MATRICE = TERRENO (solido e liquido) è la matrice biologica dei viventi.
Il Corpo Umano (cosi come tutti gli esseri Viventi) e’ ben noto, e’ composto principalmente da acqua ed è un’insieme di cellule e quindi esso segue e sopravvive con i Principi e gli Schemi del funzionamento della Cellula, la quale come e’ ben evidenziato in questa pagina funziona per mezzo dei Giusti Rapporti fra l’ambiente esterno il liquido extracellulare e quello interno (liquido intracellulare), i quali sono determinati in primis dai rispettivi pH, regolati nei loro giusti rapporti dai processi acidi-base, dalla loro carica ionica – bio elettronica rH e dallo ro’ (resistivita’ e/o conducibilita’) extra ed intra cellulare, e cioe’ dal tipo di potere ossido-riduttivo della Matrice (Tessuto Connettivo + matrice extracellulare) = il Terreno (i liquidi extra ed intra cellulari).
Quando la Matrice si altera, lo stress ossidativo cellulare compare.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi (sistema enzimatico), della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
In biologia, la matrice è il materiale viscoso ed amorfo che collega le cellule alle fibre, dando cosi origine al Tessuto Connettivo.
A seconda del tipo di tessuto in cui si trova, si differenzia per quantità e composizione, variando il proprio stato da gel denso a sol liquido, che in generale, è composto da acqua (fase disperdente), mucopolisaccaridi acidi e glicoproteine strutturali (fase dispersa). Sono comunque reperibili in essa enzimi, vitamine, anticorpi, etc.
La matrice extracellulare ha compiti di nutrimento e difesa.
Il Tessuto Connettivo è un particolare tipo di tessuto delle forme viventi superiori che provvede al collegamento, sostegno e nutrimento dei tessuti dei vari organi derivante dal tessuto connettivo embrionale, il mesenchima (che origina a sua volta dal mesoderma). Istologicamente, può essere suddiviso in diversi sottotipi, a seconda delle loro prerogative morfologiche e funzionali, tutti caratterizzati dal fatto di essere costituiti da cellule non addossate le une alle altre, ma disperse in una più o meno abbondante sostanza intercellulare o matrice extracellulare costituita da una componente amorfa e da una componente fibrosa.
Quindi il corpo umano si ammala solamente quando in essa, la Matrice ed il Tessuto Connettivo, i Giusti Rapporti bioelettronici si alterano (vedi Come e Perche’ nasce la malattia) in questa Matrice e la guarigione DEVE seguire assolutamente ed in primis il riordino di questi rapporti alterati.
La malattia e’ una sola (non esistono “malattie“, ma solo malati con una serie di infiniti possibili sintomi) essa e’ l’alterazione della funzionalita’ del tessuto connettivo e della matrice extra cellulare per l’alterazione dei Giusti Rapporti del pH + rH + ro’ dei liquidi extra ed intracellulare.
Come ben riferisce la dottoressa Anna Poli, ricercatrice che ha speso anni a studiare la funzionalità delle cartilagini umane al St. George Hospital di Londra, intervistata da “Il Sole-24 ore” ha dichiarato che: “Il chondroitin solfato è componente chiave della matrice extra cellulare ed è importante nel mantenere l’integrità strutturale del tessuto”.
Quindi quando la struttura base della matrice extracellulare ed intracellulare si alterano, nascono le intossicazioni, infiammazioni del tessuto e quindi i primi sintomi, nelle zone interessate (organi o sistemi) della unica malattia, come si insegna in Medicine Naturale.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
L’Organismo deve essere anche descritto per essere precisi, più come una Entita’ Biologica retto da una Rete informatica, intercollegata ed autoregolata dall’inFormazione=Spirito (conscia e/o inconscia) piuttosto che come un solo flusso di masse o di energia in un organismo vivente pluricellulare.
Questa “Matrice extra cellulare”, struttura che riempie l’ambiente extracellulare fornendo alle cellule un sostegno – liquidi e tessuto connettivo: Liquidi del corpo + tessuti + organi + sistemi, e’ retto da un Sistema a Rete Informatica da e per i “vari tipi di Terreno); essa è la base fisiologica nella e dalla quale ogni malattia si manifesta ed è il Terreno nel quale OGNI tipo di Conflitto Spirituale inizia a in-Formarsi; da essa ed in essa (matrice e/o terreno) ogni tipo di malessere Spirituale si rende fisiologicamente evidente, in un tempo più o meno breve e ciò dipende dal grado di intossicazione della matrice, che e’ presente anche con i suoi tessuti, fino nello o negli organi bersaglio del Conflitto Spirituale vissuto in incoerenza e quindi NON risolto, producendo quindi il dolore necessario per obbligare l’Ego/IO/mente/cervello a confrontarsi con i suoi problemi irrisolti e quindi scegliere di Cambiare Comportamenti ovvero avere un’Etica coerente con le Leggi del Creato.
Come è noto, la matrice extracellulare, a motivo dell’elevata reattività, rappresenta la via preferenziale per il passaggio di corrente elettrica.
Per ritornare alla Perfetta Salute occorre ristrutturare il tessuto e dare nuova vita alla matrice extracellulare, il nostro mare interno dove avvengono gli scambi vitali di base.
vedi:
MATRICE EXTRACELLULARE: FENOMENI REGOLATORI, INTERAZIONI INTERMOLECOLARI e MODIFICAZIONI FUNZIONALI
http://www.ricercaitaliana.it/prin/dettaglio_prin-2004055533.htm
http://www.med.unifi.it/didonline/anno-iv/spec-medchirii/oncologiamed/ECM_HCC.htm
http://skuola.tiscali.it/biologia/matrice-extracellulare.html
ADESIONE E COMUNICAZIONE CELLULARE + http://www.medicinaecologica.it/EAV.pdf
BIOCHIMICA DEL CONNETTIVO. Matrice extracellulare- proteine
Dott. Pierpaolo Longhin Matrice extracellulare e MDB
Il Sistema Connettivo 1 + il Sistema Connettivo 2 + CNR-PFI UO SANTONI Angela
Bibliografia utile: Albergati F.G., Bacci P.A., Mancini S., Matrice estress ossidativo, in “La matrice extracellulare”, Minelli Editore, Arezzo Italy, 2005, 271-283.
Manuale di Medicina Biologica – “Regolazione di base e matrice extracellulare Fondamenti e Sistematica”, By H. Heine –
Ediz. Guna, Milano
NOZIONE di Terreno
Per migliorare o mantenere lo stato di benessere fisiologico dell’organismo umano olisticamente inteso, occorre tenere conto del cosiddetto “Terreno” e delle funzioni fisiologiche relative ai vari organi e apparati.
Si definisce “Terreno” innanzi tutto la tipologia bioelettronica dei liquidi dell’organismo e quelli della matrice, la reattività dell’individuo, che gli deriva dalla sua appartenenza ad una data “diatesi” e dalla efficienza dei propri organi formatisi in base alla sua definizione “costituzionale”. Per Costituzione si intende, la combinazione di caratteri morfologici, fisiologici e psichici che caratterizza un individuo.
La “diatesi” consiste anche nella predisposizione genetica di un individuo alla malattia; è particolarmente utile tenerne conto nella definizione delle strategie profilattiche della malattia stessa.
La “costituzione” invece è la struttura anatomica – funzionale del soggetto; influisce anche nella determinazione delle strategie terapeutiche da usare negli stati acuti della malattia.
Il concetto di “Terreno” è di notevole importanza nella medicina non convenzionale, raccogliendo in sé la sintesi dinamica della “diatesi” e della “costituzione” individuale, e quindi rappresenta il complesso delle caratteristiche psicologiche, metaboliche, fisiologiche, così come si estrinsecano nell’interazione casuale tra informazione genetica e influssi ambientali esterni.
Le funzioni fisiologiche relative ai vari organi ed apparati, possono essere salvaguardate salutisticamente e convenientemente con appropriata alimentazione crudista, vari rimedi secondo le più moderne interpretazioni di fitoterapia: con un trittico di tinture madri, macerati glicerici e oli essenziali, unitamente ad un prodotto salutistico “costituzionale” per le acuzie e “diatesico” per la profilassi., oltre ai prodotti omeopatici e con adeguati integratori alimentari, onde ottenere un buona funzionalita omeostatica e quindi la Perfetta Salute.
Il dott. Ermanno Micucci (medico) ci ha inviato questo suo studio su Terreno, diatesi, costituzioni in questa presentazione, visibile QUI
La matrice extracellulare (MEC), come “missing link” fra stimolazione periferica e fibre nervose.
Da sempre la cellula viene introdotta agli studenti di biologia e medicina, di ogni ordine e grado come “il mattone costitutivo degli organismi pluricellulari”.
Questo stereotipo va interpretato: vero, se riferito alla “unità organizzativa”, falso, se interpretato con valenze volumetriche.
Ciò che infatti determina la forme del corpo non sono le cellule ma è lo spazio extracellulare, di cui una larga parte è occupata dall’intricata rete di macromolecole che costituisce la matrice extracellulare.
In particolare, nel tessuto connettivo la matrice può essere più abbondante delle cellule e il tessuto connettivo lasso, che costituisce il sottocute, rappresenta il maggior costituente della cute.
La matrice extracellulare è stata interpretata fino a poco fa come “impalcatura” relativamente inerte con il compito di stabilizzare la struttura fisica del tessuto. Ma è ormai chiaro che la matrice gioca un ruolo attivo nella regolazione del comportamento biologico delle cellule e parti di cellule che la contattano. (1)
I glicosoaminoglicani (GAGs), i principali costituenti chimici della matrice, sono lunghe catene polisaccaridiche, poco flessibili e fortemente idrofiliche grazie all’alta densità di cariche negative; formano gel capaci di resistere a forti forze compressive, che forniscono un supporto meccanico non solo per la migrazione di cellule, ma anche per la rapida diffusione di molecole solubili in acqua.
GAGs e la forma coniugata a proteine, i proteoglicani, formano strutture macromolecolari straordinariamente complesse, la cui conformazione può drasticamente cambiare a seconda delle condizioni ambientali di pH, della cariche ioniche o forze osmotiche.
I pori nel gel possono modificarsi, così come le cariche associate, i GAGs possono legare molecole del signalling intercellulare e fattori di crescita, di proteasi e loro inibitori.
Così facendo, la matrice extracellulare, semplicemente modificando lo stato chimico-fisico dei suoi costituenti molecolari, può regolare l’attività di proteine ad esempio immobilizzandole, e diminuendo quindi il loro range di azione, bloccandone stericamente l’attività, funzionando da “riserva” di proteine da mobilizzare al bisogno, proteggendole dalla degradazione enzimatica, ecc. Analogo ruolo svolgono nei confronti di ioni e acqua, immobilizzando e mobilizzando grandi quantità di cariche ioniche in ampi volumi, senza l’interposizione di membrane plasmatiche.
In questo ambiente sono immersi i nocicettori periferici e si muovono ioni e molecole capaci di attivarli: è quindi corretto guardare alla matrice extracellulare come un elemento non passivo nella regolazione microambientale che è alla base sia dei fenomeni di vasodilatazione e vasocostrizione capillare, sia di attivazione dei nocicettori.
Contemporaneamente, la matrice si interpone fra stimolazioni fisiche applicate alla cute o attraverso di essa, e nocicettori e capillari: cercando quindi un possibile “trasduttore” di energie fisiche in segnali biologici, è forse opportuno considerare anche le possibili modificazioni anche semplicemente dell’assetto chimico-fisico della matrice da queste indotte.
(1) Alberts B, Bray D, Lewis J, Raff M, Roberts K, Watson JD. Molecular biology od the cell, Garland Publishing, Inc., New York & London, 1994.
Tratto da: pathosonline.it
Sindrome infiammatoria chiamata “Asia” scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed e’ noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie“….
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Il concetto di un “sistema” di regolazione, o di base della Matrice, si afferma sempre di più in Medicina Biologica e non solo come presupposto ad un nuovo modo di pensare semplicemente sistematico.
Questo concetto antico ed olistico, si afferma oggi sempre piu’ in quanto a tutti i livelli della ricerca appare ormai evidente che ogni oggetto di indagine, dalla singola cellula all’organismo nella sua globalità, non può più essere considerato isolatamente, ma inserito in un contesto di scambio continuo esteso dalla Matrice extracellulare all’ambiente vitale.
La regolazione di base è, pertanto, l’espressione del corretto svolgersi di questa vitale interazione che avviene tra alveo circolatorio terminale, sostanza fondamentale e cellule. L’affermarsi di questi concetti, non solo nella teoria, ma anche nella prassi medica, può aprire nuove vie alla terapia dei disturbi funzionali, anche delle malattie cronico-degenerative e neoplastiche.
La matrice extracellulare del tessuto connettivo è generata della componente cellulare autocnona ed è una sostanza amorfa acquisita. A differenza di altri tessuti il connettivo possiede una gran quantità di matrice extracellulare ed è grazie ad essa che alcune proprietà sono rese al tessuto connettivo.
La presenza di particolari strutture molecolari, come ad esempio determinate proteine, all’interno della matrice extracellulare rende il tessuto connettivo molto resistente a stress fisici come la trazione e la compressione. Non tutti i tessuti connettivi possono essere compressi o “stirati” senza che si verifichi una rottura ma alcune classi del connettivo reggono bene le suddette azioni.
E’ il caso del tessuto osseo o del tessuto cartillagineo (connettivi specializzati) che grazie alla particolare consistenza cellulare della matrice, la quale si presenta sotto forma di gel solidificato o semirigido, può sopportare eventi di trazione e compressione.
Composizione della matrice extracellulare.
Da un punto di vista strettamente organizzativo la matrice extracellulare del tessuto epiteliale può essere classificata in due fasi: una fase disperdente acquosa e una fase dispersiva.
Nella fase dispersiva sono presenti i costituenti più importanti della matrice, come ad esempio gli enzimi e le varie classi proteiche.
Le proteine della matrice extracellulare.
Nella matrice extracellulare sono presenti: proteine fibrose, proteine reticolari, proteoglicani e glicoproteine. Queste ultime due classi di proteine prendono parte della cosiddetta sostanza fondamentale.
I proteoglicani sono una classe di proteine formate da un asse proteico centrale, più o meno lungo, sul quale si ramificano un quantitativo elevato di GAG (Glicosaminoglicani). I glicosaminoglicani possono essere sia solforati che non solforati.
Lo Stress riveste un’enorme importanza, sia in forma vitale che in forma cronico conflittuale distruttrice sul Terreno.
Ciò significa che l’informazione (lo Spirito dell’Ego/IO) “galleggia” su questo grande mare di liquidi – Terreno – (che hanno determinati pH, rH e ro’) simili al mare/oceano, inFormando tutto il sistema e modulandolo a seconda dei comportamenti; nell’organismo vivente sono i liquidi della sua Matrice o Terreno che divengono la “portante” fisica dell’inFormazione/energia più adatta per scatenare sia gli effetti reciproci intercellulari vicini, che quelli lontani (vedi anche gli studi di Fisher 1985).
Siccome lo scopo dell’organismo è quello di mantenersi vivo, integro e sano, per poter manifestare lo Spirito che cerca, studia e consapevolizza le sue origini….l’InFinità…., occorre che la sua matrice o terreno sia SEMPRE nelle giuste parentesi Bio Elettroniche della Perfetta Salute.
Questo principio di Omeostasi informatizzata, si riscontra perfettamente nella Matrice o Terreno extracellulare e nei suoi meccanismi di autoregolazione (entro certi limiti), in quanto il Terreno Matriciale permea tutte le aree extracellulari di TUTTO l’organismo, raggiungendo OGNI cellula e reagendo sempre in modo uniforme per lo scopo per il quale è inFormata.
Nei gruppi di cellule epiteliali e cerebrali ove l’area extracellulare è ridotta al minimo, questa matrice forma la sostanza intracellulare.
Certe sostanze formano la barriera/filtro della parete cellulare (isotonia, isionia, isoosmia della matrice) impedendo (se le condizioni bio elettroniche – differenze di carica, di acidita’ e di resistenza – sono corrette = pH, rH, rò nei giusti parametri) alle molecole di una certa dimensione e/o carica di essere escluse, ma permette a quelle adatte al tipo di cellula, di penetrare per nutrire ed in certi casi, specializzare le sostanze necessarie ad altri tipi di cellule in altre parti del corpo; le sostanze una volta elaborate dalla cellula e/o non adatte ad essa, vengono (solo se le condizioni bio elettroniche sono corrette) ad essere eliminare dalla cellula stessa, rendendole disponibili alla matrice e/o ad altre cellule in altre parti del corpo che ne hanno bisogno; le tossine (proteine tossiche – anche quelle a DNA = virus – e/o i microcristalli) infine vengono veicolate attraverso i condotti e gli organi o sistemi emuntori e/o eliminatori (*), affinché siano espulse dall’organismo, anche perché alcune di esse siano rese disponibili attraverso l’urina, per gli usi del caso. vedi Urino terapia.
Il “tono” o carica elettrostatica di base, così stabilito (sistema redox + sistema acido/basico), reagisce ad ogni cambiamento della matrice extracellulare con deviazioni del potenziale bio elettronico.
(*) Sono gli organi deputati all’eliminazione dei cataboliti, cioé degli “scarti”:
– SISTEMA LINFATICO: per usare un paragone automobilistico, rappresenta la “marmitta” delle nostre cellule; la via, attraverso la quale i prodotti di scarto delle nostre cellule vengono veicolati verso il sangue prima di essere eliminati dagli organi emuntori.
Gli emuntori primari sono:
– Fegato/cistifellea-intestino (evacuazione intestinale)
– Rene (evacuazione attraverso la diuresi)
Quelli secondari che intervengono “in aiuto dei primari sono: (si parla in questo caso di supplenza emuntoriale) sono:
– Polmone/sistema Polmonare
– ORL, ghiandole salivari
– Pelle (strato basale, ghiandole sebacee, sudoripare), ghiandole Lacrimali
– Utero/vagina
Vi sono poi gli emuntori patologici che entrano in funzione quando quelli fisiologici (sia primari che secondari)non funzionano più bene: es. fistole anali, epistassi, emorroidi sanguinanti, emorragie intermestruali…
vedi Disintossicazione
L’inFormazione entro contenuta e veicolata dal Terreno, inForma la membrana cellulare (es. dei muscoli e dei nervi) con una variazione del potenziale bioelettronico, costringendo per mezzo di una reazione cellulare, la membrana stessa a lasciar penetrare od uscire le sostanze, oppure come in tutti gli altri tipi di cellule, tramite l’attivazione di messaggeri secondari (sostanze) sulla membrana, che trasmettono codici informatici nella e della sostanza di base degli enzimi citoplasmatici, infine approdando ai nuclei cellulari nel luogo appropriato del materiale genetico dei nuclei cellulari od in quello dei mitocondri, per scambiare ed integrare le informazioni necessarie al mantenimento della vita sana.
L’autoconservazione di un organismo è da ricercarsi nel mantenimento dei giusti rapporti dei processi omeostatici corporei, che permettono all’inFormazione (Spirito/pensiero) di entrare, arricchire, scambiare, modulare ogni parte del sistema vivente.
Dal punto di vista filogenetico, la matrice o terreno extracellulare è più “vecchia” nei sistemi nervosi ed ormonali.
La matrice o terreno è collegata al sistema ghiandolare endocrino, per mezzo dei capillari ed al sistema nervoso centrale per mezzo delle terminazioni periferiche nervose vegetative, con le loro terminazioni cieche nella matrice extracellulare ed entrambi i sistemi sono legati l’uno all’altro nel midollo allungato, i centri Superiori legati all’Ego / IO Sono/mente/cervello sono influenzati e influenzano la matrice extracellulare.
Poiché i capillari, le fibre nervose vegetative e le cellule del tessuto connettivo che vagano attraverso il tessuto stesso e regolano la matrice extracellulare (macrofagi, leucociti, mastcellule) sono reciprocamente “informatizzati” tramite i prodotti liberati dalle cellule (prostaglandine, citrokine, protesi, inibitori ecc.), il risultato è un vasto e complesso sistema umorale intercorrelato ed informatizzato, i cui predecessori storico-scientifici sono da ricercare nella teoria classica dei “succhi vitali”.
Dalla Psiconeuroendocrinoimmunologia alla psiconeuro-endocrino-connettivo-immunologia
Tratto in parte dall’articolodi Giovanni Chetta – giovannichetta.it – con commenti del redattore (NdR)
vedi: Sist._Connettivo_Terreno_fisiologico.pdf + Uomo Psico Elettronico
Il vantaggio di un tale sistema cibernetico intercollegato sta in un significativo aumento della capacità di regolazione e di prestazioni con la possibilità di un numero sempre maggiore di proprietà che non è possibile ottenere con la semplice somma aritmetica delle singole proprietà dei componenti; in questo modo si possono comprendere le relazioni esistenti fra Psiche e sistemi, cerebrale, nervoso, endocrino, immunitario, gastro intestinale, muscolare ed osseo.
(A. Pischinger MD 1975 ed Adler 1981).
Nonostante la maggiore specializzazione dei sotto sistemi (es. sistema immunitario) e la suscettibilità ad essa associata, il valore evolutivo dei sistemi biologici altamente intercollegati e quindi interdipendenti, sta nella loro sovrabbondanza; ciò significa che il sistema compensa la mancanza di componenti individuali o di sotto sistemi, essendo in grado, o sotto sistemi, di subentrare completamente o parzialmente a lungo o breve termine, finché i “componenti fisici o spirituali”, siano riparati o risolti. (Thomas 1984)
La matrice e/o terreno extracellulare di base deve essere inteso anche come Regolatore di Proteine, con il relativo fenomeno delle scorie o scarti del metabolismo che possono essere eliminati anche attraverso il “digiuno di proteine”.
La distribuzione di elementi vescicolari del tessuto connettivo (sopra tutto quello detto “morbido”) e delle cellule di difesa della matrice extracellulare che è estremamente reattiva (Heine 1987) è un’importante principio della regolazione fisiologica e patologica della matrice extracellulare che nella medicina ufficiale moderna andrebbe molto approfondito.
In questa sede gli elementi vescicolari del connettivo e delle cellule immunitarie si disintegrano liberando un’enorme numero di sostanze biologicamente attive che danno origine alla scomposizione delle membrane vescicolari, influenzando le cariche bio elettroniche (pH, rH, rò) del tessuto e dunque regolando, modificando, i processi omeostatici.
Ricordiamo anche che ad ogni pH, rH e ro’ corrispondono una serie di batteri, funghi, parassiti che vi “abitano”; variando quei valori, vi e’ una “rivoluzione-alterazione” fra gli “abitanti” di quel tipo di Terreno, quelli che possono mutarsi lo fanno e si adattano alle nuove condizioni del Terreno e quelli che non riescono a mutarsi, muoiono e o emigrano ove il terreno gli e’ piu’ favorevole, e parliamo in questo caso sopra tutto (ma non solo) dei funghi e dei batteri che hanno grandi capacita’ adattive ma anche di mobilita’.
La lisi fisiologica dei leucociti (globuli bianchi) – strisci di sangue puro ovvero “cellule di scomposizione” come le chiama il dott. Undriz (vedi anche gli studi di Pishinger 1957 e Keller 1975), fa anche parte della regolazione, informatizzazione della matrice extracellulare.
La matrice o terreno ha ANCHE la particolarità di interagire IN OGNI ISTANTE con l’ambiente esterno al corpo, per mezzo della carica elettromagnetica dell’aria/ambiente ove il corpo è insediato e delle sue ripercussioni con la carica bio elettronica della matrice stessa; l’interazione è certa, misurabile e quantificabile ad ogni istante; la variazione segue le variazioni termiche, i cicli solari, lunari, stellari, quindi cosmogonici e varia anche in funzione dell’altitudine o longitudine (vedi i problemi che tutti i piloti hanno quando si spostano sulla superficie del pianeta), ove l’organismo è presente, la cronobiologia insegna ed i mitocondri all’interno delle cellule sono i “luoghi” maggiormente influenzabili da tali variazioni bio elettroniche.
Un semplice esempio: basta una giornata di sole e ci si sente più sereni e gioiosi, al contrario, se la giornata è piovosa o con nebbia.
Al giorno d’oggi, con apposite apparecchiature, la Bio Elettronica permette di comprendere, analizzare, definire e quindi conoscere come riordinare il terreno o matrice in modo abbastanza semplice, ma ciò è comprensibile solo per l’operatore o terapeuta che conosce a fondo la tecnica.
Bibliografia:
“Principles of Internal Medicine”, Harrison’s : cap.: “Acidosis and Alcalosis” di Norman G. Levinsky
“Matrice e Regolazione della matrice” di A. Pischinger MD – Ediz. HAUG International – Brussels
Note sull’autore: Alfred Pischinger earned his MD at the University of Graz in Austria 1923. He continued his medical work at the Department of Histology and Embryology at Graz University and became chairman and a professor of the department in 1933. In 1958 Pischinger became head of the Department of Histology and Embryology at the medical faculty of the University of Vienna, where he remained until his retirement in 1970. Beginning in 1948 Pischinger was the first scientist to describe the regulation of the ECM and to state that each disease starts within the ECM.
vedi anche: http://www.anatomytrains.it/?p=151 + http://www.humanitasalute.it/int_medicinaalmicroscopio.html?id_p=1181
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La matrice extracellulare: compiti, funzioni e patologie
È stata evidenziata l’importanza della matrice extracellulare e del suo stato di salute ed efficienza funzionale, nella determinazione dell’espressività genetica della singola cellula. ( Hay 1983).
Sulla base delle recenti scoperte della fisica si è giunti a dare una interpretazione dinamica e biocibernetica della salute e della malattia, visto che moltissimi meccanismi sono modulati o resi possibili grazie a variazioni anche minime dell’attività elettrica.
Il tono elettrostatico di base reagisce ad ogni cambiamento della matrice extracellulare con deviazioni del potenziale, che a loro volta informano la membrana cellulare tramite una deviazione del potenziale del glicocalice che, se sufficientemente forte, porta ad una reazione cellulare tramite depolarizzazione della membrana stessa.(selezione dell’informazione)
Studi di embriologia e di biologia molecolare hanno evidenziato che i processi di maturazione che portano le cellule a differenziarsi per dare origine ad organi aventi funzioni ben precise, presuppongono il fenomeno dell’induzione, che condurrà alla sintesi da parte delle cellule interagenti, di proteine tessuto specifiche, (questo spiega anche l’assoluta unicità del singolo essere umano).
Omeostasi dinamica: principio della vita
L’evoluzione darwiniana è la verifica, l’aggiornamento e la codifica di una esperienza ripetuta che permette all’insieme complesso di modulare le funzioni dei singoli organi e apparati finalizzandoli all’ottimizzazione delle risposte.
Poiché l’ambiente circostante muta continuamente, sia dal punto di vista fisico- climatico che dal punto di vista interrelazionale, il corpo è spinto ad affinare questa capacità di adattamento che possiamo definire omeostasi (equilibrio) che, essendo sottoposta a continui cambiamenti, diventa dinamica.
Usare strategie o metodiche che siano in grado di attivare i processi omeostatici disturbati permette di ripristinare la funzionalità cellulare modificando, attraverso il tessuto connettivo che si trova all’esterno, i segnali che giungono alla cellula medesima (nervosi, metabolici, ormonali,…)
Il mantenimento dell’omeostasi è assicurato dalla elevata differenziazione, dalla rapidità del ricambio e dalle possibilità combinatorie degli zuccheri extracellulari.
Fisiopatologia della matrice
Un accumulo tossinico in questa sede rappresenta un potenziale innesco patologico o il presupposto per la cronicizzazione di patologie.Il ripristino di una corretta polarizzazione attraverso la depurazione e la detossificazione, spinge il distretto interessato verso la guarigione, qualora questa sia ancora possibile.
La regolazione quali-quantitativa della risposta avviene mediante il GLICOCALICE, strato superficiale zuccherino carico negativamente, specifico per ogni cellula e strettamente interconnesso alle proteine transmembraniche.
Tessuto connettivo e matrice extracellulare Il tessuto connettivo si inserisce ovunque tra il flusso sanguigno e le principali parti strutturali, creando l’unione di tutte le parti del corpo.
I fibroblasti sono le vere cellule connettivali che sintetizzano proteoglicani- tropocollagene – elastina.
Componenti strutturali della matrice: GAG (glucosaminoglicani): ac.jaluronico, condroitinsolfato,dermatansolfato, cheratansolfato, eparina
IL GLICOCALICE: rivestimento costituito dalle catene laterali oligosaccaridiche dei glicolipidi e delle glicoproteine integrali oltre che delle glicoproteine periferiche. Il glicocalice conferisce alla superficie cellulare una carica negativa. Disturbi della matrice possono portare ad alterazioni degli zuccheri del glicocalice tali da alterare il comportamento cellulare.
LAMINE BASALI: tutti i componenti della matrice vengono sintetizzati dalle cellule che poggiano sulla lamina basale, ancoratesi ad essa tramite la laminina. Sembra che il recettore per la laminina funzioni da trasduttore di membrana per i segnali inviati dalla laminina stessa. Tutte le modificazioni del nostro ambiente esterno e di quello interno influenzano attraverso la sostanza fondamentale i meccanismi cellulari e sempre la sostanza fondamentale è il fulcro delle funzionalità del sistema difensivo dell’organismo. Un buon connettivo drenato facilita l’efficacia terapeutica.
a matrice extracellulare come network
La matrice amorfa ha la possibilità di modulare tutta la funzionalità relazionale tra i vari elementi ( capillari, nervi, vasi linfatici, cellule ) che permettono la vita;non esiste organo di alcun genere che non finisca per essere condizionato dall’efficienza della matrice.
La matrice ha anche una funzione di smontaggio e di recupero e riutilizzo delle parti più complesse e riciclabili dei linfociti.
Questo può spiegare l’inefficienza del sistema immunitario quando la matrice extracellulare non è perfettamente funzionale.
Basta veramente poco per creare danni a catena in un meccanismo relativamente semplice che basa la sua funzionalità sul passaggio gel- sol, sull’effetto tixotropico e piezoelettrico determinato da una variazione momentanea della carica elettrica dei proteoglicani e da un cambiamento spaziale delle spire che creano l’effetto setaccio.
La matrice nella formazione-scomposizione viene regolata dal sistema fibroblasto- macrofago.
I fibroblasti sono in grado di reagire ad una situazione in pochi secondi con la sintesi di proteoglicani e glicoproteine strutturali, i macrofagi possono agire per fagocitosi. Il risultato, nelle alterazioni croniche, è lo sviluppo di una matrice la cui struttura non è fisiologica.
I polimeri dello zucchero sono adatti a trasmettere e a memorizzare informazioni nella matrice, data la loro capacità di legame con acqua e di scambio di ioni.La combinazione strutturale di bio-polimeri di acqua e zuccheri rappresenta l’informazione più antica e il sistema di difesa degli esseri viventi uni e pluricellulari. Questi polimeri sono inoltre adatti a favorire la prontezza infiammatoria prendendo o cedendo elettroni e attivando di conseguenza il network delle citochine.
Grazie a questo sistema redox, ogni situazione che modifichi il tono elettrico della matrice può essere codificata, diffusa, elaborata dall’intero organismo. Gli elettroni e i protoni in eccesso, sotto forma di radicali liberi di H e O che compaiono in ogni trasformazione guidata da enzimi, possono essere intercettati dai polimeri di acqua e zuccheri.
In tutte le malattie acute e croniche possono essere dimostrati disturbi e variazioni dell’ultrastruttura. Se le fasi enzimatiche responsabili del trasferimento di elettroni e protoni sono disturbate, il risultato è un accumulo di radicali. Se questo fenomeno persiste, l’alterazione non fisiologica del potenziale redox della sostanza di base porta al pericolo di malattie infiammatorie croniche.
Il reticolo proteoglicanico della matrice extracellulare è capace di vibrare e quindi di reagire di fronte a stimolazioni elettriche o elettromagnetiche.I proteoglicani le glicoproteine della matrice sotto stimolo vengono continuamente sintetizzate dai fibroblasti.
Lo stress permanente porta ad una ristrutturazione non fisiologica della sostanza fondamentale poiché la ialuronidasi viene ostacolata dall’adrenalina e la sintesi della matrice da parte dei fibroblasti viene alterata dal cortisolo.
Come conseguenza si verificherà una alterazione del potenziale di membrana dei fibroblasti, una maggior trasformazione colloidale della matrice, una eccessiva acidificazione e formazione di radicali liberi.
Lo stress può avere effetto diretto sui mastociti per via neuronale, incrementando la reattività verso ogni tipo di stimolo e ciò potrebbe spiegare l’incremento della frequenza delle manifestazioni allergiche.
Il processo di invecchiamento della cellula porta ad una produzione errata di glicoproteine del tessuto di sostegno e rapidamente di altera la produzione e liberazione di ATP, come conseguenza della glicolisi, che porta ad un impoverimento di energia del substrato e rende difficile la rigenerazione.
La carenza di ATP porta ad un esaurimento della pompa Na-K e ad un alterato rapporto ionico e come conseguenza si avrà una depolarizzazione permanente. La ripartizione delle cariche agisce sullo stato colloidale favorendo ulteriormente la condizione di gel, portando ad un eccesso di acidità del tessuto con conseguenze negative sul metabolismo e sul microcircolo.
By Dott.Luciano Lozio (farmacista)
TERRENO (Matrice) e MALATTIA
Cari medici vaccinatori… e non, Siete legati alle teorie di Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore Pasteur…..
I Germi batteri e virus non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza, perché è il Terreno malato che ammala.. , quando è in alterazione di pH rH e resistivita’, dovute alle intossicazioni ed infiammazioni generate da cibi contaminati, aria, acque, malsane, Vaccini, farmaci, Terreno che se in quelle condizioni, ammala le cellule che entrano in uno stato di stress ossidativo, malfunzionando e creando aggravamento dello stato di salute di tessuti e quindi di organi.
I batteri autoctoni del microbioma-microbiota, cercano di riparare i tessuti danneggiati od alterati, però quando sono in situazione di disbiosi, disequilibrio fra di essi, proliferano mutando forma per sopravvivere nel terreno alterato e quindi funzione, generando tossine anche perche’ contemporaneamente anche il sistema enzimatico si altera, che aggravano lo stato generale del soggetto e sono quei batteri o virus (che sono solo proteine complesse a DNA od Rna) che poi voi medici impreparati ed incompetenti, ritrovate nel sangue o nei fluidi del corpo.
Quindi agire esclusivamente su di essi (batteri o virus) con antibiotici e /o Vaccini senza tener contro della matrice il Terreno, significa non capire nulla di biologia….
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei fluidi umani sono la conseguenza delle apoptosi cellulari per il disfacimento dei mitocondri che contengono DNA, e/o di quello nucleico. Quindi anche in questo caso i virus non ammalano, ma sono la conseguenza dell’ammalamento… cio’ significa che anche in questo caso, antivirali e Vaccini NON SERVONO MAI, anzi producono alterazione ulteriore del Terreno !
Basta con le bugie…
Pasteur stesso, sul letto di morte disse: “il Terreno è tutto, il microbo è niente” …
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini, sui cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma solo dei sintomi, ed il soggetto si riammalera’ nel tempo.
Cari “medici“…. Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere, siete pericolosi per la salute umana… a parte i meccanici del corpo…i chirurghi, od i traumatologi…
Bibliografia:
Matrice e Regolazione della Matrice – A. Pischinger MD – Prof. Hartmut Heine PhD, Editore SIMF, Società Italiana di Medicina Funzionale.
Ricordatevi
“I batteri accompagnano la malattia, non la creano”. – (By Max von Pettenkofer medico e chimico bavarese, amico di Koch)