Liquido contenuto nel sacco amniotico con la funzione prevalente di proteggere l’embrione dai traumi di natura meccanica.
Esso riveste, oggi, un ruolo importante anche dal punto di vista diagnostico: la sua analisi consente, infatti, di valutare sviluppo e maturita’ del feto e il suo stato di benessere o sofferenza endouterina attraverso esami come l’amniocentesi e l’amnioscopia.
La quantita’ del liquido aumenta con il procedere della gravidanza, fino ad arrivare a un volume che -a termine- oscilla tra 500 e 1200 ml: variazioni della sua quantita’ vengono definite oligoidramnios (quando l’indice AFI e’ inferiore a 500 ml o la tasca massima e’ inferiore a 2 cm) o polidramnios (più di 2000 ml).
Si presenta, fisiologicamente, come un liquido limpido, opalescente, composto da: acqua (99%), proteine, lipidi, glicidi, sodio, potassio, calcio, ferro e cristalli di ossalati e urati. Tra i lipidi sono particolarmente importanti lecitine e sfingomieline, che entrano nella composizione del surfactant (*) polmonare fetale: dal loro rapporto e’ possibile valutare lo stato di maturazione dei polmoni del feto. La produzione del liquido amniotico dipende da una secrezione attiva da parte dell’epitelio amniotico, a una trasudazione dai vasi materno-fetali, a una diffusione tra l’ampia superficie di scambio decidua-membrane e infine a un’emissione di urina fetale gia’ a partire dalla 14a settimana di gestazione.
Tratto da: http://ok.corriere.it/dizionario/enc4373.shtml
(*) Surfactant: Tensioattivo e’ una complessa sostanza contenente fosfolipidi e una serie di apoproteine. Questo essenziale fluido e’ prodotto da cellule alveolari di tipo II, e le linee alveoli e bronchioli più piccoli.
Surfattante riduce la tensione superficiale in tutto il polmone, contribuendo così alla sua generale conformita’.
E ‘anche importante perche’ stabilizza gli alveoli.
Il liquido Amniotico e’ un liquido che si accumula nella cavita’ amniotica, negli embrioni umani, a partire dal dodicesimo giorno. Aumenta quantitativamente fino a circondare l’embrione e quindi il feto, eccetto che nel punto di inserzione del cordone ombelicale. (NdR: NON va tagliato appena dopo il parto !. )
La quantita’ di liquido, nella gravidanza umana, diminuisce lievemente dopo il settimo mese e al termine ne e’ presente circa un litro. Inizialmente la composizione e’ simile al plasma, ma si diluisce man mano che la gravidanza prosegue, probabilmente a causa dell’aggiunta di urina fetale. Il liquido deriva principalmente dalle membrane fetali e dal feto, ma possono svolgere un ruolo anche i fattori materni. Quando e’ di colore verdognolo contiene meconio
Tratto da: http://www.neonatologia-online.it/sapere/glossario/liq-amniotico.html
Il liquido amniotico costituisce l’ambiente nel quale il prodotto del concepimento cresce, si sviluppa e matura. Esso si modifica continuamente nelle diverse epoche della gravidanza in rapporto sia alle condizioni del feto che partecipa alla sua produzione ed al suo utilizzo, sia alla funzione di cellule, tessuti ed organi gravidici.
Il liquido amniotico riflette pertanto non solo il bilancio idrico e lo stato di salute fetale, ma anche l’attivita’ funzionale dell’unita’ feto-materna, rappresentando un complesso ecosistema in continua evoluzione che assolve ad importanti funzioni vitali per la crescita del feto fino alla sua completa maturazione.
Dalle osservazioni effettuate si e’ dimostrato che l’urina fetale e’ il maggior costituente del liquido amniotico.
I feti quindi si sviluppano in un sacco ripieno di questo liquido amniotico o falda. Le pareti di questo sacco sono formate da una membrana sottile ed elastica chiamata “Amnios” o “Sacco Amniotico“. Il liquido amniotico e’ costituito – per la maggior parte – da urina fetale.
Il liquido amniotico in cui il feto umano e’ immerso e’ quindi costituito da acqua cioe’ dal liquido amniotico + urina; il bambino “respira” continuamente fluido amniotico contenente l’urina. Il liquido amniotico e’ costituito da vari tipi di secrezioni: essudati ed urina fetale. In esso vi sono cellule di origine fetale: amniociti (dall’amnios) e cellule epiteliali di sfaldamento
La cavita’ amniotica e’ riempita di liquido chiaro simile all’acqua che e’ prodotto, in parte, dalle cellule amniotiche, ma che deriva principalmente dal sangue materno. La quantita’ di liquidi aumenta da circa 30 ml alla decima settimana di gestazione, a 350 ml alla 20esima settimana, fino a 800-1000 ml alla 37esima settimana.
Il liquido amniotico nelle prime settimane di gravidanza viene prodotto prevalentemente per filtrazione attraverso la placenta e la membrana amniocoriale. Successivamente, a partire dalla 14-16° settimana inizia ad essere significativa la diuresi fetale.
il liquido amniotico e’ quindi costituito prevalentemente da urina fetale; non e’ presente in una quota fissa e costante ma subisce continuamente delle variazioni, infatti e’ soggetto ad un quotidiano ;ricircolo: il feto lo deglutisce e poi lo emette urinando.
Quindi il bambino fa la pipì nel sacco amniotico e la sua pipì contribuisce a far aumentare la quantita’ di liquido amniotico…in un circolo chiuso fino al parto. Pertanto, a partire da quel momento il liquido amniotico e’ costituito essenzialmente dall’urina fetale.
Il liquido amniotico non deve essere considerato come un compartimento stabile, anzi, e’ in continuo ricambio: il feto lo deglutisce, e questo e’ molto importante perche’ esso aiuta lo sviluppo dei polmoni, del tratto gastroenterico e dell’apparato muscolo-scheletrico.
Durante i primi mesi di gravidanza, l’embrione e’ sospeso dal cordone ombelicale in questo liquido, il quale serve da cuscino protettivo.
vedi anche: http://www.ecografie3d.com/forum/viewtopic.php?t=438&f=4
http://books.google.it/books?id=yasYFe-IozkC&pg=PA459&lpg=PA459&dq=%22urina+fetale%22&source=web&ots=JgmbLQUMff&sig=L0w1KKqkQ8bb0YWpizTa9dCAoXE&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result
http://www.bambinoprogettosalute.it/download/atti/2003/relazioni4_cls.pdf