le due facce della stessa medaglia…: Spirito e fisico
Associazione tra lo stress psicologico e la mortalità: singolo partecipante un’analisi combinata di 10 studi prospettici di coorte. vedi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22849956 (2012)
RISULTATI: (…) Questa associazione è rimasta anche dopo aggiustamento per co-morbilità somatica più fattori comportamentali e socio-economiche. Una simile associazione è stata trovata per decessi per malattie cardiovascolari e di decessi per cause esterne. Morte per cancro era solo associato a disagio psicologico a livelli più alti.
In conclusione, lo stress psicologico è associato ad aumento del rischio di mortalità per diverse cause principali dose-risposta.
Il rischio di mortalità è stata sollevata anche a bassi livelli di stress.
Free Full Text: http://www.bmj.com/content/345/bmj.e4933
Cancro e morti
Morte per cancro non è stata associata a bassi livelli di stress psicologico allo stesso modo come la morte cardiovascolare (tabella 3). Tuttavia, lo stress psicologico in pazienti altamente sintomatici (GHQ-12 punteggi 6-12) è stato associato ad un rischio aumentato del 41% di morte per cancro.
Figura 3 conferma che questa associazione era presente solo in GHQ-12 punteggi superiori a sei.
Tuttavia, abbiamo visto un significativo effetto dose-risposta (età e sesso hazard ratio aggiustato per svantaggio deviazione standard in GHQ-12 Voto 1.09, intervallo di confidenza al 95% 1,04-1,13, p <0,001 per il trend).
Questa associazione è rimasta anche dopo aggiustamento per tutte le covariate individualmente e nel modello corretto integralmente (hazard ratio per svantaggio deviazione standard in GHQ-12 Voto 1,05, 0,99-1,11, p = 0,141).
Nel 2011, Su Nature: lo stress cronico puo’ contribuire alla carcinogenesi
http://www.nature.com/nature/journal/v477/n7364/abs/nature10368.html
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TUMORE e TRAUMI PSICHICI – Marzo 2013
Sentenza epocale del Tar del Piemonte (I). Intervista al primario di psichiatria dell’ospedale Molinette di Torino.
Dall’articolo, a firma Massimiliano Peggio, dal titolo “Il Tar: il tumore della guardia è colpa del carcere” pubblicato dal giornale “La Stampa” di Torino il 10 marzo 2013.
“… Era un sovrintendente capo della polizia penitenziaria. Per molti anni è stato a contatto con terroristi ed era da colpire.
È morto per un tumore allo stomaco nel 2009. … I familiari sono ricorsi al tribunale per ottenere il riconoscimento della causa di servizio. Il medico, dopo aver valutato la documentazione medica non ha avuto dubbi: tutta colpa dello stress.
Una catena di eventi: prima l’ulcera, poi gli interventi chirurgici e infine il tumore allo stomaco. ”…
L’esposizione lavorativa del sovrintendente –ha scritto il perito- ha posto le premesse per l’induzione dell’ulcera duodenale e …per lo sviluppo della neoplasia …”.
”La sentenza del Tar ha qualcosa di epocale…”.Ora, afferma il legale, ripartirà la procedura per la valutazione delle implicazioni economiche come gli indennizzi o la pensione”.
Dall’intervista al dr. Vincenzo Villari, primario di psichiatria dell’ospedale Molinette di Torino relativa all’articolo precedente e pubblicata sulla stessa pagina del giornale:
D.: dr. Villari: è proprio vero che lo stress può uccidere?
R.: che lo stress possa portare modifiche biologiche e somatiche è provato e fuori dubbio. Lo stress è una stimolazione acuta o cronica: quando l’organismo si adatta, si supera lo stress. Quando l’organismo non è in grado di adattarsi, o lo stress è troppo intenso, allora la reazione può essere una patologia”.
D.: malattie psichiche o un tumore come in questo caso ?
R.: malattie psichiche o psicosomatiche. Sul fatto che lo stress possa portare conseguenze organiche non ci sono dubbi….
D.: In questo caso lo stress aveva causato l’ulcera, malattia professionale riconosciuta anche legalmente. Poi c’è stato il tumore allo stomaco. Possono esserci certezze sulla successione delle due patologie?
R.: Ci sono una serie di concause: se una malattia è causata da stress, può aggravare e anticipare la patologia più grave …”
Studio finlandese rivela come le Emozioni si manifestano nel corpo modificandolo
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I Pensieri sono Energia, intervista a Bruce Liptonm – 16/10/2012
Riprogrammare la salute e le nostre cellule con le frequenze positive dell’ambiente in cui viviamo
Bruce, quando ti sei interessato per la prima volta al fatto che il comportamento e la salute di una cellula sono controllati dall’ambiente ?
Fu nel 1970 quando, in qualità di biologo all’Università della Virginia, compresi che, se riuscivo a mantenere vive delle cellule tenendo sotto controllo le condizioni ambientali esterne, era possibile ottenere importanti considerazioni riguardo i meccanismi che sottendono alla vita.
E quando hai avuto la cosiddetta “crisi di mezza età ?”
Quando capii che insegnavo agli studenti determinate conoscenze circa i geni per poi scoprire, nel mio laboratorio, che i miei studi erano in conflitto con quanto stavo insegnando. Arrivai a perdere addirittura contatto con la mia ricerca poiché i carichi amministrativi in qualità di membro del corpo docente mi tenevano lontano dal laboratorio.
Dal punto di vista personale poi, anche il mio matrimonio stava cadendo a pezzi. Rinunciai al mio lavoro universitario e caddi in una forte depressione dalla quale cercavo di emergere tenendo occupata la mia mente ed il mio tempo con lo studio della meccanica quantistica. Questo percorso mi aprì gli occhi, giungendo a capire come i misteri della vita fossero radicati nel comportamento e nella struttura di atomi e molecole e, quindi, nella meccanica quantistica, che è la scienza che studia i meccanismi dell’atomo. Nonostante ciò, la natura energetica della meccanica quantistica non viene riconosciuta nel campo della biologia cellulare.
La scienza è una consapevolezza strutturata di biologia costruita sulle fondamenta della chimica e la chimica, a sua volta, è costruita dalla fisica. Se una scienza così basilare com’è la fisica modifica le proprie leggi, tutte le altre scienze sono obbligate ad adattarsi a questi cambiamenti.
Le scienze biologiche per molto tempo hanno ignorato le conseguenze della nuova fisica anche se è stata introdotta più di 75 anni fa. Man mano che inserivo nel mio bagaglio di conoscenze la fisica quantistica si rese necessario una riorganizzazione dei fatti scientifici che avevo raccolto in quasi 30 anni di carriera.
Il momento di trasformazione personale fu quando riuscii a definire le proprietà fisiche e comportamentali della membrana cellulare, su cui avevo lavorato per 10 anni, partendo da un unico punto di vista. Scelsi di descrivere la membrana unificando tre definizioni; la membrana è (a) un cristallo liquido, (b) un semiconduttore, (c) contiene due categorie di molecole proteiche, i recettori ed i canali.
La natura delle proprietà conduttrici della membrana si rifà al fatto che la membrana è costituita da un doppio strato cristallino di molecole fosfolipidiche.
La sua natura lipidica rende la barriera membranale un non conduttore, attraverso il quale le molecole cariche e gli ioni NON riescono a passare. Solo l’inserimento di proteine nella membrana lipidica consente a molecole o ioni selezionati di passare attraverso la barriera; in tal modo, la membrana lipidica diventa sì un conduttore ma non di tutto; assume cioè la natura di semi-conduttore.
Inoltre, facendo riferimento ai recettori proteici come dei cancelli che controllano le funzioni biologiche, rimasi sbalordito nel leggere il risultato di questa osservazione: la membrana è un cristallo liquido semiconduttore con cancelli e canali.
Fui ancora più stupito nel rendermi conto che tale definizione l’avevo già incontrata, ma non in relazione alla biologia, bensì in fisica: “un micro processore (cip) è un cristallo semiconduttore con cancelli e canali”. In un primo momento fui divertito dalla coincidenza ma poco dopo ne fui enormemente contento e mi resi conto della rilevanza della cosa.
La membrana cellulare è un chip organico e, dunque, ogni cellula è un chip che è possibile programmare con il nucleo che funge da disco rigido carico di un software di natura genetica. La cosa più inverosimile era realizzare come il programmatore fosse l’ambiente.
Credevo che il cervello della cellula fosse il nucleo invece è la membrana, giusto ?
Nonostante il fatto che tutti i libri di testo, dalle elementari fino all’Università, si riferiscono al nucleo come il cervello della cellula, la verità è che il nucleo attualmente rappresenta le gonadi della cellula.
La funzione del nucleo è esclusivamente riproduttiva, e va dalla riproduzione dei meccanismi regolati dalle proteine alla riproduzione dell’intera cellula. Il nucleo non è la sede della consapevolezza e non riceve nessuna informazione riguardo la necessità o i piani della cellula. Esso è un meccanismo di risposta ai segnali citoplasmatici.
Le credenze convenzionali considerano le caratteristiche delle nostre vite determinate dai nostri geni ma, se il nucleo non è consapevole dell’ambiente, allora i geni non sono in grado di controllare le nostre vite. Dunque, cosa controlla le nostre vite ?
L’ambiente o, più specificatamente, la nostra percezione dell’ambiente.
La vita si mantiene tale attraverso l’abilità di conservare un equilibrio all’interno di un ambiente dinamico in continua evoluzione.
La membrana cellulare è l’interfaccia tra l’esterno (il non SE’) e l’ambiente citoplasmatico interno (il SE’). Ecco perché la membrana ha un ruolo così importante nella vita della cellula. I recettori sulla superficie della cellula sono in grado di leggere sia informazioni provenienti dall’ambiente esterno che quelli provenienti dall’ambiente interno (gli impulsi).
Una volta resi operanti da queste informazioni, i recettori attivano degli specifici canali proteici. Il complesso dei recettori e dei canali rappresenta degli interruttori molecolari che innescano le funzioni cellulari. Per definizione, questi interruttori che vedono l’ambiente (i recettori proteici) e selezionano una risposta (i canali proteici), rappresentano la base molecolare della percezione.
Ero a conoscenza del ruolo della membrana nella regolazione della struttura e del comportamento biologico, ma il ruolo che aveva la percezione riguardo al controllo della cellula non aveva importanza per me fino a quando i tre aspetti dei caratteri chimici della membrana non vennero accorpati nella nuova definizione.
I caratteri della cellula e degli organismi biologici vengono direttamente mediati dal proprio ambiente; siamo fatti ad “immagine” dell’ambiente.
Quando si legano insieme il segnale con la proteina complementare, l’energia del loro accoppiamento provoca una modifica nella forma della proteina: per esempio, la proteina recettore del glucosio è il risultato fisico del legame tra una molecola di glucosio nell’ambiente (segnale) con il proprio recettore proteico, la cui forma viene modificata.
La modificazioni collettive di tutte le proteine diventa quella che noi amiamo indicare come vita. Conseguentemente, ognuna delle duecentomila e più proteine del corpo è, per definizione, il risultato energetico di un segnale proveniente dall’ambiente.
Ricordo di averti sentito affermare di aver preso la decisione, per quanto riguarda la tua vita, di non lasciare che l’ambiente ti controlli ma che avresti invece risposto in maniera selettiva all’ambiente.
Si è vero. Anziché rispondere passivamente a tutti i segnali provenienti dall’ambiente, si può diventare consapevoli dei segnali stessi. Attraverso un processo di selezione è possibile utilizzare sia la mente subconscia per rispondere automaticamente ai segnali oppure la propria mente consapevole, generando risposte differenti da quelle programmate nel subconscio.
La differenza è che, quando si è inconsapevoli dei segnali che ci possono inviare, i soli segnali che si ricevono sono quelli che fanno parte di uno specifico “programma” (stimolo più risultato) precedentemente elaborato.
Quando si diventa coscientemente consapevoli dei segnali, allora essi potranno esprimere la propria libera volontà attraverso la creazione di una nuova risposta allo stimolo. In questa maniera è possibile evitare di essere vittima di comportamenti che, precedentemente, ci sono stati insegnati ed indicati come inappropriati.
Se la mente controlla il corpo e l’ambiente controlla la cellula dov’è che inizia la mente ?
Nel mio modo di vedere le cose, la mente è un’entità separata dal corpo. Io penso che la mente assomigli funzionalmente ad una membrana che interfaccia lo spirito con il corpo fisico. In questo interfaccia, la mente possiede la consapevolezza derivante dalla combinazione di una fonte esterna (spirituale-ambientale) e le esperienza di vita acquisite durante la nostra esistenza fisica.
Mentre i potenziali energetici di ambiente e spirito sono diretti all’interno per controllare il corpo, le risposte fisiche del corpo generano simultaneamente campi energetici che tornano all’ambiente.
Possiamo così individuare un’energia ambientale esterna ed una energia comportamentale proveniente dal corpo. Queste energie sono strettamente collegate tra loro, di modo che, quando la mente origina una risposta nel corpo, questa genera un potenziale energetico che ritorna nell’ambiente da cui è provenuto lo stimolo.
Se posizioniamo un apparecchio nel sistema per ricordare ed integrare le risposte nel tempo (come fa il nostro cervelletto) quello strumento diventerà la banca dati delle informazioni utilizzate dalla mente ossia l’interfaccia funzionale tra gli stati fisici della nostra esistenza e quelli non-fisici. La mente umana diviene allora una collezione di tutte le esperienze apprese come percezioni che possiamo utilizzare come guida della nostra esistenza terrena.
Allora il tuo corpo crede a tutto ciò che pensi ?
Assolutamente sì, anche se è opportuno ricordare che disponiamo di due menti, quella che può essere controllata dalle nostre azioni ed il subconscio. Le cellule del corpo rispondono ad entrambe ed è qui dove la disarmonia può entrare nella nostra vita.
Se la mente cosciente è in buona salute, per esempio, e la mente subconscia (che è programmata con percezioni acquisite) concorda con questa versione, allora per forza, di coerenza, si è sani. Ma se vi è discordanza tra le due menti allora quella delle due che è più attiva avrà il controllo del comportamento del corpo.
Per esempio, la mente conscia potrebbe essere impegnata con pensieri positivi.
Fino a quando la consapevolezza è impegnata in questi pensieri la risposta del corpo all’ambiente, in questo momento, è controllata da percezioni precedentemente programmate ed archiviate nel subconscio. Se la mente subconscia è programmata con pensieri autolesivi, il comportamento distruttivo di questi si ripercuoterà sulle azioni decise dalla menta conscia, annullandone ogni eventuale esperienza positiva registrata.
Per intenderci, se il dottore ci comunica che abbiamo una malattia terminale e noi siamo d’accordo con la sua percezione, allora tale percezione controllerà la nostra biologia. Quindi, se prima non lo eravate, dopo questa opinione sarete in cammino verso una malattia terminale.
Il punto è:
la verità di chi o cosa abbiamo intenzione di utilizzare per controllare la nostra biologia e, dunque, la nostra vita ?
Se si rimane intrappolati in cliché comportamentali acquisiti durante lo sviluppo allora questi cliché diventeranno i conducenti più rilevanti del sistema.
Nel momento in cui nasciamo disponiamo di un determinato numero di percezioni geneticamente pre-programmate (gli “istinti”) anche se, durante lo sviluppo all’interno dell’utero, il feto inizia a scaricare informazioni provenienti dall’ambiente e che gli vengono trasmesse dal sistema percettivo della madre. Queste nutrizioni precoci sono dei programmi comportamentale che ci permettono di integrarci all’interno delle nostre culture.
Una cosa interessante è che anche il sistema neurologico è disegnato per facilitare questo processo di acculturamento. Infatti, non esprimiamo una attività cerebrale completamente consapevole (onde EEG alfa) fino all’età di circa sei anni.
Quando nuovi individui nascono sono carichi di credenze culturali, comportamenti ed altro appartenenti alla loro società o, almeno, a come hanno loro “parlato” i genitori.
I programmi fondamentali che controllano il nostro comportamento prima di tutto derivano dai nostri genitori (o da chiunque abbiamo deciso di legarci nel periodo dello sviluppo). Benché, solitamente, si venga programmati dai propri genitori, esiste la possibilità di scegliere chi sarà il proprio insegnante. Molti finiscono con l’utilizzare altre persone come insegnanti che siano o no personaggi reali o fittizi. Ecco perché la gente può uscire dal peggiore degli ambienti e diventare un leader.
Ad un certo punto hanno optato per una differente fonte di certezze. Qualcuno compie lo sforzo di ri-programmare le proprie credenze limitanti cercandone altre come verità più alte ma, poiché operiamo costantemente ad un livello di sopravvivenza, la maggior parte delle persone si limita a funzionare secondo il “programma pre-impostato”, per quanto distruttivo esso si dimostri.
Immaginatevi se i genitori fossero così meravigliosamente dotati nella loro consapevolezza dell’Universo da rispondere ad ogni stimolo dell’ambiente utilizzando delle strategie vincenti; un bambino che venisse allevato da tali genitori avrebbe una vita completamente improntata al successo.
Qual è stato il primo passo una volta che hai realizzato tutto questo ?
Per me è stato necessario tornare ad essere fedele alle mie credenze senza comprometterle. Quindi dovetti diventare consapevole delle mie azioni ed accertarmi che fossero allineate alle mie verità. In secondo luogo essere consapevoli delle leggi della fisica: ho riconosciuto che la vita è energia e che la mancanza di energia compromette una intera esistenza.
Così divenni più conscio di dove e come stavo spendendo la mia energia, impegnandomi soltanto in situazioni vincenti in grado di restituire l’energia che investivo in esse.
In questo senso ho anche riconosciuto che l’energia risuona ed attiva quelle cose e quegli eventi che sono in armonia proprio con questa energia. A buoni pensieri ed azioni corrispondono buoni pensieri ed azioni mentre la paura scatena paura.
I pensieri sono energia. Non bisogna sprecare i nostri pensieri per cose delle quali non abbiamo il controllo.
Eliminando i pensieri negativi si ottengono due risultati: si conserva l’energia e si prevengono le conseguenze che sono in sintonia con quei pensieri avariati.
Per me, la lezione fu disconnettermi da ogni pensiero ed azione che non erano positivi. La semplice ragione d’essere è una trasmissione di energia. In meccanica quantistica questa energia può risuonare con la energia stessa dell’ambiente.
Quando si vibra ad una certa frequenza, tutto ciò che sta là fuori che vibra alla stessa frequenza sarà imbevuto della nostra energia. Così se noi abbiamo un pensiero positivo allora un evento positivo risonante risponderà e sarà imbevuto di quella energia.
Se manifestiamo un pensiero negativo allora anticiperemo qualunque cosa ci sia là fuori che potrà risuonare con quel tipo di energia. In pratica nutriamo l’ambiente con la nostra energia.
Ciò che cresce da essa è ciò che risuona da essa. Quindi, la prima idea per la guarigione è staccarsi dall’energia che alimenta tutte le trappole nella nostra vita e, con l’energia risparmiata, rivitalizzare la nostra esistenza. Insomma, assumere consapevolmente dei programmi comportamentali che ci riforniscano di gioia e felicità.
Se non si è in grado di ri-programmare da soli i vecchi modi di pensare si ha bisogno di qualcun altro che ci renda felici e, se si necessita di qualcuno per il proprio completamento, ci si trova in una relazione di reciproca dipendenza.
Questo tipo di relazioni sono costellate di fallimenti poiché se un partner non viene incontro all’altro, l’altro si sente una vittima. In ogni caso in cui si è in grado di procurarsi felicità e gioia e di rispondere alle necessità da soli, allora si è liberi dalla esigenza di avere un partner che lo faccia al posto nostro. Di conseguenza, quando due persone indipendenti iniziano insieme una relazione, ricatti e manipolazioni non avranno alcun ruolo all’interno della loro storia d’amore.
Questo è quanto ho imparato dalle mie precedenti relazioni che erano basate sul soddisfare dei bisogni. Nel momento in cui fui in grado di provvedere io stesso alla mia felicità la mia vita è cambiata improvvisamente. Sono diventato soddisfatto di me, potevo anche essere impegnato tutto il giorno, godermi il mondo e divertirmi.
Bruce, grazie per averci concesso questa intervista.
È stato un enorme piacere.
Note:
Bruce Lipton è un biologo cellulare statunitense, conosciuto per le sue ricerche riguardanti le relazioni fra attività genetica, ambiente e pensiero. Nel 1966 consegue una laurea in biologia nella C.W. Post Campus of Long Island University e in seguito riceve il dottorato di ricerca in Biologia dello sviluppo dalla University of Virginia nel 1971.
Egli, contrariamente al dogma centrale della biologia molecolare che sostiene che il flusso dell’informazione genetica sia monodirezionale e che parta dagli acidi nucleici (DNA, RNA) per arrivare alle proteine, afferma che il flusso dell’informazione avrebbe in realtà la sua sorgente nei segnali ambientali per arrivare alle proteine passando dagli acidi nucleici. Questa ipotesi sarebbe in parte confermata dallo sviluppo di una recente branca della genetica detta epigenetica.
By Alessandro Silva – Tratto da: scienzaeconoscenza.it
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Nel 2005 è stato conferito il premio Nobel per la medicina a due ricercatori australiani – Barry S. Marshall e J. Robin Warren per aver scoperto che la causa dell’ulcera gastroduodenale sarebbe dovuta al microbo helicobacter pilory.
È invece ormai certo che in molti casi si sono riscontrate ulcere in assenza di helicobacter pilory. Un medico, nel corso di un seminario, ha affermato che alcuni suoi colleghi che hanno assunto, a titolo sperimentale, l’helicobacter pilory non hanno sviluppato alcuna ulcera ma solo qualche lieve disturbo intestinale. – vedi: Cure per lo Stomaco
Scrisse l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca: “L’ulcera non deriva da ciò che si mangia ma da ciò che ci mangia, ci rode dentro … Quando i teosofi, circa 100 anni fa, iniziarono a parlare di disturbi psicosomatici i medici li derisero …
La NUOVA MEDICINA psicosomatica dovrà lottare ancora a lungo per imporre la visione della realtà …. Che cosa sono i virus?”
sito internet: “Teosofia” – Bernardino del Boca – Cat. Medicina – Nuova Medicina.
“Testamento per una NUOVA MEDICINA” è il titolo del libro del medico tedesco dr. Ryke Geerd Hamer che, con la scoperta delle correlazioni esistenti tra il trauma psichico il cervello e gli organi, ha posto anche le basi per una migliore comprensione del ruolo dei microbi “in natura” e, conseguentemente, le varie malattie che, come l’ulcera, vengono sovente, ma falsamente attribuite a microbi (funghi. batteri, micobatteri, parassiti, ecc.) sono invece da intendersi prevalentemente ascrivibili a traumi psichici su una matrice alterata.
Anche Antoine Béchamp, scienziato contemporaneo del chimico Louis Pasteur, detto erroneamente “padre della microbiologia”, riteneva che i microbi, nella maggior parte dei casi si trovano allorchè il terreno biologico è già alterato da più fattori: mancanza di igiene, alimentazione errata e/o contaminata, inquinamento terrestre, atmosferico, elettromagnetico, nucleare, armi biologiche, batteriologiche, pH, droghe, farmaci, soprattutto i Vaccini, ecc., ma anche, e soprattutto, da traumi psichici.
Le più avanzate ricerche confermano quindi che fra le cause dei tumori, ci sono i traumi psichici come affermato ora anche nella sentenza suindicata.
Visionare questo video molto importante del dr. Armando Vecchietti (biologo) sulla vera eziopatogenesi del cancro nel corpo fisico.
Approvata in Giappone la Sperimentazione del CRM197 sull’uomo.
La PMDA (Pharmaceuticals and Medical Devices Agency) l’organizzazione governativa giapponese equivalente alla FDA americana riunitasi il 10 settembre a Tokyo ha approvato la sperimentazione del CRM197 (la parte non tossica della tossina difterica) su 18-20 persone affette da cancro ovarico già operate e sottoposte senza esito positivo alle chemioterapie convenzionali.
Guarisce dal Cancro con la dieta Vegana utilizzata per 1 anno
http://informatitalia.blogspot.it/2014/12/guarisce-da-tumore-esteso-e-metastasi.html