FLORA INTESTINALE – 1
DISTRIBUZIONE della Flora intestinale e non solo, per la Buona Salute del corpo Umano
Per iniziare in modo chiaro a parlare di fermenti lattici è importante una premessa: il nome.
Vengono chiamati fermenti lattici, perche il prodotto di degradazione principale è l’acido lattico. Questa sostanza si ricava dalla fermentazione di zuccheri di varia origine (anche le fibre e il cotone come il lino sono composti da zuccheri).
Il latte non c’entra nulla !
Il fatto che alcuni batteri vengano usati per trasformare gli zuccheri del latte in acido lattico producendo quello che noi chiamiamo yogurt ha creato questo fraintendimento.
La Flora batterica è una comunità di migliaia di miliardi di microbi (innocui, autoctoni) che vivono soprattutto nel tratto gastro-intestinale e che scompongono con gli enzimi che prducono, i nutrienti, regolando la quantità e la qualità delle sostanze estratte da inviare alle cellule del corpo. Quando una parte od alcuni ceppi di questi microbi aumentano o diminuiscono, si parla di alterazione della flora batterica (disbiosi) le sostanze estratte dai cibi possono anche essere diverse e facilmente si accumulano in scorte di adipe (grasso).
Una delle caratteristiche dell’obesità è proprio quella di avere una cronica e forte disbiosi (alterazione dei giusti rapporti fra microbi Bacteriodetes e Firmicutes, (i grassi hanno molto più Bacteriodetes, piuttosto che di Firmicutes e viceversa) ed i due gruppi rappresentano circa il 90 % del “microbioma/microbiota” dell’intestino.
Poiché ogni persona ha un microbiota/microbioma personalizzato. Anche se troviamo le stesse funzioni di una persona anche in un altro, i microrganismi che popolano il nostro intestino, necessitano che siano vitali ed eubiotici. Piuttosto, si nota che tra la flora presenti (forse dovremmo dire anche fauna selvatica !), ci sono molte sottospecie con “temi-funzioni specifiche”.
In generale, questo microbiota svolge tre funzioni principali:
– metabolica, che comprende la fermentazione, la sintesi delle vitamine e produzione di sostanze, nutrienti vitali. Questo è il luogo dove si gioca la digestione. Il cibo, essendo stato ben masticato in bocca, è macerato nello e dallo stomaco e sintetizzato dall’intestino. E in quella zona che si separano gli elementi utili per l’organismo (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali) da ciò che deve essere eliminato.
– L’effetto “barriera”: il microbiota difende l’organismo da agenti “patogeni” esterni (dovremmo dire, non adatti al nostro organismo, perché in natura non esistono batteri “patogeni”, ma batteri specifici e qualificati per ogni “livello/tipo/ del vivente) e regola tutto quanto fra i suoi membri autoctoni, e quindi regola anche i giusti rapporti tra batteri e funghi.
– Immune: microbiota permette lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario.
La flora-fauna intestinale, svolgono quindi un ruolo assolutamente cruciale per la salute degli esseri umani ed animali ed è quello di garantire una migliore immunità, migliore il metabolismo (funzionamento generale) e una maggiore stabilità emotiva.
Infatti:
Uno studio della Columbia University ha trovato nei bambini una relazione tra avversità vissute nella prima fase della vita e aumento di sintomi gastrointestinali (la vitamina K1 ed i successivi Vaccini sono traumi molto gravi per il neonato), che a loro volta possono avere delle conseguenze sul cervello e sul comportamento durante l’età adulta.
Lo studio è stato pubblicato online il 28 marzo (2019) nella rivista Development and Psychopathology.
“Una ragione frequente per cui I bambini finiscono dal dottore, è quella di disturbi intestinali”, ha detto Nim Tottenham, un professore di psicologia alla Columbia e primo autore dello studio: “Le nostre scoperte indicano che i sintomi gastrointestinali nei bambini potrebbero essere un semaforo rosso per futuri problemi emozionali collegati alla salute”.
Gli scienziati hanno da tempo notato il forte collegamento esistente tra le viscere e il cervello.
Una precedente ricerca ha dimostrato che nel 50% degli adulti con la sindrome del colon irritabile, veniva riscontrata una storia di trauma o abuso, con il doppio della prevalenza rispetto a quelli senza.
“Quale ruolo il trauma abbia avuto nella crescente vulnerabilità sia a sintomi gastrointestinali che di salute mentale, si nota bene negli adulti, ma questo è raramente studiato nei bambini “, ha detto l’autrice capo dello studio Bridget Callaghan, che ha un ruolo di ricerca post dottorato nel dipartimento di psicologia della Columbia
In aggiunta, ha detto la dottoressa, degli studi sugli animali hanno dimostrato che i cambiamenti indotti da avversità, nel microbiota dell’intestino – ovvero la comunità dei batteri nel corpo che regola tutto dalla digestione alla funzione del sistema immunitario – influenzano lo sviluppo neurologico, ma su questo non si sono fatti degli studi sugli umani.
“Il nostro studio è tra i primi che collegano la perturbazione del microbiota gastrointestinale del bambino, all’attività cerebrale in regioni associate alla salute mentale, questo quando il trauma sia stato attivato da una avversità vissuta nei primissimi tempi di vita“, ha detto Callaghan.
I ricercatori si sono concentrati sullo sviluppo in bambini che hanno vissuto estrema privazione psicosociale, causata da assistenza istituzionale prima della adozione internazionale. La separazione di un bambino da un genitore è noto che negli umani sia un potente fattore che predice problematiche sulla salute mentale.
Quella esperienza, quando viene rimodellata su roditori, induce paura e ansia, blocca lo sviluppo neuronale ed altera le comunità microbiche per tutta la vita.
I ricercatori hanno attinto dai dati di 115 bambini adottati da orfanotrofi o case accoglienza all’età di ca due anni e da quelli di 229 bambini cresciuti da genitori biologici
I bambini con disagi in precedenti accudimenti, hanno mostrato maggiori livelli di sintomi che riguardano: mal di stomaco, costipazione, vomito e nausea.
Dal campione degli adottati, i ricercatori hanno quindi selezionato 8 partecipanti dai 7 ai 13 anni, dal gruppo relativo a coloro con avversità ed altri 8 dal gruppo relativo a genitori biologici.
Tottenham e Callaghan hanno poi raccolto informazioni sul comportamento, campioni di feci ed immagini del cervello di tutti i bambini. Hanno usato la sequenza genetica per identificare i microbi presenti nei campioni di feci ed esaminato l’abbondanza e diversità di batteri in ogni sostanza fecale del partecipante.
I bambini con una storia di disfunzioni di accudimento nei primi anni di vita, avevano molto distintamente microbioti intestinali diversi rispetto a quelli cresciuti dalla nascita da genitori biologici. Scansioni del cervello dei bambini, hanno anche mostrato che gli schemi dell’attività cerebrale erano correlati a certi batteri. Per esempio, i bambini cresciuti dai genitori avevano una crescente diversità del microbiota intestinale e questo è collegato alla corteccia prefrontale , una regione del cervello che aiuta a regolare le emozioni.
“E’ troppo presto per dire qualcosa di conclusivo, ma il nostro studio indica che i cambiamenti nel microbiota intestinale, associati ad avversità, sono in relazione alla funzione cerebrale, incluse differenze nelle regioni del cervello associate con il processo emotivo”, ha detto Tottenham, che è un esperto sullo sviluppo emozionale
E’ necessaria piu’ ricerca, ma Tottenham e Callaghan credono che il loro studio aiuti a colmare una lacuna importante nella letteratura.
“Studi sugli animali ci dicono che gli interventi dietetici e i probiotici, possono manipolare il microbiota intestinale e migliorare gli effetti sul sistema nervoso centrale, effetti causati dalle avversità, specialmente durante i primi anni di vita quando il cervello in sviluppo e il microbiota sono piu’ plastici. “ ha detto Callaghan.
“E’ possibile che questo tipo di ricerca ci aiuti a conoscere come e se intervenire al meglio negli esseri umani e quando”
Callaghan e Tottenham attualmente stanno lavorando su uno studio a scala maggiore di 60 bambini a New York City, per vedere se le loro scoperte possono essere replicate.
Fonte:
https://www.technologynetworks.com/neuroscience/news/childhood-trauma-can-impact-our-gut-bacteria-317561?fbclid=IwAR100VkzvRgTjqgXPoxV6IbM-9DixkGJCS472J54TyiMTDr_0e_UzXSZcLs
Traduzione: M.Cristina Bassi per: thelivingspirits.net
Reference: Callaghan, B.L., Fields, A., Gee, D. G., Gabard-Durnam, L., Caldera, C., Humphreys, K. L., Tottenham, N. (undefined/ed). Mind and gut: Associations between mood and gastrointestinal distress in children exposed to adversity.
Development and Psychopathology, 1–20.
https://doi.org/10.1017/S0954579419000087
Eubiosi: Per eubiosi intestinale si intende la presenza di una corretta flora batterica saprofita nell’intestino.
Ci sono più di 400 specie batteriche che vivono nel tratto gastrointestinale, costituendo un vero e proprio ecosistema.
Essi proteggono la mucosa digestiva e intestinale, facilitando i processi digestivi e assimilativi. L’equilibrio tra i vari gruppi e sottogruppi di questi batteri è indispensabile per la salute. Quando questo equilibrio si rompe si parla di disbiosi e possono crearsi le condizioni per la mutazione dei batteri autoctoni, e la proliferazione di questi batteri non piu’ autoctoni, ma co-patogeni, che possono creare problemi anche gravi.
PROMEMORIA:
in genere quando le feci NON galleggiano nel W.C. significa che vi sono, oltre al pH errato e non adatto nel colon, oppure vi e’ un apporto di minerali, ma ed anche la mancanza di Fermenti (i vari tipi Bifidus e Ramnosus), quindi integrare subito con le apposite capsule di fermenti adatti.
Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino:
Probiotici naturali:
https://www.jenreviews.com/probiotics/
Ecco il meccanismo del passaggio dei batteri (microbiota) dalla madre al neonato, con la nascita attraverso il canale uterino, immunizzando il piccolo appena nato !
SCOPERTA INTERESSANTE
Il ceppo batterico B. bifidum MIMBb75
I ricercatori hanno scoperto la sensazionale efficacia di tale ceppo, indagando l’influenza dei bifidobatteri sulla sindrome del colon irritabile. Il team di scienziati ha rilevato che il ceppo batterico B. Bifidum MIMBb75, unico nel suo genere, è in grado di lenire in misura significativa i sintomi della sindrome del colon irritabile.
I ricercatori hanno rilevato che grazie alla terapia per il Colon Irritabile, con questo batterio, anche la qualità della vita dei soggetti interessati migliora notevolmente. I risultati sono stati talmente clamorosi, che lo studio è ormai una delle ricerche scientifiche più citate al mondo nel campo della gastroenterologia.
Influenza del microbiota intestinale sull’immunità umorale ai patogeni e alla Vaccinazione nella prima infanzia
C’è un nuovo riconoscimento che il microbiota intestinale, che consiste in una comunità dinamica di batteri intestinali, virus, funghi e archea, può influenzare lo sviluppo e la funzione dell’immunità umorale e dell’efficacia del vaccino, aprendo la possibilità di un’innovazione microbiologica per una risposta immunitaria ottimale [1, 2]. Negli studi sul topo, è stato dimostrato che il microbiota intestinale aumenta la proporzione di cellule B progenitori murine nella lamina propria (LP), risultando in una maggiore diversità di anticorpi dovuta al gene immunoglobulina (Ig) mediata dalla proteina mediata dalla proteina RAG Editing [3].
Inoltre, le molecole superficiali dello spore Bacillus possono stimolare le cellule B intestinali tramite l’impegno IgM nei conigli, suggerendo che i batteri intestinali possano guidare la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule B precoce nel tessuto linfoidale associato all’intestino (GALT) [4]. Zeng e colleghi hanno inoltre dimostrato che i batteri commensali di tipo intestinale gram-negativo possono indurre risposte sistemiche IgG in condizioni omeostatiche sia negli esseri umani che nei topi e questi anticorpi possono contribuire alla protezione contro Escherichia coli e infezioni enteriche di Salmonella [5].
Complessivamente, il microbiota intestinale sembra svolgere un ruolo importante nell’attivazione del sistema immunitario in via di sviluppo e indurre risposte protettive anticorpali.
D’altra parte, il microbiota intestinale può sopprimere le reazioni IgA e IgG in siero convenzionalmente cresciute rispetto a topi privi di germi, che possono influenzare l’efficacia del vaccino contro il rotavirus [2].
In particolare, il mimetismo strutturale delle proteine microbiche ad un gran numero di antigeni immunogenici prima di infezioni patogene è stata recentemente riconosciuta come un fattore ospite supplementare nell’immunogenicità del vaccino [6].
Pertanto, una maggiore comprensione di come diverse cellule immunitarie interagiscono con il diverso microbiota intestinale possono fornire nuovi approfondimenti sull’impatto del microbiota intestinale sull’immunità dell’ospite.
In questa recensione, discutiamo il ruolo del microbiota intestinale nello sviluppo dell’immunità umorale dell’ospite durante l’infanzia e prendiamo in considerazione la possibilità della manipolazione del microbiota intestinale per alterare la qualità delle risposte immunitarie generate dal vaccino.
https://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1005997
DIFFERENZA fra MICROFLORA PERMANENTE e TRANSIENTE
Generalmente riconosciuto come sicuro (Elenco GRAS), microrganismi alimentati direttamente
Da quando gli antichi hanno preparato la birra, fermentato il vino o fatto lo yogurt, gli esseri umani hanno usato i microrganismi per elaborare il cibo. Più recentemente, i batteri e altri microrganismi sono stati usati per produrre antibiotici e altri agenti tossici. Per distinguere i microrganismi che sono “generalmente accettati come sicuri” (GRAS) – sia attraverso l’uso storico o studi di sicurezza regolamentari – la Food and Drug Administration degli Stati Uniti e l’American Association of Feed Control Officials pubblica una lista di specie. Queste specie GRAS possono essere usate in mangimi composti o “formula” negli USA. Più di 40 organismi appaiono sulla lista del 1989:
Aspergillus niger Aspergillus oryzae Bacillus coagulans Bacillus lentus Bacillus lincheniformis Bacillus pumilus Bacillus subtilis (non-antibiotic producing strains only) – NON utilizzare, perche non residente Bacteroides amylophilus Bacteroides capillosus Bacteroides ruminocola Bacteroides suis Bifidobacterium adolescentis Bifidobacterium animalis Bifidobacterium bifidum Bifidobacterium infantis Bifidobacterium longum Bifidobacterium thermophilum Lactobacillus acidophilus Lactobacillus brevis Lactobacillus bulgaricus Lactobacillus casei |
Lactobacillus cellobiosus Lactobacillus curvatus Lactobacillus delbruekii Lactobacillus fermentum Lactobacillus lactis Lactobacillus plantarum Lactobacillus reuterii Leuconostoc mesenteroides Pediococcus acidilacticii Pediococcus cerevisiae (damnosus) Pediococcus pentosaceus Propionibacterium freudenreichii Propionbacterium shermanii Saccharomyces cerevisiae Streptococcus cremoris Streptococcus diacetylactis Streptococcus faecium Streptococcus intermedius Streptococcus lactis Streptococcus thermophilus |
Da ricordare:
La maggior parte dei produttori di prodotti microbici ad alimentazione diretta hanno sviluppato ceppi specifici di alcune specie, migliorando i fattori genetici che possono essere vantaggiosi nei mangimi animali. Per esempio, la vitalità della lavorazione dei mangimi, la produzione di acido lattico, la produzione di enzimi, la durata di conservazione e altri fattori possono variare da ceppo a ceppo.
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L’importanza dei ritmi circadiani della flora intestinale – 01/12/2016
Anche la flora batterica intestinale segue dei propri ritmi circadiani che non solo influenzano quelli dell’ospite, ma anche la capacità del fegato di metabolizzare i farmaci e degradare sostanze potenzialmente tossiche. La scoperta potrebbe aiutare a pianificare meglio la somministrazione dei farmaci e a contrastare problemi come l’obesità e la sindrome metabolica, spesso connessi a un’alterazione dei ritmi sonno-veglia.
L’attività metabolica e i movimenti della flora batterica intestinale seguono anch’essi dei ritmi circadiani, che influenzano quelli dell’ospite. Eventuali anomalie in questi ritmi batterici possono alterare la capacità metaboliche dell’organismo ospite, e in particolare quella di metabolizzare i farmaci e di degradare sostanze potenzialmente tossiche. La scoperta è di un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute of Science a Rehovot, in Israele, che firmano un articolo su “Cell”.
I ricercatori hanno scoperto che la flora batterica intestinale, o microbioma, si sposta ritmicamente, passando dal contatto con la superficie della mucosa intestinale al centro della cavità dell’intestino o viceversa, a seconda che sia giorno o notte e della specie batterica. Di conseguenza, nei diversi momenti della giornata le cellule della mucosa intestinale sono esposte a batteri differenti, e ai loro differenti prodotti metabolici.
Le oscillazioni giornaliere nella localizzazione della flora batterica e nella produzione di metaboliti nell’intestino ha un grande impatto sull’espressione dei geni nei tessuti dell’ospite (Cortesia Thaiss et al/Cell 2016)
L’aspetto più rilevante della scoperta però è che questi cambiamenti del microbioma intestinale, oltre a influenzare i ritmi circadiani dell’ospite, hanno effetti profondi sulla sua fisiologia: effetti che non si limitano all’intestino ma raggiungono anche tessuti distanti, come quello del fegato, le cui cellule variano i livelli di espressione dei loro geni in sincronia con i ritmi della flora intestinale.
“Di conseguenza – dice Eran Elinav, coautore dello studio – un’alterazione dei ritmi del microbioma può compromettere funzioni epatiche diurne vitali, come il metabolismo dei farmaci e la disintossicazione.”
Queste scoperte hanno implicazioni importanti: dato che i farmaci sono metabolizzati dal fegato, la comprensione dei ritmi circadiani della nostra microflora (e la loro eventuale manipolazione) potrebbe permettere di pianificarne la somministrazione in modo da migliorarne l’efficacia terapeutica e/o diminuirne gli effetti tossici.
Inoltre, una migliore comprensione del rapporto fra flora intestinale e ospite potrebbe aiutare a intervenire su problemi come l’obesità e la sindrome metabolica, che sono più comuni nelle persone i cui ritmi circadiani sono spesso disturbati a causa del lavoro su turni o del jet lag.
Tratto da: lescienze.it
ALCUNE PROPRIETÀ DI UN BUON CEPPO PROBIOTICO
Stabilità all’acido (specialmente acido gastrico) |
I nanobatteri: una nuova forma di vita ?
http://www.lescienze.it/news/2004/05/23/news/i_nanobatteri_una_nuova_forma_di_vita_-586531/
Dr. Luciano Lozio, video su Intestino e salute
L’alterazione del microbioma genera qualsiasi tipo di “malattia”
IMPORTANTE:
Diviene quindi INDISPENSABILE (per TUTTE le malattie), la loro assunzione periodica, senza dimenticare le altre tecniche naturali collaterali (alimentazione appropriata – vedi: Crudismo – ed altri integratori tipo micro diete), riordinare enzimi e flora batterica con appositi preparati (capsule) multi batterici a base di ceppi di fermenti vivi, cioe’ micro organismi simbiotico residenti (autoctoni) non preparati su basi derivate dal latte:
Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino, vedi:
Batteri autoctoni
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo. – vedi: Alimenti Contaminati
Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra MICROBIOMA Intestinale (intestino) e CERVELLO – 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino, fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari studi hanno collegato il microbioma intestinale a una serie di comportamenti complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui ansia, depressione e autismo. Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema microbico della madre si modifica – per esempio a causa di infezioni, stress o diete – ciò cambierà il micro bioma intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com : http://tinyurl.com/kaa2j36
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche e non solo per i vaccini che il neonato subisce dai due, tre mesi in avanti…infatti se una madre ha delle amalgami dentali in bocca (contengono mercurio) il neonato potra’ subire delle conseguenze anche gravi.
A conferma ulteriore:
Caro Massimo Montinari, (medico)
i tuoi colleghi polacchi, inglesi e texani hanno pubblicato un interessante review su Mayo Clin Proc, 2014: 1699-1709. Marlicz W et al analizzano i dati in letteratura sui farmaci antinfiammatori non steroidei (NSAIDs) spesso associati agli inibitori di pompa protonica (IPPs).
In questo studio considerano una meta analisi condotta da Trelle S et al nel 2011, pubblicata su BMJ, 2011; 342:c7086, su oltre 116000 pazienti che riporta un aumento di infarti del miocardio e decessi cardiovascolari, dato che piacerà sicuramente al dott. Guido Balestra, stroke in questi pazienti in terapia NSAID selettivi e non selettivi.
Continua in: Pag.2 Pag.3 Pag.4 Pag.5 Pag.6 Pag.7 Pag.8 Pag.9 Pag.10 Pag.11 Pag.12 Pag.13
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vedi anche: Medicina Quantistica
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