ADAMO ed EVA erano esseri in carne ed ossa ? NO !
ADAPA (primo uomo mesopotamico) divenne l’ADAMO della Genesi nella Bibbia
che sono la ri-copiatura degli scritti Mesopotamici piu’ antichi (Sumeri)
Secondo la versione popolare dell’Adamo biblico e dell’Adapa mesopotamico.
Nella citta’ di Eridu il dio Enki creo’ un guardiano di un giardino, lo chiamo’ Adapa il quale aveva tutte le conoscenze sacerdotali (scientifiche) e tecniche, ma non l’immortalita’.
Adapa, andando a pescare per conto degli dei, cadde in mare a causa di una tempesta; maledi’ il vento del sud che ruppe un’ala; gli dei processarono Adapa, ma resisi conto della sua devozione, lo perdonarono, offrendogli il pane e l’acqua dell’immortalita’. Adapa pensando ad un trucco rifiuto’ perdendo per sempre la grande occasione dell’immortalita’.
Joseph Campbell suggerisce che i miti biblici di origine mesopotamica siano stati “rovesciati” dagli ebrei. Il giardino fu creato per un dio (Adamo, l’ingenuo immortale che non ha la conoscenza). Adapa e’ mortale ma possiede tutte le conoscenze.
La coppia biblica di Adamo ed Eva, solo quando mangiando il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, impararono la differenza fra bene e male ed ebbero accesso alla conoscenza, ma perdettero la loro immortalita’…
Adapa non mangiando il cibo offertogli dagli dei, rimase mortale, ma conservo’ i suoi privilegi sacerdotali, sulla conoscenza…
Pare proprio che sia andata cosi’…come propone J. Campbell
ADAMO ed EVA sono stati i primi esseri umani della storia ?
Questo il pensiero di un religioso, non cattolico, che pero’ non ha ritradotto bene le parole Adamo ed Eva,
La Scrittura degli I-DEI + Come capire la Genesi
Nella Bibbia e precisamente nel primo libro della Genesi si dice che ADAM; (parola dall’intenso significato, non compreso e non immesso nel testo dai vari traduttori della Bibbia): “Adam………diede Nome alle cose”, diede forma al pensiero, in quanto le “cose” prima di essere forma (cose), sono idee, pensiero, che divengono prima un progetto e poi cose….
La parola ADAM, (parola che si trova nella Bibbia e precisamente nei primi capitoli della Genesi) è formata dalla radice fenicio-ebraica-aramaica, composta dalle lettere Alef+Daled +Mem, e che come radice ha questa funzione: “Il punto di vista, entra e si solidifica, nella manifestazione, la forma”; come significato “esteriore” indica l’Uomo UNIVERSALE, cioè l’Umanità, maschi e femmine, cioè il genere umano, l’Uomo; questa parola, comprende il Principio duale e binario (E+ ed E-), i 2 lati o stati contraOpposti dell’Energia Eterica Fondamentale ma intrisecamente legati, perche’ complementari, che prende forma nel vivente, di qualsiasi tipo, e che si evidenzia maggiormente con e nelle strutture biologiche complesse sessuate); a livello Umano, è l’Uomo Collettivo, formato dall’insieme di tutti gli esseri Umani e NON un singolo essere maschio, come impropriamente si dice o crede; questo nome NON ha femminile, in quanto il pensiero “Mosaico” ha voluto sottolineare l’Universalità di Adam; infatti in questa parola vi è scritto il nome DAMO che è la radice dalla quale è nata in molte lingue la parola DON = Signore e vi è ovviamente e naturalmente anche la radice DAMa che si è inserita, per esempio, identica nella lingua Italiana e che significa appunto Signora, il femminile di Signore.
Possiamo quindi definire Adam, un pensiero, una iDea (nome simbolo) “ermafrodita” contenente i due principi (maschile e femminile – Yin e Yang)
Infatti la parola Adamo (in ebraico: אָדָם – in arabo: آدم, – ‘Ādam) significa umanità, (maschio e femmina) uomo, uomo terreno, terroso, o della terra rossa.
Quindi Adam è l’uomo Collettivo, formato dall’insieme di tutti gli esseri Umani e NON un singolo essere maschio; questo nome NON ha femminile, in quanto il pensiero Mosaico ha voluto sottolineare l’Universalità di Adam.
Come potete osservare, non significa assolutamente il nome del “primo uomo maschio della storia umana”, ma indica l’Umanità nel suo insieme, maschi e femmine.
Questa parola simbolica ADAM, significa anche (se noi andiamo a ricercare i significati delle singole lettere che la compongono in ebraico antico): “Un’assimilazione, un insieme, una collettività, con unica finalità”, ed indica anche ad un altro “livello”, ma energetico (es. elettronico, uno dei livelli dell’energia), le PARTI-celle Omogenee, Indistruttibili, Immortali ovvero gli Atomi Personalizzati, per contenere l’ANI+MA, (in ebraico la parola triletterale ANI significa = la Coscienza dell’Ego/ IO SONO + MA = la MAteria.
Quest’ultima parola anima indica l’insieme delle informazioni acquisite nel passato, presente, che e’ immagazzinata nella mente, nel DNA e quindi CEM (Campo elettromagnetico in-formato =informatizzato) dell’Atomo che e’ in fase di in-formatizzazione = Ego/IO), e che ha accorpato a sé gli altri atomi dal suo concepimento, per manifestare il proprio corpo fisico, la sua maschera, il suo scafandro, cio’ per poter “creare” l’anima, il Vivente Terrestre, l’Uomo (maschio e/o femmina, che viene animato, reso vivente), con tensore Spirituale verso ed all’InFinito quale sua parti-Cella.
La parola Adam, indica anche il traguardo che gli esseri umani devono raggiungere: arrivare all’UNITA’ di INTENTI, di IDEALI, verso l’Ego Universale, l’IO dell’UniVerso (verso Una finalità), pur nella loro poliedricità fisica, ecco il significato della parola UniVerso.
Quindi scopo dell’Ego/IO individualizzato, è quello di prendere coscienza di essere anche un NOI Universale; scopo finale dell’Ego/IO individualizzato, è quello di prendere coscienza di essere anche un NOI.
Conclusione:
Questi sono i veri, profondi e completi significati della parola “Adam”.
Tutto ciò, sta anche ad indicare che ad esempio nella Bibbia, ma cio’ e’ utile anche per altri scritti, è nei NOMI (in ebraico = Schem), che stanno celati i concetti, le idee, per cui il vero traduttore dei testi antichi, delle lingue sacre (Egizio, Fenicio, Ebraico, Latino, Italiano, deve stare attento quando riporta e traduce delle parole (specie le parole che sembrano dei Nomi) e controllarli bene e ritradurli per quello che sono i concetti che quelle parole esprimono,per fornire ai propri lettori, studiosi, TUTTE le definizioni di quel nome.
Ma questo ci indica anche che gli antichi, intelligentemente, quando davano un Nome ad una “cosa”, esso corrispondeva alle sue “funzioni” ed alle “idee” espresse dalla sua forma.
vedi anche: Alfabeto + Adamo ed Eva erano in carne ed ossa ? + Giardino di Eden 2 + Il giardino di EDEN + Prime parole Genesi-1 + 7 parole della Genesi-2 + Principio maschile + Principio FEMMINILE = EVA + Kaino ed Abele furono uomini della storia antica ? + Mose’ ed Abramo + Comandamenti + IO SONO
Continuiamo i nostri esempi, sempre nella Genesi:
la Parola A-ISCH, Alef-Iod+Schin, che nel testo appare qualche verso dopo, impropriamente tradotta con la parola “Uomo”, deriva dalla radice Iod+Schin, la quale significa: …tutto ciò che è nascosto nel suo Principio e che è condensato, Concentrato in un punto, per esempio l’IO; la Potenza manifestata nel Fuoco che si Trasforma e Trasferisce, Sposta, attraverso il Dinamismo; cioè indica l’Essere (l’Ego/ IO SONO con la sua Personalità) Intellettuale, la Logica, la Ragione; la possibilità di Elaborare, memorizzare, sintetizzare le idee, i dati, le informazioni, da parte dell’essere intellettivo, concentrarsi per trasformare le proprie idee e creare la propria CoScienza (assieme alla ConoScienza); questa parola indica anche la facoltà intellettuale dell’Umanità.
EVA = MAMMA = MATER – IA = Principio YIN, quello femminile
Nella Bibbia e precisamente nei primi capitoli della Genesi scritta in antico ebraico-fenicio, definiamo meglio la parola Eva:
In Fenicio-Ebraico antico, la parola MA è formata dalle lettere Mem+Alef; la Mem indica il Nutrimento di ciò che è MAtriciale e generante femminile, ma sta anche per ADA+MA.
Più avanti sempre nella Genesi, questa Ada+ma, viene anche chiamata con un altro nome: “Heva” perché è la stessa Ada+ma che si riTrova in livelli diversi della Manifestazione, e significa tutto ciò che è la FORMA esterna, cioè le cose che appartengono al mondo del sensibile, dall’Energia o Forza Elettro diaMagnetica MAtriciale, alla MAnifestazione della MAteria, la MAno, la MAmma, la MAmmella, il MAtrimonio espresso come unione che feconda figliolanza, la MAdre dalla quale tutto nasce: la MAria vergine, ovvero in altre parole: l’Energia primaria (E+ ed E-), “Vergine Santa”, che è fecondata dallo “Spirito Santo”, il principio maschile = Yang = l’informazione, il Pensiero Procreatore e Perfetto dello SCHEM, (il Nome YAOUÈ) e che si concretizza, cristallizza nella “MAteria”, Mater-IA, facendo nascere il frutto dell’UnIone, il figlio, YASHOUÈ, il CristOs, l’illuminato, il Vivente, il Pensante, TUTTO ciò che ha percezione di se stesso, ovvero la ManiFestAzione di tutti gli esseri Viventi e la materia stessa ! (più avanti spiegheremo meglio questi nomi).
Tutti questi nomi simbolici non sono mai stati compresi, tanto meno tradotti correttamente nelle Bibbie di oggi, né comunque spiegati dai cristiani, in quanto essi sono divisi, non distinguono le verità apparentemente contrarie che il testo biblico ben tradotto contiene.
EVA – Heva
Questo nome HEVA, (anticamente si pronunciava HEUA) Het+Vau+Hé, NON è assolutamente il nome della “prima donna”, ma è il nome che l’Universale ADAM (l’umanità maschile e femminile) da al PRODOTTO del Connubio, dell’Unione dello A-ISCH, (il Principio Maschile Intellettuale, l’Ego/IO personalizzato e Pensante) con la Sua Volontà (A-ISCHA) = AZIONE-ENERGIA-FORZA; questa figliolanza è Heva, essa infatti nasce da una “costa” intesa come lato, non come costola del torace, essa proviene da una parte di AD-AM; AD è il lato maschile, il principio intellettuale, l’informazione (AD radice di ADone); l’altro AM anagrammato da MA, che è la radice del principio femminile (MAmma, MAteria, MAre, MAmmella, MAnifestazione, ecc.); è da questo lato o costa che si evidenzia, che nasce il lato fisico energetico matriciale di Adam: Heva è l’Azione Energetica Creante che si manifesta anche nel seno dell’UniVerso e dell’Umanità stessa, essa nasce dall’unione dell’Intelletto con la Volontà, generando l’Azione, L’Energia, la Forza concreta che nasce dalla MATERializz-Azione (unione) del Principio Maschile e Femminile Matriciale.
Essa è nella sua forma fisica, l’Energia/Sostanza/Materia/InFormata, di qualsiasi tipo e livello, che “nasce” dall’unione delle 2 forze contrapposte dell’Energia Psico Eterica Fondamentale (Maschile e Femminile), che si può materializzare solamente se si uniscono a determinate condizioni, i suoi 2 lati o stati “contrapposti”.
Heva (Eva) è anche il risultato dell’Azione Volitiva dell’Intelletto, generata dall’Ego/IO personale pensante che si estrinseca, si esprime fisicamente nell’unione delle 2 forze contrapposte (E+ ed E-) dell’Energia Quantico/Tachionica, Fondamentale e cioè dell’Energia Psico Elettro Dia Magneto Termo Idro Dinamica; EVA, che è la Madre-Matrice di ogni cosa, della quale la Sostanza/MATERia Solida è solo un aspetto, gli altri 3 sono: quello Liquido, Gassoso, Plasmico.
La radice di HEVA è anche contenuta nella permutazione della parola YAOUÈ (il Tetragramma), che è l’antico nome di “Dio” (IOD) in Fenicio, Ebraico, che come la Bibbia riferisce, si identificava nella “Shekina” all’interno del luogo Santissimo del Tabernacolo del Sinai, sull’arca fra i 2 Cherubini, altri importanti simboli da scoprire…..ARCA dell’alleanza o del patto – (nella Bibbia)
Essa e’ quindi il Sacro Graal – Saint Graal – Sang Real, ovvero il sangue (materia discendente) dal “reale” (nel senso del re= INFINITO), non si tratta quindi di sangue reale come “discendenza dai re terreni”….e neppure come alcuni affermano, la discendenza di Gesu’.
Il concetto che si evince da quasi tutti i miti antichi è che l’Uomo è un Microcosmo o micro Dio, non deve lasciarsi trascinare ad essere un diaBolein o diavolo nel senso di essere colui che, “si lancia di traverso per dividere” e diventare “satan” l’avversario, come uno che vede sdoppiata UNA sola Immagine, colui che “vede” un solo lato della Verità; Egli invece DEVE UNIRE attraverso il SimBolein o Simbolo, (parola che significa “lanciare assieme, unire”), i concetti per Conoscere ed essere Conosciuto !
La Conoscenza è il risultato dell’azione del Conoscere, verbo che è stato sempre utilizzato dall’uomo per indicare anche il matrimonio, l’atto sessuale, la vera e più completa penetrazione fisica che si compie almeno in due di sesso diverso; nella Genesi della Bibbia per esempio troviamo scritto:
“Adamo conobbe sua moglie”, il principio maschile “conosce”, cioè si UNISCE al principio femminile.
La Conoscenza è un MAtrimonio, l’unione del “Conosciuto” e del “Conoscente”, essa è AMORE, l’Amore è LUCE, la Luce è INFORMAZIONE, l’Informazione porta alla RIFLESSIONE, la Riflessione porta all’AZIONE, l’Azione porta all’AMORE, l’Amore è anche Donazione e porta ad ulteriore CONOSCENZA; questo ciclo chiuso su se stesso, chiarisce che l’AMORE è INFORMAZIONE, cioè Conoscenza e viceversa.
Infatti la nostra parola Amore deriva dall’antico suono AOR radice triletterale composta dalle lettere ALEF+VAU+REISH, (radice ebraica dalla quale proviene anche la parola italiana: “oro”), che significa: “Luce”.
vedi Adamo ed Eva + Maria Vergine + Principio maschile + Chi e’, cosa e’ Dio ? + Vuotoquantomeccanico + Nuova definizione di Atomo + Yin e Yang
Al contrario la parola A-ISCHA, Hé- radice Alef+Schin+Hé che è un verbo ed un sostantivo e che è stato tradotto impropriamente in “Donna”, è legata al precedente nome A-ISCH e significa: un lato dell’Intelletto, la facoltà Volitiva Principiale, la Volontà, sulla quale l’Essere Intellettuale si basa (maschio e femmina); essa lo caratterizza e lo individualizza e deriva da A-isch; ma indica anche la facoltà Volitiva dell’Umanità Intellettuale.
La radice Ish significa “iniziare, dare forma, seminare” ed aggiungendo la desinenza Ah si ottiene “ciò che procede da Ish” cioè “cioè che porta a compimento quanto seminato, volitivamente ricercato”.
Più avanti nella Genesi si trova anche la parola EVA:
Questo nome HEVA, (anticamente si pronunciava HEUA) Het+Vau+Hé, NON è assolutamente il nome della “prima donna”, ma è il nome che l’Universale ADAM (l’umanità maschile e femminile) dà al PRODOTTO, la conseguenza del Connubio, dell’Unione dello A-ISCH, (il Principio Maschile Intellettuale, l’Ego IO SONO personalizzato) con la Sua Volontà (A-ISCHA), questa figliolanza è Heva essa infatti nasce da una “costa” intesa come lato, non come “costola del torace”, essa proviene da una parte di AD-AM; AD è il lato maschile, il principio intellettuale, l’informazione (AD radice di ADone); l’altro AM anagrammato da MA, che è la radice del principio femminile (MAmma, MAteria, MAre, MAmmella, MAnifestazione, ecc.); è da questo lato o costa che si evidenzia, che nasce il lato fisico energetico matriciale di Adam: Heva è l’Azione Energetica Creante che si manifesta nel seno dell’UniVerso e dell’Umanità, essa nasce dall’unione dell’Intelletto con la Volontà, generando l’Azione, la Forza concreta che nasce dalla MATERializz-Azione del Principio Maschile e Femminile Matriciale.
Essa è nella sua forma fisica eterica, energetica, elettronica, l’Energia/Sostanza/Materia/InFormata, di qualsiasi tipo, che nasce dall’unione delle 2 forze contrapposte dell’Energia Psico Eterica Fondamentale (Maschile e Femminile), che si può materializzare solamente se si uniscono a determinate condizioni, i suoi 2 lati o stati “contrapposti”.
Nella Bibbia e precisamente nei primi capitoli della Genesi scritta in antico ebraico-fenicio, definiamo meglio la parola Eva:
In Fenicio-shardano, samaritano, Ebraico antico, la parola MA è formata dalle lettere Mem+Alef; la Mem indica il Nutrimento di ciò che è MAtriciale e generante femminile, ma sta anche per ADA+MA.
Essa rappresenta il Principio FEMMINILE = EVA = MAMMA = MATER – IA = Principio YIN
Più avanti sempre nella Genesi, questa Ada+ma, viene anche chiamata con un altro nome: “Heva” perché è la stessa Ada+ma che si riTrova in livelli diversi della Manifestazione, e significa tutto ciò che è la FORMA esterna, cioè le cose che appartengono al mondo del sensibile, dall’Energia o Forza Elettro diaMagnetica MAtriciale, alla MAnifestazione della MAteria, la MAno, la MAmma, la MAmmella, il MAtrimonio espresso come unione che feconda figliolanza, la MAdre dalla quale tutto nasce: la MAria vergine, ovvero in altre parole: l’Energia primaria (E+ ed E-), “Vergine Santa”, che è fecondata dallo “Spirito Santo”, il principio maschile = Yang = l’informazione, il Pensiero Procreatore e Perfetto dello SCHEM, (il Nome YAOUÈ) e che si concretizza, cristallizza nella “MAteria”, Mater-IA, facendo nascere il frutto dell’UnIone, il figlio, YASHOUÈ, il CristOs, l’illuminato, il Vivente, il Pensante, TUTTO ciò che ha percezione di se stesso, ovvero la ManiFestAzione di tutti gli esseri Viventi e la materia stessa ! (più avanti spiegheremo meglio questi nomi).
Tutti questi nomi simbolici non sono mai stati compresi, tanto meno tradotti correttamente nelle Bibbie di oggi, né comunque spiegati dai cristiani, in quanto essi sono divisi, non distinguono le verità apparentemente contrarie che il testo biblico ben tradotto contiene.
EVA – Heva
Questo nome HEVA, (anticamente si pronunciava HEUA) Het+Vau+Hé, NON è assolutamente il nome della “prima donna”, ma è il nome che l’Universale ADAM (l’umanità maschile e femminile) da al PRODOTTO del Connubio, dell’Unione dello A-ISCH, (il Principio Maschile Intellettuale, l’Ego/IO personalizzato e Pensante) con la Sua Volontà (A-ISCHA) = AZIONE-ENERGIA-FORZA; questa figliolanza è Heva, essa infatti nasce da una “costa” intesa come lato, non come costola del torace, essa proviene da una parte di AD-AM; AD è il lato maschile, il principio intellettuale, l’informazione (AD radice di ADone); l’altro AM anagrammato da MA, che è la radice del principio femminile (MAmma, MAteria, MAre, MAmmella, MAnifestazione, ecc.); è da questo lato o costa che si evidenzia, che nasce il lato fisico energetico matriciale di Adam: Heva è l’Azione Energetica Creante che si manifesta anche nel seno dell’UniVerso e dell’Umanità stessa, essa nasce dall’unione dell’Intelletto con la Volontà, generando l’Azione, L’Energia, la Forza concreta che nasce dalla MATERializz-Azione (unione) del Principio Maschile e Femminile Matriciale.
Essa è nella sua forma fisica, l’Energia/ Sostanza/ Materia/InFormata, di qualsiasi tipo e livello, che “nasce” dall’unione delle 2 forze contrapposte dell’Energia Psico Eterica Fondamentale (Maschile e Femminile), che si può materializzare solamente se si uniscono a determinate condizioni, i suoi 2 lati o stati “contrapposti”.
Heva (Eva) è anche il risultato dell’Azione Volitiva dell’Intelletto, generata dall’Ego/IO personale pensante che si estrinseca, si esprime fisicamente nell’unione delle 2 forze contrapposte (E+ ed E-) dell’Energia Quantico/Tachionica, Fondamentale e cioè dell’Energia Psico Elettro Dia Magneto Termo Idro Dinamica; EVA, che è la Madre-Matrice di ogni cosa, della quale la Sostanza/MATERia Solida è solo un aspetto, gli altri 3 sono: quello Liquido, Gassoso, Plasmico.
La radice di HEVA è anche contenuta nella permutazione della parola YAOUÈ (il Tetragramma), che è l’antico nome di “Dio” (IOD) in Fenicio, Ebraico, che come la Bibbia riferisce, si identificava nella “Shekina” all’interno del luogo Santissimo del Tabernacolo del Sinai, sull’arca fra i 2 Cherubini, altri importanti simboli da scoprire…..ARCA dell’alleanza o del patto – (nella Bibbia)
Essa e’ quindi il Sacro Graal – Saint Graal – Sang Real, ovvero il sangue (materia discendente) dal “reale” (nel senso del re= INFINITO), non si tratta quindi di sangue reale come “discendenza dai re terreni”….e neppure come alcuni affermano, la discendenza di Gesu’.
Il concetto che si evince da quasi tutti i miti antichi è che l’Uomo è un Microcosmo o micro Dio, non deve lasciarsi trascinare ad essere un diaBolein o diavolo nel senso di essere colui che, “si lancia di traverso per dividere” e diventare “satan” l’avversario, come uno che vede sdoppiata UNA sola Immagine, colui che “vede” un solo lato della Verità; Egli invece DEVE UNIRE attraverso il SimBolein o Simbolo, (parola che significa “lanciare assieme, unire”), i concetti per Conoscere ed essere Conosciuto !
La Conoscenza è il risultato dell’azione del Conoscere, verbo che è stato sempre utilizzato dall’uomo per indicare anche il matrimonio, l’atto sessuale, la vera e più completa penetrazione fisica che si compie almeno in due di sesso diverso; nella Genesi della Bibbia per esempio troviamo scritto:
“Adamo conobbe sua moglie”, il principio maschile “conosce”, cioè si UNISCE al principio femminile.
La Conoscenza è un MAtrimonio, l’unione del “Conosciuto” e del “Conoscente”, essa è AMORE, l’Amore è LUCE, la Luce è INFORMAZIONE, l’Informazione porta alla RIFLESSIONE, la Riflessione porta all’AZIONE, l’Azione porta all’AMORE, l’Amore è anche Donazione e porta ad ulteriore CONOSCENZA; questo ciclo chiuso su se stesso, chiarisce che l’AMORE è INFORMAZIONE, cioè Conoscenza e viceversa.
Infatti la nostra parola Amore deriva dall’antico suono AOR radice triletterale composta dalle lettere ALEF+VAU+REISH, (radice ebraica dalla quale proviene anche la parola italiana: “oro”), che significa: “Luce”.
Heva (Eva) è anche l’Azione Volitiva dell’Intelletto, generata dall’Ego IO SONO personale che si estrinseca, si esprime fisicamente, come abbiamo gia’ piu’ volte affermato, nell’unione delle 2 forze contrapposte (E+ ed E-) dell’Energia Tachionica Fondamentale e cioè nell’Energia Psico Elettro Dia Magneto Termo Idro Dinamica; ella è la Madre di ogni cosa, la Maria vergine, della quale la Sostanza/MATERia Solida Informata, è solo un aspetto, gli altri 3 sono: quello Liquido, Gassoso, Plasmico.
La radice di HEVA è anche contenuta nella permutazione della parola YAOUE’ (il Tetragramma), che è l’antico nome di “Dio” (IOD) in Fenicio, Ebraico, che come la Bibbia riferisce, si identificava e si manifestava nella “Shekina” all’interno del luogo Santissimo del Tabernacolo del deserto del Sinai, sull’arca fra i 2 Cherubini (2 Cerebrum=Cervelli).
La Shekina è la rappresentazione simbolica della CoScienza che compare sull’ARCa, cioè nel CRAnio ed i 2 Cherubini sono i nomi dei 2 emisferi del Cerebrum (Cervello) che essa utilizza per potersi manifestare, ma era anche la descrizione di un meccanismo elettro/tecnologico Atlantideo, consegnato agli Egizi perché loro discendenti, che era stato asportato dai templi Egizi del Dio egizio ATOM (il dio unico, di cui TutankAmen fu il faraone più rappresentativo) con il consenso dei suoi preti, in quanto Mose’/Mosaico era un loro capo-religioso, essendo Faraone del popolo Hyksos che aveva invaso parte dell’egitto, lo era per diritto e dovere.
Questo marchingegno altamente tecnologico generava energia elettrica, di notte illuminava il campo e di giorno formava vapore; con dei “giroscopi” (masse rotanti mosse con motori elettrici alimentati da batterie formate da recipienti con elettrodi immersi in un liquido acido, succo di uva) che ruotavano su di un buco di una speciale “camera” ove vi era un campo elettromagnetico (generato da magneti permanenti), si creava energia elettronica ecologica a basso costo; questa energia si poteva dirigere ovunque ad una certa distanza, come un raggio laser per mezzo del “serpente di rame” (bastone di legno con avvolta una bobina di rame) che scaricava verso massa l’energia prodotta da un meccanismo formato da semplici circuiti elettronici; l’arca essa stessa era un grosso condensatore a grande capacità (formato dal rivestimento di oro interno, con legno come dielettrico e dal rivestimento di oro esterno), sul bastone con bobina o fra le ali dei cherubini si scaricava l’energia accumulata nel condensatore formando la “schekinà” (arco sacro), ecco perché è scritto nella Bibbia che chi toccava l’arca ne era “fulminato”; questo meccanismo era stato consegnato ai preti Egizi da civiltà precedenti molto antiche e progredite, gli Atlantidei. Si comprende così il perché delle continue ricerche da parte di molti per ritrovarla ed utilizzarla.
Ritorniamo al significato dei nomi: EVA
Esaminiamo da un altro “lato” questo nome simbolico:
HEVA è la “costa”, nel senso di “lato” FISICO di Adam, quello MAtriciale o Femminile che è ricettivo; l’altra “costa” o lato Spirituale di ADAM, è il Pensante, quello Maschile, che è PeneTrante nel Femminile, cioè il Pensiero che penetra l’Energia Psico Materializzata; nel testo con questi simboli si vuol dire che l’Energia è Pensante, Intelligente ovvero che la Sostanza/Materia è Informata ed Intelligente, quindi manifesta Psiche.
Questi 2 lati o coste rendono manifesto con la loro Un-Ione, ciò che NON è manifesto: cioè la Coscienza, dell’IO SONO e quindi anche l’Ego/IO (ciò che ha coscienza di Sé e che si manifesta nella mente (conscia ed inconscia), nell’armonizzazione ed utilizzare il meglio delle 2 forze maschile e femminile); cioè fanno apparire ciò che NON ha Forma visibile, l’invisibile….: ovvero la Coscienza: l’INFINITO PROIETTATO nel Finito, ovvero “Dio” nella Manifestazione, nella forma; scopo di essa è riProdurre, nel Progetto di Vita, lo YASHOUE’, il Cristos, il Dynamos, il Budda, l’Illuminato, colui che Sà, che è Consapevole di Sé, dell’UniVerso e dell’INFINITO (Olomero-Infinito), quindi vive nell’Amore di Sé, delle altre Creature e della Natura.
Quindi ne deduciamo che la vera “iniziazione”, consiste nel riuscire ad armonizzare i 2 lati della propria personalità (Maschile e Femminile) per poterli utilizzare in ogni situazione in modo da ottenere i migliori risultati nei propri rapporti con gli altri e la Natura, per ottenere quindi le Giuste informazioni sugli Scopi e sulle Finalità della Manifestazione del Creato e per potervi Partecipare all’IniFinito.
Dire di essere UOMINI e non riuscire ad essere in Armonia in ogni situazione, significa bestemmiare quel “sacro nome” Adam; fin tanto che siamo maschi o femmine solamente, non potremo mai essere “iniziati”; per esserlo occorre ritrovare l’armonia persa fra queste 2 forze complementari ma opposte e saperle utilizzare a comando in ogni situazione della vita; quindi il “fine” dell’esistenza è la ricerca per ogni essere umano di riuscire a trovare la giusta strada per riarmonizzare i 2 lati di se stesso, in tal modo egli diviene “Dio” nella forma-materia, nel reale, nel qui ora, per vivere di vita in vita all’Infinito.
Conclusione:
Adamo ed Eva NON sono i primi due uomini – esseri umani – “maschio e femmina”; i termini delle parole bibliche dell’antico ebraico, come abbiamo visto, ci dicono molto di più di quanto questi termini indichino nelle altre lingue, questi due nomi rappresentano e simboleggiano il principio Femminile e quello maschile – vedi Forze Yin e Yang.
La parola Nekebah (femmina) deriva da una radice aramaica, che indica ciò che è nascosto, interiore, passivo.
La parola fenicio-ebraica: Zachar (maschio), deriva da una radice antica che indica ciò che è evidente, esteriore, attivo.
Energia Femminile ed Energia Maschile
Ciascuno di noi, indipendentemente dal suo sesso, ha in sé le valenze energetiche complementari, quella maschile e quella femminile.
L’energia femminile (YIN) è orientata invece verso l’interno, verso il contatto con la interiorità propria e altrui.
L’energia maschile (YANG) si muove verso l’esterno a dar vita alla manifestazione e all’azione.
L’equilibrio cui ciascuno di noi dovrebbe tendere è la fusione, e quindi la capacita’ di utilizzare la complementarietà e le varie ed innumerevoli possibilita’ e funzioni dei due poli, il che permette a ciascuno, maschio o femmina che sia, di rapportarsi alla vita sapendo manifestare all’esterno ciò che ha trovato dentro di sé: AmOre e l’ Azione nell’unione degli apparenti contrari.
Finalmente oggi, anche nell’Umanita’…..il femminile si fa sempre piu’ vivo….sono passati migliaia di anni di terrore maschile….e chi scrive e’ un Maschio che pero’ NON ha le fette di salame sugli occhi ed e’ profondamente innamorato della femminilita’ e quindi della donna (femminile di Don) !
Viva la grande “Fica o Figa” Cosmica = Madre=Generatrice dei Viventi = il Vuotoquantomeccanico il grande buco nero…..dal quale entra ed esce lo Spirito dell’INFINITA‘…..in un amplesso all’ INFINITO gestito dall’AmOr per la Vita Eterna !
vedi anche :
https://www.facebook.com/notes/valeria-gentili/aumentate-lenergia-femminile-e-vedrete-accadere-meraviglie/643358389076749
Il più famoso e discusso brano della Bibbia è certamente quello della Genesi (cap. 2 e 3), relativo ad Adamo ed Eva e alla loro espulsione dal Paradiso Terrestre.
L’interpretazione corrente della Bibbia ci narra dell’episodio della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre come conseguenza di un peccato dei protagonisti perché non hanno rispettato un obbligo di Dio che vietava di mangiare frutti di un determinato albero. Questo peccato ha determinato la loro rovina, ma anche quella di tutti i discendenti.
La Bibbia è stata scritta alcune migliaia di anni fa, trascritta e tradotta molte volte nel corso dei secoli.
Dovremmo considerare che il testo originale potrebbe essere stato volutamente o involontariamente alterato, inoltre la terminologia era adatta per il popolo dell’epoca.
La storia è presentata come un’allegoria per essere compresa come un messaggio inconscio. Per l’uomo moderno tale tipo di descrizione può apparire un po’ puerile o addirittura banale.
In fondo all’articolo sono riportati, per comodità, i capitoli 2 e 3 della Genesi della Bibbia che riguardano appunto Adamo ed Eva.
In base a questi passi della Bibbia, i credenti ritengono che la presenza del male, della morte e delle sofferenze nel mondo, siano la conseguenza del peccato originale. Dio nella sua infinità bontà ci aveva creato un mondo ideale ma Adamo ed Eva, disubbidendo alla legge, aveva causato la sua ira e la conseguente punizione.
Questa terribile condanna, che si tramanda alle generazioni successive, anche se ignare e innocenti, sembra ingiusta ed eccessiva. Mi stupisce, soprattutto, che questa condanna sia inflitta da un Dio onnisciente e di somma benevolenza. Nonostante Gesù Cristo ci abbia insegnato che il Perdono è una virtù fondamentale, in questo caso Dio è stato impietoso e molto severo contro una coppia che, vista la giovane età ed esperienza effettiva, possiamo considerare sprovveduta.
Un altro aspetto incomprensibile è che Dio, dopo averci creato con una discreta intelligenza, ci abbia proibito di mangiare i frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male. Quale era il motivo della presenza di tale albero? Solo per tentare la nostra lealtà e ubbidienza?
E’ strano che nell’Eden, il giardino ideale, realizzato direttamente da Dio, con la sua onnipotenza e onniscienza, sia presente un serpente malvagio e traditore che istiga gli altri al peccato e alla ribellione. Il serpente, invece, potrebbe aver detto la verità!
Questi elementi ci appaiono incomprensibili, forse perché abbiamo interpretato male i versi della Bibbia. Forse qualche traduzione superficiale ha fatto perdere il vero significato, il vero insegnamento delle parole di Dio.
A proposito dell’albero della Vita è opportuno notare la mancanza della corrispondente parola “Morte” cui normalmente si associa.
Se manca la morte, manca ovviamente anche la rinascita, la malattia e la sofferenza, evidentemente quest’albero rappresenta la Vita Eterna. Apparentemente sembrerebbe l’albero migliore, infatti, Dio sceglie questa soluzione per i nostri progenitori, ma secondo il parere del serpente non consente di diventare un Dio, ossia di produrre sostanza spirituale.
La soluzione dell’Albero del Bene e del Male, è osteggiata da Dio perché è la più impegnativa. Egli la conosce bene perché l’ha vissuta sulla sua persona, ma gli ha permesso di diventare quello che è. La via proposta da questo albero è la più gravosa, ma nella continua lotta per la sopravvivenza consente di evolversi, migliorarsi, e soprattutto permette di produrre sostanza spirituale per diventare un Dio, o una sua parte. Il termine “conoscenza” forse non deve essere inteso come capacità di distinguere cosa/come/quando è Bene o Male, ma come vivere/ subire/ superare/ soffrire/ gioire.
Dio, come un buon padre di famiglia, ha scelto di evitare ai suoi figli di percorrere la lunga vita tra molte sofferenze e poche gioie, come quella che aveva vissuto egli stesso. Dio, adesso che è diventato potente, ha creato, per suo figlio, una vita migliore e comoda.
Le due piante che sono al centro del giardino, “l’albero della Conoscenza del Bene e del Male” e “albero della Vita”, possono rappresentare due modi di essere, due mondi diversi, ognuno dei quali ha dei vantaggi o dei svantaggi.
Forse i nostri progenitori non hanno peccato di superbia, ma hanno fatto semplicemente una scelta tra due alternative possibili. Una scelta consapevole e meditata, e penso anche giusta.
Il nostro mondo attuale è la conseguenza di una scelta, non di un peccato.
La vera storia di Adamo ed Eva potrebbe essere stata la seguente:
I nostri progenitori, dopo essersi svegliati dalla fase creativa, fecero conoscenza con Dio che presentò loro il Paradiso Terrestre, gli animali e tutte le piante che in esso vivevano. Dio prestò una particolare attenzione a due piante che crescevano al centro del giardino. La prima, che si presentava molto rigogliosa, con frutti sempre maturi e fiori profumati, era chiamata la Pianta della Vita, su di essa si posavano gli uccelli cinguettanti. I rami e le sue radici si protraevano verso le piante circostanti come se volesse proteggerle o fornire loro la propria energia.
Un po’ in disparte c’era un’altra grande pianta che Dio indicò come la Pianta del Bene e del Male. Essa sembrava vegetare un po’ in disparte, era isolata dal resto delle piante. Questa pianta era molto diversa da tutte le altre perché aveva alcune foglie verdi ed altre accartocciate, dei rami verdi ed altri secchi e alcuni frutti raggrinziti e bacati. Non era bella come le altre, ma aveva un certo fascino misterioso.
Dio spiegò che queste due non erano semplici piante, ma erano i motori del mondo, e stabilivano i due diversi modi di vivere, due filosofie. Ognuna di essa comportava dei vantaggi ma anche degli svantaggi. Dio ammise di aver attivato, convinto di fare il loro bene, il modo di vivere determinato dalla Pianta della Vita.
Adamo ed Eva nei giorni successivi si godevano le bellezze del Paradiso Terrestre, in ogni passo potevano ammirare dei bellissimi panorami, potevano mangiare frutti deliziosi senza neanche sbucciarli, era sufficiente allungare la mano. Erano nudi, ma si sentivano a loro agio perché la temperatura era sempre perfetta, non c’era bisogno di vestirsi. Non avevano bisogno di scarpe perché il terreno non dava fastidio ai loro piedi.
Eva passava i giorni a raccogliere le rose, senza mai pungersi, mentre Adamo giocava a palla con le noci di cocco vincendo sempre tutte le partite. Si poteva parlare tranquillamente con tutti gli animali, i quali vivendo nel paradiso da molto tempo, potevano spiegare il funzionamento e il significato delle cose. L’animale più informato era il serpente perché in grado di vivere in ogni luogo: nel sottosuolo, sul terreno, sulle piante.
Dio, sporadicamente, si manifestava per informarsi sul processo di adattamento alla vita dell’Eden, e per fornire delle spiegazioni sul funzionamento del mondo. Un giorno Adamo si fece coraggio e gli pose una serie di domande molto importanti.
“Chi sei, perché sei fatto di luce e perché la tua voce si sente per tutta la vallata in ugual modo, mentre noi due e gli animali siamo fatti di carne ed ossa? Come hai fatto a realizzare il Paradiso?”
Dio non fu sorpreso dalla curiosità e rispose tranquillamente:
“Io sono composto di spirito, nacqui nel precedente universo, prima che la materia esplodesse, ancora prima del suo precedente collasso. Il mio spirito è rimasto immune da questo immane cataclisma, perché svincolato dalla materia (senza massa), sono diventato eterno. Il mio spirito si è formato dall’amore dell’umanità che ha saputo, dopo una lunghissima e dolorosa lotta, vincere il male realizzando l’armonia totale.”
Le parole di Dio, in un primo tempo sembrarono chiare, ma con il trascorrere del tempo lasciarono qualche perplessità.
I giorni trascorrevano tranquilli, forse troppo, la monotonia cominciava a farsi sentire. All’alba di ogni giorno, Adamo ed Eva erano certi che il resto della giornata sarebbe trascorso senza sorprese, sarebbe andato tutto liscio come il solito. Eva si era stancata di raccogliere i fiori, voleva essere più protagonista della sua vita, voleva essere notata dal suo compagno. Aveva bisogno di un vestito, ma non lo sapeva.
Adamo, nonostante avesse un’intelligenza superiore, era considerato alla pari di tutti gli altri animali, mangiava gli stessi frutti e viveva lo stesso ambiente. Si rendeva conto delle sue maggiori potenzialità, ma non capiva come poteva esprimerle, mancava l’occasione, nell’Eden era già tutto perfetto e non c’era bisogno di altro.
In sostanza Adamo ed Eva avevano bisogno di dare uno scopo alla loro vita.
Il Paradiso Terrestre era diventato una gabbia dorata e loro cominciavano a sentirsi stretti. La pianta del Bene e del Male, nonostante il suo aspetto mediocre, li affascinava sempre di più. Chiesero al serpente dei ragguagli.
“Tanto tempo fa Dio era un uomo come voi, per diventare puro spirito è vissuto per un lunghissimo periodo in cui si è alternato tra il Bene e il Male, tra i sacrifici e i divertimenti, tra i dolori e le gioie, tra la guerra e la pace, tra la malattia e la salute, tra la morte e la rinascita. Egli è l’insieme di miliardi di anime di uomini morti, che avendo saputo affrontare e superare il male del mondo, sono riusciti a raggiungere l’armonia del corpo con lo spirito. Egli, mentre lottava per questo ideale, ha sempre desiderato per i suoi figli un mondo migliore, dove non sarebbe stato necessario lavorare cosi duramente per vivere. Perciò quando ha potuto, quando finalmente è diventato un Dio, ha creato un ambiente perfetto. Un regno governato dalla pianta della Vita, senza morte e senza dolore. Ma forse in un ambiente totalmente perfetto non esiste la felicità e sopratutto non si crea altra sostanza spirituale.”
Il serpente, quindi, continuò il discorso con maggiore serietà.
“Il disegno dell’universo esige che tutta la materia si trasformi in spirito e per fare in modo che ciò avvenga, ogni volta la materia rimanente si rimescola e si forma un nuovo universo cominciando un nuovo ciclo.”
Adamo ed Eva, all’unisono, conclusero con queste parole:
“Quindi se si sceglie l’albero del Bene e del Male potremmo un giorno diventare come Dio?” (potremo diventare esseri spirituali)
“Esatto” – concluse il saggio serpente.
Dio, rimase deluso per la scelta fatta dai due giovani. Si sentiva come un genitore che dopo aver curato i propri figli con tutto il suo amore e con tutte le sue possibilità economiche. Era costretto ad accettare l’idea che andassero via di casa. Ma Dio, essendo molto sapiente, capì che i figli potevano realizzarsi solamente affrontando e scegliendosi autonomamente la loro vita. Rimanendo a casa sarebbero diventati dei bamboccioni.
Per evitare future delusioni o ripensamenti, spiegò le conseguenze della loro scelta. Non furono presentate come punizioni o minacce, ma solamente come avvertimenti del pericolo incombente. Avrebbero vissuto senza una protezione diretta.
Le presunte punizioni: partorirai con dolore, il terreno sarà maledetto (inquinato) per causa tua, dovrai sudare per mangiare, la donna sarà sottomessa, ecc, non sono maledizioni o punizioni, ma solamente conseguenze. Progressivamente questi problemi si risolveranno con il processo di evoluzione verso la meta finale.
Che la donna debba essere sottomessa è un evidente malinteso (forse voluto successivamente da qualcuno). Dio, invece, intendeva che questo era una conseguenza (necessaria nei primi tempi) della vita materiale un pò animalesca.
Sarebbe stata una vita dura, ma il raggiungimento dell’obbiettivo avrebbe dato grandi soddisfazioni.
Proprio in quel momento una ventata d’aria fredda soffiò nel Paradiso Terrestre, sembrò come se avessero aperto le porte, delle foglie secche svolazzavano tra i rami delle piante. I due giovani si sentirono a disagio, il terreno feriva i loro piedi, le spine delle rose graffiavano le loro gambe. Dio fornì loro dei vestiti, e indicò la strada dell’uscita.
Dopo aver fatto pochi passi oltre il confine, i due giovani si girarono per guardare indietro. Dio con lo sguardo amorevole disse loro:
“Se avete bisogno di aiuto . . (non potevano scrivere perchè non c’era il servizio postale, non potevano neanche telefonare) pensate a me, con una preghiera.”
Passarono molti anni, realizzarono una famiglia, costruirono una casa, coltivavo l’orto e allevavano il bestiame. Il figlio Caino era invidioso del fratello Abele, perchè egli riusciva a comunicare con Dio, e otteneva anche degli utili consigli sul modo di allevare il bestiame. Egli, invece, nonostante le preghiere e i sacrifici, non sentiva mai la voce di Dio. L’invidia divenne odio e raggiunse le conseguenze più estreme. Fu una vera disgrazia.
La delusione maggiore è che Caino non seppe mai che in realtà non riusciva a comunicare con Dio perchè era appunto invidioso e non viceversa. Perdendo l’armonia aveva perso anche la possibilità di comunicare per via spirituale.
Ma questa è un altra storia.
La BIBBIA – Genesi cap.2 e 3
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.…..omissis . ..
Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose ne giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse. Il Signore Dio diede questo comando all’uomo “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti”.
E il Signore Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”.Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: ”Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta”.
Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.
Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”.
Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto!.
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male“. Allore la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”
Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”
Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”.
Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”.
Allora il Signore Dio disse al serpente:
“Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia tra te e la donna tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
Alla donna disse: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà“.
All’uomo disse: “Poichè hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: Non devi mangiare, Maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!”.
L’uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
Il Signore Dio disse allora: “Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, né mangi e viva sempre!”.
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto.
Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.
– Tratto da: orfeopellicciotta.wordpress.com
E’ possibile che una specie aliena abbia manipolato la vita preesistente sul pianeta per creare l’uomo moderno ?
è molto ma molto probabile !
vedi qui: https://www.maurobiglino.com
Adamo ed Eva sono nati contemporaneamente.
Lo dimostrano due ricerche pubblicate sulla rivista Science e alle quali l’Italia ha contribuito in modo importante. Analizzando il Dna, i due studi sono andati indietro nel tempo per decine di migliaia di anni fino a individuare il momento della comparsa della ‘mamma’ e il ‘papà’ dai quali discendiamo tutti.
I genetisti hanno chiamato questi progenitori dell’uomo e della donna rispettivamente Adamo cromosomiale Y e Eva mitocondriale, dal nome del Dna che si eredita solo per via materna e che non si trova nel nucleo della cellula, ma nelle centraline energetiche delle cellule, chiamate mitocondri.
La scoperta contraddice quanto si credeva finora, ossia che l’Eva mitocondriale fosse nata prima dell’Adamo cromosomiale Y.
Tratto da: ansa.it