GOTTA, essa è prodotta da CARNE, GRASSI, ACIDO URICO, per le mutate condizioni del metabolismo
Verso la metà del 19° secolo il medico Britannico Alfred Garrod scopre che l’acido urico è la concausa (principale) della Gotta, una “malattia” caratterizzata da attacchi di artrite acuta.
L’acido urico si accumula nel sangue, per la cattiva alimentazione e nutrizione cellulare, e precipita sotto forma di cristalli aghiformi di urato (acido urico) nei tessuti molli delle articolazioni delle estremità, ed inizia classicamente in quella dell’alluce, causando intensa infiammazione e dolore.
Gotta causata da Cattiva alimentazione, è allarme fra i maschi – 25/11/2012
La gotta torna a colpire in Italia, soprattutto chi presta poca attenzione ad un’alimentazione sana ed equilibrata.
A dirlo sono gli esperti della Societa’ italiana di reumatologia (Sir). A soffrire di gotta sono oltre 500 mila italiani: i più colpiti sono gli uomini oltre i 40 anni e le donne in post-menopausa, “ma potenzialmente piu’ di 5 milioni potrebbero svilupparla” – avvertono gli esperti.
La gotta è un sintomo chiamato impropriamente “malattia” e ci dicono i medici della medicina ufficiale sia causata dall’alterazione del metabolismo, caratterizzata da altri sintomo, chiamati attacchi ricorrenti della cosiddetta artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, causati anche del deposito di cristalli di acido urico in presenza di iperuricemia, cio’ avviene per la produzione anomala, nell’intestino, di sangue non vitale, ma intossicato da sostanze spurie derivanti dall’errata alimentazione e nutrizione cellulare.
Fino al 17° secolo questa malattia era appannaggio quasi esclusivo delle classi più ricche e benestanti.
Nobili e borghesi potevano permettersi pasti regolari e spesso copiosi. Tra le altre cose, consumavano decisamente più carne. Siccome l’acido urico è un prodotto delle proteine, per oltre 130 anni si è creduto che la gotta fosse causata da un consumo eccessivo di carne.
Tuttavia, l’associazione tra carne e gotta è tutt’altro che dimostrata in modo convincente: così come il colesterolo alimentare ha poca influenza sulla colesterolemia e il sale alimentare ne ha poca sulla ipertensione, una dieta povera di purine ha poco effetto sull’uricemia.
Una dieta vegetariana, per esempio, è in grado di abbassare i livelli di acido urico del sangue del 15% rispetto ad una dieta abituale, ma non è in grado di riportare questi livelli alla normalità.
Inoltre è dimostrato che una dieta ricca di proteine (NdR: soprattutto vegetali crudi) è in grado di ridurre velocemente i livelli di acidi urici nel sangue in seguito ad una aumento della loro escrezione (1): i reni automaticamente eliminano più acido urico quando la dieta è ricca di purine (2).
Quindi, è probabile che coloro che soffrono di gotta siano dei “ridotti escretori di acido urico” e che una dieta ricca di proteine non sia la causa della gotta in assoluto. Verosimilmente, quindi, il problema sta in un aumentata produzione di acidi urici a livello del fegato e una riduzione della loro eliminazione renale. Stando agli studi, certamente le bevande alcoliche fermentate hanno un sicuro e documentato effetto negativo su questa malattia.
Un’altra ipotesi che si è fatta strada e quella che lega questa malattia ad un eccesso di carboidrati nella dieta.
Dopo tutto, nel passato la gotta colpiva i nobili e i borghesi che non mangiavano solo più carne, ma anche più dolciumi, pane e soprattutto bevevano parecchie bevande alcoliche, in modo non dissimile da quello che oggi fa la maggioranza della popolazione del mondo occidentalizzato. Una dieta ricca di carboidrati può portare all’obesità, cui spesso è associata la gotta, e alla resistenza insulinica, che incide non poco nell’andamento di questa malattia.
Secondo alcuni studi, e anche secondo la mia esperienza clinica, una dieta a basso impatto di carboidrati e ricca di proteine e fibre abbassa i livelli di acido urico, LDL, trigliceridi e insulina molto meglio di una dieta convenzionale per la gotta, basata su quantità illimitate di carboidrati e restrizione di alimenti proteici ricchi di purine (3,4).
L’iperinsulinemia causata da una dieta ricca di carboidrati ridurrebbe l’escrezione di acidi urici a livello urinario.
Tra le sostanze zuccherine, il fruttosio (NdR: recenti ricerche hanno dimostrato che questa sostanza altera centinaia di geni cerebrali), usato come dolcificante e presente in dolciumi, succhi e soft drinks, sarebbe particolarmente deleterio per la gotta. Una correlazione tra fruttosio e gotta era già emersa negli anni ’70. Alcuni ricercatori ipotizzavano che il fruttosio accelerasse la sintesi di acido urico e dei trigliceridi.
Studi più recenti sembrano confermare che il consumo di fruttosio aumenti il rischio di gotta non solo per quanto riguarda gli uomini (5), notoriamente i più colpiti, ma anche le donne: una tazza di succo di arancia al giorno dolcificata con il fruttosio aumenta il rischio di sviluppare la gotta del 41%. Oltre le due tazze al giorno, il rischio sale fino al 200% (6).
Il fruttosio è un dolcificante presente in molti cibi commerciali e in molte bevande dolci, il cui consumo è decisamente in aumento.
Tratto da: dottoperuginibilli.it
Bibliografia
1) Matzkies F, Berg G, Madl H. The uricosuric action of protein in man. Adv Exp Med Biol 1980;122A:227-31 Citato da L. Cordain The Paleodiet Update January 3, 2010 – Volume 2 Issue 4.
2) Loffler W. Grobner W, Medina R, Zollner N. Influence of dietary purines on pool size, turnover, and excretion of uric acid during balance conditions. Isotope studies using 15N-uric acid. Res Exp Med (Berl). 1982(2):113-123. Citato da L. Cordain The Paleodiet Update January 3, 2010 – Volume 2 Issue 4.
3) Fam AG. Gout, diet, and the insulin resistance syndrome. J Rheumatol. 2002 Jul;29(7):1350-5.
4) Dessein PH et al. Beneficial effects of weight loss associated with moderate calorie/carbohydrate restriction, and increased proportional intake of protein and unsaturated fat on serum urate and lipoprotein levels in gout: a pilot study. Ann Rheum Dis. 2000 Jul;59(7):539-43. Citato da L. Cordain The Paleodiet Update January 3, 2010 – Volume 2 Issue 4.
5) Hyon K Choi, Gary Curhan. Soft drinks, fructose consumption, and the risk of gout in men: prospective cohort study. BMJ 2008; 336 : 309.
6) Hyon K. Choi, Walter Willett, Gary Curhan. Fructose-Rich Beverages and Risk of Gout in Women ScD JAMA. Published online November 10, 2010. doi:10.1001/Jama.2010.1638.
Commento NdR: in realta’ la gotta come qualsiasi altra malattia dipende da un’alterato metabolismo cellulare e da problemi di intestino, specie quello tenue, che non svolge bene le sue funzioni, che generano malassorbimento e malnutrizione con accumulo di sostanze intossicanti ed infiammanti, il tutto derivante da una alimentazione errata che produce un sangue non vitale, ma tossico che produce ed immette cristalli nelle articolazioni e nei muscoli.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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