Cancerometria di Vernes – CEIA
Questa scienza è nata nel 1934, da parte di Arthur Vernes. Egli introdusse un rivoluzionaria tecnica in tempi nei quali non esisteva nessuna terapia e diagnostica per il Cancro. Dopo molti anni di ricerche egli si accorse che numerosi prodotti erano fortemente anti cancerogeni, come più tardi dimostrò la Bioelettronica. Questi prodotti sono stati selezionati e classificati; sono soluzioni iniettabili Vernes.
Nel trattamento Vernes, gli esami ed i trattamenti sono strettamente legati; la Bio elettronica (BTA/BEV), Vega test, EAV, Mora, Mineralogramma, ecc., sono di aiuto a questa tecnica. Come studiosi di Medicina Biologica e Naturale, siamo convinti che queste bio tecnologie elettroniche, la Dottrina Termica, le Medicine Biologiche o Naturali e l’uso, in certi casi, di tecniche di indagine e terapia con le frequenze elettroniche in onde medie e lunghe, sui corpi umani, rappresentano fra le Vere tecniche di diagnosi, prevenzione, terapia e cura di ogni tipo di malattia.
In prevenzione, occorrerà quindi in un primo tempo valutare lo stato reale del sistema immunitario. Ci sono due esami che permettono di fare il punto rapidamente: la Cancerometria di VERNES ed il CEIA.
Questo esame si basa sui test di flocculazione delle proteine sieriche, test che risalgono all’800. All’inizio sono stati utilizzati per valutare l’evoluzione delle malattie infettive, poi per l’individuazione di affezioni croniche del fegato, come per esempio la cirrosi epatica.
Negli anni 60, furono scartati dalla pratica medica a beneficio di altri esami, in particolare a beneficio del dosaggio di enzimi. Il Centre Européen d’ Informatique Automatisé (CEIA) ed il suo fondatore, il dottor Eric REYMOND ripresero lo studio dei test di flocculazione e li stanno studiando da più di 40 anni. Li hanno affinati, sviluppati, e soprattutto li hanno “decrittati”, il ché ha permesso di migliorarne l’interpretazione. Questa interpretazione rappresenta una vera rivoluzione in biologia sia nella pratica della medicina che nella prevenzione. Non posso fare a meno di citare di nuovo la riflessione di René LERICHE:
“Ci sono, in medicina, più modi di guardare. Ce n’è solo uno di vedere.”
Ebbene, Eric REYMOND ed i suoi collaboratori hanno scoperto il modo di “guardare” le proteine sieriche e ciò facendo, hanno scoperto una nuova dimensione della biologia, direi pure che hanno rivelato un nuovo mondo.
Inoltre René LERICHE ha aggiunto:
“Se si guarda con un’idea preconcetta, con la convinzione che si sa tutto o quasi tutto, non si vede niente”.
La medicina accademica, almeno per il momento, è caduta in questa trappola.
Tuttavia sono d’accordo con il geniale “inventore” René REYMOND quando dice:
“è solo una questione di tempo”.
L’interpretazione si fa con circa 60 parametri diversi. In un primo tempo, la flocculazione viene studiata con tecnica ottica; in un secondo tempo si studiano i flocculati con il metodo della focalizzazione isoelettrica del serio e della colorazione tramite pigmenti diversi.
Il risultato di queste analisi è una serie di cifre e soprattutto una curva stabilita su dati nello stesso tempo vettoriali e scalari ove vengono riportati i 60 parametri.
Questi parametri fissano colorazioni durante lo studio effettuato su di loro a pH diversi e mentre sono a contatto con diversi pigmenti.
Queste colorazioni (rosso, verde, blu, viola) permettono di classificarli in quattro famiglie.
I parametri rossi misurano le lipoproteine e sono marker dei disordini vascolari e dei disturbi neuropsichici.
I parametri verdi isolano le glicoproteine e sono marker delle malattie gravi e dell’infiammazione.
I parametri blu indicano le immunoglobuline e sono i marker dell’immunità e dei disturbi epatici.
I parametri viola sono in rapporto con la sfera digestiva e soprattutto colica.
L’interpretazione necessita di una buona esperienza e deve essere affidata ad un medico esperto nonostante il CEIA fornisca un’interpretazione con i risultati. Già più di 3000 medici nel mondo utilizzano questo metodo. By Dr. F. Lagarde – Tratto da: salute-prevenzione.it
Non andrò più avanti nei dettagli tecnici di questo test perché innanzitutto non voglio rendere il mio discorso troppo complicato e il secondo motivo è che non penso di essere abbastanza competente in questo ambito per prendere la libertà di esporlo dettagliatamente ed in modo esaustivo. Per chi volesse saperne di più, è facile consultare Internet o contattare direttamente il CEIA.
Ad oggi è indubbiamente l’esame con le prestazioni più elevate a disposizione della medicina. Presenta un vantaggio eccezionale, è “predittivo”. È in grado di stabilire diagnosi molto prima dell’apparizione dei primi sintomi. Capisco la reazione d’incredulità da parte della medicina accademica quando si parla di test predittivo. Essa avrà ancora bisogno di un po’ di tempo per assimilare questa nozione che fa crollare qualche dogma e rappresenta per i suoi concetti secolari una rivoluzione la cui importanza, probabilmente, non è ancora in grado di valutare.
Sinceramente, non la voglio biasimare, perché riconosco che io stesso ho tardato troppo nell’adottare questo esame. È uno dei tanti errori che ho fatto nel mio percorso nell’ambito della medicina.
Da questo discorso si può dedurre che un bilancio di prevenzione serio non si può più concepire senza CEIA. Lo stesso vale per un bilancio medico.
L’altra qualità altrettanto importante del test offre una prospettiva allettante: fornire il farmaco specifico adatto sia alla patologia che al paziente ma anche aprire nuove vie terapeutiche, vie già studiate presso il CEIA.
In conclusione, l’STP test e la Cancerometria di Vernes possono essere inclusi nella serie di esami utili per aiutare a diagnosticare ed a seguire l’evoluzione dei tumori. Non si devono vergognare di un paragone con i test classici, al contrario, sono complementari.
Per quanto riguarda il CEIA, è un’altra cosa.
Il CEIA è l’esame del presente e del futuro. È obbligatorio, non se ne può fare a meno.
Purtroppo queste tecniche non vengono sufficientemente studiate ne tanto meno insegnate, per il solito orgoglio dei “luminari”, che desiderano avere continuamente dei finanziamenti dall’industria e dagli stati, per la “infinita ricerca”, mentre esistono già tutte le tecniche adatte –
vedi Protocollo della Salute
Tutti i test Vernes sono in grado di effettuare un bilancio cifrato, con dati precisi, sulla situazione del malato.
Non possono essere interpretati in quanto non sono legati a fattori soggettivi del tecnico; chiunque avendo le apparecchiature è in grado di effettuare un esame diagnostico.
Questi test danno dei valori di funzionalità del sistema immunitario, che sempre è in crisi quando compare una qualsiasi patologia. Essi ci forniscono tutto il grafico dell’andamento patologico della malattia che analizziamo ed i valori di difesa dell’organismo.
Questi test si effettuano sul siero sanguigno, con dei reagenti particolari; sono chiamati test di evolutività, di infiammazione, test del coefficiente di patogenesi, questo per poter formulare un pronostico ed altri dati utili; in effetti, come le biotecnologie insegnano, si esamina il “terreno” sul quale la patologia cresce.