Il SANGUE e l’ENERGIA sono LUCE e quindi In-form-azione !
L’aggettivo che si riferisce al sangue, “ematico”, viene dal greco antico αἷμα, αἵματος (hàima, hàimatos), che significa proprio “sangue”, mentre il nome italiano deriva dal latino sanguis, sanguinis, di medesimo significato.
Il sangue è formato da una sospensione di cellule in un liquido chiamato plasma. Il 55 % del sangue è costituito da plasma, il 45 % da cellule chiamate anche emociti. Il plasma è formato da acqua, sali minerali e proteine colloidali.
Gli elementi cellulari del sangue si dividono in globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Il numero dei globuli rossi è maggiore di quello dei globuli bianchi.
In un uomo adulto, il sangue costituisce circa 1/12 del peso corporeo e corrisponde a 5-6 litri, più pesante dell’acqua ha un peso specifico di 1,055.
Il sangue è quindi composto da elementi corpuscolati come cellule e frazioni cellulari, sospesi in un liquido plasmatico costituito da acqua, sali minerali in forma ionica, proteine, glicidi ed altri soluti. Fa parte della più ampia categoria dei tessuti connettivi. Il sangue assolve a numerose funzioni che sono svolte in modo specifico dai diversi tipi cellulari e dalle proteine in esso contenute.
Il suo senso BIOLOGICO
Il sangue è un tessuto fluido presente negli organismi dotati di apparato circolatorio; esso ha colore rosso (quello più chiaro è arterioso, quello più scuro venoso) e sapore ferroso.
Il sangue non è un liquido qualsiasi ma un vero e proprio tessuto vivente allo stadio colloidale, costituito da componenti cellulari in sospensione nel plasma.
Un organo in grado di registrare tutto quello che viviamo dal punto di vista fisico, emotivo, spirituale e quantistico !
Il sangue circola all’interno dei vasi sanguigni portando ossigeno e nutrienti ai tessuti, procedendo a rimuovere tossine e anidride carbonica.
Deriva dal foglietto embrionale mesoderma, controllato dalla sostanza bianca per cui il suo vissuto è sempre legato ad una “svalutazione”.
Il senso biologico è diversificato:
– respirazione (trasporta ossigeno alle cellule e anidride carbonica dalle cellule),
– nutrizione (trasporta nutrienti),
– regolazione (delle secrezioni ghiandolari),
– difensivo (globuli bianchi),
– termoregolatore (mantiene la giusta temperatura in tutto il corpo)
– escretorio (portare i rifiuti affinché siano filtrati ed eliminati).
Detto questo il sangue si relaziona sempre con la famiglia, con il clan di appartenenza per via della condivisione dei “legami di sangue”. Per cui qualsiasi sua alterazione (leucopenia, anemia, leucemia, trombocitopenia, ecc.) rappresenta una svalutazione in seno alla famiglia !
Ci sentiamo svalutati nel profondo fin dentro il midollo, struttura questa non a caso considerata la più intima dell’uomo, all’interno dello scheletro c’è il tessuto ematopoietico deputato alla sintesi (creazione) degli elementi figurati del sangue: globuli bianchi (granulociti, linfociti, monociti), globuli rossi e piastrine.
L’ENERGIA STRUTTURANTE delle SPECIE VIVENTI è PROGRAMMATA dalla informazione del Progetto vita dell’InFinito, contenuto nella LUCE e nell’Energia
C’E’ LUCE nel NOSTRO SANGUE ?
Diversi anni fa il sovietico Vladimir Leonidovich Voeikov (Faculty of Biology, Lomonosov State University, Moscow, Russian Federation – Professor, Department of Bioorganic Chemistry, Faculty of Biology, Lomonosov State University) ha dimostrato l’esistenza di campi biofotonici all’interno del sangue.
In pratica, avvalendosi di strumenti particolari in grado di rilevare la presenza di luce non visibile all’occhio umano, Voeikov ha osservato come il “tipo” di luce emesso dal sangue umano possieda delle caratteristiche tali da permettere una specifica diagnosi sullo stato di salute della persona esaminata.
Proprio come Fritz Albert Popp – vedi: Biofisica di Popp – ha mostrato sulle piante, Voeikov ha evidenziato che, esaminando un campione di sangue di una persona sana e uno di una persona malata, è possibile osservare che nel caso della prima la luce emessa dal sangue è intensa e continua, mentre nel caso della seconda sembra affievolirsi e presentare delle intermittenze e anomalie.
Alcune di queste incredibili assunzioni si trovano nell’articolo “Biophoton research in blood reveals its holistic properties” dell’Indian Journal of Experimental Biology, del lontano 2003, nel quale Voeikov spiega che il monitoraggio dell’emissione di fotoni spontanea da sangue umano in condizioni di riposo ha rivelato che esso sia una fonte continua di biofotoni in uno stato elettronicamente eccitato.
Lo stato eccitato del sangue è uno stato oscillatorio, vibrazionale, estremamente sensibile alle fluttuazioni di campi fotonici esterni, resistente però alle variazioni di temperatura. Questi dati suggeriscono che il sangue abbia dunque le medesime proprietà di un sistema cooperativo non-lineare in stati di non-equilibrio, le cui cui componenti interagiscono incessantemente nel tempo e nello spazio.
Parte di questa proprietà del sangue sarebbe fornita dalla sua capacità di immagazzinare l’energia di eccitazione elettrica che viene prodotta nel corso della propria normale vita metabolica, caratteristica che, da un punto di vista analitico pratico, potrebbe diventare una base per un nuovo approccio alle procedure diagnostiche.
Non solo. Ad un’analisi accurata si è potuto constatare che tra i due campioni di sangue posti vicini veniva messa in atto una “migrazione” dei campi luminosi del campione sano verso quello malato, infettato da microbi. Tale scoperta ci ricorda molto lo studio sui campi morfogenetici di Rupert Sheldrake, così come il concetto di L-field, ovvero campo vitale, proposto da Harold Saxton Burr a Yale fin dagli anni ’30.
C’è luce, dunque, nel nostro sangue, così come c’è salute quanto più questa luce è coerente e viva. Tale informazione può essere trasmessa all’esterno grazie alla sola vicinanza tra i sistemi emettitori, producendo a sua volta un aggiustamento dello stato vibrazionale incontrato nell’ambiente circostante. Incredibile ma, a quanto pare, vero.
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Intervista fatta al prof. V. Voeikov in merito ad una sua pubblicazione scientifica.
Il prof. V. Voeikov, docente di biochimica presso la facoltà di Biologia dell’Università di Mosca (Russia), si occupa principalmente dei fenomeni luminosi degli organismi viventi.
L’emissione di luce da parte del sangue umano, non è una scoperta isolata, ma uno dei numerosi risultati verso cui procede la sua ricerca scientifica di altissimo livello.
“In un sistema biologico vivente continuo, – dice il professore – la coordinazione nel tempo e nello spazio è fornita da vari rapporti tra le sue parti ed i suoi processi. Le relazioni coordinate potrebbero essere chiamate comunicazioni, ed il loro contenuto potrebbe essere chiamato informazione.
Il consumo e la liberazione dell’energia è un attributo inerente ai processi della vita, ed alla formazione e rottura delle relazioni coordinate. Questa fornisce un rialzo oppure mantiene un sufficiente livello di attività“.
D.: Ci sono dunque diversi livelli di attività governate da vibrazioni luminose ?
R.: Gurtvic ha ottenuto prove sperimentali del fatto che la parte del substrato molecolare del sistema vivente è permanentemente in uno stato di eccitazione.
Egli ha scoperto che gli organismi viventi possono emettere fotoni nello spettro ultravioletto.
Questi fotoni sono un fattore necessario nell’indurre la divisione cellulare. La emissione è stata chiamata Mitogenica.
L’analisi spettrale di questa emissione dimostra che il substrato molecolare dell’organismo vivente deve essere lontano dall’equilibrio termodinamico perché c’è una elevata occupazione dei livelli elettronici superiori. Questi stati non possono durare a lungo se le molecole eccitate non si sono assemblate, ed a loro volta possono formare sistemi correlati. Negli assemblaggi molecolari una transizione elettronica diventa un evento globale.
Quindi gli organismi emettono vibrazioni luminose ?
È stato dimostrato che l’emissione di luce dai sistemi biologici è altamente coerente, cioè le fasi delle sue onde elettromagnetiche sembrano coordinate nel tempo e nello spazio. Noi abbiamo ripetuto qualche esperimento di A.G. Gurtvic ed i dati ottenuti sono completamente in accordo con la sua ipotesi sulla ramificazione a catena di queste reazioni. Il sistema organizzato è stabile ed indica presenza di memoria.
Quindi contiene una proiezione programmata ?
Lo stato vivente può essere considerato come un processo vettoriale. Quando un sistema vivente evolve, il vettore è diretto lontano dall’equilibrio con il suo ambiente ed il sistema accumula energia strutturale. Comunque la quantità dell’energia strutturale che il sistema individuale può accumulare nel corso della sua evoluzione è limitato dal suo potenziale iniziale. Quando questo è esaurito, passa in uno stato di omeostasi in cui tutte le funzioni sono dirette verso il mantenimento della stabilità delle condizioni interne.
L’Omeostasi è un puro squilibrio stabile in cui il processo del vettore oscilla permanentemente tra l’accumulo di energia libera e il dispendio di questa energia. Prima o poi il sistema vivente individuale, anche se ha una riserva di materia ed energia considerevole, inizia a perdere la sua energia strutturale. È ovvio che il processo del vettore dirige il movimento del sistema vivente verso lo stato di equilibrio con l’ambiente.
Però il principio di convenienza determina l’esistenza di un meccanismo attraverso cui queste restrizioni possono essere superate.
Forse non è giusto considerare isolato ogni organismo vivente, ma nel suo rapporto con l’ambiente può cambiare o ritrovare nuovi programmi ?
Il rialzo nella sfera di interazione, può essere ottenuto da risonanza tra le cellule, tra gli organi dell’organismo e tra gli organismi totali. Questo concetto di F. A. Popp, fa nascere un modello rivoluzionario progressivo della natura vivente. L’evoluzione è diretta verso la crescita e lo sviluppo di ogni sistema, dati dall’incremento dei suoi elementi. Il comportamento di questi elementi è coordinato in una misura maggiore dalle loro interazioni reciproche con il sistema. Però, per poter introdurre nuovi elementi che a loro volta sono sistemi integrali, è necessario attendere temporaneamente l’integrità dei sistemi esistenti. In altre parole, durante l’emergenza di un livello più alto, qualche confusione di ogni elemento è inevitabile, per cui il processo non può finire in un livello di alta organizzazione, ma in degradazione.
Ciò può dipendere dal sistema, dal potenziale evolutivo dell’ambiente. Ci fa anche pensare che il cambiamento del Sistema Solare proceda il suo corso e, se l’umanità terrestre non ha accolto il giusto percorso preparatorio, ne subirà le conseguenze…
La scienza ha i suoi limiti; non può parlare dell’origine e delle conclusioni, può solo studiare e parlare dei suoi metodi.
Siamo poi andati in laboratorio e mi ha fornito altre informazioni e dimostrazioni secondo le quali le scoperte scientifiche sul corpo energetico dell’uomo, stanno procedendo molto seriamente. E mi ha parlato della Luce, della Vita e della nuova medicina.
È chiamato spesso per convegni interdisciplinari in Russia ed all’estero, ed ha un gran da fare con i suoi assistenti. Anche lui è d’accordo di informare, e nel modo giusto. Questa volta l’interesse è maggiore ed inizio chiedendo:
Proviamo ad andare alle origini della Luce. Cosa ne pensa della luce manifesta e di quella non manifesta ?
La Luce è stata preposta alla vita. Possiamo però intendere la Luce sotto diversi parametri. Pensiamo alla provenienza della Luce: la fonte principale è il nucleo di idrogeno senza elettrone. Se l’elettrone viene eccitato per qualche motivo, si verifica l’irradiamento per eccitazione elettronica, creando la luce che noi vediamo. Questa eccitazione può essere trasferita ai diversi livelli elettronici, non obbligatoriamente in forma di luce ma come risonanza, oscillazione che si trasferisce attraverso l’aria essendo in relazione l’una con l’altra. La cosa più importante è che la luce che vediamo è quella che si è persa, e quella che non vediamo è nascosta e determina le modifiche, i dinamismi.
Sulla Genesi del Testo Biblico sta scritto: “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era deserta e vuota; le tenebre ricoprivano l’abisso e sulle acque aleggiava lo Spirito di Dio. Iddio disse: ‘Sia la Luce !’ e la luce fu. Vide Iddio che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre; nominò la luce, giorno e le tenebre notte. Cosi fu sera e fu mattina: primo giorno“.
Cosa ne pensa della luce creata ?
Il professore mi sorride ed annuisce:
Sulla Bibbia sta scritto che la luce sia nata il giorno dopo la creazione delle piante (NdR: questo ricercatore non conosce la Genesi).
La scienza oggi dice che sia assurdo, perché la vita può apparire solo dopo l’apparizione del Sole. Ma secondo la Bibbia, la vita è apparsa prima dell’apparizione del Sole, cioè della Sua luce visibile. Io credo sia giusto cosi, perché per la nascita della vita ci vuole una prima condizione: l’acqua, in cui cominciano a svilupparsi i primi processi ed i primi elementi.
La luce invece ha avuto il ruolo importante per lo sviluppo successivo, internamente all’acqua, da cui solo dopo si è formato l’ossigeno. Praticamente l’ossigeno primordiale è venuto dall’acqua, non dalle piante. Qualsiasi pianta, prima di produrre l’ossigeno, lo deve assorbire. E ne abbiamo l’esempio: un seme, prima assorbe e consuma l’ossigeno, poi lo emette.
Riassumendo, l’Idrogeno primordiale presiede alla formazione degli elementi, poi abbiamo il fenomeno della Luce creativa che fa evolvere la vita con la fotosintesi, quindi il fenomeno luminoso che influisce sugli elementi biologici come luce normale.
Nella luce normale c’è una parte molto importante: la Coerenza (una serie di onde è “coerente” quando i pacchetti che la compongono sono in fase costante).
Nella luce del Sole c’è solo una piccola parte di luce organizzata. In genere si lascia da parte la luce organizzata e si riprende solo la luce non organizzata che sarà sufficiente per la vita degli organismi viventi, ma questi non hanno bisogno solo della energia non organizzata. La interferenza, la risonanza, le onde elettromagnetiche e tutti i processi di oscillazione provocano in parte dell’energia una organizzazione spontanea. Questo può essere non solo per la luce visibile ma per qualsiasi altro processo di oscillazione dell’energia.
Intendendo la luce come corpuscolo o come onda ?
Da poco tempo la scienza fisica ha definito “Soliton” la luce come onda e corpuscolo insieme. Anche nell’acqua. A differenza dell’onda normale il Soliton può mantenersi per lungo tempo senza perdere energia: è luce organizzata. Fa parte di un genere di fenomeni che scopriamo sempre di più.
Tutte queste forze che andiamo scoprendo, non possono fare parte di un programma invisibile, in una dimensione nella quale ancora non siamo entrati ?
Certamente. Possiamo solo dire che il Mondo è strutturato in modo straordinariamente intelligente.
Sono stimolato a chiedergli se è d’accordo con il concetto della divulgazione liberatrice, affinché la conoscenza ci porti fuori dalla oppressione opportunistica e deleteria per la sopravvivenza.
Mi risponde con piacere: Dobbiamo rifarci a Max Plank, il fondatore della fisica. Egli disse che le nuove idee vincono, non perché esse riescono a convincere gli scienziati, ma perché per la generazione nuova le idee nuove risultano naturali. Affinché diventino naturali per la nuova generazione, bisogna renderle pubbliche. Non bisogna lottare solo con coloro che commettono reati, ma convincere con la diffusione affinché la nuova generazione veda che esiste il nuovo sul vecchio e possa capire. Bisogna distoglierci dalle abitudini.
Purtroppo queste barriere si superano attraverso gravi crisi come l’arrivo di nuove malattie incurabili. Queste provengono dalle idee scientifiche errate che venivano inserite nella società come se fossero giuste e confermate. Io mi chiedo se c’è oggi una cura reale per le malattie degenerative: no ! Resta solo la chirurgia.
La nuova medicina si dovrebbe interessare dei piani vibrazionali ?
Certamente. Gli Americani per trent’anni hanno speso centinaia di miliardi di dollari per il cancro, senza cambiare nulla.
Quali sono i rischi per l’umanità a causa delle utilizzazioni negative della scienza ?
Sono grossi. Tutto ciò non è legato alla natura della scienza, ma dovuto alla natura involuta dell’uomo perché coloro che vogliono solo avere profitti e potere, manipolano scienza, religione, arte ed useranno sempre ciò che gli arriva ogni momento. Sia scienza che religione, sono capaci di autopulirsi ma ci vuole molto tempo, traumi, confusione, con conseguenze nel frattempo tragiche.
Si deve cambiare l’idea della vita, dell’uomo. Dell’equilibrio tra uomo e natura.
Ecco. E sempre più persone cominciano a rendersi conto di questo, anche attraverso l’uso della medicina alternativa.
La medicina moderna vuole far durare molto le cure e quando escono metodi curativi economici e veloci, li elimina.
A questo proposito si fanno tanti convegni internazionali, ma il grido degli scienziati coraggiosi viene raccolto solo fortunosamente dalle nuove generazioni, perché la volontà e l’opera dei pochi, viene violentemente o subdolamente emarginata.
Dopo di ciò il professore mi introduce in un angolo del laboratorio e mi mette nelle mani una pubblicazione scientifica recente dicendomi: “Ora vediamo in che modo il sangue sedimenta. Viene prelevato, messo in un capillare e ripreso da telecamere che ne seguono il fenomeno del tutto particolare. La sedimentazione non avviene in modo graduale, come si pensava prima, ma a sbalzi veloci e lenti, a gradini. Le immagini che vediamo, risultano dalle reazioni del plasma sanguigno nelle condizioni del non vivente, cioè con diversa gravità, pressione, mancanza di ossigeno ecc… L’organismo resiste e comincia a fare movimenti ad oscillazione ovvero sbalzi”.
In altre parole, quando vediamo uno spettrogramma senza sbalzi, vuol dire che l’organismo è sano, forte. Quando ci sono salti è malato. Più c’è energia nel sangue per resistere ai fattori esterni e più calmo è il diagramma.
By Orazio Valenti – Tratto da: edicolaweb.net
Commento NdR: pur apprezzando questi articoli che condivido, devo precisare che le informazioni contenute nel sangue e precisamente nei geni contenuti nel delle cellule sanguigne, sono portatori delle informazioni dell’essere donatore del sangue, che passano al ricevente; a seconda del livello evolutivo e quindi di salute del soggetto donatore, le informazioni passate al ricevente possono essere di aiuto o di ostacolo al ricevente, indipendentemente dal tipo di gruppo sanguino….
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Nella concezione comune l’uomo è una realtà fisica con forma e struttura propria, che rappresenta solo una parte dell’entità umana organizzata, in quanto, oltre al corpo fisico, vi sono altri elementi di natura più sottile cui far riferimento. Esiste una forza eterica, la quale solleva la sostanza organica alla vita, trasformando i succhi vitali in materia sensibile. Gli elementi esterni privi di forma, penetrano nel corpo umano e l’energia vitale li trasforma in strutture viventi.
Il sistema della circolazione sanguigna, con l’organo che più la identifica: il cuore, è l’espressione del corpo eterico (o vitale) trasformato.
Il sangue è la sostanza che edifica il corpo umano, ed assorbendo l’ossigeno dal mondo circostante, si rinnova, penetrando in ogni parte del corpo e depositando gli elementi nutritivi. Immaginiamo questo flusso d’energia come una luce meravigliosa che irradia l’organismo, percorrendo ed illuminando ogni organo vitale.
Oggi questa realtà straordinaria è provata scientificamente con tecnologie avanzate e di precisione.
La sperimentazione scientifica più seria, parte dal presupposto che spirito e corpo non possono essere concepiti separatamente. Essa ha fornito le conferme necessarie, per iniziare a formare, nella mente dell’uomo del Terzo Millennio,
la vera concezione del corpo umano e le pratiche mediche che si dovrebbero adottare nel rispetto di queste conoscenze.
Il professor Vocikof, cattedratico di Biochimica presso l’università di Mosca, dove è studiata l’UNICITA’ dei SISTEMI BIOCHIMICI, ci ha rilasciato un’interessantissima intervista.
La formazione del professore è delle più rigide, avvenuta tra le mura dei collegi ex sovietici, dove sicuramente è stato lasciato poco spazio alle teorie fantasiose.
D: Professore, Ermete Trimegisto disse: tutto è uno. È possibile riscontrare questa teoria anche nella scienza odierna?
R: L’attuale concezione scientifica fonda l’organizzazione del sistema vivente sul concetto materialistico, in altre parole visto “dal basso”. Gli organismi vitali sono costituiti da vari complessi biologici, considerati in senso olistico, i quali, erroneamente, sono assimilati ad un’automobile cui si possono indifferentemente sostituire le parti usurate. Ogni singolo organo, svolgendo la propria funzione, dipende contemporaneamente dall’attività dell’intero organismo. Esistono dei precisi e ben individuati collegamenti.
D: Quali sono ?
R: Con le sole leggi del sistema nervoso e di quello ormonale, non è possibile spiegare l’unità del corpo, nel tempo e nello spazio; ci sono altri nessi che lo fanno diventare unico, e Alexander Gurvic, all’inizio del secolo, li ha chiamati “Campo di collegamenti morfogenetici”. Sono quelli cui va incontro la prima cellula umana quando si sviluppa nel corpo adulto. Per spiegare la forma della persona adulta, è necessario un complesso regolatore intelligente. Il professore ha postulato che esiste un campo energetico biologico, composto di vibrazioni a vari livelli. Il corpo è costituito di liquidi e di molecole, ed ogni sua più piccola particella ha una propria vibrazione; l’insieme costituisce un campo vibrazionale armonico. L’energia vivente usa il complesso e noi ne siamo il risultato concreto. Il nostro corpo è l’armonico campo vibrazionale, che riassume tutte le vibrazioni delle molecole, cellule, organi. Corpo e cellula interagiscono reciprocamente. Il sistema ha una propria autonomia affinché la cellula possa essere autonoma o comandata dal corpo.
D: S’influenzano reciprocamente anche per le malattie ?
R: Possiamo analizzare l’uomo e la società nello stato di salute e in quello di malattia.
La malattia interviene quando c’è il predominio di una delle parti, se prevale la cellula, essa diventa cancerogena. La dominanza del corpo, invece, produce sclerosi, malattie psichiche e distrofie.
Noi studiamo tutto ciò e lo dimostriamo nelle varie situazioni. Essendo il lavoro, la funzione di certe strutture all’interno delle cellule, noi crediamo che queste subiscano dei cambiamenti, contrariamente alla scienza classica affermante che le stesse da attive diventano inattive. Nella struttura del corpo il movimento è continuo, nel quale la vita è un processo senza sosta come l’elettrone che vibra intorno al nucleo. Oggi la genetica molecolare studia il DNA e i GENI come strutture monostabili e conservate, mentre in realtà si muovono e vibrano.
Come sostiene Gurvic: “La vita è un procedimento strutturante e quindi le leggi principali sono processi variabili”. Consideriamo l’esempio della luce: il fotone ha dinamica costante, se è fermato, muore.
La luce è la base delle strutture viventi, ed abbiamo costruito degli strumenti per studiare le vibrazioni dei corpi biologici. Qualunque organismo vivente, è generatore di vibrazioni luminose. Prendiamo in esame il sangue umano, il quale esprime una quantità considerevole di luce, anche se, noi non siamo in grado di vederla ad occhio nudo. Esaminando la sua luminosità, deduciamo i dati diagnostici della persona e conseguentemente riconosciamo la provenienza di questo sangue.
D: A cosa sono dovute queste manifestazioni luminose ?
R: Nel sangue ci sono continue reazioni chimiche. Quasi tutte le molecole, nel tessuto vivo, sono in condizione dinamica. Quest’agitazione si stabilisce con la respirazione cellulare, ed è la causa da cui scaturisce l’illuminazione. Quando il sangue esprime questi flussi, significa che manifesta la sua energia, però il tessuto sano non la perde per caso ma la usa interamente, senza esprimersi a vuoto.
È come una squadra di pallavolo che il gioco si ferma solo quando la palla cade.
D: Allora sangue sano e malato non esprimono la stessa luminosità ?
R: Se prendiamo due campioni di sangue e li mettiamo vicini, separati da un vetro, uno infettato da microbi e l’altro sano, succede che i flussi che si liberano dal sangue sano, aiutano quello accanto, ammalato, che riceve energia. Queste reazioni non ubbidiscono alle leggi chimiche.
Le nostre facoltà mentali di conoscenza fisica e biologica, non riescono a spiegare queste reazioni, perché ci basiamo ancora su scoperte vecchie di cent’anni. Facciamo un esempio: se cambiamo la temperatura ad un processo che induciamo nel sangue, dovrebbe variare la reazione, ma non è così. Ho provocato nel sangue una reazione immunologica, cambiando la temperatura entro i limiti fisiologici di 35°-38° C. Solo quando il processo di variazione della temperatura arriva ad uno stato stazionario, il sangue reagisce, ma con ritardo. La linea a spirale del grafico è la memoria, perché il sangue ricorda il suo stato precedente e tende a conservarlo. In genere l’uomo è sempre un po’ malato, ma la natura, essendo più intelligente, tende a difendersi. Sarebbe meglio imparare da questa, invece di inventare leggi diverse.
D: Dato che ogni organismo ha le sue vibrazioni, diverse da uomo ad uomo, è un assassinio eseguire i trapianti ?
R: Si, non è la strada giusta, neanche per le trasfusioni. La scienza biomedica deve percorrere una strada diversa, cioè considerare la possibilità di rigenerare l’organo malato.
Il sangue, quindi, non solo è l’elemento più importante per la nostra sopravvivenza fisica, ma è anche sede dell’anima e del flusso vitale che ci rende parte del tutto, pervaso dalla stessa forza creativa. Praticando il trapianto o la trasfusione, non si tiene conto che esiste una parte fondamentale della nostra dimensione spirituale che ad occhio nudo non è visibile. Oltre al fatto che gli organi, quando vengono espiantati, sono ancora vivi, e che come dimostrato nel nostro numero precedente, dalla ricerca del professor Korotof, l’aura o la parte energetica che investe i nostri elementi vitali, si allontana solo dopo qualche tempo.
Concludendo, si può dedurre che, se si priva un corpo ancora vivente di un organo, lo si uccide e lo si espropria di una parte del suo corpo energetico che gli è necessaria come strumento di conoscenza, acquisita attraverso l’esperienza compiuta dall’organo durante la vita. Oltremodo, impiantando nel corpo di un’altra persona, un organo che porta la vibrazione e l’esperienza di un altro essere umano, s’interferisce nel cammino karmico della persona mutandone il destino evolutivo.
Tratto in parte da: nonsiamosoli.org