La DISBIOSI intestinale, del tubo digerente e non solo…..
E’ un’alterazione degli enzimi e della flora batterica autoctona intestinale che può essere diagnosticata anche attraverso il Disbiosi Test, una semplice analisi delle urine, consentendo quindi l’eliminazione di fastidiosi disturbi della digestione.
Tale sintomo si cela dietro alcuni altri sintomi precisi e causali: cattiva digestione dovuto ad alimentazione inadeguata o contaminata, che producono, gonfiore, stitichezza alternata a dissenteria, cambiamenti dell’umore, disturbi del sonno, candidosi vaginale irritazione della mucosa intestinale, malassorbimento, ecc..
Le cause della disbiosi sono legate solitamente allo stile di vita:
– Alimentazione non adatta e/o industrializzata
– Ritmi lavorativi stressanti
– Mancanza di attività fisica
– Utilizzo di farmaci (es. antibiotici, lassativi, anticoncezionali, ma e sopra tutto dei VACCINI)
Una dieta poco equilibrata, caratterizzata dall’assunzione di alimenti ricorrenti industriali, e dalla rapidità con cui li si assume, è dannosa per l’intestino ed impedisce all’organismo di ottenere il giusto apporto calorico e nutritivo.
L’alimentazione scorretta e contaminata è in genere affiancata da uno stile di vita irregolare che altera il ritmo sonno-veglia con inevitabili ripercussioni negative sull’intestino.
La disbiosi può essere causata anche dallo stress generato da un’attività lavorativa intensa, dagli impegni pressanti e dalle responsabilità quotidiane. Lo stress professionale lascia ben poco tempo allo svolgimento di attività fisica e ciò crea una condizione di affaticamento e nervosismo nell’organismo.
Un’ulteriore causa è costituita dall’assunzione di farmaci in specie i Vaccini e/o ad es. antibiotici, antinfiammatori, antinfluenzali, antidepressivi, anticoncezionali e ansiolitici che agiscono sui sintomi della malattia ma anche sulla flora batterica, danneggiandola.
Infine, anche metalli pesanti quali alluminio, mercurio, ed altri ancora, (che sono contenuti proprio anche nei Vaccini ed altri metalli tossici, che possono arrivare nell’intestino attraverso la catena alimentare, possono danneggiare la flora batterica.
In ogni caso, le conseguenze per la flora batterica intestinale sono nocive in quanto perde il proprio ruolo di barriera protettiva dell’organismo facendo aumentare il rischio di proliferazione di funghi (candida, ecc.)e di agenti patogeni nell’intestino e rendendo il fisico più vulnerabile.
L’idrocolonterapia è un trattamento medico che ha dimostrato negli ultimi anni ampie possibilità applicative. La sua efficacia è stata dimostrata nei disturbi funzionali del colon e nella riabilitazione della capacità peristaltica intestinale, così come la sua utilità nella preparazione intestinale sia pre-operatoria che per indagini radiologiche contrastografiche ed endoscopiche.
vedi: Disbiosi e disfunzioni intestinali
Uno dei primi indicatori, oltre ai mali di gola, di una disbiosi intestinale, cioè di una alterazione microbica del microbioma è il manifestarsi di lieviti della candida, strano caso le sequenze degli amminoacidi della gliadina del frumento, per esempio, sono simili alle pareti dei lieviti della candida, si tratta della proteina (IFA PARETE 1 – HWP1), infatti in caso di malattia eliminare il frumento dall’alimentazione ed aumentare le quantità delle verdure crude o cotte, ecco perché può nascere specie nei bambini vaccinati che sempre sono in disbiosi, anche la celiachia……
Prima di continuare, vi invito a leggere con attenzione questa pagina che spiega e cita il sistema immunitario in situazione di Anergia
L’alterazione della composizione del Microbiota (ad es, un’espansione anormale di una specie batterica rispetto ad altre) – vedi Batteri autoctoni – che può essere causata da stress psicofisico, alimentare (NdR: da farmaci, e/o vaccini) od ambientale, è definita come disbiosi e può portare a condizioni patologiche. Esistono prove sperimentali che mostrano un’associazione tra squilibrio della microflora (vale a dire, disbiosi) e malattie infiammatorie croniche intestinali (Inflammatory Bowel Diseases,”IBD”).
Tra le varie ipotesi eziopatogenetiche proposte, si postula che un cambiamento nella flora microbica saprofitica possa essere considerato il primum movens che causa danni alle mucose, per le alterazioni in contemporanea del pH digestivo, nell’intestino tenue, che diviene sempre meno basico a seconda dei casi, fino a divenire acido, nei casi di diarrea.
La disbiosi e l’alterazione del pH digestivo, possono modificare i legami intercellulari (tight junctions) responsabili della corretta struttura dello strato epiteliale della mucosa intestinale e ciò porta inevitabilmente a un aumento della permeabilità mucosale.
Di conseguenza, avviene la penetrazione di antigeni nello spazio intercellulare che porta all’attivazione del tessuto linfoide associato alla mucosa (MALT), con reclutamento e attivazione della cascata infiammatoria (ad esempio, attivazione dei leucociti e produzione di citochine, come il TNF-alfa), e danno ai tessuti. Inoltre, dati recenti hanno fornito la prova della capacità di alcuni elementi del Microbiota di attivare le cellule Thl7 nella lamina propria dell’intestino tenue.
Un’alterata stimolazione del sistema immunitario (NdR: ad esempio con i vaccini) con conseguente infiammazione può essere considerata un legame tra disbiosi e malattie metaboliche (NdR: ed autoimmuni).
Per iniziare in modo chiaro a parlare di fermenti lattici è importante una premessa: il nome.
Vengono chiamati fermenti lattici, perche il prodotto di degradazione principale è l’acido lattico. Questa sostanza si ricava dalla fermentazione di zuccheri di varia origine (anche le fibre e il cotone come il lino sono composti da zuccheri). Il latte non c’entra nulla !
Il fatto che alcuni batteri vengano usati per trasformare gli zuccheri del latte in acido lattico producendo quello che noi chiamiamo yogurt ha creato questo fraintendimento.
PROMEMORIA:
quando le feci NON galleggiano nel W.C. significa che vi sono oltre al pH errato e non adatto nel colon, anche la mancanza di Fermenti (i vari tipi Bifidus e Ramnosus), quindi integrare subito con le apposite capsule.
vedi: Fermenti e batteri autoctoni + vedi QUI per i Probiotici naturali: https://www.jenreviews.com/probiotics/
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Microbiomi umani e loro ruolo nella disbiosi corporee, malattie comuni e nuovi approcci terapeutici
Microbiol., 06 ottobre 2015
https://doi.org/10.3389/fmicb.2015.01050
By José E. Belizário * e Mauro Napolitano –
Dipartimento di Farmacologia, Istituto di Scienze Biomediche, Università di San Paolo, San Paolo, Brasile
Il corpo umano è la residenza di un gran numero di specie microbiche commensali (non patogene) e patogene che si sono co-evolute con il genoma umano, il sistema immunitario adattativo e la dieta.
Con i recenti progressi nelle tecnologie basate sul DNA, abbiamo avviato l’esplorazione delle funzioni dei geni batterici e il loro ruolo nella salute umana.
L’obiettivo principale del progetto del microbioma umano è caratterizzare l’abbondanza, la diversità e la funzionalità dei geni presenti in tutti i microrganismi che vivono permanentemente in diversi siti del corpo umano.
Il microbiota intestinale esprime oltre 3,3 milioni di geni batterici, mentre il genoma umano esprime solo 20 mila geni. I prodotti genici del microbo esercitano funzioni cardine attraverso la regolazione della digestione degli alimenti e lo sviluppo del sistema immunitario.
Gli studi confermano che la manipolazione di ceppi batterici non patogeni nell’ospite può stimolare il recupero della risposta immunitaria a batteri patogeni che causano malattie.
Diversi approcci, tra cui l’uso di nutraceutici (prebiotici e probiotici) così come i fagi ingegnerizzati con sistemi CRISPR / Cas e sistemi di quorum sensing sono stati sviluppati come nuove terapie per il controllo della disbiosi (alterazioni nella comunità microbica) e malattie comuni (es. obesità).
La progettazione e produzione di prodotti farmaceutici basati sul microbioma del nostro corpo è un settore emergente e sta crescendo rapidamente per essere pienamente esplorato nel prossimo futuro. Questa recensione fornisce una prospettiva sulle recenti scoperte sui microbiomi umani, sul loro impatto sulla salute e sulle malattie e sullo sviluppo di terapie mirate.
Continua qui:
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmicb.2015.01050/full
Commento NdR:
come affermiamo, scriviamo da decenni, TUTTO ha inizio da un’alterazione dell’omeostasi intestinale.
E cosa causa anche le degranulazioni mastocitiche, la diminuzione di numero e consistenza delle placche di Peyer, preposte alla produzione di IgA, tutto ciò che impatta negativamente sulla normale colonizzazione microbiotica ??….
Le tossine introdotte, con alimenti contaminati, farmaci, ma e soprattutto VACCINI, che alterano il pH rH, Resistività del Terreno del microbioma e che quindi altera anche l’omeostasi cellulare e tissutale della mucosa intestinale, distribuendo tossine nell’organismo.
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Pancia gonfia, stitichezza, diarrea, Perché ?
Chissà quante volte ti sei domandato il perché di quella pancia gonfia d’aria, di quella stitichezza e di quella diarrea che ti tormentano senza una precisa diagnosi. E’ il momento di conoscere l’attività della mucosa del digerente e in particolare di quella flora e di quei bacilli di cui tanto si parla e che ogni giorno vengono reclamizzati negli yogurt che trovi al supermercato
Gli ecosistemi del nostro organismo
Sulla pelle, sulla vagina e nell’intestino sono presenti delle strutture chiamate ecosistemi microbici che non solo svolgono la funzione di prima barriera contro le infezioni, ma anche di organizzazione di equilibrio e di benessere.
La flora intestinale fisiologica è in simbiosi con l’organismo. Questa simbiosi, da cui traggono vantaggio sia l’organismo che la microflora corporea, viene definita eubiosi. Allorché viene alterato l’equilibrio con la predominanza dei germi (mutazioni batteriche endogene) che vengono chiamati patogeni, si ha la cosiddetta disbiosi intestinale.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
I bacilli intestinali e l’equilibrio nell’apparato digerente
Una notevole quantità di microrganismi (se ne possono identificare oltre 100 diverse specie) è concentrata a livello dell’apparato gastro-intestinale ed è una componente integrante del corpo umano. Al fine di svolgere le sue funzioni metaboliche, l’apparato digerente e in particolare il tubo gastrointestinale, ha infatti bisogno che siano presenti e in stato ottimale non solo le sue strutture anatomiche ma anche quei germi batterici chiamati microflora intestinale, che colonizzando la mucosa favoriscono i processi di transito, di assorbimento e di trasporto.
La microflora intestinale raggiunge una quota di 10’°-10’3 microrganismi per grammo di feci (peso secco), ma l’aspetto più eclatante è che il numero totale di microrganismi presenti nell’intestino è circa uguale al numero di cellule che costituiscono il corpo umano (10’2 batteri per cm2 di intestino)
Le diverse specie di bacilli intestinali
La microflora intestinale si divide in:
– Organismi residenti o saprofiti che facilitano e presiedono alla digestione
– Organismi patogeni che ostacolano i processi metabolici e producono danni
– Gli aerobi richiedono, al contrario degli anaerobi, la presenza di ossigeno.
In condizioni normali la microflora è rappresentata principalmente da batteroidi, bifidobatteri, clostridi, enterobatteri, enterococchi, lattobacilli e stafilococchi. 1 batteroidi e i bifidobatteri sono i principali microrganismi anaerobi, mentre l’Escherichia coli, gli enterococchi e i lattobacilli sono i principali microrganismi aerobi.
Nell’intestino oltre ai germi/batteri autoctoni, mutati e detti patogeni, troviamo i cosiddetti virus (anche se la loro presenza in individui sani non è stata ancora sufficientemente documentata) i miceti (lieviti e funghi filamentosi) e una grande varietà di protozoi.
La qualità e la distribuzione di questi microbi può variare da un individuo all’altro. Nell’intestino di individui sani i batteri anaerobi sono predominanti, anche se la loro distribuzione è in relazione all’età dell’individuo, alle abitudini alimentari e igienico-sanitarie.
(NdR: occorre quindi che si mantengano i giusti rapporti fra le varie parti della flora – batteri, lievi, funghi – affinche’ la perftetta salute (P.S.) sia sempre presente.
Le condizioni per la sopravvivenza della micro flora fisiologica
La microflora ha caratteristiche differenti nei vari tratti dell’apparato gastrointestinale: La sua entità e composizione viene influenzata da numerosi elementi locali.
I principali fattori in grado di condizionare in termini sia quantitativi che qualitativi la popolazione microbica sono:
– la quantità di ossigeno che diminuisce progredendo dallo stomaco all’ultimo tratto dell’intestino
– il pH del tratto intestinale
– i fattori meccanici, come la peristalsi
– alterazione della flora batterica corporea
La micro flora nello stomaco
L’ambiente dello stomaco presenta un pH acido e un’ottima presenza di ossigeno; tali caratteristiche rendono difficile la sopravvivenza e la crescita di microrganismi patogeni. La flora gastrica è infatti quantitativamente molto scarsa e in certi casi il contenuto dello stomaco è addirittura sterile. I germi presenti in ambiente gastrico sono di solito aerobi. Gli anaerobi sono di rarissimo riscontro e frequentemente sono segno della presenza di uno stato patologico. Nella piena fisiologia e salute è possibile trovare Lactobacillus acidophilus e lieviti.
La micro flora nell’Intestino e nel tubo digerente
In termini quantitativi, la carica microbica totale aumenta progressivamente dallo stomaco all’intestino crasso mentre, in termini qualitativi, i germi aerobi o facoltativi diminuiscono passando dall’ambiente gastrico a quello intestinale. Nella popolazione microbica del tratto più distale del canale digerente, la anaerobiosi è praticamente costante.
Nell’intestino la microflora è soggetta a diversi meccanismi di regolazione che la mantengono costantemente in equilibrio. Tali meccanismi intervengono tra microrganismo e microrganismo, ma anche tra microrganismo e ospite. In primo luogo la flora batterica saprofita esercita una specie di autoregolazione nell’ambito sia della loro stessa specie sia di altre.
L’attività di difesa da parte della micro flora
I germi presenti nel tubo digerente sono in grado di produrre batteriocine, sostanze antibatteriche che agiscono nei confronti della stessa specie di batteri che le produce. Altre sostanze di produzione batterica sono gli antibiotici naturali, che agiscono nei confronti di specie diverse da quella del produttore. La microflora intestinale viene aggredita quotidianamente da microrganismi patogeni che giungono dall’ambiente esterno. Essi normalmente non riescono a esplicare il loro potenziale patogeno, in quanto non riescono a trovare uno spazio vitale per la loro moltiplicazione, grazie soprattutto alla produzione di sostanze ad attività antibatterica da parte dei microrganismi residenti.
L’intestino è il luogo di azione delle difese immunitarie sia in forma organizzata nelle placche del Peyer, nell’ultima parte del tenue, sia diffusa tra le cellule epiteliali e nella lamina propria. L’attività di questo sistema di difesa viene modulata dal tipo di microflora presente.
L’intestino viene attualmente considerato come il più importante organo immunitario, contenendo circa il 40% di tutte le cellule immunitarie del corpo umano. È stato recentemente dimostrato,che ratti “germ free” (cioè privati della flora intestinale), rispetto ad animali normali presentano, oltre ad alterazioni morfologiche dei villi e della mucosa intestinale, anche la riduzione dello spessore della parete muscolare e quindi dell’attività motoria, con follicoli linfoidi appena accennati, costituiti dal solo tessuto germinale. È stato anche dimostrato che la somministrazione di lattobacilli in animali da esperimento è in grado di far aumentare la produzione degli anticorpi, inclusa la produzione di Ig A, ed il rilascio di citochine ed interleuchine particolarmente attive nelle difese immunitarie. Il tessuto intestinale linforeticolare contiene tutti gli elementi cellulari in grado di elaborare una risposta immunitaria completa e cioè:
– le cellule presentanti l’antigene
– i linfociti T helper,
– i linfociti T suppressor
– i linfociti T citotossici
– i linfociti B produttori, tra l’altro, delle Immunoglobuline A secretorie che costituiscono un sorta di film protettivo presente nella mucosa intestinale: una sorta di vernice antisettica che contribuisce alla regolazione dell’assorbimento di antigeni, di tossine batteriche e non, di pollini, etc.
L’attività trofica della micro flora
– la produzione di enzimi, la motilità, la modulazione del pH o equilibrio acido-base
La cosiddetta funzione trofica della microflora intestinale consiste nella regolazione de:
– il metabolismo delle sostanze che provengono dall’esterno attraverso un’attività degli enzimi
– il mantenimento della morfologia e della motilità fisiologica del tubo
– la composizione e il volume dei gas intestinali
– la composizione e le caratteristiche del materiale fecale
– l’equilibrio acido-base all’interno del tratto mediante la regolazione del pH
– la sintesi delle vitamine (specie la K e la B12)
– l’assorbimento degli acidi biliari e degli ormoni steroidei
– il metabolismo dei farmaci (NdR o perlomeno il tentativo)
I Principali sintomi della disbiosi
Quando la microflora intestinale subisce un’alterazione si parla di DISBIOSI, una specie di rottura dell’equilibrio dell’ecosistema microbico, con un’eccedenza dei germi patogeni. Si avvera, così, una sofferenza estesa che genera quei sintomi che ne sono l’iniziale spia:
– un eccesso di gas con gonfiore e flatulenza
– un ritardo del transito fecale con spasmi addominali
– un eccessivo assorbimento di acqua con conseguente stitichezza
– un diminuito assorbimento di acqua e sali con diarrea
Le principali cause della disbiosi del tubo digerente e corporea
CAUSE ALIMENTARI:
abuso di alcol e di carne; diete carenti di fibre; scarso consumo di vegetali; obesità; scarsa assunzione di latticini etc
CAUSE JATROGENE:
abuso di antibiotici, sulfamidici, corticosteroidi, pillola anticoncezionale assunta per lungo periodo, eccesso di lassativi, ecc.
CAUSE INQUINANTI:
coloranti alimentari; conservanti, pesticidi; ormoni steroidei alimentari, ecc.
CAUSE PATOLOGICHE:
epatopatie, colangiopatie, pancreatiti croniche, gravi infezioni intestinali (tifo, ameba, ossiuri, etc), fistole; parassitosi, interventi chirurgici, le intossicazioni da metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio)
CAUSE NEUROGENE:
traumi psichici e stress prolungato che agiscono attraverso meccanismi immunologici ed endocrini.
CAUSE PEDIATRICHE:
la cd a causa dell’immaturità dei meccanismi immunitari, la lentezza della motilità intestinale, la bassa acidità gastrica.
Vaccinazioni pediatriche e Vitamina K1, causano danni irreparabili anche alle funzioni immunitarie.
Le principali conseguenze della disbiosi
Quando il sistema ecobiologico dell’intestino viene per lungo tempo sottoposto ad alterazione del suo equilibrio (NdR: giusti rapporti della flora), conseguono veri danni locali e sistemici. Ecco le principali:
PATOLOGIE LOCALI: le coliti croniche; il morbo di Crohn e la colite ulcerosa; le poliposi intestinali; le diverticolosi, le neoformazioni tumorali.
PATOLOGIE EPATICHE:
l’insufficienza epatica e la cirrosi fino all’ ipertensione portale.
PATOLOGIE DISMETABOLICHE: il diabete mellito
PATOLOGIE IMMUNITARIE:
le allergie e le intolleranze alimentari; i disturbi reumatico-simili.
PATOLOGIE PSICOSOMATICHE: gli stati depressivi.
PATOLOGIE CIRCOLATORIE:
le insufficienze venose agli arti inferiori; le sindromi emorroidarie; l’aterosclerosi e l’ipertensione arteriosa conseguente.
In particolare:
Le infezioni estese all’apparato oro-genitale
I processi putrefattivi del colon comportano, per un’aumentata attività metabolica dei batteri colici, un’esaltazione dei processi enzimatici che convertono gli acidi biliari primari in secondari; questi agiscono come fattori di produzione dei tumori del colon. I batteri colici possono coinvolgere i tessuti dell’apparato uro-genitale con prostatiti, uretriti e vulvo-vaginiti.
La cattiva digestione
La comparsa di intolleranze e allergie intestinali multiple è dovuta all’aumentata penetrazione e al riassorbimento di macromolecole con insufficiente attività dei linfociti T suppressor intraepiteliali. Una volta instaurate, le intolleranze alimentari provocano un sovraccarico del metabolismo epatico che, a sua volta, favorisce la riproduzione all’interno dell’intestino di germi patogeni come il Proteus e i clostridi. §
La formazione, da parte del metabolismo batterico e il successivo riassorbimento di sostanze endotossiche, come il fenolo, la cadaverina, l’agamantina, l’indolo, l’ammoniaca, etc. (finora sono state identificate 22 sostanze endotossiche) danneggia fegato e pancreas, con cattiva digestione degli alimenti e riproposizione del circolo vizioso della disbiosi.
La stanchezza cronica, il cattivo umore, il dolore addominale
Il cosiddetto circolo epato-encefalico (una specie di asse tra fegato e sistema nervoso centrale) contribuisce alle alterazioni della sfera neuropsichica. La conseguenza sarà il cattivo umore, la stanchezza cronica, il dolore addominale diffuso che insorgono senza vere cause organiche.
La candidosi cronica
L’alterazione del metabolismo delle vitamine (ipovitaminosi generalizzata) compresa la biotina, ha grande importanza nello sviluppo di una candidosi cronica. Nel 97% degli individui la Candida albicans è presente nel tratto intestinale in forma di spora. Errori alimentari, farmaci, (NdR: e sopra tutto VACCINI) disbiosi e immunodepressione determinano la trasformazione del lievito dalla forma di spora a quella vegetativa. Si ha quindi la formazione di metaboliti tossici (tra cui la formaldeide) con disturbi della sfera neuropsichica, la colonizzazione della mucosa intestinale e delle mucose degli organi vicini (vagina, vescica e uretra). Il micete può anche passare nel circolo sanguigno.
La diagnosi per la disbiosi intestinale
Anamnesi: i farmaci assunti di recente, la dieta alimentare, il fumo, l’ambiente di lavoro, lo stile di vita etc..
Sintomi: flatulenza, diarrea, gengivite cronica. Gastrite cronica.
Dati di laboratorio: alterazioni delle transaminasi e delle alfa-amilasi, la coprocoltura, il pH delle feci (in caso di flora intestinale normale il pH dell’intestino crasso corrisponde a un valore compreso tra 5.5 e 6.0 dall’infanzia fino. all’età adulta. Valori superiori a pH 6.0 sono già sospetti); la prova dell’indolo nelle urine (nelle urine si trovano normalmente piccole quantità di indolo pari a 4-20 mg nelle 24 ore). In caso di disbiosi intestinale grave nelle urine è presente lo scatolo.
Kinesiologia: utilizzando i punti MO del colon e del piccolo intestino sulla parete addominale oppure utilizzando le fiale test del sistema VEGA scatolo e indolo.
La terapia per la disbiosi intestinale
I fermenti o i batteri lattici
La prima misura da adottare in un paziente con disbiosi è il cambiamento delle sue abitudini alimentari. Ad esso vengono associate le terapie drenanti e disintossicanti. Importante è l’assunzione dei bioterapici, meglio conosciuti con il termine di “fermenti lattici” o batteri lattici.
I batteri lattici, come già detto, comprendono quella specie di habitat intestinale che protegge e promuove il processo digestivo. I batteri lattici, sulla base di recenti acquisizioni, si distribuiscono nei seguenti generi: lactobacillus, lactococcus, streptococcus, leuconostococcus, pediococcus. (NdR: oltre agli enzimi vegetali)
La storia dei fermenti lattici
L’uomo è da sempre, in stretta relazione con i batteri lattici. La documentazioni di antiche civiltà, quali la assiro-babilonese, l’egizia, l’araba, la persiana e l’indiana, testimoniano l’uso di latti fermentati con significato terapeutico.
La loro popolarità giunge in occidente all’inizio del 900 quando il microbiologo russo Metchnikoff, premio Nobel 1908, mette in relazione la longevità delle popolazioni balcaniche con il largo consumo dei prodotti fermentati: yogurt, koumis kefir, mazum e dahi.
Ai giorni nostri è ormai dimostrato che i batteri lattici svolgono il ruolo di attivazione dell’attività digestiva e di terapia di un eventuale disbiosi. Viene quindi giustificata e promossa la produzione sia lo spazio che i batteri lattici già occupano nella ricerca clinica e nelle preparazioni alimentari.
I principali fermenti lattici
Il Lactobacillus acidophilus è indubbiamente il più usato per il suo effetto probiotico e terapeutico. Grazie al suo effetto antagonista verso specie microbiche dannose per il nostro organismo, contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema intestinale, producendo antibiotici altamente attivi verso gram-positivi e gramnegativi. In vitro mostra attività contro Pseudomonas aeruginosa, Pseudomonas fluorescens, Proteus vulgaris, Serratia marcescens e Staphylococcus aureus. L’ attività antibiotica è dovuta ad una sostanza chiamata acidofillina e da un’altra sostanza chiamata lactocidina. È stato isolato anche un altro antibiotico attivo verso l’Escherichia coli.
Il Lactobacillus bulgaricus produce tre sostanze antibiotiche che hanno dimostrato attività nei confronti di 15 specie batteriche differenti; dallo Streptococcus thermophilus è stata estratta una sostanza inibente, la nisina, con attività inibente verso streptococchi del gruppo A,B,E,F,G,K,M,N, stafilococchi, micrococchi, pneumococchi, neisseria, alcune specie di bacillus, clostridium, lactobacillus, actinomyces ed erysipelotrix.
I Requisiti dei Fermenti Lattici
Oltre che attraverso l’assunzione di yogurt, i fermenti lattici possono essere, dunque, assunti mediante una vera terapia con bioterapici.
La somministrazione di fermenti lattici vivi per un periodo protratto può risolvere brillantemente l’intero quadro clinico legato a flatulenza, borborigmi, meteorismo e dolori addominali, tipico di una disbiosi intestinale incombente, con totale risoluzione della sintomatologia e regolarizzazione delle scariche giornaliere.
I fermenti lattici contenuti nel bioterapico devono essere numerosi (la carica batterica iniziale deve essere non inferiore a 200 milioni per cmc), per consentire a buona parte di essi di superare la barriera acida dello stomaco e di poter quindi colonizzare l’intero tubo digerente.
Devono essere assunti vivi e biochimicamente attivi e per questo la tecnica migliore è la loro liofilizzazione. Nei preparati liofilizzati i germi si trovano in stasi metabolica e la validità è notevolmente superiore a quella dei germi preparati con colture in mezzo liquido o essiccato. Non è assolutamente consigliabile l’uso di bioterapici a base di spore, dal momento che per la caratteristica vita latente, necessitano di un periodo più lungo di attivazione.
I dati elaborati, sono parzialmente tratti da uno studio del Dr.Lamberto De Sanctis e della D.ssa Rosanna D’Alessandro “LA DISBIOSI INTESTINALE” – della OTI Omeo Tossicologici Italia srl.
Tratto da: drviscardo.it
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Disbiosi, immunità e parto cesareo e/o naturale
Al parto il bambino che nasce in modo naturale nel passaggio dal canale vaginale si nutre ed assimila con la sua bocca e la sua pelle, i batteri vaginali che sua madre gli regala producendogli le basi batteriche immunitarie per eccellenza.
I bambini che nascono con parto cesareo NON hanno questa possibilita’ per cui e’ indispensabile che per essi, gli assistenti al parto passino una garza sulle pareti all’interno della vagina sfregandola in modo che si carichi dei batteri vaginali, questa garza va messa immediatamente sulla bocca/viso del bambino in modo che egli possa assimilare i batteri che immediatamente passeranno dalla garza alla mucosa della bocca e sulla pelle, i quali poi colonizzeranno da soli l’apparato digerente e la pelle del neonato e cosi’ la sua immunita’ sara’ molto ma molto migliore di coloro che nascendo con un cesareo che non si sara’ nutrito dei batteri della madre !
Pochi sanno che il bambino che nasce dalla vagina, si nutre facilmente anche dei batteri delle feci della madre (coproterapia) arricchendo le sue famiglie batteriche in modo naturale e quindi l’immunita’ sara’ maggiore.
Ovviamente il colostro ed il latte materno rifiniscono il processo naturale per irrobustire il sistema immunitario, soprattutto le prime 3 settimane fino ai 6 mesi….
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Nella Disbiosi, vengono inviate sostanze tossiche endoprodotte nell’organismo
Quando flora batterica si altera e i batteri lavorano male (disordine fra i vari ceppi), vengono anche a ridursi gli enzimi e le (IgA) immunoglobuline che sono le basi del sistema immunitario. In tali condizioni i funghi proliferano a dismisura per la mancanza di batteri antagonisti.
Ricordiamo che le immunoglobuline (IgA) fanno parte del sistema immunitario, presente nell’intestino con un numero da 100 alle 200 stazioni linfatiche (placche di Peyer), che rappresentano almeno il 65% del nostro potenziale immunitario.
Quando la flora intestinale non è equilibrata, gli aminoacidi derivati dalle proteine maldigerite, subiscono un processo di decarbossilazione che produce le seguenti amine tossiche:
arginina | –> agmatina |
cistina e cisteina | –> mercaptano |
istidina | –> istamina |
lisina | –> cadaverina |
ornithina | –> putrescina |
tirosina | –> tiramina |
triptofano | –> indolo e scatolo |
Molte di queste amine sono dei potenti veleni vasocostrittori. Va notato che l’indolo e lo scatolo (metilindolo ) sono responsabili in gran misura del particolare odore delle feci. Questo porta a comprendere perché le feci dei vegetariano non hanno odore o ne hanno uno assai leggero.
Alle amine sopradescritte vanno aggiunte le sostanze tossiche di origine fermentativa (ac. acetico, CO2, acido ossalico ecc)
Nella disbiosi si presenta alterato anche l’equilibrio tra il gruppo di batteri acidofili-bifidi e gli organismi coliformi. Se predominano i batteri coliformi la flora tende dal colon verso il tenue; se predomina il gruppo degli acidofili – bifidi (che sono conosciuti come fermentatori dell’acido lattico), la loro produzione eccessiva di acido cambia il pH intestinale (normalmente da 5,5 – 6, ovvero poco alcalino) ed i batteri coliformi non sono più in grado di funzionare correttamente.
Si è constatato che il 5,82% delle disbiosi sono caratterizzate da alterazioni dell’Escherichia Coli mentre nel restante 54,18% vi è una quasi totale assenza di lattobacilli.
(NdR: una delle cause piu’ importanti delle disbiosi, oltre all’alimentazione errata e stress vi sono i Vaccini ed i farmaci di sintesi)
Anche una dieta troppo ricca di grassi con poche verdure crude soprattutto, può creare seri problemi. Innanzitutto tende a far variare il pH del colon verso una maggiore acidità o basicità, incrementa inoltre la produzione di acidi biliari che vengono convertiti dai batteri intestinali in carcinogeni e cocarcinogeni (Fecapentani e Chetosteroidi); queste sostanze possono stimolare una proliferazione cellulare in senso neoplastico.
Se la flora batterica non viene riportata nelle sue condizioni ottimali, si instaurerà una condizione cronica di malnutrizione cellulare, le tossine non verranno più eliminate e dovranno essere accumulate sia nel mesenchima (tessuto connettivo) che nel parenchima (cellule). Il sangue non potrà più trasportare le sostanze necessarie per la salute organica, e il corpo si ammalerà proponendo una di quelle innumerevoli manifestazioni che vanno sotto il nome di “malattie”.
Tratto da: viveremeglio.it
Molto utile e’ anche l’ARGILLA (fango di terra argillosa) mangiata come un “dolce” ogni giorno od ogni 2 o 3 giorni per un certo periodo che in genere varia da soggetto a soggetto, con un minimo di 15 giorni; alle volte e’ necessario assumerla per periodi piu’ lunghi. Fare attenzione che l’argilla puo’ portare stitichezza.
L’argilla con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e chelante, fornisce un ottimo ausilio a tutti coloro che si debbono disintossicare dalle sostanze tossiche, aiutando la disinfiammazione e la disintossicazione dell’apparato digerente ed il corpo intero.
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La DISBIOSI INTESTINALE
I problemi all’intestino (definiti “disbiosi intestinale”) rappresentano attualmente un problema sociale, creano infatti problemi spiacevoli (colite, stitichezza, gonfiore addominale, meteorismo, flatulenza, diarrea, ecc.) che interessano moltissime persone.
Quasi tutti i disturbi intestinali sono dovuti all’alterazione della mucosa che ne ricopre le pareti interne ed alla distruzione della flora intestinale formata da miliardi di batteri; questa flora batterica è assai utile perché svolge mansioni fondamentali per la nostra salute.
Vi sono svariati motivi (cibi contaminati da fertilizzanti, conservanti, farmaci, (ma soprattutto i Vaccini), lassativi, antibiotici, tranquillanti, ecc.) per cui, nell’intestino, appaiono nel tempo anche dei batteri nocivi (funghi, muffe, candida, ecc.) che possono sopravvivere e duplicarsi in assenza di ossigeno. Più spesso di quanto si possa pensare il degrado intestinale porta quest’organo ad essere il terreno adatto per i parassiti, detti anche vermi intestinali.
In un ambiente intestinale non più sano si vengono a creare fenomeni dannosi, come fermentazione e putrefazione, che generando sostanze tossiche, avvelenano il sangue e pian piano tutto l’organismo.
Se noi vivessimo all’aperto, facendo molto moto, le sostanze tossiche presenti nel sangue sarebbero completamente eliminate attraverso i reni: Purtroppo, invece, la vita sedentaria e lo stress, non ne permettono una completa eliminazione e l’organismo è costretto ad accumularle. E’ proprio questo accumulo di tossine che, nel tempo, diventa l’origine di molte disfunzioni e malattia.
Ad un osservatore superficiale, molte problematiche causate dalle di tossine non sembrano certo correlate con l’intestino, tra esse possiamo elencare: acne, dermatiti, cellulite, mal di testa frontale, nervosismo, ansia, depressione, alito cattivo, riniti, eczemi, stanchezza cronica, invecchiamento della pelle, dolori articolari, artropatie croniche, ecc.
A tutto ciò va anche aggiunto un indebolimento delle difese immunitarie, dovuto alla presenza di numerosi vasi linfatici sulle pareti intestinali.
Intestino pulito = salute migliore
Il lavaggio dell’intestino è una pratica terapeutica antichissima: la troviamo descritta nel papiro egiziano di Ebers del 1500 a.C., un vero e proprio trattato di medicina dell’epoca, e negli scritti di Ippocrate e di Galeno, che prescrivevano i clisteri contro la febbre e per la cura di numerose malattie.
Chi pratica lo Hata Yoga conosce certamente le innumerevoli tecniche di pulizia gastrointestinale assolutamente necessarie, secondo gli antichi testi indiani specializzati, per purificare il corpo e mantenerlo sano e forte in questo particolare cammino ascetico come nella vita di ogni giorno. Questi straordinari fisiologi sapevano infatti che praticamente qualunque malattia può svilupparsi da un cattivo funzionamento dell’intestino.
Il colon è infatti il “cassonetto” dell’organismo, dove tutti i rifiuti vengono scaricati per essere espulsi. Se rimangono nel colon più del dovuto vanno in putrefazione, producendo un vero e proprio avvelenamento dell’organismo. Le tossine, attraverso il circolo sanguigno, raggiungono ogni cellula del corpo e indeboliscono l’intero sistema, abbassando le difese immunitarie e provocando uno stato di stanchezza cronica. Questa autointossicazione molto spesso è rivelata da un cattivo odore del corpo, soprattutto dei piedi, e dal forte odore di putrefazione delle feci.
L’accumulo delle tossine inoltre, provoca uno stiramento delle pareti che può dar luogo, a lungo andare, a delle anormalità meccaniche. Una parte può, ad esempio, gonfiarsi a tal punto da provocare un’ernia: eliminare questa pressione eccessiva con un lavaggio è essenziale per permettere al corpo di autocurarsi. Una contrazione cronica di alcune aree intestinali, come nel caso della colite spastica, una dilatazione o un allungamento, non permettono un regolare svuotamento dell’intestino.
Il colon può trattenere del materiale tra le sue pieghe, deformandosi in uno stato di infiammazione cronica, oppure può subire un prolasso e premere sulle viscere vicine, come la vescica, l’utero o la prostata, causando problemi anche in questi organi.
Tutte queste condizioni, più comuni di quel che si pensi, portano a un ristagno e a una putrefazione dei residui organici e quindi a una intossicazione cronica dell’organismo.
Scrive la prof.ssa Maria Rita Gismondo (Cattedra di microbiologia Clinica Università di Milano) nella sua relazione sul dismicrobismo intestinale: “La comprensione dell’importanza nell’organismo umano degli ecosistemi microbici cutaneo, vaginale e intestinale, dei quali per lungo tempo si era ignorata la validità, è stata sicuramente un contributo importante della microbiologia. Basti pensare che tali microsistemi possono a ragione essere considerati la prima valida barriera dell’organismo contro le infezioni.”
(NdR: pensare che con i vaccini ai lattanti si alterano proprio queste difese immunitarie = disbiosi)
La flora batterica intestinale infatti produce diversi antibiotici naturali, le vitamine K e B12, e interviene nel metabolismo di acidi biliari e ormoni steroideie di alcune sostanze farmacologiche.
Scrive il prof. Lucio Capurso, della Divisione di Gastroenterologia dell’Ospedale San Filippo di Roma: “L’importanza dell’intestino nei processi di difesa dell’organismo è oggi unanimamente riconosciuta ed esso viene a ragione considerato come un vero e proprio organo immunitario, probabilmente il più importante.”
Data la molteplicità e l’importanza vitale delle funzioni della microflora intestinale nel mantenimento della salute dell’ospite, ne deriva che sono numerose le condizioni patologiche dovute alla sua alterazione: dall’alitosi e le diarree, fino all’encefalopatia epatica, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la cancerogenesi colon-rettale.
Mantenere l’equilibrio dell’ecosistema batterico nel tratto gastrointestinale significa, ancora una volta, contribuire efficacemente alla conservazione di un buon stato di salute.
Da cosa dipende una buona salute ?
Uno stato di buona salute persona dipende in gran parte da quante tossine si sono accumulate nel suo organismo ed in special misura nella linfa, nel sangue e nel sistema nervoso.
Scrive il dott. Tilden in Tossiemia, causa primaria di malattia: “Un affaticamento di carattere mentale o fisico, che riduca l’energia nervosa al punto in cui si supera la capacità dell’organismo di eliminare naturalmente le tossine (rifiuti organici) che si sono accumulate, causa una ritenzione dei rifiuti nel sangue che aumentano la tossiemia (quantità di tossine presenti) oltre il punto di resistenza e provocando una crisi”.
Da questo punto di vista, esposto quasi trent’anni fa, ogni cosiddetta malattia va considerata come uno sforzo fatto dalla natura per sbarazzare ii corpo dalle tossine che hanno superato il limite tollerabile. Ogni trattamento che intralci questo sforzo di eliminazione farà fallire la natura nel suo intento di auto-guarigione.
Purtroppo la teoria relativa alla tossiemia non è mai stata presa nella dovuta considerazione dalla medicina ufficiale. Comunque nell’ultimo decennio vi sono state delle scoperte che la ripropongono in termini diversi, cambia solo il nome delle tossine che vengono definite “radicali liberi”.
I radicali liberi
I radicali liberi, secondo le moderne ricerche scientifiche, sono delle molecole ossidanti (ovvero dannose) che l’organismo produce a causa dei fenomeni biologici relativi alla sua esistenza. Spesso si tratta di sostanze provenienti dall’esterno come per esempio: il fumo delle sigarette, gli inquinamenti atmosferici e gli alimenti non naturali.
Viene oggi riconosciuto che i radicali liberi possono distruggere alcune sostanze vitali dell’organismo e generare numerose malattie, tra cui: l’invecchiamento in generale, cataratte, malattie del fegato (epatiti), nefriti, insonnia, colpi di sole, perdita di capelli.
Vengono anche ritenuti responsabili di varie malattie infiammatorie tra cui citiamo: artrosi, artrite, deterioramento del sistema circolatorio, problemi respiratori come asma o bronchite cronica. Possono anche causare la degenerazione dei tessuto, la pelle indurita e rugosa ne è un classico esempio.
Fortunatamente l’organismo si protegge contro i radicali liberi (o tossine) per mezzo degli enzimi che produce utilizzando sali minerali come lo zinco, il silicio, il magnesio, il rame e il selenio. Vi sono altre sostanze utili per questa protezione, tra esse i “flavonoidi” contenuti nei vegetali e le vitamine C, E e beta-carotene. Appare perciò evidente perché le piante medicinali, ricche di flavonoidi e di sostanze antiossidanti, abbiano un’azione benefica sulla nostra salute, aiutando a prevenire: artrosi, vecchiaia, insonnia, malattie del fegato, ecc.
Risulta però evidente che un intestino in cui sono presenti batteri nocivi e incrostazioni di muco crea delle tossine interne contro cui i flavonoidi e le vitamine citate possono fare ben poco.
Il lavaggio intestinale è stato insegnato anche dal Gesu’ dei cristiani
“Non pensate che sia sufficiente che l’angelo dell’acqua vi abbracci soltanto esternamente. Vi dico, in verità, l’impurità interna è di gran lunga più grande dell’impurità esterna. E colui che purifica se stesso esternamente, ma internamente rimane impuro, è simile alle tombe che fuori sono ben dipinte, ma dentro sono piene di ogni sorta di orribili impurità e sozzura.
Perciò, io vi dico in verità, lasciate che l’angelo dell’acqua vi battezzi anche internamente e che anche internamente voi possiate diventare puri come la schiuma del fiume che gioca nella luce del sole.
“Procuratevi, dunque, una grande zucca rampicante avente un gambo della lunghezza di un uomo; vuotate l’interno e riempitela con l’acqua del fiume che il sole avrà riscaldato. Appendetela al ramo di un albero e inginocchiatevi sulla terra davanti all’angelo dell’acqua e attraverso l’estremità del gambo della zucca fate penetrare l’acqua nella parte interna del vostro corpo in modo che l’acqua possa scorrere attraverso tutti i vostri visceri. Poi riposatevi, inginocchiati al suolo davanti ali’angelo dell’acqua, e pregate il Dio vivente di perdonarvi tutti i vostri peccati passati, e pregate l’angelo dell’acqua di liberare il vostro corpo da ogni impurità e da ogni malattia.
Allora lasciate che l’acqua scorra fuori dal vostro corpo affinchè possa portar via dall’interno le impurità e tutte le cose maleodoranti di Satana. E voi vedrete con i vostri occhi e sentirete con il vostro odorato tutte le sozzure e le impurità che contaminavano il tempio del vostro corpo, come pure tutti i peccati che dimoravano nel vostro corpo tormentandovi con ogni sorta di dolori. Io vi dico in verità, il battesimo con l’acqua vi libera da tutti i mali.
Rinnovate il vostro battesimo con l’acqua ogni giorno durante il vostro digiuno fino al giorno in cui vedrete che l’acqua che fluisce fuori dal vostro corpo è pura come la schiuma del fiume. Poi gettate il vostro corpo nell’acqua corrente del fiume e là tra le braccia dell’angelo dell’acqua rendete grazie al Dio vivente che vi ha liberato dai vostri peccati. E questo santo battesimo dell’angelo dell’acqua sarà rinascita in una vita nuova. Perché i vostri occhi d’ora in avanti vedranno e i vostri orecchi sentiranno. Non peccate più, dunque, dopo il vostro battesimo e che gli angeli dell’aria e dell’acqua possano dimorare eternamente in voi e servirvi per sempre”.
(Tratto dal vangelo della Pace)
Il muco intestinale
Dieta salutare
– Colazione: frutta fresca, l’ideale è una spremuta di aranci o pompelmi.
– Pranzo: solo il primo con contorno di verdure crude.
– Cena: solo il secondo con contorno di verdure crude (alternare uova, pesce, pollo, tacchino, formaggio di capra o pecora, yogurt naturale).
– Ridurre od eliminare: zucchero bianco (sostituire con poco miele, zucchero di canna o fruttosio)
Eliminare: latte, formaggi di mucca, carni rosse, insaccati, dolciumi da pasticceria, cioccolata, fritture, superalcolici.
Bibliografia:
– Dr. J. H. Tilden, Tossiemia, causa primaria di malattia – Casa Editrice Igiene Naturale, Gildone (GB).
– Prof. Arnold Ehret’s, Mucusless diet healing system – Ehret Literatue Publishing Co., Beaumont, California 92223 (1977).
– Valeria Mangani, Adolfo Panfili, La dieta pH. – Edizioni Tecniche Nuove, Milano.
Tratto in parte da: verbal.it
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
DISBIOSI INTESTINALE e PATOGENESI delle INFEZIONI VULVO-VAGINALI Studio di A.M. Pasciuto – Presidente A.M.I.D.E.A.V. Roma
Abstract
Le infezioni vulvo-vaginali hanno assunto negli ultimi decenni anni un’ importanza via via crescente, sia dal punto di vista dell’ incidenza, sia da quello degli effetti sulla qualità di vita della donna.
I motivi di questo incremento vanno ricercati soprattutto nei progressi relativi alle tecniche di laboratorio e nei profondi cambiamenti di tipo culturale e sociale avvenuti negli ultimi tempi in particolare in riferimento alle abitudini sessuali, oggi decisamente diverse rispetto a quelle della società occidentale di appena 20-3 0 anni fa.
Altro importante fattore è costituito dal Terreno, dalla situazione cioè dì fondo in cui si trova la donna che viene esposta al contagio con i vari agenti patogeni. Tale terreno è oggi inquinato da molti più fattori rispetto a quanto avveniva non molti anni or sono.
Basti pensare alle sostanze tossiche presenti nell’aria che respiriamo o nel cibo che mangiamo, ai materiali usati in odontoiatria, ai carichi dovuti ad esposizione a campi elettromagnetici o a radiazioni, allo stress inteso nella sua accezione più generale (NdR: ai Vaccini subiti).
Uno degli elementi patogenetici di maggiore rilevanza ai fini dell’ instaurarsi delle infezioni-infiammazioni vulvo-vaginali va sicuramente ricercato nell’ ambito dell’apparato intestinale. Molti sono i meccanismi per cui un alterato funzionamento dell’apparato gastro-intestinale, associato ad una colonizzazione di micro organismi patogeni soprattutto a carico dell’ultimo tratto dell’intestino, può prima determinare l’insorgere di infezioni-infiammazioni vulvo-vaginali e quindi il loro mantenimento in una fase di cronicizzazione.
1) E’ a tutti noto il fatto che l’80% circa del tessuto linfatico dell’intero organismo si trova a livello dell’apparato gastro-intestinale.
I sistemi GALT e MALI (Gastric and Mesentheric Associated Lymphoid Tissue) costituiscono delle strutture di notevole importanza per ciò che concerne le capacità di difesa immunitaria che ogni individuo possiede.
Le immunoglobuline si formano per la maggior parte a livello intestinale. La mucosa intestinale è il principale sistema di difesa contro le sostanze tossiche.
2) Il colon, oltre alla ben nota funzione di riassorbimento soprattutto di acqua ed elettroliti, ha la capacità di rimuovere scorie nocive e di allontanare micro organismi patogeni grazie alla sua azione meccanica di eliminazione del materiale fecale.
Il determinarsi di una disbiosi intestinale (troppo lungo sarebbe in questa sede analizzare tutte le varie possibili componenti che concorrono ai verificarsi di tale situazione – vedi Cure Naturali – ha come principali conseguenze:
a) la riduzione, talora rilevante, delle capacità di difesa immunitaria;
b) il proliferare di micro organismi patogeni (funghi, batteri, parassiti ed altri) a livello intestinale;
c) la riduzione dell’ossigenazione della mucosa intestinale con conseguente incapacità di assolvere alla funzione di distruzione ed eliminazione delle sostanze tossiche;
d) la colonizzazione del distretto vulvo-vaginale. (NdR: da parte di funghi in specie Candida Albicans)
La medicina non convenzionale ha la possibilità di operare con l’ausilio di moltissime discipline e metodiche.
Per ovvi motivi di tempo mi limiterà a tratteggiare le possibilità di impiego di due fra queste, e cioè l’Elettroagopuntura secondo Voll, e sopra tutto l’Idro colon terapia.
-vedi anche: Elettro agopuntura + Protocollo della Salute + Candida