Questi sono test di risonanza
Il Vega è una apparecchiatura che misura la resistenza cutanea dei punti dell’Agopuntura solo delle dita. Mettendo nel circuito dell’apparecchio una delle 78 fialette di estratti Omeopatici di organo, esso registra l’emissione energetica dei quanti (fotoni) emessi dal prodotto esistente nella fialetta e la ritrasmette al paziente, trasportata dalla corrente elettrica con tensione di 1 volt; secondo il principio del diapason, questa immissione crea una risonanza solo negli organi alterati attraverso i punti dell’agopuntura.
Dopo aver terminato l’esame, si interviene sull’organo più stressato, trasmettendo il segnale del rimedio ideale per quel problema.
Come principio e come utilizzo il Mora è abbastanza simile al Vega: ogni organo, ogni cellula ha il proprio spettro di oscillazione elettromagnetica specifica che varia a seconda della qualità specifica che a sua volta varia in funzione delle varie cellule dell’intero organismo. Se questa oscillazione è alterata o quasi assente, si formano delle frequenze spurie portatrici di malattia. Utilizzando appropriate oscillazioni a scopo terapeutico si può intervenire e riordinare il tutto, per qualche tempo.
Con il Mora, il Vega, o con l’EAV di Voll, si possono controllare, testare ed aiutare a riordinare facilmente, ma momentaneamente (pronto soccorso, perché per eliminare definitivamente i problemi occorre agire sulle cause che non sono solo gli squilibri energetici-frequenziali) le alterazioni (le intossicazioni) esistenti, operando un’opera di aiuto alla prevenzione degli effetti patologici fisici, oltre a permettere una “lettura” approssimativamente delle devianze Termico/Nutrizionali che potranno essere riordinate solo e come indicato nel nostro Protocollo della Salute.
Il Vega test si può utilizzare anche nei punti dell’agopuntura e può essere utile per vedere la risonanza di un prodotto sostanza e/o rimedio omeopatico, con l’organismo. Si tratta di un complicato strumento elettrico che misura la resistenza della pelle in determinati punti con un metodo, simile a quello di un siero, macchina della verità. Il paziente viene collegato a un circuito a ponte di Wheatstone, in cui è incorporato un “favo”.
Nel favo vi sono una serie di nicchie che ospitano di volta in volta una fiala sigillata contenente sostanze tossiche, rimedi omeopatici o altre sostanze, ciò serve per capire se vi sono corrispondenze o meno nel corpo di quelle sostanze e/o se certi rimedi omeopatici od altro, possono essere più o meno utili.
Comunque NON è uno strumento diagnostico preciso, ma solo indicativo.
L’indicazione della resistenza in “risonanza”, si ottiene leggendo su un ago graduato, secondo una scala di misura indicativa da 0 a 100.
Questo strumento è stato messo a punto negli anni settanta da un tedesco, Helmut Schimmel,
Il dottor Lewith e il suo collega, dottor Kenyon, del Centro di studio per le terapie alternative di Southampton, oggi offrono corsi non solo di agopuntura, omeopatia, ed ecologia clinica, ma anche di Vegatest ed elettrografia segmentale.
Metodica Vegatest
La metodica VEGATEST è stato sviluppata secondo i principi dell’ElettroAgopuntura di Voll ed ha aperto la strada all’applicazione diagnostica della teoria dell’agopuntura. A differenza della teoria EAV di Voll non vengono tuttavia misurati diversi punti del corpo uno dopo l’altro, ma è sufficiente un unico punto di agopuntura riproducibile per ottenere, in combinazione con diverse fiale test, una risposta dall’organismo. In questo caso, a differenza dei metodi precedenti, non viene considerato il valore di resistenza cutanea come base della misurazione, bensì un valore di partenza pari ad 80 unità scalari, da regolare sull’apparecchio, in modo da personalizzare il test.
La possibilità di collegare tra loro informazioni nel cosiddetto “procedimento di filtrazione” rappresenta insieme alla “misurazione di un unico punto”, il grande progresso nello sviluppo della metodica VEGATEST.
Vegatest expert
Utilizzando uno stilo di misurazione, posto su un unico punto di agopuntura, è possibile determinare, attraverso la misurazione con diverse migliaia di fiale test memorizzate nello strumento, se il paziente entra o meno in risonanza con la sostanza che si trova in quel momento nel ciclo di misurazione. Con questo procedimento viene verificato rapidamente ed efficacemente ogni tipo di disturbo del paziente ed è possibile determinare la terapia più adatta.
Commento NdR, Attenzione RIPETIAMO:
Questi NON sono strumenti di precisione e per ottenere delle indicazioni più valide, occorre effettuare il test almeno 3 volte al di (mattina, mezzodì, sera) e per 7 giorni almeno e trarne una medialità; quindi fare un test ogni tanto NON serve assolutamente, occorre fare più di un test per avere dati medi più sicuri !
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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EAV, Test (Elettro Agopuntura di Voll)
Questa apparecchiatura diagnostica si basa sulle ricerche fatte dal medico tedesco Reinhold Voll che, già nel 1940, scoprì che la pelle umana ha una normale resistenza elettrica che varia dai 2 ai 4 milioni di Ohm, mentre sui punti utilizzati dall’Agopuntura la resistenza di una persona sana si aggira attorno ai 100.000 Ohm.
Il dott. Voll ideò un’apparecchiatura in grado di misurare tale resistenza e visualizzarne il valore: qualcosa di simile, seppur molto più sensibile, allo strumento utilizzato dagli elettricisti per misurare la corrente domestica. Dopo qualche sperimentazione scoprì che i punti più favorevoli per la misurazione erano localizzati sulla punta delle dita delle mani e dei piedi. Ciò è molto interessante perché la stessa Agopuntura localizza in tali punti l’inizio o la fine dei percorsi energetici definiti meridiani.
Il test EAV deve essere fatto in maniera completa e approfondita; i tossici di derivazione alimentare interessano in particolare i plessi che devono essere testati in caso di loro coinvolgimento, partendo dal punto di controllo del sistema vegetativo sul vaso della degenerazione nervosa.
Dagli anni 80 ad oggi ci sono state delle evoluzioni enormi nel campo delle intossicazioni tutto dovuto ad un progressivo aumento di inquinamento globale, sempre più fabbriche, crescita delle città e quindi aumento di mezzi di trasporto, utilizzo sempre più pressante di fitochimici, aumento nel consumo sconsiderato di farmaci, errata educazione alimentare( sempre più alimenti preparati e con conservanti ed additivi come nitriti e nitrati, nonché metalli per evitare la fermentazione dell’alimento) per questo quando si utilizza il test per le intolleranze non bisogna più puntare solo sull’alimentazione ma anche come viene trattato quel tipo di alimento e vanno ricercati eventuali componenti tossici come: conservanti, additivi , coloranti, fungicidi, pesticidi, insetticidi, PCB, micotossine, metalli pesanti, nitrosamine, tabacco e alcool.
Alcune di queste sostanze possono essere causa delle prime manifestazioni cutanee infantili; sono note con il termine di segni a topici evidenti nella fase dell’allattamento e sono ingiustamente attribuite solo ad un’intolleranza del neonato al latte materno.
Sviluppato negli anni ’50 dal medico tedesco Reinhard Voll (1909-1989) Elettroagopuntura (E.A.V) di diagnosi e terapia è un sistema del tutto indolore. Questa forma di diagnosi è particolarmente adatta anche in caso di patologie croniche, perché il sistema E.A.V. è in grado di isolare le tossine e veleni ambientali che sono all’origine di una malattia.
Varie infiammazioni nascoste (sinusiti, stipsi, emicranie dolori cervicali, dermatiti d’ogni natura, eczemi ecc.) e depositi tossici possono essere individuati con la metodica E.A.V.
Da materiali dentali come l’amalgama e protesi d’ogni genere( ittrio, titanio, cadmio, piombo, mercurio, nichel zirconio/a), cibo inquinato chimicamente o veleni ambientali(pesticidi, fungicidi, ddt, nanoparticelle, polveri di marmo ecc) tutti elementi che irritano soprattutto il sistema nervoso centrale S.N.C. e gli organi emuntori principali, fegato e reni.
Come funziona
Il Test E.A.V non è invasivo, quindi non c’è l’utilizzo d’aghi oppure prelievi, l’apparecchiatura funziona a basso voltaggio ed è corredata da due(2) elettrodi, uno di forma cilindrica ottonato con un’alta conducibilità elettrica che fa da massa e sarà mantenuto in mano dal paziente, e l’altro elettrodo a forma di penna sempre con una punta ottonata che utilizzerà l’operatore come sonda su un punto specifico della mano. Prima d’ogni test bisogna prestare attenzione che non ci sono campi elettromagnetici (cellulari, forni a microonde radio e televisori accesi in un raggio di 2 Mt. Poiché potrebbero influire sull’apparecchiatura dandoci non un valore errato, ma una mancanza di lettura. Il paziente al momento del test non deve avere a contatto diretto con la pelle oggetti metallici di qualsiasi genere, quindi collane, orologi, orecchini braccialetti etc. e almeno mezz’ora prima del test deve aver assunto almeno mezzo litro d’acqua, poiché questo liquido è un ottimo conduttore.
L’apparecchio contiene in memoria 20 elementi suddivisi in gruppi coprendo un campo che va dagli additivi – conservanti – chimici, ad elementi alimentari di natura animale ecc fino ad arrivare al gruppo di prodotti ittici, con una scala di valori suddivisa in Normale, soglia d’attenzione e Intolleranza.
Ogni gruppo di questi fa capo ad un sottogruppo, quindi se l’apparecchio ci segnala uno squilibrio nel gruppo additivi ecc, dovremo cercare nella voce sottogruppo quel il componente segnalato, il suo valore numerico e in quale fascia (soglia di attenzione o Intolleranza).
La capacità dell’operatore e la sua professionalità si nota nel non limitarsi soltanto nel trovare l’elemento incriminato ed escluderlo, ma comprendere dove può ritrovare quell’elemento e che correlazione può avere con altri componenti e/o alimenti segnalati dall’apparecchiatura. In questo caso bisogna incominciare a valutare solo quei valori che risultano più alti.
Se abbiamo una media di valori totali finali che vanno da una soglia di attenzione maggiore di 40-50, e una soglia di intollerabilità maggiore di 70-150 deve prendere in considerazione i valori più alti scartando momentaneamente i valori inferiori, questo perché i valori più alti indicano che sono al limite della soglia detta “GEL” oppure soglia di tollerabilità se non proprio oltre e che se non ripristinati con un adeguato riequilibrio organico diventano cronici, quanto poi influenzerebbero nel tempo tutto il sistema organico e dandoci al successivo test una risposta totale vicino al sintomo allergico.
Prendiamo come esempio il solfato di nichel nel sottogruppo di additivi e chimici, il nichel lo possiamo anche riscontrare in alimenti come alcune solanacee, arachidi, noci, nocciole(quindi anche cioccolata), ma anche in alcuni farmaci, accessori personali come collane e orecchini, protesi, inquinamento ambientale, giornali, toner per stampanti accessori per la cucina etc.
Poco serve dire “non assumere questi alimenti”, se poi il paziente continua ad essere in contatto con questo componente da altre fonti, in questo caso il test risulterebbe inutile e non affidabile, come spesso molti dichiarano, minando ovviamente sia la credibilità della apparecchiatura che la professionalità dell’operatore stesso.
By Ventura Renato
IMPORTANTE per tutti gli operatori della Salute:
Un semplice test della Semeiotica Biofisica Quantistica, permette di sapere in 1 MINUTO di orologio se un neonato, bambino, adulto, ha un qualsiasi problema di ogni genere, senza apparecchiature costose, ma semplicemente con un fonendoscopio.
Per ulteriori info per i prossimi convegno=corsi, ove si insegna questo semplice ma importante test-metodo diagnostico a medici e terapeuti, vedi il sito della nostra associazione SISBQ
vedi: http://www.sisbq.org