Glossario sintetico, di termini utili A-V (Religiosi ed Esoterici)
AGNOSTICISMO: termine coniato per indicare l’astensione dal pronunciarsi su problemi scientifici irresolubili. Oggi è usato esclusivamente per indicare la sospensione di giudizio su ogni discorso trascendente.
ANTICLERICALISMO: nasce indicando la reazione all’invadenza religiosa nel campo politico: nel novecento viene usato soprattutto per indicare un tono eccessivamente polemico nella contrapposizione con le religioni. Secondo i cattolici, anticlericale è la persona prevenuta contro la chiesa, rovesciandone quindi il significato originario.
ATEISMO: la posizione di chi ritiene che non esista alcuna evidenza dell’esistenza di una (o più) divinità o di qualunque realtà trascendente l’uomo. Anticamente ateo era anche la definizione che un credente dava di un altro credente, seguace di una divinità diversa dalla sua.
DEISMO: la concezione secondo cui esiste un essere o un potere divino, separato dal mondo fisico di cui è creatore, ma su cui non interviene né esercita alcuna influenza diretta sugli avvenimenti nell’universo.
DUALISMO: corrente di pensiero secondo la quale esistono sia sostanze corporali che sostanze spirituali, ovvero sia corpi che anime.
ERESÌA: in origine, la negazione formale di una verità rivelata, compiuta in forza di una precisa «scelta» (in greco háiresis). Successivamente, con questo termine si è cominciato ad indicare i movimenti di dissenso all’interno delle organizzazioni religiose, in particolare la Chiesa cattolica.
FIDEISMO: concezione secondo cui la conoscenza religiosa non si deve basare sul sapere razionale, ma unicamente sulla fede=credulita’ in idee insegnate da qualcuno.
FINALISMO: concezione secondo cui tutto l’universo è predisposto verso un fine, uno scopo.
IGNOSTICISMO: neologismo (in inglese Ignosticism) coniato per definire l’irrilevanza della questione dell’esistenza di Dio in quanto da essa non discendono conseguenze verificabili. Coerentemente con il positivismo logico, si parla di “verificabile” in quanto, essendo il teismo incoerente, il termine “Dio” è privo di significato. In base a tale approccio, il «non so» dell’agnosticismo cambia significato da «non so se Dio esiste o meno» in «non so di cosa si parli quando si parla di Dio». (da Wikipedia)
INDIFFERENTE: una persona che non si preoccupa del fenomeno religioso. A differenza dell’agnostico, la sua posizione è dovuta non ad una riflessione filosofica, ma al totale disinteresse verso l’argomento.
LAICISMO: corrente di pensiero che sostiene l’autonomia dello stato rispetto alle autorità religiose. Anche questo termine in bocca ai cattolici assume connotazioni dispregiative.
LAICITÀ: la condizione di laico, riferita ad una persona. Per estensione si usa per indicare la condizione di indipendenza di uno stato dai poteri religiosi.
LAICO: termine coniato inizialmente per indicare i fedeli non facenti parte del clero, in seguito ha iniziato ad indicare il sostenitore del laicismo. In Italia, dopo la seconda guerra mondiale e fino a pochi anni fa, indicava anche i partiti non cattolici alleati della DC (PLI, PRI, PSDI).
MATERIALISMO: la posizione di chi sostiene che esistono solo sostanze materiali, cioè corpi, mentre le sostanze spirituali non esistono e sono delle pure illusioni.
Il materialismo meccanicistico si spinge a qualificare i fenomeni mentali (come i pensieri e i sentimenti) come processi fisici.
METAFISICA: quella parte del sapere che pone come suo oggetto la realtà assoluta che sta al di là dell’esperienza umana, intesa quale fondamento e giustificazione dell’esperienza stessa, e che pretende di comprenderne razionalmente le strutture fondamentali.
NON CREDENTE: colui che non professa alcuna religione. Nelle statistiche compare spesso ad indicare cumulativamente agnostici, indifferenti e generici teisti.
PANTEISMO: dall’unione di pan (in greco «tutto») e theos (in greco «dio»), la credenza che identifica dio con l’ordine naturale dell’universo nel suo complesso.
POSITIVISMO: concezione filosofica, nata agli inizi dell’Ottocento, fortemente influenzata dal progresso scientifico. Secondo i positivisti l’analisi deve sempre basarsi sui fatti scientifici, così come la filosofia stessa deve esserne una sintesi.
RAZIONALISMO: la concezione filosofica per cui la ragione è l’unico strumento che abbiamo per valutare la realtà in cui viviamo.
RELIGIONE: l’insieme dei comportamenti di un essere umano frutto del suo sentimento di dipendenza verso una realtà divina o genericamente sacra.
SCETTICISMO: antica corrente filosofica secondo cui l’uomo, negando la possibilità di conoscere la verità e diffidente verso ogni tesi che pretenda di essere valida, si astiene dal giudizio. Oggi ha assunto delle caratteristiche meno radicali: riconosce come imprescindibile il dato dell’esperienza e ammette la conoscibilità di parti di verità attraverso l’analisi dei fatti.
SECOLARISMO: equivalente di laicismo, che in inglese viene per l’appunto tradotto secularism.
SECOLARIZZAZIONE: la perdita di influenza delle organizzazioni religiose sui comportamenti individuali.
SÉTTA: storicamente indicava un’organizzazione politica, filosofica o religiosa di minoranza, che si contrapponeva a quella dominante. Oggi il termine viene utilizzato, generalmente in senso dispregiativo, per indicare quelle religioni di (supposte) ridotte dimensioni, che si caratterizzano per rigore e compattezza interna, tanto da apparire all’esterno oscure negli scopi o comunque refrattarie ai rapporti con la società circostante.
TEISMO: teoria secondo cui esistono uno o più dei in rapporto personale o diretto con gli esseri umani. Tale concezione si distingue in politeistica (credenza in una molteplicità di divinità) e monoteistica (credenza in un’unica divinità).
UMANESIMO: concezione filosofica, espressa in diverse forme, che pone al centro del suo interesse il valore e l’importanza dell’essere umano rispetto a dio o alla natura.
vedi: Glossario molto più completo dei termini dalla A alla Z