FANGO TERAPIA
Nome tecnico: Peloido terapia che è una parola derivante dal greco “Pelos” che significa Fango.
Possiamo chiamarla Fango terapia; tutte le terapie o cure che sotto forma di bagni utilizzano impacchi, applicazioni di acqua o ghiaccio, cataplasmi, ecc. con fango di terra comune (e’ la migliore soluzione assieme alle argille ed ai fanghi), torba (soluzione di ripiego), tufi, argille, fanghi di lago, di fiume, di mare ecc., ogni notte per periodi piu’ o meno lunghi.
Si utilizza l’effetto termico dell’applicazione, che può essere fredda o calda; si utilizza anche l’effetto chemioterapico, legato alle caratteristiche del fango applicato ed infine l’effetto Ionizzante della terra, che ricordiamo è sempre polarizzata negativamente rispetto al corpo umano.
Rientrano in queste terapie anche la Geoterapia: ingestione curativa, per via orale, di terra.
La Lito terapia: cura con le pietre. La Psammoterapia, con le sabbiature.
vedi in Tecniche di Medicina Naturale alla voce: Cataplasmi
La fangoterapia salsobromojodica è una terapia termale che viene effettuata impiegando un fango rimasto in infusione nelle fangaie di maturazione con acqua salsobromojodica per circa un anno.
La fangoterapia è efficace nelle forme infiammatorie croniche dell’apparato locomotore quali artrosi articolari, tendiniti, dolori e infiammazioni muscolari.
Il fango utilizzato viene posto sul paziente a 48-50°C sulle articolazioni e ha una funzione antinfiammatoria penetrando nella cute e rilasciando i sali minerali.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
FANGHI terapeutici
Lo studio condotto dal Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Padova (Cattedra di Reumatologia), nell’ambito di una convenzione di ricerca con la Sezione Terme e Turismo di Unindustria, è un unicum subito pubblicato dalla rivista di medicina ScienceDirect.
Lo studio, coordinato dal professor Leonardo Punzi e dal professor Franco Cozzi, ha voluto investigare su di un aspetto controverso: l’effetto delle cure termali nei reumatismi infiammatori. Assolutamente importanti i risultati.
«Per la prima volta abbiamo dimostrato i benefici a breve e a lungo termine dei fanghi e dei bagni termali in una forma di “mal di schiena” di tipo infiammatorio molto invalidante, che colpisce spesso pazienti in giovane età per cause virali o riconducibili a stili di vita, abitudini comportamentali o posturali», ha affermato Leonardo Punzi.
La ricerca è iniziata nel 2002: «Dapprima abbiamo effettuato una ricerca di base sull’artrite nel ratto dimostrando un effetto anti-infiammatorio delle applicazioni di fango e di acqua termale – ha spiegato il professor Cozzi – siamo quindi passati allo studio clinico su un gruppo di pazienti affetti da una forma infiammatoria cronica, la spondilite. I pazienti sottoposti a fango-balneoterapia nelle sorgenti euganee sono migliorati in modo significativo nel 100% dei casi trattati, con una persistenza nei sei mesi successivi, e questo ha consentito di ridurre drasticamente l’uso di farmaci analgesici assunti per il dolore alla schiena».
L’efficacia sulle forme reumatiche infiammatorie apre nuovi scenari. «Stiamo parlando di circa 2 milioni di persone che in Italia soffrono di mal di schiena – sottolinea Giulia Zanettin, presidente della Sezione Terme e Turismo Unindustria – a fronte dei risultati dello studio chiederemo al Ministero della Salute di promuovere e sostenere presso l’Unione Europea il riconoscimento dei trattamenti fango-balneoterapici nelle linee guida per la cura delle patologie reumatologiche. Solo in questo modo la terapia termale potrà essere equiparata, anche per il Servizio sanitario nazionale, a quella farmacologica».
Nell’ottica del pieno riconoscimento a livello internazionale delle cure termali importante un passaggio recente: il loro inserimento fra le raccomandazioni terapeutiche dell’Oarsi, la massima organizzazione mondiale di ricerca sull’artrosi.
Concordi i due docenti universitari nell’affermare che per il riconoscimento delle cure termali, sia contro le patologie reumatiche croniche che infiammatorie, sono necessari altri studi.
Il Cataplasma è uno dei tesori più preziosi della medicina naturale.
Nei fatti è una preparazione pastosa di erbe, frutta, alghe o verdure, argilla, terra, che può essere caldo, freddo, cotto o diluito, viene applicato alla pelle e lenisce e guarisce uomini da millenni.
C’è stato un tempo in cui la preparazione di un impiastro, anche sofisticati, non spaventava nessuno. Purtroppo questo importante rimedio ha gradualmente ceduto il passo a soluzioni su come pomate, unguenti o farmaci.
Il cataplasma è efficace nel calmare-lenire il dolore, pulire una ferita, alleviare una distorsione, il consolidamento della frattura, liberare le vie respiratorie, fermare il sanguinamento …
Ecco alcune tecniche per realizzare i classici (impiastro di semi di lino contro la tosse, cavolo impiastro di neutralizzare l’infezione di cipolle per alleviare il dolore, ecc), ma anche preparati piu’ originali per alleviare le malattie più gravi, come dolori articolari, nevralgie, eczemi, ecc
Se non avete mai fatto un impiastro, queste informazioni vi permetterà di riuscire nella vostra prima preparazione, ma anche di entrare in un mondo di cura assolutamente affascinante …
Il cataplasma probabilmente risale alle origini dell’uomo, quello posto sulla pelle di un impiastro schiacciato, masticato o di qualche terriccio, che è stato perfezionato nel corso dei secoli come uno strumento avanzato per esperienza di generazioni.
Nei tempi antichi si mescolavano polveri di argilla, vegetali, resine e gomme, cera o grasso. La loro composizione è diventata più complessa nel corso delle ere. Ad esempio, ci sono stati più di venti gli ingredienti in una famosa preparazione di Paracelso chiamato “impiastro di opodeldoch”.
Perché funzionano ?
Azione termica:
– il calore provoca vasodilatazione locale (allarga i vasi sanguigni) e il flusso di sangue si riattiva o migliora. Calma, conforta, allevia gli spasmi e le tensioni.
Il caldo è spesso usato per il dolore cronico non infiammatorio.
– Il freddo provoca al contrario la vasocostrizione (restringimento dei vasi sanguigni) e dissipa congestione o contusioni. E ‘utile in caso di lesioni o traumi. Calma il dolore acuto di artrite o di quelli dovuti a infiammazione di un nervo.
L’effetto delle risorse naturali:
– la pelle è permeabile e facilmente assorbe le risorse naturali. Le piante antisettiche, astringenti, lenitive, anti-infiammatori o rimineralizzanti sono utilizzati per indirizzare il male verso le vie di uscita.
A volte si ricorre a impiastri revulsivi (senape, pepe, zenzero) per irritare la pelle.
In risposta, il nostro corpo provoca il flusso di sangue e linfa alla zona di portare molecole più velocemente, anti-infiammatorie, anticorpi o altre sostanze del sistema immunitario.
La zona malata interessata dal cataplasma è così rapidamente trattata, placata e migliorata.
Il cataplasma allevia direttamente sulla pelle, in caso di bruciore o prurito per esempio, o quelle profonde dei tessuti in caso di dolori articolari o muscolari, gonfiore o decongestiona le zone per respirare.
In primo luogo, ecco i materiali di cui si ha bisogno:
– Strisce di garza o tessuto di cotone o lino. L’asciugamano può essere utilizzato nella risoluzione dei problemi. oppure un ciripa’ come quello dei bambini ma piu’ grande con una spilla balia di sicurezza per chiuderlo senza problemi, specie se si dorme con esso.
– Il film di plastica per alimenti estensibile, ideale per evitare che il cataplasma si asciughi troppo velocemente.
– un bendaggio, alle volte e’ utile anche elastico di compressione (benda), che fornirà un riparo sicuro, anche su quelli ingombranti.
– A seconda del tipo di impiastro: casseruola, ciotola Pyrex, cucchiaio di legno, e qualcosa per tritare …
Il cataplasma od impiastro caldo, puo’ bruciare !
– Piccola precauzione sulle contro-indicazioni degli impacchi caldi: essi rappresentano ancora un rischio di ustioni.
Si ritiene generalmente che impacchi caldi sono da evitare in caso di febbre, infiammazione, dolore di stomaco o di malattie cardiovascolari. Sono anche da evitare negli anziani e nei bambini sotto i 7 anni, che sarà impacchi semplicemente freddi o max 38 °.
La regola d’oro è facile da ricordare: l’applicazione di un impacco caldo è sempre una sensazione piacevole.
Impiastro di Lino contro la tosse grassa o spasmodica, bronchite, raffreddore e dolore, facilitato dal caldo come torcicollo o tensione muscolare.
Interessi: riscaldamento, stimolando la circolazione sanguigna, assottigliamento, emolliente (rilassa i tessuti).
– Sotto forma di farina, di lino è utile mescolato con le piante per migliorare la consistenza del cataplasma e trattengono il calore più a lungo.
Preparazione:
– Mix 4-5 cucchiai farina di Lino con un po ‘di acqua bollente.
– Mescolare in una pasta di buona consistenza.
– Mettere la pasta calda su un panno pulito, benda di garza, o due fogli di carta assorbente.
– Applicare caldo dopo il controllo della temperatura per evitare scottature.
Per un bambino, mettendo la mano sul cataplasma la cosa vi rassicurera’.
Per estendere l’effetto del calore, si può posizionare una bolla di acqua calda sulla parte superiore.
– Lasciare in posa, la sensazione è piacevole e ripetere 2-3 volte al giorno, per alcuni giorni, se necessario. La biancheria deve essere utilizzato solo una volta ogni volta.
Lino da aditivare al cataplasma: in farmacia lo si trova sotto forma di olio. Si può anche macinare i semi o utilizzare semi interi, lasciandoli una notte in ammollo di ac qua.
Essi conservano il calore più a lungo con l’olio che contengono, ma si perde consistenza la qualità che dà la farina.
Cataplasma di piante fresche
Raccogliendo le piante in giardino o in campagna è l’ideale. In questo caso, occorre essere sicuri che cosa si sceglie. Per godere le virtù di piante fresche, dobbiamo liberare il loro patrimonio risanatore sia per mescolare alla terra-argilla, sia direttamente masticandole senza ingoiare il succo.
Quindi mettere la pianta così preparata su una garza e applicare direttamente nella posizione desiderata. Mantiene il tutto con film estensibile, un bendaggio di compressione elastica o un panno.
Si può anche utilizzare un legante come la farina di lino, fieno greco, orzo, segale o crusca di frumento o di crusca di avena con proporzione: ¼ a ¾ di farina vegetale.
Ideale per coprire grandi aree o per mantenere un po ‘di calore. L’applicazione di una bolla di acqua calda sopra il cataplasma è anche una soluzione utile per conservare il calore.
Cataplasma di piante secche
Essi sono spesso più facili da trovare ed avere, perche’ sono disponibili in farmacia od erboristeria. Tagliare la pianta a pezzetti e immergerla con un po ‘di acqua bollente. Mescolare per formare una pasta.
Applicato nello stesso modo come per la pianta fresca o mescolato con un legante.
Alcune piante utili:
Millefoglie (Achillea millefolium) lascia ferite o piccoli tagli, per ridurre o arrestare l’emorragia (proprietà emostatiche) e accelerare la guarigione. E ‘stato chiamato l’erba carpentiere perché e’ stato usato nei casi di lesioni significative, spesso causata da una scure.
Assenzio romano (Artemisia vulgaris), utilizzare le parti aeree: Applicare all’addome l’impiastro con una bottiglia d’acqua calda in cima o mescolato con farina di semi di lino.
Bardana (Arctium lappa) Foglie oleose della pelle, eczema, ulcere, ferite purulente.
Camomilla romana (Chamaemelum nobile) Fiori, per eczema, mal, herpes, prurito.
Carota (Daucus carota) Polpa per ustioni, taglio superficiale, infiammazione della pelle, eczema.
Consolida (Symphytum officinale) foglia o radice gonfiore, fratture, contusioni, per accelerare la guarigione di tagli.
Zenzero (Zingiber officinale) Root (fresca) per dolori articolari e muscolari, tosse, reumatismi cronici.
Lavanda (Lavandula officinalis) fiore Burns, accelera la guarigione e guarisce le ferite.
Edera (Hedera helix) Foglia, per nevralgie, sciatica, cellulite, dolori muscolari, bronchite.
Malva (malvia sylvestris) fiore, per ogni tipo di pelle, prurito.
Piantaggine (Plantago major) Foglie, per guarigione delle ferite, congestione delle vie respiratorie, puntura di insetto, congiuntivite.
Calendula (Calendula officinalis) fiore testa, per eczema, ustioni, graffi.
…..e ve ne sono infinite di piante da poter utilizzare per la salute.
Gli Impacchi-Cataplasmi sono un mondo immenso e affascinante, e ci si può rammaricare che la medicina “ufficiale” spesso li guarda con freddezza.
Impacchi di argilla / miele / cera d’api sono in grado di curare le ulcere varicose profonde avanzate, praticamente incurabile dalla medicina ufficiale, cosi come gli impacchi cavolo, incredibilmente efficiente (erano già noti ai Greci e Romani).
Prima di utilizzare su creme tossiche di peluche o farmaci con effetti collaterali indesiderati, non vi fa male a controllare su Internet se non c’è un impiastro per il vostro problema di salute.
Tratto in parte da: pure-sante.info