Ogni segno grafico è l’espressione dell’individuo che l’ha prodotto. Con questa tecnica si vuol individuare nell’analisi dei segni prodotti, una particolare patologia, psichica o fisiologica.
Si insegna con la grafologia che è possibile riconoscere dai segni insiti nella grafia prodotta, la patologia corrispondente.
Oggi con l’ausilio del computer gli studi sono sempre più precisi e completi, si spera trarne utili vantaggi in futuro, per la diagnosi delle malattie.
La PSICOLOGIA DELLA SCRITTURA rappresenta un superamento della grafologia.
e stessi: quand’anche non servisse a trovare la verità, giova per lo meno a regolare la propria vita; e non c’è nulla di più giusto”.
La grafologia è una disciplina che si rivela incredibilmente utile proprio per scoprire o approfondire aspetti del nostro carattere a volte sconosciuti anche a noi stessi attraverso l’analisi della produzione grafica sia essa grafia, disegno o scarabocchio.
Il gesto grafico rispecchia l’idea che lo scrivente ha di se stesso e quella che vuole trasmettere agli altri. Risente delle tradizioni culturali e delle aree geografiche di appartenenza, risente dell’evoluzione nel tempo dell’individuo e dello stato psicofisico del momento in cui egli scrive e offre informazioni attendibili e preziose sull’intelligenza, sull’emotività, sulle strategie di vita adottate.
La grafologia è lo studio della scrittura quale rivelatrice del carattere e delle condizioni psichiche e morali di una persona.
Tra i primi che considerarono la scrittura atta a rivelare aspetti della personalità fu l’abate J.-H. Michon (1806-81), che fondò la Société de graphologie. Al sistema di Michon, basato sulle corrispondenze dei ‘segni fissi’, si oppose sia quello di J. Crépieux-Jamin (Traité de graphologie, 1885), per cui le qualità psichiche si manifestavano attraverso un insieme di ‘proprietà grafiche’ (velocità, forma, direzione, dimensione, continuità, ordine), sia l’opera del fisiologo W. Preyer (Zur Psychologie des Schreibens, 1895), che fondò le sue indagini su quattro leggi: a) variazioni della direzione, della lunghezza, della larghezza e delle interruzioni; b) ripetizione dei segni; c) relazione tra movimenti involontari di espressione e moti della scrittura; d) stimolo inconscio all’imitazione, e modellazione della scrittura in base a determinate immagini mentali.
In seguito si è cercato di portare la grafologia al livello di una scienza obiettiva, interpretando il rapporto fra scrittura e individuo alla luce della psicologia.
L’obiettivo è stato ottenuto da M. Pulver (1889-1952), polarizzando l’apporto della psicanalisi e precisando il riflesso dell’inconscio (Symbolik der Handschrift, 1931). L’affermazione scientifica della g. è, tuttavia, attribuita al francescano conventuale G. Moretti (1879-1963), che mise in correlazione il movimento scrittorio alla dinamica interiore dello scrivente, favorendo così l’individuazione della singolarità di ognuno attraverso il ‘gesto grafico’; i segni nel suo metodo (Trattato di grafologia, 1914) sono precisati nella loro dimensione qualitativa e quantitativa. Grazie a questa impostazione scientifica la g. ha trovato riconoscimento a livello universitario (Scuola superiore di studi grafologici dell’università di Urbino, 1977). – Tratto da: treccani.it
Secondo la definizione comune, la grafologia è “la scienza che analizza e interpreta l’insieme delle distorsioni del modello calligrafico imparato dai bambini”. Le personalizzazioni della grafia proiettano le nostre relazioni con il mondo esterno e con il nostro mondo interiore, essendo la scrittura guidata anche dall’inconscio. Quindi parlano di noi: lettere, segni, occhielli, aste, inclinazioni, misure, ma anche margini, pressione della mano, continuità dei segni, sintesi, chiarezza, ordine… Il manuale di grafologia è lo strumento ideale per chi vuole imparare rapidamente ad analizzare la scrittura degli altri – e la propria – per capirne carattere, comportamenti, tendenze. Ma è anche un eccellente supporto per chi usa la grafologia applicata come strumento di lavoro nei seguenti ambiti: studio dell’età evolutiva e orientamento scolastico; perizie grafiche (di valore legale); selezione del personale.
PSICOLOGIA della SCRITTURA
Fin dall’antichità si conosceva il significato dei segni grafici e ad essi si davano particolari significati anche divinatori.
La Psicologia della Scrittura, frutto del lavoro di Marco Marchesan, è la disciplina che si occupa dello studio e dell’analisi della grafia, cioè della scrittura, per valutare la personalità di un individuo; in ambito legale viene utilizzata per determinare l’autenticità di una firma o di un manoscritto, senza alcun interesse per la personalità dello scrivente.
L’applicazione della grafologia allo studio della personalità prende avvio dall’osservazione che nonostante venga insegnato a tutti a scrivere secondo modelli simili, la grafia delle persone cambia notevolmente da quella appresa a scuola.
La modalità con cui si dispongono le parole sul foglio, l’inclinazione a destra o a sinistra delle lettere, gli spazi tra le righe sono alcuni degli elementi che contraddistinguono una grafia (e quindi una persona) da un’altra. In questo modo la scrittura diventa lo specchio del nostro singolare modo di essere, di sentire e di agire.
L’analisi grafologica deve essere condotta su almeno 20 righe scritte in condizioni fisiche normali, su un foglio bianco, senza righe con penna a biro o stilografica (a seconda delle abitudini del soggetto), in corsivo e possibilmente firmate; l’analista della scrittura deve inoltre essere a conoscenza di altri elementi, quali l’età, il sesso, il livello scolastico e l’attività lavorativa dello scrivente.
Oggi abbiamo una tecnica ben definita per studiare, insegnare ed interpretare la scrittura.
La scrittura è molto semplicemente una reazione neuro muscolare determinata dalla volontà che la mEnte dell’Ego/IO ha nel formulare dei segni ai quali da un ben preciso significato anche convenzionale, quindi in ogni parola scritta vi è la firma (conscia ed inconscia) del suo compositore. Saper “leggere” la scrittura nei suoi complessi e nascosti aspetti, diviene un metodo indispensabile per comprendere il proprio prossimo, ma sopra tutto per coloro che svolgono una professione tipo: dirigente di azienda, insegnante, medico, psicologo, giudice, ecc.
Ogni minimo particolare deve essere preso in considerazione per comprendere al meglio la personalità di colui che scrive. Persino le malattie sono “scritte” nella scrittura, per cui un buon medico non può non conoscere questa tecnica di “lettura”; essa può essere considerata uno dei migliori test per conoscere la personalità dello scrivente.
Come la voce è “unica”, cioè essa ha il suo Imprinting, così la scrittura ha il suo imprimatur che è ben visibile e nasconde nelle sue “pieghe” tutto l’inconscio della persona.
Questa tecnica è stata strutturata dopo approfonditi studi e sperimentazioni dal prof. M. Marchesan fra il 1938 ed il 1940. Inizialmente chiamata Grafo Psicologia era sostanzialmente differenziata dalla Grafologia; questa differenziazione si è accentuata nel 1947 con la pubblicazione del libro: “Dalla grafologia alla grafo psicologia” ed ancor più nel “Tratado de grafo psicologia”; altri testi sono “Psicologia della Scrittura – segni e tendenze – Con orientamento psicosomatico”, “Il sistema psichico” (tratto da Psicologia della scrittura), “P. Gemelli e la psicologia della scrittura”. Nel 1947 il prof. M. Marchesan assieme al figlio Rolando ha fondato l’Istituto di indagini Psicologiche, per studi, esperimenti, applicazioni ed insegnamento della PdS.
Nel 1976 è stata anche fondata l’Università Internazionale della Nuova Medicina (UIM), Libera post Università. In particolare lezioni o corsi sono stati tenuti in università italiane e straniere a partire dal 1950. Dal 1953 ad oggi sono state presentate oltre 50 tesi di laurea in Università italiane e straniere, basate sulla Psicologia della scrittura (PdS).
Questa disciplina è utile per risolvere anche problemi di coppia, per avere indicazioni del metodo educativo più adatto per i singoli figli non ché per l’orientamento scolastico e professionale.
La PdS si presenta come una struttura organica corredata da un adeguato studio dei fondamenti fisio psicologici della scrittura, da un sistema di 41 leggi non ché da un sistema dei 226 segni grafici e da un sistema della dinamica psichica.
La sede della UIM è a Milano in c.so XXII Marzo 57