MESOTERAPIA
Terapia applicata al tessuto mesodermico, appena sotto la superficie della pelle, dove inizia il tessuto connettivo.
Questo metodo è a cavallo tra l’agopuntura e le tecniche reflessogene; essa si effettua con iniezioni multiple effettuate con una sola siringa con uno o più aghi, tecnica intradermica reinventata da un ricercatore francese Michel Pistor nel 1958, nell’ambito della reflessoterapia, che così la definì: “metodica terapeutica allopatica, leggera, polivalente e regionalizzata”.
Gia dal 3.660 prima dell’era volgare, si trovano tracce scritte per l’uso di creme ed unguenti applicati con la tecnica della multi iniezione in India, Cina ed Alto Egitto.
Nel 1923 alcuni veterinari utilizzarono con successo questa tecnica.
Essa è utilizzate anche per i farmaci allopatici iniettabili e permette di allungare l’azione del medicamento o rimedio stesso; leggera per il paziente che riceve dosi molto basse di farmaci e per l’Ente Assicuratore (statale o privato) ottima, perché in questo modo spende molto ma molto meno; polivalente perché è applicata in malattie diverse che possono interessare varie branchie specialistiche; loco-regionale perché i farmaci, con strumenti particolari sono iniettati nel derma sede della lesione o prospicente la lesione stessa oppure nel derma del metamero corrispondente.
A condizione di rispettare alcune regole, la mesoterapia può essere utilizzata per quasi tutte le malattie.
Questa tecnica fu un notevole progresso perché permise al medico di ridurre di molto le dosi farmacologiche, ma anche di concentrare l’attenzione primaria sullo stimolo fisico/chimico indotto dall’iniezione a tutte le parti del corpo. Fu detta “Meso” terapia perché è una “via di mezzo” (mesos) tra due estremi:
Da una parte vi è l’Allopatia, però tossica, allergica, subitanea anche negli effetti collaterali; dall’altra c’è l’Omeopatia: innocua, dolce, ben tollerata, minima nelle dosi, ma alle volte troppo lenta nell’agire.
Insieme ai vari medicamenti s’inietta alle volte anche una piccola dose di procaina al 2%, la quale funge da anestetico e svolge un’azione ritardante.
Gli effetti terapeutici sono risultato sia dell’azione chimica dei prodotti impiegati, sia della stimolazione “riflessa” operata dalle multiple punture effettuate anche non nella stessa sede; in questo modo la quantità di farmaci o rimedi impiegata è ridotta considerevolmente.
Questa tecnica NON è considerata, tra le tecniche, la più Naturale, dato l’impiego anche di farmaci; si consiglia agli operatori Mesoterapici classici, di sostituire i farmaci con prodotti naturali o rimedi omeopatici oppure diluire i farmaci utilizzati secondo le tecniche omeopatiche, passando così alla Bio Mesoterapia.
La Mesoterapia classica è caratterizzata dai seguenti aspetti:
Tecnica iniettiva; iniezioni a livello di mesoderma/intervento locale e non a distanza – Iniezioni, molteplici-Dosi minime-Azione riflessoterapica (microtraumi) = Azione farmacologica specifica.
Ma “Meso” anche perché il ruolo primario dell’azione terapeutica si incentra sul Meso/Derma, strato intermedio fra epidermide ed ipoderma; si ha infatti, una stimolazione elettiva del mesoderma rispetto agli altri tessuti. Il tessuto connettivo è particolarmente sollecitato da due fattori successivi, fisico e dinamico:
Il fattore fisico è rappresentato dal riflesso prodotto dall’ago che penetra nel derma.
Il fattore chimico è dato dall’azione diretta del farmaco.
Analizzando la motivazione della sede d’iniezione intradermica, in corrispondenza della zona alterata (intervento locale) od in vicinanza della stessa o nel derma del metamero corrispondente, si nota che con l’assunzione per via orale o per via intramuscolare od endovenosa, il farmaco una volta in circolo, è distribuito a tutto l’organismo, diversamente a seconda della portata circolatoria dei vari organi (farmacocinetica) di modo che nella zona bersaglio arriva una minima quantità di farmaco che può diventare nulla se sono presenti alterazioni della micro vascolarizzazione che infatti sono sempre concomitanti alle diverse patologie che derivano sempre come abbiamo già detto, dalle intossicazioni generate dalle alterazioni Termico/Nutrizionali, dovute allo stato di conflitto esistente per via delle Trasgressioni alle Leggi del Creato.
Se l’inoculazione avviene direttamente nella parte ammalata o nelle immediate vicinanze occorrerà una minima quantità ed in bassa concentrazione risparmiando più sicuramente nel contempo, i tessuti cui non necessita la stimolazione farmacologica o che da essa potrebbero ricevere danno.
Lo studio dei sinergismi dei farmaci che compongono il cocktail da iniettare, permette un’ulteriore riduzione delle quantità assolute a parità di effetto farmacologico (l’associazione con l’anestesia locale diminuendo la velocità di circolo, rallenta il tempo d’assorbimento e di conseguenza prolunga quello dell’attività farmacologica).
Con la Mesoterapia si interviene quindi localmente non a distanza dalla lesione e si praticano tante piccole iniezioni ciascuna con dosi minime di farmaco, ottenendo così diversi risultati:
1) Certezza che il farmaco arrivi nella zona interessata.
2) Maggiore rapidità con cui il farmaco arriva nella zona malata ed inizia la sua specifica attività.
3) Minore quantità e minore concentrazione di farmaco che occorre impiegare con conseguente notevolissimo innalzamento dell’indice terapeutico.
4) Maggior concentrazione locale di farmaco ottenuta pur con minime dosi.
5) Maggiore durata dell’azione farmacologica.
6) Assenza di ogni rischio di coinvolgimento delle parti sane in trattamento per esse non necessarie o che per esse può addirittura rivelarsi nocivo.
7) Qualsiasi farmaco può essere utilizzato con un’unica eccezione: i corticosteroidi retard.
8) L’iniezione si traduce in un papula in ogni punto e queste scompaiono dopo pochi minuti o qualche ora a seconda del prodotto utilizzato.
9) I punti di iniezione non sono in rapporto con i punti di agopuntura, salvo coincidenza; alcuni comunque utilizzano gli stessi punti dell’agopuntura.
10) La dose utilizzata per ogni seduta non supera il 10 cc. nel caso di celluliti e per tutte le altre patologie da 1 a 5 cc. La quantità ed i ritmi delle sedute variano a seconda della cronicità o meno della patologia; i tempi consigliati fra una seduta ed un’altra sono di 2 o 3 settimane.
La Bio Mesoterapia od Omeo-Mesoterapia invece è un notevole passo in avanti a confronto della tecnica Mesoterapica classica del francese Pistor; essa è uno scatto di qualità per i seguenti motivi:
1) La Bio Mesoterapia si è sviluppata in un ampio contesto culturale ed ha tenuto conto dell’Omeopatia classica, degli apporti dovuti ai successori e dell’Omotossicologia secondo Rockerweg.
2) La Bio Mesoterapia non inietta farmaci allopatici come quella classica, ma utilizza rimedi Omeopatici e Biologici.
3) La Bio Mesoterapia si muove a livelli strategici di ampio respiro sistematico, per quanto riguarda l’anamnesi, la diagnosi pluri disciplinare, la terapia locale e generale.
4) Essa è una terapia Eziopatogenetica ed è in grado di cimentarsi con la base diatesica del soggetto, con problemi della costituzione e del temperamento, nonché del “terreno” genetico e socio ambientale.
A livello della metodica, la Bio Mesoterapia agisce attraverso la dinamica di un triplice meccanismo: Biochimico, Reflessogeno, Tissulare e sfrutta le vie di diffusione energetiche (meridiani) utilizzando porte di entrata specifiche (punti attivi dei meridiani, punti auricolari, zone podaliche ecc.) eliminando blocchi energetici (campi perturbanti) e consentendo al rimedio di raggiungere il bersaglio in maniera eccezionalmente pronta e sicura.
L’impiego del rimedio Omeopatico in soluzione, elimina la necessità di effettuare tonificazione o dispersione dei punti perché il rimedio stesso provvede a ripristinare l’equilibrio energetico per la sua intrinseca attività (tonificante o disperdente).
La risoluzione della sindrome si realizza senza soppressione (vicariazione progressiva) dimostrandosi rapida, dolce, duratura.
L’acquisizione delle cognizioni di base e la pratica quotidiana rendono spedita l’applicazione di questa metodica, sia sul piano diagnostico sia su quello operativo; la stimolazione mediante l’infissione di un ago a livello epidermico, dermico, mesodermico, induce la liberazione di catecolamine, brachidine, serotonine, istamine (mediatori chimici), che agiscono sulle fibre amielinicere di Langherans, corpuscoli di Kranse, Vale-Pacini, Ruffini ecc.
Per azione riflessa sul micro circolo, si ha la liberazione di adrenaline, endorfine, ormoni, relising factors.
La Bio Mesoterapia nata come alternativa per la cura di pazienti sfiduciati dalle cure allopatiche classiche ma diffidenti nei confronti dell’Omeopatia, per gli aggravamenti paventati, per scarsa informazione e per apparentemente troppo lunghi tempi di lavoro ed ugualmente sfiduciati verso l’Agopuntura che, essendo praticata troppo sistematicamente, è relegata ingiustamente a terapia palliativa nelle sindromi dolorose, si è imposta nel tempo come mezzo polivalente di impiego sicuro, rapido e risolutore.
L’integrazione dei concetti fondamentali di Omeopatia, Omotossicologia, Reflesso terapia, Agopuntura, Neural terapia, Auricolo terapia, Pedologia, è una conclusione logica, alla quale da tempo si doveva arrivare, per il danno immediato ed a lungo termine indotto dalle terapie soppressive (Allopatiche classiche ed aggressive) ed in considerazione dei limiti delle metodiche applicate singolarmente.
La Bio Mesoterapia si impone pertanto come tecnica ed integrazione di sintesi dei concetti fondamentali delle tecniche energetiche, naturali ed atossiche, pertanto si inserisce con tutti i crismi e perfettamente nella pratica della Medicina Biologica.