Ritrovate le vere origini del mito del Gesù cristo dei cristiani
Nel tread “Uno e Trino” è stato descritto, per la prima volta al mondo dopo 20 secoli, il vero profilo di Gesù detto (erroneamente) di Nazareth ! In pratica, dal momento che egli era stato allevato ed educato secondo la cultura e la tradizione nazarena (Gesu’ Esseno–nazareno), si trovava già con un “piede” nell’area delle cosiddette teologie “politeiste e pagane” !
I Nazareni, infatti, si ritenevano i custodi ed i continuatori della VERA religione di cui MOSE’ fu il precursore: il culto di AMON/AMEN, il quale aveva “veicolato” dall’Egitto quando, insieme a molti altri, fu costretto a fuggire per scampare alle persecuzioni cui furono oggetto i sacerdoti ed i fedeli più “affezionati” del culto di AMON/AMEN, il cui centro maggiore di culto era locato in Tebe, da parte del faraone Akhenaton (il quale, tra l’altro, aveva i suoi buoni motivi per farlo !)
Fu proprio il culto di Amon/Amen che i cosiddetti “ammoniti” (b’nei Ammon =figli di Amon/Amen) seguivano.
Ed essi, gli ammoniti, tanto detestati dal clero del tempio ebraico post-riforma, furono i veri continuatori del culto mosaico originario, come del resto i beniamiti ed i moabiti.
Il nome che gli ebrei danno al loro Dio, come molti sapranno, non è affatto un nome, in quanto il nome del loro Dio è “sconosciuto”.
Esattamente come Amon, il cui significato nell’antica lingua egizia era “inconoscibile, nascosto, segreto ed anche dio vero della verità”.
I sacerdoti del tempio ebraico chiamavano il Dio degli ebrei con il nome improprio “JAVEH” (in realtà era un loro capo condottiero molto sanguinario…).
In realtà si tratta solo di una “escamotage”, in quanto essi non fecero altro che “vocalizzare” il celebre tetragramma: YHWH !
Ma cosa rappresentava tale “tetragramma” ?..Si trattava di un acronimo formato dalle iniziali di quattro lettere ebraiche, il cui significato è: IO SONO COLUI CHE E’ ! (NdR: è lo stesso significato che gli Egizi davano al loro “dio” triletterale).
Per la verità questo “strano” nome/verbo, non fu l’invenzione del clero ebraico del Tempio, ma fu una diretta eredità del culto mosaico !
Infatti, in Egitto, i sacerdoti di Amon (tra cui anche Mosé) chiamavano il loro dio “inconoscibile” con la frase “NUK PU NUK“, il cui significa era: IO SONO CHI SONO ! quindi rimarcare l’assoluta identità con YHWH è del tutto superfluo !
Ai tempi di Mosè, AMON/AMEN in Egitto aveva, come qualunque dio che si rispetti, una compagna o “paredra”. Si trattava della dea MUT. Da questa unione, “scaturì” un figlio: KONSHU.
Una volta “trapiantato” in Palestina, ad Amon/Amen (a Tebe, suo maggiore centro di culto, il dio era noto con il nome di “Amen”, mentre nel resto dell’Egitto era più familiare il nome Amon) non fu difficile trovargli una “paredra”: si trattò della celeberrima Asherat dei cananei. In realtà “Asherat” più che un nome era un aggettivo riferito alla dea cananea-fenicia Astaroth (Astarte) reso in ebraico, incomprensibilmente, al plurale (oth).
Alla coppia AMEN/JAHVE – ASHERAT, gli antichi israeliti si riferivano con il termine “Elohim“, “gli Dei”.
Non conoscendo come stavano realmente le cose, si è fantasticato a lungo sul significato di questa parola la quale ancora oggi viene usata dagli ebrei come sinonimo per riferirsi al loro Dio, malgrado il palese senso “plurale” della stessa !!
Quanto era stato già intuito da lungo tempo dagli esperti esegeti è stato definitivamente provato dalle recenti scoperte archeologiche che hanno riportato alla luce antichissime lastre di pietra, con su riportato: “A JAHWE ed alla SUA COMPAGNA ASHERAT” !..
Ora la Bibbia viene riletta in tutt’altra luce !
Soprattutto interessa sapere quanto di manipolato c’è rispetto all’antichissima tradizione orale che riportava JAHWE adorato insieme alla sua compagna Asherat, e soprattutto i legami del culto mosaico originario con quelli praticati a quel tempo in Egitto !
A seguito della riforma del culto ebraico, apportata prima dalla coppia Giosia-Helkijah e, un paio di secoli dopo, perfezionata dall’altra coppia Neemia-Ezdra, tutti i culti presenti allora in Giudea e nelle aree ad essa associate, vennero spazzati via, tranne quello di Yahwe, a cui venne “strappata” la legittima consorte Asherat, (che sancì il trionfo del maschilismo cultuale ?)
Ovviamente non tutti si piegarono a tale riforma e nelle aree non soggette alla giurisdizione giudaica (Samaria e Galilea) i vari culti continuarono a coesistere, malgrado il “giro di vite” che si era voluto imprimere (per esigenze politiche più che teologiche) in Giudea !
Tra quelli che non si piegarono alla riforma di Giosia, prima, e di Neemia-Ezdra poi, vi furono anche i NAZARENI, i quali altri non furono che gli antichi “b’nei Amen” (I figli di Amen o Ammon).
Dunque, i Nazareni, sebbene fossero anch’essi un popolo del “libro”, cioè la Torah (quella loro, cioè quella che essi definivano la VERA Legge di Mosè), presentavano però aspetti riconducibili al vecchio mondo politeistico. (essi continuano ad adorare ancora la coppia Yahwe/Asherat, anche se non è noto il nome con cui la dea veniva chiamata ai tempi di Gesù)
Definizione delle parole:
AMEN – AMIN – AMÉNI – ’ĀMĪN
Amen è una parola ebraica: in ebraico tiberiense si scrive אמן (’Āmēn), in ebraico standard אמן (Amen), in armeno ամեն (amen), in georgiano ამინ (amin), in greco αμήνι (améni), in russo аминь (amin’), in arabo آمين (’Āmīn): è una dichiarazione o affermazione che si trova nell’ebraico biblico e nel Corano.
È sempre stata usata nel giudaismo, e da lì è stata adottata nella liturgia cristiana come formula conclusiva per preghiere e inni. L’avverbio ebraico אמן ámén significa soprattutto “certamente”, “in verità”.
Etimologicamente è connesso con il verbo אמן ámán, che significa (in forma base, cioè qal) “educare”. Importanti sono però i significati derivati: nel nifal significa “esser certo, sicuro”, “esser veritiero, vero”, per cui anche “resistere”, nella forma di hifil credere. Il sostantivo derivato אמת emet significa “ciò che è stabile e fermo”, quindi “verità”.
In questo senso appare per esempio nel Nuovo Testamento, quando Gesù enuncia principi fondamentali, che introduce con questa parola “amen”: “Amen, amen, dico a voi” – con il significato: “In verità vi dico”, “Ciò che dico, è vero e certo”. Può essere tradotta così è, così sia, in verità. Da non confondere con Amun (Ammon) Ra, Dio Egiziano che è foneticamente simile.
Infatti, Amen deriva proprio dal suono della parola Amon il dio vero degli egiziani, che nel tempo ha cambiato suono nel popolo detto ebraico, dopo che e’ uscito dall’Egitto, trasformandosi in Amen dall’egizio Amon…. Questa la vera storia di questa parola..
A causa di questo aspetto “pagano” del culto dei Nazareni, i falsari patristi intesero apportare una drastica censura a questa “vergogna” che riguardava direttamente il loro “Dio” incarnato: GESU’/SIMON MAGO !
Dalle “sacre” scritture i Nazareni “sparirono”, come se non fossero mai esistiti (sic !) e Gesù il nazareno divenne “Gesù di Nazareth”, per giustificare quello “strano” nomignolo, nazareno, che “casualmente” gli si era appiccicato addosso !!
E’ bene chiarire il fatto che Gesù possa effettivamente aver abitato presso il villaggio di Nazareth (tale infatti era ai tempi evangelici: un piccolo villaggio), ma il nome “nazareno” non gli derivava certamente da ciò !..
E’ probabile, se non certo, che il villaggio “Nazareth” mutuò tale nome proprio dal fatto di essere abitato da famiglie nazarene !
Riallacciandomi al discorso iniziale, dal momento che quello nazareno era un culto in odore di “paganesimo”, non dovrebbe apparire strano se Gesù, ad un certo punto e per motivi a noi ancora ignoti (1), decise di smettere di essere Gesù il Nazareno ed abbracciare un culto molto diffuso nell’antica Fenicia-Cananea: quello di DIONISO – BACCO !
Questo culto era strettamente connesso con quello di Astarte, la dea fenicia “polivalente”, in quanto le erano associate moltissime prerogative che, in altri luoghi, erano attribuite singolarmente a varie dee.
Per questa nuova “veste”, Gesù il nazareno scelse il nick (soprannome) “SIMON MAGO”. (probabilmente solo SIMONE: mago fu l’attributo che la gente di allora gli dava. Giuseppe Flavio lo cita, appunto, come “Simone”)
A questo punto, tutti devono essersi resi conto che quella della crocifissione sotto Pilato fu un’allegra panzana !
Ovviamente, non fu Gesù ad essere crocifisso, ma un’altra persona: quasi certamente un capo guerrigliero della setta degli zeloti !
I seguaci del cosiddetto “Paolo di Tarso” (Saul/Saulus nelle opere di Giuseppe Flavio) fondarono in Antiochia una comunità di seguaci in cui la figura centrale del loro culto era il Cristo “apparso” a Paolo sulla strada di “Damasco”.
Dal momento che si affermava che tale “Cristo” venne crocifisso ai tempi di Pilato, risultò evidente che ci si riferiva al capo guerrigliero zelota fatto crocifiggere e il cui corpo venne asportato di notte dalla croce: cosa quest’ultima che ingenerò accidentalmente (forse) la leggenda metropolitana della resurrezione.
Questo sfortunato combattente, per il fatto di discendere dalla famiglia degli Asmonei, si dichiarava essere il “messia” degli israeliti e di aspirare legittimamente al trono d’Israele.
Per la cronaca, egli non fu NE’ il primo NE’ l’ultimo a dichiararsi tale !
Sorte comune a tutti fu quella di morire di morte violenta. (Gesù il nazareno, che si definiva anche lui “unto”, cioè “messia”, finirà lapidato nella città di Lydda !)
Nella prima metà del II secolo si svilupparono eventi di cui si può intuire la motivazione ed il risultato.
A fronte di ciò, al “crocifisso” del culto antiocheo (il quale venne definito “dei cristiani”) vennero “appiccicate” l’immagine e le gesta, nonché i famosi “detti”, del personaggio Gesù il nazareno/Simon Mago !
Il risultato e’ quello che conosciamo ancora oggi !!
Note:
(1) Sebbene non siano noti i motivi che spinsero Gesù il Nazareno ad abbracciare il culto di Dioniso/Bacco, possiano ipotizzare che ciò possa essere stato determinato dal suo desiderio di assurgere nell’Olimpo dei “figli dell’uomo” deificati: come appunto fu per Dioniso.
Per raggiungere tale risultato egli imparo’ ad operare “magie”: praticamente ad escogitare dei trucchi, con “coattori”, e ricorrere estensivamente all’uso dell’ipnosi. Tutto questo egli lo imparò, molto probabilmente, in Egitto. E’ tuttavia probabile che ad egli venne in mente di utilizzare tale “magie”, per spacciarsi per un dio “incarnato”, DOPO aver imparato le magie “egiziane”.
Questo è quanto si intuirebbe dalle registrazioni talmudiche e dall’opera “Del discorso veritiero” del filosofo Celso.
Un altro aspetto interessante su cui riflettere è rappresentato dal fatto che dalle registrazioni talmudiche si evincerebbe che egli, quando era ancora un giovane nazareno, soffrisse molto nel sentirsi definire un bastardo (mamzer, in ebraico) o “il figlio della prostituta”. Non è escluso, dunque, che fu per un motivo di rivalsa psicologica che egli decise di percorrere la via del “mago-Dio”, in quanto la cosa lo gratificava particolarmente sul piano esistenziale, ed inoltre doveva procurargli un confortevole introito economico, legato soprattutto alla vendita di oggetti “sacri”.
By Elio – il13moapostolo@eGroups.com e Sabato Scala – sabato.scala@libero.it
vedi: Giuseppe Flavio + Gesù l’Illuminato + Gesù il Nazareno NON di Nazareth + Gesù il Serpente + Gesù NON è morto di Venerdi di Pasqua + GESU’ NON è NATO il 25 DICEMBRE + Gesù cristo ritorna ?
vedi anche:
GESU’ è esistito ? pare di Si ! + Cattolicesimo + Cristiani-Cattolici e Trinità + Gesù l’Illuminato + Gesù è morto per noi ? + Gesù = Budda ? + Ebraismo e sue origini + Gesù il Serpente + Chi è, cosa è, dov’è il diavolo ? + Chi è e cosa è dio ?
Un pò più di luce seria sul personaggio Gesù il nazareno vedi qui: http://www.donninidavid.it
http://www.donninidavid.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3 : la città di Nazareth esisteva al tempo di Gesù ? NO !
Un’altra versione sulla vita su Gesù il rivoluzionario: http://coscienza.tv/?p=28
…..e per finire…:
Trovata Antica Confessione: “Abbiamo inventato Gesù Cristo”
Studiosi della Bibbia appariranno alla Conferenza ‘Covert Messia’ alla Conway Hall di Londra, il 19 ottobre, per presentare questa scoperta controversa al pubblico inglese.
Il Biblista Americano Joseph Atwill apparirà davanti al pubblico britannico per la prima volta a Londra il 19 ottobre per presentare una controversa nuova scoperta: antiche confessioni recentemente scoperte, oggi dimostrano, secondo Atwill, che il Nuovo Testamento è stato scritto da aristocratici romani del primo secolo che hanno fabbricato l’intera storia di Gesù Cristo. La sua presentazione sarà parte di un simposio di un giorno dal titolo “Covert Messiah” alla Conway Hall di Holborn (tutti i dettagli sono disponibili all’indirizzo http://www.covertmessiah.com ).
Anche se per molti studiosi la sua teoria sembra stravagante, ed è sicuro che sconvolgerà alcuni credenti, Atwill ritiene la sua prova come conclusiva e confida che la sua accettazione sia solo una questione di tempo. “Presento il mio lavoro con una certa ambivalenza, dato che non voglio causare direttamente alcun danno ai Cristiani”, riconosce, “ma questo è importante per la nostra cultura. I cittadini hanno bisogno di conoscere la verità sul nostro passato in modo che possiamo capire come e perché i governi creano false storie e falsi dei. Spesso lo fanno per ottenere un ordine sociale che è contro gli interessi della gente comune.”
Atwill afferma che il Cristianesimo non è iniziato come una religione, ma come un progetto di governo sofisticato, una sorta di esercizio di propaganda utilizzato per pacificare i sudditi dell’Impero Romano. “Sette ebraiche in Palestina, a quel tempo, che erano in attesa di un Messia guerriero profetizzato, erano una costante fonte di insurrezione violenta durante il primo secolo,” spiega. “Quando i Romani esaurirono i mezzi convenzionali contro la ribellione, sono passati alla guerra psicologica. Hanno ipotizzato che il modo per fermare la diffusione di attività missionaria ebraica fosse quello di creare un sistema di credenze in competizione.
Ecco quando la storia del Messia ‘pacifico’ è stata inventata. Invece di ispirare guerra, questo Messia esortava il pacifismo del dare l’altra guancia e ha incoraggiato gli ebrei a ‘dare a Cesare’ e pagare le tasse a Roma”. Gesù è stato basato su una persona reale dalla storia? “La risposta breve è no,” Atwill insiste, “in realtà egli può essere l’unico personaggio di fantasia in letteratura, la cui storia di vita intera può essere ricondotta ad altre fonti. Una volta che tali fonti sono messe a nudo, non manca proprio niente”. La sua più intrigante scoperta avvenne mentre stava studiando “Guerre dei Giudei” di Giuseppe Flavio [l’unico resoconto storico superstite in prima persona della Giudea del I secolo] e il Nuovo Testamento.
“Ho iniziato a notare una serie di parallelismi tra i due testi”, racconta. “Anche se è stato riconosciuto da studiosi cristiani per secoli che le profezie di Gesù sembrano essere avverate da ciò che Giuseppe Flavio scrisse nella Prima guerra giudaico-romana, ne stavo vedendo decine di altri. Quello che sembra aver eluso molti studiosi è che la sequenza di eventi e di luoghi del ministero di Gesù è più o meno la stessa degli eventi e luoghi della campagna militare di Tito Flavio [imperatore] come descritto da Giuseppe Flavio. Questa è la prova evidente di un disegno volutamente costruito. La biografia di Gesù è in realtà costruita, del tutto, su storie precedenti, ma soprattutto sulla biografia di un Cesare romano. “
Come è potuto passare inosservato nei libri più analizzati di tutti i tempi? “Molti dei paralleli sono concettuali o poetici, in modo che non risulta immediatamente evidente. Dopo tutto, gli autori non volevano che il credente medio potesse vedere cosa stavano facendo, ma volevano che il lettore attento capisse. Un istruito romano nella classe dirigente avrebbe probabilmente riconosciuto il gioco letterario”. Atwill sostiene che può dimostrare che: i Cesari romani ci hanno lasciato una sorta di letteratura puzzle che doveva essere risolta dalle generazioni future, e la soluzione a questo enigma è:
“Abbiamo inventato Gesù Cristo, e ne siamo orgogliosi.”
È questo l’inizio della fine del Cristianesimo? “Probabilmente no”, concede Atwill “, ma ciò che il mio lavoro ha fatto è dare il permesso a molti di coloro che sono pronti a lasciare la religione, di dare un taglio netto. Abbiamo la prova ora per mostrare esattamente da dove la storia di Gesù è venuta. Anche se il Cristianesimo può essere un conforto per alcuni, può anche essere molto dannoso e repressivo, una forma insidiosa di controllo mentale che ha portato alla cieca accettazione della servitù della gleba, della povertà e della guerra nel corso della storia. Ancora oggi, soprattutto negli Stati Uniti, è utilizzato per creare il supporto per la guerra in Medio Oriente.”
Atwill incoraggia gli scettici a sfidarlo a Conway Hall, dove dopo le presentazioni ci sarà probabilmente una vivace sessione domanda-risposta. Assieme a Mr.Atwill ci sarà lo studioso Kenneth Humphreys, autore del libro “Jesus Never Existed.”
Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo covertmessiah.com .
Chi è Joseph Atwill: “. Joseph Atwill è l’autore del libro best-seller “Caesar’s Messiah” e del suo sequel “The Single Strand.”