DROGA, DROGHE, DROGATI e COMMENTI VARI
Tecnica per SDROGARE da:
fumo, alcool, stupefacenti, droghe leggere e pesanti e dalle psicodipendenze.
FUMO – FUMARE: Uno studio compiuto negli USA da alcuni genetisti dell’Università di California, ha portato alla conferma dei danni del fumo. Essi hanno contato le alterazioni genetiche sui fumatori constatando che ogni 10 miliardi di cellule in 143 pazienti colpiti da tumore al polmone di cui 57 erano fumatori, 79 ex fumatori e 7 non fumatori.
Quelle alterazioni genetiche chiamate “addotti” dipendono dalla fusione delle sostanze inalate con il fumo prodotto dalla combustione, con il DNA delle cellule polmonari.
Fra i fumatori hanno trovato 260 addotti, contro i 32 nei non fumatori. Fra gli ex fumatori le alterazioni genetiche erano 164 in chi aveva iniziato in adolescenza prima dei 15 anni, 115 fra quelli che avevano iniziato fra i 15 ed i 17 anni ed 81 in chi aveva iniziato dopo i 20 anni !
Conclusione: fumare da adolescenti provoca danni genetici che l’organismo non può riparare e che quindi indurranno facilmente delle malattie gravissime in quei soggetti, aumentando considerevolmente il rischio di cancro polmonare, anche dopo aver smesso di fumare !
La ricerca è stata pubblicata su The Lancet e dimostra che iniziare a fumare prima dei 15 anni significa correre un rischio doppio di mutazioni genetiche rispetto a chi fuma dopo i 20 anni ! in quanto nei teenager i danni provocati dalle sigarette vengono riparati con minore facilità dall’organismo. Ciò comporta anche la possibilità che anche chi smette di fumare, sviluppi un tumore al polmone.
Nel depresso che fuma la sua salute è molto più a rischio: Lo studio è stato pubblicato su Psychosomatic Medecine dell’Università della California di San Diego (USA) ed afferma che il depresso che fuma compromette il sistema immunitario e si espone a malattie come il cancro.
Il fumatore (narchilé, pipa, sigaretta, sigaro) è notorio, è psico dipendente dal tabacco che di fatto quando è fumato diviene una vera e propria droga che crea dipendenza, tant’è che quando colui che ne fa uso, desidera smettere, raramente riesce a farlo, se non con una azione di forte volontà; i più tentano e non vi riescono, proprio per il fatto che quel brutto vizio abitua l’organismo a ricevere ed a dipendere dalle sostanze nocive respirate.
Ma il problema è il suo desiderio, derivante da forte ansia ed insicurezza, a cercare qualche cosa a cui “attaccarsi”, la sigaretta, il sigaro, la pipa, come il lattante che si succhia il dito o colui che si mangia le unghie.
Il fumatore è anche un soggetto che trova “piacere” nell’accendere il suo fuoco personale, egli tende a controllare il “fuoco” della sigaretta, sigaro, pipa; anche se non l’aspira, ama vedere il consumarsi del tabacco della sigaretta; di fatto egli è un “piromane”, che ama accendere il fuoco e bruciare l’esistenza della sigaretta, pipa, sigaro, al posto dell’inconscio desiderio di bruciare la vita, infatti egli si brucia la vita sull’altare infuocato del fumo.
Il fumatore usa il simbolo del fuoco della sua sigaretta per esorcizzare (danneggiando se stesso e coloro che gli sono vicini), il suo inconscio desiderio di bruciare tutto.
La temperatura della combustione nella sigaretta o nel sigaro è di circa 800 gradi; a quelle temperature si formano circa 20 sostanze altamente tossiche che vanno ad inquinare il soggetto e l’aria attorno a lui; quindi nei luoghi chiusi ove vi sono fumatori che fumano, queste sostanze vengono respirate da tutti coloro che sono presenti e che magari non fumano, ma che comunque sono intossicati quasi come il fumatore stesso.
Il corpo trasforma la nicotina in un composto cancerogeno
New York (Reuters Health). I risultati di uno studio hanno rivelato che la nicotina delle sigarette, dei cerotti o delle gomme da masticare può essere trasformata in composti che provocano cancro al polmone.
Il dott. Stephen Hecht e suoi collaboratori dell’University of Minnesota Cancer Center di Minneapolis hanno identificato due forme di nicotina nell’urina che evidenziano come il corpo scompone l’agente che provoca la tossicodipendenza.
Secondo il rapporto pubblicato in Ottobre 2000 sul Proceedings of the National Academy of Science questo processo di scomposizione porta alla produzione di un composto chimico chiamato aminochetone che contribuisce direttamente alla formazione del NNK, una agente-causa di cancro al polmone specifica del tabacco.
Gli studiosi hanno dimostrato in una serie di sperimentazioni che alcuni enzimi umani possono essere utilizzati in laboratorio per produrre l’aminochetone dalla nicotina.
Inoltre, anche estratti da cellule di fegato umano possono trasformare la nicotina in aminochetone, che poi sarà trasformato in uno dei prodotti che gli scienziati avevano identificato nell’urina umana.
Le ricerche in realtà non hanno identificato il NNK durante questi esperimenti di laboratorio, ma comunque l’aminochetone potrebbe essere prontamente convertito in NNK dall’organismo.
Queste considerazioni portano alla realistica possibilità che il NNK si possa formare in persone che usano prodotti a base di tabacco, risultante in una dannosa esposizione a questi agenti potenzialmente cancerogeni in aggiunta a quelli già presenti nei prodotti.
E’ anche possibile che il NNK si possa formare in caso di terapie sostitutive della nicotina, particolarmente nel caso di terapie di lungo termine.
Il dott. Hecht ha aggiunto: “Comumque queste scoperte non dovrebbero consigliare le persone ad interrompere la terapia sostitutiva della nicotina; questa è indubbiamente meglio che continuare a fumare, anche se si possono formare alcuni NNK. Al momento non siamo in grado di valutare gli effetti di una terapia sostitutiva della nicotina di lungo termine. Ci potrebbero essere dei rischi, ma a questo punto delle ricerche non sappiamo se e quanti”. (Proceeding of the National Academy of Sciences, 2000,97:12493)
Dovrebbe essere proibito fumare in qualsiasi locale chiuso; così facendo impediremmo il fumo passivo a colui che non fuma. Tutti i fumatori, che in ospedale si fanno fare una lastra ai polmoni, sono in grado di vedere come i loro polmoni fin negli intersizi più profondi, sono ricoperti di catrame, depositato dopo un anno di fumo.
I sensori del gusto sono le “papille gustative”; esse si trovano nella bocca e precisamente sulla parte interna della lingua; nel fumatore esse hanno una ridotta sensibilità al gusto delle sostanze introdotte nella bocca, per cui tutti i fumatori tendono a mangiare più saporito per il fatto della diminuita sensibilità, caricandosi quindi di sostanze inutili e dannose per poter percepire il gusto dei cibi; nel tempo quindi tutta questa intossicazione aggiuntiva fornirà il terreno adatto alla somatizzazione di qualsiasi malattia.
Per ridurre la percentuale dei fumatori, attualmente in crescita fra gli adolescenti Italiani, basterebbe togliere l’assistenza sanitaria ai fumatori, e vedremmo drasticamente ridursi come per incanto, il quantitativo di coloro che “pipano” come lattanti, sigari, pipe, sigarette o narchilé.
Il fumo come l’alcool, possono procurare gravi malattie anche dopo anni, quindi non è giusto che la società si carichi di spese per coloro che si “drogano e si avvelenano” stupidamente.
Commento NdR: pur essendo d’accordo con questo scritto non posso fare a meno di notare, quanto segue:
I fumatori statunitensi potranno fare causa ai colossi del tabacco che producono sigarette light. Lo ha deciso la Corte Suprema, dando praticamente il via libera alle decine di cause per miliardi di dollari contro il gruppo Atria, proprietario dei marchi Philip Morris. Quattro giudici su cinque hanno deciso che la legge federale non protegge i produttori di tabacco, accusati dai consumatori di avere ingannato loro con le sigarette piu’ leggere e a basso contenuto di nicotina.
In compenso le leggi USA PROTEGGONO i produttori di Vaccini, sostanze che fanno MOLTO piu’ male e sono molto piu’ pericolosi del tabacco !
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ALCOOL – BERE: il problema degli alcolizzati è notorio, rappresenta per tutti gli stati del mondo un grave problema sanitario e di aiuto agli alcolisti che facilmente si ammalano di qualsiasi malattia. Quindi sarebbe opportuno che si iniziasse una informazione sul tabacco ed alcool per tutti i cittadini, che se informati, difficilmente cadrebbero nella mani della psico dipendenza.
L’alcolizzato utilizza il fuoco dell’alcool che gli brucia le mucose e certi organi, distruggendoli; infatti gli indiani pellerossa accusavano l’uomo bianco di vendere “l’acqua che brucia” per distruggere il “popolo degli uomini”.
Il principio del “fuoco” è presente anche per tutti coloro che amano bere alcolici: vino, distillati a base di alcool, prodotti derivanti dalla fermentazione degli zuccheri che si trasformano in alcool.
Coloro che amano bere, si bruciano la vita tentando di annegare i loro problemi non risolti, nel liquidi che bruciano; mentre è solo la soluzione dei propri problemi, rimuovendo le cause che portano al dolore il quale brucia lo Spirito (anch’esso brucia fisicamente e spiritualmente, se in contatto con una fonte di fuoco/luce troppo forte).
Solo la Medicina Naturale, informando sui processi psico fisiologici dei corpi viventi, sui significati e le finalità della propria esistenza nell’UniVerso, è in grado di informare correttamente l’individuo e quindi permettergli di effettuare giuste e consapevoli scelte, l’errore al contrario è il voler proibire (fumo, alcool, droghe) tutto senza informare nel modo adatto e con le corrette e complete informazioni.
DROGHE: Il ragazzo/a che utilizza in modo sporadico la droga (qualsiasi tipo), cambia sempre e rapidamente comportamento, è instabile; i soggetti prima socievoli ed allegri, diventano taciturni, schivi, elusivi; questo succede sempre nei momenti della adolescenza e non per la droga in Sé.
Per i giovanetti quello, è un periodo critico che dovrebbe corrispondere al loro passaggio dalla psico dipendenza con la famiglia, all’autosufficienza ed alla sicurezza economica, affettiva, logistica; quando questa fase diventa troppo lunga o non avviene facilmente e la famiglia (in seconda istanza gli amici o la società) non risponde ai “perché” che si pone il giovane che cresce, si rompono certi equilibri spirituali di certezze e sicurezze precedenti, senza che se ne creino nuovi ed ecco che, magari spinto da amici, oppure per apparire più “grande”, il giovane cade nell’assaggiare la fuga dalla realtà vera, per rifugiarsi nell’illusione della droga (qualsiasi essa sia: fumo, alcool, droghe leggere o pesanti) che lo porterà inesorabilmente verso la sofferenza, la malattia e magari la morte prematura.
E’ bene comunque osservare con attenzione quando un figlio cambia improvvisamente carattere e sopra tutto quando si ha il sospetto che inizi a fare uso di droghe leggere o pesanti, ecco come:
1) Gli amici che frequentava prima, sono sostituiti dai nuovi; quasi sempre il giovane parla di “amici”, ma di loro dice molto poco, per nascondere qualche particolare che potrebbe tradire qualcosa, non dice chi sono, né cosa fanno, ne cita al massimo il nome; difficilmente questi nuovi amici frequenteranno la casa e se lo faranno, sarà solamente di sfuggita.
Altro elemento nuovo è che i ritmi precedenti della vita vengono persi; non rispetta gli orari dei famigliari, si allontana da casa senza spiegazioni, frequentemente si allontana anche dalla scuola o dal lavoro, ingiustificatamente; molto spesso si verifica un calo del rendimento e della concentrazione sulle proprie attività scolastiche o lavorative; se l’assunzione di droga diviene abituale, sicuramente il giovane o interromperà gli studi o perderà il posto di lavoro.
2) I tossicodipendenti, non hanno più interesse per il loro aspetto esteriore, sono trascurati, trasandati e non rispettano le fondamentali norme igieniche.
Sono sempre eccitati ed in movimento ma non realizzano nulla di concreto, sono inconcludenti; sono molto bugiardi, si arrampicano sui “muri” per rispondere alle domande su di loro.
Le loro bugie non assomigliano a quelle tipiche dei giovani, ma sono bugie articolate, con caratteristiche di credibilità ed in genere molto complesse.
3) Il ritmo del sonno e della veglia cambia molto velocemente, soffrono facilmente di insonnia ed hanno frequentemente crisi di sonnolenza di giorno.
Più il consumo di droga aumenta, più vi è decadimento fisico, dimagrimento, perdita dell’appetito; cominciano ad avere dei tremiti, tremori, sempre più forti; non riescono a guardare negli occhi i genitori; iniziano a lamentare dei disturbi fisiologici; passano facilmente da stati di sovra eccitazione a stati di apatia e di assenza di attenzione a ciò che li circonda. Inoltre essi divengono facilmente irritabili, nervosi ed in alcuni casi anche violenti; non accettano le riprensioni e si sovraeccitano in modo esagerato.
4) Occorre controllare sul corpo, se vi sono piccoli punti rossi, lividi, indurimenti in prossimità delle vene, sopra tutto se il giovane comincia ad indossare delle camicie a maniche lunghe, anche quando fa molto caldo, senza mai rimboccarsi le maniche.
La concomitanza di questi sintomi è senz’altro una prova che il giovane sta vivendo l’atroce esperienza della droga, dalla quale uscirà solamente con tremendi sforzi; in quella fase, la famiglia non dovrà farsi impietosire, ma assumersi la sua parte di colpe e di responsabilità, riuscendo comunque a comprendere che solo dando senso e logiche risposte sulla VITA al giovane ed alla famiglia stessa, si potrà sperare di aiutare il giovane verso la guarigione.
Se non si imboccherà una nuova strada, perché è evidente che quella perseguita fino a quel momento era sicuramente sbagliata, il giovane non uscirà mai più da quel “tunnel” ed addirittura arriverà a morirvi “dentro”.
Il giovane drogato è un individuo che non ha saputo, né dato risposte razionali ai vari perché dell’esistenza ed ovviamente non ha avuto un’educazione tale da insegnargli le responsabilità proprie riguardo a: auto gestire la propria salute e le proprie finanze; autogestione degli affetti, che sono le basi di partenza per ogni essere umano che vive in questa dura esperienza della Vita. Non si è dato, né, gli sono state date, le risposte ai perché dell’esistenza: Chi sono, da dove vengo, dove vado e perché vivo ?
Egli di conseguenza entra in Conflitto con Se stesso, fra il proprio istinto che lo spinge a fare esperienze e la propria ragione che non gli fornisce le giuste risposte ai perché e di conseguenza non sa scegliere nel modo adatto, a seconda delle esperienze che deve fare, di conseguenza egli va in “confusione”.
Per poter insegnare e dare risposte ai perché del giovane, occorre che la famiglia sia anche in grado di avere le giuste informazioni e le sappia trasmettere alla prole; questo compito dovrebbe competere al padre, il maschio, cioè a colui che dovrebbe essere la guida spirituale nella famiglia, ma se questo non avviene o non esiste occorre che la madre, la femmina si sostituisca e sia la persona che sappia dare le risposte adatte.
L’assumersi queste responsabilità educative, fa parte del DOVERE di ogni persona (ma e sopra tutto per il maschio) che forma una famiglia e mette al mondo un figlio/a; essere in primis esempio di comportamento, avere coerenza fra ciò che si dice e ciò che si fa, dare sicurezza, economica, affettiva ecc.
Insegnare a lavorare ai propri figli (magari facendogli o suggerendogli di fare qualsiasi tipo di lavoro in casa o fuori) è un altro dei doveri che la famiglia deve saper fornire.
Per poter fare ciò occorre che la famiglia sappia essere buona e misericordiosa, ma anche dura ed inflessibile; bastone e carota sono gli ingredienti giusti per educare i figli; dolcezza ragionamenti, razionalità, affetto e discussione, castighi costrittivi od anche in certi casi corporali, sono le tecniche per eccellenza per l’educazione sopra tutto fin dalla tenera età; più il figlio/a è piccolo, maggiore sarà la possibilità di agire sulla sua personalità anche con pratiche di educazione corporale; mano a mano che egli cresce occorre parlare, spiegare, comunicare per ottenere consapevolezze sempre più grandi, quando le sue esigenze si diversificano, la famiglia DOVRA’ accorgersene e seguirlo nei suoi desideri di Conoscenza, fornendogli le Giuste Informazioni ed i giusti indirizzi; quando sarà grande (età puberale) sarà molto più difficile se non quasi impossibile, agire su di lui.
L’uomo è come un albero, una volta piantato occorre mettergli un bastone come “tutore” accanto al tronco e legarglielo affinché il tronco cresca diritto e bene; una volta che le radici saranno saldamente ancorate al terreno, si potrà pensare di togliere il tutore e lasciarlo libero di crescere da solo.
In genere un genitore che non sa anche picchiare (senza nervosismo e cattiveria) i propri figli nelle occasioni in cui occorre (solo in quelle gravi e se necessario), tradisce lo scopo educativo della sua Vita e renderà infelice la sua progenie. Saper educare bene la propria prole è un’arte che si impara piano piano facendo esperienza !
Possiamo dire comunque che ogni genitore ha i figli che si merita ed ogni figlio i genitori che deve avere per la Sua personale evoluzione.
Ricordiamo che se nell’educazione non viene usata anche la sofferenza (costrizioni anche corporali) per far comprendere ai propri figli certi aspetti della Vita, il giovane crederà che egli può fare tutto ciò che vuole in ogni circostanza e restare impunito, perciò non rispetterà più i canoni della normale convivenza famigliare e sociale.
In età puberale, non avendo e non formando un carattere, una personalità forte e giusta con il conseguente auto controllo dei comportamenti, sarà facile preda degli istinti più bassi e difficilmente controllabili e sarà facilmente coinvolto da coloro che lo asseconderanno nelle sue stupide scelte; questo giro vizioso di ignoranza sulla Vita sarà la base per la sua esperienza nel mondo della droga o della delinquenza e dell’asocialità.
Nel caso si fosse impotenti a rispondere alla trasformazione, del giovane all’interno della famiglia, non esiste altra strada che quella di affidare il giovane a “mani” più esperte e capaci, per aiutarlo a crescere nel modo migliore.
La base di partenza per chiunque si accinga ad aiutare un ex drogato od una persona dedita a qualsiasi tipo di droga, è aiutarlo a mettere ordine nelle sue abitudini alimentari, seguendo tutte le indicazioni presenti in questo trattato ed effettuando una preventiva analisi, con gli opportuni test, per conoscere quali intossicazioni, alterazioni termiche nutrizionali egli ha; occorrerà insegnargli anche ed al più presto la Medicina Biologica o Naturale, perché possa divenire autosufficiente in materia di salute/malattia.
L’alimentazione dovrà essere regolata a seconda dello stato di salute del soggetto ma sopra tutto carica di vitamina C e di B, sopra tutto B 3; si utilizzino estratti naturali di vitamina B e C con Magnesio per rendere assimilabile la vitamina C; questi prodotti vanno assunti 3/4 volte al dì e per un periodo di 3 o più giorni a seconda dei tipi di droga assunti, fino alla scomparsa dei sintomi di astinenza; poi passare a dosi della metà per circa 15 giorni.
Durante quest’ultimo periodo si dovranno aggiungere alternativamente altri integratori microbico, minerale, vitaminici tipo: Alghe verdi/azzurre, Fermenti Lattici residenti, Germe di grano, Pappa Reale, Lecitina di Soia, Fieno Greco, Ging Sen, Propolis, Oligo elementi e sopra tutto della Silice in quanto essa si trasforma in Calcio nel corpo umano; è utile, in certi casi, ingerire prima dei pasti 1 cucchiaino di aceto di mele non pastorizzato in mezzo bicchiere di acqua; in certi casi aglio e biancospino in ovuli 2 o più volte al dì; il tutto controllando le reazioni di ogni soggetto con appositi test.
vedi:
Cure Naturali + Protocollo della salute + Consigli alimentari + Crudismo + idro colon terapia + fermenti lattici + integratori , enzimi, ecc.
Oltre all’uso quotidiano degli integratori microbici, minerali, vitaminici, è estremamente importante che ogni giorno e fin dal primo giorno, fare applicazioni con l’Equilibratore Ionico per almeno 2 ore ed effettuare 7 frizioni di acqua fredda di frigo o di urina fredda (previa orticazione della pelle con guanto di corda) al giorno; inoltre occorre che sia sottoposto all’Idro Colon Terapia: acqua pochissimo minerale additivata con Aloe Vera, per eliminare il più possibile ed al più presto le infiammazioni intestinali salvo il caso di sospetta infiammazione dell’appendice e per disinfiammare la mucosa intestinale, molto irritata in questi casi; contemporaneamente ripopolare la flora batterica gastrointestinale con prodotti multi batterici.
In seconda fase, far effettuare durante il periodo della iper vitaminizzazione, bagni di vapore alternati a docce fredde (attenzione a coloro che hanno disturbi cardiocircolatori che non ne devono fare), a giorni alterni e per minimo 1 ora, per più mesi o bagni di sedere ecc., secondo le modalità della Medicina Biologica o Naturale.
In quel periodo dovrà bere almeno 1,5 lt. di acqua minerale non gasata (a minimo residuo di minerali) e dei centrifugati di frutta, verdura od erbe adatte e bevendo la sua orina ogni giorno; nutrirlo solo con crudità e pappine di cereali (vedi anche certe tecniche alimentari Crudiste e Macrobiotiche per periodi piuttosto lunghi da 7gg a 6 mesi o più, per poter modificare il pH dell’intestino portandolo verso il pH 7; questo per aiutarlo a disintossicarsi del tutto eliminando tutte le sue malattie, droga compresa.
Ricordiamo che TUTTI i drogati che hanno consumato eroina, metadone od altre potenti droghe, hanno subito lesioni cerebrali più o meno importanti e sicuramente hanno avuto mutazioni genetiche anche con le vaccinazioni che hanno subito da piccoli e se maschia anche a militare; pensare di riportare l’individuo nelle stesse condizioni precedenti alla droga è utopico; sarà comunque un buon “ritorno” se ci si adopererà nel modo il più possibile Naturale. Anche coloro che hanno fatto uso continuato di droghe leggere sono sicuramente alterati fisiologicamente, per cui i trattamenti utili saranno quelli appena descritti.
Studi e ricerche effettuate su drogati anche da droghe leggere, hanno comunque evidenziato alterazioni nutrizionali, minerale vitaminiche e batteriche, piuttosto pronunciate.
L’importanza dell’uso dell’Equilibratore Ionico è data dal fatto che il drogato deve scaricare il sistema nervoso e circolatorio dalle gravi tensioni (anche elettroniche) accumulate ed eliminare al più presto e più profondamente le tossine accumulate nelle cellule; inoltre occorre utilizzare dei prodotti particolari, ma naturali in modo da creare nel soggetto, un “rigetto” nei confronti della droga assunta.
Importante è comunque insegnare il Training Autogeno per ottenere il rilassamento del soggetto e sopra tutto fornire le opportune INFORMAZIONI su cos’è la VITA e che essa tende all’INFINITO e come la si mantiene ad un alto livello di godimento e di benessere; pertanto occorre che il paziente studi tutto ciò che è inerente con la VITA, con personale qualificato che sappia dare queste informazioni: Chi Siamo ? Da dove veniamo ? Dove andiamo ? Perché soffriamo ? Perché viviamo ?
Se l’istruttore non conosce la risposta razionale a questi quesiti, è meglio che non cerchi di fare l’insegnante, che cambi mestiere e che prima risponda a se stesso a queste domande e si dia risposte chiare e razionali.
Il tossicodipendente deve lavorare se possibile a contatto con la Natura ed all’aria aperta, il più lontano possibile dal luogo ove egli vive abitualmente, per toglierlo dai giri viziosi delle sue amicizie. Ogni giorno ginnastica o lavoro all’aria aperta; questo facilita il giovane a ristabilire i metabolismi resi inabili dalla droga.
Nelle crisi di astinenza è opportuno chiuderlo in un locale ove non può fare danno a Se stesso né agli altri (se è necessario occorre legarlo al letto); con l’uso dell’equilibratore ionico, imposizione delle mani da parte di tutti gli amici ed altre tecniche medicinali con prodotti non tossici e particolari “creati ad uso e consumo di quell’individuo previo test appropriati, possiamo essere sicuri di aiutare veramente il drogato ad uscire piano piano dalla crisi.
Riteniamo comunque che se non esiste il vero desiderio da parte del soggetto di uscire dal problema, non dobbiamo assolutamente forzarlo, ma lasciargli fare le esperienze necessarie fino in fondo.
Molti si chiedono come mai anche in famiglie benestanti e di media od alta cultura succede che alcuni loro figli si droghino ? Ebbene vi sono diverse cause:
1) Sicuramente in quella famiglia NON si è avuta una educazione all’autosufficienza della Salute, Finanze ed Affetti secondo i dettami della Medicina Biologica; infatti NESSUN seguace di tale medicina si è mai drogato !
Questo perché è proprio l’insegnamento del culto all’Autosufficienza, che insegna all’essere i perché della vita, che atteggiamento avere rispetto ad essa e come affrontarla; è l’esercizio della volontà per ottenere una perfetta autosufficienza in materia di Salute, Finanze ed Affetti che lo tempera a qualsiasi problematica !
Ecco dove sta la VERA CAUSA di questo problema.
2) In questo tempo “moderno”, la società industriale è il “terreno” adatto alla proliferazione dello sfascio della cellula familiare generando questa “civiltà” incivile, ingiusta ed auto distruttrice, che di fatto è governata da finanzieri criminali e politici indottrinati o corrotti, ma sopra tutto ignoranti ed è co-gestita da religiosi che hanno perso il senso del SACRO.
Il bambino o giovane che cresce in questo tipo di società è sprovvisto delle informazioni adatte per poter sopravvivere in essa con il minor danno, per poter divenire autosufficiente nei 3 punti fondamentali di cui sopra e di conseguenza egli è più labile psichicamente ed all’età puberale soccombe e si lascia facilmente “sedurre” dal tentare di fuggire alle difficoltà della Vita attraverso il tunnel delle droghe; questo vale non solo per le droghe pesanti e leggere, ma per tutti quei “vizi” (fumo, alcool, sesso, sport, lavoro, ecc.) che questo sistema concepisce e partorisce per distogliere dai problemi fondamentali dell’Esistenza: chi sono, da dove vengo, dove vado, perché vivo, perché devo combattere per vivere, perché devo lavorare, perché devo lottare per conquistare la salute, le giuste finanze, i giusti affetti, perché devo lottare ogni giorno per conquistare la libertà di creare, la libertà di vivere con il minor danno, il lavoro che mi permetta di sopravvivere normalmente, ecc.si
Che le droghe leggere e pesanti modifichino il DNA generando tossine pericolose per tutto l’organismo e principalmente per il Sistema Nervoso Centrale è cosa ormai nota da decenni.
Ma che ogni drogato malato di aids “renda” ogni anno alla struttura sanitaria statale e privata 90.000 $ (dollari, nel 1995), pochi lo sanno ed è questa la vergognosa speculazione sui malati, ciò che frena ogni iniziativa seria per la prevenzione.
Ai politici rimproveriamo di non saper o di non voler invertire questa rotta di stupidità su questi problemi, infatti la popolazione è stata gestita fino ad ora con la disinformazione o con la non informazione (silenzio), continuando a reprimere o gestire invece che prevenire ed informare.
Bisogna assolutamente dare le giuste informazioni se desideriamo cancellare questi problemi dalla storia dell’uomo. Non è con la paura del castigo “divino”, della droga o dell’aids che si vincono le battaglie, ma è insegnando i sani principi dell’Autosufficienza in ogni situazione, che potremo facilmente ed in breve tempo risolvere il problema.
E se gli stati del mondo non vogliono invertire la rotta è perché sono cointeressati a che il cittadino NON abbia un forte “carattere”, una forte personalità, questo per poterlo meglio controllare e schiavizzare anche economicamente; comunque se le famiglie intelligenti iniziano ad educare i loro figli secondo questi princìpi, il risultato sarà SICURO almeno per loro.
Le altre concause sono:
3) Fare solo campagne di informazione per far usare le siringhe in un certo modo, preparare e vendere siringhe sicure o far usare più preservativi con la paura dell’aids; anche se utili dal punto di vista sanitario, è comunque affrontare il problema in malafede e seguire gli interessi economici, piuttosto che gli interessi sociali educativi.
Nella sanità di oggi il problema viene affrontato nello stesso modo come si affrontano le malattie, il modo aggressivo e guerrafondaio: si vogliono distruggere con certe medicine i microbi ed i virus ritenuti erroneamente agenti patogeni, come si vuole distruggere o reprimere i drogati e non si fa nulla per sottrarre, con l’informazione appropriata agli spacciatori di droga i possibili nuovi “clienti”, come nulla si fa per informare la popolazione a come rendersi autosufficiente in materia di Salute per evitare di usare medicine.
Non è terrorizzando con la paura che si trasforma la società, ma è solamente con l’informazione, con i princìpi sopra esposti, che otterremo terra bruciata davanti a coloro che vendono morte, oltre al fatto che si dovrebbe nello stesso tempo legalizzare (è già di fatto libera) la droga come le sigarette o gli alcolici, in modo che la delinquenza non possa speculare sul problema.
Lo Stato non può né deve essere un produttore e spacciatore di droga, qualsiasi essa sia; deve comunque evitare ogni forma di “proibizionismo” che è sempre controproducente, ma deve legiferare in modo che certi limiti non siano sorpassati, attraverso l’educazione di tutta la popolazione all’autosufficienza nella Vita.
IMPORTANTE per i Drogati che vogliono smettere di drogarsi e desiderano disintossicarsi, disinfiammarsi e deionizzarsi:
Astinenza e Spasmi muscolari solo la formula Cal-mag riesce a calmare il tutto il Cal-mag liquido si beve ogni giorno in disintossicazione.
http://www.ecplanet.com/filosofia/spiritualita/magnesio_minerale.html
Tecnica Narconon: (NdR: fare attenzione perche’ sono sotto la direzione di Scientology-Dianetica, azienda religiosa, pur avendo tecniche in genere utili, cercano in ogni modo di spremere molto denaro…e facilmente rendono psicodipendenti i loro adepti) – http://www.narconontop.org/
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I Farmaci sono vere e proprie droghe, eppure lo stato non solo li produce o ne permette la commercializzazione senza nessun controllo, e li regolamenta.
Dobbiamo dire “legalizzare” le droghe e non “liberalizzare”, in quanto esse sono già libere; la prova sta nel fatto che qualsiasi persona se desidera procurarsi della droga, la può trovare acquistandola in qualsiasi luogo, per cui di fatto le droghe sono già libere.
Semmai sarà compito delle autorità statali di legiferare in materia, in modo da tenerle sotto controllo, esempio: quello sanitario per evitare che si vendano delle droghe tagliate con prodotti mortali ecc., ma sopra tutto il vero scopo della legalizzazione della droga è quello di togliere dalle mani della malavita organizzata e della delinquenza mafiosa internazionale l’enorme flusso di denaro che tuttora essa manovra e gestisce con la connivenza di banche, banchieri e di certi politici, arrivando a controllare intere nazioni, ottenendo sempre più il controllo del territorio, per il fatto che essa è proibita.
Controllando i flussi di vendita come per le altre merci, si potranno più facilmente individuare coloro che commerciano in droghe e se questi determinano morte (cosa che avviene facilmente), attraverso le leggi che colpiscono le “responsabilità del produttore e del venditore”, arrestarli e condannarli a morte se necessario.
Ma questo, i politici e governanti in genere che sopravvivono solo nel caos e solo in esso, molte volte, si arricchiscono e fanno arricchire i loro amici, NON lo permettono e fanno di tutto perché le droghe non vengano legalizzate.
Ecco alcune proposte:
1) Togliendo la speculazione finanziaria sulla droga attraverso la sua legalizzazione ed insegnare contemporaneamente l’autosufficienza alla Salute, Finanze ed Affetti, si potrebbe risolvere il problema in tutto il mondo in due o tre anni, tempo necessario ad insegnare alla popolazione, su come auto gestirsi.
2) Portare immediatamente e solo all’inizio ed a livello mondiale il prezzo delle droghe a poche migliaia di lire il grammo, è arrivare alla loro legalizzazione; sarà poi compito delle strutture familiari e sociali di intervenire per gli altri problemi che la droga pone: la gestione e rieducazione dei drogati.
La legalizzazione toglierà immediatamente ai produttori, trasformatori e spacciatori di droga, la possibilità di speculare sulla pelle dei deboli, approfittando di leggi proibizioniste.
Preparare subito leggi che le regolamentino, senza proibirne l’uso personale, ma essere duri nei confronti dei drogati che molestano, arrecano danno alla società, obbligandoli ad entrare nei centri di disintossicazione e rieducazione; non vi deve essere possibilità di scelta, la prigione anche per loro deve essere solo rieducativa, per la loro salute Spirituale e fisica, secondo i principi delle Medicine Naturali.
Di fatto Tutti in teoria, devono poter scegliere liberamente e non di nascosto se fumare, bere, drogarsi, rovinarsi o no; NON ci deve essere proibizione per il singolo, ma punizione anche grave con pena di morte, per coloro che vendono morte o procurano morte e sofferenza, ma questo vale anche per tutte le gravi trasgressioni alle leggi della buona convivenza, non solo per la droga.
3) La strada non è solo quella di aprire dei centri di “svezzamento” per drogati, ma di evitare soprattutto che altri vengano ad essere sedotti dalla droga; inoltre come vediamo dai risultati nei centri gestiti dai “medici”, si sostituisce alla droga il metadone che è una droga sintetica ancor più deleteria e si curano i drogati sieropositivi con farmaci (esempio AZT) che indeboliscono ancor più il loro Sistema Nervoso ed Immunitario e li fanno morire più velocemente di aids e per tentare di evitare la completa distruzione del loro sistema immunitario, si aggiungono altri veleni, con il risultato di mantenerli in vita sempre molto malati e psico dipendenti dai costosissimi farmaci, che mediamente è di lire 20 milioni all’anno, e questo avviene perché anche i medici NON conoscono i princìpi semplici ma efficaci della Medicina Biologica.
Anche se oggi hanno, a furia di tentare nuove strade farmacologiche, trovato un miscuglio di farmaci che nasconde i vari sintomi dell’aids impedendo al malato la possibile guarigione, ma perpetuando controllo e gestione del malato e del suo portafoglio.
Basta con l’ignoranza, occorre Conoscenza, l’uomo è stanco di promesse, vuole fatti concreti e da riscontrare SUBITO e non fra 100 anni, quando nessuno potrà mai controllare l’efficacia di una terapia.
Ricordiamo anche che il “fumo” da sigaretta, pipa, tabacco, è un vizio che risponde alle leggi del drogato; colui che fuma è un Drogato come un altro; è solo il tipo di droga che è diversa, ma il principio è identico, egli è psicodipendente dal fumo o dal tabacco; non è in grado di smettere facilmente senza riprendere più.
Il fumatore per smettere di fumare passa anche lui la crisi di astinenza, come il drogato da droga pesante egli subisce un trauma psichico, quando smette più o meno velocemente; questo dipende dal grado di volontà conscia ed inconscia immessa nell’azione dello smettere di fumare; ecco perché è meglio non imparare a fumare od ad usare tabacco.
Un fumatore passerà molto più facilmente a sigarette contenenti droghe leggere; un non fumatore più difficilmente diverrà un drogato. Lo stesso discorso vale per l’alcool ed altre droghe; i problemi che portano ai vari tipi di droghe sono identici, sono solo gli effetti che variano, ma la causa è SEMPRE la STESSA.
Droghe e Cancro – mutazioni genetiche i danni provocati da cocaina ed ecstasy
Un pericolo questo sottovalutato dai consumatori di droghe e dai tanti atleti impegnati in sport che, necessitando una prolungata resistenza come per esempio il ciclismo, utilizzano dopanti contenenti cocaina.
Agiscono oltre che sul metabolismo cellulare anche sul Dna, provocandone delle mutazioni genetiche, e il loro utilizzo aumenta il rischio di cancro. Sono l’ecstasy e la cocaina, le droghe più diffuse tra giovani e atleti. E’ la sensazionale scoperta dei ricercatori dell’Ibba-Cnr di Pisa dopo uno studio, unico al mondo, durato oltre tre anni.
L’ecstasy e la cocaina, ovvero le droghe più diffuse e consumate soprattutto dai giovani e dagli sportivi, specie del settore amatoriale, oltre a essere tossiche e creare dipendenza agiscono direttamente a livello del Dna trasformandolo e provocandone delle mutazioni.
A scoprire la genotossicità di queste droghe sono stati i ricercatori del reparto di mutagenesi e differenziamento della sezione di Pisa dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche.
Lo studio, durato oltre tre anni e oggetto delle tesi di laurea di Dinuccio Dinucci e Giuseppe Mauceli, è stato realizzato in collaborazione con Mario Giusiani, tossicologo dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pisa. Giusiani, oltre a fornire il materiale per gli esperimenti, si è occupato della caratterizzazione chimico-analitica.
‘La cocaina e l’ecstasy si sono rivelate più pericolose di quanto sapevamo”, sottolinea Giorgio Bronzetti, responsabile scientifico del reparto dell’Ibba-Cnr.
‘Queste droghe, infatti, oltre a tutti gli aspetti tossicologici, aggrediscono il Dna provocandone delle mutazioni, cioè alterando il materiale ereditario. Ciò solleva molte preoccupazioni sugli effetti che si possono avere nelle generazioni future. Inoltre – continua Bronzetti -, se consideriamo la stretta relazione tra mutagenesi e cancerogenesi, si può affermare che tali droghe possono essere causa di neoplasie”.
In base ai risultati ottenuti su sistemi submammiferi, i ricercatori dell’area San Cataldo di Pisa hanno inoltre dimostrato la stretta dipendenza che esiste tra dose ed effetto. In altre parole, l’assunzione prolungata nel tempo aumenta il danno a livello del Dna.
Tratto da: www.buongiorno.it
vedi anche: Marijuana: uccide le cellule cancerose