GELONI
Il gelone è una reazione cutanea causata dal riscaldamento repentino dopo l’esposizione a temperature fredde. Conosciuto anche come eritema pernio, il classico gelone si manifesta come una dolorosa infiammazione dei piccoli vasi sanguigni presenti nella pelle.
Sono fenomeni dolorosi, che colpiscono sia le mani che i piedi e che possono rendere difficile la vita quotidiana.
Sono legati anche alla densita’ -viscosita’ del sangue per troppe proteine animali e quindi alle infiammazioni intestinali
vedi: CIRCOLAZIONE e PRESSIONE SANGUIGNA
Il disturbo in genere esordisce con una sensazione di freddo e dolore nell’area interessata. Se la parte rimane esposta e non viene protetta/riscaldata si inizieranno a percepire sensazioni simili a tante punture di spillo prima che si intorpidisca, via via che il tessuto si congela.
I primi segni e sintomi di congelamento comprendono: sensazione di intorpidimento, cambiamento di colore della pelle (rossa, bianca, bluastra), sensazione di freddo pungente, difficoltà di movimento a causa della rigidità articolare e muscolare, eventuale comparsa di vesciche dopo il riscaldamento.
Il congelamento di primo grado irrita la pelle ma non provoca lesioni permanenti, è possibile curarlo ricorrendo a semplici misure di primo soccorso come ad esempio scaldare lentamente la pelle con acqua tiepida.
Il congelamento vero e proprio, invece, è un’emergenza medica perché può danneggiare la pelle, i tessuti, i muscoli e le ossa e causare complicazioni, ad esempio infezioni e lesioni ai nervi.
In caso di morte tessutale, la zona morta perde l’apporto di sangue e ciò può rendere la parte colpita molto vulnerabile alle infezioni, perché il corpo ha bisogno dei globuli bianchi per combatterle.
I soggetti con geloni sono maggiormente a rischio di infezioni batteriche delle ferite, come il tetano.
Altra temibile complicanza è il rischio di sviluppare sepsi, fenomeno che consiste nella diffusione dell’infezione nel sangue
Qualora un’assistenza medica non sia disponibile, geloni, congelamento ed ipotermia possono essere trattati come segue:
1 – Spostarsi in un posto più caldo (se possibile); se i geloni colpiscono piedi e dita dei piedi, è meglio evitare di camminare, perché si potrebbe ulteriormente peggiorare il quadro (anche se nelle situazioni d’emergenza ciò non è sempre possibile).
2 – Sostituire indumenti bagnati con vestiti morbidi e asciutti, per bloccare ulteriori perdite di calore.
3 – Scaldare il corpo avvolgendolo in coperte e proteggendo le parti congelate.
4 – Non strofinare le aree colpite né applicarvi direttamente calore (per esempio con un fuoco o uno scaldino) perché si potrebbero peggiorare le lesioni.
5 – In caso di geloni, non fumare (né permettere il fumo nelle vicinanze) perché il fumo può interagire con la circolazione sanguigna.
6 – Ripristino del calore nelle aree congelate
7 – Le aree congelate devono essere riportate a temperature adeguate.
Non si dovrà tentare il riscaldamento finché non si esce dall’ambiente freddo. Se il processo di riscaldamento inizia e le parti congelate vengono nuovamente esposte al freddo, ci possono essere ulteriori danni, anche irreversibili.
Proteggiamo mani e piedi dall’insidia dei Geloni
Con il freddo arrivano i geloni e colpiscono soprattutto le estremità: mani, piedi, naso e orecchie. I sintomi più frequenti sono dolore, arrossamento, gonfiore e un intenso prurito. In omeopatia il rimedio principale utilizzato per questo problema è Agaricus muscarius, soprattutto quando i geloni colpiscono il dorso delle dita delle mani e dei piedi. E’ presente il prurito ma soprattutto il dolore, intenso e pungente come aghi gelati che penetrano nella carne; questi sintomi migliorano con il movimento.
Cistus canadensis è indicato se il problema si manifesta dopo un’esposizione al freddo troppo prolungata, per esempio in soggetti che lavorano all’aperto anche d’inverno.
Se i sintomi si aggravano prevalentemente nella fase mestruale, con la pelle che assume una colorazione bluastra, si deve pensare a Pulsatilla. Se la pelle è secca e screpolata sui polpastrelli delle dita e sul dorso delle mani, allora Petroleum è il rimedio indicato.
Psorinum, un rimedio costituzionale indicato per le persone che hanno la tendenza alla formazione di geloni, è utile anche nella fase acuta, quando la pelle è spessa, dura e si fessura facilmente e dolorosamente fino a sanguinare.
Nitric acidum è utile quando i geloni colpiscono le dita dei piedi, in particolare l’alluce, e si forma una vera piaga, aggravata dalla sudorazione intensa, nonostante il freddo.
Nella sede abituale dei geloni la pelle rimane sensibile e si arrossa al minimo cambio di temperatura. Vale la pena di ricordare per questo problema un rimedio poco conosciuto, Tamus communis.
Tra gli altri rimedi utili ricordiamo Rhus toxicodendron, quando prevalgono bruciore e prurito.
By Elio Rossi
Tratto da: larepubblica.it – 15 Gennaio 2009
Commento NdR: si potranno comunque usare anche altri rimedi omeopatici tipo, Pulsatilla 5 CH, se i geloni peggiorano stando al caldo, ed Agaricus 5 CH se i geloni, soprattutto ai piedi, al caldo invece migliorano; entrambi alla dose di 3 granuli per 3-4 volte al giorno.
Oltre a queste terapie Omeopatiche e’ buona norma in certi casi, fare dei bagni alle mani e/o piedi di acqua ben calda e sale (senza scottarsi), mantenendoli a bagno per almeno 10 minuti.
Applicare localmente qualche goccia di olio essenziale di limone e di utilizzare l’amaro fatto con le erbe svedesi facilissimo da preparare e utile per un’infinità di problemi.
Anche canfora e vaselina liquida da spalmare sui geloni, possono essere utili, oppure il Pungitopo
Localmente si puo’ usare della pomata alla Calendula, e se i geloni tendono a fessurarsi.