CREAZIONE, EVOLUZIONE, oppure…
E’ possibile che una specie aliena abbia manipolato la vita preesistente sul pianeta per creare l’uomo moderno ?
Secondo il Biologo Lovelock, che ha scritto il libro: “The revenge of Gaia – La vendetta di Gaia, la terra e Margulis, l’evoluzione sarebbe il risultato di processi cooperativi e NON competitivi ! ….e cosi e’ !
Ma questa idea non si deve insegnare in quanto l’attuale pseudoscienza insegna l’evoluzione Darwiniana, che in quel caso verrebbe sconfessata ! – vedi: Creazione Universo + Falsificazioni storiche
Una delle più grandi BALLE della storia dell’uomo è quella di avere inventato queste 2 dottrine.
Ci hanno propinato, dall’alto delle cattedrali dei papi, vescovi e delle cattedre dei professori laureati, delle vere e proprie “balle”; coloro che sono facilmente psico dipendenti dal sistema religioso/politico o di quello ateo/politico hanno accettato, senza controllare mai nulla, quelle teorie proclamate con tanta “certezza”; ogni teoria se annunciata con autorevolezza diventa verità assoluta, per coloro che vi credono.
Riflettiamo un poco su queste strane teorie.
Fino a 150 anni or sono in Occidente, tutti “credevano” alla creazione di “Adamo ed Eva” (descritti come i primi “uomini” nella Bibbia ?) da parte di “Dio”; questa teoria fu dai religiosi utilizzata per indottrinare i propri fedeli; anche se il racconto della Bibbia fa un poco sorridere, rimane il fatto che il potere legato agli interessi dei religiosi, per secoli ha educato in tal senso i propri sudditi con tale dottrina.
Ad un certo punto, visti gli interrogativi mai risolti che aveva il racconto insegnato dai religiosi, per contrapposizione, un certo Charles Darwin “naturalista” (vedi Darwin), inventò una nuova favola, ne fece un librone intitolato “Origine delle specie” che pubblicò nel 1859; questa nuova teoria, che sembrava potesse avere una certa sequenza logica di avvenimenti, comunque non confortati da nessuna prova di scoperte e ricerche in paleontologia, venne divulgata e strano caso quella favola piacque a tutti coloro che non volevano accettare l’idea religiosa della creazione, descritta nella Bibbia.
I più forti difensori di questa nuova favola furono, lo conferma la storia recente, i paesi social/comunisti che non vedevano l’ora di avere qualche cosa da sostituire alle “favole dei religiosi”; Carl Marx fu ben lieto di trovare una diversa ed alternativa spiegazione “logica” per sostituire l’insegnamento ai giovani, della dottrina creazionista che fino ad allora era stata insegnata.
Assieme alle idee social/comuniste quindi vi fu l’indottrinamento con questa nuova teoria antireligiosa, effettuato con rigore ed attenzione nei loro asili, scuole, fino all’Università; tutto cambiò e l’idea della creazione fu sostituita; pensate che persino l’autore del “Capitale” C. Marx, pur di contrapporsi al potere religioso, dedicò la prefazione del suo libro, al ringraziamento a Darwin per aver pensato un teoria “naturale” dell’evoluzionismo; questa teoria fu la base sulla quale si iniziò a costruire l’idea del social/comunismo.
Questi paesi divennero i migliori propagatori della nuova dottrina Darwiniana; il social/comunismo avanzò anche all’interno dei paesi capitalisti occidentali, apportando anche questa dottrina, fino al punto da invadere e sostituire la credenza religiosa nella teoria della creazione descritta purtroppo in modo bambinesco nella Bibbia.
Di fatto la teoria evoluzionista defenestrò quella creazionista in quasi tutto l’ambiente scientifico.
La teoria religiosa occidentale, cristiana è basata solo sul racconto della Genesi nella Bibbia; secondo le traduzioni attuali della Bibbia in nostro possesso: Dio avrebbe fatto un pupazzo di terra (limo) di una forma umana adulta, inalandogli nelle narici l’alito di vita e questo sarebbe divenuto un maschio vivente adulto (Adamo) ed in seguito da questo, togliendogli una costola dal torace mentre dormiva profondamente………con la costola avrebbe ricostruito una femmina adulta (Eva).
Da studiosi di queste antiche scritture, oggi affermiamo con certezza che le traduzioni della Bibbia, esistenti nel mondo, SONO imprecise e FALSE, quindi inattendibili, anche nel racconto della creazione di Adamo ed Eva; essendo errate, prestano evidentemente il fianco a tante e giuste critiche.
Ci siamo divertiti a ritradurre questi testi e con non poca sorpresa abbiamo trovato che, una volta ricomposto il testo seguendo l’indirizzo semantico ed ideologico degli antichi scrittori di quei testi, la verità ha iniziato a venire a galla ed a rendersi molto più convincente, anche in modo scientifico, rispetto alle traduzioni attualmente in commercio; oltre al fatto che recenti traduzioni di tavolette di argilla (circa 25.000) trovate in Mesopotamia e scritte dai Sumeri, popolazione vissuta circa 5/6000 anni fa, hanno confermato le ritraduzioni dei primi capitoli della Genesi, riscoprendo e confermando anche da altra fonte, le origini della forma Umana, che guarda caso differiscono non poco dalle due note teorie precedenti.
Prima di arrivare a descrivere queste riscoperte archeologiche scritturali, vediamo di riflettere meglio sulla teoria Darwiniana dell’evoluzione:
Se qualcuno vi dicesse domani mattina: “sai, una lucertola è diventata un uccello” oppure “una scimmia è diventata uomo”, sono certo che vi mettereste a ridergli in faccia; eppure è ciò che è successo nella realtà immaginaria di coloro che hanno fatto “credere” la balla dell’evoluzione, lo vediamo anche e sopra tutto scritto da “autorevoli personaggi”, nei testi obbligatori di studio per le scuole inferiori, superiori e nelle Università; la sola differenza è che queste affermazioni ridicole e stupide per poterle far “bere” ai loro sudditi/fedeli, le hanno “diluite” nel tempo (nei milioni di anni) in modo che NESSUNO possa controllare la veridicità o meno di queste nuove teorie.
Da qualche decennio ormai, in tutto il mondo l’archeologia e la paleontologia hanno fatto passi da gigante e malgrado siano state effettuate ricerche con scavi, perforazioni, trivellazioni, a decine, centinaia e migliaia di metri sotto terra, NON si è trovato da nessuna parte nessun scheletro di animal/uomini, cioè nessun corpo di “transizione”; ciò nonostante si è continuato ad insegnare quella falsa ideologia, pur di stare in contrapposizione con l’idea religiosa della creazione della Bibbia artefatta.
Lo stesso evoluzionista Stephen Jay Gould afferma: “…terrificante improbabilità dell’evoluzione umana”… e le improbabilità sono immense ! se pensiamo di partire dalla scimmia, per esempio, perché questa possa evolversi in un uomo, occorrono necessariamente un numero consistente di grandi “salti evolutivi”; tutti sanno che una qualsiasi “mutazione genetica” (variazione di forma dei geni od alleli) è un meccanismo molto scadente e tendente a cambiare in male la specie stessa, sopra tutto quando le mutazioni sono importanti, cioè investono un maggior numero di geni, quindi NIENTE grandi SALTI evolutivi, NON sono mai esistiti !
Queste chiare e sufficienti logiche deduzioni hanno messo in forte crisi di coscienza scienziati evoluzionisti come Noam Chomsky e Roger Penrose, i quali avendo finalmente capito che le macro mutazioni genetiche alteravano la sopravvivenza delle specie stesse, hanno quindi compreso l’assoluta impossibilità agli adattamenti nel tempo di quelle specie ove sarebbero avvenute le macro mutazioni.
I Darwinisti affermano che noi siamo straordinariamente simili allo scimpanzé, poiché il nostro DNA è al 98 % simile al loro. Come può il 2 % di differenza, dimostrare l’enorme distanza esistente fra le 2 specie ???, come può questo 2% dimostrare il grande “valore aggiunto” dell’uomo rispetto allo scimpanzé ????, il cervello con massa maggiore, il linguaggio, la scrittura, la sessualità, il ragionamento che permette sublimi raffinatezze ecc., ma il bello è che noi abbiamo 46 cromosomi, mentre gli scimpanzé ne hanno 48 !
La teoria della selezione naturale è incapace ad indicare come la ipotetica fusione di 2 cromosomi (un enorme cambiamento strutturale) abbia in un così corto lasso di tempo (quello indicato dagli evoluzionisti), produrre così immensi cambiamenti fra le 2 specie.
Una delle ideologie di base della teoria di Darwin è che ….”la natura non dota mai una specie oltre le necessità dell’esistenza quotidiana”… quindi si contraddicono da soli, in questo caso il tempo di milioni di anni è a loro sfavorevole in quanto i grandi cambiamenti non possono esserci stati perchè….la natura NON dota MAI una specie oltre le necessità dell’esistenza quotidiana !
Per poter insegnare le loro stupide dottrine, sono anche stati appositamente disegnati e scolpiti dei manichini di animali o di ominidi, che non sono mai esistiti, pur di dare un qualche supporto in più all’ideologia Darwiniana; questi pupazzi, disegni ecc., sono anche esposti nei musei più “accreditati”; la gente li vede e vi “crede” ! i musei più prestigiosi fanno bella mostra, con questi pupazzi inventati della teoria evoluzionista; la disinformazione, voluta e gestita da questi poteri contra opposti (religiosi ed areligiosi), regna sovrana anche in questo ramo della “scienza”, l’archeo paleontologia.
Persino le riviste che si peritano essere “scientifiche” riportano queste balle, costruendovi sopra articoli con disegni, grafici, fotomontaggi ecc., con interviste di dichiarati paleontologi che affermano quella o questa teoria. Essi tendono a porgere questa teoria, come un dato di fatto.
Si è arrivati a creare giochi, giocattoli, stampare sulle scatole di alimenti per bambini, film, CD, cassette TV, che introducono i concetti dell’evoluzionismo; evidentemente si vuole fare il “lavaggio della mente/organo” degli uomini con il nuovo catechismo, come hanno fatto i poteri religiosi nei secoli passati con il vecchio catechismo insegnato ai bambini, per introdurre dei nuovi e falsi concetti, diversi dalla realtà dei fatti.
Mai e poi mai si è trovato un insediamento umanoide con qualche migliaio o centinaio di scheletri che portasse prove a questa teoria fasulla; se le future generazioni degli uomini dovessero riscoprire fra 15.000 anni lo scheletro di un uomo nano o di un uomo deforme, morto nel nostro secolo, secondo l’attuale interpretazione detta scientifica, arriverebbero alla conclusione che tutti gli abitanti di oggi, erano nani o deformi !
Nessuna “mutazione genetica” complessa (variazione dell’alfabeto del DNA) come quella che ci raccontano essere avvenuta in milioni di anni, cioè quella della modifica di una specie in un’altra (mutazione genetica = errore genetico) è in grado di persistere nel tempo, nessuna specie, ha la possibilità di generare prole duratura nel tempo ed in grado di trasmettere senza fine l’errore genetico.
Il DNA è così perfetto che ha al suo interno dei codici di auto riparazione, che riportano sempre nel tempo, alla matrice naturale dell’informazione primordiale, quindi tutte le mutazioni (errori genetici) che intervengono vengono nel tempo riordinati con la matrice primordiale.
Il cambiamento di una sola lettera di questo immenso e perfetto alfabeto organizzato e finalizzato, contenuto nel DNA porta inevitabilmente a malattie che producono la morte dell’essere nel quale è intervenuta quella “mutazione genetica”. Basta un “errore di stampa” su 3 miliardi di “lettere” del codice genetico, per provocare una malattia, trasmissibile alle future generazioni.
Pensate che il DNA contiene tante informazioni (lettere dell’alfabeto), quante quelle che sono racchiuse in tutti i libri della più grande biblioteca del mondo; è quindi assolutamente impossibile che, mescolando a caso tutte queste lettere dell’alfabeto di tutti quei libri, per caso e senza un preciso progetto esecutivo, vi si possa comporre una sequenza logico comprensibile come per esempio quella della “Divina commedia” di Dante ! eppure è ciò che insegna la teoria evoluzionista ! follia di menti plagiate da coloro che inventano idee per il controllo delle menti deboli.
La maggior parte degli esseri viventi si compone di miliardi di cellule collegate in perfetto ordine funzionale e secondo un preciso programma di aggregazione e partecipazione per uno scopo preciso (fenomeno sintropico), quello di manifestare una precisa e determinata forma, la propria specie (vegetale, animale, umana) quindi non è assolutamente possibile che tutto ciò avvenga “per caso”; vi deve essere solamente un programma esecutivo ben preciso, insito nell’UniVerso stesso.
La probabilità matematica che il corpo di un essere umano così complesso avvenga per caso (come affermano gli evoluzionisti) è pari a quella della possibilità di creare un dizionario di parole in ordine alfabetico e con le relative spiegazioni per ogni parola, partendo da una esplosione caotica, come quella che affermano gli evoluzionisti, esserci stata all’inizio, il “big bang“.
Oppure pensare ed insegnare, come affermano i Creazionisti, che l’UniVerso è nato dal nulla (che non è l’Infinito), infatti il nulla NON ESISTE, per l’opera di “dio“.
La realtà è che la Vita è sempre stata (esistita) e sempre sarà, in quanto è legata come proprietà intrinseca all’InFinito, quindi, non vi è stata creazione dal nulla, né evoluzione da una sola specie in migliaia di specie viventi, ma tutto è sempre esistito in forme e specie diverse che si manifestano a seconda del tipo di spazio/tempo nel quale devono apparire e sono gli esseri viventi, quelli con propria CoScienza ed i più evoluti, che si incaricano di propagarla in tutto l’Universo.
Se il DNA anche dell’uomo, non fosse così perfetto e non avesse insito in sé stesso la memoria del proprio programma esecutivo, che quindi segue finalità ben precise, se così non fosse, la vita si sarebbe già spenta sulla faccia del pianeta; quindi NON è possibile che una specie si sia tramutata in un’altra.
Vi è un disegno preciso in ogni specie, codificato nel DNA tipico di quella specie, che permette alla stessa di auto riprodursi nel tempo e nello spazio, salvo il fatto che le avversità terrestri non la estinguano.
E’ comunque certo e dimostrato che diverse specie animali, vegetali, non sono sopravissute nel tempo, mentre NESSUNA nuova specie è comparsa spontaneamente.
Animali marini ritenuti estinti, (classico esempio il pesce “celacanto”) sono stati trovati in vita ed in piena efficienza nei nostri tempi, con lo scheletro uguale a quelli ritrovati dei loro progenitori, morti milioni di anni fa.
Di fatto è successo il contrario, non una evoluzione, ma una “involuzione”, cioè una riduzione molto forte delle quantità di specie viventi (di tutti i tipi) sulla Terra. Sicuramente anche per le scimmie è successa la stessa cosa, nel passato vi erano molte più varietà di specie di scimmia che non quelle che oggi conosciamo.
Sembra che questi “ideologi” dell’evoluzione si sentano orgogliosi di discendere dalle “scimmie”, probabilmente hanno assimilato l’incapacità alla logica del ragionamento ancora tipica di quella specie, a furia di identificarli come loro progenitori.
Come la civiltà non è venuta dalle caverne degli ominidi, ma bensì è arrivata sulla Terra, portata da esseri più evoluti. che hanno cercato di colonizzarla e/o controllarla; ugualmente l’uomo così come lo conosciamo (Homo Sapiens) è stato generato per un’inserzione genetica, da questi esseri extraterrestri, gli Dei.
Il DNA Umano ha delle caratteristiche particolarmente strane, contiene dei “frammenti” che i ricercatori in genetica hanno trovato al suo interno e del quale non hanno saputo o voluto parlare per ricercarne l’origine.
La semplice realtà è questa: la specie della forma Umana discende (è stata prodotta) da esseri che vivevano in altri pianeti ed avevano ed hanno un DNA a 12 scale elicoidali avvolte su sé stesse, solamente che a noi ne hanno tolte 10, siamo quindi rimasti con sole 2 scale elicoidali; è certo per esempio che abbiamo la percezione dei desideri di maggiori gradi di libertà (molte più possibilità di compiere azioni stupende), ma non abbiamo le capacità effettive di mettere in pratica i nostri desideri, esempio: pur desiderandolo, non possiamo far ricresce un arto od un organo del corpo, ebbene se avessimo 12 scale di DNA questo non sarebbe un problema e così via.
Perché ci hanno tarpato le “ali”, il DNA ?, la risposta è semplice, probabilmente davamo loro fastidio, il nostro comportamento era di disturbo, perché non armonico nei confronti del resto della Manifestazione e ciò nei luoghi ove convivevamo e quindi ci hanno relegato sul bordo della nostra Galassia in un pianeta sperduto nello spazio, chiamato T……erra (pianeta che erra) per lasciarci fare le nostre esperienze fino in fondo, in modo che prima della possibile riunione con i nostri padri/creatori, potessimo imparare a comportarci meglio ed in modo più armonico.
Oltre ad averci “creati” ci hanno anche utilizzati come “lavoratori della terra”, nelle miniere all’aperto, sulla superficie.
Per dirla in breve la T…erra è la prigione della Galassia (vedi sotto) ove vengono relegati coloro che devono imparare a comportarsi meglio, per non creare troppa disarmonia nella Manifestazione dell’UniVerso, parola che significa verso….l’unità.
Vi siete mai chiesti come mai quando certe persone vanno in particolari stati di coscienza detti “trance”, oppure pur essendo in piena coscienza, parlano o scrivono facilmente delle lingue strane, incomprensibili od anche delle lingue terrestri antichissime, oppure agiscono in modi diversi,dopo certi traumi, coma, od altro, ebbene non inventano nulla, ma essi hanno registrato nel loro DNA queste lingue fin dallo antico tempo nel quale il DNA viveva in corpi al limite anche su altri pianeti dai quali deriviamo per discendenza diretta o perché il DNA ha registrato questi antichissimi linguaggi migliaia di anni or sono sulla Terra.
Questo il meccanismo:
Noi siamo composti da miliardi e miliari di Atomi che hanno convissuto con noi ed acquisito esperienze ed informazioni precise su ogni nostra azione e quando moriamo questi atomi si disperdono sul pianeta e vengono-ritornano a far parte del processo vita degli esseri viventi e non.
Quando nasce un essere vivente egli ha assemblato gli atomi per comporre il suo corpo… e quindi acquisisce a livello inconscio tutta l’informazione esistente in essi.
Ogni essere vivente e’ potenzialmente pronto a fare qualsiasi cosa che nel passato un qualsiasi essere vivente ha fatto.
Quando per un trauma, coma, sblocco energico od altro, le informazioni che abbiamo e che sono bloccate da certi filtri mental-fisici, vengono sbloccate, ecco che il soggetto recepisce alcune delle informazioni presenti-latenti in lui, e diviene quindi in grado di agire di conseguenza.
Se per caso aveva in lui le info di un valente musicista, artista, ecco che sbloccando il flusso informazionale dagli atomi alla sua mente egli diviene in grado di comporre, suonare, dipingere, ecc.
Altri ad esempio parlano in lingue di coloro che sono vissuti milioni e migliaia di anni fa, ecc.
Ritornando all’argomento iniziale: le prove di quanto affermiamo, sono in TUTTI gli antichi scritti della MitoLogia (parola che anagrammata dà: EtimoLogia); in TUTTI gli scritti definiti “sacri”, in TUTTE le antiche tradizioni religiose scritte ed orali; negli scritti degli antichi Greci, Egizi, Maia, Inca, Indiani, Pellerossa, Africani, Cinesi, Celti, insomma in TUTTI i popoli della Terra ed in TUTTI i tempi, questo fatto viene così descritto: noi uomini siamo fatti ad immagine e somiglianza degli DEI !!!
Migliaia di tavolette di argilla dei Sumeri (abitanti della Mesopotamia 6.000 anni or sono, attuale zona dello Irak ed Iran) parlano chiaro: noi siamo il “prodotto” di manipolazioni genetiche di esseri a forma umana, arrivati dal cielo e chiamati “Anunnaki“, parola sumerica (nella Genesi della Bibbia lo stesso nome è “Anakim”) che tradotta significa:…coloro che giunsero dal cielo sulla Terra….. il termine “Dei” è per riferire che questi esseri venuti dal cielo astronomico, dal pianeta “Nibiru”, avevano forma umana di carne e di ossa, erano tecnologicamente avanzati sopra tutto nell’ingegneria genetica e siccome vivevano migliaia di anni terrestri, essi venivano descritti come “immortali”; questi fatti sono datati circa 270.000 anni or sono.
Essi ci crearono con le loro forme, senza fornirci tutto il loro DNA; ci utilizzarono come lavoratori per aiutarli nella raccolta di minerali a loro utili, oro, bdellium, pietra di onice ecc., che a quei tempi si trovavano sulla superficie del pianeta e non in miniera, vedi per esempio nella Bibbia in Genesi 2:11-14.
In TUTTI gli scritti ritrovati su tavolette, anche quelle molto antiche, iscrizioni su pietra, ecc.,, in TUTTE le varie parti del mondo, cosi come .le piu’ antiche tradizioni di tutte le tribu’ della Terra, si ritrovano le descrizioni sulle nostre origini e sono TUTTE simili, indicandoci come Homo Naturalis, proveniente dal mare, come specie animale mammifera – vedi le Sirene -, e che una parte di questi umani acquatici, divennero terrestri, che una parte di essi una volta divenuti terrestri, furono ibridati dagli Extraterrestri (es.: gli Anunnaki descritti dagli antichi testi sumeri, cioe’ dagli alieni di varie specie, forme e razze, che modificarono il DNA di alcuni umani) provenienti dalle varie zone del Cosmo/Universo (Pleiadi, Orione, Sirio, ecc., o da altre dimensioni), per sfruttare gli umani e dopo averli soggiogati e resi per certi periodi schiavi e mescolato (ibridato) la specie umana, istruirono alcuni di essi insegnando loro varie tecniche e tecnologie antiche, da quel momento la nostra specie divenne Homo sapiens.
L’ibridazione avvenne con il loro seme (sperma contenente il loro DNA) fecondando delle femmine umane con congiunzioni carnali, sia con fecondazioni artificiali, generando gli antichi “eroi” e giganti (in altezza e conoscenza) che furono noti nell’antichita’ e che divennero i capostipiti delle famiglie che controllarono il mondo fin dall’antichita’ e che successivamente nel tempo, si autoproclamarono di “sangue blu o stirpe reale”, “famiglie” dalle quali discendono gli individui che controllarono il mondo fin da allora.
L’uomo ci narrano gli scritti antichi, lavorava la terra; un inciso, noi terrestri stiamo cercando di andare sulla Luna per sistemarvi una base per potere utilizzare dal suolo lunare dei minerali particolari che ci potrebbero essere utili, perché questi Dei” extraterrestri non potrebbero aver fatto la stessa cosa ?
Il Dio dei Babilonesi (popolo che abitò la Mesopotamia nei secoli successivi ai Sumeri) si chiamava MarDuk che significa “figlio del mondo puro”, forse indicava la provenienza da una “terra pura” e/o figlio di purezza genetica; infatti essi proliferavano solo fra parenti stretti.
Questa tendenza ideologica alla discendenza dagli Dei e quella della “purezza genetica”, le possiamo ritrovare anche fra le abitudini dei Faraoni che si dicevano e si consideravano discendenti dagli esseri provenienti dal cielo, gli “Dei” e per poter mantenere quella purezza genetica (che avevano ormai persa) figliavano solamente fra fratelli e sorelle.
vedi: Darwin si e’ sbagliato ? + Darwin + Darwin si o no ?+ Progetto Vita + Errori di Darwin + Evoluzione si, no ? + Evoluzione PDF + Miti della scienza + Plasticismo (Libro online gratuito)
All’evoluzionismo darwiniano, mancano sempre ad ogni “salto” evoluzionistico, gli “animali di transizione”, per cui possiamo accettare che l’evoluzione avvenga all’interno della specie (intraspecie), ma e’ certo che NON avviene fra le varie specie (interspecie), questa e’ l’unica CERTEZZA dimostrata proprio dal fatto che NON si sono mai trovati su migliaia di specie di animali, reperti fossili di un solo animale di transizione … !
In realta’ noi Umani, proveniamo dal mondo acquatico e le SIRENE sono i nostri progenitori, altro che le scimmie…. (vedi come si forma l’uomo nella placenta, da pesce mammifero, che vive in ambiente marino, diviene animale terrestre….e non viceversa..)
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SECONDO UNO STUDIOSO AMERICANO, L’UOMO E’ ARRIVATO SULLA TERRA DALLO SPAZIO
Il dottor Ellis Silver è un ecologista attualmente impegnato nello sforzo di ripulire i detriti di plastica che affliggono l’Oceano Pacifico.
Nel suo ultimo libro “Humans are not from Earth: a scientific evaluation of the evidence”, il ricercatore propone una teoria sulla provenienza della razza umana davvero al confine con la fantascienza, in quanto ritiene che gli esseri umani potrebbero non essere originari della Terra, ma essere stati ‘portati’ dall’esterno decine di migliaia di anni fa.
A sostegno della sua tesi, Silver offre alcuni argomenti basati sulla fisiologia umana che secondo lui fanno pensare che gli umani non si sarebbero evoluti insieme alle altre forme di vita del pianeta Terra. Come egli stesso afferma nel suo libro, il lavoro si basa sulle evidenze scientifiche circa le differenze fisiologiche tra gli esseri umani e gli altri animali.
Mentre il pianeta Terra sembra soddisfare a pieno le esigenze degli esseri viventi, gli esseri umani, in alcuni casi, sembrano essere dei disadattati, in quanto soffrono di alcuni ‘difetti’ che rivelano che essi non ‘sono di questo mondo’.
Come spiega l’articolo comparso su Yahoo News, presumibilmente, l’umanità è la specie più evoluta del pianeta, eppure è sorprendentemente inadatta e mal equipaggiata per l’ambiente terrestre: il sole provoca delle scottature sulla sua pelle, per esempio; inoltre, il fatto che soffra di mal di schiena sembra mostrare che l’uomo sia stato concepito in un ambiente a gravità più bassa; come spiegare, poi, le difficoltà che incontrano le femmine umane nel parto? E’ strano che le teste dei neonati siano così grandi, rendendo difficile il parto, fino a provocare la morte della madre e del bambino. Ed infine, perchè siamo afflitti da malattie croniche?
Secondo Silver, nessuna altra specie autoctona del pianeta Terra ha questo tipo di problemi. “La Terra è in grado di soddisfare le nostre esigenze in quanto specie, ma forse non in maniera così efficace come aveva pensato chi ci ha portato qui”, spiega l’ecologo. “Le lucertole possono rimanere al sole tutto il tempo che vogliono. Se noi ci esponiamo al sole per un’intera giornata, il giorno dopo siamo coperti di scottature. Inoltre, veniamo abbagliati dalla luce del sole, fenomeno che la maggior parte degli animali non sperimenta”.
Inoltre, sembra che gli esseri umani siano sempre affetti da un qualche tipo di malattia. “Siamo tutti malati cronici”, spiega Silver. “Infatti, è pressoché impossibile trovare una persona che è al 100% della sua forma e in perfetta sanità fisica. Credo che molti dei nostri problemi derivino dal semplice fatto che i nostri orologi biologici interni si sono evoluti per una giornata di 25 ore (come dimostrato dai ricercatori del sonno), mentre il giorno terrestre della Terra dura solo 24 ore”.
“Tutto ciò suggerisce, almeno per me, che l’umanità potrebbe essersi evoluta su un altro pianeta e che potrebbe essere stata portata qui come una specie già altamente sviluppata, tra i 60 mila e i 200 mila anni fa”, continua Silver. “Una delle ipotesi che avanzo nel libro è che la Terra potrebbe essere un pianeta-prigione, in quanto sembra che siamo una specie naturalmente violenta. Forse resteremo qui fino a quando non impareremo a comportarci meglio”.
Ellis Silver spera che il suo libro possa aprire un dibattito, in modo da ispirare più persone a cercare prove ulteriori rispetto alla sua ipotesi. “Il libro è stato pubblicato principalmente per valutare la reazione dei lettori e provocarne il pensiero, in particolare tra coloro che non avevano mai considerato tale possibilità”.
Tratto da: ilnavigatorecurioso.it
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Riprendiamo la “creazione” Biblica:
Nella Genesi della Bibbia si parla del giardino di Eden, questa parola deriva quasi sicuramente dal sumero E.DIN; DIN è la forma abbreviata del termine DIN.GIR che significa “gli Dei”, ciò significa che il giardino di Eden era la residenza degli Dei Anunnaki; questi “Dei”, sono chiamati nella Genesi 6:4 …”i Nephilim erano sulla terra in quei giorni”.
Nella Genesi la parola in ebraico antico “Aelohim” è stata mal tradotta in Dio mentre essa significa solamente DEI (plurale), Aelohim è il plurale di Aeloha (Dio, singolare); quindi basta raccontare le bugie ai propri fedeli. Lo stesso testo ci narra anche che nel giardino di Eden vi era il Serpente, in ebraico antico la parola è “Nahasch” che significa in effetti serpente, ma la sua radice significa “decifrare, scoprire”, quindi questa parola, può voler dire anche “colui che sa decifrare e scoprire”, ovvero colui che ha la ConoScienza, naturalmente i traduttori della Genesi, NON lo hanno capito.
Nella Genesi è anche scritto che i figli degli AElohim (figli degli Dei) si unirono con le figlie degli Uomini e da quelle unioni nacquero i Giganti; tutte le narrazioni antiche in tutti i popoli della Terra, parlano degli incontri degli umani con questi figli degli Dei che venivano dal cielo.
Quasi certamente la narrazione della Genesi della Bibbia, è semplicemente il riassunto molto striminzito (anche impreciso) della narrazione ritrovata scritta nelle tavolette dei Sumeri, sul progetto “Genesis”, che questi “Dei” extraterrestri, hanno effettuato sul nostro pianeta milioni di anni fa; se noi umani dovessimo progettare un simile processo di vita, ci comporteremmo esattamente come hanno fatto loro, gli Dei; ricercando milioni di anni or sono un pianeta sul quale iniziare ad esperimentare un loro progetto chiamato “Genesi”, cioè diffusione della vita”, arrivarono nel nostro sistema solare ed in questo iniziarono il loro esperimento, trasportando dai loro pianeti, sulla Terra tutti i semi delle forme vegetali (secondo le loro specifiche specie), animali (specie per specie) ed infine la specie Omminale, l’uomo, tutte specie contemporanee, necessarie a far si che la vita sgorgasse velocemente (secondo le necessità quotidiane di ogni specie di esseri, vegetali, animali, umani) in tutte le forme da loro conosciute nei loro pianeti di origine e riempisse tutta la superficie del pianeta; di tanto in tanto essi ritornavano a vedere ciò che stava avvenendo, per controllare l’evolversi del processo “Genesis”.
In un secondo tempo circa 300.000 anni or sono, questo “programma”, lo hanno aggiornato, facendo fare un notevole salto qualitativo ad una particolare specie di forma Umana ma inselvatichita, (non era un animale, né una scimmia evoluta, potremmo chiamarlo Yeti o uomo naturale) che viveva in simbiosi con la natura (come gli animali), fornendo a questo uomo selvatico, per mezzo di inseminazione con il loro seme (sperma) mutato geneticamente, possibilità maggiori di libertà intellettive e quindi una volta creato “perfetto”, cioè in grado di essere sessualmente prolifico per perpetuare nel tempo la sua nuova evoluta progenie, insegnandogli anche tutte le arti e i mestieri necessari, perché questa specie particolare umana, che essi stessi avevano creato qualche milione di anni prima, divenisse il più possibile auto sufficiente e facesse un salto qualitativo di tipo spirituale: la Manifestazione di una CoScienza complessa e con gradi di Consapevolezza sempre maggiori, per mezzo della ConoScienza del Bene, del male e per quindi comprendere e vivere anche l’InFinità, Padre/Madre dello Spazio/Tempo.
Per potere arrivare alle loro finalità, la manifestazione di un ibrido (gli Dei umanoidi) fra di loro e la specie Umana selvatica utilizzata e già presente sul pianeta, essi hanno dovuto esperimentare più volte, compiendo ovviamente degli errori; la prova, eccola: in tutte le mitologie si parla di esseri a metà fra uomini ed animali (asessuati, bisessuati, mostri umanoidi con 2 teste, uomo cavallo, minotauro, con le ali, ecc.), ma siccome questi esseri erano sterili, hanno dovuto arrivare ad utilizzare il loro sperma opportunamente modificato, per ottenere dei prototipi umani funzionali che avessero la qualità di potersi riprodurre sessualmente come gli “Dei”.
Il riferimento in Genesi ……..e Adamo “conobbe” la femmina….; anche nella Genesi si dice…..ecco l’uomo è divenuto uno come noi (un altro punto nel quale si parla al sempre plurale per definire gli Dei), essi dovettero anche ridurre le possibilità di vivere a lungo, come loro, immettendo nel DNA Umano un programma di veloce invecchiamento, di facile morte e di grande difficoltà alla sopravvivenza, altrimenti l’uomo avrebbe riempito velocemente la Terra a furia di procreare sé stesso, creando problemi di sovra popolazione e quindi di facile scomparsa nel tempo della specie stessa.
A questo punto essi, gli Dei, iniziarono la “produzione di massa”, una specie di catena di montaggio, per produrre quantitativi prefissati di maschi e di femmine; con questi nuovi uomini è iniziata la “civiltà” dell’uomo sapiens.
La Genesi riferisce che Enoch andò in cielo con Dio, quindi niente di più facile che egli parti dalla Terra, sulla loro nave spaziale, disco volante per esempio. Il nome di Matusalemme è conosciuto da molti, ma quello pochissimi sanno è che questo nome significa anche: “uomo del missile”.
Altri particolari li otteniamo nei libri dei Veda, civiltà antiche dell’India, nei quali si descrive che alcuni particolari esseri umani come forma, avevano a disposizione dei veicoli con i quali andavano a spasso per i cieli ed atterravano sulla Terra.
Le stesse frasi sono descritte anche da Platone nella sua opera “Atlantide“, che descrive con precisi particolari, che sono da sempre stati ignorati da quasi tutti gli studiosi degli scritti della Grecia antica. Egli parla di esseri, gli AtlantiDei (dei di Atlante) che avevano delle macchine volanti che si innalzavano nel cielo ed potevano andare velocemente da un’altra parte del Pianeta e che possedevano una tecnologia avanzata.
In Egitto sono stati da poco ritrovati dei bassorilievi nei quali si vedono chiaramente disegnati degli elicotteri, dischi volanti ed aerei, ma purtroppo si tende a nascondere queste importanti scoperte.
Tutte le popolazioni del mondo sono state testimoni di contatti con civiltà extra terrestri e lo confermano con i loro scritti, solo questo tipo di “scienza moderna” è incapace di “vedere” ciò che hanno lasciato scritto i nostri antichi padri; per fare ciò dicono che si tratta di mitologia e fantasticherie di popoli sognatori.
Da queste considerazioni, che saranno sicuramente arricchite di altri particolari, man mano che le scoperte archeologiche si faranno più intense, possiamo comunque affermare che le 2 teorie, quella della creazione, così come narrata dalle attuali traduzioni della Genesi della Bibbia e quella dell’evoluzione, proveniente dal caso, non sono credibili, vanno riviste e riconsiderate seriamente.
La nostra versione dei fatti è che, in un processo di Manifestazione di vita (specie per specie) controllata e secondo delle finalità ben precise da parte di questi “Dei”, che si incaricano di portare la vita nei luoghi possibili dell’UniVerso, in un successivo periodo di involuzione, con pericolo di estinzione del processo “Genesis”, vi fu una rettifica, una intromissione programmata ma comunque qualitativa, che ha creato l’Homo Sapiens e la sua recente civiltà; queste sono le semplici origini della nostra specie umana.
Video: NO all’evoluzione:
un documentario molto ben documentato che NEGA la teoria dell’evoluzione darwiniana
La Teoria dell’Evoluzione è un fatto o una semplice credenza ? Questo documentario cerca di rispondere alla domanda avvalendosi del contributo di 5 scienziati.
http://noevolution.info/?page_id=6&cpage=1#comment-88
Leggere anche i libri del prof. R. Fondi: “Oltre Darwin” e “La rivoluzione Organicistica”.
Secondo il Biologo Lovelock che ha scritto il libro “The revenge of Gaia – La vendetta di Gaia, la terra e Margulis, l’evoluzione sarebbe il risultato di processi cooperativi e NON competitivi ! ….e cosi e’ !
Ma questa idea non si deve insegnare in quanto l’attuale pseudoscienza insegna l’evoluzione Darwiniana, che in quel caso verrebbe sconfessata !
vedi: Creazione, Evoluzione ? + Darwin + Darwin si o no ? + Progetto di Vita + Evoluzione si, no ? + Miti della scienza
ll Cervello ha un grande volume nel feto, e si riduce, in rapporto al corpo, con la crescita.
Un grande cervello è un carattere infantile. Nella foto, un feto umano di sette settimane.
La teoria evoluzionista, che fa discendere l’uomo dalla scimmia, ha confinato nel regno delle favole l’antropologia biblica, che vuole l’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio.
Eppure i dati delle più recenti ricerche della paleontologia e della biologia molecolare sembrano indicare la grande antichità dell’uomo e il carattere secondario e derivato degli scimmioni africani. Riacquistano così significato le antiche mitologie, nelle quali l’animalesco trae le sue origini dall’umano.
La cultura occidentale si trova da oltre un secolo, di fronte ad una doppia antropogonia. Nella tradizione biblica l’uomo è creato direttamente dal Signore, a sua immagine e somiglianza. A questa antropogonia se ne sovrappone un’altra, di origine scientifica, secondo la quale l’uomo emerge dalla bestialità scimmiesca, per il gioco delle leggi di natura, senza bisogno del Signore. Si tratta di un’interpretazione di tipo gnostico che vede la creazione iniziale come l’atto malvagio di un demiurgo, e l’emergenza dell’uomo come un processo di liberazione dal male attraverso la conoscenza. (1)
L’interpretazione biologica ha guadagnato sempre più credito e l’uomo moderno è invitato a considerare l’antropogonia biblica come una favola, o come una metafora o come un raccontino per l’ingenuità dei primitivi.
Nello stesso momento, poiché l’uomo ha bisogno di confortare con significati e valori la propria origine, si è attuata una mitizzazione dell’origine bestiale dell’uomo, con la conseguente riformulazione di tutte le nostre giustificazioni e speranze. (2)
A questo punto si deve dire che l’antropogonia biologica, lungi dall’essere una realtà scientificamente comprovata, è uno dei capitoli più oscuri ed equivoci della nostra scienza moderna, e che l’origine scimmiesca degli uomini è stata sostenuta contro ogni prova neontologica e paleontologica.
I risultati più recenti concordano nell’escludere una derivazione dell’uomo dalle scimmie ominidi attuali (scimpanzé, gorilla, orango) o passate, e presentano piuttosto gli scimmioni come specie derivate, recenti e senza futuro biologico. (3)
Primitività dell’uomo.
Contrariamente a quanto Darwin affermava e a quanto comunemente si crede, l’uomo non si distingue dalle altre specie di primati per essere particolarmente evoluto e specializzato. All’opposto, così come i primati rappresentano un gruppo primitivo tra i Mammiferi, l’uomo rappresenta una specie primitiva all’interno dei Primati.
La grandezza del cervello umano è stata presa a misura della evoluzione della nostra specie.
Il valore di questo dato ponderale è molto discutibile. Se fosse il peso assoluto del cervello a segnare l’intelligenza, la balena e l’elefante ci supererebbero di molto. Se, come pare più giusto, si dovesse valutare il peso cerebrale in relazione al peso del corpo, lo scoiattolo saimiri, il tursoide, il topolino e la tupaia avrebbero più intelligenza di noi. Nello scoiattolo saimiri il cervello rappresenta l’8% del corpo, nell’uomo il 2%. Il grosso cervello è carattere di tutti i primati e si trova in particolare in quelli considerati più primitivi (tursiope, tupaia). (4)
Nel neonato umano il peso relativo del cervello è quasi il 10% del peso corporeo e nel neonato di scimpanzé pressappoco lo stesso. Un valore enorme rispetto al 2% che l’uomo raggiungerà nella maturità.
Il grosso cervello (per quel che conta) è un carattere primitivo e infantile, e non una caratteristica tardiva e adulta.
Quasi tutti gli altri caratteri umani hanno una configurazione primitiva e originaria, sono cioè vicini alle conformazioni tipiche dell’ordine e presenti nei più antichi Primati fossili. Il cranio sferoidale, senza creste o arcate prominenti, è un tratto primitivo, così come i piccoli denti bassi e regolari, senza canini emergenti, che si osservano nel driopiteco (10 milioni di anni fa) e nel ramapiteco (15 milioni di anni fa).
La mano umana ha l’architettura primitiva della mano dei tetrapodi. Le cinque lunghe e dritte dita chiudono una serie magica, 1.2.3.4.5., ovvero, radio+ulna, tre+quattro ossicini del metacarpo, cinque ossa del carpo che si continuano nelle falangi. Il piede presenta la plantigrada tipica dei mammiferi più primitivi, mettendo al suo servizio una perfetta integrità strutturale, con la stessa serie 1.2.3.4.5. della mano. Il parallelismo delle falangi del piede è presente nell’embrione di quasi tutti i primati, mentre il distacco dell’alluce è carattere che interviene solo al termine dello sviluppo embrionale degli scimmioni.
Fig. 1: Confronto tra i crani fetali e adulti di scimpanzé e di uomo. Il cranio scimmiesco adulto è molto più alterato nelle proporzioni di quello umano.
La stazione eretta (cui la paleontologia assegna la venerabile età di 5-6 milioni di anni) è anch’essa un tratto primitivo.
Essa comporta una base del cranio arrotondata e aperta in un forame occipitale centrale, articolato su un collo verticale. Questa è la condizione che preserva più integro l’allineamento delle vertebre e la sfericità del cranio, che sono caratteri embrionali.
L’appoggio sulle nocche degli scimmioni e la stazione quadrupede comportano la torsione della nuca, l’arretramento del forame occipitale e la costrizione della base cranica. Durante lo sviluppo embrionale dei Primati il forame occipitale, inizialmente centrale, migra posteriormente. (5)
Tutti i caratteri che abbiamo menzionato collegano l’uomo all’embrione proprio e degli altri Primati, e lo indicano come specie giovanile e primigenia, spostandone la comparsa lontanissimo nel passato, oltre la testimonianza, pur impressionante, dei reperti fossili portati alla luce negli ultimi venti anni. Mentre nel 1960 si attribuiva al genere Homo non più di mezzo milione di anni, nel 1980 le datazioni di fossili del nostro genere hanno raggiunto i quattro milioni di anni.
Non tenterò un esame, neppure sommario, dei fossili degli ominidi africani, se non per ribadire che essi testimoniano la grande antichità della stazione eretta. E’ mia convinzione, come quella di autorevoli paleoantropologi, che essi non siano i nostri ascendenti, ma rami laterali di un cespuglio dalla base del quale è emersa la nostra forma. (6) e (7)
Fossili di scimmioni del tipo dello scimpanzé, del gorilla e dell’orango, benché a lungo cercati, non sono mai stati trovati.
Queste forme sono, per quanto ne sappiamo, molto più recenti della forma umana e attribuire il ruolo di nostri ascendenti ad essi o a forme ad essi simili (come voleva Darwin) è trasformare quello che fu un errore scientifico in un falso scientifico.
Molecole e cromosomi
Lo sviluppo della biologia molecolare a partire dagli anni sessanta ha consentito il confronto biochimico tra le specie viventi.. Attraverso un criterio obiettivo di valutazione è divenuto possibile definire la “vicinanza biochimica” tra le specie. Specie giudicate lontane dai sistematici risultarono biochimicamente lontane, specie vicine risultarono biochimicamente molto simili. Confrontando i dati biochimici con quelli paleontologici fu anche possibile trasformare le distanze molecolari in tempi storici.
Fig. 2: Il bipedismo degli ominidi potrebbe essere derivato direttamente da un bipedismo rettiliano. Modello di uno Stenonicosauro e di un immaginario derivato umanoide, secondo D. Russell e R. Seguin, Canada, National Museum of Natural Sciences (Discover febbraio 1982)
Si postulò una costanza del ritmo di mutazione nel tempo, si calcolò (per varie proteine) il tempo medio richiesto per una singola modificazione, e si riuscirono così a calcolare, su base molecolare, i tempi di divergenza, cioè le epoche in cui due specie in esame avevano cominciato a registrare nelle loro molecole modifiche indipendenti, avevano cominciato a differenziarsi biochimicamente. (8)
Una delle più sconcertanti risultanze della comparazione molecolare fu la incredibile vicinanza tra l’uomo e gli scimmioni africani. Tradotta in milioni di anni, secondo i principi del cosiddetto “orologio molecolare”, la divergenza tra uomini e scimpanzé risultò di 1,3 milioni di anni, (9) una data che fu poi corretta a 4-5 milioni di anni. Si trattava, comunque, d’un epoca inferiore alle più antiche documentazioni fossili relative ai primi ominidi (5-6 milioni di anni) in contraddizione con l’idea che gli ominidi derivassero dagli scimmioni.
Un’analisi più sottile delle modificazioni molecolari successive alla divergenza tra uomini e scimmioni rivelò un’altra situazione inattesa. Le modifiche erano state molto più numerose sulla linea scimmiesca che sulla linea umana.
Ciò corrispondeva alla constatazione che l’ascendente comune tra uomo e scimmioni aveva una struttura molecolare molto vicina a quella dell’uomo moderno.
Sia anatomicamente che molecolarmente l’uomo risultava il Peter Pan tra i Primati, cioè la specie che non si trasformava nel tempo, il bambino che non voleva crescere. (10)
I citologi, cioè gli studiosi dei cromosomi, comparando le mappe cromosomiche di uomo, scimpanzé e gorilla raggiunsero, indipendentemente, la stessa conclusione. L’ascendente comune di uomini e scimmioni aveva cromosomi virtualmente uguali a quelli dell’uomo moderno. Anche i citologi raggiunsero la conclusione che uomini e scimmie erano derivati da un proto-uomo, il che significava, in parole semplici, che la figura umana aveva preceduto quella scimmiesca. (11)
I dati molecolari e citologici hanno sostanziato dunque quello che i dati anatomici e paleontologici avevano indicato.
La grande antichità dell’uomo, il carattere primario della nostra specie rispetto al carattere secondario e derivato degli scimmioni africani.
Fig. 3: La Forma umana è inscrivibile nel cerchio e nel quadrato (Leonardo). Al confronto la povera forma scimmiesca appare sproporzionata e deforme.
Pan e Satana.
La caduta dell’umano nell’animalesco è un avvenimento di così grande drammaticità che ci dobbiamo attendere di trovarne una traccia nelle categorie del nostro spirito, una menzione nelle nostre mitologie. Un esame della mitologia greca e della storia sacra cristiana ci confronta subito con la narrazione della caduta in varie versioni, di cui mi limiterò a citare le due più importanti, che rappresentano due momenti cruciali nella religione olimpica e nelle religioni monoteistiche derivate dall’ebraismo.
Un mito narra dell’unione del Dio Hermes, l’angelo dei greci, con una ninfa figlia di Driope. Dall’unione nasce un bambino-animale, un essere mezzo uomo e mezzo capro, che il padre porterà in Olimpo, dove sarà assunto alla divinità col nome di Pan. (12)
Pan è il dio dei boschi e delle balze montane, inseguitore di ninfe, suonatore di flauto, custode del riposo meridiano, generatore della follia, dell’incubo, del panico. Questo dio-satiro assunse un ruolo centrale nell’Olimpo ellenico, e rappresenta il lato oscuro, selvaggio, passionale dell’uomo, una condizione estrema del dionisismo, all’opposto della distaccata purezza di Apollo. Nella storia sacra cristiana incontriamo una figura iconograficamente identica al Pan greco: Satana, il diavolo.
Questo satiro, che nella nostra religione non ha nessuna delle qualità gioiose e divine di Pan, è pura malvagità, è la raffigurazione del male assoluto. Anch’esso ha origine da una figura umana, da un a arcangelo arrogante che è punito da Dio e precipitato nel basso e nell’animalesco con tutta la sua razza. Nei bestiari proto-cristiani l’animalesco non è rappresentato dal capro, ma dalla scimmia, e precisamente dalla scimmia umanoide, priva della coda. Scrive il Physiologus (II-IV sec.) “…la scimmia è un immagine del demonio: essa ha infatti un principio, ma non una fine, cioè una coda, così come il demonio in principio era uno degli arcangeli, ma la sua fine non si è trovata”. (13)
Fig. 4: Il cranio di un giovane gorilla tra i crani di quattro adulti. Si noti l’aspetto “umano” del cranio infantile.
Da questo confronto si sviluppò negli anni Venti l’ipotesi che l’uomo fosse una forma giovanile-generalizzata-originaria e gli scimmioni fossero forme senili- specializzate- derivate. (Museo di Storia Naturale di Salisburgo )
I primi bestiari cristiani sono probabilmente di origine africana (egiziana) e si deve pensare che portino testimonianza di una tradizione primordiale, nella quale la scimmia derivata dall’umano appare come un simbolo fondamentale della storia sacra.
L’origine dell’uomo dalla scimmia asserita da Darwin, oltre a contraddire una serie di prove naturalistiche, ribalta il fondamento della nostra sacralità, ponendo il male, sotto forma di scimmia, all’origine, e il bene come emancipazione dalla creazione primigenia. L’uomo razionale si salva da un cattivo demiurgo creatore.
Nella nostra tradizione, al contrario, è l’uomo che introduce il male nel creato, e la sua redenzione, ad opera del Dio fatto uomo, rappresenta un ritorno alla purezza originaria.
5 argomenti a favore della maggiore antichità dell’uomo rispetto agli scimmioni (Pongidi)
- I fossili degli ominidi (bipedi stazione eretta) risalgono a 6 milioni di anni fa; i fossili dei Pongini sono recenti (non oltre 1 milione di anni fa).
- La struttura scheletrica è primordiale (cranio ampio e tondo, fossa occipitale centrale, mano a ventaglio, ecc.) nell’uomo, derivata e specializzata nei Pongidi.
- Il feto ed il neonato di scimmia somigliano all’uomo; non vi è nessuna fattezza scimmiesca nel feto e nel neonato umano.
- La struttura molecolare (DNA, proteine) e cromosomica del “comune ascendente” di uomini e scimmioni
somiglia a quella umana. - L’uomo ha aspetto giovanile (fetale), lo scimmione aspetto senile (derivato, specializzato).
ALCUNI COMMENTI ALL’ORIGINE DEGLI SCIMMIONI DALL’UOMO
Anche se scimmia e uomo hanno comune radice…questa è però…non la forma scimmiesca ma quella umana. L’espressione volgare, se si devono usare queste formule, dovrebbe suonare così: “la scimmia deriva dall’uomo”…
Max Westenöfer (1926) Heidelberg 1948
Gli ominidi non discendono dalle scimmie antropoidi, piuttosto gli scimmioni possono essere derivati dagli Ominidi…
Bjorn Kurtén, Einaudi 1972
Il venerabile antenato aveva si un cervello piccolo e una faccia grande, ma camminava in posizione eretta e le sue membra avevano le proporzioni a noi note nell’uomo. André Leroi-Gourhan (1964) Einaudi 1977
Quale fanciullo di primati viventi è più simile, nella forma, agli stadi giovanili dei nostri antenati?
La risposta deve essere: la nostra stessa forma infantile Stephen Jay Gould, Cambridge Mass. 1977
Noi pensiamo che la derivazione degli Ominidi dal ceppo comune a tutti i Primati ha più probabilità di essere vera della filiazione dalla linea scimmiesca. Pierre-P. Grassé, Adelphi 1979
Che tra i discendenti più elevati e lontani da un presunto modello umano originario possa trovarsi anche una scimmia antropomorfa è idea che non può sorprendere chi come me aderisce alle vedute di un’antropologia tradizionale
By Emilio Servadio “Il Tempo” 1983
Sarei fiero di essere un antenato dello scimmione che a differenza di certi esseri umani è nobile e dignitoso.
By Alberto Bevilacqua “Il Tempo” 1983
E’ giusto e logico che da un essere perfetto come l’uomo…possa scaturire uno scimpanzé…Non mi disturba affatto essere l’antenato di uno scimpanzé, mi disturberebbe invece esserne un discendente.
By Pietro Chiara “Il Tempo ” 1983
Altri specialisti…si son detti: se a detta della paleontologia gli ominidi risalgono a ben cinque milioni di anni, allora per spiegare la nostra stretta parentela con lo scimpanzé o rivediamo la classificazione dei fossili smembrando la famiglia degli Ominidi, o facciamo derivare lo scimpanzé (per il quale mancano fossili) da questa famiglia…Io preferisco la buona biologia che offre poche certezze e tanti dubbi
By Pietro Omodeo “L’Espresso” 1983
Potremmo anche formulare la nostra ipotesi dicendo che le scimmie derivano dall’uomo…
By Gribbin, J. Charfas, Mondadori 1984
L’assenza di fossili di gorilla e scimpanzé conferma la probabilità di una loro derivazione molto recente in seno alla linea Ominide (bipede). Francesco Fedele, Le Scienze, Quaderni 1984
Le prove cariologiche indicano che tra gli scimmioni africani viventi e gli uomini il miglior modello cromosomico per la condizione protoominide è Homo Sapiens R. Stanyon, B. Chiarelli, K. Gottlieb, W. H. Patton, 1985
NOTE.
(1) E. Samek Ludovici, La gnosi e la genesi delle forme, rivista di biologia 74 (1-2) pp. 55-86, Perugia 1981
(2) J. R. Durant, Il mito dell’evoluzione umana, Rivista di Biologia, 74 (1-2-) pp. 125-151, Perugia 1981
(3) G. Sermonti La luna nel bosco: saggio sull’origine della scimmia, Rusconi, Milano 1985
(4) R. Holloway, I cervelli degli ominidi fossili in Gli antenati dell’uomo, Le Scienze, quaderno 17 ottobre 1984
(5) M Westenhöfer, Die Grundlagen meiner Theorie von Eigenweg der Menschen, Carl Winter, Heidelberg 1948
(6) E. Genet-Varcin, Problèmes de Philogénie chez les hominidés d’un point de vue morphologique , Ann. Paleont. Vértébrés, 61 (“) pp. 211-233, 1975
(7) S. J Gould, Questa idea della vita, Editori Riuniti pp. 48-554, Roma 1984.
(8) R. E. Dickerson, Struttura e funzione di un ‘antica proteina, Le Scienze, 47, Luglio 1972
(9) M. Goodman, in “Progr. Biophys. Molec. Biol”, 38, pp. 105-164, 1981
(10) A. R. Templeton Phylogenetic inference from restriction endonuclease cleavage site maps… in Evolution 37, pp. 221-244, 1983
(11) J. J. Junis, O. Prakash, The origin of man: a chromosomal pictorial legacy, Science, 215, pp. 1525-30, 1982
(12) K. Kereny, Dei ed Eroi della Grecia, vol.1 pp. 162-164, Garzanti, Milano 1976
(13) Il Fisiologo, trad. it, Adelphi, Milano 1975
Tratto da: airesis.net
vedi: Cosmologia, Cosmogonia + Il Big Bang NON esiste + Il tachione di Dio