ALFABETO = AUTIUT = ARCHETIPI
dal Dizionario di Italiano: “Ciò che è all’inizio e funge da modello all’immagine”
PARTICOLARITA’ della lingua Shardana – Fenicio – Ebraica – Aramaica (Alfabeto Fenicio – Ebraico antico – Samaritano)
per altre info, digitare su motore di ricerca Google, le parole “Alfabeto fenicio”.
Vedi anche Lo Shardano, lingua degli antichi Sardi, che forse inventarono la lingua detta “”fenicia”.
Francois Desset, archeologo francese che è membro della missione archeologica Unipd in Iran, ha decifrato una delle tre scritture antiche di 4000-5000 anni fa che ancora resistevano ad ogni tentativo di decifrazione: è la scrittura “Elamita Lineare” ed è stata usata in Iran nel 3° millennio a.C.
François Desset dell’Università di Tehran e Archéorient, Lyon, ha studiato un nuovo corpus di testi Elamiti Lineari incisi su una serie di splendidi vasi d’argento conservati a Londra.
Nel 2018, Desset ha “infranto il codice” identificando le sequenze di segni che identificano i nomi di due sovrani che regnarono sull’Iran sud-occidentale intorno al 1950 a.C., Ebarti and Šilhaha, nonché i nomi di una importante divinità invocata negli stessi testi, Napiriša (cioè ‘Il Gran Dio’).
Seguendo questa prima traccia, nel 2020 Desset, chiuso nel suo appartamento di Tehran dal lockdown locale, ha continuato la decifrazione delle circa 40 iscrizioni attualmente disponibili.
https://www.archaeoreporter.com/2020/11/24/decifrato-lelamita-lineare-la-piu-antica-scrittura-fonetica-del-mondo-qui-iscrizione-tradotta-in-anteprima/?fbclid=IwAR14TDN_yhrXXqeBKxHpf96SCognXYpTHBMJsIMmx06wTMKPW-1LEMMS4XE
Visionare questo sito che descrive e parla della lingua Elamita e sue successive modificazioni:
https://www.wikizero.com/it/Elamita_lineare
La Lingua Shardano/Fenicia: https://linguasarda.com/
Le origini del linguaggio: https://linguasarda.com/2020/06/08/le-origini-del-linguaggio/
ALFABETO – Shardano/Fenicio che divenne successivamente l’alfabeto Aramaico, Ebraico antico, Samaritano
Lettere, numeri, ed info sull’Ebraico antico, pre-sinaitico:
http://paperzz.com/doc/354741/hebrew-letters-numbers—bet-hashem-midrash
http://www.revelation2seven.org/WebPages/SideLinks/PhonicianToEnglish.htmLe 22 lettere degli antichi alfabeti: Muano, Lemuriano, Atlantideo, Pelasgico, Akkadico, Eblaita, Egizio, Fenicio (anzi sardo-Shardana = Sardegna, vedi Stele di Nora – sotto il video* con la traduzione della stele), Ebraico, Aramaico-Samaritano, Arabo, sono i simboli (suoni, segni grafici) fondamentali delle FUNZIONI, dei VERBI fondamentali + I primi Alfabeti
Se come appare i Fenici non hanno inventato il principio dell’alfabeto, si può dire tuttavia che l’alfabeto fenicio, creato più di 4000 anni fa, è l’antenato di quasi tutti i sistemi alfabetici del mondo.
Le prime tracce di una scrittura alfabetica risalgono alla metà del II millennio. Esse si dividono in due gruppi:
– le iscrizioni proto-sinaitiche: questi graffiti ritrovati nelle miniere di turchese scavate dai faraoni del Medio e Nuovo Regno sul sito di Serabit el-Khadim nella penisola del Sinai. Anche se mal decifrate, queste iscrizioni consentono però di riconoscere una scrittura alfabetica di una trentina di segni pittografici vicini agli egizi che indicano una lingua vicina al fenicio.
– le iscrizioni proto-cananee: delle iscrizioni simili, ma che potrebbero benissimo essere più antiche, sono state scoperte nelle regioni del Libano e della Palestina (Lakish, Gezer e Sichem). Esse sembra però più evolute e sembra proprio che questo angolo di Oriente, che era in stretta relazione con gli Egizi e sotto la loro influenza culturale, sia la culla dell’alfabeto, piuttosto che il Sinai.
Il porto fenicio di Biblo, grande crocevia commerciale fin dal IV millennio a.C., ove gli Shardani avevano costituito una loro importante base/colonia e quindi insegnarono lo shardano, che si diffuse in tutta la Palestina/Philistina (dei filistei), dalla fine del III millennio, e fu parlato e diffuso anche nella città di Tiro.
I mercanti Shardani, via mare e via terra, contribuiscono a far conoscere ovunque questa tecnica scritturale fonetica rivoluzionaria. questa scrittura ha dato origine probabilmente:
– all’alfabeto greco, che a sua volta è all’origine dell’alfabeto cirillico, utilizzato in Europa orientale e probabilmente in tutta l’Asia russa, e, tramite lo shardano/etrusco, dell’alfabeto latino, portato dagli Europei dell’Ovest nel mondo intero;
– all’alfabeto aramaico, che è la fonte dell’alfabeto ebraico, definito «quadrato», perché creato in Babilonia quando gli ebrei ne furono deportati da Nabucodonosor, e dell’alfabeto arabo e delle scritture dell’India.
Ora un inciso:
Cimatica: effetto morfogenetico delle onde sonore
Con l’utilizzo di questa tecnica, “..Jenny notò che quando venivano pronunciate le vocali delle antiche lingue fenicio-ebraica e sanscrita, la sabbia assumeva la forma dei simboli grafici delle lettere stesse..
– Cimatica “Francois Desset, archeologo francese che è membro della missione archeologica Unipd in Iran, ha decifrato una delle tre scritture antiche di 4000-5000 anni fa che ancora resistevano ad ogni tentativo di decifrazione: è la scrittura “Elamita Lineare” ed è stata usata in Iran nel 3° millennio a.C.
François Desset dell’Università di Tehran e Archéorient, Lyon, ha studiato un nuovo corpus di testi Elamiti Lineari incisi su una serie di splendidi vasi d’argento conservati a Londra.
Nel 2018, Desset ha “infranto il codice” identificando le sequenze di segni che identificano i nomi di due sovrani che regnarono sull’Iran sud-occidentale intorno al 1950 a.C., Ebarti and Šilhaha, nonché i nomi di una importante divinità invocata negli stessi testi, Napiriša (cioè ‘Il Gran Dio’).
Seguendo questa prima traccia, nel 2020 Desset, chiuso nel suo appartamento di Tehran dal lockdown locale, ha continuato la decifrazione delle circa 40 iscrizioni attualmente disponibili.
https://www.archaeoreporter.com/2020/11/24/decifrato-lelamita-lineare-la-piu-antica-scrittura-fonetica-del-mondo-qui-iscrizione-tradotta-in-anteprima/?fbclid=IwAR14TDN_yhrXXqeBKxHpf96SCognXYpTHBMJsIMmx06wTMKPW-1LEMMS4XE
Visionare questo sito che descrive e parla della lingua Elamita e sue successive modificazioni:
https://www.wikizero.com/it/Elamita_lineare
La Lingua Shardano/Fenicia: https://linguasarda.com/
Le origini del linguaggio: https://linguasarda.com/2020/06/08/le-origini-del-linguaggio/
ALFABETO – Shardano/Fenicio che divenne anche l’alfabeto Ebraico antico/Aramaico/Samaritano
Lettere, numeri, ed info sull’Ebraico antico, pre-sinaitico:
http://paperzz.com/doc/354741/hebrew-letters-numbers—bet-hashem-midrash
http://www.revelation2seven.org/WebPages/SideLinks/PhonicianToEnglish.htmLe 22 lettere degli antichi alfabeti: Muano, Lemuriano, Atlantideo, Pelasgico, Akkadico, Eblaita, Egizio, Fenicio (anzi sardo-Shardana = Sardegna, vedi Stele di Nora – sotto il video* con la traduzione della stele), Ebraico, Aramaico-Samaritano, Arabo, sono i simboli (suoni, segni grafici) fondamentali delle FUNZIONI, dei VERBI fondamentali + I primi Alfabeti
Ecco le parole tradotte, della Stele di Nota (Sardegna) – tratto da: https://linguasarda.com/category/termini-piu-conosciuti/
sito del ricercatore sardo Salvatore Dedola:
Traduzione dal Dizionario Fenicio, dal quale si estrae senza difficoltà un testo lineare, pulito, inappuntabile, che è il seguente:
BT RŠ Š NGR Š H’ BŠRDN ŠLM H’ ŠLM ṢB’ MLKTNBN Š BN NGR LPNY
Traduzione. [Questo è] il tempio principale di Nora che io in Sardegna ho onorato in segno di pace [o: compiendo un voto sacrificale, un olocausto]. Io che onoro in segno di pace sono Ṣb’ figlio di Milkaton, che ho costruito Nora di mia propria iniziativa. Traduzione interlineare. bt (il tempio) rš (principale) š (di) ngr (Nora) š (che) h’ (egli, io) bšrdn (in Sardegna) šlm (ho onorato in segno di pace). h’ (io che, chi) šlm (auguro pace) ṣb’ (sono Ṣb’: leggi Saba) mlktnbn (figlio di Milkaton) š (che) bn (ho edificato) ngr (Nora) lpny (di mia propria iniziativa). Etimologia.
https://linguasarda.com/2018/03/29/isterrida-metodologica-nou-fae%e1%b8%8d%e1%b8%8darzu-etimologicu-dessa-limba-sarda-de-barore-dedola/
Alfabeto ebraico moderno:
Le Rune:
vedi anche: Simboli delle Lettere dell’Alfa-Beit (Alfabeto Fenicio, anzi sardo-Shardana = Sardegna, divenuto poi anche aramaico, samaritano, – Ebraico) + Formazione del Linguaggio + Tecnica di Studio (Archeosemantica) + Pensare bene + Sintesi + Il linguaggio è contenuto nel DNA ?
Il Linguaggio non è altro che un’arca, un contenitore in cui sono custoditi messaggi che possono essere decifrati da coloro che li cercano con la semantica del linguaggio (archeosemantica).
Un esempio:
Lo spartito musicale riporta le note scritte in genere in nero, su un fondo bianco, per poterle distinguere i simboli delle varie note ed altro, esattamente come le lettere dell’alfabeto, infatti la musica non esiste finché lo spartito musicale non viene eseguito da un musicista che crea o legge uno spartito, per cui, domanda: in quale luogo “risiede” la musica ?
– nella mente del compositore,
– nei simboli sullo spartito, che vanno letti dal musicante
– nelle corde vibranti dello strumento musicale, che utilizza il musicante
– nelle dita dell’esecutore, il musicante ?
Nella mente del compositore, ciò significa che la musica passa dalla mente del compositore alla mente dell’osservatore che la sente, ascolta o la canta.
In modo parallelo operano le lettere delle parole.
L’alfabeto è composto da consonanti e vocali che rappresentano la materia, il mattone base della manifestazione, ma devono essere prima pensate (progetto), poi “soffiate” dalla bocca dell’uomo emettendo i relativi e corrispondenti suoni e se necessario trasformati dalle mani del compositore in segni, glifi, lettere…alfabeti scritti, ecco come si propaga lo Spirito-Pensiero nei e tra i Viventi.
Lettere, numeri, ed info sull’Ebraico antico, pre-sinaitico:
http://paperzz.com/doc/354741/hebrew-letters-numbers—bet-hashem-midrash
http://www.revelation2seven.org/WebPages/SideLinks/PhonicianToEnglish.htm
La più antica testimonianza dell’alfabeto Ebraico antico:
Nel 10° secolo a.C. in una zona collinosa a sud di Gerusalemme, uno scriba aveva inciso su un masso di calcare il suo ABC – in realtà il suo aleph-beth-gimel: infatti la serie ordinata di caratteri sembra essere una primitiva versione dell’emergente alfabeto ebraico.
La scoperta è recentissima – luglio 2000 – e gli archeologi che scavano nel sito di Tel Zayit hanno trovato la pietra con queste incisioni incassata nel muro di un antico edificio. Tel Zayit si trova nella regione dell’antica Giudea, a sud di Gerusalemme a 18 chilometri dalla costa da Ashkelon, che era un antico porto dei filistei.
Dall’analisi degli strati delle rovine, gli scopritori hanno concluso che si tratta del più antico esempio conosciuto di alfabeto ebraico e di un importante punto di riferimento nella storia della scrittura. Si tratta di un reperto databile ed è pertanto la più antica testimonianza di abbecedario – ossia lettere dell’alfabeto scritte nella sequenza tradizionale.
Esperti in grafia antica dicono che il reperto mostra che a questo stadio l’alfabeto ebraico era ancora in fase di transizione dal fenicio, ma già riconoscibilmente ebraico. I fenici, che vivevano sulla costa a nord di Israele, nell’attuale Libano, sono considerati infatti gli inventori della scrittura alfabetica, molti secoli prima.
Un altro studioso di antiche scritture del Medio Oriente descrive l’iscrizione come un tipo di alfabeto fenicio in corso di adattamento. Si potrebbe trattare forse di proto-ebraico.
Gli stili dei reperti fossili ritrovati in questo sito coincidono perfettamente con quelli del 10° secolo, il che rende eccezionalmente rara questa iscrizione, anche se per stabilire l’esatta cronologia del sito sarebbe necessaria una più ampia datazione col radiocarbonio.
Le due righe di lettere, apparentemente i 22 segni dell’alfabeto ebraico, sono incise su una faccia di una pietra di 20 chili.
Sul lato opposto è scavata una conca, il che fa pensare che servisse come recipiente per libagioni rituali. E si trovava incassata nel muro forse perché ai segni dell’alfabeto veniva attribuito il potere di tener lontano il male.
L’iscrizione è stata trovata nel contesto di un considerevole complesso di edifici, il che conduce a ritenere che Tel Zayit fosse probabilmente un’importante città di confine fondata da un regno israelitico di crescente importanza, che aveva come centro Gerusalemme: una città di tale estensione e cultura fa pensare a una burocrazia centralizzata, a una leadership politica e a livelli di istruzione che confermerebbero l’immagine biblica di un regno unificato di Davide e Salomone nel 10° secolo a.C.
Milano 22/11/2005 – Tratto da: http://www.mosaico-cem.it
Alfabeto Egizio:
PREMESSE:
Per ben comprendere quanto diremo in seguito, bisogna formulare e ricordare alcune premesse: nei linguaggi antichi: Sumerico Akkadico, Pelasgico, Eblaita, Fenicio (anzi sardo-Shardana = Sardegna vedi Stele di Nora), Egizio, Ebraico, Arabo ed altri alfabeti medio orientali, i significati delle lettere corrispondevano tra di loro (nei vari alfabeti), ma cambiavano alcune volte il suono ed i loro segni grafici, ma il più delle volte esse mantenevano delle similitudini.
In quegli alfabeti ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e concetti, per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto del significato delle singole lettere; è come dire che quegli alfabeti erano simili alle note musicali, le quali tutte singolarmente esprimono un suono e singole sensazioni in chi ode od in chi produce quel suono; nella musica il compositore assembla le singole note tenendo conto delle sensazioni tradotte in suoni che esse esprimono, onde creare armonia o disarmonia; da questo concetto nasce la musica; lo stesso si può dire per il linguaggio degli antichi in Medio Oriente.
Un esempio: YAOUE’ (le sole vocali, del presunto nome di “D’io”, il tetragramma (4 lettere, YHWH, trattasi del verbo Essere, e non di un nome) nella Bibbia, quel “Nome” che si riferisce al decalogo in Esodo cap. 20, e che non si riferisce come significato anche agli altri nomi che si trovano nell’Antico Testamento e che si riferiscono invece a dei condottieri= Elohim…..) nel corso dei secoli e nei vari luoghi, il suo suono si tramutò da Yawé poi in Ieova che poi divenne Geova, quindi in Giove che generò Bacco ed il cui nome divenne AlaBaCco, Almanacco = ABC ovvero l’alfabeto, frutto o figlio di SEMele (SchEM, che significa il “nome”), il quale generò la SEMantica (il seme del nome antico) ovvero lo studio dei significati delle parole, ecc.
Nella musica il compositore assembla le singole note tenendo conto delle sensazioni tradotte in suoni che esse esprimono, onde creare armonia o disarmonia; da questo concetto nasce la musica.
Con le parole avviene lo stesso schema, concetto: emettendo dei suoni, frequenze che indicano emotivamente delle funzioni, l’Umanità, l’uomo ha iniziato seguendo la teoria-pratica degli insiemi, a formulare suoni complessi e quindi funzioni complesse da poter comunicare per mezzo del linguaggio sonoro, al suo prossimo, cosa voleva dire cioè il suo pensato Spirituale/psichico.
Poi tutto ciò si è evoluto contemporaneamente nei segni, che sono divenuti una forma convenzionale fra gli umani di quel gruppo, che si e’ quindi trasformata in forma scritta-disegnata del pensato e della comunicazione sonora-orale; così è nata la scrittura che poi e’ stata piano piano organizzata in strutture più complesse ed organizzate in sintassi, grammatica e semantica.
Questo meccanismo è avvenuto in tutte le parti della Terra e per qualsiasi linguaggio degli antichi.
Nel caso del linguaggio, quando con esso si iniziò a comunicare, ogni sensazione si esprimeva in suoni che colui che le formulava, il compositore, riscontava nell’osservazione di sé e dei fenomeni della natura o nelle funzioni che osservava o praticava, egli scopriva così le FUNZIONI: (VERBI); le COSE: (NOMI); le QUALITA’: (AGGETTIVI) e le RELAZIONI fra le lettere e le parole.
Questi suoni divennero SEGNI GRAFICI quando gli uomini, avendo sensazioni, suoni, osservando, distinguendo, qualificando la manifestazione dell’UniVerso, desiderarono fissarli nel tempo per comunicare con altri attraverso i simboli disegnati; essi impararono cosi anche a mettere in relazione le LETTERE fra di loro creando le RADICI; poi le radici con altre lettere in modo da modificare i significati primari delle radici per meglio definire i concetti ed in seguito le parole con altre parole; questa relazione fra le lettere e le parole si chiamò SINTASSI; dovettero inserire anche la GRAMMATICA, la quale permise loro di risparmiare sui termini, sulla quantità delle parole usate nella comunicazione attraverso i suoni formulati nel linguaggio.
Infine iniziarono ad usare la SEM-ANTICA (scoprire i semi antichi delle parole), per riScoprire quindi TUTTI i signiFicati (segni ficcati dentro) dei concetti inseriti in una parola, anche quelli degli antichi, esempio: Sem è la radice nell’alfabeto Fenicio, della parola che significa il “nome”, ciò che distingue le cose, oppure il seme che indica la sua origine antica.
Gli antichi con le loro tecniche dette “TEMURA” (anagramma) e “NOTARIKON” (inversione delle consonanti o sostituzione delle sole vocali all’interno della parola stessa), e la GHEMATRIA (equivalenza fra due parole le cui lettere abbiano lo stesso valore numerico), riuscivano ad effettuare l’archeologia del linguaggio ovvero la ArcheoSemAntica (il nome, il seme antico nascosto).
La parola Linguaggio contiene diversi significati se utilizziamo le tecniche descritte.
Prendete un dizionario ed iniziate a viaggiare nel tempo passato della parola studiata: la sua radice è la parola “lingua”, anagrammatela ed otterrete Guila (Gola) = (loga, radice di logaritmo) od anche Logo = Logo = il Pensiero, la parola stessa si rende più chiara nel linguaggio Um-ano.
vedi: Tecnica di Studio (Archeosemantica) + Formazione del Linguaggio + Definizione della parola ANIMA
Studiando le parole Ragione e Religione ed utilizzando le stesse tecniche, riscoprirete tutti i loro veri e profondi significati, ma se volete utilizzare la VERA RELIGIONE (parola che significa: saper collegare le cose che appaiono separate e/o opposte), dovete riuscire a scoprire l’identità dei concetti, per esempio delle parole utilizzate frequentemente dai Cristiani ed in apparenza in antiTesi: CristOs e LuxiFero, che sono solo due “funzioni” della mente del vivente.
Ritrovare in queste parole apparentemente in antitesi le identità esistenti; esse sono di fatto 2 modi di essere di ogni essere Umano; ecco la Verità RiVelata.
Effettuando queste ricerche, sarete in grado di uscire veramente dai concetti dei “religiosi” ed entrerete nella Vera Religione, quella che rilega assieme le cose che “sembrano divise”.
Penetrerete i “simboli” di tutte le religioni e comprenderete i profondi significati che essi contengono, ma che i loro preti in genere non conoscono, né possono o sanno comunicare, sarete quindi finalmente LIBERI dagli schemi mentali e dalle varie Psico dipendenze da tutte le ideologie religiose.
Potremmo continuare verso i tendenti InFiniti concetti che una sola parola può esprimerci, ma desideriamo solo indicare una strada da recuperare.
Ecco a grandi linee come il linguaggio, Sensazione = Suono + Segno = Comunicazione con il proprio simile, iniziò a formarsi.
Noi chiamiamo questi antichi SEGNI, degli Alfabeti: gli AUTIUT = ARCHETIPI.
Purtroppo nei nostri linguaggi ed alfabeti moderni si è persa questa verginità e relazione del suono, segno, sensazione, concetto; ecco perché le lingue di quegli antichi alfabeti possiamo chiamarle LINGUE VERE e VIVE, mentre oggi, formuliamo dei suoni e scriviamo dei segni convenzionali (dei vari alfabeti) che in genere sono MORTI e che quindi non sono facilmente comprensibili e comunicabili.
Questi archetipi suoni, gesti e forme posturali, sono il linguaggio grammaticale primordiale ed universale, inscritto nel nostro DNA di tutte le popolazioni del mondo.
Recenti studi effettuati all’Università di Cambridge, dal dott. John Locke, sull’origine del linguaggio, dimostrano che i bebé parlano un lingua arcaica e solo in seguito nei 2 e/o 3 anni, imparano ad imitare il linguaggio parlato degli adulti.
Durante il primo anno la comunicazione avviene con un linguaggio archetipale sempre più ricco di “prerequisiti”; queste forme di linguaggio (prerequisiti) si esprime con: pianto, gesti, posizione del corpo, vocalizzazione e balbettio, pause, attese, anticipazioni ed azioni congiunte fra tutte queste cose formulando sequenze comunicative che gli permetteranno nel tempo, arricchendole, di arrivare a creare i presupposti per una comunicazione più piena.
Questo linguaggio arcaico/intuitivo/cognitivo, permette al piccolo di comunicare tutti i suoi stati d’animo e desideri a coloro che si occupano e si prendono cura di lui.
In questa fase il piccolo reagisce al linguaggio degli adulti con una sincronia interattiva, muovendo il corpo con dei ritmi che sono coordinati sulla scadenza delle frasi ascoltate, come dimostrano i videotape utilizzati per quegli studi.
Dai 3 mesi alla scadenza dell’anno, il piccolo inizia il balbettio in un continuo gioco (vocalizza e collega consonanti archetipali come ma, na, go, be, ecc.;
A 5 o 6 mesi, passa dalla fallazione, atto in cui lo stesso suono viene ripetuto molte volte, es.: ma, ma, ma, alla ecolalia, fase nella quale inizia a ripetere suoni pronunciati dall’adulto, che in realtà non farebbe che ripetere i suoni ancestrali che rappresentano il “corredo di base” dei neonati, rinforzando la sua lallazione.
A 12 mesi il piccolo inizia ad imitare alcuni suoni dall’adulto che non erano presenti nella fase del balbettio.
A 18 mesi inizia il passaggio verso il linguaggio vero e proprio (quello della lingua ascoltata dagli adulti); vengono abbandonati o potenziati alcuni suoni che fanno parte del repertorio naturale del neonato, ma che non erano ancora affiorati alla sua coscienza, mettendoli anche in relazione con quelli tipici delle singole lingue es.: i suoni duri e gutturali.
Gli studi citati sopra indicano che questi suoni innati (archetipali) in primis le vocali (IaouE) fino alle consonanti semplici, sono presenti in tutti i bambini di tutte le popolazioni del mondo in modo uguale e vengono utilizzate per costruire il linguaggio, come mattoni di parole primitive che fanno parte della nostra tendenza fisiologica umana a parlare.
Noam Chomsky ha formulato una sua teoria (che condividiamo) che afferma: …le regole della semantica della comunicazione linguistica umana dipendono da regole universali inscritte nel cervello (leggasi DNA), simili in tutte le lingue, che rispecchierebbero una grammatica universale.
Sulla rivista Science è stata pubblicata una ricerca dell’Università del Texas condotta dai prof. Peter MacNeilage e Barbara Davis, conferma che analizzando i suoni emessi dai neonati, lattanti e bambini piccoli appartenenti a lingue e culture diverse, si è scoperto che questi suoni: da, da – ta, ta – na, na – ma , ma, …… sono sostanzialmente uguali nei bambini di tutto il mondo.
Sono i suoni di proto-parole appartenenti ad una lingua primitiva ed estinta che è memorizzata nel DNA dei neuroni del cervello, ma che è alla base di tutte le lingue del mondo.
Ma mano che l’umano cresce, apprende nuove relazioni fra i suoni, formulando parole sempre più complesse, fino ad imparare la grammatica, la sintassi…
…. fino a riscoprire da adulto cognitivo, le sue origini linguistiche archetipali, nei suoni/segni primordiali……..gli archetipi …..
ARCHETIPI:
COSA è UNA LETTERA ?:
Segno scritto o sonoro convenzionale che si usa per trasmettere, comunicare concetti (idee).
COSA è UNA FUNZIONE ?:
Ufficio/funzione, assunto da una parola in seno ad una frase; attività diretta ad un fine.
COSA è UN VERBO ?:
Esso è una parola che indica un’Azione che passa dal soggetto (IO) all’oggetto, questi sono i verbi transitivi. Intransitivi si dice dei verbi esprimenti un’azione che non passa dal soggetto al complemento oggetto.
Schema grafico dei segni per identificare le lettere dell’alfabeto ebraico moderno (NON quello antico che è totalmente diverso nel segno)
PICCOLO DIZIONARIO, VOCABOLARIO
(Aramaico/Fenicio/Shardano/Ebraico-antico/Samaritano/Ebraico-moderno) – preparato dal redattore (Admin) di questo sito.
vedi anche Akkadico, Eblaita, Fenicio alfabeto (anzi sardo-Shardana= Sardegna), Sanscrito, Egizio (alfabeto), Ebraico, Aramaico, Pelasgico, Arabo
ALEF ALEPH o ALEP, Alf, (Bue) – (valore numerico matematico = 1) – (Keter – La Corona – Bagatto o Plutone)
La lettera Alef segna la soglia tra il manifesto e l’inconoscibile, tra il segreto e il risvelato, fra il potenziale e l’attuale. Foneticamente è un soffio appena percettibile.
Funzioni: UNIRE (verbo transitivo), Congiungere, Legare, Sposare; Fare in modo, avvicinandole o collegandole, che due o più cose diventino o appaiano una sola; mettere insieme più cose in modo da ridurle ad una cosa sola; essa è una lettera che indica la Paternità, essa è la lettera del Padre, l’Io Sono / Ego = divino creatore, la Forza / energia detta “Divina”, la Potenza Creatrice Originale, e quindi lo spin degli elettroni che tipizzano un atomo.
E’ la lettera iniziale di quasi tutti gli alfabeti conosciuti e quella dello AUM, simbolo geometrico dal quale sono nati gli alfabeti del mondo.
Negli alfabeti moderni come segno grafico la A, è stata semplicemente ruotata e capovolta, dalla forma somigliante la testa del toro con le corna ad un albero, un Abete, oppure se messa su di un fianco indica un occhio visto di lato, cioè un punto di vista.
Presso gli Ittiti il suo suono era “aMu” in quanto ripeteva il muggito dell’animale, il toro.
Il mese della figliatura delle vacche, era per gli Accadici il “primo” mese dell’anno.
La parola ALEF significa in fenicio: bue, grosso bestiame con corna, toro, lo geroglifico Egizio rappresenta la testa di un bue/toro con corna; significa anche apprendere ed insegnare; principe, maestro, sposo.
Un mito: Osiride. Un simbolo: le ali simmetriche.
La Forma dell’Energia: esempio, la Luce; simbolo antico grafico = la doppia spirale.
Questa lettera proviene anche dal disegno di un antichissimo attrezzo di acciaio antidiluviano chiamato “Labris”, il quale serviva ad unire, nelle costruzioni, gli enormi monoliti di pietra in modo da legarli assieme rendendoli uniti.
Essa è anche la prima lettera dell’alfabeto in quasi tutti gli idiomi conosciuti. Come immagine simbolica, rappresenta l’Uomo universale (Adam), il genere umano (maschi + femmine), l’Essere padre generatore, dominatore della terra.
Nella sua definizione geroglifica, essa caratterizza l’Unità, il punto centrale, il principio astratto di una cosa. Impiegato come segno, essa esprime l’idea della stabilità, della continuità.
Significati vari: origine, uno, inizio, primo, primogenito;
Traslati: Unico, Unigenito o Adam Kadmon, capo (quale primo).
– Fabre d’Olivet in “La langue hébraique restituée”, 1815: “Come immagine simbolica rappresenta l’uomo universale (l’Unigenito; per la cabbalah l’Adam kadmon), il genere umano, l’essere dominatore della terra. Nell’accezione geroglifica caratterizza l’unità, il punto centrale, il principio astratto di una cosa.”
– Gabriel Mandel, in “Alfabeto Ebraico 2000”, di Alef dice: “Indicando il numero uno è anche simbolo di Dio, Uno e Unico.”
– Daniela Saghi Abravanel, ne “Il Segreto dell’Alfabeto Ebraico”, dice: “La Alef rappresenta l’assoluta unità divina all’interno della Creazione ed è quindi il simbolo della divinità stessa… La lettera può essere scomposta in due Yud separate da una vav trasversale. La somma delle due Yud è 20, la vav è 6, in tutto 26, cioè pari al valore numerico del Tetragramma: = 5+6+5+10 = 26″.
ALEF Finale – (valore numerico matematico = 1000),
Funzioni: FONDERE. Essa è una lettera che indica anche il Trasfigurare.
BEIT o BATH, Bet (Casa) – (valore numerico matematico = 2) – (Chokhmà – Lo Zodiaco – Papessa o Nettuno)
Funzioni: CONTENERE (verbo transitivo).
Comprendere in sé, Racchiudere in sé, Tenere in sé – E’ il segno della dualità.
Essa è una lettera che indica la capacità della Ricettività, il TU creato che riceve l’Io Sono /Ego creatore.
La parola BEIT significa la casa, infatti il geroglifico Egizio disegna la pianta di un locale, l’antico monolocale popolare: la baita, la casa, nella sua forma e la sua funzione è quella ricevente.
Significa: Casa (tenda), luogo (posto), dentro, intimo, in.
Traslati: Famiglia, Tempio, abitare.
La Beit è la casa dell’Alef, la Manifestazione fisica, che contiene la mEnte e quindi la Personalità. Il figlio, che contiene il seme del padre e della madre.
E’ identificabile anche con l’Iniziazione, infatti oltre ad indicare la casa, indicava anche la culla di una famiglia o come appartenente ad una “etnia” o ad una casta.
Una forma: il “vaso di Pandora” o quello del “santo Graal”, il mitico bicchiere che Gesù utilizzò per iniziare i suoi discepoli a bere la propria urina. Un mito: Iside.
La Forma dei Contenitori: esempio la Baita, la casa; in francese le bateau, la barca, la bara, il sepolcro.
Questa lettera proviene dal disegno di antichi recipienti antidiluviani, tipo coppe, barche.
Essa in qualità di consonante come immagine simbolica rappresenta la bocca dell’Uomo, l’abitazione, la sua interiorità; impiegata come segno, essa è il segno dell’azione interiore, attiva e virile.
– Fabre d’Olivet: “Quale immagine simbolica rappresenta la bocca dell’uomo, la sua casa, il suo intimo.”
– Gabriel Mandel: “Rappresentando una casa, figura la casa metafisica d’ogni essere umano e al contempo l’intero creato, quale Casa di Dio”.
– Daniela Saghi Abravanel: “La bet è la bajit, la casa… la tenda e la casa, sono quindi luoghi in cui si ritrova se stessi, l’unità della propria coscienza e l’unione con la Shechinah”; cioè l’intimo.
– Marc-Alain Ouaknin: La seconda lettera dell’alfabeto, bet, che scrive esattamente la parola “casa”. In ebraico antico questa lettera aveva, del resto, la forma di una casa.
GHIMMEL, Gaml – (Cammello) – (valore numerico matematico = 3)
Funzioni: GIRARE (verbo transitivo), Ruotare, Muovere in giro, Volgere, Condurre, Capovolgere, Donare. Essa è una lettera che indica il dinamismo, il movimento della ruota.
La parola GHIMMEL si dice significhi “cammello”…il ghimmello, il gammello, …il cammello …infatti la lettera Ghimmel, assomiglia alla gobba curva di un cammello, però questo animale giunse in Egitto 1000 anni dopo l’invenzione di questa lettera; in realtà questa lettera deriva dalla radice indoeuropea KAM che significa “essere curvo” o “fare un angolo”; infatti è il disegno dei 2 lati di una squadra; comunque la parola Cammello deriva da Ghimmel; questa lettera proviene dal disegno di un antichissimo attrezzo, il “godrone”.
La Forma: esempio la Ruota. Un mito: Sisifo.
Come immagine simbolica indica la gola dell’Uomo, ogni idea di canale, condotta, ogni oggetto profondo con canale.
E’ la sede della volontà di crescita, di ciò che ci sprona al progresso verso la conoscenza.
Come segno esprime l’avviluppo organico e serve a produrre tutte le idee derivanti dagli organi corporali e delle loro azioni.
DALED, Dalt (Porta o battente della porta) – (valore numerico matematico = 4)
Funzioni: SOLIDIFICARE (verbo transitivo), Costruire, Rendere consistente, far diventare Solido, entrare nel solido.
Essa è una lettera che indica la materia, la resistenza, la morte intesa come reCristalizzazione, reMineralizzazione.
La parola DALED significa la Porta; infatti è il disegno della parte superiore delle porte Egizie che disegnava un triangolo di 3 lati e comprendendo l’architrave formava un angolo, che nelle costruzioni sacre era di 144 gradi, ma anche: sbarrare, mano, battere.
Questa lettera proviene dal disegno di un antichissimo attrezzo, la “squadra”.
La Forma Rigida: esempio il Triangolo. Un mito Cibele (la Natura).
Nel suo significato geroglifico indica il Quaternario Universale, cioè la sorgente di tutta l’esistenza fisica.
Come immagine simbolica, rappresenta il seno femminile ed ogni oggetto nutrizionale, abbondante.
Come segno grammaticale, esprime l’abbondanza nata dalla divisione, è il segno della natura divisibile e divisa.
Traslati: aiuto (dare una mano), proteggere.
– Gabriel Mandel: “Ghimel la lettera che precede la dalet ha la forma di un uomo con la gamba avanti, in atto per correre all’obolo alla dalet, che quindi rappresenta un uomo povero (dico io: che sta a mano aperta). Nel mondo fenomenico rappresenta la porta.”
Il Talmud vede nel dalet la forma di un uomo povero che protende la mano.
HE’ (Vita) – (valore numerico matematico = 5)
Funzioni: LODARE (verbo transitivo), l’Energia della Vita, Comunicare con esaltazione, Esaltare, Approvare, Parlare bene il merito di una persona o la bontà di una cosa, Celebrare, Esclamare con parole con le quali si esprime la soddisfazione per aver ottenuto o ricevuto qualche cosa, che si aspettava o si desiderava.
Essa è una lettera che indica il soffio dell’esistenza, la Vita, il respiro della vita, il suono.
Essa è la Vita simbolizzata dal Soffio, l’Alito; nel geroglifico Egizio essa era il disegno di un Uomo eretto con le braccia levate al cielo.
Come disegno essa è sempre stata caratterizzata da 3 linee parallele come ad indicare la staccionata di un recinto. Indica anche le Arti, la creatività della Vita Umana.
Ecco i vari altri significati: campo-aperto, entrare-uscire-fuori, mondo.
Secondo il Sefer ha-Temunah: “questa lettera indica il mondo materiale”
La Forma Vivente: esempio Tutti gli Esseri Viventi o l’albero delle Vite (il corpo umano).
Un mito: Deucalione e Pirra.
Questa lettera è il simbolo della VITA UNIVERSALE; rappresenta l’alito dell’Uomo, l’aria, l’anima, lo spirito, tutto ciò che è animatore e vivificante e che riflette, cioè è intelligente.
Impiegato come segno grammaticale, esprime la vita e l’idea astratta dell’Essere.
E’ anche impiegato all’inizio delle parole, come articolo.
Altri significati:
Campo-aperto, entrare-uscire-fuori, mondo.
– Sefer ha-Temunah: “questa lettera indica il mondo materiale …”
OAU o VAV o WAU (Chiodo/Uncino) – (valore numerico matematico = 6)
Funzioni: AGGANCIARE (verbo transitivo), Agguantare, Collegare, Congiungere, Saldare.
Il senso di un uncino, di qualcosa che unisce, che collega (in senso letterale è una congiunzione), un bastone che porta, che sostiene, che serve o quello di un uccello che si sposta da posto a posto.
Bastone, asta, bastonare, portare, condurre
Traslati: servo, parola (dall’egiziano).
In qualità di consonante essa dipinge l’acqua, il fluido, l’etere, il punto di collegamento che separa il nulla e l’essere.
Essa è una lettera che indica anche l’uomo fecondato, frutto dell’unione dei “contrari” o meglio dei complementari: maschio + femmina.
La parola OAU o VAV significa il “Gancio”, il sostegno; essa deriva dall’antico attrezzo utilizzato dai marinai e dagli agricoltori del continente di MU e di Atlantide, poi dagli Akkadici, Eblaiti, ecc.
Il geroglifico egizio rappresenta un uomo in preghiera con le mani alzate; alle volte la sola lettera è usata come congiunzione tra le parole o le frasi.
– Fabre d’Olivet: “..essa è il legame di tutte le cose, il segno congiuntivo”..
– Gabriel Mandel: “Una linea verticale – costituita da una Yod proseguente in linea retta allude al collegamento tra la terra e il Cielo; in pari tempo è simbolo dell’uomo, che ha i piedi poggiati sulla terra e la testa nel cielo. Rappresenta anche la colonna vertebrale”
Questa lettera ha 2 vocalizzazioni molto distinte, la O e la U ed una terza come consonante: la V.
La Forma Agganciante: esempio il Gancio, l’Uncino.
Un mito: Anteo ed Ercole.
Essa indica rispettivamente, la visione della luce, cioè la capacità della comprensione o della percezione del suono; come consonante essa è l’emblema del gusto e del forte desiderio.
Come segno grammaticale, essa contiene l’immagine del mistero più profondo ed inconcepibile, l’immagine del gancio, il nodo che riunisce il non Essere, il Nulla all’Essere, il Tutto.
Essa dipinge la possibilità del passaggio da una natura all’altra.
E’ oltre che come consonante anche impiegato all’inizio delle parole, come congiunzione.
E’ posizionata all’interno delle due He’ proprio a significare che le due He’ debbono essere coesistenti e complementari, unite nel Vortice per generare=manifestare la VITA INTELLIGENTE.
ZAIN (Arma/Pene) – (valore numerico matematico = 7)
Funzioni: DURARE (verbo intransitivo), Resistere, Continuare per un certo tempo, Eterno, Prolungare, Sostenere, Sopportare, Diventare o Rendere duro. Essa è una lettera che indica la persistenza, la durezza oppure il cancellare.
La parola ZAIN significa “forza” e più precisamente “Arma”; volgarmente essa indica il sesso maschile, il pene; deriva da un geroglifico Egizio che disegna una freccia che perfora una pelle, un limite od un imene femminile.
Essa proviene da un antico oggetto di granito antidiluviano, lo ZED la torre che passa attraverso il tempo e lo spazio. Questa torre è ancora nascosta all’interno della Piramide di Cheope in Egitto ed è un antichissimo apparecchio “ricetrasmittente” ad onda siderale che modifica le sensazioni psichiche quando ci si pone all’interno di esso nella sua “culla” iniziatica, durante determinati momenti astronomici dell’anno.
La Forma durevole: durare come la Roccia.
Un mito: Pegaso.
Questa lettera consonante, si applica a tutto ciò che è fischiante, sibilante o tutto ciò che fende l’aria o vi si riflette ma che tende ad essere duro per penetrare.
Come simbolo a tutto ciò che tende ad uno scopo.
Altri significati:
Arma, attrezzo, colpire, tagliare.
Traslato: membro
– Per Fabre d’Olivet: “Come simbolo è rappresentato dal giavellotto, dal dardo, dalla freccia, così come ciò che tende ad uno scopo (un attrezzo dico io)”
– Gabriel Mandel: “ Rappresenta un pugnale o una spada, sia uno scettro .”
– Daniela Saghi Abravanel nel: Il Segreto dell’Alfabeto Ebraico: “La zayin evoca l’arma con cui ci si procura sostentamento e rappresenta il lavoro quotidiano…” (Yehoshu’a Baum)
HET o HETH (Siepe/Recinto/Chiusura/Scala) – (valore numerico matematico = 8)
Funzioni: PROTEGGERE (verbo transitivo), Difendere, Riparare, Favorire, Promuovere, Appoggiare; infatti è il disegno di una scala e significava un “muro”, una costruzione, infatti in Akkadico essa significa Muro.
Essa è una lettera che indica le barriere, le aperture o le chiusure, il ritorno; infatti proviene da antichi disegni che raffigurano delle costruzioni, muri o degli “steccati” per il bestiame.
La Forma che Protegge od isola: esempio lo steccato, lo scudo.
Un mito: Marte ed il suo ancile.
Essa rappresenta l’aspirazione vitale per il campo di lavoro nella materia dell’Uomo, il suo lavoro con il corpo fisico, il quale domanda uno sforzo, un dispendio di energia.
Come segno grammaticale indica le idee di sforzo nel mantenere l’ordine ed i limiti nel lavoro normale e legislativo.
Altri significati.
Stretto, chiuso, assemblea, tomba, prigione.
Traslati: chiusi, nascosti (impauriti).
– Gabriel Mandel : “E’ costituita da una waw a destra, una zain a sinistra,e da un punto che le congiunge. Somiglia dunque a un portone la cui simbologia richiama il potere di penetrare nei livelli d’energia e di uscirne e il potere di penetrare i segreti dell’anima e ritornare alla quotidianità”.
– Sefer ha-Temunah: “ La forma di questa lettera indica cose terribili, forze superiori …”.
– Kabbalah moderna, poiché in ebraico vita, peccato, malattia e profano, iniziano con quella lettera simbolizza la psicoanalisi ed in pratica l’inconscio”.
TET o THETH (Scudo) – (valore numerico matematico = 9)
Funzioni: CEDERE (Verbo intransitivo), Ritirarsi, Desistere, Abbandonare, Soccombere, Rassegnarsi, Piegarsi, Arretrare, Rompere, darsi per vinto, non opporre resistenza, Matrice ovvero creatrice di forme.
Essa proviene anche da un antico disegno che raffigurava un serpente che si morde la coda, cioè un cerchio; come raffigurare un “buco”, un foro, il ritirarsi dentro di sé.
La Forma Penetrabile: esempio l’Anello, la Vagina, la Città, il fior di Loto.
Un mito: Giunone.
Come segno grammaticale indica il desiderio di protezione, di nutrice, la protezione, la resistenza al male.
Altri significati: cuore, pozzo, sigillato, utero;
Traslati: carità, bontà, amore, bellezza.
– Gabriel Mandel: “A livello del divino rappresenta la vita eterna promessa da Dio a ogni anima”.
– Daniela Saghi Abravanel di ricorda che nella Genesi la prima volta che si trova questa lettera è nel versetto biblico: “E Dio vide che era cosa buona”. (Gen.:1,4).
IOD (Mano) – (valore numerico matematico = 10)
Funzioni: CONCENTRARE (verbo transitivo = entrare dentro nel Centro), Condensare, Raccogliere in un punto, Andare verso il centro, Implodere, Collassare, Creare un luogo Cavo=Cavita=Cavitare (buco nero), Ridurre a minor volume, Raccogliere tutta la propria attenzione su di sé.
Essa è una lettera che indica l’idea principale, primaria, iniziale che si sta incarnando nella forma attraverso l’azione del braccio e della mano; essa significa anche l’uomo pratico ed abile a compiere azioni.
Il segno proviene dall’antico segno della “svastica”, che era il simbolo della pace, essa raffigura 4 uomini che si danno la mano contemporaneamente per giurarsi pace, fedeltà, amicizia, ma che sono sempre in movimento.
Il segno Egizio, raffigura il braccio con una mano, l’iniziale della parola IOD significa la “mano”.
IOD è anche l’anagramma della parola “Dio“, perché è la prima lettera del “tetragramma” ovvero del “nome” dell’innominabile, del senza nome, infatti quel “nome” è un “verbo”: l’Essente, colui che è era e sarà = InFinito.
La Forma che Raccoglie o Condensa: esempio il Punto Matematico, il Punto Zero del culmine del Vortice in movimento, che si manifesta SOLO ed unicamente su cio’ che appare sull’orizzonte degli eventi di esso.
Un mito: l’Onfalos (l’ombelico).
Questa lettera è il simbolo di ogni potenza manifestata, rappresenta anche la mano dell’Uomo, sua protuberanza per l’azione nelle cose, il suo dito indicatore.
Come segno grammaticale, è quello della manifestazione potenziale, della durata Intellettuale e della Eternità.
Quindi questa lettera sinonimo del movimento che manifesta il Vuotoquantomeccanico dal quale TUTTO nasce ed al quale TUTTO ritorna però a livello informazionale superiore, il tutto all’InFinito.
Altri significati:
Essere, stare, esistenza, essenza, forza;
Traslati: Yahwéh
– Fabre d’Olivet : “Rappresenta la mano dell’uomo, il suo dito indicatore”.
– Marc-Alain Ouanin: la Yod significa la mano che si chiude e che prende.
– Daniela Saghi Abravanel evidenzia che la yod è la più piccola delle lettere dell’alfabeto ebraico, è l’iniziale del Tetragramma, del nome della Terra Santa e del popolo d’Israele.
CAF o KAF (Palma) – (valore numerico matematico = 20)
Funzioni: PENETRARE (verbo intransitivo), Entrare dentro, Spingersi dentro vincendo resistenza, una difficoltà o nascostamente; Passare attraverso, capire, approfondire, decifrare con fatica, molto addentro.
Essa è una lettera che indica la ricettività nel saper capire, nel saper penetrare, la saggezza intesa come Conoscenza per la penetrazione della Vita.
Deriva da un antichissimo disegno di un attrezzo qualsiasi, però a Punta.
La Forma che Penetra: esempio il Pene, la lingua, il dardo.
Un mito: Giove ed i suoi fulmini.
Questa lettera è l’immagine simbolica di ogni oggetto a punta per bucare ed è rappresentata dalla mano semichiusa ad imbuto e dall’altra mano con l’indice che la penetra.
Altri significati: Coppa, piano, vaso, mano aperta.
Traslati: liscio; retto, rettitudine.
– Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva: “Kaf è il palmo della mano del giuramento e quindi è da considerarsi in collegamento con la mano di Dio“.
– Marc-Alain Ouaknin: La lettera Kaf è il palmo della mano. La Kaf rinvia alla mano che si apre e che porge.
– Sefer ha-Temunah: “Kaf è l’attributo del Regno…è il recipiente della Shekinah”.
LAMED (Pungolo) – (valore numerico matematico = 30)
Funzioni: MISURARE (verbo transitivo), Determinare, Calcolare, Prendere la misura di Provare, mettere alla prova le proprie forze, per Competere e lottare nella Vita.
Come proprietà umana è la capacità di trasformare la realtà. L’uomo ha il compito di continuare l’opera creatrice fino a portare le cose di questo mondo all’armonia superiore: è il pungolo che mette in moto il “bove-mondo”: il fatto che l’uomo si decida alla metamorfosi, ha lo stesso effetto del pungolo, su ALEF, il cui significato è “testa del toro”. Essa quindi è una lettera che indica il dinamismo dell’evolvere, l’elevare, l’alzare.
Deriva da un antichissimo disegno di un Compasso, ed indica anche la possibilità di misurare, tra pollice e mignolo. L’iniziale della parola LAMED significa Istruire.
La Forma Misurante: esempio il Compasso, il palmo della mano o la mano fra l’indice ed il pollice aperti, il braccio o cubito sacro.
Un mito: la Bilancia di Osiride.
I piatti della bilancia hanno alterni saliscendi, così l’uomo nella sua via passa fra condizioni alterne e proprio questo gli permette di percorrere la via. Si potrebbe dire che il tempo è il “pungolo” che muove l’uomo… Il bilanciamento fra sicurezza e dubbio, gli permettono di rafforzarsi, di muoversi, misurarsi, sentirsi libero.
Questa lettera come immagine simbolica, rappresenta il braccio dell’uomo, la misura del cubito sacro, l’ala di un uccello o di tutto ciò che si distende o che serve per misurare.
Come segno indica ogni idea di misurazione, estensione, elevazione, occupazione, possessione.
Altri significati: Lingua, potere, potente, guizzare, serpente.
– Daniela Saghi Abravanel: “La lamed si snoda verso l’alto; simile all’iconografia del serpente propria della filosofia orientale che, nella rettificazione del rapporto con l’altro, trova la sua statura eretta. La rettificazione del senso del piacere della sessualità è legata agli insegnamenti del mese di tishré, il mese dell’amore.
– Sefer ha-Temunah: il testo insiste sulla qualità che racchiude questa lettera; cioè la potenza .
MEM o MAM (Acqua = Maim) – (valore numerico matematico = 40)
Funzioni: NUTRIRE (verbo transitivo), Alimentare per tenere in vita; far Crescere, dare Nutrimento, Allevare, Allattare, Coltivare.
Essa è una lettera che indica tutto ciò che ha la funzione del Generare in senso femminile, essa è la lettera della Madre, della Mamma, della Mammella, della Mater-ia/Energia/generante e di tutto ciò che è Matriciale.
Deriva da un antichissimo segno antidiluviano che indicava le acque matriciali, l’Energia Neutra (E = m c2), l’ambiente dal quale nasce ogni forma di vita, per gli Egizi indicava l’acqua del Nilo.
Altri significati: Acqua, vita, madre, matrice.
Traslati: Vivente
La Forma Fluidica o Liquida: esempio l’Energia (E+) ed (E-) pura e plasmica; il Mare, il lago, il fiume, l’acqua in generale, l’onda in genere. La lettera zodiacale dello Scorpione “MEM” si rapporta non solo come suono ma anche come valore numerico, all’acqua.
L’attraversamento delle acque riguarda sia la nascita (venire alla luce); nel vedere la luce, il neonato sperimenta la “rottura delle acque, ma anche il trapasso “andare verso la luce”, vedere la luce della nuova dimensione = lo al di la’): nella nascita e nel trapasso si attraversano le acque (rispettivamente il mare placentare ed il mare dell’energia del buco nero, lo “star gate” personale, il Toroide dell’essere stesso e del suo corpo BioElettronico fatto di Plasma), nelle immagini mitiche, si traversa un fiume, il Lete, lo Stige, la Palude, ecc…
L’attraversamento del Mar Rosso in direzione della Terra Promessa ne è simbolo biblico e lo stesso vale per l’aprirsi delle acque del Giordano, fiume dell’esperienza battesimale…l’immersione totale nell’acqua e la resurrezione a nuova vita eticamente parlando.
Un mito: Demetra.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta la femminilità, la donna madre e compagna dell’Uomo. Come segno grammaticale, essa è il segno materno e femminile, quello dell’azione esteriore e passiva; piazzata all’inizio delle parole, dipinge tutto ciò che è locale e plastico; alla fine delle parole, diventa il segno collettivo della moltiplicazione, sviluppante l’Essere nello spazio Infinito, fin tanto che la sua natura lo permette o riunendo per astrazione, in un solo “essere”, tutti quelli della stessa specie o popolo.
– Gabriel Mandel: “Questa lettera simbolizza tutto ciò che con l’acqua è connesso … il ventre materno gravido “.
– Fabre d’Olivet: …come immagine simbolica rappresenta la donna, madre e compagna dell’uomo e tutto ciò che è fecondo e formatore”.
MEM o MAM Finale – (valore numerico matematico = 600),
Funzioni: Moltiplicare, il Ripetere in continuazione.
NUN o NOU (Pesce) – (valore numerico matematico = 50)
Funzioni: TRASFORMARE (verbo transitivo), Trasfigurare, Cambiare, Mutare forma o aspetto.
Essa è una lettera che indica il Germe della vita. La parola NUN significa “Pesce”.
Il segno Egizio disegna un piccolo “serpente”; probabilmente indica uno spermatozoo e non una vipera come alcuni affermano. I babilonesi corrispondevano questa lettera alla costellazione dei Pesci.
La Forma Trasformabile: esempio il Seme dell’Uomo, lo Spermatozoo, che vive nel liquido seminale, il sacro rombo, il grande pesce. Un mito: Proteo.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta il figlio dell’Uomo od ogni essere prodotto e particolare. Come segno grammaticale è quello dell’esistenza individuale e prodotta.
Alla fine delle parole, diviene il segno aumentativo e dà all’essere ogni estensione di cui egli è individualmente suscettibile.
NUN o NOUN Finale – (valore numerico matematico = 700), Funzioni: Illuminarsi, l’Irradiare Energia.
Altri significati: energia , promanare, emettere, inviato,molto.
Traslato: angelo, apostolo.
– Sefer ha-Temunah: “La nun è una forza sacra, forza elevata ed occulta fonte di ogni cosa, E’ l’origine di ogni azione compiuta … attraverso le schiere, le truppe supreme, forze pure, spiriti puri, emanazioni, azioni di forze tremende.”
– Daniela Saghi Abravanel nel suo libro osserva che profezia = nevuà = ה א ו ב נ si può leggere la נ = n = nun viene apportando i doni delle “cinquanta porte della conoscenza” a cui è associato il valore numerico della nun = 50 Con il metodo dei segni da profezia = nevuà = ה א ו ב נ =: l’energia נ dentro ב si porta ו dall’Unico א uscita ה.
SAMEK (Torchio) – (valore numerico matematico = 60)
Funzioni: OPPRIMERE (verbo transitivo), Schiacciare, Pressare, Picchiare, Premere, Tenere sotto, Stringere, Pesare.
Essa è una lettera che indica il fecondare, l’inserire il seme nella vagina.
Deriva dal disegno di un antichissimo strumento tondo per schiacciare i cereali, nel quale era contenuta la farina schiacciata. Nell’Egizio diventa un albero di sambuco contenuto in una base rotonda e pesante; infatti con il sambuco si costruiscono giochi per bambini tipo una canna vuotata nel suo interno con uno stantuffo inserito che preme e spinge un tappo che può essere lanciato lontano, anche da un bimbo.
La Forma che Preme: esempio la Mola del Mulino a pietra, il frantoio.
Un mito: Vulcano (Efeso).
Come segno grammaticale indica anche tutto ciò che ha rapporto con la fatica e con il limite.
Altri significati: avvolgere, cerchio, riempire, foro, buco.
Traslati: pienezza, luna piena.
– Fabre d’Olivet: Come segno grammaticale è quello del movimento circolare…”.
– Daniela Saghi Abravanel: la radice della lettera s=sàmech significa sostegno, fiducia e rappresenta l’idea della protezione.
AIN o OIN (Occhio) – (valore numerico matematico = 70)
Funzioni: CORRISPONDERE (verbo intransitivo), Comunicare, Rispondere con, Riflettere, Coincidere, Correlare, Ricambiare, avere Identità, Identificare, Riscontrare, Fare coppia. Essa è una lettera che indica anche il NON Essere od il cancellare.
La parola AIN significa l’occhio o la sorgente; il vedere, lo sguardo; infatti il segno Egizio raffigura un occhio umano. La Forma Riflettente, quella delle relazioni, delle corrispondenze: esempio gli Occhi.
Un mito: Amore e Psiche.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta, il petto dell’Uomo, la cavità toracica infatti contiene la “coppia” dei polmoni.
Come segno grammaticale, indica il senso materiale, l’immagine del vuoto e del nulla; impiegata come consonante, è il segno di tutto ciò che è falso perverso o cattivo.
Altri significati: agire, azione, atto, vedere, sentire.
– Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva: “significa null’altro che l’occhio della Toràh che è l’occhio di ogni occhio”.
– Fabre d’Olivet: “rappresenta l’interno dell’orecchio dell’uomo e diventa così simbolo dei rumori confusi, sordi, inapprezzabili
FE’ o PE’ (Bocca) – (valore numerico matematico = 80)
Funzioni: ESPANDERE (verbo transitivo), Allargare, Spandere, Diffondere, Ingrandire, Estendere fuori. Essa è una lettera che indica anche il ritornare, il rinascere.
La parola FE’ significa la “Bocca”, infatti il disegno Egizio raffigura una bocca chiusa.
E’ dalla bocca che esce il Gas/alito (anidride carbonica) che si espande. Deriva anche come disegno dal tappeto o dalla stuoia di canna di bambù che si stendeva per terra quando un potente, un re, arrivava.
La Forma che Espande o Aumenta: esempio i Gas, il Sole.
Un Mito: Eolo.
Questa lettera impiegata come immagine simbolica indica le corde vocali e la lingua nella bocca.
Come segno grammaticale, indica il Verbo, la Parola e tutto ciò che vi ha rapporto compreso il potere che ne deriva; infatti i faraoni Egizi erano rappresentati con una canna di bambù in mano.
FE’ o PE’ Finale – (valore numerico matematico = 800), Funzioni: Conglobare.
Altri significati: bocca, apertura, soffiare, faccia, parlare,
Traslati: Verbo, soffio, volto, parola.
– Yehoshu’a Baum: Pe bocca rappresenta la Torà Shebe’al Pe=Torà Orale.
– l’Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva : insiste particolarmente sul significato di bocca.
– Fabre d’Olivet : “Come immagine simbolica rappresenta la bocca dell’uomo, cui rende il più bell’attributo, quello di evidenziare i suoi pensieri”.
ZADI o TSADI o TSADE’ (Falce/Scala) – (valore numerico matematico = 90)
Funzioni: TAGLIARE (verbo transitivo), Fendere, Affettare, Sezionare, Falciare, Recidere, Separare, Dividere, Spezzare, Rompere, Troncare, Interrompere, Impedire, Abbattere.
Essa è una lettera che proviene dagli antichissimi utensili antidiluviani per tagliare; anche il geroglifico egiziano raffigura un’accetta od un’ascia.
In Babilonia rappresentava la costellazione “Scimitarra” ed uno strumento di guerra taglientissimo.
La Forma che Taglia o Recide: esempio il Coltello, la Falce.
Un mito: Set ed Osiride.
Questa lettera come immagine simbolica significa il “traguardo da tagliare” il termine al quale tendere.
Essa è il segno finale e terminativo che si rapporta a tutte le idee di scissione, divisione, di termine, di scopo, di finalità, di soluzione alla divisione.
Altri significati: Veder salire, discendere, su, giù.
– Gabriele Mendel: “Simbolizza la forza vitale del Creato che scende da Dio alle creature e risale dalle creature a Dio”.
– Fabre d’Olivet: “Posto all’inizio delle parole indica il movimento che conduce al termine di cui è segno; posto alla fine indica il fine stesso cui ha teso.
ZADI o TSADE’ Finale – (valore numerico matematico = 900), Funzioni: Separare, mettere da parte per uso sacro.
QIOF o QOF o QAF (Corda/Gomitolo-Scimmia/Nuca) – (valore numerico matematico = 100)
Funzioni: LEGARE (verbo transitivo), Collegare, Connettere, Congiungere, Incollare, Controllare.
L’antico disegno Egizio rappresenta un contenitore nel quale è stato introdotto un gomitolo, dal cui foro superiore fuoriesce il filo di corda od il gomitolo stesso aggomitolato; può rappresentare anche il “collo” che collega la testa al corpo; può significare anche alzare, allungare il collo per vedere meglio; infatti la radice KOF significa sorvegliare.
La Forma che Lega: esempio la Corda, la Spira.
Un Mito: filo di Arianna.
Questa lettera come immagine simbolica indica, ciò che serve all’uomo per collegare, ciò che fa sforzo per lui, il suo strumento, ciò che lo difende.
QIOF o QAF Finale – (valore numerico matematico = 500), Funzioni: Conoscere.
Altri significati: Rovesciare, versare, abbattere, curvo.
Traslati: occidente, occipite, nuca, didietro, sedere.
– Fabre d’Olivet: “Questa lettera è il carattere kaf realizzato completamente”.
REISCH o RAIS o RES o ROS (Testa/Capo) – (valore numerico matematico = 200)
Funzioni: PERFEZIONARE (verbo transitivo), Completare, Modificare, Correggere, Migliorare, Progredire.
La parola REISC significa la “Testa”, il Capo, la nuca, il principio, l’inizio, il far avanzare; infatti il disegno Egizio rappresenta la testa di un uomo.
Per inciso la parola “morte” in egizio MUT, MOT, MET, nel suo evolversi verso gli alfabeti moderni ha introdotto la REISCH, il capo, la testa, in quanto va dietro il concetto negativo visto dal volgo della condanna, la pena capitale, la perdita della testa fisica; mentre il suo vero significato è quello del perfezionare, completare lo Spirito che risiede sopra tutto nella testa.
La Forma che Perfeziona o Completa: esempio l’Universo, la Sfera.
Un Mito: Venere.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta la testa dell’Uomo, il suo movimento determinato, la marcia verso la Conoscenza, l’Essere che diviene Omogeneo.
Altri significati: il teste… il capo e la mente, l’individuo, l’uomo;
Traslato: considerando la parte per il tutto corpo, il popolo.
– Fabre d’Olivet: “Come immagine simbolica rappresenta la testa dell’uomo”.
SCHIN o SCH (Dente/Fuoco) – (valore numerico matematico = 300)
Funzioni: TRASFERIRE (verbo transitivo), Trasportare, Spostare, Traslare.
Il segno Egizio rappresentava un arco non teso, stante ad indicare la funzione dell’arco di trasportare la freccia da un luogo all’altro. Deriva anche dal disegno della nave egizia funeraria, quella che trasportava e traslava il defunto negli spazi degli dei, le altre dimensioni e dal giardino, il frutteto degli dei raffigurato con 3 alberi: Albero “sinistro”, albero “destro” ed albero “mediano”, quello dell’equilibrio, che nella Bibbia si ritrova come “albero delle vite” o della Conoscenza del bene e del male ovvero il Sistema Nervoso Centrale che è un albero Duale.
La Forma Traslante o Trasferente: La retta, la rotta, esempio il Raggio di luce, la nave od un vascello cosmico, disco volante. Un Mito: Nettuno.
Questa lettera, come segno grammaticale indica, la durata relativa ed il relativo movimento traslatorio;[essa è il segno del “fuoco”, della combustione della “morte” che brucia e trasferisce da una dimensione all’altra, dalla dimensione solida a quella eterea energetica, elettronica.
Altri significati: luce, fuoco, scintilla, sole, sorgere.
– Gabriele Mendel: “rappresenta il fuoco”.
– Sèfer Yetzirà questa lettera rappresenta il fuoco che trasforma l’essere umano. Nei sacrifici del Santuario l’animale, che rappresenta gli istinti inferiori, veniva bruciato per la trasformazione animica di chi offriva.
– Daniela Saghi Abravanel su questo pensiero osserva che in ogni uomo c’è un sacerdote, un animale ed il fuoco, che sono le prove della vita, strumento della Provvidenza con cui è aiutato il sacerdote a sacrificare l’animale che è dentro di noi.
TAU o TAO o TAV (Croce) – (valore numerico matematico = 400)
Funzioni: TRIBOLARE (verbo transitivo), Soffrire, Travagliare, Affliggere. E’ sempre stato raffigurato con una Croce e compreso dal volgo (nel mondo occidentale, cristiano)nel senso di “peso” o “supplizio” o di qualche cosa di infamante, segno di immobilità dolorosa.
La parola TAU/TAV significa il “Marchio” il segno, infatti gli analfabeti firmano con una croce.
Questa lettera deriva da un antichissimo oggetto fatto a croce con l’intersecazione di due linee; simbolo della “morte-nascita”, il trapasso, il passaggio ad un altro stato (spazio/tempo) e della resurrezione.
Essa indica l’unione di 2 linee o forze, funzioni-draghi, che si intersecano = copulano (si amano facendo sesso creativo) a 180 gradi l’una con l’altra (69) in un continum senza fine, infatti essa e’ il simbolo dell’azione di due forze ortogonali (per ulteriori particolari vedi la lettera IOD), che opportunamente gestite “possono” implodere od esplodere, per trasformare la materia in Spirito e viceversa.
Fin dall’antichità i Cinesi con lo YIn e Yang insegnavano che tutto ciò che esiste nasce dall’incontro di queste 2 forze (maschile e femminile).
questa forma geometrica delle due linee che si intersecano ortogonalmente, e’ rappresentata anche nella forma di una importante sostanza del nostro corpo, la Laminina, composta da 3 catene di proteine:
Gli Egizi consacravano questo segno/suono all’Ani+ma Universale: TAUOT.
Originariamente e per gli iniziati il suo significato è anche quello della ripresa del corpo, della riaggregazione o della reincarnazione, della resurrezione o palingenesi attraverso la morte e la rinascita in un nuovo corpo; indica anche un “punto finale” di arrivo.
La Forma Resistente, l’attrito che indica la reazione ad una azione: la Croce, esempio il Dolore, infatti il culmine, il massimo della sensazione del dolore lo si ha solamente vicino alla morte fisica.
Un Mito: Prometeo.
Come segno grammaticale indica l’idea della perfezione da raggiungere e della necessità del dolore per il suo raggiungimento; infatti tutti gli esseri Viventi sono “crocefissi” sulla croce della Vita per perfezionarsi sempre più e raggiungere stati Psico Spirituali sempre più perfetti e complessi.
Altri significati: croce-segno, confine-fine, termine.
Traslati: ultimo – completo – il tutto, croce, crocifisso.
– Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva: “E’ l’ultima lettera, a significare che il fine dell’uomo è morire, il fine dell’animale è di essere macellato, e tutti vivono per morire. Beato dunque chi fatica sulla Toràh dando soddisfazione a Colui che l’ha creato..…
Importante da ricordare:
Ogni suono è una frequenza con una propria FUNZIONE, quindi anche le parole e le frasi, un insieme di suoni, quindi di Funzioni, servono per comunicare anche Funzioni a coloro che ci sentono parlare….o viceversa; quindi usare nella nostra lingua, un vero alfabeto completo di ogni sua lettera/suono è indispensabile per capire e farsi capire dal nostro prossimo.
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IMPORTANTE
A questo piccolo DIZIONARIO, bisognerebbe aggiungere quello delle RADICI, in quanto ogni LETTERA di questo alfabeto, amplia le proprie definizioni con più o meno forza o le definizioni si sommano e si completano a seconda della o delle LETTERE con le quali si unisce formando una radice ed in seguito quindi una parola più complessa.
Di molto aiuto allo studioso sarà la consultazione di: “La Langue Hebraique Restituée” di Fabre d’Olivet e di buoni Dizionari delle radici delle lingue Ebraica, Araba ed Aramaica.
Redatto dal redattore della pagina con contributo tratto dallo studio personale di vari libri, ma in particolare del libro di FABRE-d`OLIVET:
“La Langue Hébraïque Restituée”: Ecco il vero senso delle parole Fenicio-Ebraiche, ristabilito e provato dalla loro analisi radicale.
Studio personale redatto nel 1975 e successivamente aggiornato.
Tutto quello che avete trovato fino ad ora è utile a tutti coloro che ricercano l’essenza delle cose, i concetti, le idee; il conoscere bene le parole, significa saper cogliere tutti i significati, le sensazioni che ogni suono, segno evoca nella nostra coscienza, per poter meglio affrontare la Vita di ogni giorno, attraverso la CONOSCENZA e questa distrugge le Paure del fuoco dell’Ignoto, quindi aiuta notevolmente ad affrontare la Vita senza o con minore panico.
Inoltre vogliamo indicare una strada da recuperare, una strada Semantica per colui che vuole CONOSCERE veramente e poi VIVERE l’ETICA di questa meravigliosa CONOSCENZA, quindi essere sempre più Consapevole.
vedi la Tecnica sul come Studiare
Ricordo che le Informazioni, la Conoscenza, i dati che trarremo dall’osservazione di questo UniVerso in continua trasformazione, permetterà di accrescere la nostra Coscienza verso l’Infinita Perfezione – vedi InFinito
Lingua dei SEGNI – ALFABETO
Questo alfabeto manuale della lingua italiana dei segni, è diretto a tutti coloro che intendono comunicare con i sordomuti
Gli alfabeti manuali, o dattilologie, sono la rappresentazione manuale delle lettere utilizzate nella scrittura. Sono usati per scrivere nello spazio parole della lingua parlata o scritta. Variano da paese a paese e si modificano nel tempo.
Vedi anche Lo Shardano, lingua degli antichi Sardi, che inventarono la lingua detta impropriamente “fenicia”, e che fu anche la “madre” degli etruschi.