GESU’ e’ morto per NOI ? NO !
(certezza della data sulla morte di Erode citato nei vangeli)
https://www.academia.edu/4489606/I_Vangeli_erano_e_sono_racconti_allegorici
La piu grande BUGIA (quella di “gesù–cristo” che è morto per tutti) è stata insegnata dalla “cattolicita‘ e dalle sue figlie le varie chiese o sette cristiane, le quali affermano che il loro gesu’ cristo salva dal “peccato – e per i cattolici anche quello originale” (altra fesseria) e dalle sue sette/religioni “sorelle” cristiane, che al contrario non hanno le idee chiare su questo argomento ed a seconda della loro ideologia sono diversissime una dall’altra su questo tema,….. questo per controllare meglio (secondo il motto dei prePotenti che orchestrano tutto….”dividi et impera”) le coscienze di coloro che da loro vengono ammaliati, sedotti, ” (“inebriati dal vino della fornicazione”), vi hanno introdotto il concetto del “mediatore” (come quella che solo il farmaco guarisce, od il vaccino immunizza), il “gesù cristo” che LORO Controllano, perché lo hanno inventato, infatti dicono che solo essi hanno le “chiavi del regno dei cieli” e così per gli sprovveduti che non hanno la Giusta Conoscenza, essi si pongono come unica scappatoia di “salvezza” e così deresponsabilizzano quegli esseri dalla realtà dei fatti (il pagamento dei propri errori) ed ovviamente li strumentalizzano bene per i propri fini. E dicono ed affermano a chiare lettere che senza il mediatore non vi e’ salvezza….la piu’ eretica delle BUGIE, che qui vi dimostriamo come tale.
Ricordiamoci: ognuno di noi soffre, si ammala e muore per i propri errori o falli, le trasgressioni rispetto alle sacre Leggi della Natura, che non sono in genere tutte quelle insegnate dai religiosi.
La malattia e la sofferenza come abbiamo già più volte affermato, e’ la conseguenza dei Conflitti Spirituali che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il terreno adatto (vedi Bio Elettronica), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, ovvero l’azione del “male”, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto spirituale (psichico e quindi mentale) irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nel sistema od organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
Gli errori Spirituali fanno quindi compiere al soggetto azioni sbagliate che alterano SEMPRE l’autoregolazione ormonale ed il potere acido/basico (pH) ossido/riducente (rH) e quello dielettrico (resistenza, rò) di tessuti e cellule, quindi i processi omeostatici ed immunitari, si altera contemporaneamente anche la Termica corporea, producendo moria della flora batterica intestinale, alterazioni Nutrizionali e quindi intossicazione di tutti i liquidi corporei, il terreno, concausa dell’infiammazione e quindi ammalamento.
Nessuno, nemmeno “gesù cristo”, quindi può, né deve soffrire, ammalarsi o morire per nessun altro, come affermano le religioni cristiane; questo è il più grande principio di INGIUSTIZIA mai pensato ed insegnato all’uomo, e’ un assoluto INGANNO per soggiogare gli uomini che ci credono…..
Perciò Gesù il Nazareno (sempre che sia esistito veramente), NON è morto per noi, per le nostre trasgressioni, ma è morto solo per se stesso e quindi non ci può salvare da nulla, siamo solo NOI Stessi che possiamo risolvere il nostro problema (Conflitti Spirituali di incoerenza con le Leggi dell’UniVerso) del come entrare in Sintonia/Coerenza con le Leggi della Manifestazione e di conseguenza gioire o soffrire per la nostra condotta, la cui strada e’ tracciata ed illuminata, SOLO e quando viene secreta dall’ olio cristico in noi, da parte del nostro cervello..
I Religiosi religiosi citano questi versi del vangelo: “L’agnello di dio che e’ morto immolato per noi“, in realtà l’immolazione dell’agnello pasquale che si ripete da migliaia di anni fra gli ebrei ed i cristiani (rito instaurato dai capi religiosi degli ebrei per avere gratuitamente da mangiare senza lavorare…), è comunque un simbolo (della vita di ognuno di noi) che va vissuto da parte di ogni essere umano: immolarsi (dedicarsi alla discesa del cristo = olio sacro in noi) ed all’aiuto dell’Umanita’ per l’Evoluzione Spirituale (accumulo dell’in-form-azione per sé stessi e per l’Universo nel quale siamo) dei suoi singoli componenti, gli esseri umani, questo e’ la VERA applicazione di quel simbolo antico.
Quei religiosi che insegnano tali bugie, lo fanno per gestire meglio le coscienze e trarne quindi vantaggi di potere economico finanziario, di controllo delle menti, ecc., in quanto essi diventano immediatamente dei pastori di “pecore”, dei vescovi di “fedeli” da condurre (come le greggi), dei medium per i loro adepti o mediatori fra il fedele che hanno raggirato e reso psicodipendente dai loro “gesù-cristi”, dai vari “guru”, che sono immagini mentali che loro hanno inventato e che continuano a mantenere in vita nella dimensione della loro mente/organo che mente ed in quella dei loro “mente dipendenti”, mentre la REALTA’ dimostra tutto l’opposto.
Infatti queste religioni sono religioni utili solo per i “bambini” (spiritualmente parlando), in quanto con questo insegnamento essi mantengono gli “adulti” come bambini, i quali non si vogliono assumere le loro responsabilità e cercano sempre il mediatore o sostituto per non dover pagare i loro errori; inoltre i bimbi fanno quasi sempre questo o quello in funzione del senso di colpa o della paura del castigo e non per consapevolezza sul come comportarsi per vivere nel milgiore benessere spirituale e materiale possibile per loro; ecco perché invitiamo questi “bambini” adulti a rivedere le loro illusioni della mente che mente loro, in modo che possano crescere come dei “Grandi” nello Spirito i quali si assumono nella vita le loro Complete Responsabilità.
Imparando a renderci consapevoli di queste semplici Verita’, ogni essere impara a poco a poco ed attraverso l’unica via quella della sofferenza….ad assumere la responsabilita’ della propria evoluzione Spirituale per “entrare” a far parte del piano “divino” Spirituale (programma di Vita “messianico” di AmOr = Cristico) della Manifestazione (il Creato quale figliolanza /creazione/ ManiFestAzione dell’ InFinita‘), partecipando all’evoluzione di se stessi e degli altri esseri umani, animali, vegetali, minerali….evoluzione che si manifesta anche in questo UniVerso.
Un certo prete cattolico ci ha fatto un discorso che suona pressappoco così:
‘Cristo (termine improprio, perché trattasi di Gesu il nazareno), si sa (nella cattolicita’ ed in certe chiese cristiane), si è sacrificato per noi. Infatti, vi siete mai chiesti perche’ in confessione (cattolica-ortodossa) venite sempre assolti ?
Perche’ non siete mai condannati ? Io in confessione sento ogni giorno delle cose che per il codice penale prevedono almeno l’ergastolo. Eppure queste persone che confessano i loro (gravissimi) peccati, ottengono l’assoluzione. Io gliela do. E vi siete mai chiesti perche’ ?
La risposta è: perché Gesù ha già pagato per noi !
La condanna si è estinta perché Gesù è morto PER noi, ha pagato lui per i nostri peccati !”
QUESTO E’ l’insegnamento della religione cristiana. …..la deresponsabilizzazione TOTALE !
Questa cosa, è ABERRANTE, e persino CRIMINOGENA, eppure è la religione di stato in Italia che lo insegna….
Insomma, commetti pure qualunque crimine, tanto Gesu’ ha già pagato per te…….
Questo fatto che Gesù è morto per noi, perché era volontà di “Dio“, risale al quarto secolo al tempo di Agostino in poi, tempi nei quali che adattavano i Vangeli al diritto romano.
Il diritto romano prevedeva questo: che l’offesa recata ad una persona veniva punita in rapporto all’importanza della persona. Se si diceva stupido ad uno schiavo, non era niente. Se si diceva stupido a un nobile c’era una punizione, se si diceva stupido all’imperatore, tagliavano la testa. Quindi la punizione era in rapporto all’importanza della persona.
Allora Agostino e altri dicevano: qui è stato offeso nientemeno “Dio”, chi può sopportare una punizione da Dio se non Dio stesso ? Allora è macabro pensare che “Dio” ha voluto la morte del figlio per soddisfare il suo senso di giustizia. Ma tutto questo non ha nulla a vedere con il vangelo.
Inoltre questo criminale insegnamento è anche frutto della confessione auricolare imposta dal cattolicesimo ai loro fedeli nella quale veniva affermato: i tuoi peccati ti sono rimessi, qualsiasi essi siano, purche’ li confessi al prete…nel nome di Gesù…e da questo fasullo insegnamento nacque l’idea che fu introdotta nei vangeli attribuendolo a Gesù ed ai suoi discepoli…
COSA SIGNIFICA “SALVEZZA” – La SALVEZZA ESISTE ?
E’ una domanda ‘intrigante’, in quanto permette di affrontare confronti e speculazioni di cui nessun erudito cattolico e/o cristiano si è mai fatto carico !…
Io francamente non so cosa si intenda per salvezza. Tuttavia posso dire con assoluta sicurezza che qualunque concetto si abbia oggi della salvezza, sicuramente NON è quello inteso da Gesù il nazareno e da tutti quelli del suo primitivo entourage, per i quali il concetto di ‘salvezza’ era conquistare la ‘resurrezione’ dai ‘morti viventi’ (e NON dalla morte fisica !!!..) sinché si era ancora in vita (v. i vangeli gnostici).
Cosa significava esattamente, per gli gnostici della setta di Giovanni il Battista, presso la quale Gesù venne educato, “RESURREZIONE dai MORTI” ?.. Significava raggiungere, attraverso training ed autotraining, la GNOSIS (conoscenza, da cui ‘gnostico’) della VERITA’ SALVIFICA, la quale, attraverso ENOCH/ENOSH (*), il GIUSTO che ‘camminò con Dio’, procedeva direttamente dall’ IO SONO. In pratica, si trattava della STESSA ‘verità’ di cui si accenna nel vangelo di Giovanni (**), vale a dire quella che rende ‘liberi’: nel contesto gnostico, liberi dal doversi reincarnare ancora per guadagnare la ‘resurrezione’ in una successiva vita.
Nella locuzione ‘resurrezione dai morti’, questi ultimi erano coloro che ancora ignoravano la verità salvifica (e quindi ‘morti spiritualmente =che ignoravano il progetto Vita’; vedi le parole di Gesù nei vangeli canonici: “..lascia che i MORTI seppelliscano i loro morti”).
Gesù raggiunse la sua ‘resurrezione dai morti’ intorno al 33, poi rimase ancora con i suoi discepoli per circa 11 anni (v. Pistis Sophia), in quanto intorno al 44-45 dovette lasciare la Palestina perché minacciato di morte (***)
Il ‘risorto dai morti’ era chiamato anche SALVATORE e PERFETTO: Salvatore perché con la sua conoscenza della verità ‘salvifica’, egli era in grado di condurre alla salvezza anche gli altri ‘eletti’ (seguaci) della setta gnostica; Perfetto perché dopo aver raggiunto la ‘gnosis’ della verità salvifica, egli non aveva più bisogno di ulteriore ‘training’. Presso il mondo càtaro, i Perfetti erano i maestri di tale contesto.
(*) – Anosh/Anush presso i Mandei, per i quali l”angelo’ Anosh/Anush (vale dire Giovanni il Battista, chiamato da loro YAHYA) si era incarnato per ‘salvare’ il mondo.
E’ abbastanza evidente che prima ancora che Gesù diventasse ‘Salvatore’, Giovanni lo divenne prima di lui.
(**) – un testo canonico ricavato da un precedente testo gnostico, composto dallo gnostico Cerinto, un uditore di Giovanni ‘evangelista’. Eracleone ed i suoi seguaci (v. eracleoniani) contestarono duramente questa soncertante mistificazione del testo di Cerinto operata dai padri fondatori del catto-cristianesimo, andando incontro a durissime e mortali persecuzioni, con centinaia di vittime nel corso della persecuzione scatenata contro di loro tra il 160-170 da ‘squadracce’ ante-litteram di fanatici ‘catto-cristiani’, guidati da vari vescovi cattolici, anche grazie al supporto fornito loro dal potere imperiale (v. Marco Aurelio).
(***) – v. nel vangelo di Tomaso il ‘logias’ in cui Pietro (ma probabilmente un altro personaggio) dice a Gesù: “..sappiamo che te ne devi ANDARE..dove dunque ripareremo noi?..” e Gesù ripose loro. “..da dovunque vi troviate, andate presso Giacomo il Giusto, l’uomo per il quale il cielo e la terra furono creati..”.
NOTA:
da notare che l’attributo ‘giusto’ NON venne coniato espressamente per Giacomo, in quanto TUTTI i seguaci della setta di Giovanni il Battista erano appellati ‘GIUSTI’, a motivo del fatto che la loro figura carismatica di riferimento, vale a dire Enoch/Enosh (di cui si riteneva che Giovanni ne fosse la ‘reincarnazione’: e quindi NON di Elia !..) era chiamato il GIUSTO (nella Bibbia: “il giusto che camminò con Dio”). Dunque, non c’è da stupirsi se vari personaggi del primo secolo erano definiti con l’attributo GIUSTO.
“..la fede in YHWH (il vero InFinito), e solo in Egli/Esso, non aggiunge né toglie nulla alla dignità raziocinante degli uomini; la fede nelle religioni li riporta al loro stato primordiale, quando l’uomo era appena uscito dalla sua primitiva condizione bestiale, per evolversi sino allo stato attuale delle sue conoscenze”.
By G. Sorgi – https://www.facebook.com/giannino.sorgi
vedi:
GESU’ è esistito ? pare di no, anzi SI ! + La vera genealogia di Gesù + Cattolicesimo + Gesù non è morto sulla croce, di Venerdi + La vera storia di Gesu’ + Rotoli di Qumran e Gesù + Gesù cristo ritorna ? + Pietro e Paolo coinvolti nella trama contro Nerone
Per altri importanti particolari su questo TEMA
vedi: Falsificazioni della Storia – 1 + Falsificazioni Storiche – 2
vedi anche: LUNARIO EBRAICO + EQUINOZIO di PRIMAVERA – La Festa di PASQUA + l’Albero delle Vite + Sintesi
SOL INVICTUS
Il famoso Sol Invictus, appellativo che lo stesso Costantino si diede (vedi monete costantinee)… si ! proprio il Costantino del concilio di Nicea (312 era volgare) con il quale si gettavano le basi dell’ortodossia cattolica, del canone biblico e del divieto di professare altre religioni.
Per chi volesse saperne di più:
http://www.treccani.it/enciclopedia/costantino-e-il-sol-invictus_%28Enciclopedia_Costantiniana%29/
Gesu’-cristo e’ un mito solare dei cosiddetti “pagani“.
Certo che si, ma non confondiamo gesu’-cristo con Gesu’ il nazareno (questa confusione dei termini, nomi, e’ l’eterno problema di coloro che non vanno in fondo ai problemi !) – vedi: cosa è, dove è e chi è il cristo ?
Il gesù-cristo dei cristiani deriva da un mito solare, insito nelle religioni antiche ed anche in quella dell’Impero Romano di cui l’imperatore era il Pontefice maximum; i religiosi avendo compreso che le varie idee cristiane potevano minare l’Impero, decisero di inserire i loro concetti religiosi in quelli delle sette nascenti dette “cristiane”, cambiando i nomi dei loro “dei” con i nomi allora in voga nelle varie sette cristiane…e cosi nacque gesu-cristo !
Gesu’ il nazareno e’ un soggetto che e’ vissuto in Palestina c.a. 2000 anni fa, era figlio di Erode il grande ed anche un rabbi Esseno e divenuto successivamente uno Zelota, contro i Romani e contro i Farisei e Sadducei (sacerdoti e rabbini di Gerusalemme) che avevano cambiato la legge mosaica ed i profeti, la Torah,….. fin dal tempo di Giosia ed Esdra (600 anni prima dell’era volgare, nella cattivita’ di Babilonia/Assiria), non seguendo la dottrina originale che era basata sull’ Io Sono un Dio e sulla Legge dell’AmOr.
“Cristo Sole” mosaico presente sulla volta del Mausoleo dei Giulii (fine II sec. Inizio III) nella necropoli vaticana. il “Cristo” è rappresentato sul carro trainato da cavalli bianchi come si usava rappresentare il Sole che sorgeva ad illuminare il mondo.
Ecco una piccola serie di fotografie di rappresentazioni cristiane–cattoliche che confermano anche con i simboli e le immagini che il Cristo = Sole, e lo rappresentano in tutta la loro iconografia !
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=221527281258510&set=oa.238569482882275&type=3&permPage=1
ERODE il GRANDE, citato nei Vangeli:
Conosciamo con esattezza la data di morte di Erode (ma non conosciamo con certezza la nascita di Gesù il nazareno), che fu il 13 marzo del 4 a.C., in quanto lo storico Flavio Giuseppe riferisce di un’eclisse lunare che si osservò in quello stesso giorno.
Giuseppe Flavio precisa che Erode morì poco dopo un’eclissi di luna e prima di una Pasqua. (Antichità giudaiche, XVII, 167 [vi, 4]; 213 [ix, 3]). Poiché vi fu un’eclissi la notte dell’11 marzo del 4 a.E.V. (13 marzo, calendario giuliano), alcuni hanno concluso che questa fosse l’eclissi menzionata da Giuseppe Flavio.
Ma nell’1 a.E.V., circa tre mesi prima della Pasqua, ci fu un’eclissi totale di luna, mentre quella del 4 a.E.V. era stata solo parziale. L’eclissi totale dell’1 a.E.V. si verificò l’8 gennaio (10 gennaio, calendario giuliano), 18 giorni prima del 2 riposo sabatico, data tradizionale della morte di Erode. Un’altra eclissi (parziale) si verificò il 27 dicembre dell’1 a.E.V. (29 dicembre, calendario giuliano).
GESU’, visto da un’altra “angolazione”: http://www.edicolaweb.net/atlan23a.htm
L’INVENZIONE di “gesù cristo” (NdR: anche se non condividiamo il 100% di ciò che viene indicato nel video qui sotto, lo consideriamo valido per la riflessione che propone… su molte FALSITA’ propinate alla popolazione mondiale dalla cristianita’)
Oggi nei fatti, E’ crollato miseramente, dopo 1800 anni, il castello di menzogne con cui hanno costruito il cristianesimo su quello che hanno definito un ebreo marginale, ovvero Gesù. Era il figlio di Erode il Grande, nipote della regina Cleopatra e figlio di Maria di Cleopatra figlia della regina.
Giuseppe ?
Altro che un falegname, era il figlio di Alessandro Helios, figlio del triumviro Marco Antonio e della regina Cleopatra di Alessandria. Cleopatra cercò di far sbarcare a Roma il culto di Iside, traslitterato poi sulla figlia Maria e su Gesù figlio del sole. Yeshua ben Pantera, la pelle della pantera era usata dai sacerdoti egizi nelle loro cerimonie, nonché da Cleopatra stessa.
Pan=figlio, neter-ra=del sole. Yeshua Pantera, Gesù figlio del sole o di Giuseppe figlio di Alessandro Helios, ovvero Alessandro il sole, figlio della regina Cleopatra e di Marco Antonio. Immaginate il povero Pilato costretto a processare Gesù figlio del re Erode e nipote della regina Cleopatra, costretto a tirarlo giù dal palo dopo averlo flagellato e crocifisso, su richiesta di Giuseppe nipote di Marco Antonio e di Cleopatra e con Maria figlia della regina.
Abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento i libri degli storici dell’epoca per riuscire a trovare il legame tra Cleopatra e Simone Boeto dalla cui relazione nacque la vergine Maria, moglie di Erode che cercò di avvelenare, in quanto incinta di Giacomo e con il suo amante Giuseppe, da cui ebbe poi altri figli.
La storia è stata riscritta ora spetta anche a voi diffonderla. Stiamo per uscire con il terzo libro della trilogia “Il figlio segreto di Gesù” cui è seguito “Sangue Reale-Gesù il figlio segreto del re Erode il Grande” e “L’ultimo faraone- Erode Gesù la discendenza reale del sangue di Gesu’.
By Alessandro De Angelis: Ecco la vera storia della madonna Maria vergine – PDF
La tavola trovata nel Mar Morto, racconta la storia del messia risorto, PRIMA del Gesù-cristo inventato dai romani-cristiani…
L’interpretazione dell’iscrizione su un reperto del Mar Morto divide gli studiosi – 07/07/2008
E’ uno dei reperti storici più controversi dell’antichità e la sua dubbia interpretazione da circa un decennio causa interminabili dibattiti tra insigni studiosi internazionali. Si tratta di una tavola di pietra, scoperta circa dieci anni fa vicino al Mar Morto e lunga circa 90 cm. Su di essa sono iscritti 87 versi in ebraico che narrano la storia di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la sua morte. Niente di nuovo se si pensa alla storia di Cristo narrata nei Vangeli, ma vi è un particolare davvero singolare: il reperto storico risalirebbe ad un’epoca antecedente alla nascita di Gesù. A riproporre il mistero di questa tavola di pietra, conservata all’Israel Museum di Gerusalemme, è il New York Times: il quotidiano della Grande Mela afferma che nuovi interessanti particolari su questo reperto saranno rivelati nei prossimi giorni durante una conferenza che si terrà nello stesso museo di Gerusalemme per festeggiare i 60 anni dalla scoperta dei Manoscritti del Mar Morto (i preziosissimi frammenti archeologici ritrovati in undici grotte nell’area di Qumran a metà del Novecento)
STORIA – Scoperta da un antiquario giordano e in seguito comprata dal collezionista svizzero di origine ebraiche David Jeselshon, secondo alcuni studiosi questa tavola di pietra metterebbe seriamente in discussione l’originalità del Cristianesimo e della resurrezione di Cristo. Gran parte del testo riporterebbe passi dell’antico Testamento, specialmente i libri dei profeti Daniele e Zaccaria in cui l’angelo Gabriele presenta una visione apocalittica della storia di Israele. Secondo gli archeologi tra le iscrizioni presenti sulla tavola vi sarebbe anche un passo in cui è raccontata la storia di un Messia risorto dopo tre giorni.
Ciò confermerebbe che una vicenda simile a quella della Resurrezione di Cristo era presente nella cultura ebraica prima che Gesù nascesse ed era ben conosciuta dai cittadini che vivevano nell’antico Israele. Successivamente sarebbe stata ripresa dai seguaci di Gesù e riadattata per diffondere la nuova fede.
Altri studiosi sembrano più cauti: essi sottolineano che sulla pietra molte parole appaiono illeggibili, in alcuni punti sono addirittura scomparse, quindi è impossibile per adesso stabilire la verità.
IL MESSIA – Una ricerca pubblicata l’anno scorso da Ada Yardeni e di Binyamin Elitzur, entrambi studiosi di iscrizioni antiche, sulla rivista specialistica «Cathedra» gettò una nuova luce sul mistero della tavola di pietra: l’articolo, intitolato «La rivelazione di Gabriele» confermava che la pietra risalisse al I secolo A.C. e i due studiosi mettevano in dubbio che il tema del Messia risorto fosse un evento raccontato per la prima volta dai Vangeli cristiani. A dire il vero già nel 2000 il professor Israel Knohl della Hebrew University aveva presentato una dettagliata e originale interpretazione sulla contiguità tra la resurrezione di Cristo e un precedente racconto ebraico che aveva come tema il Messia risorto. Nel libro intitolato «Il Messia prima di Gesù» Knohl asseriva che il protagonista della resurrezione di cui parla la tavola di pietra era un certo Simone, un condottiero ebreo che avrebbe scatenato una rivolta all’indomani della Morte di Erode per liberare Israele dal giogo romano. Tale vicenda sarebbe presente anche nel Talmud, uno dei testi sacri dell’Ebraismo e la rivolta sarebbe stata brutalmente soffocata dalle armate romane. Secondo lo studioso, la tradizione narrava di questo condottiero, che sebbene ucciso, sarebbe risorto tre giorni dopo la morte e avrebbe aperto la strada della libertà al popolo di Israele. Secondo lo studioso ciò risulta chiaro nei versi 19-21 presenti sulla tavola di pietra nei quali si può leggere: «In tre giorni tu saprai che il diavolo sarà sconfitto dalla giustizia» mentre in altre righe si legge che il sangue e la morte del Messia sono la strada che porterà alla giustizia. Infine in due altri versi successivi, difficili da decifrare, Knohl sostiene che vi siano scritte le testuali parole: «Dopo tre giorni tu rivivrai, Io, Gabriele, te lo comando» (Gabriele è l’arcangelo che secondo la religione ebraica era il messaggero di Dio. Nel Vangelo di Luca è lui ad annunciare a Maria che partorirà il figlio di Dio)
CRITICHE – «Questi versi mettono in discussione l’originalità del Cristianesimo» afferma il professor Knohl. «La resurrezione dopo tre giorni del Messia è qualcosa che esisteva già nella tradizione ebraica prima che Cristo comparisse sulla Terra». Tuttavia molti studiosi non sembrano accettare le tesi del professor Knohl. La stessa ricercatrice Yardeni sostiene che sebbene la tavola di pietra mette seriamente in discussione l’originalità del tema della resurrezione, è abbastanza discutibile affermare che il personaggio storico Simone sia il Messia da cui poi i cristiani avrebbero tratto ispirazione. Anche il professor Moshe Bar-Asher, docente emerito di Ebraico e Aramaico all’Università Ebraica di Gerusalemme appare scettico: «In passi cruciali del testo mancano troppo parole».
By Francesco Tortora – Tratto da: ilcorriere.it
Considerazione importante:
Ad un attento osservatore indipendente, non é difficile capire che il “male” non é soltanto nei libri detti “sacri”, cioe’ nella: Bibbia, Talmud, Corano o persino in “Mein Kampf”, ecc., ma e soprattutto nell’uso che il lettore degli stessi potrebbe fare. Se chi li legge ha una mente/personalita’, debole, insicura, cioe’ bambinesca, magari anche fuorviata da altri “maestri” che però hanno “credi” molto più radicali ed utilitaristici che sfruttano i “credenti” (azione normalmente tipica dei preti, pastori, rabbini, imam, guru, stregoni, ecc.), il risultato sara’ sicuramente impostato nella direzione della violenza verso chi non la pensa come loro.
Infatti come disse Giordano Bruno: …”le religioni sono l’OPPIO dei popoli” !
Comunque sia, Tutte le religioni sono state inventate e propinate ad arte alla ignara popolazione, dei vari prePotenti della Terra, che hanno fino ad oggi dominato, controllato e gestito gli umani, come nel corso delle centinaia di migliaia di anni sul Pianeta Terra, infatti riflettete: “Se parli con Dio, dicono che stai pregando, ma se dici che Dio parla con te, Ti ricoverano in psichiatria”..
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Gesù, Pilato e l’invenzione della crocifissione
La scoperta di Gesù Cristo il Romano, rimette in gioco la crocifissione. I Romani non usavano questa pratica verso i loro consanguinei, che venivano uccisi con altre modalità quando ritenuti colpevoli, come la decapitazione.
Ma perché inventare allora su Gesù la crocifissione ?
Per svelare il mistero dobbiamo andare indietro fino ad Aristocle, detto Platone, grande filosofo greco, che si pose un interrogativo singolare: Se un giorno dovesse venire al mondo un uomo veramente giusto, un uomo nel quale la giustizia non è un fatto superficiale che riguarda alcuni strati del suo essere, ma veramente giusto: quale sarebbe la sorte di quest’uomo nel nostro mondo ? 1.
La conclusione di Platone è che un uomo risulterebbe giusto solo nel caso prendesse su di se l’apparenza dell’ingiustizia non seguendo l’opinione degli uomini, ma stando dalla parte della giustizia unicamente per amore di essa.
Quest’uomo dovrebbe quindi essere sospettato e colpito pagando il prezzo di essere un giusto, al fine di non far pensare che tale sua prerogativa abbia un secondo fine come l’amore, l’onore, il consenso, l’applauso che derivi dalla giustizia stessa. Platone giunge quindi alla conclusione per cui il vero giusto deve essere misconosciuto e perseguitato in questo mondo:
Direte quindi che stando così le cose il giusto verrà flagellato, torturato, gettato in carcere, accecato col ferro rovente ed infine, dopo tutto questo scempio finirà per essere crocifisso 2.
Questo si scriveva 400 anni prima di Cristo, interrogandosi sulla sorte del giusto in questo mondo.
Dopo la liberazione, nel 537 a.C., da parte di Ciro il Grande, degli Ebrei costretti a Babilonia da Nabucodonosor, fondamentalmente a metà del I millennio a.C., essi iniziarono a scrivere quell’insieme di testi che i Cristiani chiamano Antico Testamento.
Si può notare l’influenza della filosofia greca nella Bibbia. Nel Libro della Sapienza si trova un altro passo che riguarda la sorte dei giusti nell’umanità:
La nostra forza sia regola della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. Tendiamo insidie al giusto perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni. Ci rimprovera le trasgressioni della legge, ci rinfaccia le mancanze contro l’educazione da noi ricevuta. Il giusto proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara Figlio del Signore. È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti, ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita è diversa da quella degli altri e del tutto diverse sono le sue strade. Moneta falsa siamo da lui stimati e schiva le nostre abitudini come immondezze, proclama beata la fine dei giusti e si vanta di avere Dio per Padre. Ebbene, vediamo se le sue parole sono vere, proviamo ciò che gli accadrà alla fine, se il giusto è figlio di Dio, Egli lo assisterà e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Dunque mettiamolo alla prova con insulti e tormenti per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. Condanniamolo ad una morte infame perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà 3.
Gesù viene chiamato «Giusto» 4 da san Paolo, e «figlio di Dio», e si dice di lui che fu crocefisso da Ponzio Piilato, come il giusto crocefisso platonico. Il Cristo diviene così re, redentore e giusto che resuscitava infine dalla morte.
Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza e Gesù, chiamato Giusto 5.
Paolo di Tarso scrive questa lettera 6 mentre è in carcere a Roma in attesa di processo nel 62, mandando anche il saluto di Gesù Giusto 7, ossia Gesù dei vangeli vivo e vegeto, che, come visto in precedenza, fece espellere i Giudei da Roma sotto suo cugino l’imperatore Claudio.
L’epiteto «Giusto» 8 è dovuto al fatto che un antenato di Gesù, Simone, era chiamato Giusto ed ebbe due figli di cui uno era chiamato anch’egli Gesù il Giusto, fratello di Onia il Giusto, dalla cui discendenza si avrà Simone Boeto, figlio di Boeto, figlio di Hananel l’Egiziano, nonno materno di Gesù.
Dal discorso di santo Stefano negli Atti degli Apostoli si legge:
O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato ? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori 9.
Stefano sta parlando di Gesù e lo nomina come «Giusto» 10 a conferma del fatto che Gesù Giusto 11 era proprio il Gesù dei Vangeli. Questo epiteto era inoltre presente nei fratelli di Gesù, Giacomo il Giusto 12 e in Giuseppe Barsaba Giusto, indicato da Jacopo da Varazze come fratello di Giacomo d’Alfeo 13, cioè Giacomo il Giusto, come dimostrato in precedenti articoli.
Ancora in Atti si legge:
Un certo Anania, un devoto osservante della legge e in buona reputazione presso tutti i Giudei colà residenti, venne da me, mi si accostò e disse: Saulo, fratello, torna a vedere! E in quell’istante io guardai verso di lui e riebbi la vista. Egli soggiunse: Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca 14.
Un epiteto che ritroviamo anche nei fratelli di Gesù, Giacomo e Giuseppe, nella II Apocalisse di Giacomo, quando Gesù entro a casa di sua madre Maria:
Cosa scrive Giacomo il Giusto: «Una volta, mentre ero seduto e meditavo, Egli [Gesù] aprì la porta. Colui che avete udito e perseguitato venne da me. Egli mi disse: “Salve, fratello mio! Fratello mio, salve”. Allorché alzai il viso per guardarlo, la madre mi disse: “Non ti stupire, figlio, che Egli ti abbia detto “fratello mio!”. Voi foste nutriti tutti e due con lo stesso latte. Perciò egli mi chiama: ‘madre mia’ !”» 15.
Poi sia Giuseppe, fratello di Gesù, che Giuseppe, cugino di Gesù, si chiamerebbero entrambi Giuseppe Giusto. Nella Storia di Giuseppe falegname infatti Giuseppe, fratello di Gesù, è chiamato nell’elenco dei suoi fratelli «Iustus», «Giusto» 16.
Così negli Atti degli Apostoli si trova Giuseppe Iustus, Giusto, detto Barsaba. Di Giuseppe Barsaba Giusto, come già detto, Jacopo da Varazze riferisce che era fratello di Giacomo, figlio di Alfeo17 (Cleopa/Khalpai – Alfeo/Halphai).
Tzaddiq, in ebraico צדיק, «giusto», è un titolo onorifico usato per coloro che vengono considerati giusti nell’Ebraismo.
Questo epiteto appare anche nei nomi biblici di Melchizedek, Adonizedek e nel sommo sacerdote di Davide Zadok. Adonizedek (in ebraico: אֲדֹנִי־צֶ֫דֶק Ăḏōnî-ṣeḏeq, «Il mio Signore è giusto»), secondo il Libro di Giosuè, fu re di Gerusalemme al tempo dell’invasione israelita di Canaan 18.
Questa analisi dimostra l’influenza della filosofia greca platonica sui redattori dell’Antico così come del Nuovo Testamento, dimostrando come la sua stesura, nei passi della giustizia di Dio e nei riferimenti al Giusto da parte di Isaia, Geremia e altri sia successiva a Socrate e Platone e come il ministero di Gesù sia descritto in modo da richiamare l’uomo giusto platonico che doveva infine essere crocifisso. Ma un romano non sarebbe stato crocifisso: se reo di pena capitale sarebbe stato decapitato.
Ma secondo T. Flavio Giuseppe, Gesù ben Gamala fu invece crocifisso per vendetta dai Giudei nel 68 d.C.:
E oltre a queste iscrizioni ve n’era una quarta, negli stessi caratteri, la quale menzionava Gesù come re, che non aveva regnato, crocifisso dai Giudei perché preannunciava la distruzione della città e la desolazione del tempio 19.
Una vendetta dovuta forse al fatto che Gesù portò all’espulsione dei Giudei da Roma quando era imperatore suo cugino Claudio, come riferito da Svetonio dove nell’originale latino presente in Vita Claudii, 25.4, recita:
Iudaeos impulsore Chresto [sic] assidue tumultuantis Roma expulit 20.
La traduzione in italiano è:
[Claudio] espulse dalla città i Giudei che per istigazione di Cresto erano continua causa di disordine 21.
Il significato di Chrestos, da cui il latino Chrestus, è buono, valente, giusto, attributo che si ritrova anche nel dio della Bibbia nel Libro del profeta Geremia: Grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono: «Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono» 22.
In questo verso il significato del Signore «buono» 23 è reso con «chrestos» 24. Si ha quindi un Dio giusto (chrestos), epiteto ripreso per essere attribuiti a Gesù Cristo, figlio di Dio (e il senso di figlio di Dio per gli Ebrei era quella di uomo giusto, tsaddiq), il giusto che doveva essere flagellato, torturato e infine crocifisso secondo Platone 25.
Il Nuovo Testamento e i testi a esso correlati pullulano di Giusti: Giuda Giusto figlio di Giacomo il Giusto 26, Gesù Giusto 27, Gesù definito il Giusto, Giacomo il Giusto, Giuseppe Barsaba Giusto (fratello di Giacomo figlio di Alfeo), Simeone il Giusto, ecc.
Vi sono diverse tradizioni poi secondo le quali Gesù non sarebbe morto in croce negli anni XXX del I sec.: ci si riferisce a tradizioni gnostiche, come quelle contenute nel II Trattato del Grande Seth, a tre diverse tradizioni islamiche e al Vangelo di Barnaba, fino ad arrivare all’opinione di studiosi moderni come la qumranologa e docente universitaria prof.ssa Barbara Thiering 28.
By Andrea Di Lenardo 29 – Si ringrazia per il contributo: Alessandro De Angelis 30
1 PLATONE, Repubblica, II, 361e-362a.
2 Ibid.
3 Libro della Sapienza, 2, 11-20.
4 Col 4, 11.
5 Col 4, 10-11.
6 Col 4, 10-11.
7 Col 4, 11.
8 Col 4, 11.
9 At 7, 51-52.
10 At 7, 52.
11 Col 4, 11.
12 EUSEBIO, Storia ecclesiastica.
13 JACOPO DA VARAZZE, Legenda aurea.
14 At 22, 12-14.
15 II Apocalisse di Giacomo.
16 Storia di Giuseppe falegname.
17 JACOPO DA VARAZZE, op. cit.
18 Giosuè 10, 1-3.
19 T. FLAVIO GIUSEPPE, Guerra giudaica, versione russa.
20 SUETONIUS, Vita Claudii, 25, 4.
21 SVETONIO, Vita di Claudio, 25, 4.
22 Ger 33, 11.
23 Ger 33, 11.
24 Ger 33, 11, Septuaginta.
25 PLATONE, Repubblica, II, 361e-362a.
26 Costituzioni apostoliche, 7, 46; EPIFANIO, Panarion, 66, 20, 1.
27 Col 4, 11.
28 B. THIERING, Gesù l’uomo, Profondo Rosso, Roma.
29 A. DI LENARDO, Israeliti e Hyksos. Ipotesi sul II Periodo Intermedio d’Egitto e la sua cronologia, Kimerik,
Patti (Me), 2016; A. DE ANGELIS, A. DI LENARDO, Exodus. Dagli Hyksos a Mosè: analisi storica sui due Esodibiblici, Altera Veritas, Roma 2016.
30 A. DE ANGELIS, Cristo il romano, Altera Veritas, Roma; A. DE ANGELIS, A. DI LENARDO, op. cit.
Tratto da: apocalisselaica.net
Storia occultata e falsificata:
Ecco una premessa importante su questo tema riguardante i due (2) Gesù davanti a Pilato:
Ai tempi descritti dai Vangeli, vi erano due Gesù.
Uno era un rivoluzionario zelota, chiamato “messia,” il quale aveva dei “discepoli” armati che lo proteggevano. Questo è colui che fu arrestato nel giardino del “Getsemani” da una legione romana (composta da molti soldati) per cospirazione contro l’Impero Romano, essendo Zelota, detto il Messia liberatore.
L’altro Gesù era chiamato “figlio del Padre” (Bar-Abba in aramaico, la lingua del posto e del tempo), che corrisponde a BarAbba, greco Βαραββᾶς, dall’aramaico “bar abbā,” cioè “figlio del padre” o del maestro.
Davanti a Pilato comparvero quindi entrambi i due Gesù.
Pilato condannò il “messia rivoluzionario” a morte e lo fece crocifiggere, mentre liberò il Gesù noto come “figlio del Padre,” così come si autodefiniva nelle sue prediche in giro per la Galilea e la Palestina e come lo chiamavano i suoi seguaci. Liberò quindi Bar-Abba, il figlio del padre, il quale era amato dal popolo perché aiutava i poveri e i malati, ma era inviso ai sacerdoti di Gerusalemme, poiché aveva molto credito e numerosi seguaci, e ciò infastidiva i farisei ed i sadducei che controllavano l’ideologia giudaica del tempo dal Tempio di Gerusalemme e non volevano perdere il potere che avevano sul popolo.
Su questo fatto nascosto dagli “storici” cristiani, dei due Gesù presenti davanti a Pilato, si creò nelle varie sette cristiane spinte dalla predicazione di Paolo, una unica teoria per utilizzare il fatto della morte, crocifissione e presunta resurrezione, per far credere ai fedeli della setta di Paolo, che la morte di Gesù fosse utilizzata per predicare la salvezza di tutta l’umanità, perché sarebbe morto per “lavare/riscattare” i peccati dell’umanità, teoria totalmente FALSA, in quanto essa deresponsabilizza le azioni non etiche di un soggetto, che secondo quella falsa teoria, destinerebbe la colpa ed il pagamento dei propri errori ad un altro essere, cosa totalmente sbagliata, perché le responsabilità sono solo proprie di colui che commette atti non etici, quindi illogica, per cui FALSA. vedi: Gesù cristo è morto per noi ? NO !