Heinrich Hermann Robert Koch (Clausthal-Zellerfeld, 11 dicembre 1843 – Baden-Baden, 27 maggio 1910) è stato un medico, batteriologo e microbiologo tedesco.
Robert Heinrich Hermann Koch nacque a Clausthal-Zellerfeld, una città mineraria vicino a Hannover in Germania, l’ 11 dicembre del 1843, da Hermann Koch e Matilde Biewende. Era il terzo di tredici figli, dei quali sopravvissero nove maschi e due femmine.
Figlio di un ingegnere minerario, rivelò fin da bambino la sua intelligenza e perseveranza imparando a leggere da solo all’età di 5 anni.
A 19 anni intraprese gli studi di Medicina all’Università di Göttingen, ove ebbe come maestro il prof. Henle. Questi, che da tempo andava sostenendo, contrariamente all’opinione comune, che le malattie contagiosa erano provocate da “organismi vivi parassiti”, senza dubbio influenzò purtroppo la nascente personalità scientifica del giovane allievo.
Dopo un breve periodo a Berlino per lo studio della Chimica e un soggiorno di studio all’Ospedale Generale di Hamburg, Koch incominciò a esercitare privatamente la professione di medico.
Questa attività non gli impedì di interessarsi a numerosi altri argomenti, quali ad esempio l’archeologia e l’antropologia.
Svolse la maggior parte della sua attività a Berlino, come direttore dell’ufficio imperiale di igiene (1880) e poi come professore di igiene (1885) e direttore dell’istituto per le malattie infettive (1891).
Aprì alla microbiologia nuove e feconde possibilità di studio: sia con la preparazione di terreni di coltura trasparenti e solidificabili, che permisero poi ad altri ricercatori la scoperta di numerosi microrganismi; sia con le innovazioni portate alla tecnica microscopica (tra l’altro con l’introduzione delle lenti a immersione), ai processi di colorazione dei germi, ai metodi di riproduzione fotografica dei preparati microscopici.
Egli enunciò i seguenti Principi:
I 4 postulati di Koch sono i seguenti
1 – il presunto agente responsabile della malattia in esame deve essere presente in TUTTI i casi riscontrati di quella malattia.
Ciò significa che tutti i malati devono avere nel loro sangue il germe considerato causa della malattia.
Risultato Sperimentale: solo circa la metà dei malati veniva rilevata la presenza del presunto germe
Già questo fatto dovrebbe far crollare tutta la teoria che i germi sono responsabili dell’ammalamento.
Si risolse però il “problema”, dichiarando che chi non possedeva il germe era un malato “atipico” – portatore sano invece colui che non aveva sintomi, pur avendo dentro il cosiddetto germe.
2 – deve essere possibile isolare il microrganismo dall’ospite malato e farlo crescere e riprodurre in coltura pura in laboratorio
Risultato Sperimentale: solo il 2 % dei “germi” conosciuti è riproducibile in laboratorio ed i germi riprodotti non si comportano allo stesso modo di quando sono inseriti nel sistema corpo, cioè nel Terreno…..quindi dato/idea che si mostra fasulla anche in questo postulato. Questo fatto venne ignorato nel passato, e viene ignorato ancora oggi
3 – ogni volta che una coltura pura del microrganismo, viene inserito per le vie naturali in un ospite sano, si deve riprodurre la malattia. Risultato Sperimentale: Ciò non avviene mai.
4 – il microrganismo deve poter essere isolato nuovamente dall’ospite al quale è stato dato per le vie naturali quindi ipoteticamente “infettato sperimentalmente”.
Risultato Sperimentale: questo non accade mai.
Se positivi, a questi postulati, si avrebbe l’ipotetica prova al massimo della co-patogenicità del microorganismo e della sua possibile (non certa perché al limite solo cofattore secondario) influenza, in un determinato quadro patologico preesistente e già in atto del e nel Terreno alterato.
Con queste evidenze sperimentali ci possiamo seriamente chiedere come sia stato possibile che la teoria patogena dei germi abbia preso piede cosi prepotentemente e no scientificamente, per l’interesse delle case farmaceutiche che hanno cavalcato quella falsa teoria.
In realtà, per salvare la sua teoria, Koch utilizzò indegni artefici, e fraudolente interpretazioni.
Cominciò ad utilizzare in modo abominevole la sperimentazione sugli animali.
Essi, durante le “sperimentazioni”, venivano torturati in ogni modo, facendogli vivere una marea di conflitti, finché i poveri animali non sviluppavano una qualche “malattia”.
Ovviamente tali torture includevano l’iniezione negli animali di batteri, e in tal modo si pretese di dimostrare che i batteri avevano causato la malattia. Non si riusciva mai, tuttavia, a far sviluppare nella cavia la specifica malattia che, secondo la teoria, era causata da quel specifico batterio.
Ciò tuttavia, incredibilmente, non scoraggiò Koch. Egli scrisse nei suoi studi che i batteri iniettati nella cavia provocavano una malattia “simile” (che vuol dire tutto e niente), e risolse così, trionfante, la questione, imbrogliando le carte…
Altro esempio:
Il 4 postulato esprime il concetto che il cosiddetto microorganismo, detto “patogeno” e pre-supposto come causa di “malattia”, in quei soggetti detti per ipotesi essere “suscettibili”, debba essere ritrovato… se non faccio mai attenzione mai su cosa renderebbe magicamente suscettibile o meno il Terreno del soggetto, e continuo a pensare e quindi mi focalizzo pensando solo al cosiddetto “patogeno”, non capirò mai quale è la Vera causa, mentre è evidente che se trovo un microorganismo in un Terreno alterato significa che esso non è causa, ma conseguenza o co-mediatore di un processo biologico in atto nel terreno/matrice.
Robert Koch comunque aveva inoltre un asso nella manica, egli fu il primo che riuscì a fotografare i batteri.
Tramite il “potere delle immagini”, diffuso nei media del tempo, riuscì a far passare le fotografie come la prova sia della esistenza dei batteri, sia del fatto che essi fossero la causa delle malattie, spaventando i medici e la popolazione che ignoravano questi fatti fraudolenti. Quando però cercò di applicare le sue teorie per “immunizzare” la popolazione, uccise migliaia di persone, e fu quindi cacciato da Berlino e della Germania.
Ritornò in patria solo grazie a Otto von Bismark, cancelliere dell’impero tedesco, che ebbe una pensata “geniale”. Conoscendo le teorie di Koch, il cancelliere pensò di utilizzarle per ottenere vantaggi geopolitici.
La Germania del tempo pativa infatti la concorrenza dell’impero inglese, che di fatto monopolizzava i commerci con le indie attraverso l’occupazione del canale di Suez.
Utilizzando la teoria di Koch, e diffondendola come vera in tutta l’Europa, poteva però affermare (ovviamente in modo arbitrario) che le merci provenienti dalle indie contenessero pericolosi batteri, in grado di infettare la popolazione e causare epidemie. In questo modo poteva imporre le famose “quarantene” su tali prodotti, fino persino a proibirne l’importazione.
Ciò avrebbe rappresentato un duro colpo per l’economia inglese.
Come possiamo osservare, quindi, la frode e la falsità della parola “contagio” è stata utilizzata anche in passato, per spaventare, impedireilcommercio e bloccare parte della popolazione molte volte, a fini geopolitici, nelle lotte di potere tra nazioni, proprio come oggi nell’anno 2019/2020 furono messe in atto simili azioni criminali per distruggere commercio e nazioni scelte per le sperimentazioni, anche dei Vaccini….
Questi postulati, hanno evidentemente dei grandi limiti sperimentali:
– Alcuni microrganismi commensali o normalmente presenti nell’ambiente, attecchiscono solo in determinati soggetti o situazioni di terreno fisiologico a loro adatto, quindi non in tutti i malati questi si ritrovano facilmente, es. nel 40% dei malati che muoiono di aids il cosiddetto virus HIV NON si ritrova…come mai ? e ciò vale per qualsiasi altra “malattia“.
– Normalmente l’inoculazione, invece di portare ad una sintomo conclamato (chiamato impropriamente “malattia”), provoca solo problemi subclinici.
– Diversi microrganismi (ad esempio il Mycobacterium leprae o i fitoplasmi) non sono coltivabili in vitro o non è possibile trovare un animale adatto all’inoculazione (perché il Micobatterio ha tropismo unico per l’uomo o perché gli altri animali sviluppano una diversa patologia rispetto all’uomo).
– non in tutti i malati si trovano i germi (virus, batteri) di cui si pretende siano le cause dell’ammalamento
– nei SANI NON si trova MAI nulla dei germi, oppure si trovano, ma non producono l’ammalamento, quindi è la prova certa che il germe NON ne è la causa, mentre si trovano in alcuni dei malati, quindi ciò significa che essi sono una CONSEGUENZA CERTA della “malattia” che in realtà è solo un sintomo dell’auto ammalamento per il Terreno disordinato !
Esempio:
Lo HIV risponde ai postulati di Koch quale causa dell’AIDS ?
Cosi come qualsiasi altra “malattia” dichiarata impropriamente infettiva !
Tra i molti criteri utilizzati nel corso degli anni per provare la correlazione tra un sospetto agente eziologico (responsabile di malattia) ed una specifica patologia, forse i più citati sono i postulati di Koch, sviluppati alla fine del 1800.
Procedimento non veritiero anche perché frutto di ideologia non biologica che proveniva dalla errata ideologia sulla peste del medio evo tempi nei quali anche i “medici” di allora, dicevano (errando) che i germi viaggiavano nell’aria e/o nei topi e/o negli animali ed infettavano gli umani…
Le cosiddette “malattie”, in realtà solo sintomi, NON vengono provocate da batteri e virus, bensì dalle mutate condizioni del Terreno psico-fisiologico !
– vedi: Vari Terreni
Infatti nei sani il Terreno è diverso (valori di pH rò e rH) da quello dei malati; le tossine, i batteri, i virus, sono reperibili nelle analisi di liquidi / sangue / cellule /tessuti / terreni e provengono dai liquidi dei tessuti/cellule che, o si ricambiano/rigenerano a livello cellulare e/o tissutale, oppure degenerano perché troppo alterati e qui vi si recano batteri e virus proliferando in loco per tentare di ricostruire i tessuti danneggiati dal terreno alterato e quando non hanno antagonisti in loco (il 99% sono batteri mutanti endogeni) proliferano a dismisura ed emettono con le loro mutazioni e quindi funzioni alterate, delle tossine, aggravando in loco lo stato del terreno che può presentare i primi sintomi, invece e se il terreno globale è mantenuto nei valori (limiti tollerabili) della salute di cui sopra, il soggetto NON si ammala !
La Prova ?, semplice in una “epidemia”, che si dice, da parte della medicina ufficiale, sia generata dal tale batterio o virus, solo certi soggetti si ammalano (max il 10%), la maggioranza NO !, quindi significa che quelli che ammalano sono più deboli: il terreno, la matrice, i liquidi del corpo sono alterati e di molto, rispetto alla Perfetta Salute.
I postulati di Koch sono stati diversamente interpretati dai vari ricercatori, ed alcune modifiche sono state suggerite per adeguarsi alle nuove tecnologie, particolarmente per ciò che riguarda i virus (7, 8).
I virus (in realtà sono esosomi o detriti di materiale genetico derivante dalle apoptosi cellilari) sono segmenti (porzioni) di DNA/Rna (eterologo od autologo) sono molecole di materiale genetico, che alle volte, non sempre (esozoma) sono avviluppati da una capsula di lipidi chiamata “capside”; le proteine /molecole virali sono, oltre a poter essere alle volte ingeriti, perché provenienti da cibi od acque, ma esse sono soprattutto endoprodotte e/o trasformate dagli enzimi, soprattutto per informatizzare le altre cellule del corpo affinché proseguano nel loro progetto di mantenere la perfetta salute e sono quindi preparate/moltiplicate, e quindi riprodotte all’interno delle cellule dei vari tessuti degli organismi Viventi per le necessità del sistema di sopravvivenza della specie alla quale appartengono.
Certi funghi e batteri possono anche arrivare a moltiplicarsi a dismisura, se il Terreno è loro favorevole e non hanno antagonisti, che normalmente li controllano.
Le proteine/molecole virali (virus) introdotte negli organismi viventi possono provenire da cibi, solidi, liquidi, sangue tossico (trasfusioni, con sangue eterologo), specie con i Vaccini, farmaci; ma i virus NON galleggiano nell’aria attaccati alle flugge (bollicine di vapor acqueo in sospensione nell’aria) come ci vogliono far credere certi imbroglioni di medici !
Tuttavia, i principi di base dei postulati di Koch sono rimasti gli stessi, e per più di un secolo, sono descritti qui sotto, e sono serviti come riferimento per stabilire la “presunta” causa di una malattia infettiva.
In Medicina Naturale vale dunque il principio del: “Il Terreno è tutto, il microbo è niente”, che il batteriologo tedesco Robert Koch, scopritore del bacillo detto impropriamente dell’antrace e di quello impropriamente detto della tubercolosi, nonché autore degli omonimi Postulati di Koch, ribadì il suo consenso al Terreno, quale causa dell’ammalamento, con una lettera inviata a Pasteur, e che lo stesso Pasteur confessò di riconoscere in punto di morte, in una specie di pentimento estremo e riabilitativo per i tanti errori commessi in vita sui batteri che ammalano, ideologia che però fù ben sfruttata dalle aziende farmaceutiche ideologie che sono diventate apparentemente “vere” a furia di ribadire quelle FALSITA’, che poi divennero i pilastri per i Vaccini e l’uso di antibiotici ed antivirali….contro la vita), vedi: Cosa sono i virus
vedi: La Teoria dei Germi è FALSA – 1 + La Teoria dei Germi è FALSA – 2 + PDF sulla Falsità della teoria dei Germi + Definizione della parola Malattia + Come nasce la malattia ? + L’altra storia dell’Aids + Hiv virus inventato + ExposingTheMythOfTheGermTheory
Italy 2019-2020
Dato che il SARS-CoV 2 è stato accusato da tutti gli enti a “tutela”…., di causare sintomi respiratori molto gravi e unici (Covid-19), qualcuno dei “tecnici” del Ministero o di quelli dell’ISS, può fornirmi lo o gli studi pubblicati che lo dimostrano inequivocabilmente ?
I 4 postulati di Koch, sono il fondamento di ogni ricerca microbiologica.
I 4 postulati sono validi anche per i virus….anche secondo la medicina allopatica ufficiale.
Quindi, dove si trovano gli studi e le ricerche in cui hanno:
1- isolato il virus
2 – l’hanno messo in una coltura
3 – e poi lo hanno inserito, come virus purificato, in terreno di cellule umane od animali
4 – oppure lo hanno immesso per contatto in un animale
5 – oppure messo in un ambiente saturo di questi supposti pericolosi virus, per vedere se si trasmetteva via aerea….
6 – ed hanno registrato sia i sintomi che il virus avrebbe dovuto causare, sia la sua significativa proliferazione nell’ospite (coltura e/o in vivo), magari fotografando questo meccanismo con un video…..
Perché questi sono gli UNICI tipi di studi che potrebbero provare e dimostrare la causalità in rapporto fra un virus ed una malattia, da parte di qualsiasi micro organismo, cosi come il virus che ovviamente non può nemmeno essere definito come organismo, essendo solamente una proteina inerte a DNA/Rna, creata dal disgregamento dei mitocondri nelle apoptosi cellulari….che liberano migliaia di miliardi di virus autocreati ogni giorno, e di tutti i tipi a seconda del tipo di tessuto dell’organo dal quale provengono……proteine virali (virus) che vengono riversati nei liquidi del corpo (linfa e sangue) e che poi i medici impreparati scambiano nei malati, quali “cause” di malattia, mentre non si rendono conto che sono la conseguenza…naturale dell’ammalamento !
Ho cercato dappertutto un tale studio, ma non sono stato in grado di trovarlo.
Potreste voi cari “enti a tutela” di chi non si sa….forse solo di Big Pharma….indicarmi dove si trovano questi studi ?
C’è anche l’ulteriore problema dell’identificazione e del rilevamento del virus.
Al GISAID, l’istituto genomico internazionale, ci sono diverse e differenti sequenze di genoma della SARS-Cov-2, il che fa pensare che stanno parlando di virus diversi oppure che non sanno davvero di cosa stiano parlando.
Inoltre sul postulato di Koch, TUTTO è da rivedere in funzione degli assiomi della medicina naturale
OGNI ammalato di qualsiasi sintomo (“malattia”), autoproduce proteine/molecole complesse a DNA/Rna (cioè virus autologhi particolari a seconda del sintomo e del tipo di tessuti ai quali appartenevano quelle cellule che morivano/apoptosi; i virus autologhi lo ripetiamo, si creano nelle cellule e servono alla informatizzazione delle altre cellule del corpo e provengono anche dalla disgregazione dei mitocondri e nuclei) ad ogni apoptosi cellulare… ciò significa che anche tutti noi produciamo Trilioni di virus al giorno (degenerazione dei mitocondri e del nucleo delle cellule) che se raccolti dal sistema linfatico e non eliminati subito per mezzo delle vie emuntorie, tendono ad aumentare l’intossicazione corporea e le infiammazioni preesistenti, e se accumulati nell’organismo ad esempio nei grassi, se non vengono eliminati dalle vie emuntorie naturali, non aiutano la Perfetta Salute, anzi la possono ostacolare, specie in uno stato febbrile e/o nel tempo (vecchiaia).
Il sano ed il malato, oltre ai possibili virus eterologhi=estranei, autoproducono per di più, anche virus “specializzati” dalle cellule che li hanno prodotti (per le malfunzioni cellulari perché il DNA viene informato ed in parte riscritto dai virus che informatizzano il corpo creati dalle cellule specializzate alla loro produzione e veicolati nel sangue a disposizione delle cellule che ne necessitano), e che negli esami di laboratorio i medici impreparati ritrovano, pensando erroneamente che nei malati dai quali prelevano quei “germi”, ne siano le cause dei sintomi che riscontrano e che chiamano impropriamente “malattie”, germi che in genere sono autoprodotti, salvo i sintomi derivanti dai traumi, dal tentativo dell’organismo di autoguarirsi e che sono causati per le preesistenti acidosi, intossicazioni, infiammazioni, del Terreno e che aumentano ancora di più se non intervengono le terapie riordinanti Naturali della Medicina Tradizionale es.:
il riordino dall’acidosi al pH dei liquidi a 7.35, con mVolt precisi (rH) e con una conduciblità o resistività particolare (rò)…, le cui alterazioni producono l’aggravamento dell’ammalamento del soggetto, egli diviene malato cronico se trattato con farmaci di sintesi, e/o muore.
Quando il sintomo, cioè la malattia sembra scomparire, ad esempio con un farmaco di sintesi, non è detto che sia stato eliminato dall’organismo la causa l’ammalamento, cioè che il malato sia guarito, bensì nei fatti, il sintomo è stato solo soffocato, cioè rimane latente e può in certi altri stati di acidosi + intossicazioni + infiammazioni riesplodere con altri sintomi e riaffermare l’ammalamento del soggetto, creandogli altri tipi di danni, magari più gravi, e ciò non è possibile saperlo/prevederlo in anticipo.
Riassumiamo, rivedendo punto per punto i Postulati di Koch:
1 – Associazione epidemiologica: la causa sospetta deve essere fortemente associata con la malattia.
E come la si determinerebbe ?
- Isolamento: il patogeno sospetto deve poter essere isolato e propagato al di fuori dell’ospite.
Trattasi comunque di analisi da soggetto debole e malato, le analisi di un soggetto sano forniscono altri parametri e nei quali non si evince la presenza del microbo o del virus !3. Trasmissione e patogenesi: il trasferimento del sospetto patogeno ad un ospite non infetto, uomo o animale, riproduce la malattia in quell’ospite.
Certo che se si inietta artificialmente nel sangue l’ospite indesiderato, l’ospitante ne trarrà un maleficio… ammalamento/malattia, ma se il soggetto non malato, sano, e si trova solo a contatto fisico (senza inoculazione diretta nel sangue) nello stesso ambiente atmosferico si ammalerà SOLO se i suoi parametri biologici ed elettronici, sono fuori totalmente dalla perfetta salute (P.S.)
La trasmissione e patogenesi da batteri o virus è una affermazione vecchia FALSA e non scientifica !
Come possiamo osservare trattasi di Postulati imprecisi, inesatti ed incompleti, quindi falsi !
Inoltre:
In riferimento al postulato N. 1, numerosi studi pubblicati in tutto il mondo dimostrano che virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS, risulterebbero HIV-positivi; ciò vuol dire che questi avrebbero gli anticorpi che indicherebbero la presenza dell’infezione da HIV.
FALSO: NON è vero: nel sangue del 40% dei morti di aids NON si ritrova il virus HIV, né i relativi anticorpi !
In riferimento al postulato N. 2, le moderne tecniche di coltura hanno permesso l’isolamento del cosiddetto virus HIV, virtualmente tutti i pazienti affetti da AIDS, così come in praticamente tutti gli individui HIV sieropositivi, sia con infezione precoce che con infezione avanzata.
FALSO: NON è vero: nel 40% dei morti di aids NON si ritrova la proteina che conterrebbe il virus HIV ! gli esami di laboratorio fatti anche in fin di vita, lo confermano !
Inoltre, la PCR e altre sofisticate tecnologie molecolari hanno permesso ai ricercatori di documentare la presenza del genoma dell’HIV praticamente in tutti i pazienti affetti da AIDS, così come negli individui con infezione precoce da HIV.
Domanda: Quale è la frequenza elltromagnetica del segmento di DNA/rna presente nella proteina HIV “identificata” come portatrice dello AIDS nessuno lo sa’; se è vero che è stato sequenziato, la frequenza del virus dovrebbero saperla e quindi divulgarla, perché non lo fanno ?
Alcuni di questi casi isolati di soggetti e lavoratori in laboratorio di ricerca, che si sarebbero ammalati di AIDS, sono casi nei quali il loro sangue è entrato in contatto diretto fra i vari soggetti/oggetti (è noto che il sangue contiene DNA virale di qualsiasi malattia – passata e presente – del soggetto “donatore”)
Il contatto sanguigno diretto è estremamente pericoloso nei soggetti con parametri del terreno alterati, indipendentemente dai cosiddetti virus.
Nel Dicembre 1999, i CDC hanno ricevuto rapporti relativi a 56 operatori sanitari negli Stati Uniti con infezione da HIV occupazionale, documentata, 25 dei quali hanno sviluppato l’AIDS in assenza di altri fattori di rischio.
Essi erano assuntori di droghe = Cocaina !
La comparsa di AIDS dopo una sieroconversione nota da HIV è stata inoltre ripetutamente osservata in casi post-trasfusionali, sia adulti che pediatrici, in casi di trasmissione materno-fetale, ed in studi sulla emofilia, sull’uso di droghe per via iniettiva e sulla trasmissione sessuale, nei quali la sieroconversione poteva essere documentata utilizzando campioni di sangue sequenziali (11, 12).
Questo conferma cio’ che abbiamo gia’ affermato; l’immissione di sangue non proprio, destabilizza soprattutto i soggetti con parametri di terreno alterati !
Per esempio, in uno studio Olandese durato 10 anni, i ricercatori hanno seguito 11 bambini che hanno contratto l’infezione da HIV in epoca neonatale tramite piccole aliquote di plasma provenienti da un singolo donatore HIV positivo.
Durante i 10 anni di osservazione, 8 dei 10 bambini morirono. Tutti gli altri 3 bambini mostrarono un peggioramento delle loro funzioni immunitarie, e 2 su 3 avevano sintomi probabilmente correlati all’infezione da HIV (13).
Il plasma ed il sangue trasfuso generano sempre immunodepressione indipendentemente dalla presenza o meno di certe proteine- molecole chiamate virus; i soggetti con parametri alterati di Terreno muoiono, facilmente e presto.
I postulati di Koch soddisfano anche modelli animali dell’AIDS umano.
In topi ricombinati con sistema immunitario umano, gravemente immunodeficienti (SCID), l’HIV produce un quadro di distruzione cellulare simile a quello osservato nell’uomo.
L’HIV-2, una variante dell’HIV che dicono sia meno virulenta, provoca anch’esso una sindrome simile all’AIDS nei babbuini. Più di una dozzina di ceppi di virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV), un parente stretto dell’HIV, provocano l’AIDS in macachi asiatici.
Sono animali preparati artificialmente in laboratori; non esistono in natura; quindi le deduzioni avute da tali esperimenti NON si possono applicare agli umani (tutte le “deduzioni” che provengono dai laboratori ove si compiono artifici, (vivisezione) sugli animali, NON si possono applicare all’uomo; ciò è estremamente pericoloso, falsificante, oltre che depistante e deviante !
Inoltre, virus chimerici noti come SHIVs, i quali sono formati dalla struttura del SIV e da vari geni dell’HIV in sostituzione di quelli omologhi del SIV, provocano l’AIDS nei macachi.
Quando si alterano i giusti parametri del DNA e/o del sangue naturale dell’animale, è evidente che gli si crei una immunodepressione ! senza per questo voler per forza affermare che è stato il virus HIV a generargli la malattia; in realtà sono altri i cofattori !!
A rinforzare ulteriormente l’associazione tra questi virus e l’AIDS, i ricercatori avrebbero dimostrato che SIV e SHIVs isolati da animali con l’AIDS e trasferiti ad animali non infetti, provocano l’AIDS anche in questi (14, 15, 16, 17).
TUTTO ciò che si inietta artificialmente nei soggetti altera i parametri della Perfetta Salute (P.S.) quindi non è quella la strada per affermare con certezza che la malattia è prodotta/provcata da quel germe !
E’ tutto un approccio ERRATO ! quindi FALSO !
“Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.”
(By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)
Ecco invece i Postulati di Evans:
É da notare come in tutti i postulati venga usato il verbo “condizionale”; ciò indica che i 7 postulati qui riassunti non rappresentano regole assolute da rispettare tutti insieme e a ogni costo.
Essi devono piuttosto essere considerati come possibili linee-guida dei ragionamenti di causalità, nello studio sulle cause di malattia.
L’ultimo postulato, non mostrato nello schema, vuole che “All findings should make biological and epidemiological sense“.
Ciò significa che l’associazione, tra l’ipotetico fattore causale e la malattia, deve essere biologicamente plausibile e dimostrabile.
Inoltre, l’epidemiological sense, chiama in causa la significatività statistica, concetto già espresso più volte nelle precedenti unità, che implica che lo studio di raffronto debba essere condotto gruppi (o popolazioni) di animali, piuttosto che sul singolo individuo, nei quali si deve dimostrare inequivocabilmente il legame fra presunto “patogeno” e l’ammalamento successivo.
QUINDI a fronte di tutto ciò, ho scritto al Ministro della “salute” Speranza, questa PEC:
Il giorno 01/04/2020 alle ore 12:01:54 (+0200) il messaggio
“Domande medico scientifiche: Ministro della “salute”, dirigente dell’ISS ed altri esperti…” proveniente da “GIOVANNI.PAOLO.VANOLI@pec.it”
ed indirizzato a: “seggen@postacert.sanita.it”
è stato consegnato nella casella di destinazione.
Egregi sig. R.Speranza e sig. A. Piccioli, od altri enti/soggetti “esperti” sul tema, es.: Consiglio superiore di Sanità….
Italy – 2019/2020
Dato che il SARS-CoV 2 è stato accusato da tutti gli enti a “tutela”…., di causare sintomi respiratori molto gravi e unici (il Covid-19), qualcuno dei “tecnici” del Ministero o di quelli dell’ISS, possono fornirmi lo o gli studi pubblicati che lo dimostrino inequivocabilmente ?
I 4 postulati di Koch, sono il fondamento di ogni ricerca microbiologica.
I 4 postulati sono validi anche per i virus….anche secondo la medicina ufficiale.
Quindi, dove si trovano gli studi e le ricerche in cui hanno:
1- isolato il virus e
2 – l’hanno messo in una coltura e
3 – lo hanno inserito, come virus purificato, in terreno di cellule umane od animali (NdR: non affamate o sotto antibiotico e con esperimenti di controllo Gold Standard)
4 – oppure lo hanno “immesso” per contatto in un animale
5 – oppure “messo in un ambiente saturo” di questi supposti pericolosi virus, per vedere se si trasmetteva via aerea….
6 – ed hanno registrato sia i sintomi che il virus avrebbe dovuto causare, sia la sua significativa proliferazione nell’ospite (coltura e/o in vivo), magari filmando questo meccanismo con un video…..
Perché questi sono gli UNICI tipi di studi che potrebbero provare e dimostrare la causalità in rapporto fra un virus ed una malattia, da parte di qualsiasi micro organismo, cosi come il virus che ovviamente non può nemmeno essere definito come organismo, essendo solamente una proteina inerte a DNA/Rna,
Potreste voi cari signori, visto che dirigete gli “enti a tutela”, indicarmi dove si trovano questi studi ?, dato che pur avendo cercato in tutti i data base mondiali non ho trovato nulla in merito, magari voi potreste fornirmi dati precisi.
Inoltre:
C’è anche l’ulteriore problema dell’identificazione e del rilevamento del virus.
Al GISAID, l’istituto genomico internazionale, ci sono diverse e differenti sequenze di genoma della SARS-Cov-2, il che fa pensare che stanno parlando di virus diversi oppure che non sanno davvero di cosa stiano parlando.
Attendo risposte precise ed in tempi brevi dato che dovete solo segnalarmi gli studi esistenti.
Vi ringrazio ed attento la vostra risposta.
saluti
dr. Jean Paul Vanoli – Giornalista Investigativo da 40 anni specializzato in Sanità, Medicina naturale e Bioelettronica
– consulente di https://mednat.news + https://pattoverascienza.com
Fino alla data odierna, NESSUNA risposta, quindi deduco che NON sanno NULLA di NULLA su questi temi, neppure i sedicenti virologi…..o microbiologi….Ha….ha…ha…
Vedi anche Riconsiderazione dei Postulati di Koch
Reconsideration of Koch’s Postulates-CMR.9.1.18
Anche le altre pagine su: Postulati di Koch – 1