Diatriba sul 14 di Nissan, quando è morto Gesù sulla croce ?
https://www.academia.edu/4489606/I_Vangeli_erano_e_sono_racconti_allegorici
Continua da: Gesù non è morto di Venerdi della Pasqua
Continuiamo con le nostre analisi dei vangeli “moderni”.
Se prendiamo ad esempio una sinossi comparata dei 4 vangeli ci rendiamo conto delle storture che essi contengono; ma anche se accettiamo la veridicità e la “sacralità” di questi scritti e li studiamo, scopriamo che i cristiani non sanno comprendere neppure ciò che essi ritengono “sacro”: ecco ad esempio un’altra falsa interpretazione dei vangeli; rivediamo i versi di Matteo cap. 12: 38-40 e chiediamoci:
GESÙ è MORTO il VENERDI di PASQUA ? ….NO ! ….naturalmente se credete ai Vangeli del canone biblico. – vedi Lunario Ebraico
Questo é uno studio che rivisita i Vangeli per spiegare quanto siano mal tradotti e soprattutto mal interpretati dai cosiddetti cristiani !
QUANTI GIORNI E QUANTE NOTTI RABBI YASHOUÉ (questo sarebbe il vero nome ebraico–aramaico di Gesù il Nazareno – Nazareni era il nome della setta degli Esseni, facente parte dei Giudei – di Giuda, una delle 12 tribù di Israele) è rimasto nel “Ventre della terra”, il sepolcro ?
Se lo chiedete ad un Cristiano qualsiasi, egli vi dirà che è morto di Venerdì ed è risorto di Domenica, controlliamo se questo corrisponde al vero, ristudiando bene i versi dei vangeli:
Matteo 12 : 38-40: “Allora alcuni degli scribi e dei farisei, presero la parola dicendo: Maestro noi vogliamo vedere da te un segno ed egli rispose loro: una generazione malvagia ed adultera chiede un segno, ma non le sarà dato altro segno che quello del profeta Giona. Infatti come Giona stette 3 giorni e 3 notti nel ventre del pesce, così il figlio dell’uomo starà 3 giorni e 3 notti nel cuore della terra”.
Accettando per vero il racconto del vangelo e seguendo la descrizione degli avvenimenti di quella settimana, possiamo vedere come i cristiani siano superficiali nelle loro esegesi.
Si comprende dal testo del vangelo riportato, che se rabbi Yashoué (NdR: Gesù il nazareno) non avesse compiuto alla lettera ciò che affermava: “il figlio dell’uomo starà 3 giorni e 3 notti nel ventre della terra”, sarebbe stato accusato di essere un falso profeta ed a giusta ragione condannabile per la fede ebraica, come sta scritto nell’Antico testamento in Deuteronomio 18 :15 – 22.
Ora leggiamo i testi degli altri vangeli che si riferivano a quegli avvenimenti e vedremo che rabbi Yashoué compì alla lettera queste parole rimanendo 72 ore, cioè 3 giorni e 3 notti nel sepolcro.
In Matteo 17: 23, egli ripete la profezia, in Matteo 20: 19; Luca 18: 23; Luca 11: 30; Luca 24: 8; fate attenzione a questo verso: Matteo 26: 5 in esso si legge che nella congiura del Sinedrio, i principali sacrificatori dissero: “Che non sia durante la FESTA, affinché non vi sia tumulto fra il popolo” (vedi anche Giovanni 19: 31).
La Pasqua per gli Ebrei NON era una Festa, ma un momento della sera, quando si doveva consumare l’agnello pasquale; questa cerimonia avveniva al tramonto del sole nel giorno 14 di Nissan o di Aviv del loro calendario, quello Mosaico (vedi Esodo 12: 1- 51); per gli antichi ebrei e per gli Esseni, il giorno terminava al tramonto e contemporaneamente iniziava quello successivo.
Dopo il tramonto del sole del giorno 14, alla sera, all’imbrunire cioè all’inizio del 15° giorno del mese, nelle case degli ebrei si mangiava l’agnello pasquale con le erbe amare, nelle case degli Esseni la si faceva dopo il tramonto del sole del 13° giorno, quindi già nel 14° giorno. Questa cerimonia si chiama “Seder” in ebraico.
Il giorno di Pasqua non era un giorno di festa sabbatica, cioè di riposo, come invece lo era il giorno dopo il 15 di Nissan o di Abib (Aviv)
Il primo giorno degli azzimi: fin dal 13° al pomeriggio da ogni casa Ebraica ed Essena, veniva raccolto e messo in un unico posto il lievito, come prescrive il comandamento ed a mezzogiorno del 14 veniva tolto dalle case e messo fuori; un inciso perché il lievito ? perché il lievito è il simbolo del “peccato” (trasgressione alle Leggi della Natura), delle “malattie” che infatti sono prodotte dagli errori etici dovuti alle trasgressioni delle leggi Psico biologiche dell’UniVerso, determinando i Conflitti Spirituali, quindi le modificazioni di comportamenti che nel loro lato fisico determinano la nascita e la proliferazione dei lieviti (esempio la “Candida”) nell’intestino, generando le malattie; ecco spiegato perché nello scritto Mosaico si prescrisse questa azione di “pulizia” di purificazione, da effettuare nelle case e nei corpi degli Ebrei, facendo mangiare ad essi erbe amare per 7 giorni, (almeno una volta all’anno) onde ottenere l’alcalinizzazione del processo di digestione, e quindi la moria dei lieviti intestinali (Candida ed affini) che sopravvivono e prolificano solo il ambiente intestinale acido oltre a disintossicare il fegato.
Come potete osservare vi è grande sapienza anche in questi particolari che a prima vista sono solo simbolici o commemorativi, ma che contengono informazioni molto importanti anche per la salute; quei simboli sono stati utilizzati per insegnare ad un popolo ignorante delle semplici verità, che però i giudei avevano travisato e falsamente interpretato la parola legge alla loro legge….(non mosaica).
Un vangelo riferisce che vi fossero 8 giorni dei pani senza lievito od azzimi e non 7 come prescrive la Legge Mosaica; vi era di fatto differenza nel conteggio fra la città di Gerusalemme (7 giorni) ed i paesi circostanti che erano ritenuti “diaspora” (8 giorni).
La “santa cena”, venne celebrata al tramonto del sole del giorno 13°, in quanto rabbi Yashoué sapeva che il 14° al tramonto non avrebbe potuto partecipare al “Seder” perché ormai sarebbe stato morto, vedi Luca 23: 54 – 56; in quella cena Gesù insegnò e celebrò il rito “iniziatico” facendo bere ai suoi discepoli, molto probabilmente nel “Grall”, anche il distillato del “sangue” colore oro, l’Elisir di lunga vita, ovvero l’Urina, dicendo “bevetene tutti questo é il mio sangue versato…).
La tradizione orale (cristiana) riportò in seguito quest’ultimo rito, nascondendo la comprensione ai più e lasciando agli iniziati, ai puri di cuore (senza engrams, schemi mentali o preconcetti), l’utilizzo questa fonte di vita e buona salute gratuita a disposizione di tutti ed in ogni luogo….
Leggiamo ora un testo molto importante che i vari traduttori, non sappiamo se in buona o malafede, hanno tradotto in modo errato: Matteo 28: 1 – 6.
Il testo greco dice …”dopo i SABATI ”… la parola Sabati è espressa al plurale, NON al singolare; ciò conferma quanto affermiamo, cioè che rabbi Yashoué NON è morto di Venerdì, ma di Mercoledì prima del tramonto del sole, giorno detto di “parasceve” o di “preparazione” al giorno di Sabato di FESTA, cioè di riposo, il “primo giorno degli azzimi”, che quell’anno cadeva in Giovedì ed è risorto poco prima del tramonto del Sole nel Sabato settimanale, prima che iniziasse il primo giorno della settimana, giorno che oggi è chiamato: Domenica.
In quella settimana vi furono infatti 2 Sabati, 1° un Sabato come festa di riposo – la prima dei 7 giorni degli azzimi – (la parola Sabato infatti significa “riposo”), + il Sabato settimanale !
Ciò dimostra la FALSITÀ dell’affermazione dei cristiani quando dicono che: Gesù è morto di Venerdì e risorto di Domenica;
Gesù, ci riferisce il testo, è morto di Mercoledì ed è risorto alla fine del Sabato settimanale al tramonto del sole, prima che iniziasse la Domenica, primo giorno della settimana, così contano gli ebrei ancor oggi, i giorni della settimana, facendo iniziare ogni giorno al tramonto del sole di quello precedente e non dalla mezzanotte come oggi avviene fra i cristiani.
In Matteo 27 : 15 si legge dell’usanza di liberare da parte dei Romani ad ogni “festa Sabbatica” un prigioniero ebreo. Non liberavano di certo un prigioniero ogni Sabato settimanale, era una usanza solo per i “Sabati di festa”, quelle indicate dal calendario Ebraico e nel Pentateuco, di queste feste, ve ne erano almeno 7 nel corso dell’anno (vedi Marco 15 : 6).
Ulteriore conferma ci viene dalla richiesta fatta dai Farisei a Ponzio Pilato (governatore Romano della Palestina a quei tempi), di mettere a guardia del sepolcro delle guardie, onde nessuno potesse prendere il corpo di Yashoué e dire che la profezia si era compiuta, vedi Matteo 27 : 63; se rabbi Yashoué fosse morto di Venerdì e sepolto prima del tramonto all’inizio del Sabato settimanale, avrebbe passato “nel cuore della terra” solamente 1 notte (periodo buio) + 1 giorno (periodo di luce), cioè 24 ore = 36 ore e non 72 come prevedeva la profezia citata all’inizio di questo scritto !
La profezia non verteva solamente sulla conferma della morte e della resurrezione, ma anche sul tempo nel quale egli sarebbe rimasto nel sepolcro.
Marco 16 : 9, anche qui è stata falsata in buona o mala fede la punteggiatura, falsificando il senso del testo. Leggete il testo seguendo questa punteggiatura: “Yashoué essendo risorto, il mattino del primo giorno della settimana apparve prima a Maria di Magdala”… (il testo intende all’inizio, cioè al tramonto del sole del Sabato, ultimo giorno della settimana, quando inizia il 1° giorno della settimana); in questi versi si vede chiaramente che Rabbi Yashoué era già risorto, prima del tramonto del sole del Sabato SETTIMANALE e durante o dopo il tramonto quando era già sull’imbrunire verso la notte, all’inizio del primo giorno della settimana che oggi si chiama Domenica, “egli apparve”… (i giorni nell’antichità, lo ricordiamo, NON iniziavano alla mezzanotte come oggi, ma iniziavano dal tramonto del sole e terminavano all’altro tramonto, seguendo i cicli naturali del sole – vedi anche Giovanni 20 :1-18); che fosse buio è confermato dal fatto che Maria di Magdala non riconobbe la persona che le stava innanzi se non quando le parlò, perciò non era “mattina” nel senso di giorno (periodo di luce) dopo l’alba, ma al tramonto del sole all’inizio del nuovo giorno che inizia, per la Natura e per gli Ebrei, come per tutti gli antichi, con il periodo buio della notte; il tramonto in Palestina, a Gerusalemme, dura circa 6 minuti e poi è buio completo.
In Giovanni 19 : 31 è riconfermato che il giorno susseguente alla morte di rabbi Yashoué, era un “Sabato GRANDE”, cioè un Sabato FESTIVO del calendario Ebraico, il Primo giorno degli Azzimi, in quanto iniziava il primo giorno della Festa dei 7 giorni degli Azzimi secondo il comando Mosaico.
In sostanza, Gesù é morto il giorno Mercoledì 3 Aprile 30 era volgare, alle ore 15:00, corrispondente al giorno 15 del primo mese Esseno del primo o quarto anno del ciclo calendariale qumramiano e quindi al Mercoledì 14 del mese di Nisan 3790 del calendario ebraico.
Crediamo che alla luce di queste riconsiderazione dei testi nei Vangeli che conosciamo, specie per coloro che li ritengono veritieri ed ispirati, NON possano più dire che rabbi Yashoué è morto di Venerdì ed é risorto di Domenica, rimanendo nel “cuore della terra” una notte ed un giorno, come afferma stupidamente e FALSAMENTE la cristianità, ma bensì egli é morto di Mercoledì prima del tramonto del sole ed è risorto in Sabato settimanale prima del tramonto del sole e cioè prima che iniziasse il 1° giorno della settimana.
Per gli scrupolosi, si prega di controllare quanto esposto con il Lunario Ebraico che trovate nello schema preparato per spiegare il tutto sotto forma di grafico; ovviamente anche questa narrazione ha un profondo significato simbolico che andrebbe riscoperto, sul quale vi invitiamo a riflettere = il morire sulla croce (fatta ad X e NON a T) della Vita e risorgere-rinascere a nuova vita.
Per altri importanti particolari su questo TEMA
vedi anche:
LUNARIO EBRAICO + EQUINOZIO di PRIMAVERA – La Festa di PASQUA + La vera storia di Gesù + l’Albero delle Vite + Rotoli di Qumran e Gesù + Gesù cristo ritorna ? + Pietro e Paolo coinvolti nella trama contro Nerone
Il simbolismo della cerimonia pasquale, sia nella religione ebraica che in quella cristiana, sta anche a significare che la Vita, vissuta nella trasgressione alle Leggi Fisico-Spirituali dell’Universo, porta sempre alla sofferenza=malattia ed alla morte di colui che vive in quel modo; ma scopo primario di questa esistenza/vita è il riuscire a redimersi, perdonarsi, ri-compiendo le giuste azioni in modo da entrare nelle resurrezioni-rinascite delle varie vite eterne, nel piacere del beneEssere globale Psico-Fisico, riscoprendo le nostre origini Infinite e quindi vivendo in continui spazi-tempi sempre più belli e complessi ed in armonia con gli altri e l’Universo InFinito, partecipando attivamente alla manifestazione dell’Infinità…in ogni possibile punto-luogo dell’Universo e/o degli infiniti Universi…
Ovviamente anche questa narrazione ha un profondo significato simbolico che andrebbe riscoperto, che vi invitiamo a ricercare.
Il simbolismo della cerimonia pasquale, sia nella religione ebraica che in quella cristiana, sta anche a significare che la Vita, vissuta nella trasgressione alle leggi Spirituali dell’UniVerso, porta sempre alla sofferenza ed alla morte di colui che vive in quel modo; ma scopo primario di questa esistenza/vita è il riuscire a redimersi, perdonarsi, ri-compiendo le giuste azioni in modo da entrare nella consapevolezza della “resurrezione” della Eternità della Vita e del beneEssere globale. – vedi: chi siamo noi ?
Come potete rilevare tutti i riti, cerimonie, liturgie, usanze, i costumi dei popoli e delle loro religioni, hanno nel loro interno una saggezza che l’attento osservatore deve saper cogliere; il rito è un’azione “sacra” propria di un determinato “culto” svolto secondo una norma ed una forma prescritta, al fine ci dicono, di renderla efficace a stabilire un rapporto con la divinità, essa può essere differenziata nell’ambito della stessa procedura od ordine.
La parola Rito è nel suo antico etimo, un connubio tra il latino Ritus-us, il greco Aritmos, ed il sanscrito: Rtam; queste cerimonie servono ad insegnare agli adepti i significati spirituali, le idee proprie di quel gruppo.
Ogni liturgia abbisogna di determinati simboli che vengono sempre impiegati per insegnare determinati concetti, attraverso le continue ripetizioni dei riti da parte degli adepti.
Se ritorniamo alle origini del pensiero umano, vediamo che anche tutti i segni grafici erano simboli, i quali rappresentavano delle idee.
Si è sempre voluto insegnare per esempio con le lettere dell’alfabeto, più significati; nel linguaggio il PRIMO significato è quello chiaro e semplice che in genere troviamo anche al giorno di oggi nei dizionari più semplici ed è quello che il “volgo” il popolo, ha sempre usato per esprimersi e per comunicare.
Il SECONDO è l’aspetto simbolico o figurato, quello Nascondente o Significante, che tutti gli alfabeti antichi hanno avuto e che doveva esprimere concetti nascosti ai più e detti “sacri” cioè non comprensibili se non allo studioso; questo aspetto nelle nostre lingue moderne si è quasi del tutto perso, salvo in quelle derivanti dal Latino, in queste ultime molte tracce utili sono rimaste e sopra tutto nell’Italiano perché esso deriva dal Latino, dall’Etrusco, dialetto del Fenicio (aramaico e shardano), questi dall’Eblaita e dal Sumero, con influenze Egizie.
Anche i Riti hanno questa caratteristica; nelle cerimonie rituali agli “iniziati”, ai battezzandi, ai seguaci, si cerca di insegnare la Conoscenza del gruppo.
Abbiamo constatato che in linea di massima in tutti i gruppi esiste un comune denominatore: il fatto di aiutare gli adepti ad avvicinarsi sempre più al “divino”, il tentativo di renderli sempre più Perfetti.
Anche nell’antichità il principio era identico, una corrente dei sacerdoti Egizi, erano maestri iniziatici ed il pensiero Mosaico/Mosè insegnò ad un popolo eterogeneo ed ignorante (gli Ebrei erano dei pastori di pecore) tutto quello che era stato praticato in alcuni templi Egizi e quindi a Mosè il condottiero, che perfezionò il pensiero Mosaico nel deserto ed in seguito dal suo suocero Ietro (ierofante), arrivando fino a formulare i 10 Comandamenti i quali sono ancora oggi un capolavoro sintetico di Etica per la Vita.
Il concetto che si estrae da quasi tutti i miti antichi è che l’Uomo è un Microcosmo o micro Dio, non deve lasciarsi trascinare ad essere un diaBolein o diavolo nel senso di essere colui che, “si lancia di traverso per dividere” e diventare “satan” l’avversario, come uno che vede sdoppiata UNA sola Immagine, colui che “vede” un solo lato della Verità; Egli invece DEVE UNIRE attraverso il SimBolein o Simbolo, (parola che significa “lanciare assieme, unire”), i concetti per Conoscere ed essere Conosciuto !
La Conoscenza è il risultato dell’azione del Conoscere, verbo che è stato sempre utilizzato dall’uomo per indicare anche il matrimonio, l’atto sessuale, la vera e più completa penetrazione fisica che si compie almeno in due di sesso diverso; nella Genesi della Bibbia per esempio troviamo scritto: “Adamo conobbe sua moglie”, il principio maschile “conosce”, cioè si unisce al principio femminile.
La Conoscenza è un MAtrimonio, l’unione del “Conosciuto” e del “Conoscente”, essa è AMORE, che è la Vita eterna, ma anche l’Amore è LUCE, la Luce è INFORMAZIONE, l’Informazione porta alla RIFLESSIONE, la Riflessione porta all’AZIONE, l’Azione porta all’AMORE, l’Amore è anche Donazione e porta ad ulteriore CONOSCENZA; questo ciclo chiuso su se stesso, chiarisce che l’AMORE è INFORMAZIONE, cioè Conoscenza e viceversa.
Infatti la nostra parola Amore deriva anche dall’antico suono AOR radice triletterale composta dalle lettere ALEF+VAU+REISH, (radice dalla quale proviene anche la parola italiana: “oro”), che significa: “Luce”; oggi sappiamo che la Luce è composta da Tachioni (Quanti di luce), quindi dall’insieme Tachionico chiamato Fotone ed attraverso il loro “spin” (il senso della rotazione sul proprio asse, detta polarizzazione, nell’irradiamento nero che compone il “gas” fotonico), sono di fatto l’InFormAzione stessa; essa viene accumulata, memorizzata, elaborata, rendendola sempre più complessa, mettendo ordine in essa, con questo sistema, gli insiemi che si polarizzano.
Nella radice-parola AOR è stato introdotto il suono della lettera Mem, la quale indica il “moltiplicare”, il “nutrire”, è anche l’azione matriciale, il concetto della madre.
E queste azioni arricchiscono lo Spirito nostro e quello dell’UniVerso….- vedi anche: Sesso
www.aloha.net/~mikesch/pasover.htm
www.cin.org/users/james/questions/q084.htm
Ricordo che la parola “Pasqua” è la voce del verbo ebraico “pèsah”, passare (da un posto ad un’altro).
Quindi TUTTI stiamo passando……la nostra “pasqua” nell’esperienza della vita terrestre per andare sull’altra sponda della vita (l’altra dimensione-luogo, più perfetta rispetto a questa….) passando (con il nostro corpo elettronico di pura energia, composto da plasma), con maggiori informazioni sulla vita stessa e con la mEnte dell’IO SONO personalizzato, contenuto nel corpo bioelettronico, quindi a TUTTI buona “pèsah”, buona pasqua….
– vedi: morte=trapasso=pèsha….cosa sei
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La storia dei “quartodecimani” (da 14) la puoi trovare in qualunque libro che tratti di patristica.
In tali opere troverai che scoppiò una polemica tra Aniceto e Policarpo, rappresentante della Chiesa (o delle chiese) d’Asia, circa il giorno di celebrazione della Pasqua. Visto che non ci fu accordo, la Chiesa d’Asia continuò a festeggiare la Pasqua il 14 di Nisan.
Gli apologisti cristiani, per cercare di mistificare il motivo reale per cui i “quartodecimani” festeggiano la Pasqua il 14 di Nisan, fecero credere che essi lo facevano per rispettare la Pasqua ebraica: la cosiddetta Pesach.
Ma la verità é un’altra secondo gli Ebrei, e di ciò ci informano esaurientemente i rabbini, attraverso le loro registrazioni talmudiche.
In una di queste, sicuramente una delle più celebri e più importante, è detto: “..alla parasceve essi appesero a Lud (Lydda) Yeshu hànotzri (Gesù il nazareno).
Per 40 giorni un banditore uscì dinanzi a lui gridando: ‘egli (Gesù) esce per essere lapidato, perché il Sinedrio lo ha riconosciuto colpevole di stregoneria e di aver condotto in errore Israele. Se qualcuno conosce qualcosa in sua discolpa si faccia avanti e lo testimoni’. Nulla fu trovato in sua discolpa ed egli venne appeso durante la parasceve” (ovviamente dopo averlo ucciso con la lapidazione).
La “parasceve” era la vigilia della Pasqua ebraica la quale cadeva sempre il 14 (tramonto) -15 di Nisan.
Dal momento che gli ebrei del tempo usavano il calendario luni-solare e dal momento che l’anno luni-solare conteneva ciclicamente un numero variabile di giorni, il 15 di Nisan (primo giorno degli “azzimi”- festa annuale sabatica di riposo dal lavoro) non cadeva sempre nello stesso giorno della settimana, ma si spostava ciclicamente.
Spiegazione della diatriba sul 14 di Nisan – Fonti bibliografiche:
Ireneo, Adversus Haresiaes;
Ippolito, Philosophumena;
Clemente Alessandrino, Stromata;
Eusebio: Storia Ecclesiastica, Vita di Costantino, Trattato sulle Eresie;
Canone Muratori;
Giustino Martire, I e II Apologia; pseudo Clemente Romano, Recognitiones;
Libreria di Nag-Hammadi: Vang. di Tomaso, Vang. di Filippo, Vang. di Maria,
Vangelo della Verità, etc.;
Papiri di Ossirinco;
Pistis Sophia;
Sito dei moderni Esseno-Nazareni,
Letteratura mandaica;
Vangeli Apocrifi;
Bibbia;
Corano;
Nuovo Testamento;
Gerolamo, Vulgata;
Epifanio di Salamina, Panarion;
Origene, Contra Celsum.
Ignazio di Antiochia, Epistole;
vescovo Abdia, Memorie;
Tertulliano: Contra Marcione, De Carne Christi;
Enciclopedia Britannica online;
Enciclopedia Giudaica online;
Enciclopedia Cattolica online;
Frammenti arabi riportanti testimonianze manichee sul cristianesimo delle origini;
Origene, Contra Marcione;
Letteratura rabbinica: Talmud e Toldoth Yeschu;
Frammenti della “Vita di Apollonio di Tyana” di Filostrato;
Apollinare, Simon Mago;
Tutte (o quasi) le epistole canoniche ed apocrife;
Vangeli dell’infanzia;
Vangelo di Barnaba;
Vangelo di Bartolomeo;
Frammenti e recensioni di letteratura varia sulle antiche mitologie, soprattutto sulle figure di Astarte, di Diòniso, di Giove, di Amon, di Isthar, di Cibele, etc.;
Biografie di varie eretici ricavate dagli scritti patristici;
Un notevole numero di recensioni sui lavori di antichi scrittori e storici;
Giuseppe Flavio: Antichità Giudaiche, Guerra Giudaica, Vita, Contra Apione;
Importanti aneddoti connessi alla vita di uomini della chiesa cattolica del passato.
Se tu pensi che esista una sola opera che contenga tutto il materiale che io vado esponendo, allora sei fuori dal mondo !
Dopo 2.000 anni di persecuzioni, di sistematiche distruzioni portate avanti dal clero cattolico, non rimangono che briciole di quella verità, disseminate in una miriade di fonti !
Grazie al computer che permette di “collegare” queste briciole, oggi è possibile ricostruire confortevolmente una verità che il clero cattolico pensa sia stata sepolta per sempre sotto le ceneri della storia.
Laddove si evidenzia una fatale lacuna nei dati, è giocoforza procedere secondo logica, accettando l’ipotesi che appare più sostenibile.
By Din Brown/Elio Fiore – eliofiore_S@libero.it – Newsgroups: it.cultura.religioni – April 30, 2006
SOL INVICTUS
Il famoso Sol Invictus, appellativo che lo stesso Costantino si diede (vedi monete costantinee)… si ! proprio il Costantino del concilio di Nicea (312 era volgare) con il quale si gettavano le basi dell’ortodossia cattolica, del canone biblico e del divieto di professare altre religioni.
Per chi volesse saperne di più:
http://www.treccani.it/enciclopedia/costantino-e-il-sol-invictus_%28Enciclopedia_Costantiniana%29/
Gesù-cristo é un mito solare dei cosiddetti “pagani“.
Certo che si, ma non confondiamo cosiddetto “gesù-cristo” con Gesù il nazareno (questa confusione dei termini, nomi, é l’eterno problema di coloro che non vanno in fondo ai problemi !)
– vedi: cosa é, dove é e chi é il cristo ?
Il gesù-cristo dei cristiani deriva da un mito solare, insito nelle religioni antiche ed anche in quella dell’Impero Romano di cui l’imperatore era il Pontefice maximum; i religiosi avendo compreso che le varie idee cristiane potevano minare l’Impero, decisero di inserire i loro concetti religiosi in quelli delle sette nascenti dette “cristiane”, cambiando i nomi dei loro “dei” con i nomi allora in voga nelle varie sette cristiane…e cosi nacque gesu-cristo !
Gesù il nazareno é un soggetto che é probabilmente vissuto in Palestina c.a. 2000 anni fa, era un rabbi Esseno e divenuto successivamente uno Zelota (contro i Romani e contro i Farisei e Sadducei (sacerdoti e rabbini di Gerusalemme) che avevano cambiato la legge ed i profeti, la Torah,….. fin dal tempo di Esdra (600 anni prima dell’era volgare), non seguendo la dottrina originale che era basata sull’ IO SONO un Dio e sulla Legge dell’AmOr, della vita eterna…..
“Cristo Sole” mosaico presente sulla volta del Mausoleo dei Giulii (fine II sec. Inizio III) nella necropoli vaticana. il “Cristo” è rappresentato sul carro trainato da cavalli bianchi come si usava rappresentare il Sole che sorgeva ad illuminare il mondo.
Ecco una piccola serie di fotografie di rappresentazioni cristiane–cattoliche che confermano anche con i simboli e le immagini che il Cristo = Sole, e lo rappresentano in tutta la loro iconografia !:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=221527281258510&set=oa.238569482882275&type=3&permPage=1
Il GESÙ – CRISTO dei cristiani, é in realtà il simbolo mitologico, della realtà del SOLE
vedi qui nel sito, le pagine dai titoli:
Vangelo aramaico + Vangeli + Vangeli segreti + Apocrifi + Falsificazioni della Bibbia + Falsificazioni Storiche + Esseni + Esseni 2 + Esseni 3 + Esseni e Vangeli + Gesu non é morto per noi + Giudeo cristiani + GNOSI fra i primi Cristiani + Origini Cristiane + Cattolicesimo + Rivisitando i Vangeli + Gesù cristo ritorna ?
Per altri importanti particolari su questo TEMA
vedi: Falsificazioni della Storia – 1 + Falsificazioni Storiche – 2
Oggi nei fatti, É crollato miseramente, dopo 1700 anni, il castello di menzogne con cui hanno costruito il cristianesimo su quello che hanno definito un ebreo marginale, ovvero Gesù. Era il figlio di Erode il Grande, nipote della regina Cleopatra e figlio di Maria di Cleopatra figlia della regina.
Giuseppe ?
Altro che un falegname, era il figlio di Alessandro Helios, figlio del triumviro Marco Antonio e della regina Cleopatra di Alessandria. Cleopatra cercò di far sbarcare a Roma il culto di Iside, traslitterato poi sulla figlia Maria e su Gesù figlio del sole. Yeshua ben Pantera, la pelle della pantera era usata dai sacerdoti egizi nelle loro cerimonie, nonché da Cleopatra stessa.
Pan=figlio, neter-ra=del sole. Jeshua Pantera, Gesù figlio del sole o di Giuseppe figlio di Alessandro Helios, ovvero Alessandro il sole, figlio della regina Cleopatra e di Marco Antonio. Immaginate il povero Pilato costretto a processare Gesù figlio del re Erode e nipote della regina Cleopatra, costretto a tirarlo giù dal palo dopo averlo flagellato e crocifisso, su richiesta di Giuseppe nipote di Marco Antonio e di Cleopatra e con Maria figlia della regina.
Abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento i libri degli storici dell’epoca per riuscire a trovare il legame tra Cleopatra e Simone Boeto dalla cui relazione nacque la vergine Maria, moglie di Erode che cercò di avvelenare, in quanto incinta di Giacomo e con il suo amante Giuseppe, da cui ebbe poi altri figli.
La storia è stata riscritta ora spetta anche a voi diffonderla. Stiamo per uscire con il terzo libro della trilogia “Il figlio segreto di Gesù” cui è seguito “Sangue Reale-Gesù il figlio segreto del re Erode il Grande” e “L’ultimo faraone- Erode Gesù la discendenza reale del sangue di Gesù.
By Alessandro De Angelis : Ecco la vera storia della madonna Maria vergine – PDF