Il SANGUE è un “SUCCO molto peculiare” – Gruppi sanguigni
Il sangue è una sostanza dotata di straordinari poteri che ha da sempre costituito, nel panorama culturale, motivo di elucubrazioni metafisiche ma anche di approfondite ricerche e studi scientifici che lo definiscono come un elemento in accordo con il principio olografico per cui ogni parte dell’essere vivente contiene le informazioni del tutto e costituisce la vera espressione dell’esistenza.
Da un punto di vista bioenergetico e quantistico ciò significa che anche una piccola goccia di sangue riflette la struttura bioenergetica dell’intero organismo.
Il sangue non solo rappresenta simbolicamente l’energia vitale e quindi la “forza” dell’uomo ma soprattutto è un campione energetico del suo spettro frequenziale dinamico.
La goccia di sangue raffigura cioè un ologramma in evoluzione dinamica, un’interfaccia con le componenti eteriche del soggetto; quasi come un’istantanea fotografica di un attimo che riflette la sua struttura tridimensionale.
Il sangue rimane sempre in equilibrio dinamico, oscillando per risonanza con l’individuo da cui è prelevato; non riflette cioè solo lo stato energetico al momento del prelievo, ma continua a riprodurre questa caratteristica condizione nel tempo, a causa delle sua costante risonanza con il soggetto da cui proviene.
Questo significa che non sono necessarie più gocce di sangue, in momenti diversi, per esprimere i cambiamenti dello stato psicofisico e psicoenergetico dell’individuo, contrariamente alle analisi ematochimiche che necessitano di campioni successivi per seguire l’ evoluzione psicofisica e le relative modificazioni biochimiche.
La goccia di sangue rimane in perfetto equilibrio bioenergetico e quindi dinamico con il soggetto originale indipendentemente dalla distanza tra di loro.
La situazione energetica infatti cambia di momento in momento, seguendo il corso della vita del soggetto; ma si può facilmente cogliere ed analizzare anche ma non solo, con opportune tecniche radioestesiche e radioniche.
Inoltre il sangue che è un tessuto liquido, trasporta gas e le sostanze nutrienti e vi e’ anche e sempre una “reazione del sangue” ad ogni sostanza introdotta in essi (es. con l’alimentazione, farmaci e/o vaccini, stress compreso) ed anche i sottoprodotti del metabolismo da espellere; esso partecipa anche alla regolazione umorale delle funzioni fisiologiche di tutti gli altri tessuti e sistemi, e supporta i giusti rapporti acquosi salini ed acido-base di tutto l’organismo, gioca altresi’ un ruolo centrale nelle reazioni immunitarie e consta di due componenti particellari:
– eritrociti (globuli rossi), leucociti (globuli bianchi) e piastrine (trombociti) residenti nel plasma;
– una parte acquosa che contiene il 93% di acqua ed il restante 7% di proteine varie, sostanze organiche a basso peso molecolare e sali.
Quindi da esso si puo’ dedurre qualsiasi informazione, purche’ si sappia cosa e come fare.
Malgrado che il sangue non diluito sia una sostanza fortemente opaca alla luce, esso puo’ essere una fonte sufficientemente intensa di fotoni. Il sangue si puo’ osservare e studiare con vari tipi di microscopi, specie quelli in campo oscuro.
Fig 1 – Cambiamento della Chemioluminescenza dipendente dal Luminol (LM-CL) nel sangue di pazienti affetti da angina pectoris nel corso del trattamento. La LM-CL fornisce informazioni sui processi che coinvolgono perossido di idrogeno. Si noti che la scala è logaritmica, quindi le variazioni sono enormemente più grandi di quanto possano apparire ad un primo sguardo.
I lavori del prof. Vladimir Voeikov hanno ben illustrato e documentato le correlazioni fra luce, sangue ed informazione.
Egli ha dimostrato l’esistenza di campi biofotonici all’interno del sangue.
E’ stato dimostrato che il legame vibrazionale tra un individuo ed il suo sangue scompare se egli muore oppure riceve trasfusioni di sangue, dopo il prelievo originario.
Cosa succede quindi, perché accade questo strano evento ?
Si dovrebbe riflettere sulla consuetudine di praticare sempre più di frequente trasfusioni di sangue, anche quando la vita del soggetto non è in reale pericolo.
Vista la straordinaria specificità acquisita dal sangue, grazie anche all’acqua in esso contenuta, di poter immagazzinare olograficamente tutte le informazioni biochimiche, biofisiche, psicobiologiche cioè quelle della vita stessa del soggetto, avremo che le ripetute trasfusioni cioè le immissioni di sangue eterogeno, con tutta la serie di bioinformazioni e di frequenze con i codici vitali, dissimili ovviamente da quelle del soggetto ricevente, non possono non interferire col rapporto di risonanza del sangue prelevato in precedenza.
I GRUPPI SANGUIGNI
Quasi sicuramente almeno una volta nella vita ti sarai chiesto cosa sono i gruppi sanguigni. Proviamo a capirlo insieme.
Il sangue è costituito da globuli rossi e bianchi, piastrine e plasma.
Il gruppo sanguigno rappresenta una delle numerose caratteristiche peculiari di un individuo e viene classificato in base alla presenza o assenza di proteine, chiamate antigeni, sulla superficie dei globuli rossi.
L’antigene induce il sistema immunitario a produrre anticorpi per combattere gli intrusi.
Il gruppo sanguigno di appartenenza viene ereditato dai genitori ed è immutabile dalla nascita alla morte.
Le varie tipologie di sangue differiscono dalla presenza di antigeni A e B, che stimolano la produzione di diversi anticorpi.
Se su un globulo rosso è presente l’antigene A si ha il gruppo A, se è presente quello B si ha il gruppo B; il sangue del gruppo AB ha entrambi gli antigeni prodotti nel gruppo A e nel gruppo B, mentre il gruppo 0 non ha nessuno dei due antigeni.
Il sangue fabbrica naturalmente degli anticorpi diretti contro gli antigeni che riconosce come intrusi, ovvero quelli che non sono presenti sulla superficie dei propri globuli rossi. Quindi, una persona del gruppo A avrà, per esempio, degli anticorpi anti B (vedi figura).
Il soggetto portatore del gruppo sanguigno AB è il più fortunato dato che, essendo privo di anticorpi specifici, può ricevere sangue da donatori di tutti i gruppi sanguigni.
La frequenza di tali gruppi varia in base all’etnia della popolazione. In Europa, i gruppi sanguigni più rari sono quello B e quello AB.
Un’ulteriore specifica dei gruppi sanguigni è quella del fattore Rh, derivante dalla presenza o meno di un altro antigene denominato Rhesus che può essere positivo o negativo. Da qui la nomenclatura, per esempio, 0 positivo oppure AB negativo.
Gli antichi Elohim (vedi nella Genesi, sono coloro che hanno modificato l’uomo naturalis in omo sapiens sapiens). Essi hanno semplicemente dato all’uomo un antico “parassita” che si è attaccato e che si può cercare oggi: quei “parassiti” si fondono con il DNA umano ancora oggi.
I gruppi sanguigni vengono classificati in base alla presenza (+) o all’assenza (-) dell’antigene Rhesus, chiamato fattore Rh: si parlerà quindi di gruppi sanguigni “Rh positivi” o “Rh negativi”.
Il fattore Rh è uno specifico antigene proteico sulla superficie dei globuli rossi, l’antigene D. Se una persona possiede questo fattore si dice che il suo gruppo, relativamente al sistema Rh, è Rh positivo (Rh+), se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo sanguigno è definito Rh negativo (Rh−).[1][2]
L’antigene D è quello di maggiore importanza clinica all’interno del sistema Rh tra i tre determinanti antigenici C, D ed E che possono essere presenti. Si trova sulla superficie dei globuli rossi ed è presente nell’85% circa della popolazione umana; è un carattere ereditario e si trasmette come autosomico dominante.
La classificazione avviene sulla base di particolari molecole, denominate antigeni, presenti sulla superficie dei globuli rossi. Sono stati classificati oltre 700 tipi di antigeni e possono essere raggruppati in più di 30 sistemi. I più noti, sono il sistema ABO e il sistema Rh (Rhesus).
Il sistema Rh comprende 5 antigeni: C, c, D, E, e.
Un individuo è definito Rh positivo (Rh+) oppure Rh negativo (Rh-) in base alla presenza, o all’assenza, dell’antigene D sulla membrana dei globuli rossi (vedi Tabella).
Rh positivo (Rh+) | Presenza dell’antigene D (D+) |
Rh negativo (Rh-) | Assenza dell’antigene D (D-) |
Le più recenti conoscenze sulla genetica e sulla natura del sistema Rh hanno portato all’individuazione di persone che hanno globuli rossi con una debole espressione dell’antigene D sulla loro superficie (“D debole”) e di altre con globuli rossi che esprimono un antigene D “difettoso” (“D parziale”).
Considerando il sistema AB0 e il fattore Rh si possono individuare otto gruppi sanguigni: 0+, 0-, A+, A-, B+, B-, AB+, AB-.
Molti Rh+ portano ancora un gene recessivo e 2 genitori Rh+- possono generare un figlio Rh-.
Molti Rh- hanno anche altri filamenti genetici danneggiati. I “micini “non sono una cosa nuova ma di vecchia data.
L’iniezione di RhoGAM è carica di proteine virali e nell’inserto del “micino ” si dice anche che può avere particolari batteri, non autoctoni ed ha anche una forma di metilato di mercurio. Hanno anche dimostrato che non è possibile clonare con successo un normale Rh-. Gli Rh- hanno un QI più alto secondo molti studi.
I documenti scientifici mostrano che un enzima batterico intestinale, è ciò che cambia i nostri gruppi sanguigni da A, B, AB, 0….,
Il gruppo 0 tipo Rhesus negativo è stata la prima linea di sangue. il gruppo 0 Rh negativo è definito donatore universale in quanto il sangue di questo gruppo sanguigno può essere donato a qualunque individuo.
La maggior parte delle linee di sangue dopo sono il risultato della tecnologia dei nano batteri, usata dagli antichi Elohim, che ci hanno danneggiato e ci degradato in modo che non possiamo accedere alle nostre sequenze complete di DNA originale che aveva 12 scale e non solo 2 come abbiamo oggi.
RhoGAM® Ultra-Filtered PLUS [Immunoglobulina Rho(D) (Umana)] (300 µg) è un medicinale che si prescrive tramite iniezione intramuscolare e che viene utilizzato per prevenire l’immunizzazione Rh, una condizione in cui un individuo con sangue Rh-negativo sviluppa anticorpi dopo l’esposizione a sangue Rh-positivo. MICRhoGAM® Ultra-Filtered PLUS [Immunoglobulina Rho(D) (Umana)] (50 µg) è una dose inferiore di immunoglobulina Rho(D) utilizzata in determinate situazioni cliniche.
RhoGAM e MICRhoGAM sono preparati da plasma umano e possono contenere agenti infiammatori, che possono causare malattie. Nel processo di raccolta del plasma sono stati applicati numerosi test e al processo di produzione sono state aggiunte specifiche fasi di inattivazione delle proteine virali in essi contenute, per ridurre al minimo il rischio di trasmissione di malattie, ma non è possibile eliminare tutti i rischi.
RECENTE SCOPERTA:
E’ stata annunciata la scoperta di un nuovo raro gruppo sanguigno, chiamato Er, che non corrisponde a nessuno dei quattro gruppi sanguigni del sistema AB0. Gli scienziati sono riusciti a identificare ben cinque versioni alternative dell’antigene Er: Era, Erb, Er3, Er4 e Er5.
Tratto da: https://www.rainews.it/articoli/2022/10/scoperto-un-nuovo-gruppo-sanguigno-si-chiama-er-b225ce8b-67ed-4c54-971f-6e9df949c227.html :
Un team di scienziati dell’NHS Blood and Transplant (NHSBT) e dell’Università di Bristol ha scoperto un nuovo raro gruppo sanguigno, chiamato Er, dopo aver indagato tre antigeni noti che non corrispondono a nessuno dei quattro gruppi sanguigni del sistema AB0.
Scoprire un nuovo gruppo sanguigno è importante per i medici perché in questo modo possono diagnosticare correttamente un problema, come nel caso di incompatibilità tra madri in gravidanza e i loro bebè.
La classificazione dei gruppi sanguigni avviene sulla base di particolari molecole, denominate appunto antigeni, presenti sulla superficie dei globuli rossi. Il Sistema AB0 è il più importante tra i 38 sistemi di gruppi sanguigni umani, ed è composto da quattro gruppi (A, B, AB, 0) a seconda che venga rilevato l’antigene A, il B, entrambi o nessuno.
Il sottogruppo Er
La morte di due neonati aveva incoraggiato gli scienziati a fare ricerche su un raro gruppo sanguigno individuato per la prima volta nell’uomo 40 anni fa. La scoperta riguarda più in particolare un sottogruppo specifico di Er che ora apre nuove porte alla prevenzione di tragedie simili in un futuro prossimo. I medici prestano attenzione ai sistemi di gruppo sanguigno A B 0 e il fattore Rh, un particolare antigene (sostanza che induce una risposta immunitaria specifica da parte dell’organismo) che alcuni hanno ed altri no.
Nel primo caso si parla di Rh positivo, nel secondo di Rh negativo.
La familiarità dei sistemi di gruppo sanguigno e fattore Rh sono cruciali nel caso di trasfusioni di sangue. Tuttavia, l’ampia varietà di antigeni di superficie cellulare e loro varianti, rendono la situazione molto più complessa, mentre poco si sa ancora sul loro impatto clinico.
Gran parte dei principali antigeni è stata identificata all’inizio del XX secolo. Er è stato identificato solo nel 1982. Nel 1988 veniva scoperta la versione denominata Er b. Il codice Er 3 è stato utilizzato per descrivere l’assenza di Er a ed Er b.
Un breve inciso storico sui vari GRUPPI SANGUIGNI ed Rh negativo o positivo
Come la storiografia ci insegna, Zahrawi gareggiava con Baghdad in grandezza e magnificenza.
Al-Zahravi occupò il ruolo di medico di corte del re di Al-Hakam-II di Spagna, e morì nel 1013 era volgare, dopo una lunga e brillante carriera in cui ideò e sviluppò molti strumenti chirurgici moderni.
Egli introdusse nuove procedure quali la cauterizzazione delle ferite, la frantumazione dei calcoli all’interno della vescica, la vivisezione e la dissezione ed ideò numerose nuove tecniche mediche.
Tra le altre cose, Al-Zahravi fu il primo a fornire una dettagliata descrizione della emofilia.
Sulla base di queste premesse non è difficile domandarsi se il buon medico abbia mai preso in cura qualche componente di famiglie reali arabe di ‘mori‘, nella Spagna dell’epoca, ammalato di emofilia. E non è difficile chiedersi in che modo un presunto sangue aristocratico come quello della regina Victoria possa avere contratto questa strana malattia di origine araba. Era presente all’interno dei suoi antenati della famiglia reale spagnola ? Sembra infatti che Victoria fosse una diretta discendente del re spagnolo Ferdinando di Castiglia, vissuto nell’XI secolo era volgare.
In altre parole, è possibile che le discendenti femmine di Victoria, portatrici sane del gene della emofilia, unendosi in matrimonio con numerosi componenti di stirpi reali di mezza Europa, siano state usate per sabotare le future stirpi reali, contaminando i discendenti maschi della linea di sangue concorrente ?
Il Sangue Blu
Concludiamo con una curiosità. L’espressione ‘sangue blu’ con cui si usa definire gli individui sprovvisti del fattore Rh, deriva dallo spagnolo “sangre azul”, che indica l’appartenenza ad una stirpe nobile e si riferisce al fatto che nei nativi spagnoli dalla pelle più chiara le vene si staglino visibilmente sul corpo pallido, come linee di colore blu/azzurro, attributo non posseduto da quelli di discendenza araba.
L’espressione fu coniata dopo l’occupazione della Spagna da parte dei Mori (VIII – XV sec era volgare), quando le due etnie si mescolarono mediante i matrimoni misti. L’aristocrazia spagnola, in particolare alcuni Castiglia, si rifiutarono di mescolarsi con i Mori, e conservarono questa caratteristica (link). Da allora la locuzione sangue blu fu usata per descrivere le famiglie più antiche ed aristocratiche.
Questo testo è stato tratto dal web, By nome/pseudonimo: Negan
Il sistema immunitario
Quando un globulo è in presenza di un antigene che il nostro corpo non ha classificato come nostro, il nostro sistema immunitario si attiva, inviando anticorpi per segnalare la distruzione delle cellule che contengono l’ antigene sospetto. In rari casi, in gravidanza può accadere che i tessuti del feto vengano riconosciuti come estranei e quindi aggrediti. Gli anticorpi generati passano attraverso la placenta, portando alla malattia emolitica nel nascituro. Oggigiorno diversi metodi vengono implementati per prevenire o trattare la malattia emolitica nei neonati. La manifestazione sporadica di questi rari anticorpi ha reso elusiva la comprensione medica fino ad ora.
Lo studio
Il team di ricercatori guidati dalla sierologa Nicole Thornton dell’NHSBT inglese ha analizzato il sangue di 13 pazienti con gli antigeni sospetti, identificando cinque varianti degli antigeni Er: le varianti conosciute Er a, Er b, Er 3 e due nuove Er 4 e Er 5.
Sequenziando i codici genetici dei pazienti, l’equipe è stata in grado di individuare il gene che codifica le proteine della superficie cellulare. Sorprendentemente si trattava di un gene già familiare alla scienza medica: PIEZO1. Il gene è già associato a diverse malattie conosciute. L’equipaggio e il team hanno confermato i loro risultati eliminando PIEZO1 in una linea cellulare di eritroblasti, un precursore dei globuli rossi, e testando gli antigeni ha scoperto che PIEZO1 è necessario per aggiungere l’antigene Er alla superficie della cellula.
Questo studio mette in evidenza la potenziale antigenicità anche di proteine molto poco espresse e la loro rilevanza per la medicina trasfusionale.
Rif.E. Barlein – A. Dower: “Healing with Radionic”,
Wellingborough Northemptonshire Thorson publishing 1980.
Dovrebbe essere ricercato e sperimentato, in più soggetti, di quale tipo sia questo fenomeno biofisico e come poter “liberarsi”cioè slegarsi da questa energia di risonanza, acquisita dai soggetti che hanno ricevuto sangue di donatori.
La riflessione che sta alla base di tutto questo è che si verrebbe a creare una sorta di “patto di sangue”, una fratellanza spirituale ed energetica. Sotto le apparenze di una “normale” trasfusione di molecole sanguigne o plasmatiche, tra donatore e ricevente, si nasconderebbe un’enorme problematica scientifica, filosofica ed anche spirituale che minaccia pesantemente la salvaguardia della “salute” pubblica.
La scienza medica ritiene ininfluenti sulla salute psicofisica e spirituale le trasfusioni di sangue biologicamente e biochimicamente compatibile.
Rif. R. Steiner “il Sangue, un succo molto peculiare, Editrice Antroposofica.
Tutto è imperniato su un’osservazione, puramente scientifica, del fatto che se un individuo, considerato come biocondensatore elettromagnetico informato, oscillando sulla sua “frequenza” ad esempio di valore “X “e correttamente collegato ed in armonia con i suoi corpi fisici e sottili, venisse, a causa di immissione di sangue eterogeno, spostato su un’altra “orbita” di frequenza ad esempio “Y”, diversa e lontana dalla precedente, cosa potrebbe accadere nei suoi corpi e specialmente in quello causale (karmico) ?
Non vi potrà essere forse un pericoloso ed innaturale “spostamento” su un’altra fascia oscillatoria, con informazioni diverse o magari disarmoniche, voglio dire sulle vibrazioni specifiche (leggi anche karma) del donatore di sangue?
Con tutte le conseguenze immaginabili ?
La riflessione dovrebbe sopratutto essere riferita all’osservazione di cosa potrebbe accadere all’equilibrio bioenergetico e spirituale dei donatori di sangue verso soggetti con frequenze ed oscillazioni basse e patologiche.
Si consideri che un individuo, con frequenze vitali ottimali (legate allo stato di relativo equilibrio e salute, stimabili in 6500 Unità Bovis o Angstrom) potrebbe scendere a livelli più bassi, grazie ad un eventuale stato di malattia del donatore e della sua qualità di vita; questo in considerazione del fatto che “malattia” significa anche uno stato oscillatorio con radianze inferiori a 6500 U.B.
Come il donatore od il ricevente può gestire e sopportare questi eventi ?
Le implicazioni sociali, religiose, che giustamente coinvolgono un autentico sentimento di generosità, di sacrificio e di donazione cristiana di sé stessi nonché la missione di coloro cui è destinata la strada del servizio degli altri, dei sofferenti e dei deboli non devono essere dimenticate o sottovalutate ma un percorso serio ed obiettivo sarà invece quello di considerare scientificamente i risultati di queste ricerche e dei teoremi della biofisica e della psicobiologia, in rispetto alla salute dell’uomo ed in relazione al suo viaggio spirituale sulla terra; solo così questi sacri valori ed i veri sentimenti d’amore verso la Natura e gli Esseri viventi verranno rispettati e maggiormente considerati.
Questi sono ragionamenti a larghissimo raggio che devono essere affrontati con serietà e scevri da falsi ideali politici, sociali o religiosi che, come tutti sanno, sono spesso improntati da una manifesta interessata eticità nei confronti del prossimo.
Rif. A. Abrams: “New Concept in Dyagnosis and Treatments”, San Francisco Diphilopolis Press. USA.
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Radioestesia, Radionica e Biocibernetica:
Per analizzare la peculiarità del sangue e la sua funzione, nel corso della vita dell’essere vivente, si deve prendere in considerazione il significato dei legami di risonanza mentale, che sono punti focali di sintonizzazione a due vie, in quanto permettono all’informazione di fluire dal soggetto indagato, che chiamerò paziente, all’operatore; vanno inoltre a costituire un vero e proprio legame energetico sottile con il paziente, per le eventuali terapie a distanza. Le terapie o diagnosi a distanza con l’uso di un “testimone” ( in questo caso sangue in un ampolla sigillata) sono prassi comune nella radionica.
Altre applicazioni con l’uso di sangue come testimone sono, fra le altre, la somministrazione di rimedi Omeopatici, di gemme, cristalli o colori, di frequenze grazie ad apparecchiature radioniche.
Grazie al S.I.T. Pocket della ditta tedesca Vega e ad altri strumenti sofisticati di simile tecnologia, che utilizzano sistemi capaci di invertire o registrare il segnale biologico, è possibile intervenire con terapie biologiche che utilizzano la risonanza del sangue del paziente. Come dire che un segnale od un’informazione può essere trasferita o con la radionica o con strumentazioni bioelettroniche e con l’uso o meno di un testimone particolare.
Il testimone elettivo è il sangue, grazie alla sua componente acquosa che conserva e veicola le informazioni e grazie a tutti i suoi componenti, alle particolari molecole ed alla sua struttura genetica che qualificano il potere di biorisonanza.
Utilizzando tali strumentazioni ho potuto osservare che, effettuando un mutamento del segnale di frequenza, cioè con un’inversione polare della frequenza biologica base del soggetto donatore, si può produrre artificialmente un alterato segnale di testimone. Manifestandosi quindi un diverso segnale identificativo, questo segnale non viene più recepito dai trasfusi in quanto si è creato un momentaneo blocco della frequenza di risonanza: non esisterà più una regolare sintonizzazione tra donatore e ricevente ed il legame di risonanza bioenergetico e sottile verrà automaticamente interrotto.
E’ stata realizzata artificialmente una specie di “desintonizzazione” sottile, a patto che la metodica venga prolungata per almeno 21 giorni di seguito dando un giusto tempo per fare in modo che, perdendosi il segnale di collegamento e la relativa biorisonanza, ciascuno potrà tornare animisticamente sulla propria identità.
L’onda guida del “testimone sangue” non trova riscontro in alcun altro risonatore in natura. Le cellule del sangue infatti a partire dai globuli rossi, bianchi, ai corpuscoli prionici, piastrine comprese, hanno proprietà simili ai quarzi.
Per sottolineare il concetto filosofico e metafisico che si ricollega sempre alla teoria della memoria dell’acqua, contenuta nel sangue, si può fare sempre riferimento al Faust di Goethe ed alle teorie di R. Steiner.
Faust come artefice delle massime aspirazioni umane stringe un patto con le potenze del male, rappresentate da Mefistofele, diavolo inviato dall’Inferno. Faust deve sottoscrivere col sangue il patto scritto con Mefistofele.
In un primo tempo Faust crede che si tratti di una buffonata, ma a questo punto Mefistofele dice la frase presa senza dubbio sul serio da Goethe: “il sangue è un succo molto peculiare”.
Il sangue, in sostanza, sarebbe ciò che eleva e conserva la vita umana, e quindi il Diavolo, nemico acerrimo del genere umano, potrebbe essere anche nemico del suo sangue.
Farei anche notare che già nelle più antiche elaborazioni della Saga Faustiana, come pur nelle saghe in genere, il sangue svolge la stessa funzione.
In un antico libro sul Faust viene descritto con chiarezza che egli si procura un taglio sulla mano sinistra con un temperino e poi raccoglie con la penna il sangue che scorre e scrive il suo nome sotto il patto ed infine con il sangue coagulato sulla mano sinistra forma le parole “O Uomo, fuggi !”
Il grande poeta Goethe, e con Goethe tutta la saga e tutti i precedenti poemi sul Faust, hanno inteso che il Diavolo attribuiva qualcosa di speciale al sangue e che per lui avere in mano Faust significa appropriarsi del suo sangue. Si diceva sempre che per Mefistofele era importante appropriarsi di almeno una goccia del sangue di Faust per averlo in mano.
Ne ho ricavato la sensazione che chi si impadronisce del sangue dell’uomo può anche avere il dominio sull’uomo stesso e quindi il sangue sia un succo veramente peculiare.
Potete ben immaginare quanto io sia preoccupato da quest’abitudine di praticare trasfusioni senza precauzioni, tranne quelle di routine per il rispetto della compatibilità del gruppo sanguigno o per evitare grossolane trasmissioni di batteri, virus macroscopici o patologie legate a particelle contaminanti “attualmente” conosciute o riconosciute.
Definirei la trasfusione quasi un rapporto sessuale a rischio massimo, non protetto.
Chi può guardare nell’anima di un popolo sa benissimo che nel popolo non vi sono poesie sdolcinate o cose del genere, ma qualcosa di molto più profondo che si manifesta nei suoi miti nelle sue saghe nelle sue fiabe, con le loro potenze meravigliose e i loro meravigliosi eventi. Nel sangue viene come riassunto ciò che si è venuto formando dal passato materiale e spirituale dell’uomo e quindi se una potenza malvagia vuole influire su di un uomo, essa deve avere il dominio del suo sangue.
E’ questo il profondo e spirituale significato del passo del Faust in cui il rappresentante del principio del male dice: “sottoscrivi il patto con il sangue perché se ho il tuo nome scritto con il sangue ti ho afferrato in ciò attraverso cui l’uomo può venire afferrato. Ti ho attirato a me. Quello cui appartiene il sangue possiede anche l’uomo o l’Io dell’uomo”.
Esistono, infatti, antiche conoscenze occulte che confermano, secoli prima, ciò che la scienza ha scoperto e sperimentato da poco e cioè che, mischiando il sangue di un animale con quello di un altro non imparentato col primo, il sangue dell’uno uccide quello del secondo.
“La mescolanza del sangue uccide l’antica chiaroveggenza dell’uomo primitivo; quando il suo sangue viene mischiato con quello di popoli non affini al suo.
L’organismo fisico umano viene conservato anche incrociando sangue estraneo, ma la forza chiaroveggente muore sotto l’influsso di mescolanze del sangue o di matrimoni fra lontani” (R. Steiner).
Non a torto un valente conoscitore dell’anima ha detto che il sangue, con il suo movimento, è come un secondo uomo che si comporta come una specie di mondo esterno e sottile, rispetto all’altro uomo costituito di ossa, muscoli e masse nervose, ammettendo e riconoscendo implicitamente il principio olografico.
Nel sangue vi è dunque un vero e proprio doppio spirituale e sottile dell’uomo che lo accompagna di continuo, dal quale l’uomo attinge di continuo nuove forze ed al quale abbandona ciò che più non usa.
Con pieno diritto il sangue è stato denominato da R. Steiner “vita umana fluente” e deve esserne rispettata la integrità, la forza e la originaria vibrazione.
By Claudio Viacava (biologo) – 1999
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Sono 4229 i composti chimici nel sangue
Il database è accessibile a chiunque e permette di collegare le anomalie sanguigne a centinaia di disturbi e patologie
Dopo tre anni di approfondite analisi condotte da un gruppo di ricerca dell’Università di Alberta, in Canada, la lista dei composti noti presenti nel sangue umano ha raggiunto l’incredibile numero di 4229.
“Finora le analisi del sangue si sono limitate a misurare i livelli di 10-20 parametri importanti, ma potenzialmente se ne potrebbero includere numerosissimi altri, a tutto beneficio dell’accuratezza delle diagnosi di centinaia di malattie”, ha spiegato David Wishart, che ha guidato la ricerca, descritta sulla rivista online ad accesso libero PLoS One.
Secondo il ricercatore, i composti chimici presenti nel sangue sono come il canarino per le miniere di carbone, dal momento che sono in grado di evidenziare i primi segni di un incipiente problema di salute. “La chimica del sangue è la prima a cambiare quando una persona sta sviluppando un disturbo di una certa entità come l’ipercolesterolemia”.
Il database realizzato da Wishart e colleghi è aperto a tutti: qualunque medico può avere accesso al risultato di centinaia di ricerche effettuale in tutto il mondo negli anni passati in questo campo, e trovare il collegamento tra specifiche alterazioni in centinaia di diversi composti e le patologie sottostanti.
“Quella che abbiamo realizzato è la più completa caratterizzazione chimica del sangue mai ottenuta”, ha concluso Wishart.
“Ora conosciamo i valori normali di tutti i composti chimici presenti nel sangue; i medici possono utilizzare queste misurazioni come punto di riferimento per il monitoraggio della salute presente e futura dei propri pazienti”. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: la chimica del sangue non si altera solo con l’aumento del colesterolo, ma e soprattutto con qualsiasi prodotto chimico farmaceutico, ambientale o per i vaccini !
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COSA SONO i GRUPPI SANGUIGNI ?
I gruppi sanguigni sono determinati dalla presenza di proteine specifiche sulla superficie dei globuli rossi.
La loro comparsa è determinata geneticamente, quindi non può variare nel corso della vita di un individuo. Tali proteine si comportano come degli antigeni stimolando pertanto anche reazioni immunitarie.
Ciò significa che se introduciamo in un soggetto dei globuli rossi non appartenenti al suo stesso gruppo, l’organismo che li riceve produce delle sostanze (anticorpi) in grado di combattere tali cellule con reazione di rigetto.
Un anticorpo è una sostanza prodotta dal corpo umano per combattere e distruggere le sostanze estranee penetrate, integrandole nei complessi sistema di difesa dell’organismo.
Il SISTEMA AB-0 di LANDSTEINER
In questo sistema esistono 4 gruppi sanguigni diversi: A, B, AB e 0 (zero). I quattro gruppi sono caratterizzati dalla presenza o dall’assenza delle proteine antigeniche (di cui sopra) A e B. Se su un globulo rosso (emazia) è presente la proteina A si ha il gruppo A, se è presente quella della proteina B si ha il gruppo B. La presenza contemporanea dei due antigeni (A e B) caratterizza il gruppo AB, se non ne è presente nessuna si ha invece il gruppo 0.
La terminologia da noi utilizzata correntemente, cioè gruppo zero è in realtà una storpiatura dell’originale “O” dal tedesco “Ohne”, cioè “senza”, utilizzato dall’immunologo e patologo austriaco Karl Landsteiner (1868-1943) quando scoprì il sistema AB-0.
Poiché l’individuo riconosce come proprie solo le proteine che produce, e come estranee quelle che non produce, il sangue fabbrica degli anticorpi diretti contro gli antigeni che non sono presenti sulla superficie dei propri globuli rossi. È importante segnalare che questi anticorpi, detti naturali, non richiedono un contatto precedente con l’antigene per essere prodotti, e nei soggetti piu’ sani non si producono neppure…perche’ gli antigeni o le tossine vengono immagazzinate nei grassi od eliminati nel le vie emuntorie, prima che producano anticorpi.
COMPATIBILITÀ ed OPPOSIZIONI
Quindi, una persona del gruppo A avrà degli anticorpi anti-B, una persona del gruppo B, anticorpi anti-A e una persona del gruppo 0, anticorpi anti-A e anti-B, dato che né l’uno né l’altro sono presenti sulla superficie dei suoi globuli rossi.
Un individuo del gruppo AB, che ha quindi entrambe le proteine antigeniche sulla superficie delle sue emazie, non fabbricherà degli anticorpi contro queste proteine, altrimenti, distruggerebbe i propri globuli rossi.
Come conseguenza il gruppo 0 può donare a qualsiasi gruppo, mentre può ricevere sangue solo dal proprio gruppo. Il gruppo AB, può donare sangue solo al gruppo AB, ma può riceverlo da qualsiasi gruppo.
Il SISTEMA Rh di LANDSTEINER e WIENER (suo collaboratore)
Anche in questo caso si parla di una proteina presente o meno sulla superficie delle emazia. Se la proteina è presente si parla di Rh positivo (Rh+), se è assente si parla di Rh negativo (Rh-). Il nome di questa proteina deriva dal tipo di scimmia in cui fu individuato per la prima volta nel 1941 da Landsteiner e dallo statunitense Alexander Solomon Wiener (1907-1976).
Questi studiosi nel corso di ricerche comparative sul sangue dell’uomo e di alcune scimmie constatarono, dopo aver effettuato ripetutamente iniezioni di sangue di Macaco Rhesus (da qui il nome Rh) nel sistema circolatorio di coniglio, che il siero di quest’ultimo, messo a contatto con il sangue umano, agglutinava i globuli rossi dell’85% degli individui di razza bianca.
DIFFERENZE fra SISTEMA AB-0 e SISTEMA RHESUS
Questo agglutinogeno fu detto fattore Rhesus e l’85% di individui bianchi le cui emazie vengono agglutinate da tale fattore sono detti Rh+ mentre l’altro 15% viene classificato come Rh-.
Quando si effettua in laboratorio la determinazione del gruppo sanguigno, nel fenotipo questa proteina viene indicata con la lettera D (maiuscola se presente, minuscola se assente).
A differenza del sistema AB-0, le persone Rh-negativo (che non hanno cioè tale proteina sulla superficie dei propri globuli rossi) sviluppano un anticorpo diretto contro questo antigene solo in seguito a contatto con l’antigene D.
La presenza o meno di questo antigene è fondamentale in gravidanza quando la madre sia Rh negativo e il feto Rh positivo. La trasfusione di sangue, oltre al gruppo, deve considerare anche il sistema Rh.
DONAZIONI di SANGUE
Alla luce di quanto sopra è facile capire che un donatore 0 negativo può donare sangue a qualsiasi gruppo sia positivo che negativo, mentre può ricevere sangue solo da un donatore 0 negativo, mentre un donatore 0 positivo può donare a qualsiasi soggetto, purchè Rh+, ma può ricevere da qualsiasi donatore 0. Il soggetto AB+ può donare solo ai soggetti AB+ ma può ricevere sangue da qualsiasi gruppo sia positivo che negativo.
Tratto dagli scritti di: Valdo Vaccaro (Igienista) – valdovaccaro.com
Scoperti DUE nuovi Gruppi sanguigni – Marzo 2012
I gruppi sanguigni non sono solo i quattro che tutti conosciamo – A, B, AB e 0 – ma molti di più:
con gli ultimi 2 appena scoperti da un gruppo di ricercatori dell’ Università del Vermont il totale sale a 32.
I due nuovi gruppi, battezzati Junior e Langreis in onore dei portatori, sono stati identificati isolando due proteine mai osservate prima nei globuli rossi dei due pazienti. Raro ma vero.
I diversi gruppi sanguigni si caratterizzano per la presenza di antigeni sulla superficie dei globuli rossi: si tratta di macromolecole capaci di interagire con il sistema immunitario.
Le due recentemente scoperte dagli scienziati americani sono le proteine e ABCB6 e ABCG2.
Gli individui con sangue appartenente a uno dei nuovi gruppi sono molto rari e concentrati in alcune zone del pianeta: i ricercatori stimano che in Giappone ci siano almeno 50.000 persone con gruppo sanguigno Junior negativo che potrebbero avere problemi con le trasfusioni di sangue o, nel caso di donne in gravidanza, manifestare incompatibilità con il bambino che portano in grembo.
Se non lo conosci, non lo cerchi.
Il problema dei gruppi sanguigni rari o sconosciuti non è solo la scarsità di donatori, ma anche la mancanza nel laboratori di analisi dei reagenti necessari a identificarli. «Grazie a questa scoperta il test per i nuovi gruppi sanguigni entrerà nella routine, perchè ora sappiamo cosa cercare» ha spiegato alla stampa Bryan Ballif, biologo presso l’Università del Vermont.
I risultati di questo studio permetteranno ai medici di arrivare meglio preparati alle trasfusioni o ai trapianti di organi e tessuti su pazienti con gruppi sanguigni rari: «Molto spesso le crisi di rigetto hanno cause ignote, che però potrebbero essere riconducibili alla presenza di questi antigeni» spiega Ballif.
Eccesso di autodifesa.
La reazione è causata dal sistema immunitario del ricevente che non riconosce come suoi i tessuti trapiantati o il sangue trasfuso e attiva tutte le difese utili a scacciare il presunto intruso. Tramite gli anticorpi, l’organismo inizia quindi a combattere se stesso.
La ricerca non è però conclusa: Ballif e i suoi colleghi ipotizzano la presenza di almeno altri 10 o 15 gruppi sanguigni oggi sconosciuti. «Anche se si tratta di gruppi estremamente rari, per i portatori è una delle cose più importanti da sapere» conclude lo scienziato.
By Franco Severo – Fonte: focus.it
Gruppi sanguigni e carattere-personalità
Esempio:
“Da una ricerca statistica sul Sangue di tipo RH- :
Nella maggioranza delle persone con questo tipo di sangue RH-, si tende a riscontrare una serie di caratteristiche comuni.
Ecco un breve elenco tratto dal sito RH Negative Registry.
1 – Senso di non appartenenza
2 – Tendenza a ricercare la verità
3 – Empatia e compassione
4 – Quoziente intellettivo superiore alla media
5 – Percettività extrasensoriale
6 – Amore per lo Spazio e la Scienza
7 – Maggiore sensibilità della vista
8 – Non è possibile clonarlo
9 – Temperatura corporea inferiore alla media
10 – Pressione sanguigna più alta della media (oppure più bassa della media)
11 – Elevata sensibilità al calore e alla luce solare
12 – Fobie inspiegabili
13 – Sguardo profondo
14 – Tendenza ad essere guaritori
15 – Empatia per le malattie
16 – Barriere immunitarie più forti
17 – Condizioni di autoimmunità e markers dell’antigene HLA B27
18 – Pelle chiara, squilibri di melanina e carenze di vitamina D
19 – Tendenza a provocare malfunzionamenti nei dispositivi elettrici
20 – Tendenza a fare sogni molto vividi”
Tratto da: rhnegativeregistry.com
Il sangue Rh negativo è forse collegato all’antica discendenza dei Nephilim, i biblici “angeli caduti” del Genesi.
Il sangue ad Rh negativo, un fattore così strano e misterioso, in quanto è una traccia nel DNA umano così si dice degli antichi Dei, gli Elohim ovvero i cosiddetti “angeli caduti” della Bibbia ed altri antichi testi, i Nephilim, sono una razza parallela al genere umano.
Questo gruppo sanguigno enigmatico e un pò raro e può indicare i tratti non terrestri, nel patrimonio genetico degli umani terrestri, significa in pratica che il sangue a Rh- (negativo) è un pò diverso da quello del DNA convenzionale dell’homo sapiens. Come afferma Marco Biglino gli Elohim sono esseri extraterrestri (Alieni) che provengono da altri zone dell’UniVerso e che hanno sfruttato e colonizzato gli umani (uomo naturalis), preesistenti al loro arrivo sulla Terra.
vedi il Canale Youtube di Mauro Biglino
Il ricercatore Robert Spehr fornisce ulteriori indicazioni circa l’enigma del Rh negativo:
Ci sono 612 specie di primati e sottospecie riconosciute dal IUCN e non hanno sangue Rh-”. Secondo l’esperto, se l’umanità si fosse evoluta dai medesimi antenati, il loro sangue sarebbe compatibile, ma non è così, ci sono varie possibili combinazioni di compatibilità del sangue dell’essere umano.
Esistono vari tipi di sangue, i più comuni sono: 0+ (38%), A+ (34%) e B+ (9%), i più rari sono: AB- (1%), B- (2%), AB+ (3%).
Da notare che l’84% di tutti gli esseri umani hanno sangue Rh+ (positivo), ma, stranamente, tutte le famiglie reali o di potere hanno sangue Rh negativo.
Da ricordare che il fattore RH nel sangue, o fattore Rhesus, è stato scoperto nel 1940 da Karl Landsteiner e Alexander S. Wiener esaminando i globuli rossi di una specie di primati, i Macacus Rhesus.
Ma chi erano i Nephilim ?
La parola di origine ebraica è stata tradotta in “caduti” o “angeli caduti” o “giganti”
Secondo la radice della parola aramaica “naphil”, la traduzione corretta dovrebbe essere “giganti”, ma nella stessa lingua aramaica esiste la parola “AWS” (nephila) che indica la costellazione di Orione e molti studiosi ritengono che la radice “nephil” si riferisce proprio a Orione e che “nephilim” ne sia il plurale (abitanti di Orione).
I Nephilim sono citati in vari testi antichi, tra cui anche la Bibbia.
Secondo questi testi, l’appellativo Nephilim si riferisce ad un popolo creato dall’incrocio tra i “figli di dio” (più probabilmente “degli dei, Elohim”, traducendo l’ebraico “bnei ha-elohim”) e le “figlie degli uomini”.
In Genesi 6 si legge: “
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie.
…. i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta;
….Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”;
….C’erano sulla terra i giganti a quei tempi e anche dopo, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi”.
Oggi, ci sono numerosi tratti enigmatici collegati a questo raro tipo di sangue e ci sono molte domande cui i ricercatori come Spehr stanno cercando di rispondere.
Da dove proviene il sangue Rh- ?
L’umanità non è una razza, ma una specie ibrida.
Altri teorici che condividono la teoria di Spehr, credono che vi siano alcuni tratti che caratterizzano gli esseri umani con sangue Rh-:
– QI più alto, sensibilità, temperatura corporea più bassa, pressione sanguigna più alta, aumento dell’incidenza di capacità psichiche / intuitive, occhi prevalentemente di colore blu, verde, o nocciola, capelli rossi o rossastri, pronunciata sensibilità al calore e alla luce solare e, in alcuni casi, una vertebra supplementare.
Quindi chi possiede sangue Rh-, pare discenda dagli “angeli caduti” o dei celesti Elohim.
Gli esseri umani con il fattore Rh-, fanno parte di una stirpe extraterrestre.
Sappiamo che le persone hanno quattro gruppi sanguigni: A, B, AB e 0.
Il fattore Rh, o fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di un antigene (proteina) sulla superficie dei globuli rossi.
È un carattere ereditario e si trasmette come autosomico dominante : se una persona ha questo fattore si dice che il suo gruppo è Rh positivo (Rh+), se invece la proteina non è presente sui globuli rossi, il gruppo viene definito Rh negativo (Rh-).
Nel corso degli anni, gli scienziati si sono impegnati costantemente alla ricerca della risposta che spiega l’assenza del fattore Rh in alcuni individui: recentemente, ritengono di aver fatto una scoperta particolarmente interessante su individui con fattore Rh- (negativo).
Pare che nel passato le forme di vita intelligente extraterrestre, arrivarono sulla Terra e, attraverso la modificazione genetica, resero l’umano Rh- (negativo), con l’intenzione di creare una razza di servi e sottomessi, dei sudditi, in quanto essi presero il potere ed imposero le loro leggi, che permeano ancora oggi la giurisprudenza nel mondo intero, tipo la SCHIAVITU’ degli umani ai loro voleri.
Il tipo Rh- (negativo) è più comune nei popoli baschi di Spagna e Francia e circa il 30% possiede un fattore negativo, e circa il 60% ha un gene negativo.
È questo è il motivo per cui le madri Rh- (negative) non possono sostenere i feti con sangue Rh positivo: questa scoperta estrema è difficile da spiegare, ma certamente potrebbe essere il risultato di un’antica manipolazione genetica.
Questa teoria, ha origine attraverso lo studio degli antichi Sumeri e si affianca all’ipotesi che esseri alieni estremamente intelligenti, conosciuti come Annunaki, vennero sulla Terra e iniziarono a creare le prime società umane.
ll negativo Rh-, potrebbe essere l’eredità che gli Annunaki hanno lasciato sulla Terra molti anni fa, dopo il loro passaggio.
Per renderla ancora più interessante, possiamo dire ad esempio, che il sangue con fattore Rh- è tipico, della famiglia reale britannica: questa notizia ha sviluppato diverse teorie cospirative, su una possibile origine extraterrestre dei reali inglesi.
Anche se questa accattivante teoria non è ancora confermata scientificamente, apre una possibilità ulteriore di ricerca, su una precedente civiltà aliena molto evoluta, che potrebbe cambiare l’intera storia della vita umana sulla Terra.
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Caratteristiche del sangue umano
La quantità totale di sangue equivale a 1/13 o a 1/14 del peso totale, per cui una persona di 70 kg di peso corporeo avrà all’incirca 5 kg o 5 litri di sangue.
Il sangue ha funzioni di intermediazione e di scambio tra ambiente esterno e ambiente cellulare interno.
Il sangue fornisce alle cellule l’ossigeno attinto a livello degli alveoli polmonari, e fornisce i nutrienti assorbiti a livello dei villi intestinali ed elaborati a livello epatico.
Il sangue preleva pure i materiali di rifiuto, e li elimina poi tramite il sistema escretorio (rene, pelle e polmoni).
Il sangue umano è un sangue di tipo fruttariano, e dunque alcalino, non acido come nel caso degli animali carnivori ed onnivori.
Alcalinità del sangue umano e interventi protettivi del sistema immunitario
Il pH del sangue arterioso può variare tra i valori di 7.35 e 7.45, e il pH del sangue venoso da 7.31 a 7.41. Il pH delle urine può andare da 4.60 a 8.00, toccando valori di intensa acidità.
Proteine animali, ed anche cibi cotti in genere, sono estremamente acidificanti ed offensivi nei confronti del sangue umano, per cui provocano l’intervento protettivo di emergenza del sistema immunitario, che provvede a creare dei tamponi alcalini (calcio buono, ovvero osseina) per scongiurare l’acidificazione che sarebbe altrimenti letale per il corpo umano, in quanto bloccherebbe la differenza di potenziale elettrico disattivando e bloccando tutte le reazioni e gli scambi bioelettrici che avvengono a ripetizione dentro il nostro organismo caratterizzato da sistematica bipolarità.
L’insidia delle proteine animali che acidificando portano pure all’osteoporosi
In questo modo ci si salva dal guaio maggiore dell’acidificazione del sangue, ma si cade comunque nel guaio, minore ma non troppo, della decalcificazione interna delle ossa, chiamata osteoporosi, tipica delle popolazioni che bevono latte e mangiano formaggi, carni e pesce, tutte sostanze fortemente acidificanti (sconosciuta invece tra le genti crudiste e vegetariane del pianeta).
Come può essere che il latte causa osteoporosi, se è ricco di calcio ?
E’ semplicemente una questione di non assimilabilità, legata al fatto che l’essere umano svezzato non è più un lattante e non è mai stato figlio della mucca.
La formazione dei globuli rossi o eritropoiesi, e l’emoglobina che colora di rosso i globuli
L’eritropoiesi o emopoiesi è il termine usato per il processo di formazione dei globuli rossi nel sangue.
E’ regolato da una glicoproteina (eritropoietina o EPO, prodotta dal rene) che è sensibile ai livelli di ipossia (carenza di ossigenazione) dei tessuti.
Alcune cellule specializzate del rene sono dotate di sensori, e rilevano le carenze di ossigeno, facendo aumentare la secrezione di eritropoietina che a sua volta fa aumentare la suddivisione cellulare che dà origine a nuovi globuli rossi e aumenta la sintesi dell’emoglobina.
L’emoglobina (Hb) è la proteina colorante dei globuli rossi, e serve di base agli scambi respiratori legandosi labilmente con l’ossigeno e formando ossiemoglobina.
L’eritropoiesi coinvolge la presenza di fattori di crescita (auxoni) e di sostanze nutritive tipo il ferro, la vitamina B9 (folati) e la B12.
Il ruolo di midollo e rene. L’equilibrio dinamico tra produzione e distruzione eritrociti.
Il mantenimento dei valori normali di globuli rossi e di emoglobina si basa su un equilibrio dinamico tra produzione e distruzione degli eritrociti, ed è influenzato dalle condizioni del midollo osseo (che assieme al rene costituisce la coppia di organi emopoietici dell’organismo), dalle cellule staminali (progenitrici dei globuli rossi), dalla normalità dei processi di proliferazione e di distruzione cellulare (ovvero dallo stato di salute generale) e dallo stato funzionale della milza e dei nodi linfatici.
Tale mantenimento dipende in altre parole dall’equilibrio tra il tessuto mieloide (midollo osseo e cellule da esso generate che sono gli eritrociti, le piastrine, i granulociti e i monociti, ovvero i globuli bianchi) e il tessuto linfoide (timo, linfonodi, milza e cellule derivate che sono i linfociti B e T).
I soggiorni in alta quota stimolano la produzione di eritropoietina, ed hanno dunque valore curativo.
I vasi linfatici e i vasi chiliferi scoperti dal medico italiano Gaspare Aselli
La linfa è la sostanza fluida o il liquido interstiziale che imbeve i tessuti.
I vasi linfatici sono canali di diverso calibro che raccolgono la linfa nei nodi linfatici e la comunicano al sistema sanguigno.
Tali canali funzionano a senso direzionale unico, per cui la linfa si riversa nel sangue ma non può refluire nei canali linfatici.
Il chilo è un liquido lattiginoso contenente le sostanze assimilabili derivate dai cibi.
I vasi chiliferi assorbono il chilo dall’intestino tenue e lo trasportano nel canale toracico, da dove passa nel sangue.
Sia i vasi linfatici che i vasi chiliferi furono scoperti dal medico anatomico Gaspare Aselli (1581-1626), che insegnava all’Università di Pavia.
Le indagini mediche per capire il grado ed il tipo di anemia di un paziente
Per stabilire il tipo di anemia, la diagnostica medica prevede 10 capisaldi dell’indagine anamnesica:
1) Epoca insorgenza sintomi, studio degli episodi più significativi.
2) Ereditarietà (sferocitosi del Nord-Europa, falcitosi Africana e talassemia Mediterranea).
3) Segni di emolisi (distruzione di globuli rossi), con feci e urine scure.
4) Segni di sideropenia e di ferritina bassa (lesioni ungueiali da fragilità, o lesioni labiali tipo ragadi)
5) Segni di deficit da vitamina B12 e da vitamine gruppo B nell’assieme (lingua piatta, senza papille e con bordi arrossati, che evoca la glossite atrofica di Hunter, ovvero uno stato infiammatorio.
6) Abitudini di vita, carenze alimentari, abuso di alcol e malassorbimento conseguente dei folati B9.
7) Malattie croniche associabili allo stato anemico.
8) Neoplasie attinenti il tessuto midollare.
9) Interventi chirurgici che abbiano reso precario l’assorbimento di valori vitaminici importanti.
10) Sanguinamenti (verificabili con esame feci e urine) e flusso mestruale femminile.
Definizione di stato anemico
L’anemia è una evidente situazione di povertà del sangue, con pallore cutaneo, ittero, stanchezza, capogiri, tachicardia, asma, difficoltà del respiro in condizioni di sforzo (e anche a riposo se l’anemia è grave).
Nell’anemia c’è un numero insufficiente di globuli rossi, soprattutto quelli di nuova produzione, chiamati reticolociti, che formano in genere l’1-2% dei globuli rossi totali.
Nell’anemia c’è una riduzione del livello di emoglobina Hb a livelli inferiori a 13 g/dl per i maschi e di 12 g/dl nelle femmine.
La differenza di concentrazione Hb nei maschi è dovuta alla maggior presenza di testosterone, potente ormone anabolico androgeno che stimola l’eritropoiesi e la formazione di nuovi globuli rossi.
Le soluzioni invasive e rapide della medicina allopatica
Mentre si scrive e si dice molto sull’anemia, mentre si fanno distinzioni e catalogazioni dettagliate a iosa, assai poco di veramente valido esiste in fatto di terapie efficaci e risolutrici.
Al punto che, tanto per fare un esempio, per i pazienti che tendono a varie forme di leggera leucemia, ed anche per quelli affetti da anemia mediterranea o talassemia, si parla delle trasfusioni di sangue come dei soli rimedi possibili.
Occorre riconoscere che a questo mondo c’è troppa gente messa piuttosto male, e che la voglia medica di risolvere velocemente certe situazioni porta a cercare soluzioni estreme.
Il corpo si riequilibra e non va contro se stesso, se gli diamo modo di funzionare
Personalmente, da filosofo igienista e naturalista, tendo a non demordere in fatto di ottimismo, in ossequio al principio secondo cui finchè c’è vita c’è speranza, ed anche in ossequio a quello per cui il corpo non va mai contro se stesso, a patto di metterlo in grado di funzionare, a patto di metterlo nelle condizioni giuste.
Le cure e le terapie particolari per le diverse decine di forme e di varianti anemiche sono sicuramente materia di stretta competenza medica.
Tratto dagli scritti di: Valdo Vaccaro (Igienista) – valdovaccaro.com
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Scoperta nelle barbabietole una proteina simile all’emoglobina umana – 28/12/2014
Gli scienziati studiano la sua compatibilità con gli animali, per creare un sostituto artificiale del sangue.
L’unica fonte di approvvigionamento di sangue è l’uomo per questo è importante la donazione . Ma forse in un futuro non troppo lontano si potrà dire grazie ad una barbabietola da zucchero per aver salvato una vita. Una strategia promettente per la scarsa disponibilità di sangue e derivati, problema ancora attuale nonostante gli appelli degli esperti, potrebbe infatti arrivare da una pianta: nella comune barbabietola da zucchero si è scoperta una versione vegetale dell’emoglobina.
Un team di scienziati svedesi ha scoperto che una proteina della pianta commercialmente usata per estrarre lo zucchero potrebbe usata come “sostituto” del sangue. Nelida Leiva, a capo della ricerca condotta dalla Lund University e pubblicata sulla rivista Plant & Cell Physiology, ha confermato che la proteina della barbabietola ha una struttura simile per il 50-60% all’emoglobina umana deputata al trasporto di ossigeno verso tutti i tessuti. Lo studio prende le mosse da fasi di ricerca precedenti riportate sulla stessa rivista.
Le trasfusioni di sangue sono necessarie in situazioni di emergenza, come gravi incidenti, ma anche per gli interventi chirurgici e il trattamento di malattie spesso croniche, tra cui anche i deficit di emoglobina nel sangue. Il passaggio successivo sarà quello di testare la proteina vegetale sui maiali per valutare la sua compatibilità con organismi animali viventi. Entro i prossimi tre anni gli scienziati si augurano di poter sviluppare un modo per ”impacchettarla” in una forma che sia compatibile anche con il tessuto umano.
Tratto da: ok-salute.it