OMEOPATIA ed ALLOPATIA, punto di incontro
(By Alessandro Perra) – Dip. Scientifico Guna
http://www.homeoint.org/books3/kentlect/index.htm
Studi Scientifici che ne provano l’efficacia:
http://www.guna.it/C_Common/Download.asp?file=/doc/pdf/Studi_low.pdf
Per apprezzare l’omeopatia occorre conoscerne davvero tutti i segreti:
Nel 2002, l’Omeopatia è stata definita atto medico dalla Fnom-Ceo, Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
I medicinali omeopatici sono considerati farmaci da un Decreto dello Stato Italiano (D.L. 185 del 1995) e regolamentati dal testo Unico del farmaco (D.L. 219/2006 24 Aprile 2006).
Il medico omeopata è un medico a tutti gli effetti. Infatti anche noi sanitari che ci occupiamo pure di omeopatia, oltre che di allopatia o medicina convenzionale, abbiamo dovuto, naturalmente, frequentare sei lunghi anni di Università, conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia, l’abilitazione alla professione, l’esame di Stato, chiedere ed ottenere l’iscrizione all’Ordine Professionale.
Ricordo ancora l’emozione provata nel ricevere l’Attestato di abilitazione alla professione medica. Più che mai in quel momento, si radica in ogni neo-dottore, la consapevolezza della responsabilità che, in prima persona, sta per assumersi sia ambito fisico che morale, nel seguire e capire il cammino personale di ogni paziente naturalmente.
So che è doveroso tenersi, in ogni professione, aggiornati e cercare sempre nuovi strumenti nuovi in quanto sino ad un certo momento, a noi sconosciuti.
Tutto ciò che è sconosciuto è sospetto. È faticoso conoscere, anche se conoscere porta a capire. «Ci sono più cose tra cielo e terra, Orazio, che in tutta la filosofia» ci suggerisce Shakespeare.
Ho letto Hahnemman, l’ideatore dell’omeopatia, la legge fondamentale della quale è la «legge dei simili» già intuita da Ippocrate, il famoso medico di Coo che pose le basi della medicina scientifica.
Ero e sono sempre più convinta che più conoscenze si acquisiscono, più a fondo si può curare, ove possibile, il malato, quell’essere umano che si fida di noi e al quale, anche per questa ragione, dobbiamo profonda attenzione e rispetto.
Dopo l’iscrizione all’ordine dei medici mi è parso utile e corretto frequentare anche scuole di omeopatia, di omotossicologia, di floriterapia per conoscere argomenti dei quali si parla.
Qualsiasi terapia e filosoficamente, qualsiasi concetto, per venire valutati sia negativamente che positivamente devono essere seriamente studiati. Oggi pure gli attestati di frequenza alle scuole sopra nominate, sono nel mio studio medico perché, ove possibile, anche i farmaci omeopatici, sono utili e se prescritti «ad personam», decisamente efficaci.
L’ho verificato nella pratica o, come si suol dire, sul campo. Non si userà soltanto l’omeopatia per una patologia funzionale. Non si dimenticherà, certamente, l’efficacia della corretta prescrizione antibiotica né l’efficacia di una altrettanto corretta alimentazione o di ogni altro strumento terapeutico ove utili e indispensabili.
*Medico Chirurgo specialista in Omeopatia
Tratto da: il giornale.it
vedi: OMEOPATIA + Diagnostica in Medicina Naturale + Legge di Guarigione
Utilizzo della BioElettronica per qualsiasi sintomo che i medici impreparati della medicina ufficiale chiamano impropriamente “malattie”, per il ripristino della funzionalita’ dei neurotrasmettitori + Protocollo della Salute
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OMEOPATIA (By dott. E. Felisi, medico)
La Medicina Omeopatica si situa, nell’ambito delle Medicine non convenzionali, come disciplina sistematica, autonoma sul piano teorico, clinico, diagnostico e terapeutico ed è praticata da un numero sempre maggiore di medici in Italia e in Europa.
Essa si basa su un principio detto della “similitudine”. Tale principio prevede a stimolazione dei meccanismi di omeostasi alterati dalla malattia attraverso l’impiego terapeutico di sostanze, per lo più provenienti dal mondo vegetale, animale o minerale, aventi la capacità (dimostrata in via sperimentale o tossicologica) di determinare nell’individuo sano sintomi analoghi a quelli presentati dalla persona ammalata.
Tali sostanze sono state impiegate per la cura degli individui ammalati a seguito di un’ampia sperimentazione clinica che ha impegnato i medici omeopati negli ultimi 200 anni.
L’osservazione del principio della similitudine ha radici millenarie. Ne troviamo tracce nei poemi sanscriti, nella cultura persiana, nella Bibbia, per arrivare ad Ippocrate, Galeno ed Averroè. Bisognerà attendere Samuel F. Hahnemann, nato nel 1755, perché venga strutturato, codificato e diffuso e perché a questo principio venga affiancato l’uso delle diluizioni infinitesimali sottoposte a dinamizzazione.
Tra il 1800 e il 1900 l’Omeopatia, oltre che nei paesi di lingua anglosassone, ebbe notevole diffusione anche in Italia grazie a Ferdinando I di Borbone, a Papa Gregorio TV, a Re Carlo Alberto. Nei due secoli successivi al 1790, anno in cui Hahnemann utilizzò per la prima volta i “medicinali omeopatici”, ci sono state diverse interpretazioni dell’approccio clinico-terapeutico al paziente malato, basato sul principio di similitudine e sull’uso di medicinali dinamizzati a diverso grado di diluizione. Esse hanno determinato una graduale evoluzione della medicina omeopatica, in parte condizionata anche dalle successive scoperte della scienza medica convenzionale e della attenta ed equilibrata ricerca scientifica tesa a dimostrare l’attività farmacologica dei medicinali omeopatici e la loro validità terapeutica.
A seguito dell’evoluzione della medicina omeopatica si sono affermate in Europa e in Italia, così come in paesi extraeuropei Scuole differenti di Omeopatia.
Tutte le diverse scuole hanno comunque mantenuto il convincimento, supportato dai nuovi dati sperimentali, di due principi fondamentali dell’omeopatia:
– la ricerca del simile
– l’impiego terapeutico di sostanze a diverso grado di diluizione e dinamizzate, in passato denominate “rimedi omeopatici” e attualmente definite medicinali omeopatici.
Tutte le teorie scientifiche sviluppano nel tempo una revisione dei loro modelli applicativi, sulla base di nuove acquisizioni e nuove scoperte scientifiche che rappresentano la naturale evoluzione del sapere Umano.
Anche per l’omeopatia il progressivo sviluppo della ricerca scientifica ha permesso di elaborare nuove ipotesi esplicative dei meccanismi di azione dei medicinali omeopatici consentendo il trasferimento dell’azione terapeutica dal livello del simile, che affronta il paziente nella sua globalità funzionale, al livello del sintomo, che di quella globalità rappresenta una espressione anche momentanea, anche episodica ma sicuramente significativa. Queste considerazioni hanno consentito rilevanti cambiamenti anche sul piano applicativo della Medicina Omeopatica, cosicché l’omeopatia moderna ha vissuto una evoluzione che ha visto affiancarsi alla Scuola Unicista le Scuole Pluralista e Complessista.
La Scuola Unicista individua delle tendenze che fanno capo a scuole con dottrine filosofiche ben precise. I medici che vi fanno riferimento sono anche definiti tradizionalisti in quanto intendono cercare il farmaco unico, il “simile” per ogni quadro patologico del paziente. Vengono utilizzate alte o altissime diluizioni del medicinale indicato e la ripetizione della somministrazione avviene solo dopo molti giorni ed in condizioni particolari. Solo il medico, con un’attenta analisi dei sintomi e delle loro variazioni, può prescrivere il medicinale e stabilirne la frequenza di assunzione.
Questo tipo di Scuole si sono sviluppate in preferenza nei paesi anglosassoni e in Sud America.
La Scuola Pluralista oltre alla ricerca del medicinale più simile al paziente (simillimum) conferisce molta importanza, per la prescrizione terapeutica, allo studio della Diatesi (intesa come il modello reattivo globale di un soggetto verso i diversi agenti patogeni) e della Costituzione (l’insieme delle caratteristiche psicosomatiche tra loro correlate).
La Scuola Pluralista inoltre prevede l’impiego di medicinali omeopatici per uso solo sintomatico, prescritti in diluizioni più basse di quelle utilizzate nella cura con il simile o il simillimum.
L’individuazione dei medicamenti diatesici e di costituzione avviene in modo più semplice rispetto al simillimum e pertanto questa modalità prescrittiva viene più rapidamente acquisita dai medici, che frequentano una scuola di omeopatia, rispetto alla più complessa prescrizione del simillimum. La loro prescrizione consente inoltre un’ampia estensione della medicina omeopatica a tutta l’età evolutiva, dal lattante all’adolescente, tant’è che sono straordinariamente numerosi i pediatri di famiglia o universitari o ospedalieri che praticano l’omeopatia di scuola Pluralista. Per contro essi possono avere un’azione più lenta e meno mirata.
Per questo motivo ad una terapia definita “costituzionale” o “diatesica” vengono per lo più associati uno o più medicinali omeopatici prescritti in basse diluizioni per una terapia cosiddetta sintomatica che può, qualora la situazione clinica del paziente lo richieda, consentire un rapido miglioramento della sintomatologia lamentata dal malato riducendo per conseguenza il suo disagio e consentendo pertanto una maggiore compliance verso la terapia che egli ha scelto di intraprendere.
A fianco e a completamento dei medicinali omeopatici definiti “medicamenti di fondo o di terreno” (Simillimum, medicinale costituzionale, medicinale diatesico) e dei “sintomatici” altri presidi terapeutici sono attualmente utilizzati dai medici omeopati di Scuola Pluralista. Essi sono il risultato di più recenti sperimentazioni cliniche o di nuove acquisizioni scientifiche.
Tra questi rivestono particolare importanza, in considerazione della frequenza di prescrizione e della efficacia terapeutica: i bioterapici, gli organoterapici nonché i fitoterapici e i gemmoderivati preparati secondo le regole di preparazione dei medicinali omeopatici sancite dalle Farmacopee.
Da quanto esposto è possibile evincere che l’omeopatia pluralista rappresenta una moderna evoluzione dell’omeopatia classica Hahnemanniana ed è oggi praticata da circa l‘80% d medici esperti in omeopatia in Italia, Francia e in altre nazioni europee.
Essa pur conservando nell’applicazione clinica il principio di base fondamentale dell’omeopatia, cioè la ricerca del simile o del simillimum, ha scelto di integrare l’atto terapeutico con l’eventuale prescrizione di uno o più dei presidi terapeutici sopra definiti con l’intento di realizzare ulteriori sinergie terapeutiche per ogni singolo individuo malato. Questo tipo di scuola si è sviluppata prevalentemente in Francia, nei paesi Francofoni ed in Italia.
La Scuola Complessista prevede la somministrazione di un insieme di medicamenti a bassa diluizione con un notevole tropismo d’organo ed affinità sintomatologiche.
Spesso i medicinali vengono mescolati tra di loro con diversa dinamizzazione.
Nella formulazione del medicamento complesso si tiene conto sia della legge di similitudine sia della diagnosi nosografica. In pratica si considerano sia la diagnosi classica della malattia, sia la responsabilità di intossicazioni progressive, di blocchi della reattività della degenerazione mesenchimale. In questa scuola i medicinali omeopatici vengono utilizzati con vie di somministrazione alternative a quella orale (iniettiva, rettale) sfruttando altre vie di assorbimento dell’organismo.
La tendenza allo studio dell’alterazione funzionale dell’organo, la concezione di intossicazione, di blocco di degenerazione mesenchimale tipica del pensiero omeopatico tedesco ha dato origine ad un ulteriore metodica terapeutica: la Omotossicologia. che ha ricevuto contributi sperimentali soprattutto in Germania ed Austria.
Non può sfuggire come questi approcci terapeutici diversificati su più livelli (eziologia, sintomo, funzione, individuo) vengono più facilmente incontro alle esigenze pratiche del medico formato alle facoltà Universitarie, e ciò spiega l’affermarsi di questi moderni modelli applicativi della Medicina Omeopatica che non si pongono in contrasto con la Medicina Convenzionale prevedendone, invece, l’impiego in precise situazioni cliniche.
L’insieme dei risultati delle ricerche scientifiche in omeopatia, in gran parte positivi, pubblicati da Centri di Ricerca e da Università famose, contribuisce a portare la medicina verso un maggior grado di pluralità e complementarità fra gli approcci terapeutici, favorendo il dialogo tra la comunità dei medici convenzionali e quella dei medici esperti in omeopatia.
Attualmente gli ambiti in cui viene più utilizzata sono la pediatria, l’allergologia, le malattie psicosomatiche, le infezioni ricidivanti delle prime vie aeree e la dermatologia.
I medici omeopati moderni sono molto attenti al progresso scientifico, sia convenzionale sia non convenzionale, essi credono che la medicina sia una e che essa possieda numerosi strumenti terapeutici che in precise situazioni cliniche possono agire anche in maniera integrata.
I medici che in Italia, nell’ambito della loro professione medica convenzionale, hanno scelto di acquisire una delle discipline terapeutiche fondate sull’impiego dei medicinali omeopatici, come sopra individuati e descritti, desiderano qualificarsi come medici esperti in “medicina integrata”. Essi in numero progressivamente maggiore si stanno raccogliendo nella Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata la quale ha assunto come propri compiti statutari la diffusione di tutte le metodiche terapeutiche basate sulla prescrizione dei medicinali omeopatici nonché o scambio culturale con la medicina convenzionalmente intesa.
L’integrazione tra la medicina convenzionale e le varie discipline mediche, che prevedono la prescrizione di medicinali omeopatici, ha il preciso intento di rispondere nella maniera più ampia possibile alle richieste di salute di tutti gli individui ammalati.
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Luc Montagnier e l’Omeopatia
Ecco l’ intervista davvero notevole recentemente pubblicati sulla rivista Science (24 dicembre 2010) al virologo francese e premio Nobel dottor Luc Montagnier che descrive il suo ultimo lavoro che ha implicazioni significative sulla omeopatia.
Questa ultima intervista esprime l’alto rispetto che ha il dottor Montagnier per la medicina omeopatica e le sue preoccupazioni circa il “terrorismo” contro di lui e altri validi ricercatori da parte degli scettici non adeguatamente informati. Montagnier fa la seguente forte dichiarazione riguardo ‘ omeopatia e le dosi omeopatiche : “Non posso dire che l’omeopatia funzioni. Quello che posso dire ora è che le alte diluizioni funzionano. Le alte diluizioni di qualcosa, non sono nulla. Sono strutture di acqua che imitano le molecole originali.” Inoltre, Montagnier si riferisce al dottor Jacques Benveniste, lo scienziato francese che condusse una ricerca sulle dosi omeopatiche, come un “moderno Galileo”.
Luc Montagnier aveva recentemente affermato di avere le prove sperimentali che conferirebbero basi scientifiche all’omeopatia. L’omeopatia è una disciplina per la quale certe sostanze, se estremamente diluite e successivamente sottoposte a “dinamizzazione” (le fiale contenenti la diluizione devono essere agitate con un procedimento detto “succussione”) sono efficaci nel trattamento di un ampio spettro di patologie. Ma dal punto di vista chimico, la diluizione è talmente alta che alla fine del processo non rimane nessuna molecola. Da un certo punto in avanti, non si fa altro che diluire acqua con acqua.
Per dare un’idea delle proporzioni una diluizione omeopatica tra le meno estreme equivale a una goccia nell’Oceano Atlantico: un paradosso che sarebbe però spiegato dall’ipotesi della memoria dell’acqua, secondo la quale l’acqua sarebbe in grado di conservare il ricordo delle sostanze da cui è attraversata.
Montagnier in un ‘intervento intitolato “Nano elementi dai microrganismi” affermò:”
I miei studi sul virus dell’AIDS mi hanno portato ad avvicinarmi alle idee di Benveniste”. Montagnier poi spiega: “Quando una sospensione di micoplasmi è filtrata attraverso filtri di porosità compresa tra 20 e 100 nm (notevolmente più piccoli della taglia media dei micoplasmi), il filtrato ottenuto è apparentemente sterile se coltivato in un terreno sintetico o analizzato con PCR DNA. Ma se il filtrato sterile è posto in incubazione con linfociti T umani (precedentemente testati come indenni da infezione da micoplasma), dopo due o tre settimane si osserva la ricomparsa di micoplasmi con tutte le loro caratteristiche, anche se il filtrato è portato alla milionesima diluizione”.
L’interpretazione del fenomeno che Montagnier propone è che le nano strutture che esistono nel filtrato contengono ciascuna un frammento dell’informazione genetica e possono in questo modo ricostruire l’insieme del genoma infettivo con l’aiuto delle cellule eucariote. Questa ipotesi ha spinto Montagnier a studiare la natura di queste nano strutture e così a scoprire un altro fenomeno curioso: la generazione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza (tra 1.000 e 5.000 Hertz) da parte di specie batteriche e di virus in diluizioni acquose appropriate. Batteri patogeni classici come coli, stafilococchi, streptococchi, micoplasmi ed alcuni virus sono sorgenti di queste strutture che emettono segnali elettromagnetici. I segnali sono quasi tutti simili, anche se una analisi più raffinata rivela differenze di specie. Il plasma di persone cronicamente infette dagli stessi agenti patogeni emette segnali simili.
Quale eco hanno avuto queste riflessioni sorprendenti ?
L’omissione come tagliente arma di disprezzo.
Il Dott. Francesco Marino, medico omeopatico della FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e Medici Omeopatici) afferma: “Standing ovation per questo scienziato, che ha il coraggio delle proprie idee e le difende con coerenza !
Montagnier non è certo il primo a scoprire ed affrontare sfide e paradossi dell’ Omeopatia, in particolare la questione delle alte diluizioni, che l’ormesi non può spiegare. Potrebbe godersi la pensione ed i frutti del suo enorme lavoro, farsi i fatti suoi e far finta di niente, come tanti suoi colleghi. E invece mette tutto in discussione per sostenere la plausibilità dell’ Omeopatia, senza pregiudizi. Come Louis Rey, Elia e altri (senza dimenticare il povero Benveniste) ha dimostrato, con dati incontrovertibili alla mano, che le alte diluizioni non sono il Nulla ma che, al contrario, potrebbero aprire filoni di ricerca in grado di rivoluzionare il corso della Scienza.
Come altri prima di lui, ha trovato uno dei punti deboli su cui si fonda il paradigma meccanicistico e sa bene che su questa foglia di fico sono stati costruiti imperi economici talmente potenti e persuasivi da decidere non solo il destino e l’ agenda della scienza moderna ma, soprattutto, i profitti aziendali e le carriere di universitari, ospedalieri, amministratori, politici, etc.: ancora una volta, è l’Economia a dettare le regole del gioco, fissando la “piramide gerarchica” degli interessi e delle priorità.
L’Omeopatia avanza, nonostante tutto, per cui va fermata ad ogni costo: attraverso leggi speciali, il discredito scientifico, le campagne diffamatorie, il tutto abilmente orchestrato dai media “schierati”. Le sue prese di posizione irritano l’establishment perché vengono da uno dei più stimati scienziati viventi. Non resta che augurarci che dalla comunità accademica altre voci si levino in favore delle sue tesi e che l’ esempio dato da Montagnier trovi ulteriori riscontri.”
Il dott. Montagnier all’età di 78 anni dopo aver ricevuto il premio Nobel nel 2008 per la scoperta dell’ HIV si allontana dal “terrorismo intellettuale” (così viene definito dalla rivista Science) per assumere la direzione del nuovo Istituto di Ricerca dell’Universita di Jiaotong a Shanghai dove potrà continuare ad approfondire gli studi che hanno provocato uno shock a molti scienziati.
Sostiene che i Cinesi abbiano una maggior apertura mentale (o probabilmente, penso io, meno pregiudizi e maggior lungimiranza) e all’intervistatore che gli chiede se non teme di scadere nella pseudoscienza risponde:
No, perchè non è pseudoscienza. Non è ciarlataneria. Sono fenomeni reali che meritano studi ulteriori.
I veri scienziati come Montagnier che hanno il coraggio di andare contro il parere di tutto il mondo accademico in terreni inesplorati meritano grande rispetto.
Tratto da: olikos.org
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Lettera ai miei Pazienti – Marzo 2015
Carissimi, dopo l’ultimo attacco all’Omeopatia, sferrato da illustrissimi scienziati australiani, e dopo gli attacchi ai medici che guardano i vaccini con occhio critico, da parte dell’establishment, per la morte di una bambina non vaccinata per il Morbillo (piccolo morbo), ho deciso di autodenunciarmi.
Poco mi interessa che gli omeopati australiani abbiano già fatto il pelo e contropelo ai loro studi e siano passati al contrattacco, ridicolizzando il loro approccio “scientifico”:
http://www.homeopathyoz.org/images/news/Open_response_letter_by_AHA_to_NHMRC.pdf : avendo forte senso di autocritica, ed essendo dunque auto-munito, io mi autodenuncerò, mi autocondannerò, e mi autopunirò.
Mi autodenuncerò all’Ordine, all’Assessore alla Sanità, al Ministero e all’OMS, nonché ai Carabinieri, alla Polizia e al Tribunale della Santa Inquisizione, al CICAPPP, al Check-Up, al Make-Up, a Suor Cristina di The Voice e perfino a Piero Angela e Bruno Vespa, ma prima mi premeva denunciarmi a voi, cari colleghi, per aver tradito ignobilmente il Giuramento di Ippocrate (anzi, no, scusate, ora che ci ripenso, questo in verità non ce l’hanno fatto fare; non è più di moda da un bel po’, ma come meravigliarsene: hanno tolto anche Semeiotica dagli esami universitari, figuriamoci il perder tempo coi giuramenti…!).
Per un attimo ho vagliato l’ipotesi, in vero, che (trovandosi agli antipodi, e dunque a testa in giù rispetto a me, e quindi col sangue alla testa) quegli “scienciati” abbiano scritto esattamente il contrario di quella che è la verità, di quella che ormai risulta persino al Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, ad Emilio Del Giudice, ed a mille e mille altri ancor prima di loro (J. Benveniste, direttore delle ricerche all’Istituto Nazionale Ricerche Mediche di Francia, in primis) ma poi mi son detto che debbono aver ragione loro.
Come potrebbero mai sbagliare, infatti, degli scienziati veri e propri ?
Chi sono io (pur abbeverandomi quotidianamente ad altre fonti, da me ritenute – ormai ingiustamente – assolutamente valide e attendibili) per dire che loro sono nel torto o in malafede ?
Come ho mai potuto credere alla bontà delle cure omotossicologiche che pratico da quasi trent’anni, con vostra discreta soddisfazione ?
Ma, soprattutto: come ho potuto mettere a repentaglio la salute vostra e dei vostri bambini sottraendoli alle più giuste, sicure, atossiche ed efficaci cure allopatiche ?
E, nientepopòpopòpopòdimeno (scusate, ho omesso un popò), consigliarvi di informarvi meglio sulle vaccinazioni prima di effettuarle, o di farvele almeno effettuare una sola alla volta ?
Come ho potuto essere così imbecille da credere alle affermazioni di Thomas Jefferson, Responsabile del Settore Vaccini della Cochrane, che dice che l’anti-influenzale non serve a un cazzo e che addirittura “NON ESISTONO le COSIDDETTE CATEGORIE a RISCHIO”, e afferma pure che “SOTTO ai DUE ANNI i VACCINI ANTI-INFLUENZALI SONO ACQUA FRESCA” ? ….Deve aver sbroccato anche lui, poverino…!!!
Devo aver subito un abbaglio, o forse un sortilegio malefico da qualche seguace di Hannemann, di Reckeweg, o di Bach: non so, ma dev’essere andata così !
O, forse, una mia precisa propensione a delinquere, colpevolmente trascurata anche dai miei genitori, deve essere iniziata sin da piccolo: in effetti, quando giocavamo ai cowboys, volevo sempre fare il bandito; lo trovavo più divertente, anche perché quando lo sceriffo mi sparava, rispondevo sempre che non mi aveva preso, o che mi aveva solo scalfito…!
Pensavo fosse cosa innocente, allora, ma – ahimè ! – dovrò rivedere anche questi oscuri e tremendi aspetti della mia infanzia…
Qualche Streptococco, qualche virus, qualche fungo e un bel po’ di parassiti ce li siamo tolti di dosso, questo è pur vero, ma ci sono degli studi cino-franco-italioti che dimostrano chiaramente che anche gli Streptococchi ed altri germi sono animaletti molto suggestionabili, e che dunque risentono anch’essi dell’effetto placebo…
Fatto sta che, per l’appunto, stando agli infallibili verdetti dei Pitechi australiani, per quasi 30 anni vi ho presi in giro, ho abbagliato anche voi, vi ho (sia pure involontariamente) raggirati, turlupinati, ciarlataneschissimissimissimamente imbrogliati, sottoponendovi a cure IMPOSSIBILMENTE efficaci per definizione…
Meglio i farmaci chimici: ora – grazie a quei grandissimi uomini di scienza – finalmente non ho più dubbi !
Mi adeguerò alle linee-guida, ai protocolli, ed alle prassi più scientifiche, metterò anch’io l’antibiotico come “copertura” a chi ha l’Adenovirus, il VRS, l’Epstein-Barr, gli Orecchioni, la Varicella, il comune raffreddore e pure i geloni, nonché anche un bel cortisonico a chi, oltre che per queste patologie notoriamente batteriformiche, mi arriva per una reazione vaccinale o una sepsi (chi se ne frega se anche la casa produttrice deve attestare per iscritto che “non va somministrato in caso di sepsi e dopo somministrazione di virus attenuati” ?).
E dirò anche alle mamme che, in allattamento, possono mangiare di tutto “perché l’ha detto l’Espgan !!” (fregandomene del fatto che l’EPIGENETICA ci dice che, per una giusta salvaguardia del feto e del bambino, la mamma dovrebbe rispettare un certo tipo di dieta addirittura da 6 mesi prima della gravidanza, e non solo in gravidanza e allattamento….
Vuoi mettere, adeguarmi ai Protocolli ? La Scienza sarà finalmente dalla mia parte, come io dalla Sua, e così diventerò anch’io, d’amblée, un Uomo di scienza, e non sarò più sopportato dai miei colleghi come il pepe nel naso (o più a Sud-Ovest) !
Infatuandomi vanamente della Medicina Cinese, credendo all’esistenza dei Meridiani e dei punti di agopuntura (stupidamente ora validati anche dall’OMS), e delle teorie di Schimmel sulla Medicina Funzionale, vi ho indotti a credere che un vostro mal di testa dipendesse dalla colecisti o dallo stomaco, che il vostro dolore al gomito dipendesse dal tenue, che le cicatrici possono essere “attive”, ovvero creare problemi quando interrompono i decorsi dei Meridiani, e altre scempiaggini del genere.
Per non parlare dell’aver creduto come uno scemo all’esistenza dei Chakra !!! In virtù di questo (potrete mai perdonarmi ?) ho iniziato poi a parlarvi anche di Anima: ma che cazzo c’entra l’Anima con la Mente e col Corpo ?!?
D’accordo, la medicina ufficiale ha da poco scoperto (quando si dice “il progresso” !) la Neuro-Psico-Endocrino-Immunologia (che i Cinesi conoscevano oltre 5.000, e i Veda oltre 10.000 anni fa), ma come ho fatto solo a pensare che pure l’Anima possa trovare diritto di esistenza nei discorsi sulla salute e di considerazione nella genesi delle “malattie” ??? PAZZO, SI’ !!! Devo essere diventato proprio pazzo !!! Dirvi che ci si può curare con le Frequenze…!
E le Geopatie, poi ? Credere e indurvi a credere che i cellulari e i wi-fi facciano malissimo, dirvi talora di buttare il forno a microonde e far controllare da esperti del settore le vostre abitazioni, suggerirvi rimedi omeopatici e protezioni contro questi “fantasmi” !?!
No comment !
Con molto altro, in realtà, ho fornicato, amici, leggendo perfino Roy Martina, Gregg Braden, e partecipando ai seminari di Brian Weiss sull’ipnosi regressiva (roba da gonzi !), ma purtroppo tant’è, e non posso che piangere sul latte versato, pur rinnovandovi le mie più autentiche e sincere scuse, autoflagellandomi pubblicamente, e cospargendomi il capo di cenere: oggettivamente, negli anni, pecca di qua, fornica di là, mi ero inconsapevolmente del tutto deGarattinizzato (perbacco, però: anche lui, che cavolo !!! Non mi ha mica aiutato, quando lo hanno scoperto che fornicava al contrario, curandosi con l’Omeopatia in Francia !!! ). Comunque, un incosciente, ecco cosa ero diventato per seguire queste brutte compagnie !
Ho agito peggio dei vivisezionisti ! Vedete: il fatto che moltissimi di voi siano sopravvissuti, e che altrettanti siano addirittura usciti bene da patologie di ogni genere e grado è stato per certo – MI TOCCA AMMETTERLO – puro caso, pura fatalità, puro (direbbe il Sommo Poeta) buco di culo, da parte sia vostra che mia ! Sono stato, come tanti Colleghi omeopati, uno che cura col nulla, carpendo con la malafede la vostra fiducia.
L’Omeopatia non può funzionare, figuriamoci l’Omotossicologia, o l’Isoterapia (se lo hanno detto loro dev’essere così, e se è vero che non è giusto criticare l’operato del Sommo Pontefice, non è giusto nemmeno criticare quello dei Sommi Sacerdoti) !!!
Da parte mia, le colpe – ahimè ! – non finiscono ancora: sempre a causa di qualche maleficio o dei criminosi giochi infantili (ne sono ormai certo), ho iniziato a ingannarvi (ma non l’ho fatto apposta, lo giuro) anche con la Fitoterapia, la Floriterapia, l’Oligoterapia e altre cazzate del genere (ne prendo rigorosamente e definitivamente le distanze, se pur con colpevole ritardo nei vostri confronti !).
Ho addirittura tenuto delle conferenze per spiegarvi quella che (“impropriamente” secondo Del Giudice, “riduttivamente” secondo il sottoscritto) viene definita la “Memoria dell’Acqua”, e a parlarvi di Biofotoni e di Energie Sottili.
Ma come ho fatto ? Potrete mai perdonarmi per avervi messo in testa simili medievali cazzate ?
Che lo affermi anche Montagnier è solo un dettaglio: dev’essere impazzito pure lui, e poi ha la sua età…!
Ho anche fatto parte, udite udite, di AsSIS… la nota Associazione segreta Sovversivi Italiani Scassapalle, del Dott. Serravalle (mannaggia ! Scusa, Eugenio, la rima è del tutto casuale, giuro anche su questo)…
Mi tocca redimermi, rieducarmi, resettarmi, riGarattinizzarmi, riwikipedizzarmi, tornare a credere anche all’“Effetto chiave-toppa” e al fatto che (come ci insegnano nelle migliori università e nei TG) il Padreterno ci ha dotati di un DNA che è, per il 98%, un “DNA SPAZZATURA”, come lo definiscono i più eminenti scienziati e i genetisti più avanzati, e non un magnifico ed avanzatissimo solenoide che svolge funzioni di ricetrasmittente di strabiliante potenza e precisione come dice Popp.
Anche sul “chiave-toppa”, in effetti, mi tocca dirlo, faccio davvero fatica a credere che una cellula che deve effettuare 7.000 reazioni al secondo le effettui così, un po’ “a testa di cazzo”, se vogliamo, e non grazie ad un controllo cibernetico e al “rumore di fondo” e alla regia dei Campi elettromagnetici dei Domini di Coerenza dell’Acqua di Del Giudice (anche perché abbiamo 75.000 Miliardi di cellule, Dio bonino !!!), ma pazienza: qualche dogma la vera scienza deve pur averlo, sennò che vera scienza è ?!?
E’ “vera” a prescindere, proprio perché si può permettere tutto, no ?
Oddio !!! Mi sovviene però una riflessione !
Se avete comunque seguito i miei consigli e le mie cure, perdonatemi, amici carissimi, ma quantomeno un po’ coglioni lo siete stati anche voi: come avete potuto non accogliere unicamente le raccomandazioni quotidiane dei Sommi Sacerdoti in TV e sui giornali, in Radio e su Internet, quelle giuste, ovviamente, quelle che vi mettevano e vi mettono in guardia contro quei delinquenti di Omeopati come me, che invece vi dicono che ci si può curare anche senza farmaci chimici sintetici, o addirittura andare dagli Osteopati e dai Chiropratici, e che state gonfiando i vostri figli e voi stessi come vitelloni da carne con antibiotici, cortisonici, antistaminici, vaccini, cibi spazzatura ed altre ottime cose ? Un po’ ve la siete voluta…!
Comunque, bando alle ciance: pur avendolo fatto involontariamente, faccio ammenda di tutti i miei comportamenti disonesti nei vostri confronti.
Il fatto che non vi abbiano arrecato danno mi rende felice, ma si sa: “L’OMEOPATIA E’ ACQUA FRESCA”, ora ne sono certo anch’io. Tutto il resto è Scienza.
Mea culpa ! Mea culpa !! Mea grandissima culpa !!!
By Massimo Pietrangeli (Homo Ereticus, medico Omeopata)