La MANNA è una sostanza zuccherina prodotta da alcune specie di frassino dalle proprietà lassative e sedative oltre ad essere un buon nutriente base.
La manna viene prodotta dagli alberi dopo il sesto anno di età e fuoriesce dal tronco, in seguito a punture di insetti o incisioni. All’aria si rapprende formando stallatiti bianco-giallastre lungo il tronco.
Il frassino da manna cresce spontaneo e viene coltivato nell’Italia centrale e meridionale, in Spagna e in Asia. Preferisce quindi un clima mediterraneo, suoli argillosi o calcarei
La manna era conosciuta dagli ebrei la bibbia la cita ed agli arabi già dal nono secolo (era volgare) e venne importata in Italia dalla Persia, prima di essere prodotta direttamente sulla penisola. La manna migliore, tuttavia, era quella prodotta in Sicilia a partire dal 1700.
I greci e romani la conoscevano con il nome di “miele di rugiada” o “secrezione delle stelle” dal carattere miracoloso. La manna è un ricavato della pianta frassino e un tempo era molto diffusa.
Veniva raccolta in diverse zone d’Italia come Sicilia, Calabria, Gargano, Beneventano, Molise, Lazio, nei boschi della Tolfa e nella Maremma toscana. Era una pratica familiare che venne poi sostituita dalla produzione del mannitolo di sintesi.
In Sicilia la coltivazione del Frassino è molto diffusa; addirittura in vasti territori è stata per secoli la coltura principale. Si riscontrano: il Fraxinus ornus rotundifolia, il Fraxinus ornus angustifolia, il Fraxinus fraxinaster oxyphylla, il Fraxinus fraxinaster australis, il Fraxinus fraxinaster excelsior.
Le varietà più comuni di Fraxinus ornus secondo i nomi dialettali Siciliani sono:
Addauro, Carabillò, Cicero, Comune, Marzudda, Minà, Nuzzendi, Pampinuta, Pizzuta, Quadraru, Taddaru, Titi, Ugghiantaru, Serracasale, Virdulidda; le varietà più comuni di Fraxinaster, sempre secondo i nomi dialettali, sono: Biancu o Nsiriddu, Dinarieddu, Favazza, Giarnu, Mennaru, Misciusu, Niuru, Riggina, Russu, Tardin, Tirichitolla.
La manna si produce nei vasi cribrosi del frassino soltanto se le condizioni ambientali sono favorevoli. Esso predilige clima arido e siccitoso, scarsa umidità ed escursioni termiche estive limitatissime. Teme l’umidità dell’aria e la pioggia, che non deve superare i 24 mm, da giugno a settembre.
Nella Bibbia è riportata anche una descrizione piuttosto accurata della manna. Per questo motivo l’ipotesi per cui fu proprio questa sostanza a salvare dalla morte per fame il popolo ebreo sembra piuttosto avvalorata.
Ebbene questo termine risalirebbe al linguaggio biblico e ad un preciso fatto che riguarda il popolo ebraico che fuggiva nel deserto guidato da Mosè ed inseguito dal faraone.
La fuga mise a dura prova la fiducia degli affamati che, nel momento di maggior risentimento, rinvennero fuori dal loro accampamento una sostanza nutriente e dolciastra che, molto probabilmente, doveva essere proprio la manna. L’etimologia della parola deriverebbe dall’ebraico Mân Hu che significa “che cos’è?” in riferimento all’episodio dell’Esodo biblico appena descritto.
Ad ogni modo il detto per cui “la manna dal cielo” simboleggia l’arrivo di un evento fortuito proviene proprio da questo episodio in cui gli ebrei arrivarono sani e salvi alla terra promessa e, soprattutto, a stomaco pieno.
La composizione della manna è davvero benefica per l’organismo umano ma le quantità dei nutrienti dipendono dal suolo, dall’età della pianta e dall’esposizione al sole.
Inoltre è leggera e facile da digerire per l’organismo, tant’è che stimola la diuresi e la regolazione metabolica del peso corporeo.
Viste le numerose proprietà terapeutiche la manna può essere impiegata per favorire la digestione o evitare lo zucchero in cucina.
Nello specifico può essere mescolata nel caffè, nel latte o negli infusi ed essere assunta pura per favorire la digestione o come lassativo.
Sicuramente è un elemento ideale per chi desidera depurarsi da un periodo di eccessi ma occhio a non esagerare con le dosi perché può diventare un potente purgativo!
Il mannitolo presente nella manna svolge un’azione blandamente lassativa. La manna è infatti impiegata principalmente per trattare la stipsi nei bambini e negli anziani.
La manna è inoltre utilizzata come espettorante ed emolliente, per calmare la tosse e trattare le bronchiti croniche e come integratore apportatore di sostanze nobili per l’organismo.
La manna si somministra sciolta in acqua o latte caldo. Il dosaggio è pari a 2-15 grammi per i bambini e di 20-30 grammi per gli adulti.
Va consumata per più giorni e la dose di assunzione deve essere variata in base agli effetti via via ottenuti (regolarità e consistenza delle feci).
E’ controindicata nelle occlusioni intestinali. In alcune persone sensibili, può provocare nausea e flatulenza.
Essa presenta una certa variabilità qualitativa e quantitativa dei principi attivi contenuti a seconda del tipo di terreno ove cresce la pianta:
Acqua. L’acqua è contenuta nella manna in percentuale dell’8-10%. La quantità d’acqua condiziona la conservabilità, il peso specifico, la densità, la cristallizzazione, la viscosità, l’indice di rifrazione e la qualità della manna. Se l’acqua supera il 12-13%, la manna va incontro sicuramente a fermentazione.
Glucosio e fruttosio. Compaiono entrambi nella manna in percentuale del 3-5%. Questi zuccheri semplici di pronta utilizzazione devono la loro azione all’attività osmotica ed al valore alimentare.
Saccarosio, destrina, amido. In percentuale variabile, sono comunque sempre presenti in quantità esigua. Il saccarosio è il comune zucchero da tavola, la destrina è un oligosaccaride di complessa struttura e di peso molecolare vario, l’amido è il polisaccaride più diffuso nel mondo vegetale.
Mannotriosio. È presente nella percentuale del 12-16%. È un trisaccaride di formula C18 H32 O16, composto da una molecola di glucosio e da due di galattosio, nelle quali si scinde per idrolisi.
Mannotetrosio, o Lupeosio, o Stachiosio. Si trova nella manna in percentuale del 6-16%. È un tetrasaccaride di formula C24 H42 O21, composto da due molecole di galattosio, una di glucosio e una di fruttosio. Per idrolisi parziale da una molecola di fruttosio accanto al trisaccaride mannotriosio. Si presenta come una polvere bianca, amorfa, igroscopica, dotata di potere rotatorio destrogiro.
Acidi organici. Gli acidi organici sono presenti in percentuale alquanto modesta. Influiscono sul ricambio minerale e sull’equilibrio acido-basico dell’organismo. Essendo in parte liberi, ma soprattutto salificati, quando vengono bruciati concorrono ad aumentare la riserva alcalina del sangue. Infatti tali sali, in seguito all’ossidazione, liberano gli ioni basici capaci di combinarsi con gli acidi forti presenti nell’organismo. In tal modo contribuiscono a neutralizzare le eccessive sostanze acidificanti provenienti dall’odierna alimentazione prevalentemente carnea. Dal punto di vista farmacologico gli acidi organici presentano attività osmotica con conseguente modica azione lassativa analoga a quella svolta dagli zuccheri semplici.
Elementi minerali. Compaiono in percentuale dell’1,5-2,5%. Sono presenti minerali plastici ed oligoelementi, entrambi utili per importanti funzioni nell’organismo. Concorrono a conservare l’equilibrio acido-basico, a neutralizzare le sostanze acidificanti, ad entrare nella costituzione di ormoni, enzimi, coenzimi e vitamine.
Vitamine. Le vitamine si trovano nella manna in quantità modestissima. Nell’organismo umano favoriscono un equilibrato accrescimento corporeo e permettono una vita sana ed efficiente.
Enzimi. Compaiono in percentuale esigua. Catalizzano molteplici reazioni chimiche in modo adeguato alle funzioni biologiche.
Flora batterica spontanea. È utilissima all’organismo. Agisce in maniera sinergica con la flora intestinale favorendo un normale svolgimento dei processi digestivi e giovando a conservare l’omeostasi dell’organismo.
Sostanza a carattere fitormonale e fattori di crescita. Favoriscono il regolare svolgimento di alcuni processi fisiologici.
Sostanze ad attività antibiotica e antibatterica. Sono attive su diversi germi.
Resina e sostanze simili. In percentuale variabile, sono comunque sempre presenti in quantità esigua. Sono sostanze di complessa struttura chimica capaci di svolgere modesta irritazione tessutale e modesta azione antisettica locale.
Mucillagine e pectina. Contenute in percentuale minima, sono eteropolisaccaridi fortemente idrofili. Agiscono da blando lassativo perché assorbono acqua ed aumentano cosi la massa intestinale, che, stimolando il riflesso di contrazione, promuove la peristalsi.
Inoltre, si comportano da antidiarroici perché assieme all’acqua assorbono eventuali tossine presenti nel lume intestinale.
Tannino. Presente in tracce, svolge azione astringente e disinfettante locale.
Frassina. La Frassina, presente in piccola quantità, è un glucoide di formula C16, H18, O10. In seguito ad idrolisi, si scinde in glucosio e frassetina (o metiltriossi-cumarina) di formula C10, H8, O5.
Altri principi. Altri principi non ancora completamente evidenziati sono contenuti nella manna. Comunque le moderne metodiche di laboratorio permetteranno in breve la conoscenza dell’intera gamma di principi presenti nella manna.